Francia, polemiche per i crocifissi nei licei privati

Nelle scuole pubbliche francesi non è consentito esporre il crocifisso: non così nelle private. Ma presso i licei privati si svolgono gli esami di maturità, gestiti da commissioni pubbliche. Inevitabile che prima o poi scoppiasse il caso, cosa puntualmente avvenuta nei giorni scorsi presso il liceo Saint-André di Choisy-le-Roi, in Val-de-Marne. Come riporta Libération, due insegnanti hanno infatti tolto i crocifissi durante le prove d’esame, ma i simboli cattolici sono stati prontamente ricollocati sui muri l’indomani.

Archiviato in: Generale

29 commenti

Viano di Vagli

Propongo di affittare a “tranches” settimanali le pareti dietro le cattedre delle aule scolastiche ai vari culti. Così ognuno potrà espore un proprio simbolo (UAAR compresa) per una settimana, alternativamente, a proprie spese. Si sanerebbero i deficit scolastici e si diffonderebbe la conoscenza delle varie religioni e opinioni. Non ci sarebbe più bisogno neanche dell’ ora di religione e cesserebbero le polemiche.

don alberto

e insomma, mettete la rosa dei venti, per sapere come è orientata la stanza!
(e poi ciascuno ci veda quel che vuole)

Corrado Luciani

Parlando di scuole private il divieto appare del tutto fuori luogo. Chi non gradisce il simbolo può andare nelle scuole pubbliche o in altre private. La commissione pubblica dovrebbe valutare la maturità del soggetto esaminando e non guardare se la stanza ha simboli “sgraditi” a meno che questi non siano un offesa all’etica e alla morale, ma spero che non siamo arrivati a questo punto.

San Gennaro

I due insegnanti sono stati sottoposti a provvedimenti disciplinari? (domanda retorica)

don alberto

Dunque.
Agli inizi la croce era variamente camuffata:
-l’albero della nave (e con gli istituti navali saremmo a posto)
-l’aratro (idem per le agrarie)
E poi si potrebbe aggiungere:
-il segno ‘più’ (idem per istituti scientifici e tecnici)
-l’ ‘uomo vitruviano’ (unisce la croce romana e quella di s.andrea), (per le scuole umanistiche, ma va bene per tutti)
-una bella rassegna di bandiere del mondo,
-una bella carta astrale con la croce del sud,
-…

Asatan

@Corrado Luciani
Il problema è che gli insegnati non possono rifiutarsi di andare a tenere gli esami nelle private.
Una soluzione sarebbe fare muovere gli studenti.

Stefano Grassino

Idea:

mettiamo in croce don alberto e non certo in senso metaforico. Lui sarà felice e noi pure. Meglio di così…………….

Fri

In effetti se è una scuola privata NON sovvenzionata dallo stato e gli studenti che sono li per fare l’esame appartengono a quella scuola credo che siano fatti loro e dei loro genitori.

Loig

Propongo di vietare una volta per tutte ogni simbolo ideologico nei luoghi in cui vengono svolti esami pubblici.
Ci vuole tanto a capirla? Eppure non è un concetto così complicato da capire… nè da attuare.

roberta

@ don alberto
l’uomo vitruviano e’ un uomo nudo…non pensi alla verecondia delle fanciulle?^__^

strozzapreti

Qualunque attività privata, ma aperta al pubblico è automaticamente da considerarsi luogo pubblico, con tutte le leggi ad esso applicabili.

Dariok

@Viagra di Vagli
affiggere il simbolo Uaar? perchè vuoi farlo scadere ai bassi livelli di una religione?

fresc ateo

LIBERTE’ EGALITE’ FRATERNITE’ GRAZIE A COLORO CHE IL 14 LUGLIO PRESERO LA BASTIGLIA
OGGI I PEZZI DI LEGNO SONO NON OLO INUTILI E FUTILI MA ANCHE ARCAICI.

frank

Non prendete in considerazione i don ed i fra,non portano alcunchè di nuovo,
solo riferimenti a versetti e cose del genere.
Ma di vostro che cosa avete?

roberta

ma scusate,basterebbe togliere i crocifissi fin quando c’e’ la commissione,e poi
riappenderli finiti gli esami

Cesare b

@roberta “basterebbe togliere i crocifissi fin quando c’e’ la commissione,e poiriappenderli finiti gli esami”.
Immagino che sia esattamente cio’ che faranno.
Ma se fossi il preside di una di quelle scuole trasformerei la rimozione dei Crocifissi, nell’ ultimo giorno di lezione all’ultima ora, in una mesta cerimonia, idonea ad instillare nelle giovani menti l’idea che stanno subendo un sopruso e che un’autorita’ che commette simili basse angherie non merita rispetto. Li ricollocherei solennemente all’inizio del nuovo anno scolastico, sempre utilizzando l’occasione per analoghi insegnamenti.
Saluti.

Paul M.

Che buffonata…il problema non e’ la croce appesa o meno. Il problema e’ che la rimozione rappresenta,oltre che la laicita’ sacrosanta dello stato, il rispetto di tutte le altre confessioni!

