“O me o il crocifisso”: la Cassazione assolve il giudice che lo tolse dall’aula

I crocifissi stanno per scendere dalle pareti delle aule scolastiche, delle corsie di ospedale e dei tribunali. O almeno così l’Uaar si augura. La Cassazione, infatti, ha stabilito che la loro rimozione, non è reato, depositano le motivazioni della sentenza che a febbraio aveva assolto dall’accusa di interruzione di pubblico servizio e omissione di atti di ufficio Luigi Tosti, giudice del Tribunale di Camerino, che si rifiutò di svolgere le sue funzioni in un’aula giudiziaria addobbata da un crocifisso. E ha dichiarato decaduto il regolamento del 1926 che imponeva la presenza del simbolo cattolico.
«Finalmente si riconosce che la presenza dei crocifissi nei luoghi pubblici non è in linea col principio di laicità dello Stato. – afferma Adele Orioli, responsabile delle iniziative giuridiche dell’Uaar – Un primo passo per la chiusura di un’annosa questione su cui l’Uaar si batte da tempo».

Comunicato Stampa UAAR

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84 commenti

brunaccio

OFF TOPIC X PAUL M FINITO POST E NN VOLEVO NN LETTO CONTEMPORANEI

poi la politica è molto opinabile…noi cmq siamo qua tu sei stato là…ma in linea di principio sono scettico…poi la religione si è un po’ sempre agganciata ai soldati…ma capiterà riparlarne!

buona analisi sul nuovo TOPIC

Rothko61

La notizia non ha avuto già 80 commenti, solamente 2 news fa?

Paul M.

@brunaccio
Ti diro’ che dipende…in alcune missioni si spendono un sacco di soldi solo per far presenza.
In altre i soldati si fanno un mazzo tanto e rischiano tantissimo.
La differenza tra i soldati italiani e quelli di altri paesi sta nel fatto che raramente gli italiani se ne vanno a spasso a sparare e uccidere qualsiasi cosa si muove dinnanzi a loro…Piu spesso capita di costruire campi x sfollati o profughi, costruire ospedali, distribuire viveri e medicine ecc ecc..!
Ti assicuro che in alcuni casi mi e’ capitato di usare piu’ la pala e il piccone che ne il fucile…!ed ero nei corpi speciali della marina!!!!
Scusate l’OT.
Ciao brunaccio

Paul M.

“La Cassazione, infatti, ha stabilito che la loro rimozione, non è reato, depositano le motivazioni della sentenza che a febbraio aveva assolto dall’accusa di interruzione di pubblico servizio e omissione di atti di ufficio…”

Ma significa per caso che da ora posso andare personalmente a staccare i crocifissi dalle pareti di stanze istituzionali senza beccarmi una denuncia????????
Vi prego datemene conferma che mi metto subito al lavoro!!!

Manlio Padovan

Vorrei sapere se c’è un modo, dopo questa sentenza, per obbligare – proprio obbligare senza se e senza ma – gli amministratori pubblici a togliere il crocifisso per esempio dagli uffici comunali tutti: una raccomandata AR al sindaco può sortire gli effetti desiderati?
Grazie a chiunque risponderà con cognizione di causa.
Meglio ancora se ci viene dato anche un testo per la raccomandata AR.

Ateosofia

Non ci facciamo illusioni. Si troverà il modo di mantenere i crocifissi nei luoghi pubblici, statene certi.

Andrea

Prima di tutto complimenti al giudice Tosti che ha avuto il coraggio e la forza di far valere il proprio diritto (ma non solo suo, anche nostro) di non essere obbligato a lavorare in un pubblico ufficio con il soprastante feticcio.
A lui va la mia più forte solidarietà.
Direi che un mattone importante è stato piazzato alle basi di quello che spero diventi un vero stato laico, dove ognuno possa avere il diritto di adorare le proprie divinità senza però imporle al prossimo.
Credo che l’unica possibilità di pacifica convivenza tra appartenenti alle diverse religioni ed atei sia che le religioni si manifestino negli appositi luoghi (chiese, case private, ecc.).
Da notare comunque il vergognoso attacco da parte dei superiori del giudice Tosti, che evidentemente considerano lo stato italiano non laico ma confessionale.

Ciao a tutti

ONESTO PRESUNTUOSO

Le tradizioni si evolvono.

Il cristianesimo, per esempio, ha preso il posto della tradizione pagana.

Ora l’umanesimo laico sta prendendo il posto del cristianesimo.

I cristiani di ora -come i pagani di allora- ritengono deleterio per la società il cambiamento della tradizione: questa paura è tipica di chi ha paura di essere scalzato.

Poichè i cristiani di ora -come i pagani di allora- hanno paura di perdere il loro predominio, ricorrono a reazioni di contenimento più o meo repressive.

I cristiani, per esempio, additano il nuovo -ossia l’ateismo- come il colpevole di tutti i mali del preente: i pagani avevano fatto sostanzialmente lo stesso con il nuovo di allora, cioè con il cristianesimo.

Quando comandavano i pagani le “streghe” erano i cristiani, ora che comandano i cristiani le “streghe” sono gli atei.

