Nello stato indiano del Gujarat (circa 50 milioni di abitanti) l’assunzione di alcolici è proibita: al potere c’è infatti il Bharatiya Janata Party, un partito integralista indù. Il proibizionismo non ne ha interrotto il consumo: ha solo reso clandestina la produzione. Nei giorni scorsi, riporta il Financial Times, almeno 122 persone sono morte e oltre 300 sono state ricoverate in ospedale per aver bevuto alcolici illegali.
India, Gujarat: più di cento morti per consumo di alcool clandestino
30 commenti
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“almeno 122 persone sono morte e oltre 300 sono state ricoverate in ospedale per aver bevuto alcolici illegali.”
Illegali e fatti male.
bah,la vekkia storia del proibizionismo,poi l’alcol in ki nn c’è l’ha nella propria cultura è droga delle peggiori.
ora io pensavo ai nativi amerikani ai maghrebini ke vengono qua e nn sanno bere,ai ragazzini con le bottiglie di vodka,di là nn so bene,ma nn mi risulta ke in India vi sia la tradizione del buon vino ma forse pecco di ignoranza…nn so tutto…
commento esplicativo in mod…niente di ke aggiungevo meglio per precisare
Credo che il proibizionismo porti (sia che sia imposto per motivi religiosi sia sanitari) alla circolazione di prodotti di poca qualità che mettono a richio la vita di chi li assume ancor più di quanto lo farebbero dei prodotti “ufficiali”.
Che si parli di proibizionismo all’alchool, alle sigarette o alla cannabis, si parla della stassa cosa.
Infatti l’achool a contatto con la mucosa del cavo orale è cancerogeno, come lo è il fumo (che sia di sigaretta o di canna).
Gli effetti sociali di questo abuso di sostanze dannose per la salute porta a un’elevata
richiesta di cure mediche (soprattutto oncologiche), mettendo alla socità un pesante fardello sulla schiena.
Per quanto riguarda la perdita di controllo sulle proprie azioni sono convinto (per esperienza diretta) che l’alchool sia ancora più pericoloso della marijuana.
Se si proibisce una di queste tre cose vanno dunque per coerenza proibite anche le altre due.
Il proibizionismo è un argomento delicato in cui entra in gioco la libertà dell’individuo di poter scegliere ciò crede sia la cosa migliore per se stesso.
Il proibire l’alcool nei paesi caldi non ritengo sia una cosa sbagliata, soprattutto considerando che in questi paesi il danno è maggiore. Se poi consideriamo tale proibizione un sinonimo di intolleranza forse è bene far notare che nel nostro paese si rischiano pene pesantissime per droghe leggere ma nello stesso tempo paghiamo tasse per dare ai bambini un po’ distratti o irrequieti anfetamine e non credo sia un problema di religione..
provo a dire kon altre parole commento in mod…
il discorso è tale…l’alcool ha bisogno di un popolo ke lo conosca..vediamo i nativi amerikani,i maghrebini ke iniziano a bere qua,i ragazzini ke si devastano…ora nn so in India kome sia la kultura della vite,ma nn mi sembra molto loro…poi ki sa meglio mi dirà….
eh, si manca la protezione del nostro dio Bacco
@Corrado Luciani
Io penso invece che sia un problema di religione.
Una cosa è informare i cittadini che alcool (e droghe e sigarette) sono pericolose e possono causare danni alla salute, un’altra è dire che non si deve fare perchè così vuole Visnù (o chi per lui).
Così come una cosa è informare che mangiare toppo spesso carne può causare problemi di salute, un’altra cosa è dire che dio vuole che non si mangi carne il venerdì (per penitenza?).
Per quanto riguarda il proibizionismo, credo che non abbia mai risolto il problema ma abbia incrementato la delinquenza; questo però diventa, lo ammetto, un discorso più complesso.
Ancora, fai notare che nel nostro paese si rischiano pene pesantissime per droghe leggere ma non dici che i maggiori consumatori di una droga pesante come la cocaina sono stati e forse sono tuttora gli uomini più noti, ricchi e potenti del paese ( è ovvio che non posso fare esempi)e nessuno di loro ha mai preso neppure una multa.
Rischiano pene pesantissime, come dici, solo i poveracci che vengono condannati come esempio.