@don alberto
La rimozione del crocifisso vostro feticcio, non viene fatta per farvi un dispetto o per farvi passare da vittime. Il crocifisso viene tolto per il rispetto di tutte le persone che la pensano diversamente. Il principio della legge francese non e’ “facciamo un dispetto ai cristiani” ma e’ “visto che non possiamo appendere tutti i simboli sui muri, NON NE APPENDIAMO NEANCHE UNO!”. Personalmente non lo trovo solo giusto…lo trovo fantastico!!!
Au revoir

andrea

ma andare di notte e appenderli tutti sottosopra questi crocefissi? così magari ci scappa pure il caso di satanismo (che vedremo puntualmente a Voyager o a Mistero o alla messa della domenica fate un pò voi..)

Viano di Vagli

@Darioka: finalmente uno che mi rende pan per focaccia, bravo! A proposito, Viagra anziché Viano, perché vi faccio inc ?

fresc ateo

i crocifissi possono essere usati x scopi benefici x esempio :COME COMBUSTIBILE X ALIMENTARE STUFE X I POVERI AFFINCHE’ SI SCALDINO D’INVERNO.

Ivo Mezzena

Sostengo il divieto di esposizione di crocefissi nelle scuole pubbliche, ma non sono d’accordo sull’applicare lo stesso divieto negli istituti privati.

Giuliana

Be’, stavolta si sta esagerando. La scuola e’ privata, chi la sceglie e’ ben consapevole dell’orientamento, e ha tutto il diritto di appendere i simboli che vuole. Questo atteggiamento della Commissione mi pare degno dei talebani che hanno distrutto le statue del Budda!

Paul M.

@Ivo Mezzena e @Giuliana

Ci avevo riflettuto anch’io….poi alla fine mi sono accorto che l’articolo menziona una commissione d’esame PUBBLICA che gestisce l’esame. Questo cambia un po’ le cose, o no?
Se la commissione d’esame e’ pubblica, quindi laica e soggetta alla legge francese, perche’ far svolgere gli esami sotto la croce? La cosa poteva anche far piacere ai liceali privatisti, ma i commissari devono comunque essere laici, per piacere o per dovere!
Ciao a tutti e due

Maurizio D'Ulivo

Francamente in questo caso sono anch’io d’accordo con Giuliana e Ivo Mezzena: si parla di istituti privati di carattere religioso e coloro che li frequentano li hanno scelti consapevolmente, almeno fino a prova contraria: il divieto di esposizione di un simbolo religioso in questi casi mi pare una forma di integralismo laicista: lo stesos che sempre in Francia vuole vietare il velo (l’hijab, che lascia l’ovale del volto scoperto e dunque la persona riconoscibile).

Tutelare la laicità della società non implica il divieto di espressione di fede religiosa, quando questa espressione non confligge con la necessità di avere una società giusta, equa e sicura.

Paul M.

@Maurizio D’Ulivo
In Francia, a differenza che in inghilterra e in altre realta’, hanno voluto riconoscere la cittadinanza francese di tutti coloro che, nati durante il periodo coloniale nei paesi occupati, ne facevano richiesta.
Tutto cio’ ha portato ad avere, oggi come oggi, un numero di cittadini francesi-magrebini, francesi-arabi e francesi-africani che supera quasi il numero dei francesi “originali” (messo tra virgolette perche’ suona bruttino comunque pensa alla nazionale di calcio francese)!
Ora, in considerazione del fatto che i francesi “importati” dalle colonie erano tutti di diverse confessioni religiose (moltissim islamici!) e costoro esigevano giustamente i loro diritti di credenti, i vari governi che si sono susseguiti nel tempo, PER EVITARE LO SCONTRO TRA DIVERSE CULTUREE CREDI, hanno pensato bene di imporre la laicita’ mettendo tutti sullo stesso piano e tutte le religioni nello stesso calderone…L’ESTREMIZZAZIONE DELLA LAICITA’ come l’hai pocanzi definita e’ la conseguenza dell’intensificazione e dell’inasprimento del sopracitato scontro di culture. Imboccata quella strada infatti, dopo l’11/09/2001, quando sembrava inevitabile lo scontro e la divisione tra le religioni, non hanno potuto far altro che rafforzare le leggi con un’impronta ancora piu’ laica.

Ora a mio parere, non solo trovo che sia stata la cosa migliore da fare, ma la trovo anche la cosa piu’ giusta e logica da fare in quella circostanza.
E’ evidente che la Francia stia pagando il colonialismo sfrenato che ha caratterizzato la sua storia, ma ti ricordo che i principi su cui si fonda quella splendida nazione repubblicana sono LIBERTE, EGUALITE, FRATERNITE…Pensi che ci sia modo migliore per ribadirli???
Scusami per la lunghezza del post.
Un caro saluto

Viano di Vagli

@Paul : EGALITE’ si scrivè sans la ù. Excuse-moi mais c’est la second fois que tu scazz.
LIBERTE,EGALITE,ORTOGRAPHIE’.

popkorn

@Viano dI Vagli
Paul…:SI SCRIVE: Paul M…..Excuse-moi c’est la primier fois que tu scazz.
PARDON….La second fois que tu scazz…….
LIBERTE..(?),EGALITE (?) L’ACCENTO’ TE LO SUA DIMENTICHè????? .IRONICITE’
buon giurneeeee………….

Paul M.

@Viano
Hai ragione…faccio ammenda e recitero’ per te 1276 ave maria e 725 pater voster…
Solo un poverino come te poteva riprendere qualcuno per degli errori di battitura piuttosto che per il contenuto dei commenti…
Au revoir 7 cervelli

Commenti chiusi.