Ateosofia

Non facciamoci illusioni. I crocifissi continueranno a rimanere dove stanno (e dove non dovrebbero stare) ancora per molto tempo. Statene certi.

brunaccio

X PAULM

grazie per lo spunto e la precisazione…tra l’altro ora che ricordo avevo letto simile analisi..ci studierò quando ho tempo

ciao paul

Paul M.

@brunaccio
OT:
…tra l’altro non mi e’ mai passato per la testa di sparare a nessuno…in compenso mi hanno sparato addosso almeno una decina di volte!
Ricorda che per gli stati partecipanti, le missioni sono una forma di investimento a lungo termine(detta cosi’ suona proprio male!..ma questa e’ la realta’).
Ricordo che per il terremoto in Turchia (18/08/99), il governo D’Alema invio una nave di tende e un battaglione di uomini in aiuto alle popolazioni, solo per farsi perdonare lo scandalo Bertinotti/Ocalan!!Cio’ ti dimostra che non tutte le missioni sono necessarie ma a volte vengono usate come moneta di scambio diplomatico…!
Ciao e scusate ancora l’OT

Sergio I

Ateosofia:

«Non facciamoci illusioni. I crocifissi continueranno a rimanere dove stanno (e dove non dovrebbero stare) ancora per molto tempo. Statene certi.»

Penso anch’io. I cattotalebani faranno ogni volta il diavolo a quattro per impedire la rimozione del loro simbolo con cui marcano il territorio. Ma è un inizio incoraggiante.
Qui da noi in Svizzera il crocifisso non c’è nei luoghi pubblici (scuole, ospedali, tribunali). Probabilmente ciò è dovuto all’iconoclastia protestante più che alla laicità.

brunaccio

x paul..poi me ne addormo un po’ che alle 17 pensoche mi guadagno il pane!

ciao..c’è di che riflettere……

😉

X chi è ferrato in diritto tra UAAR

insomma allorquando dovrò destarmi vorrei capire bene cosa fare,in caso di voto,in caso ci sia codesso crocifisso cosa si debba fare!

🙂

scusate dialogo privato tra me e paulm,ma in fin dei conti finito,solo da pensarci da parte mia

fresc ateo

HA cosa serve un crocifisso attaccato al muro di un ospedale??di una aula scolastica??
mah una volta li attaccavano anche nelle camere delle case di tolleranza , insomma te lo ritrovi dappertutto. IO DICO servisse a qualcosa a qualcuno no serve solo a quei poveri creduloni che dopo 2009 anni sono sempre convinti che codesto individuo sia morto sulla croce. POVERACCI.
il guaio e’ che te lo vogliono imporre volenti o nolenti. FASCISMO E’ ANCHE QUESTO.HA scordavo ma loro coi fascisti ci avevano un asse privilegiato . ANCORA OGGI appena si presenta un despota golpista loro CI si attaccano come le mignatte.

fresc ateo

E poi credo che nell’immaginario popolare più ignorante, siano impressi i dialoghi di don CAMILLO coL FAMOSO PEZZO DI LEGNO,un pò come FACEVA GEPPETTO COL BURATTINO PINOCCHIO.
IO NON CREDO CHE CI SIA MOLTA DIFFERENZA TRA LE DUE FAVOLE NAZIONAL POPOLARI.

Andrea (Mi)

Uno dei pochi modi che ci sono per far rispettare la laicità nei luioghi pubblici è pretendere in prima persona la rimozione quando ci si imbatte in una di queste manifestazioni di superstizione e intolleranza.

Off Topic:
Ma cm’è pssibile che esista così tanta gente che crede nelle religioni o negli oroscopi?
Non mi riesco a capacitarmi di cos’abbiano che gli giri nella testa….

strozzapreti

Il reato è l’ imposizione del crocefisso, come ogni altro simbolo religioso, giustificati con l’ arbitraria attribuzione di identità cristiana a tutto il popolo italiano ( che è ormai multietnico ), da parte dei teodem parlamentari succubi della mafietta clericale.

kefos93

@ Brunaccio

insomma allorquando dovrò destarmi vorrei capire bene cosa fare,in caso di voto,in caso ci sia codesso crocifisso cosa si debba fare!

Devi far richiesta al Presidente del seggio che dovrà rimuoverlo mentre voti tu e ne deve prendere nota.
Finché i nostri dipendenti parlamentari non si decideranno a legiferare per la rimozione della raffigurazione del terrorista Giovanni di Gamala detto l’Unto, figlio di Giuda il Galileo.

brunaccio

x kefos..immaginavo..

al di là di tutto questo era quanto prima…ora pronunciatasi cassazione…vorrei capire se vi è tipo come detto da Manlio 1138…sai io trovare rotte di scatole (e ne trovai ma come paul mai fatto male a nessuno) evito,però se devo non ho paura…appunto semmai vista cassazione se devo lo levo io,come detto da altri…scusami

Andrea

Bene, un altro piccolo passo avanti sulla difficile strada della laicità dello stato italiano. Ponendo un mattoncino dopo l’altro forse anche l’Italia diverrà uno stato moderno, dove ogni forma di religione (o di non religione) è tollerata e garantita nella sfera privata della vita dei suoi cittadini.

