Franceschini: “le coppie di fatto abbiano diritti, ma non sono una famiglia”

Temi laici sempre in primo piano nel dibattito precongressuale del PD: in particolare, questa volta, i diritti degli omosessuali. Ieri il segretario uscente Dario Franceschini ha dichiarato che “c’è una posizione che è stata portata in parlamento piu volte e che io condivido: è il riconoscimento delle coppie di fatto, che in base al nostro ordinamento costituzionale sono una cosa diversa dalla famiglia, ma devono avere diritti, riconoscimento e diritti”. A proposito delle adozioni gay ha glissato sostenendo che “la legge debba tutelare prima di tutto il diritto del meno protetto, che è il minore adottato”.
Nel frattempo Ignazio Marino, intervistato al Gay Village da Di Gay Project, non dice “sì” al matrimonio omosessuale ma affera di volersi “ispirare alla legislazione inglese e tedesca proponendo un istituto giuridico per cittadini omosessuali, che vorremo chiamare Unioni Civili, semplicemente”. Marino si è dichiarato favorevole alle adozioni per i single. Anche Pier Luigi Bersani ha escluso l’adozione per gli omosessuali, non entrando nel merito del suo progetto per il riconoscimento delle unioni di fatto.
Contro Marino si sono comunque levate nuove pesanti critiche dell’ala cattolica del PD, sostenitrice di Franceschini e probabilmente preocuppata dal sostegno attivo che Beppino Englaro ha dato al senatore. Per Paola Binetti, il medico “è cambiato con un viraggio spiccato verso i radicali. È Ignazio che, per la deriva radical-laicista presa, è estraneo al PD”. Secondo l’ex ministro Beppe Fioroni, Marino è comunque libero di fare “l’ultrà della curva sud”, ma “non certo il segretario di un partito plurale”.

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129 commenti

Luca

Il PD è davvero un partito patetico. Si meriterebbero la bestemmia intrinseca nel loro acronimo.
Una volta che Marino cerca di andare “avanti”, lo accusano di essere troppo “a sinistra”. Vogliono proprio rimanere un partito di centro piglia tutto, così possono continuare a fare accordi con Berlusconi, tenersi le poltrone e fare felici i cattolici.

Macklaus71

La Binetti ancorali… Ma PD sta a significare per caso Partito Democristiano?

Rocco

E i circa 100.000 figli di coppie gay che sono presenti in Italia in questo momento, che sono tutt’altro che teorici, che tutela meritano?

brunaccio

DI VOLATA IN MAKKINA LETTO SOLO POST altri commenti solo volata…

ammazza ke PREGIUDIZI mr.FRANCESKINI!!!!!

mi sa ke ha ragione DALILA alla fine…

cao

Antonio

@ Rocco
Premetto che se anche fosse solo uno per me andrebbe tutelato comunque.
Ma, ad onor del vero, quei 100.000 sono proprio teorici, nel senso che non c’è nessuno studio capace di fare 100.000 nomi e cognomi di figli di coppie gay, ma è invece un dato dedotto (a mio parere in maniera pressappochista) da altri dati di altre indagini.
Solo per chiarezza. Vale comunque la premessa.

mariaeus

Binetti, iscritta all’Opus Dei, sei tu che deve migrare nell’UDC, non Marino nei radicali.

Il PD se vuol rinnovarsi o sopravvivere deve fare una cernita dei propri dirigenti di partito,
Non si capisce se questo partito è di indirizzo laico oppure no.

Anche Franceschini affonda.
Le coppie di fatto sono di fatto una famiglia.
Una casa, un mutuo da pagare, dei figli, insomma, un patto di solidarietà reciproca.
Ma dove vive Franceschini?
Secondo me nel PD ci sono mine vaganti, i cosidetti residuati democristiani camuffati da progressisti.

Dalila

Quel che non mi piace è che si faccia sempre continuamente l’equazione coppie di fatto= coppie omosessuali.
Delle coppie di fatto etero non parla mai nessuno, c’è quindi una discriminazione più sottile in atto.

fab

E’ già acquisito da decenni, giuridicamente, socialmente, culturalmente, che una coppia di fatto è una famiglia. Franceschini torna a prima del ’68. Con una frase si è rivelato in piena luce. Meglio così, speriamo che ne sia data una grande pubblicità.

