Veronesi: l’altruismo innato dell’homo sapiens

Il Corriere della Sera ha pubblicato un interessante articolo sull’altruismo scritto da Umberto Veronesi. Secondo il noto oncologo, che riprende diversi recenti studi accademici, la nostra specie sarebbe “per sua natura” caratterizzata da un senso di genero­sità e di altruismo. Circostanza che smentirebbe la necessità, ribadita a ogni pie’ sospinto dai leader di ogni fede, che le comunità umane debbano basarsi sulla religione per poter continuare a essere coese.

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102 commenti

brunaccio

mah…le religioni nn aiutano,ma l’uomo ha anke istinti crudeli al di là delle religioni..è l’esercizio al ragonare l’equilibrio x me,senza troppa scienza ke nn so

don alberto

“la nostra specie sarebbe “per sua natura” caratterizzata da un senso di genero­sità e di altruismo”

Prima o dopo l’insufflazione dell’alito divino?

San Gennaro

L’altruismo si manifesta prima verso i figli; se avanza verso il partner; se avanza ancora verso genitori e fratelli; poi parenti e amici; poi concittadini e connazionali. Per manifestare l’altruismo verso tutte queste persone spesso si calpestano i diritti di tutti gli altri.
Deve essere chiara la differenza tra altruismo e filantropia, altrimenti Francesco d’Assisi non sarebbe ricordato come santo.

Viano di Vagli

Ma nell’ ottica di una Natura che seleziona il più forte, l’ altruismo come cacchio è venuto fuori?

Fri

Secondo il noto oncologo, che riprende diversi recenti studi accademici, la nostra specie sarebbe “per sua natura” caratterizzata da un senso di genero­sità e di altruismo.

Su questo non sono proprio convintissima, tanto è vero che violenze e sopprusi accadono, o sono accaduti, in ogni parte del mondo, indipendentemente dalla religione o dalla razza. Non ho ancora letto l’articolo per cui non so quali studi citi a favore di questa teoria, ma dai miei ricordi universitari anche nella specie umana di solito prevale l’istinto di protezione della prole e della propria comunità, come diceva San Gennaro.

Circostanza che smentirebbe la necessità, ribadita a ogni pie’ sospinto dai leader di ogni fede, che le comunità umane debbano basarsi sulla religione per poter continuare a essere coese.

Anche di questo sono convinta e si lega a ciò che ho detto prima. Le religioni (pressochè tutte) sono sempre state usate per giustificare la difesa della propria piccola comunità a scapito delle altre. Altra cosa è se si parla di comunitÀ umanA, al singolare. In questo caso non solo la religione non serve per mantenerla coesa ma, appunto, è un metodo per dividerla (insieme a razzismo, sessismo e omofobia).

Kaworu

io sono del parere che l’altruismo sia una forma di egoismo ben mascherata.

nemo

Non ho ancora letto l’articolo in questione, ma immagino che vada inquadrato nel solito contesto che smonta l’assioma secondo il quale solo dio (o la religione) ci rendano consapevoli del bene o della necessità di fare del bene. Secondo questa visione, senza dio e la religione saremmo tutti dominati da un puro istinto individualistico ed egocentrico, assolutamente incapaci di altruismo o solidarietà.
Leggerò l’articolo di Veronesi con interesse, ma è quasi inutile aggiungere, ed un commento più sopra lo dimostra a chiare lettere, che chi ha deciso di credere non ci metterà molto a reintrodurre dio nel discorso. E’ inevitabile. La fede non è uno dono, è una scelta. Più o meno consapevole, più o meno indotta… è comunque una scelta. Si sceglie dio e tutto il resto viene di conseguenza.

brunaccio

quoto anke KAWORU… nn avevo letto,nn sono in contraddizione assolutamente.. è ke fri mi ha colpito per l’argomentazione,kaworu per la giusta osservazione,letta adesso

Corrado Luciani

Concordo con l’articolo. Qualcuno può parlare di inconscio collettivo che ci porta ad agire altruisticamente, qualche altro può magari ricercare un “gene”, qualche altro ancora parla di legge spirituale. Diverse vie per arrivare ad un unica verità: la vera felicità, ben diversa da un temporaneo piacere, si raggiunge dando uno scopo alla propria vita e consapevoli di mettere a disposizione le nostre capacità per far progredire l’umanità. Non dovremmo avere né superbia, né eccessiva umiltà, ogni compito in una società è buono se lo si svolge con questo intento. Non abbiamo bisogno di dimostrare di essere chissà chi, ma solo di metterci a disposizione cercando nel nostro cuore le nostre ispirazioni e attitudini.

Stefano Grassino

Rispondo al Prof. Veronesi, il quale ultimamente mi stà deludendo (non sò se è la vecchiaia od il denaro o tutti e due) con un post che ho messo nelle ultimissime dello stupratore Iraniano delle carceri di quel paese. Probabilmente su questo sito potranno affacciarsi studiosi di antropologia e studiosi vari del comportamento umano che potranno centrare il problema molto meglio di me. Attendo fiducioso che qualcuno, con argomenti validi e convincenti, mi faccia cambiare idea, visto che io sono uno che non piangerebbe molto davanti alla scomparsa del genere umano.