Paul M.

@Sergio I
I protestanti non hanno protestato a sufficenza evidentemente…Lutero ha lasciato il lavoro a meta’, per cui le illusioni facciamocele e come! Se diventa chiaro che i crocifissi non possono piu’ stare appesi nei luoghi istituzionali, dobbiamo mobilitarci come UAAR per farli togliere..!
Ciao a tutti

Silvia

Questo è un grande successo, ma intanto stanno già parlando di infilare le radici cristiane nella Costituzione…. Non finiremo mai di combattere!

Paul M.

@Silvia
Non avrai mica paura???…guarda i nomi delle persone che hanno fatto la proposta di cui parli…e’ tutto un programma!
Ciao

Paul M.

@Andrea (Mi)
Grazie per il pensiero ma di quelo mi ero gia’ informato e conseguentemente avevo gia’ piantato casini al presidente del mio seggio elettorale..!

Ora mi piacerebbe avere la sicurezza e piantare casini anche a giudici, dirigenti ospedalieri e sindaci vari…!

GerardReve

Vittoriaa!!! Andró a lavorare col sorriso, finalmente una risposta dall’ “oracolo” cassazione! La situazione stava oramai prendendo una piega grottesca, almeno ora qualcuno autorevole si é pronunciato a riguardo… e con riguardo, alla storia soprattutto. Anni di lotte, minaccie di espulsione a scuola (per alunni e docenti), ghettizzazione, ridicolizzazioni, idiozia cattolica vomitata con violenza e vittimismo (vittime coperte da una legge fascista), sono serviti a questo primo passo.

Da ora in poi mi auguro che diventi legge e tutti i simboli religiosi vengano banditi dai luoghi pubblici.

Finalmente!

Stefano Bottoni

Sono molto soddisfatto della sentenza della Cassazione, ma è vero che non sarà facile farla applicare. Per far rimuovere il crocefisso (o qualsivoglia simbolo religioso) da un ufficio pubblico, se il responsabile non intende provvedere, occorrerà chiamare i carabinieri. Ma un carabiniere non necessariamente sarà a conoscenza di tale sentenza. Potrebbe a sua volta denunciare il denunciante per, ad esempio, vilipendio alla religione con tutte le conseguenze del caso. Ovviamente il denunciante alla fine ne uscirà vittorioso, ma saranno comunque tempo, fastidi e soldi sprecati.
Esattamente come nel caso della pillola del giorno dopo: circa un anno fa la Cassazione emise una sentenza con cui, senza se e senza ma, si decretava che non esisteva alcun diritto per un medico del servizio sanitario pubblico di opporre l’obiezione di coscienza per non prescrivere tale farmaco. Eppure continuano a farlo. E tante donne e ragazze non sono informate sul fatto che è loro diritto ottenerlo, nè credo che molti carabinieri sappiano che è loro dovere obbligare il medico recalcitrante a fornirlo.
Disinformazione sistematica, ecco cos’è.

Horace

Sono felice che un magistrato possa togliere il crocifisso dalle aule di giustizia, dove amministra giustizia. Ma quando un docente potrà toglierlo dalle alule dove insegna?

Stefano

@ fra pallino

Off Topic: dal thread dell’ambasciatore messicano

Stefano: a meno che il Sitz Im Leben non abbia ultimamente scoperto nuove regole della grammatica italiana

fra pallone: poi scusa una cosa… si scrive Sitz im Leben… non Sitm Im Leben…

seguito dalle solite battutine idiote di cui è specialista.

vedo che oltre a non saper scrivere non sai neanche leggere o come ritengo sei semplicemente disonesto.
E don Alberto ti viene dietro.
Spero prima o poi ti stancherai di fare queste figure cacine.
Riguardo a scrivere im or Im non fa una grossa differenza se non per gli stupidi.
Anche in italiano, specie se si tratta di frasi che possono dar luogo ad acronimi, i singoli termini possono essere scritti tutti con lettere maiuscole.

A beneficio di Roberta e dei partecipanti del forum, affinché tutti notino come a ogni piè sospinto il losco figuro non faccia altro che buttar fango gratuitamente e stupidamente.

fra pallino anche le offese vanno sapute fare, tu sei maldestro pure in quelle.

Stefanom

Una profonda boccata di ossigeno in un paese torturato dall’egemonia della cei. Evviva!!

Stefano

Mi correggo e mi scuso con don Alberto, riguardo a quanto ha scritto in quel thread, un successivo intervento chiarisce.

fra Pallino

@Stefano

suvvia stefano datti pace, non volevo offendere nessuno e don alberto ti ha chiarito il senso del mio intervento. Se vuoi fare dell’ironia dovresti almeno conoscere quello di cui parli. Se non sai il tedesco non è colpa tua, ma è meglio che lasci perdere onde evitare appunto figure cacine..