Rocco

@ Dalila
È un punto importante, la vasta maggioranza delle coppie di fatto saranno etero. Certo non tutti gli etero (anche con figli) vuole o può sposarsi. Ho notato che i PACS (unioni civili “leggere” della Francia) che sono stati introdotti per le coppie di fatto, sono diventati una scelta molto popolare tra gli etero francesi, tanto è vero che oggi il 92% dei PACS sono conclusi da coppie etero.

Poi ovviamente l’equazione coppia omosessuale = coppia di fatto, come se le coppie gay legalmente sposate (straniere, italiane o miste) che arrivano da Spagna, Belgio, Olanda, Canada, Stati Uniti ecc. non esistessero. Man mano che i paesi che approvano l’eguaglianza legale tra etero e gay andranno aumentando, saranno sempre più le coppie gay sposate che arriveranno in Italia

@ Antonio
Ho letto la cifra di 100.000 in un articolo del giornale “La Repubblica” ma certo hai ragione, non possiamo sapere il numero esatto

Dalila

Beninteso, le coppie di fatto dovrebbero TUTTE esser prese in considerazione senza discriminazione alcuna ma mi infastidisce che si dimentichi la coppia di fatto “classica” a scapito della coppia di fatto “che fa più notizia” o “che scandalizza di più il benpensante”.
Cosi’ facendo non si va da nessuna parte e nessuna legge sarà mai approvata nonostante l’Europa tutta rida di questo bizzarro “ritardo” in termini legali.

Per Franceschini cosa sarebbe dunque la famiglia?
Il nucleo patriarcale con moglie mantenuta a casa, figli viziatissimi e disinteressati e uomo sempre fuori per lavoro (e per incontri furtivi con amanti varie se non prostitute)?
Mi ricorda parecchi dei nostri politici questa meravigliosa famiglia…

Dalila

@ Rocco

Faccio parte io stessa di quelle coppie “PACSATE” etero in Belgio 😛

Antonio

Dalila non è tanto l’equazione coppie di fatto=coppie omosessuali. Il problema è che chi si batte per il riconoscimento delle coppie di fatto in realtà punta, ipocritamente senza dirlo forse per paura di perdere consensi o appoggi vescovili, solo ed esclusivamente al riconoscimento delle coppie omosessuali.
Se non fosse così e non fosse solo per le coppie gay, continuerei a non capire a che serve perdere tempo a pensare e creare un altro “istituto” parallelo al matrimonio civile che dà diritti e doveri e può essere sciolto quando si vuole. Il fatto che vogliamo stare insieme ma non vogliamo sposarci in comune pur avendo gli stessi diritti degli sposati non credo sia una motivazione molto valida in quanto domani ci saranno altri che chiedono di stare insieme ma di non volersi iscrivere nei registri delle coppie di fatto pur avendo gli stessi diritti delle coppie di fatto? Una coppia di fatto, invece che andare al comune per iscriversi ai registri delle coppie di fatto andrà al comune per sbrigare le pratiche (poche per la verità) necessarie al matrimonio civile. Dov’è la differenza e la discriminazione?
Il problema è che proporre il matrimonio civile per le coppie gay farebbe perdere un mare di voti e i vari appoggi e quindi si tenta, ripeto ipocritamente, di passare per altre strade. Se si crede in qualcosa si dica chiaramente e si facciano battaglie serie, oneste e chiare per quella cosa senza cercare sotterfugi e senza volere la botte piena e la moglie ubriaca, ma prendendosi la responsabilità di ciò che si pensa e si vuole.

Antonio

Mi riferivo alla situazione italiana che è quella che conosco meglio.

myself

Comincino a date i diritti, poi se si è o meno una famiglia si deciderà dopo!

Markus

Ma se un sigle adotta un minore deve giurare di essere etero ?

E se poi cambia idea ?

E se un etero ha un figlio e poi diventa gay ? gli tolgono il figlio ?

E se il figlio diventa gay ? gli tolgono il genitore ?

Ma in che mondo vivete ????

Una posizione del genere è una presa in giro. E’ sempre la logica del meno peggio, del faccio un po’ ma non dico.

Io sono etero e trovo assurdo vincolarmi ad una donna per sempre. Voglio unioni serie ma temporanee e gli stessi diritti delle coppie sposate per il tempo che sono unito. Chi è religioso si sposi, ma che gli altri possano regolarsi civilmente come vogliono.