Qualcuno su questo post ha messo in dubbio la storia riportata dal giornale Israeliano e già conosciuta. Vorrei ricordarvi che fate parte della razza umana e che dovreste conoscere quello di cui siamo stati capaci di fare nella nostra millenaria storia. Quando sento certi discorsi mi ricordate le suorine rintronate e semianalfabete convinte del trionfo del bene sul male e dell’amore eterno. Scusate se vi sentite offesi ma non ci posso fare nulla. Tutta la nostra storia si basa sul dominio tramite la sopraffazione di un popolo sull’altro attraverso la violenza, la più abbietta possibile. Tra il credere al racconto ed il non credere, scelgo la prima per un semplice calcolo probalistico basato sull’indole di noi tutti. Religione od interesse o tutte e due le cose messe assieme, poco importa.

brunaccio

x corradoluciani

leggi STEFANO GRASSINO SU IRAN….abbiamo fatto deportazioni,lager,foibe,roghi,in nome di dio e nn solo (ma spesso con le benedizioni delle religioni varie)…DOVE è QUESTO SPIRITO DI BENE? io penso ke sia una potenza(potenzialità) insita nell’uomo,poi il bene è visto sempre in relazione a ki si vuol bene..nn mentiamoci

brunaccio

lo già detto amare follemente è essere folli,poi certo si può estendere il senso di appartenenza(indi l’amore) ma n è un absoolutum,rilevato storicamente proprio..qua poko da opinare

Stefano Grassino

Darwin l’ha chiamata teoria dell’evoluzione. Siamo sicuri che il titolo sia giusto?

Corrado Luciani

@Stefano Grassino. @Brunaccio. Se pensate che quella rabbia che si ha dentro quando si fanno azioni così malvage corrisponda alla felicità allora vi potrei dare anche ragione. Io invece penso che quella rabbia sia una sorta di inferno su questa terra ed il paradiso può invece arrivare con un comportamento che ho tentato di descrivere. Quando si è in “armonia” o “in stato di grazia” o in “paradiso su questa terra” non si può pensare a far del male. Il libero arbitrio ci porta a farlo ma esiste una qualche legge che prima o poi ci fa comprendere qual’è la giusta via. In fondo nel corso dei secoli un pochettino siamo migliorati..

brunaccio

mah…vedi là in Iran..nn guardiamo l’Orto guardiamo l’Uomo a tutte latitudini e longitudini..l’evoluzione è anke stllo o passo indietro talvolta nel suo senso più profondo,è sempre movimento..e x me l’Uomo del 2009 nn vie in condizioni grankè migliori….

brunaccio

stallo,nel senso di immediato ritorno indietro,non immobilità…ecco

Marco C.

“Ma nell’ ottica di una Natura che seleziona il più forte, l’ altruismo come cacchio è venuto fuori?”

La Natura non seleziona il più forte, ma il più duttile e adattabile. Sono due cose diverse.

Suriceaccillo

Un bell’esempio di altruismo (verso il papa, non gli altri utenti della strada):
18 luglio 2009

3 suore a 180 km/h

Suore multate per eccesso di velocità
“Eravamo in ansia per il Santo Padre”

Stefano Grassino

@ Corrado Luciani

Beato chi crede al paradiso. Io purtroppo è da molto tempo che ho raggiunto l’età della ragione.

Loig

@ alberto detto “don”

non esistendo alcun “alito”, direi che la tua domanda è insensata, ancora prima che inopportuna.. 😀

Corrado Luciani

@Brunaccio 18.40. Può anche essere che non siamo migliorati. Ma se continuamo ad essere convinti che conviene essere malvagi rischieremo l’estinzione. Viceversa da qualche parte dell’Universo ci potrà essere qualche civiltà evoluta che comprenda questa elementare legge “dell’armonia”. Quest’ultimi avranno sicuramente una civiltà più progredita e duratura, dove l’individuo sarà più felice. Che sia questo il senso della vita?

Corrado Luciani

@Brunaccio 18.40. Può anche essere che non siamo migliorati. Ma se continuamo ad essere convinti che conviene essere malvagi rischieremo l’estinzione. Viceversa da qualche parte dell’Universo ci potrà essere qualche civiltà evoluta che comprenda questa elementare legge “dell’armonia”. Quest’ultimi avranno sicuramente una civiltà più progredita e duratura, dove l’individuo sarà più felice. Che sia questo il senso della vita?

brunaccio

x corradoluciani

ke c’entra? qua c’è il singolo individuo nn più i popli,se ognuno segue sua coscienza e si guarda con onestà dentro tutto più easy…no?

brunaccio

ankora nn si capisce..da molti nn te corrado ke ankora faccio fatika a capire.. ke la morale si trae dalla ragione..se ragione da un lato morale da un altro si configura problema…a mio aviso.

fab

@ don Alberto
Non vedo come possa esistere in assoluto un “prima”: se non sei un monoteista tipo cristiano, non c’è alcuna insufflazione; se lo sei, prima dell’insufflazione non hai essenza umana.

@ Viano di Vagli
Resta da capire se la selezione è sull’individuo più forte (mah…) o sulla specie più forte (ecco, questa i geni se li trasmette). D’altronde, è una costante antropologica che le persone dividano l’umanità in due: quelli del gruppo (famiglia, clan, patria, circolo…), per le quali si fa di tutto, e gli altri, che sono nemici più o meno quiescenti.