Ma in sintesi: datti pace, siamo tot OT, sennò poi mi accusano di fare il troll quando siete voi ad “evocarmi” continuamente.

fra Pallino

@roberta

quanto ai crocefissi: per me possono pure sparire tutti.

voltaire

Spariranno anche le nostre tombe….tra pochji decenni (a dir tanto) nessuno si ricorderà più di noi; e allora viviamo tranquilli, che l’è meglio, suvvia

Corrado Luciani

Forse non ho capito bene. Passi per il fatto che il crocifisso non va posto in luoghi pubblici (pensavo comunque che per un ateo tale simbolo non avesse alcun valore e quindi suscitasse indifferenza, mentre nei fatti questi si comporta come taluni musulmani che hanno la stessa pretesa). Quel che mi preoccupa è che non costituisce interruzione di un pubblico servizio il rifiutarsi di svolgerlo perché “nauseati” dalla vista di un crocifisso. Come dire che se arriva una urgenza in sala operatoria il chirurgo che non ha voglia di lavorare vede un crocifisso e dice che non può operare perché il luogo non è abbastanza “laicizzato”. Spero quindi di aver capito male perché altrimenti la vedo male per i cristiani ma anche per gli atei.

fresc ateo

per imparare le lingue uno deve avere tempo e soldi ,mica tutti ce l’anno difatti i prelati coi soldi
che gli elargiscono lo stato e il tempo che hanno essendo nullafacenti ,possono imparare anche le lingue, quelli che lavorano e i soldi se li guadagnano col sudore della fronte e lo sforzo della braccia ,
possono ascoltare i parassiti che vivono alle spalle del popolo alla grande.

Stefano

@ fra pallino

Se vuoi fare dell’ironia dovresti almeno conoscere quello di cui parli

fra pallino, dovresti aver capito dai i miei interventi che sono “almeno” curioso.

Dopo che hai tirato fuori il Sitz im (così sei contento) Leben la prima volta, mi sono documentato. Pur non essendo un esperto so esattamente cos’è (ho solo scoperto che il termine tedesco identifica una metodologia di cui ero a conoscenza dell’esistenza), comunque più che a sufficienza per poter usare il termine in una battuta.
Se anche avessi sbagliato nello scrivere im invece di Im, ti assicuro che l’errore è molto minore di ritenere rimbambito Bruno Gualerzi, motivo del mio intervento in quella sede.
E con questo chiudo.

E finalmente, riguardo ai crocefissi, su una cosa concordiamo.

Stefano

@ Corrado Luciani

penso che se un chirurgo si comportasse come hai scritto sarei tra i primi a denunciarlo.
Non facciamo caricature.
Credo che un luogo pubblico (di tutti) debba essere identificato come tale, con simboli che servano alla sua funzione o perlomeno comuni a tutti coloro che lo frequentano.
Quindi, al massimo, bandiera e foto del presidente (ne potrei fare a meno).
Non c’è motivo perché compaiano crocefissi, menorah, o mettici tu quel che vuoi.
La croce serve ad identificare la chiesa o altro luogo di culto e là deve stare (oltre che in tutte le stanze di casa tua se vuoi).
Tranne circostanze eccezionali, una bandiera italiana mi pare non ci starebbe a far niente in chiesa…

ser joe

Sarà dura farlo togliere dal Pirellone e dalle aule sparse per Milano per i corsi (fasulli) della Regione Lombardia come quelle in via Luini 5 dove ha sede anche un’associazione legata a comunione e disperaz…pardon… liberazione.

Stefano

@ Corrado Luciani

credo di aver descritto il mio pensiero nell’intervento più sopra.
Non posso far a meno di pensare che mettere un crocefisso in tali luoghi voglia in qualche modo ristabilire una sorta di gerarchia, con la chiesa che, in qualche modo “benedice”, “santifica” il potere temporale, una sorta di retaggio, semplificato, di antiche pratiche.
Spero VIVAMENTE di sbagliarmi, così fosse, motivo in più per toglierlo.

Sergio I

Nota al messaggio di Luciani delle 15:51

Be’ trovo il paragone un po’ forzato. Credo che solo un chirurgo idiota e fanatico si rifiuterebbe di operare per la presenza del crocifisso. Magari è anche un caso di urgenza, mica può impuntarsi per quel coso alla parete. Direi che a quel chirurgo mancherebbero alcune rotelle, altro che laico.

Nel caso del giudice Tosti invece mancavano i requisiti di assoluta urgenza. Inoltre mi sembra che Tosti avesse mosso più volte obiezioni e fosse stato preso a pesci in faccia o non fosse stato considerato: sarebbe allora stato in un certo senso costretto a un’azione plateale, per la quale ha anche ottenuto una pesante condanna.

Sostenere poi che la reazione degli atei alla presenza del crocifisso sia contraddittoria perché tale simbolo non avrebbe per essi alcun valore, anzi che i comportamenti degli atei non siano dissimiili da quelli dei musulmani, non è corretto.

Un simbolo rappresenta sempre qualcosa (perché allora gli americani hanno piantato la loro bandiera sulla Luna, i russi sul fondo dell’Artico? Piantare la propria bandiera è sempre stato il primo gesto dei vincitori). Le reazioni della Chiesa e dei suoi tifosi (veri e falsi) dimostra che quel simbolo conta eccome per loro e non va rimosso. Io trovo il crocifisso un simbolo odioso e repellente e non vorrei ritrovarmelo sempre davanti al naso (o sulle cime di tutti i monti, almeno nostrani – sul K2 non c’è ancora).