In definitiva non concordo con te, in niente.
ma ke genialata il proibizionismo…utilissimo soprattutto.si vede,tutti astemi e molto informati
e iuppidù che a milano l’hanno vietato a chi ha meno di sedici anni!vorrei averle io simili sparate!a certa gente crescere non riesce proprio
Che sia stato il metanolo?
Comunque i cristiani pongono il vino come uno dei fondamenti della loro religione (dopo averlo evidentemente scippato a bacco transitando per la Grecia).
x eltopo
no,gli israeliti in tutta la bibbia lo si vede..bevevano vino moderatamente(…) a parte i nazirei per voto indi anke i primi cristiani è coerente…poi ke si sia inserito anke il kulto bakko perkè no?
Nega l’ alcool ad un astemio e questi per umana reazione chiamata libero arbitrio inizierà a bere. Scherzi a parte cosa penso dei tantissimi precetti delle tante religioni?…… A me pare n’ a strunzata.
o tanto avuto quisquilia con ALLGODS..kiaro ancora qua
xeltopo
io nn volevo mi sei simpatiko,ma basta noè ecco..ma è solo OFF TOPIC così,io mi scuso e finita,poi magari nemmeno vero…kissà
nn vero ke sia esistito noè,quello certo ke no,vero ke bevessero vino ecco
bellissima la vignetta odierna di Altan, riguardo il “proibizionismo” milanese:
NIENTE ALCOL AI MINORI E NIENTE VIAGRA AI SETTANTENNI
poi sono d’accordo col buon Brunaccio, che quasi quasi potremmo chiamarti Brunello ;), il bere bene è cultura, il bere male e senza coscienza è tossico. Una buona bottiglia di sauvignon non dovrebbe mai essere proibita, così come un po’ di MariaGiovanna dopo una bella mangiata
chissa’ che mettono negli alcolici …
x dariok
guarda anke brunello(di montalcino meglio) nn mi spiace mika…
😉
@Dariok
c’e’ settantenne e settantenne…chi ha orecchi per intendere intenda
Buonasera a tutti!
Tema di grande attualita’,visto che da stasera a mezzanotte parte il divieto di consumo di alcolici a milano per i minorenni.
Devo dire che quando ero piu’ giovane ci davo dentro anch’io alla grande!…poi creescendo la cosa e’ passata…
Personalmente sono d’accordo con l’ordinanza del sindaco Moratti rivolta ai 16enni…Non e’ proprio salutare di questi tempi abusare con l’alcool…I giovani d’oggi a differenza di quando ero giovane io, bevono con l’unico intento di stordirsi e di sballare alla grande!!!
Riagganciandomi all’articolo riguardante il proibizionismo indu’, posso solo rilevare che e’ servito a poco…Mi associo al discorso di crebs,quindi.
Hanno equiparato le droghe leggere a quelle pesanti e poi certi personaggi sniffano come aspirapolveri tutto cio’ che gli si mette davanti…Viene da chiedersi perche’.Ipocriti alla Mele dell’UDC per intendersi…
Resta il fatto che il vino e’ molto meglio berlo con moderazione e con gusto piuttosto che scambiarlo per il sangue di un poveraccio morto 2000 anni fa!
Ciao a tutti
il problema e’ della corruzione legislativa imposta dal moralismo cattolico. Col proibizionismo dell’alcol e della droga si arricchiscono solo le mafie. E’ tempo che lo stato smetta d’imporre per legge la sua etica e che il libero consumo di droga sia una realtà.
In India vanno whiskey e rum, altro che vino. Date le condizioni climatiche, gli effetti personali e sociali dell’alcoolismo sono più deleteri che in Europa. Ma, fare informazione e diffondere la cultura della morigerazione se non della sobrietà, portare la gente a voler godere degli alcoolici con misura costa. Costa in termini di sforzo educativo, di impegno, di costanza, pazienza, organizzazione e soldi. Ovvio che il proibizionismo appaia come la via più breve e facile di affrontare il problema. Come al solito: si divide la gente in gente buona e in gente cattiva, e si sbatte in galera o comunque si perseguita quella cattiva. E si ignora completamente qualsiasi causa e risvolto sociale e psicologico del problema. E inoltre si fa anche più bella figura presso la sezione più bigotta, reazionaria e ignorante della popolazione, quella che ama sapere che c’è al potere un governo forte e deciso a estirpare via con la forza il male dalla società spazzandone via la feccia.
x alessandr s
esatto,cmq..loro vanno a super alcool il vino nn sanno niente….