Ernesto

Ecco un altro trombone che pretende di pontificare sulle scelte degli altri.
Grazie a dio ad ottobre dovrà andare a ritirarsi in una casa di riposo per vecchi democristiani…

Rocco

@ Dalila
Auguri 🙂 Infatti è interessante che il Belgio abbia sia il matrimonio che i PACS per tutti i cittadini. Penso che questo sarebbe la situazione di massima libertà individuale, un sistema dove tutti, sia gli etero che i gay, hanno la scelta tra i vari status più e meno vincolanti

Markus

@ Myself

se due persone convivono ed hanno un minore di cui sono responsabili sono una famiglia anche se i due non hanno vincoli diretti tra di loro ed il minore è adottato di fatto.

Una coppia sposata e senza minori a carico per me invece non è una famiglia.

brunaccio

famiglia è laddove si da e riceve amore.

a nostro avviso qua…

oi i countrymen sembrano essere abituati al notebook, vedi ke il popolo in Italia è molto meno addietro della sua classe politika e scusate, delle posizioni clerikali di molti cattolici..poikè qui la religione principale è la cattolika.

ciao a stasera salvo nuove inkursioni,ma x qualke ora è difficile….

ripeto..sul caffè nn ci batte nessuno!!!

x DALILA(guarda ke io mi rikordo di quel ke hai scritto sin dal primissimo confronto sull’intro di gv nicodemo alla Ginestra…)

😉

Markus

PS

riguardo alle unioni la mia compagna (non italiana) la pensa come me.

Antonio

Concludo: inventarsi un’ “istituto” diverso dal matrimonio civile io la vedo come dire: «Voi omosessuali non siete degni di sposarvi civilmente e quindi vi invento una cosa apposta per voi». Se parità deve esserci parità sia ma vera non finta o camuffata: matrimonio civile per tutti.

DarioK

non accanitevi contro il PD, e’ nato male e continuera’ cosi’, non puo’ diventare cio’ che le persone laiche e democratiche vogliono, cio’ che quindi non puo’ essere. Bisogna solo sperare in un vero movimento nuovo, ma all’orizzonte vedo solo nubi

Il Filosofo Bottiglione

miscredenti!
la “famiglia” è quella del family day, cattolica e votata alla procreazione.

se non cattolica, ci possiamo accontentare a patto che sia cristiana, con regolare matrimonio religioso svolto dinnanzi al Signore.

viva cristo re!
viva la vergine di guadalupe! madre di dio!

Dalila

Antonio, cio’ che dici è fortemente illiberale: l’Europa tutta sarebbe incredibilmente stupida ad aver creato ed adottato -senza neanche troppo baccano- i PACS, se quel che asserisci tu fosse vero.
Fatto: non puoi obbligare nessuno a sposarsi (anche civilmente) se non si vuole, non si puo’ o non ci si crede.Punto.
L’Italia rema contro una tendenza democratica che esiste in tutto il mondo civile.

@ Brunaccio vedi quello che voglio dire? Ti ricordi i discorsi di ieri?
Perchè solo in Italia ti trovi davanti persone che pongono obiezioni simili a delle scelte personali? Ti assicuro che nel resto d’Europa il discorso è già accettato e superato da decenni, persino dagli anziani!
Ribadisco: manca la maturità di fondo per capire le scelte altrui.

E’ chiaro che l’argomento mi sta piuttosto a cuore perchè si tratta di un passo fondamentale per la libertà di tutti nel rispetto delle scelte personali, omo o etero che siano.

Rocco

Penso che Antonio si riferiva a tutti quei paesi che hanno creato un istutito diverso solo per le coppie gay, riservando il matrimonio per gli etero, come il modello britannico. Infatti nel Regno Unito una coppia etero non può ottenere un’unione civile, come una coppia gay non può sposarsi civilmente. I paesi come il Belgio sono in minoranza in questo senso. Antonio ha ragione a dire che la legge dovrebbe essere uguale per tutti.

Antonio

Dalila prima dibattiamo poi decidiamo se l’Europa è stupida o meno. Che il fatto che tutta l’Europa abbia fatto queste scelte dovrebbe essere una motivazione a favore? Cioè il numero fa la giustezza di una scelta? Non lo condivido ma se vuoi ci sto e su tutti gli altri argomenti vediamo qual è la maggioranza e decidiamo cos’è giusto.