Corrado Luciani

@brunaccio19.12 Il singolo effettivamente dovrebbe guardare la propria morale e non avere la tentazione di giustificare un comportamento scorretto perché vede anche gli altri tali. Dobbiamo essere noi a fare il primo passo nel seguire la giusta via e non aspettare che siano gli altri che lo facciano. Poi la virtu’ può diventare “contagiosa”. La società è la somma dei singoli individui.

brunaccio

x corrado luciani

a questo punto io penso ke ci siamo..posizioni un po’ diverse ma abbiamo ragionato insieme…io spesso lo faccio o ci provo il primo passo anke due…poi però basta. io fatto così magari x genetika

strozzapreti

Si, bella coesione le guerre, gli attentati e le stragi varie in nome delle religioni. Dio Sole pensaci tu, smetti di ardere e diventa una gigante rossa, brucia tutto e non pensiamoci più, che non ne vale più la pena.

#Aldo#

Post: “Circostanza che smentirebbe la necessità, ribadita a ogni pie’ sospinto dai leader di ogni fede, che le comunità umane debbano basarsi sulla religione per poter continuare a essere coese.”

Tale circostanza (se verificata) smentirebbe anche la necessità, ribadita a ogni pie’ sospinto dai leader di ogni tipo, che le comunità umane debbano basarsi su una gerarchia di potere per mantenere l’ordine.

Pur apprezzando la visione di un mondo finalmente libero, personalmente non sono dell’idea che homo sapiens sapiens sia una specie tanto pacifica né altruista, e l’affermazione di Veronesi, così come gli “studi” citati (che non conosco), mi puzzano tanto di ideologia mascherata da “scienza”.

Thomas

un momento!
Che gli esseri umani siano capaci di ogni genere di efferatezza è fuor di dubbio.
Però, tutte le affermazioni biologiche vanno considerate in chiave statistica.
Non si può mai affermare che un dato carattere sia diffuso nel 100% della popolazione.
Se la cosa appare evidente per i caratteri fisici, appare molto meno evidente per quelli comportamentali.
Probabilmente miliardi di piccole buone azioni passano molto più inosservate di un fatto criminoso e certamente i telegiornali non ne parlano.

Per quanto riguarda l’identificazione dell’altruismo con l’egoismo mascherato: si è vero ma non è così semplice e i termini usati possono trarre in inganno, ci ho messo quasi 25 anni a capirlo.

pacamanca

@ fab (e Viano)

Ultimamente ho letto molte cose sulla selezione naturale del singolo gene, visto che “l’interesse” di un gene, mettiamolo così, non sarebbe mandare avanti la specie ma sì il proprio gene. L’aggregarsi in gruppi ed in speci fa comodo ai singoli geni ed è per questo che succede, ed ecco l’altruismo innato. Siamo così perché conviene. Ma così come oggi in gran parte del mondo la selezione naturale non funziona più sul genere umano, in modo generale, lo stesso si può dire dell’altruismo innato. Non è più importante perché i geni vadano avanti e quindi tende a sparire.

roberta

interessante tesi quella di Veronesi,,,ma i credenti ribatteranno che questa e’
l’ennesima prova della creazione divina:non dimenticatevi che l’uomo ha
la trinita’ nel proprio DNA….e le radici cristiane le vogliamo dimenticare?^__^

stefano

x don alberto

l’altruismo è innato anche in altre specie animali; i bufali africani difendono il compagno debole se assalito dai predatori, lo stesso fanno le orche e i delfini, gli scimpanzè bonobo nutrono i compagni di branco ammalati non in grado di provvedere alla propria sussistenza…non penso che la vostra teologia preveda l’anemos (vento in greco, da cui anima) anche per gli animali.

Bruna Tadolini

Veronesi è uno scienziato sempre ben informato che, ancora una volta, usa la sua reputazione per trasmettere un messaggio importante.
Ed il messaggio è semplice. L’uomo, a differenza di molti altri animali, non è in grado di sopravvivere come individuo: la sua anatomia lo rende facile preda e improbabile predatore. Ha potuto sopravvivere grazie ad una lenta evoluzione che ha trasformato i nostri antenati in animali sociali, cioè in animali che vivono in gruppo. Ma cosa è la socialità? È la tendenza che hanno gli individui di una stessa specie ad unirsi per poter raggiungere uno scopo comune, principalmente la sopravvivenza; questa tendenza è genetica, cioè fissata nei circuiti nervosi degli individui della specie; questa tendenza si “concretizza” con dei comportamenti istintivi che, da una parte, diminuiscono l’aggressività verso i propri simili e, dall’altra, generano dei sentimenti “positivi” verso i membri del gruppo a cui si appartiene.
I sentimenti di affetto, simpatia, empatia che proviamo verso nostri simili e che ci spingono ad aiutarli sono parte di questo “corredo” che l’evoluzione ci ha dato per sopravvivere come specie.
Qualcuno si chiedeva come questo si conciliasse con “la legge del più forte” …. Si concilia perfettamente poiché in una specie sociale quello che conta non è l’individuo ma il gruppo: nella lotta fra gruppi è il gruppo più forte quello che sopravvive. Tutta la storia umana lo mostra chiaramente!

Vorrei far notare che il fatto stesso che la stragrande maggior parte di noi si scandalizzi e si inalberi davanti ai delitti ed alle ingiustizie è proprio legato a questi istinti sociali: il senso della giustizia è innato, infatti solo se si ha l’istinto di premiare i meritevoli e di castigare i profittatori si può costruire una gruppo solido, in grado di vincere nella lotta per la vita.