Rothko61

Posto nuovamente quello che avevo scritto due news fa e che si può riasssumere così: perché il giudice Tosti viene assolto e l’insegnante Coppoli è tuttora sospeso?

“Ovviamente mi rallegro con il giudice Tosti e con la Cassazione, ma concedetemi una dubbiosa considerazione.
Da tempo qualcuno parla della magistratura come di una casta. Non mi riferisco al presidente del consiglio Berlusconi, che parla “pro domo sua”.
Mi sto riferendo ai – non so come chiamarli – trattamenti di favore riservati da molti magistrati ai propri colleghi quando questi siedono sullo scranno degli imputati.
E’ proprio vero che cane non morde cane…
Perché il giudice Tosti viene assolto e gli insegnanti che hanno tolto il crocefisso dalle aule scolastiche vengono condannati e sospesi dal servizio?
Spero che le mie perplessità vengano rimosse da nuove sentenze che, in attesa di improbabili interventi normativi (che comunque non mi auguro perché so di quale tenore sarebbero), serbino lo stesso trattamento a chiunque chieda la rimozione di simboli religiosi da uffici pubblici.”

voltaire

Suvvia fratelli, ma come la si fa a perder tempo dietro a sto fatto? Forse mica siete tanto convinti che la si sparisce, niente, niet, nada de nada….ma pensiamo piuttosto alle belle figliole che ci rallegrano la vita, suvvia!

Stefano

@ voltaire

abbiamo inteso la tua opinione, apprezziamo le belle figliole, ma crediamo che la vita consista anche di altro.
E, aggiungo, i tuoi interventi “puzzano” un pò…

voltaire

o Stefano, l’è che l’è proprio difficile capire ste menate se tanto la si scompare x sempre…oh, questa mica l’è n’opinione, eh, l’è la pura verità; o forse che tu non ne sei troppo convinto? amici come prima, eh!

brunaccio

x frapallino

DICI

“quanto ai crocefissi: per me possono pure sparire tutti”

sento che lo hai detto con sincerità,perchè dirlo ora per la platea nn è il tuo stile e metodo,e ti fa onore! bravo frapallino ce ne fossero di non preti o frati che dicono questo in pubblico dibattito!

X Stefano
vedrai che la metafisica, se ti interessa, tornerà fuori uno di questi giorni a breve….

😉

X TUTTE/I

devo lasciarvi ora ma…io ancora non ho capito cmq…ora ok i giudici è ovvio che trattati meglio e prima ascoltati (vedi Rothko detto e ridetto e ha ragione!!!) ma sentenza alla mano,e cercando chi ha i mezzi di spingere su,qualcosa deve cambiare,altrimenti siamo già in uno stato dove la costituzione non conta(e la cassazione è definita bene nella carta,dai vecchi ricordi…)…e sarebbe gravissimo se nulla in tempi non pakidermici cambiasse…

saluti grazie devo lasciare|

Stefano

@ voltaire

mi ricordi qualcuno…
Anzi, ci giurerei…
E comunque c’è vita prima della morte, caro, questo importa.
Nel frattempo discutiamo se “menata” sia metterlo o toglierlo il crocefisso.
Tu goditi le belle figliole, se puoi (??).

fab

@ Rothko61

Secondo me, il giudice l’ha vinta perché i giudici non si aggrediscono fra loro, mentre un insegnante è privo di potere.
Tanto al diritto fai fare quello che vuoi. Non è un caso se il premio Nobel per la giurisprudenza non esiste.

Asatan

@Fra Pallino
Come già detto da altri c’è ne fosserò di più di cattolici con una fede abbastanza salda da non aver bisogno di feticci materiali e imposizioni sugli altri.
Molti cattoici non riescono a capire che marcare ogni luogo coi prorpi simboli per riconoscersi come “branco” significa di fatto allontanare gli altri. Anche per molti cattolici hanno un atteggiamento veramente sgradevole, si lasciano andare a comportamenti e commenti molto poco edificanti e quasi pretendono dagli altri le scuse per non essere cattolici.
Dire ad un bambino “chi non è battezzato ha una macchia nera sull’anima” o “non sei cattolico? non sei normale!” non è carino e non parliamo del medio evo…. parliamo di cose che si sentono nel 2009 in Italia.
Mi piacerebbe che, come insgna il vostro dio (non fare agli altri ecc…), i tuoi correligionari invece di lamentarsi del fatto che a molti non cattolici non piacciono, iniziassero a chiedersi il perchè e si mettessero nei panni degli altri.

Stefano

@ Voltaire

a proposito, posso suggerirti il più appropriato nick “Candido” ?

brunaccio

x fab

come hai ragione!

e se pensiamo che in italia è stata data la laurea in diritto honoris causa a gheddafi (e si sono già analizzati i perchè e percome) il quadro è desolante…

buon appetito gente! (io ve lo auguro ora..mangio ora..)

kefos93

Corrado Luciani scrive:
13 Luglio 2009 alle 15:51

Forse non ho capito bene. Passi per il fatto che il crocifisso non va posto in luoghi pubblici (pensavo comunque che per un ateo tale simbolo non avesse alcun valore e quindi suscitasse indifferenza, mentre nei fatti questi si comporta come taluni musulmani che hanno la stessa pretesa).