«Fatto: non puoi obbligare nessuno a sposarsi (anche civilmente) se non si vuole, non si puo’ o non ci si crede.Punto.»
Chiedo solo qual è la differenza pratica, concreta tra il matrimonio civile e il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto con conseguente registrazione o trascrizione al comune.
Quali sono i casi in cui non si può contrarre matrimonio civile? Chi non crede in un contratto tra due persone definito matrimonio esattamente cos’è che rifiuta o in che cosa esattamente non crede?
Piuttosto che definire illiberale chi vuole i matrimoni civili (con tutti interi i diritti e i doveri) anche per gli omosessuali (non so perché, ma mi suona strano che tu mi definisca tale per questa mia idea) potresti tentare di spiegarmi questi punti che proprio non riesco a comprendere?

dysphoria_noctis

ah ma non ti preoccupare Franceschì… il mio voto non l’avrai mai, e dopo il flop delle ultime europee, avere come compagnucci di viaggio Misses Cilicio e Fioroni non è esattamente il massimo della vita.

anna

markus, in italia un single non può adottare. può solo ottenere un affido temporaneo, ovviamente revocabile.

popkorn

@markus
e se un etero&a,,,,adotta un figlio ,,,e poi diventa “prete&suora” che succede?????
ciao

ONESTO PRESUNTUOSO

Un po’ come dire che un nero ha gli stessi diritti di un bianco però non è un uomo…

Dalila

Antonio,

non è la maggioranza che conta, giusto, ma il concetto di libertà personale che fa capolino nelle civiltà più liberali ed avanzate e che non è certo un caso ma è nato (mi son documentata) da una diffusissima pratica di coppie che già in epoca antica decidevano di vivere insieme senza legami scritti. Pensa, in molti paesi del Nord Europa il GOVERNO stesso ad un certo punto ha PROPOSTO a queste coppie, anche con figli, di registrare la propria famiglia allo scopo di ottenere una tutela (non ha certo OBBLIGATO il 48% della popolazione a sposarsi)!
Si deve poter tutelare qualunque onesto cittadino che paghi le tasse e che abbia un altro concetto di famiglia diverso dal tuo.
Non ci sono mezzi cittadini o cittadini migliori di altri perchè sposati (magari ti fa piacere pensarlo ma non è vero) quest’idea mi sa tanto di tassa sul celibato in epoca fascista…se non ti va bene, chi sei tu (generico) per scegliere per la vita altrui ed i legami da sottoscrivere?
Esiste ancora, per tua informazione, anche l’unione libera in cui non si sottoscrive nulla.
Chi non vuole tutele (e accetto anche quello) non è FORZATO a “pacsarsi”.
L’idea di base è non essere obbligati a fare qualcosa per via di un monolitico ipse dixit.

Differenze (aridaje, ma quante volte lo devo dire…)

C’è chi concepisce la propria storia d’amore come fatto privato ma cio’ non toglie l’idea di tutela dell’altra persona -amata, si spera- in caso di morte (pensione di reversibilità), malattia e relativa assistenza, proprietà in comune ed i figli nati dall’unione.
Allo stesso tempo, lontana dall’idea di accattonaggio molto diffusa tra le mogliettine, non pretenderei mai un assegno di alimenti in caso di separazione, poichè chiunque ha il dovere e il diritto di lavorare e non di arricchirsi alle spalle altrui previo contratto matrimoniale. In questo il matrimonio è un “paracadute”, i PACS no.
Coi PACS non hai diritto ad alcuna cittadinanza: ti tieni la tua, niente clandestini furbi e, per lo stato, una grana in meno.
E niente spese processuali in caso di separazione.
Le tutele sono garantite ma non i “privilegi” tranne un minimo sgravo fiscale.
Sei obbligato a dividere ogni spesa con l’altro/a o puoi esser citato in giustizia.
E nel matrimonio?Paga chi ha i soldi e l’altro/a ne approfitta.
Ecco perchè parlo di soluzione più democratica e libera.
.
Il matrimonio è l’unico modello che conosci TU ma non è affatto l’unico.
Ho spiegato tante tante volte in cosa NON credo riguardo alla farsa kitsch matrimoniale e onestamente mi scoccia ripetermi sempre e neppure mi interessa…

Come femminista di vecchio stampo -no, non me ne vergogno e no, non è una parolaccia- aborro il matrimonio perchè fortemente ancorato a diffuse idee patriarcali.
Detto questo non vieto agli altri di far cio’ che vogliono…a differenza di tanti cristichini.
La convivenza tutelata per legge mi pare la soluzione, ad oggi, più democratica di vivere insieme ed anche di separarsi senza troppi intoppi legali costosi ed inutili.
Se nel 2035 ne inventeranno un’altra migliore, la consigliero’ ai miei figli 🙂 nel pieno rispetto della libertà di SCELTA personale.

andrea

bla bla bla…. quante parole per acchiappare piu pecoroni possibili….