Come al solito per quelli che fossero interessati a leggere qualcosa su questi argomenti cioè sull’evoluzione “metafisica della vita” suggerisco il mio libro “Dal big bang a dio. Il lungo viaggio della vita” liberamente scaricabile in questo sito http://www.geocities.com/biochimicaditutti

Red Passion

Come si conciliano le malefatte del genere umano con i recenti studi accademici? Ci provo, senza per questo voler sembrare un cerchiobottista. Le guerre chi le ha mai decise? Il contadino? Il piccolo commerciante? L’operaio? No! Loro le hanno semplicemnte combattute(ma molte volte si sono anche opposti, prendendo coscienza dell’inumanità e creando nuovi filoni di pensiero politico). A deciderle sono sempre stati i potenti di turno. La “povertà” intellettuale, quella che si ottiene con la bassa scolarizzazione e con la dequalificazione della scuola pubblica (Gelmini docet) fa poi da terreno fertile per il controllo delle menti della massa, che, sprovvista ormai delle più elementari barriere culturali, diventa facile preda di chi, invece, è un abile manipolatore. Vale anche per le religioni, ovviamente. Quando vediamo picchiare un inerme, ridiamo e magari ci uniamo al gruppo oppure ci indignamo? Generalmente ci indignamo, il che vuol dire che in noi c’è un etica che ci fa propendere per il rifiuto della violenza, ciò che magari passa, esagerando, per bontà. Poi, magari, per debolezza, non siamo capaci di intervenire per arrestare le azioni violente, ma questa è un’altra questione.
Come atei ed agnostici razionalisti, dovremmo essere consapevoli che la ragione, luce che allontana le tenebre dell’ignoranza, è uno straordianrio strumento capace di aiutarci a manifestare il nostro innato altruismo. Anzi, senza “altruismo” non ci sarebbero le associazioni come l’UAAR.
Forse, nel vedere la società italiana che si imbarbarisce con la destra più rozza d’Europa, certo non c’è da essere molto ottimisti per il futuro prossimo, ma come diceva Gramsci, “il pessimismo della ragione, l’ottimismo della volontà” e se lo disse lui che dovette sopportare le galere fasciste …..

Lorenzo T.

@Don Alberto: prima prima 😛

@Viano di Vagli: significa che vi è un vantaggio (inteso come probabilità di sopravvivenza) nell’altruismo. Ti consiglio la lettura de “L’orologiaio cieco” e “Il gene egoista”.

Paul M.

@Viano sapientone
Il piu’ forte non va’ solo inteso come quello che si sa difendere meglio dagli altri o quello piu’ intelligente ecc,ecc. Devi vederla come se il piu’ forte fosse quello che meglio si “adatta” e quindi meglio “sopravvive”. Nel caso di una specie come quella umana o animale (vedi gli esempi di stefano nel post delle 20.31) l’altruismo e’ insito perche solo con quello si riesce nell’impresa universale del sopravvivere.

I religiosi come al solito si arrogano il diritto di attribuirsi (o di attribuire ai loro dei), facolta’ o virtu’ che sono gia’ innate in alcune specie da milioni di anni.
L’ALTRUISMO NON E’ PREROGATIVA DELLE RELIGIONI. POSSIAMO ESSERE ALTRUISTI SENZA BISOGNO DELLA RELIGIONE.

Macklaus71

Es, io, super-io, istinti, neuroni, apprendimento, esperienza, ricordi, ragione, memoria cristallizzata, coscienza, inconscio, pulsioni, memoria fluida, intelligenza, educazione, trasmissione della cultura… uff che fatica citare tutto ciò che c’è nella nostra mente! Poi ti arriva lo stregone di turno che ti parla dell’anima e se la cava con due fatterelli: anche questo spiega come le religioni si diffondono di più tra i paesi a basso livello di istruzione.

Paul M.

@Bruna Tadolini
Volevo dire piu’ o meno la stessa cosa che hai detto tu ma…Il tuo post e’ sicuramente meglio del mio ultimo. Ovviamente lo condivido.
Un caro saluto e W Darwin!

andrea

non vorrei illudervi ma è solo una strategia di sopravvivenza della nostra specie ed è valida solo e soltanto se non viene lesa la sopravvivenza dell individuo stesso… altrimenti la sopravvivenza del proprio DNA prende comunque il sopravvento..

Bruna Tadolini

Beh, ragazzi, non allarghiamoci troppo con questo “altruismo”!

Come dicevo, siamo una specie sociale che lotta per la vita. Questo implica che esista l’altruismo e la propensione alla giustizia all’interno del gruppo ma anche che … rimanga la lotta per la vita che semplicemente identifica come competitori gli altri gruppi umani.
Non per nulla, oltre al corredo di buoni sentimenti verso gli amici, abbiamo anche un armamentario di cattivi sentimenti che sfoggiamo a larghe mani verso i nemici (appartenenti a famiglie-clan-tribù-comuni-provincie-regioni-nazioni-continenti …) cioè i diversi da noi che ci contrastano-limitano-competono …
E’ facile dare la colpa ai capi delle nostre “grandi pessime” azioni (ad esempio le guerre) .. In realtà ognuno di noi è una bestia che nel suo piccolo, per difendere-aiutare se stesso ed il proprio piccolo gruppo, litiga col vicino, sparla del prossimo, non aiuta-sfrutta l’extracomunitario, insomma identifica un “piccolo” nemico (un diverso, un appartenente ad un altro gruppo) e lo combatte … nel suo piccolo.
Emblematici sono i bambini (i più animali fra noi poichè non hanno ancora ben digerito il condizionamento culturale che, oltre all’istinto, ci educa alla socialità) che fanno i temi sulla pace nel mondo e sul “vogliamoci bene” (cioè dicono ai “grandi” cosa devono fare) e poi si picchiano fra di loro come furie per un giocattolo.