Mi dispiace, ma se io sono tollerante nei tuoi confronti…io e te non siamo più uguali.
Non serve spiegare perché tu non mi tolleri !!

barbara

Era ora!!!Non sarà facile andare avanti ad eliminarli definitivamente e dappertutto….Comunque è un’inizio!!!!!

Luigi Tosti

@ Rothko61: Il prof. Franco Coppoli è stato sottoposto ad un procedimento disciplinare per aver rimosso il crocifisso: è stato poi sanzionato ma ha impugnato la decisione dinanzi al giudice del lavoro, che deve ancora decidere. Io, a differenza del prof. Coppoli, sono stato sottoposto a due procedimenti penali e a due procedimenti disciplinari per essermi rifiuto di tenere le udienze a causa dell’imposizione del crocifisso e del contestuale divieto di esporre altri simboli religiosi a fianco del crocifisso. Dopo aver riportato due condanne, la prima a sette mesi e la seconda a cinque mesi, ho proposto due appelli. Il primo è stato respinto, ma ho fatto ricorso per cassazione e la Cassazione ha annullato la condanna con la sentenza di cui stiamo parlando. Il secondo appello sarà discusso all’Aquila, sempre che il buon Dio non decida -come acutamente osservato da Radio Maria- di inviare qualche altra calamità per rendere la popolazione abruzzese “partecipe delle sofferenze di Nostro Signore”. I procedimenti disicplinari a mio carico non sono stati neppure istruiti, ma nel frattempo sono stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio dal 1° febbraio 2006, cioè da più di tre anni. Mi riesce dunque francamente difficile pensare che io sia stato favorito dai colleghi magistrati perché lupo non morde lupo: semmai è vero il contrario.
Per quanto riguarda l’esempio del chirurgo ci tengo a sottolineare che un esempio del genere l’ho fatto nel mio ricorso per cassazione, ma in modo calzante col mio caso concreto: e cioè ho ipotizzato che un chirurgo, dopo aver vanamente invitato la direzione sanitaria ad eliminare i vizi e i difetti che rendono la sala operatoria pregiudizievole per la salute dei pazienti, potrebbe legittimamente rifiutarsi, dando congruo avviso, di esercitare le proprie mansioni di chirurgo al fine di non nuocere alla salute ed alla vita dei pazienti.
Alla stessa stregua, io, dopo aver vanamente invitato i Ministri di Giustizia a rimuovere i crocifissi per preservare sia i miei diritti inviolabili di libertà religiosa e di eguaglianza che i diritti, analoghi, dei cittadini, ho preannunciato che mi sarei rifiutato di tenere le udienze sotto i (soli) crocifissi a decorrere dal 9 maggio 2005, invitando il Presidente a sostituirmi con altro personale che fosse disposto a soprassedere sulle violazioni della Costituzione.
Dunque, il reato di omissione di atti di ufficio era del tutto inesistente e non avrei dovuto subire i cinque gradi di giudizio che ho dovuto subire.
Rimane in piedi la delirante procedura disciplinare che mi è stata promossa perché, in sostanza, mi sono rifiutato di subire atti di discriminazione religiosa perpetrati ai miei danni dai Ministri di Giustizia: sono curioso di vedere cosa si inventeranno Mancino & C. per rimuovermi dalla magistratura.
Per quanto riguarda l’importanza di questa sentenza, faccio presente che, pur non essendo esecutiva nei confronti del Ministro di Giustizia, lo pone tuttavia con le spalle al muro: è infatti ovvio che, nel momento in cui dovessi ritornare in servizio, proseguirei a rifiutarmi di tenere le udienze sino a che non verranno rimossi tutti i crocifissi da tutte le aule giudiziarie italiane, sicché sono diventato un caso “rognoso” per gli zerbini del vaticano, ai quali ho già fatto presente -visto che “gioco a carte scoperte”- che l’unico modo che resta loro per tenere appesi i crocifissi nella aule è quelo di eliminarmi fisicamente.

popkorn

@brunaccio
x fra pallino
quanto ai crocifissi…eccc…ecc

sento che lo hai detto con sincerità…ecc…eccc

tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare…
Quando ci sarà una notizia su di un giornale che un “prete”&”un frate pallino” quando vanno a votare hanno chiesto di levare il crocifisso dall’aula.. allora sarà sincero……
ciao
IL GIUDICE TOSTI mi sembra più “sincero”

brunaccio

x popkorn…scusa amico mi lavo la faccia e ti rispondo…dscorso giusto seio ora rispondo…

brunaccio

..mia amica in lettura ora tanto devo pulir casa….