Dalila

@ Rocco

Non ho mai capito perchè in U.K. ci sia questa strana forma di “legal partnership” ma credo di intuire che il modello sia molto americano e li’ si spiega tutto…

ONESTO PRESUNTUOSO

@ ANTONIO

-“Cioè il numero fa la giustezza di una scelta?”

Nel mio paese, che in piccolo rispecchia ciò che succede in Italia, accade chei cattolici si sentono buoni e giusti in virtù della loro superiorità numerica.

Accade, cioè, che i cattolici organizzano la vita locale (dalle processioni che devi sorbire per 1 ora in macchina ai “consigli elettorali” con minaccia più o meno esplicita di scomunica) proprio perchè fondano la loro superiore giustizia sul fatto che i numeri danno loro ragione: il discorso vale per pure per i cattolici?

stefano

“coppie di fatto abbiano diritti ma non sono una famiglia”

hahahahaha dichiarazione patetica, contiene un’affermazione e una negazione insieme nello stesso periodo.
pd partito destinato all’implosione in un paio d’anni.

andrea

@ONESTO PRESUNTUOSO

succede anche da me.. ed è una cosa non semplice da combattere…

giancarlo

Ma da un chierichetto come il Franceschini cosa mai ci si può attendere?
Quanto a beppe fioroni farebbe meglio seguire il suo quasi sosia bondi.
la signora col cilicio?… non vale neanche la pena di commentare

ateismo

Le solite paraculate della classe politica italiana. Un po’ dentro, un po’ fuori, e “non sono una famiglia” che non sia mai il papa si incazza. Sono di “sinistra”… rispettano buonisticamente le opinioni di tutti. Sì, di tutti i più potenti.

GerardReve

censuratemi che é meglio, non trovo altre parole oltre a pesanti insulti…

dario

Ma esistono gli agnostici? Io cancellerei la A di agnostici, perchè vedo aolo atei, e secondo me, partendo dal fatto ovvio che siamo immersi nel mistero è patetico sia chi crede sia chi è ateo: entrambi hanno bisogno di sicurezze, l’atreo tale e quale al credente.
Gli agnostici, senza estremismi, sono la maggioranza vera della gente.
Saluti

Alessandro Bruzzone

Franchescini più veltronista di Veltroni, mi verrebbe da dire…

Per quanto riguarda Binetti & co., semmai il PD non potrà mai essere un partito plurale sin quando sarà abitato da fondamentalisti cattolici. Fioroni patetico, come sempre.

Bob

@ Dalila
La “Civil Partnership” o “Civil Union” e’ l’Unione Civile, uno strumento adottato da molti paesi (a cominciare dalla Danimarca nel 1989) per riconoscere e tutelare legalmente le coppie. Conferisce diritti praticamente identici al matrimonio sebbene non abbia lo stesso ‘status’ a livello internazionale, il che puo’ creare difficolta’ nel riconoscimento delle coppie che si spostano da uno stato all’altro. In alcuni paesi e’ aperto sia alle coppie eterosessuali che alle coppie omosessuali (come in Quebec o in Nuova Zelanda) mentre in altri e’ uno strumento che e’ stato introdotto fondamentalmente per le coppie dello stesso sesso. In Italia sarebbe gia’ una gran cosa…

dario

Sarà pure patetico il PD, ma se in Italia si vogliono vinccere le elezioni ci vogliono i voti cattolici, quindi è assurdo prendersela con questo o quest’altro…i “puri” laici stanno coi radicali, e quanti voti prendono? Ma non ci arrivate? E’ perchè siete ideologici come i crdenti, dunque siete un tantino accecati.