Luigi Riboldi

Veronesi, dovrebbe tenere conto il gene egoista di Dawkins, il quale dice che il fine dei geni è di fare in modo di riprodurre se stessi. Dawkins dice anche che ciò non è in contraddizione con comportamenti altruistici, mentre non dice affatto che l’altruismo è una condizione necessaria per la sopravvivenza. Da quello che sembra secondo vari studi soprattutto nell’ambito delle scienze economiche, l’altruismo può essere una strategia che un gruppo riconosce come valida per la sua sopravvivenza. In altri casi l’altruismo può essere un impedimento. Quindi è difficile trarre conclusione se l’animale umano è tendenzialmente altruista o no.

brunaccio

x luigi riboldi

io torno sul mio primo post…l’uomo è bestia strana può divenire bestiaccia o scrivere l’Infinito(lo poesia di G.LEOPARDI dico)…io credo ke solo lo sforzo kritiko della ratio,cioè nn dare mai nulla x scontato a priori sia la miglior terapia…almeno a me ke sono un impulsivo (per DNA nn mi intendo può darsi) ha molto aiutato

Viano di Vagli

Insomma, per voi evoluzionisti, sia discepoli che professionisti (vedi Bruna Tadolini) è normale che la materia sia intelligente. Aggregandosi insieme, per puro caso, ha cominciato a pensare e a progettare. Ha poi capito che l’ uomo doveva prevalere sulle altre specie e che, per questo nobile intento, doveva mettere una membrana all’ ingresso della femmina della specie e doveva mettergli in testa l’ idea di altruismo. Le altre specie che vivono in branco hanno provato a fare lo stesso e, dimenticandosi dell’ imene, hanno perso.

fab

@ pacamanca

Se non c’è selezione, in una qualunque direzione, allora non ci sono tendenze evolutive: le cose restano come sono, compreso l’altruismo/egoismo.
Poi, in concreto, si “sente” che c’è più conflittualità di una generazione fa. Ammesso che sia vero e non un’impressione dovuta alla maggior disponibilità di notizie, secondo me ciò è dovuto al fatto che oggi c’è una maggiore lotta per le risorse sempre più scarse, che attiva meccanismi prima quiescenti.

anna

secondo me la specie homo sapiens ha un’innata propensione all’aggressività e all’ammazzarsi… e la religione lo aiuta ad esprimere queste sue potenzialità.

brunaccio

e nn solo la religione,anke l’ideologia in senso marxiano (cioè espresso da Marx nel Capitale nn rikordo il libro forse 6 o 8 ora è difficile..)

Federico

Secondo la dottrina cattolica la socializzazione umana è un istituzione di diritto nazturale, ma moralmente ambigua.
Se è di diritto naturale allora è insita nell’uomo e non rivelata, pertanto lo studio conferma ciò che dottrina cattolica insegna.
E’ ambigua poichè può essere utilizzata tanto per fare il bene quanto per fare il male.

A partire da tali presupposti e errato il pensiero moderno secondo cui l’uomo è di natura asociale, ma stipula un “contratto” con la società, come affermava per esempio rousseau.
Il pensiero ateo muove spesso, ma non sempre, secondo questa direttrice.

Riguardo a Veronesi, massimo rispetto quando parla di medicina e oncologia. Un po’ meno quando parla di antropologia, visto che non sembra essere affatto il suo campo.

paola

@Bruna Tadolini
ho letto il tuo libro tempo fa e l’ho trovato bellissimo. quando ho letto il tuo post ho pensato: finalmente qualcuno che dice cose sensate.
inoltre sono sorpresa da altri post: pensavo che qui ci fossero degli stimatori di Dawkins ( c’è un intero capitolo che tratta dell’origine dell’etica nel suo “l’illusione di dio”). E comunque nel sito di uaar dovremmo commentare la notizia in modo positivo, come solo pochi hanno fatto, ponendo l’accento sul fatto che ogni tanto si sconfessano le religioni e la loro presunzione di essere la ragione della bontà umana ( che poi essere buoni x’ così dio mi premia nell’aldilà mi sembra veramente da persone povere di spirito!). come lo slogan di qualche ateo bus “be good for goodness sake”, sii buono per la bontà , e non per dio. Voi non siete convinti che i principi morali prescindano da qualciasi credo religioso? O volete ancora che permanga l’idea dell’ateo amorale?