“sento che lo hai detto con sincerità”

SENTO vuol dire REPUTO(ma nn sapendo chi sia frapallino mi sono legato ad altri interventi).
SO che lo hai detto..implica affermazione certa

indi Tosti avendo dato prova evidente è diverso da qualsiasi altro che frequenta un blog…

ora mi alzo..scua il tono ma precisare così…basta un vocabolario

brunaccio

scusate modi e toni ma visto disquisizione ieri(e sbagliato putre io)…io nn so perchè devo precisare ogni parola,veramente..dai ci siamo…poi torno più allegro

scusate grazie

brunaccio

CARISSIMO POPKORN

vi è grossa differenza tra battuta… e mi avrebbero lasciato dormire.. e l’insinuazione…siccome io nn sono cresciuto alle scuole dei preti ma anche in altre scuole le ho percepite spesso, e così mia amica e altri qua miei amici…ora col tempo abbiamo noi popolino, un fiuto un po’ forte….il fiuto può tradire ma può anche non farlo….

ora lasciamo stare,sempre perchè sono a casa uaar,per me chiuso buon proseguimento.

Rothko61

@ Luigi Tosti

Mi sono la sciato prendere la mano: riconosco che il tuo caso (si può dare del tu a un giudice?) è molto diverso da quello dell’insegnante Coppoli.
Non avevo approfondito tutte le tue peripezie giudiziarie e ho scritto di getto, nella speranza che anche quel caso venga risolto in tempi rapidi e con lo stesso esito.
Ovviamente nutro per la tua battaglia la massima solidarietà e per i tuoi valori laici una stima incondizionata.
Anzi, mi chiedo come mai a te hanno fatto passare le pene dell’inferno (lapsus freudiano), mentre a Ragusa il Presidente del Tribunale, Michele Duchi, ha potuto fortunatamente disporre che i simboli religiosi venissero tolti dalle aule giudiziarie.
Io sono un dirigente pubblico e ho potuto togliere impunemente il crocifisso dal mio ufficio, ma forse non se ne è accorto nessuno…

Luigi Tosti

@ Rothko61
Il mio caso non è in realtà diverso da quello del prof. Coppoli (e neanche da quello del prof. Marani), perche entrambi siamo vittime di comportamenti discriminatori da parte del datore di lavoro, tant’è che io ho collaborato e collaborerò nell’azione giudiziaria che il prof. Coppoli ha intrapreso contro il dirigente scolastico ed il ministro della pubblica istruzione. Vorrei che fosse ben chiaro che i “fuorilegge” non siamo noi, ma i governani italiani, e che noi stiamo conducendo delle battaglie nel pieno rispetto della legalità, e non con metodi rivoluzionari.
Quanto poi alla “censura” sui “toni”, sulla quale si è appuntato l’ “interesse” della Stampa con intenti più o meno denigratori, mi preme ricordare che in Italia ci sono circa 9.000 magistrati ordinari e che solo io ho portato avanti e porto avanti questa battaglia giudiziaria: il “tono” usato dagli altri 8.999 miei colleghi è stato quello del SILENZIO più assoluto. Forse il “tono” che mi consigliava era quello del silenzio, cioè di lasciar perdere perché in fondo la questione dei crocifissi è poca cosa. Mi preme anche ricordare che il CSM ha giustificato il rifiuto di un magistrato di tenere le udienze civili per mancanza del cancelliere, quando è ben noto che i cancellieri, in Italia, non assistono quasi mai i giudici: il che la dice lunga sulle finalità persecutorie dei procedimenti penali e disicplinari attivati nei miei confronti.

brunaccio

x rothko61

mi preciso solo perchè ormai mi tocca sempre..e un tempo ebbi una malcomprensione con te…chiaro che io non davo giudizi in generale quando detto “Tosti avendo dato prova evidente è diverso da qualsiasi altro che frequenta un blog” volevo solo dire che non c’entrava nulla,in riferimento alle regole dei blog dove non è doveroso fornire privacy..so benissimo che sei persona intelligente e non avrei bisogno di questa chiacchiera..ma anche in generale…
non era nemmeno x POPKORN direttamente,solo regole…

ciao

Andrea

@Corrado Luciani scrive:
Forse non ho capito bene. Passi per il fatto che il crocifisso non va posto in luoghi pubblici (pensavo comunque che per un ateo tale simbolo non avesse alcun valore e quindi suscitasse indifferenza, mentre nei fatti questi si comporta come taluni musulmani che hanno la stessa pretesa). Quel che mi preoccupa è che non costituisce interruzione di un pubblico servizio il rifiutarsi di svolgerlo perché “nauseati” dalla vista di un crocifisso. Come dire che se arriva una urgenza in sala operatoria il chirurgo che non ha voglia di lavorare vede un crocifisso e dice che non può operare perché il luogo non è abbastanza “laicizzato”. Spero quindi di aver capito male perché altrimenti la vedo male per i cristiani ma anche per gli atei.

L’ateo ovviamente non dà il valore che date voi cristiani al crocefisso, ma il riconoscimento di simbolo religioso, ed in particaolare della religione cattolica, è universale, e non può suscitare indifferenza, d’altra parte voi non permettereste di appendere simboli di altre religioni nei vostri luoghi di culto.
Quindi è evidente che vadano rimossi da tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico che non siano gli opportuni luoghi di culto.
Per il quesito inerente il caso della sala operatoria, ti ha risposto in modo chiaro Tosti.