@Cartinmano69: sì, hai ragione. Ad esempio in Sicilia l’ etica di stato, che si poggia notoriamente sul moralismo cattolico, impone ai mafiosi di vivere in clandestinità e di non poter liberamente esprimere le loro opinioni e svolgere i loro commerci. Per poter difendere i propri diritti, i mafiosi sono costretti a corrompere giudici,poliziotti, carabinieri, amministratori, politici e vigili urbani, diffondendo così gli stessi peccati che la chiesa dice di voler combattere! E’ tempo che lo stato smetta d’imporre per legge la sua etica e che la libertà di essere mafiosi sia una realtà. Questo diminuirebbe senzaltro gli omocidi che i mafiosi sono costretti a compiere per far rispettare le loro leggi.
@Viano
E’ abbastanza risaputo che “zio benni” e’ stato beccato con la bibbia in mano mentre faceva la ricotta a mezzo Km da casa…e altrettanto conclamato che “totò” Riina detto anche “o’ cuort'” aveva la stanza di latitanza colma di santini. Tutti i piu’ grandi mafiosi avevano agganci con politici della DC. Si dice che un papa sia anche stato avvelenato dalla mafia, perche chiacchierava troppo..!
Ora io mi chiedo…Come mai tutto questo attaccamento alla chiesa da parte dei mafiosi!?
Non mi stupirebbe se i pezzi grossi della chiesa, oltre ad aver nascosto e fatto scappare in Argentina i nazi con passaporto Vaticano, si siano messi anche a coprire qualche latitante di cosa nostra..!
Certi criminali possono trovare il perdono solo nelle braccia dei preti…e ti va’ anche di farci lo splendido!..che schifo caro Viano.
Ma vige l’interdizione di bere alcoolici soltanto in alcuni stati come per esempio il Gujurat . Motivo ? Là si trova l’ ashram del Mahatma Gandhi e per rispetto per il grande uomo, il quale era astemico, è vietato la vendita di bevande alcooliche ( Cosi mi è stato racontato ) Si può trovare bevande alcooliche ma bisogna perdere tutto una mattinata per le procedure in un ufficio statale dove ti viene rilasciato un permesso per 3 bottiglie di birra . L’ho fatto una volta ma mai più perchè quello che ti viene poi venduto è imbevibile ( per noi ) . In Iran si trova soltanto l’alcool di contrabando oppure quello fatto di nascosto . Qualcosa di terribile al sapore tremendo e che ti distrugge il fegato….
Almeno imparassero a distillare: si devono togliere le teste (contengono alcool metilico estremamente tossico) e le code (contengono sostanze non tossiche ma che danno un saporaccio al distillato).
Parola di chimico.
@ roberta
In effetti ci sono settantenni che possiamo chiamare nonni, e altri che invece vengono chiamati “papi”…
@Paul M. Stavolta meriti una risposta seria. I mafiosi siciliani (ripeto, per chi non se lo ricordi, che ho uno zio siciliano e in Sicilia sono stato per buona parte delle mie estati di bambino e ragazzo) nascono nella menzogna e la coltivano. Così come sono pubblicamente bravi cattolici, sono pubblicamente onesti, democratici e rispettosissimi delle leggi. Nelle famiglie principali si sceglie a chi far fare carriera in politica, in magistratura, nelle varie armi di polizia e repressione del crimine, e anche in Chiesa. La Chiesa è per sua struttura permeabile ai “peccatori” di ogni risma, del resto avete un amico che si chiamava Jean Meslier (che però non dimostra che la Chiesa sia amica degli atei). Quanto al perdono, non tanto la Chiesa, quanto Dio perdona chi si pente, al di là delle leggi dello Stato. La storia dei conventi è piena di briganti che vi si rifugiavano. Ovviamente molti lo facevano per opportunità o, comunque, una volta liberi, ricascavano nelle loro tendenze delinquenziali.