Anthony Logan

Io ho l’impressione che qualcuno faccia dei commenti senza aver letto l’articolo.
Secondo me quanto cita Veronesi è coerente al pensiero ateo e non mi sembra che si atteggi ad antropologo, ma semplicemente cita degli studi che condivide.

axse

Mi sembra evidente l’ovvietà della affermazione di Veronesi.
L’uomo è un animale sociale, che vive in gruppi, più o meno grandi. Le popolazioni che si basano su caccia e raccolta (quelle che una volta chimavamo “primitive”, generalmente si raccolgono in gruppi parafamiliari, dove l’assistenza e l’aiuto reciproco sono vantaggiosi ed evidenti.cura della prole, suddivisione dei compiti, assistenza agli anziani, ecc.)
Nelle società più moderne, concretizzatesi grazie all’agricoltura, l’uomo vive in gruppi anche estremamente numerosi, che per esistere richiedono la collaborazione di tutti.
Il fatto che poi Veronesi identifichi l’attitudine a vivere in società con il termine “bontà” è un artifizio letteral-sociologico per attirare l’attenzione sull’argomento.
Chiamatelo pure come vi pare, ma il fatto è che l’uomo ottiene vantaggio dal vivere in società ergo attua delle azioni che portano vantaggio agli altri, sperando che gli altri facciano lo stesso con lui.

Alberto

Non capisco quale sia la novità, Dawkins, Wilson, Pinker e altri parlano di questo da decenni (nel Gene Egoista per esempio)

GerardReve

Raga ma quant’ é ignorante sto Viano sulla biologia! Castronerie simili neanche nei programmi tipo La sai l ultima!

“la materia aggregandosi insieme (?), ha poi capito che l’ uomo doveva prevalere sulle altre specie e che, per questo nobile intento, doveva mettere una membrana all’ ingresso della femmina della specie e doveva mettergli in testa l’ idea di altruismo. Le altre specie che vivono in branco hanno provato a fare lo stesso e, dimenticandosi dell’ imene, hanno perso.”

Spero sia solo squallido sarcasmo e non pensi veramente ció che ho riportato.

Bruna Tadolini

Infatti non c’è novità!
Purtroppo Dawkins, Wilson, Pinker non li legge nessuno (e chi li conosce? i loro libri costano!) e ci vuole un articolo del ben noto Veronesi per far sì che i media ne parlino!
Benvenga! Dobbiamo farne una colpa a Veronesi?

Otto Permille

Queste tesi sono note e comprovate da tempo dalle ricerche delle neuroscienze. Il cervello è nato prima delle religioni e le strutture neuronali che hanno determinato il comportamento “altruistico” hanno anche generato i principi religiosi. Esistono almeno due risultati consolidati dalle ricerche: la prima è che gli stessi moduli che gestiscono il pensiero matematico, gestiscono anche il senso di reciprocità nei comportamenti morali (non fare agli altri ecc.), il secondo è dato dall’attività dei “neuroni a specchio” – scoperta recente effettuata da uno scienziato italiano, Rizzolatti – ove si è scoperto che quando (nei macachi ad esempio) un soggetto vede un altro compiere una azione, nel cervello dell’osservatore si accendono gli stessi neuroni come se fosse egli stesso a compiere l’azione. Quindi i cosiddetti “fondamenti cristiani” ci sarebbero stati anche se Gesù non fosse venuto a predicarli, essendo insiti nel comportamento del cervello umano. Dalla prima considerazione – rapporto tra empatia e pensiero matematico – deriva anche la verità socratica, secondo cui la persona non-altruista è anche ignorante. Chi non capisce gli altri non capisce neanche le formule matematiche. Comunque, se si iscrive alla Lega Nord, può fare carriera lo stesso.

Jan Hus

homo sapiens ed homo credens sono due facce della stessa medaglia

Cesare b

L’affermazione di Veronesi non fa che confermare – suppongo su uove basi scientifiche – quanto il semplice buon senso aveva capito fin dall’antichita.
Ma il prolema, in questa sede, e’ un altro: dai concetti riportati da Veronesi si puo’ dedurre che la religione e’ inutile?
Osservo che, prima di tutto, la religione serve al soggetto religioso per un conforto psicologico. Contro questa affermazione e’ inutile invocare tutti quei casi in cui cio’ non avviene: anche lo zucchero nel caffe’ per me e’ inutile e perfino dannoso, perche’, per i miei gusti, lo rovina, ma cio’ non toglie che per molti sia indispensabile.
Quanto al comportamento morale, bisogna chiedersi se (e in quanti casi) la religione rafforzi l’innata propensione alla generosita’ e all’altruismo osservata dagli scienziati e contrasti le altrettanto innate tendenze antisociali e/o autodistruttive che non possono essere negate nella natura umana.
Quanto agli effetti d’un abbandono massiccio della religione da parte delle masse, chi lo auspica dovrebbe pensare che, essendo da millenni radicata l’identificazione tra religione e moralita’, e’ altissimo il rischio d’un’interpretazione “volgare” dell’ateismo o dell’indifferentismo religioso come liberazione da ogni norma morale.
Chi e’ ateo dovrebbe cercare di dimostrare che il divenire come lui non esime dal restare una persona per bene … Ma a questo punto che interesse c’e’? Si hanno, praticamente, gli stessi doveri del religioso, senza quel conforto soggettivo che, come dicevo in inizio, a molti la religione fornisce!
Saluti.

brunaccio

il problema secondo me è uno

-se anke n solo precetto religioso è contraddittorio alla ragione ne consegue ke sarà contraddittorio anke alla morale razionale
-è vero ke ormai a messa spesso ci vanno solo gli anziani ke della teologia nn sanno niente e vivono spesso su morale razionale senza fregarsene molto del prete almeno dove visto io
-indi dato x scontato ke nn possibile intellettualizzazione immediata delle masse ne consegue ke la gente in gran parte vive secondo morale razionale nonostante l’assurdità di certe imposizioni religiose,nn tutte a priori

io reputo così.

brunaccio

cioè mi spieghissimo…

indi dato x scontato ke nn possibile intellettualizzazione immediata delle masse ne consegue ke la gente in gran parte vive secondo morale razionale nonostante l’assurdità di certe imposizioni religiose,nn tutti i precetti sono imposizioni a priori

almeno evitiamo…..