Ninetto

Per formazione e motivazioni personali io non credo nelle unioni istituzionalizzate come il matrimonio, sia religioso che civile, e quindi non mi sono sposato. Credo nella fiducia reciproca e nell’amore che si dà e si riceve in un nucleo familiare, che deve essere “forte”specialmente quando ci sono dei bambini e credo soprattutto nel senso di responsabilità che è necessario per metter su famiglia. Come non credo nel matrimonio, egoisticamente non mi interessa neppure che ci siano o no Pacs o unioni civili, e dalla nostra classe politica non mi aspetto nulla in questo senso: io e la mia compagna abbiamo figli e loro erediteranno quel poco che gli lasceremo, viviamo in un luogo che conserva barlumi di umanità e quindi, nel malaugurato caso che uno di noi dovesse ammalarsi ed entrare in ospedale, non penso proprio che l’altro non potrebbe portargli assistenza (vista anche la situazione della sanità pubblica, sono gli operatori stessi che auspicano una qualche forma di aiuto), e non avendo la prospettiva di ottenere, io, in futuro una pensione, non abbiamo nemmeno il problema della reversibilità. Però credo che a questo mondo ci siano anche gli altri, e che ognuno abbia giustamente il diritto di difendere la propria situazione. Quindi la domanda che pongo è questa: a voi che siete sposato in chiesa o in comune cosa “leverebbe” l’esistenza del riconoscimento di coppie di fatto, etero o meno, anche mediante un istituto civile come i Pacs? Sarebbe un’estensione – e non una contrazione – di diritti, un passo avanti verso una maggiore libertà, o no?
Per rientrare nel topic, credo che nel PD personaggi come la Binetti non dovrebbero trovare posto, visto che sui temi etici si collocano sulle posizioni dell’UDC.
Bersani è forse il più “simpatico” (per quel che vale nell’analisi politica questa caratteristica) ed è, in generale, il più preparato, ma quando dice che ricerca l’alleanza proprio con l’UDC infligge un grave colpo all’idea, da lui prospettata più volte, di un partito laico: come potrà mantenere l’alleanza con Casini quando questi, più volte e a parer mio giustamente, dichiara che le posizioni sui temi etici sono fondanti?
Franceschini e Marino, che ho letto e sentito più volte, si collocano, rispetto alle stesse tematiche, nella posizione che una volta era tenuta dall’ala progressista della DC, quella, per intenderci, che ha permesso assieme a liberali, radicali, socialisti e comunisti, di avere una legge sul divorzio e una sull’aborto, che non sono le migliori possibili, ma sono pur sempre leggi che colmarono il vuoto allora esistente, recuperando terreno nei confronti di una società civilmente più avanzata dei propri dirigenti. Marino mi sembra meno addentro all’apparato e non (ancora) troppo ferrato in economia, Franceschini è sicuramente più “scafato”, ma quando esplicita affermazioni come quella che si legge qui sopra a proposito delle unioni di fatto (“sono una cosa diversa dalla famiglia”) mi deve allora spiegare che cosa è per lui una famiglia. E non sono sicuro che la risposta mi piacerebbe…

Antonio

Dalila sei stata chiarissima ma
1) Non voglio, né ho voluto mai né vorrò mai obbligare nessuno a fare quello che non vuole.
2) Conosco e accetto la scelta di chi vuole stare insieme senza alcuna tutela.
3) Non penso che chi è sposato sia cittadino migliore di non lo è.
4) Chi “concepisce la propria storia d’amore come fatto privato” non so perché debba chiedere di iscritto in qualche registro, che per definizione rende pubblico (nel senso legale del termine) quel legame.
5) Le pratiche diffuse di accattonaggio, mantenimento (nel senso di farsi mantenere) e l’approfittarsi dell’altro non sono intrinseche all’istituto del matrimonio (anzi contrarie ad esso), ma legate alle scelte più o meno opportuniste delle persone (e queste possono approfittarsi di persone addirittura estranee pensa di conviventi o devo fare il credulone e pensare che chi non contrae matrimonio civile è più buono degli altri?)
6) Tutti gli aspetti positivi dei PACS (non diritto alla cittadinanza, alimenti, spese processuali) sarebbe molto più facile farli rientrare nella disciplina del matrimonio con piccole e semplici modifiche al codice piuttosto che perdere anni appresso alla creazione di qualcosa.
7) La motivazione del matrimonio “fortemente ancorato a diffuse idee patriarcali” la ritengo ideologica e, in quanto tale, non utile ad un dibattito sereno.
Detto questo, per quanto mi riguarda, ognuno fa come gli pare. Ma continuo a pensare che il problema nasca dal fatto di non volere che le coppie gay si accostino al sacro (religiosamente o costituzionalmente parlando) vincolo del matrimonio e questa mi sembra una discriminazione. Ma qualcuno diceva che chi si accontenta gode…

Ultima domanda poi ti lascio stare: Se in Belgio qualcuno vuole tutelare i propri diritti ma non crede né nel matrimonio religioso né in quello civile, né nei PACS ma è un onesto cittadino che paga le tasse e che ha un altro concetto di famiglia diverso dal mio e dal tuo che si fa? Si inventa ancora qualcos’altro? Pura curiosità.

crespo

che stress ste coppie di fatto, basta!
non hanno senso di esistere.

in Italia c’è il matrimonio, sarebbe ora si potesse fare anche tra coppie omosessuali.