Io credo che il crocefisso dovreste essere proprio voi cattolici a volerlo rimuovere, in virtù del valore che per voi ha. Al contrario quando finisce sotto la vista di un non cattolico, è facile che verso l’oggetto vengano mandati accidenti di vario genere.
Se Gesù fosse davvero esistito, non credo che avrebbe voluto che in nome della sua statuetta si scatenassero tali e tante bagarre, probabilmente si sarebbe auto rimosso dalle pareti dove è appeso in modo inopportuno.

Ciao a tutti

Stefano Grassino

Caro Giudice Luigi Tosti, dopo aver letto il libro “L’ Entità” di Eric Frattini, le raccomando di non scrivere più le parole “eliminarmi fisicamente” dal momento che quei galantuomini non hanno certo bisogno di suggerimenti, mentre noi, me lo lasci dire avremo bisogno ancora di lei. Grazie.

For all the gods

forte Stefano Grassino 14 Luglio 2009 alle 13:05 , buon consiglio e
“..mentre noi, me lo lasci dire avremo bisogno ancora di lei. Grazie.”

brunaccio

leggo solo ora intervento giudice Tosti

un signore..averne di magistrati come lei!

Asatan

@Luigi Tosti

Ammirrso enormemente la sua compostezza e pacatezza. Non credo che al suo posto riuscire a mantenere un così grande stile.
Mi perdoni se la disturbo con una domanda: un datore di lavooro del settore privato può leggittimamente costringere i dipendenti a lavorare in uffici tapezzati di crocefissi e santini?

Stefano Grassino

@ Asatan

Che sappia io si. Il privato non è il pubblico. Il privato può regalare ai suoi dipendenti un’ora di permesso per andare a messa, così come può decidere a chi dare l’aumento che esula dal contratto collettivo di lavoro. Nel pubblico invece l’ora di permesso per andare a messa viene pagata da me e da te, per cui tale decisione può essere impugnata legalmente.

c.j.

queste derive laiciste sono davvero sconcertanti. Voi atei dovreste vergognarvi, dovreste prostrarvi dinnanzi allo strapotere della chiesa e dichiararvi completamente sottomessi alla volontà di Dio, Allah e Zeus. Vergogna!

(e quando leccate le sottosfere al Vaticano lavatevi la lingua con un detersivo antiateo e battericida!)

TSE’!

Riccardo

Ma perchè dovrebbe così tanto disturbare la visione del crocifisso se per un ateo quell’oggetto non è nient’altro che un pezzo di legno senza significato ?
Si sfocia nell’intolleranza e nella prepotenza in tal modo , si può e deve coesistere pacificamente , non con questi atti discriminatori .

Roberto PD

Questa è una delle più belle notizie del 2009 … felicitazioni e solidarietà al giudice, ora bisogna utlizzare la sentenza per “scrocefiggere” l’Italia, impegnamoci tutti!

Stefano Grassino

@ Riccardo

Si sfocia nell’intolleranza e nella prepotenza in tal modo , si può e deve coesistere pacificamente , non con questi atti discriminatori .

Parli per te e per i cattolici vero? Allora leggi qua sotto.

“La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”. Gaetano Salvemini

paniscus

“Forse non ho capito bene. Passi per il fatto che il crocifisso non va posto in luoghi pubblici (pensavo comunque che per un ateo tale simbolo non avesse alcun valore e quindi suscitasse indifferenza, mentre nei fatti questi si comporta come taluni musulmani che hanno la stessa pretesa).”
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Scusa, non ho capito quale sia la differenza.

C’è un simbolo di una precisa parte ideologica che sta esposto in un’istituzione pubblica dello stato laico, dove non dovrebbe stare, perché lo stato laico deve stare al di sopra delle parti.

C’è qualcuno che, appunto, lo contesta, perché pensa che questo sia ingiusto.

…e allora cosa cambia se a contestarlo è un musulmano o è un ateo?
O magari anche un cattolico che comunque crede ugualmente nella laicità dello stato?

Lisa

Luigi Tosti

@Asatan
Il datore di lavoro privato che esponga crocifissi (o altri simboli religiosi) e che impedisca, contestualmente, ai suoi dipendenti di esporre i simboli propri, si rende autore di atti discriminatori per la cessazione dei quali è prevista la possibilità di adire, d’urgenza, la magistratura del lavoro: è, in pratica, il caso del prof. Coppoli. In altri termini, un datore di lavoro privato non è obbligato a rispettare il principio supremo di laicità perché questo obbligo grava soltanto sugli enti pubblici, ma sia il datore di lavoro pubblico che quello privato sono obbligati a rispettare i diritti di libertà religiosa e di eguaglianza dei dipendenti pubblici e privati. D’altro canto, esiste una norma dell’ordinamento penitenziario che autorizza qualsiasi detenuto ad esporre simboli religiosi nella propria cella e, ovviamente, questo diritto riguarda TUTTI i detenuti, e non soltanto i detenuti cattolici.
Il problema non nasce dalla circostanza che il crocifisso fa o meno male ad un ateo (o ad un musulmano), ma dalla circostanza che i cattolici negano arrogantemente agli atei e agli altri credenti di esporre i loro simboli a fianco del crocifisso: e questa è discriminazione religiosa.

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