Irene

Io credo che, non essendo possibile il caso, veniamo da DIO, che ci ha creato senza avere bisogno di noi, dunque x amore, ma se nni lo ignoriamo altro che altruiscmo; ognuno pensa al proprio ego, gli altri sono simpatici solo se soddisfano il nostro io, mi sembra inevitabile.

brunaccio

no,x creatività..dio(se c’è) è Perfetto(perficio nn ha bisogno dello spaziotempo è noumeno inconoscibile in sè ma inferito dalla ragione su questa ci si deve basare poikè solo mezzo per comprendere il rapporto col mondo e con me..è un’unica Perfezione rispetto alla quale le singole perfezioni stanno come i colori rispetto al bianko)

indi si potrebbe dire ke ha creato x creatività…il vekkio bonum diffusivum sui…l’amore si dà in relazione a quanto è meritao.

io reputo

brunaccio

già ke siamo in teoretica

noi possiamo amare dio(non il contrario),nel senso ke amiamo il mondo ke ci cirkonda e la Vita

se creato per amore no evoluzione,l’evoluzione passa x la Morte cioè il Male x me individuo singolo,ma necessaria alla Vita

ecco io penserei questo se si vuole riflettere su queste cose

Irene

Non solo ha creato x amore, ma ha dato Suo Figlio per salvarlo dall’autonomia da LUI che si è creata nella nostra mente;infatti noi diciamo “IO” senza minimaente saper cosa sia…non so, a me sembra chiaro…non sappiamo chi siamo…avendo perso il Principio. Ma è Gesù che spiega tutto questo….poi c’è la morte in croce…ci fa vedere cosa facciamo nel penisero al Dio che portiamo in noi…spero che non ti arrabbi, visto che sono sul sito dell’UAAR. ciao

brunaccio

ovvio ke essendo uomo-limitato si rovescia la prospettiva…se si ama la Vita ci si sente amati da dio…ma lui è in altro piano dell’essere nn è pensabile ke ci ami tutti come un padre,scusate l’intrusione metafisica

brunaccio

x irene

io nn mi arrabbio x queste cose figurati quanto mi importi in sostanza…ma si esula dalla ragione con tua affermazione scritturale

ciao

brunaccio

che poi scusa,x te gesù è Dio indi Dio ha dato Dio (ma diverso ma sempre Dio…) per salvarci sa Satana(dimostra l’esistenza…) poi l’uomo finisce e ke ci fa col kosmo?

poi il Papa si dice vicario di Cristo indi di Dio e secondo scrittura è in peccato mortale x Essenza secondo me (vedi matteo “nessuno si dica Padre,il Padre è uno solo) ma nn ci pensano su…

brunaccio

nn il singolo Papa proprio il cattolicesimo x Essenza…leggete bene i vangeli senza presumere ke sia un Vangelo quadriforme ci troverete tante cose diverse da come le leggete…

grazie ciao

Irene

Non capisco perchè dici che si esula dalla ragione…se poi non te ne importa nulla, non so…io ho trovato questo blog, penso che se ci scrivi ti interessano le cose in questione….comunque a me colpisce il fatto che diciamo io senza sapere cosa sia

Paul M.

@Irene
Quanti anni hai 5?…che significa che ci ha creati dio?…e perche’ escludi il caso?Lo sai che se la terra fosse stata appena piu’ vicina al sole, la vita non sarebbe stata possibile?!…le condizioni casuali hanno fatto si che si sviluppasse la vita sul pianeta, non certo il tuo dio!…oppure pensi che discendiamo tutti da Adamo ed Eva come recita la bugiardissima bibbia!?
Spiegati perche il tuo post sa’ davvero di sempliciottaggine.

brunaccio

ekko la diversità dall’Iran,vai a dire una cosa simile a loro..altro ke filtri del blog….

Paul M.

NON E’ DIO CHE HA CREATO L’UOMO MA IL CONTRARIO…E’ L’UOMO CHE HA CREATO DIO!

brunaccio

x paul

nn concordo sul caso e provo a spiegare perkè

il caso non esiste,esiste solo x me individuo

io percrro una traiettoria,magari passa una makkina mi rallenta il muratore a qualke metro nn ha i guanti gli sfugge un mattone in quel momento io sono lì e mi cade in testa..per me è caso ma sono sequenze fisike

il caso assolutizzato è antropomorfismo x me…

brunaccio

è successo ke tra inedinite potenzialità dello sviluppo è successo quello che dici tu…ma nn è il Caso è un caso

Irene

Beh, aparte che per me proprio il fatto che sia tutto così perfettamente ordinato, un pò più in là il sole e niente vita, ed è tutto così, spiegarlo col caso mi sembra senza senso, poi comunque resta il problema del prima, prima che ci fosse l’universo cosa c’era? e perchè adesso c’è qualcosa anzichè il nulla? e perchè asppiamo di esistere ma non sappiamo cosa sia il nostro io? ciao

brunaccio

ora PAULl kiudo ke la teoretika è noiosa poi…anke x me dopo un po’

😉

brunaccio

x Irene

nn esiste un prima dell’universo,sarebbe il Nulla invece ke confondi col vacuum, ora mc2 e big bang

Paul M.