Antonio

@ Onesto presuntuoso
Sono d’accordo con te.
Infatti io non sono d’accordo che il numero degli aderenti sia il metro per definire una scelta giusta o meno. Era Dalila che lo affermava non io.

dario

La vita è un mistero, e non si prendono decisioni sagge sotto l’influsso delle ideologie, atee o religiose. Purtroppo qua siamo sempre a Don Camillo e Peppone. Comunque i politici non sono liberi, a meno che vogliano solo testinmoniare le loro idee: Ma siccome in realtà vogliono tutti (TUTTI) il potere, ecco gli inevitabili compromessi, sopratutto nel PD, che è fatto da ex DC ed ex PCI, cioè gente che s’è scannata per 45 anni…ma cosa pretendete? Cercano di barcamenarsi, perchè certo sempre meglio loro di Berlukao

Luigi De Lauretis Nisii

Le coppie di fatto eterosessuali o omosessuali non hanno nessun diritto come le coppie regolermente sposate in chiesa. NON E’ ASSOLUTAMENTE GIUSTO Ognuno deve essere libero di fare le proprie scelte,scelte che vanno TUTELATE DALLA LEGGE. E’il solito discorso dei cittadini di serie A e B. Tutte le scelte di vita vanno rispettate e DEVONE ESSERE UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE.

Rocco

@ Dalila

Non so se conosci bene il “modello americano”, nel senso che i nordamericani (come me!) hanno veramente il mito del matrimonio, sia gli etero che i gay. In Canada c’è il matrimonio civile per tutti dall’atlantico al pacifico all’artico, è un punto di onore nazionale che siamo stati fra i primi paesi a raggiungere piena parità tra etero e omo. Negli USA è nata la battaglia per il matrimonio civile e essere a favore “solo” delle unioni civili è cosiderata una posizione politica “bigoted”, ovvero razzista (e più a destra di Cheney addiritura, che si è dichiarato anche lui a favore del matrimonio gay). Visto la storia americana “separate but equal” ovvero istituti paralleli è mal visto,

È una grande differenza culturale il fatto che in Europa alcuni vedano il matrimonio come qualcosa di “tradizionalista” o addiritura “passatista”, in Canada e negli USA non è affatto così, basta pensare alle commedia romantiche hollywoodiane. In Nordamerica è la classe media / media alta (quindi anche la gente più laica, più “liberal”) che sceglie il matrimonio, mentre le persone più povere e meno istruite (e paradossalmente anche più conservatori e religiose) scelgono la convivenza (magari con diversi figli non pianificati, per motivi di ignoranza scientifica e non certo di religione). Non sono cattolici, il matrimonio non è un sacramento per molte sette. Tutto il contrario dell’Europa. I matrimoni gay quindi si inseriscono in questo panorama.

Personalmente preferisco il matrimonio (civile) pero ho il massimo rispetto delle altre scelte, apprezzo le vaste scelte che molti paesi europei offrono ai loro cittadini

Uruz7

in pieno accordo con Dalila credo anch’io che chiunque debba essere tutelato nella sua scelta: se non si vuole non stipulare un contratto matrimoniale che in caso di separazione porterebbe a spese legali che magari è anche difficile sostenere……….un momento….ma forse è proprio per questo che vengono ostacolate le coppie di fatto, poichè gli avvocati e compagnia bella guadagnerebbero mooolto di meno perchè a quel punto (qualcuno mi corregga se sbaglio per favore) per unirsi e separarsi basterebbe una semplice dichiarazione (scusate la mia ignoranza ma in pratica non so come si svolge il tutto).
Comunque toirnando a quello che volevo dire prima: la tutela dei diritti deve essere per tutti, anche per chi vuole solo dichiarare di essere una coppia senza sposarsi, a prescindere dal fatto che qualcuno possa o meno comprenderne la differenza.

per quanto riguarda la frase di Franceschini: chiunque decida di vivere insieme con rispetto, amore e cura gli uni degli altri (con o senza figli, cani, canarini, gatti, ecc….) per come la vedo io è una famiglia

Barbara

Loig

Ma un partito che si dice “democratico” come diavolo fa a discriminare in questo modo le coppie di fatto?
Ma si renderanno conto delle incongruenze?

vittorio

oggigiorno essere adottati da una coppia gay mi sa che è meglio che nascere in una coppia “normale”, in quanto i gay sono “tenuti sotto controllo” con verifiche etccc. mentre i “normali” finché non uccidono i figli o vengono denunciati per affittarli va tutto bene.