@Irene

A furia di pedobattezzare la gente, la chiesa mette in testa alle persone ignare come te un sacco di fandonie prive di dimostrazioni razionali.
Ti chiedo scusa se mi sono un po’ infervorato…ma certe “inesattezze” non le reggo proprio!
Comunque ciao

Paul M.

@brunaccio
Io teoretica poco niente per cui mi affido a te!
Mi piace piu’ come l’hai spiegato tu…non e’ il caso ma un caso!
Ciao

Irene

Ciao a te, comunque escludere DIO…a me sembra assurdo, comunque non disturbo più, ciao ancora

Paul M.

@brunaccio

Spiega ad Irene che se avevo le risposte alle sue domande mi sarei fatto crocifiggere volentieri e i miei seguaci (tra cui tu caro bruno) avrebbero fondato una chiesa millenaria!
Un saluto a tutti!

brunaccio

io seguo solo la mia ragione PAUL nn mi faccio ammazzare vai tranqui

ciao

🙂

ciao irene buona giornata

Maurizio D'Ulivo

# don alberto scrive:
20 Luglio 2009 alle 17:59

” “la nostra specie sarebbe “per sua natura” caratterizzata da un senso di genero­sità e di altruismo”

Prima o dopo l’insufflazione dell’alito divino?”

SENZA.

Maurizio D'Ulivo

Ma figuriamoci se qualcuno vuole escludere qualcun altro, incluso questo signor Dio!

Quando verrà a scambiare quattro chiacchiere, lo tratteremo come uno di noi.
😀

TaK

Irene promossa ! Hai recitato alla perfezione il catechismo.
Ora su, a far merenda .

Red Passion

@ Irene e c.
Sì certo Dio ci avrebbe creato per amore, poi, per renderci la vita più allegra ha creato anche le malattie, le zanzare fastidiose, le catastrofi naturali, il cancro, … il demonio. E’ già, perchè pare che sia una sua invenzione, un angelo ribelle creato da lui, no? E a quale scopo, visto che è così buono? Boh. Quindi, nella sua immensa bontà avrebbe creato quanto di più brutto e malvagio esiste sulla terra (a differenza dei terremoti, pestilenze, malattie incurabili, ecc. il demonio non esiste, ma quando si parla con un credente, bisogna abbassarsi al suo livello se non non capisce). E io dovrei anche adorarlo? Ma vavava

Paul M.

@Irene
Ti richiedo scusa…non volevo farti passare per un’inopportuna,ne tantomeno cacciarti o allontanarti dal forum…

Spero continuerai a frequentare questo forum e ad informarti sulla differenza di pensiero che c’e’ tra atei e credenti.Visto mai…si fa sempre in tempo a ricredersi…cambiare opinione oltre che legittimo e’ segno di grande saggezza…Vale anche per i don,i frafra e i viani vari..!

Viano di Vagli

@Paul m. : eh, sì, cambiare opinione è segno di …evoluzione. Vedi Capezzone, che conversione miracolosa, disinteressata e altruista.

brunaccio

x irene

anche da parte mia io espresso solo visione filosofika di dio…mettiti nei miei panni come faccio a credere come te?

ma mi associo a paul..se faccio qualke errore a livello storiko,come vuoi..io imparo da tutti(se c’è da imparare….)

CIAO IRENE BUONA GIORNATA

🙂

don alberto

#Aldo# scrive:
“… l’affermazione di Veronesi, così come gli “studi” citati (che non conosco), mi puzzano tanto di ideologia mascherata da “scienza”.

Quoto

don alberto

” … questo signor Dio!
Quando verrà a scambiare quattro chiacchiere, lo tratteremo come uno di noi.”

Già fatto!

For all the gods

Irene, elimina la parola erronea che è “creazione”, poiché nulla si crea nulla si distrugge.
Avrai una ottica migliore. Vedrai che il nulla assoluto non è mai esistito, non è nemmeno una parola spiegabile il nulla, quindi non si crea dal nulla. Invece col pensiero, la mente ed i neuroni della fantasia puoi quasi “creare”, ma non ti viene l’oggetto in mano o l’animale che pensi. Quindi l’uomo ha creato dio, magari anche per poter dominare e controllare masse di uomini.
Se invece pensi di essere stata creata da nulla da qualcuno, sei una sua proprietà, ti può tranquillizzare, come inquietare, ovviamente ti chiedi pure chi davvero sei, quale è il tuo io, oppure chiedi al tuo padrone creatore dove devi andare, perchè ti ha creato e finisci nell’incantesimo.
Sono tutte inutili domande, conseguenti alla falsa parola creazione.
Le risposte una volta che ti senti di proprietà di Lui (?) ed in debito perché ti ha creato , saranno, “per servirlo, amarlo ecc”…ovvio

Paul M.

@Viano
Capezzone e’ piu’ amico tuo che mio, fidati…
Per cio’ che concerne il cambio di opinioni, direi che e’ legittimo oltre che sacrosanto e non va’ discusso ne da uno come te ne da altri.
L’evoluzione e’ un’altra cosa…Ma questo mi auguro che tu lo sappia gia’, se ti atteggi da sapientino in questo modo…
Au revoir

amante dell'arte

La scienza può occuparsi di etica e di religione?
Evidentemente no!
Diventa tutt’altro, si invera.

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