Loig

PS: ciò che rende il PD meno pluralista è proprio la presenza di persone intolleranti come la Binetti.

brunaccio

x DALILA

kiaro ke mi ricordo!!!! nn ci metto bokka solo perkè sinceramente nn capisko differenzs trs mstrimonio civile e PACS(so bene che il vekkio disegno PACS o DICO fu blokkato dal governo berluskoni1 mi pare..) ma io nn so dove sia in sostanza la ifferenza,in verità.

forse capirò meglio nel discorso tra TE e ANTONIO

a stasera e stiamo kalmi tanto possiamo costruire qualkosa alla lunga,ma come poi i nostri “capi” decidano… di ME,TE,ANTONIO….

saluti!!!! a stasera!

Daglator

Quindi, secondo Franceschini, io e la mia compagna che conviviamo felicemente da sei anni non saremmo una famiglia?
E quando avremo figli, nemmeno?
Diverremo un agglomerato di persone condividenti la stessa dimora e aventi legami di sangue nei confronti di uno o più terzi?
Comunque, visto che il PD è allo sbando più completo non mi meraviglio che tenti di arruffianarsi le simpatie del vaticano per elemosinare qualche voto in più.
Viva l’itaglia.

Giulio

Sono totalmente d’accordo con Antonio. Se si vogliono trattare tutte le persone allo stesso modo, senza distinzione di sesso, colore, religione (ma dove l’ho già sentita questa) e orientamento sessuale (ah, ora ricordo, in un sogno) allora si usi il matrimonio civile. Punto.

Tutta sta discussione sui PACS, Civil Partnerships, DiCo, ecc. mi ricorda il caso dell’aparthaid. I neri potevano bere l’acqua, come i bianchi, ma da una fontana diversa. I neri potevano prendere l’autobus, come i bianchi, ma sedersi su altri posti. Non credo che chiamereste questo una vittoria per i diritti civili dei neri.

GerardReve

Daglator, da sempre il pd (meno L) tenta di arruffianarsi le simpatie del vaticano e dei cattolici, la cui stragrande maggioranza vota lo psiconano puttaniere. Concludendo cosa? NULLA. Un partito che analogamente alle altre realtá europee, dovrebbe rappresentare la socialdemocrazia, é in mano a gente corrotta dentro, ipocrita, filovaticana, qualunquista, ignorante, retrograda, antidemocratica/oligarchica. L’ Italia é l’ unico paese in cui la destra é plurivotata per il suo progressismo (inesistente e falso come le notizie dei giornali del nano), mentre la sinistra é conservatrice e totalmente asservita alle logiche vaticane. Gli italiani glielo permettono, e loro lo fanno. É un regime e noi, a parte farci ammazzare o essere tacciati come criminali, possiamo solo sperare che l’ Europa intervenga al piú presto, prima di trovarsi sovraffollata da immigrati italiani in cerca di una vita dignitosa. E, a differenza di quanto io stesso pensavo, ha cominciato a intervenire: De Magistris presidente della commissione fondi europei. Non c’ entra niente con la laicitá (o forse si, non lo sappiamo quanti dei 9 miliardi annui vanno alla chiesa, tutto é possibile in vaticalia), ma é un OTTIMO inizio. Ora serve qualcuno che, come i belgi hanno coraggiosamente fatto, affermi che il papa con la democrazia e il progresso (e il buonsenso) non ha nulla a che fare. Se poi il problema sono gli italiani, cosa altamente probabile, non resta che aspettare che muoiano tutti (di vecchiaia ovviamente) e lanciare le nuove generazioni.

GerardReve

niente, oggi non c’é verso di vedermi pubblicati i commenti.

Antonio

@ Luigi De Lauretis Nisii
«Le coppie di fatto eterosessuali o omosessuali non hanno nessun diritto come le coppie regolermente sposate in chiesa.»

Condivido circa la discriminazione delle coppie omosessuali ma mi permetto di ricordare che in Italia i diritti sono riconosciuti solo alle coppie sposate con rito civile o con rito concordatario (in Chiesa con lettura degli art. 143, 144 e 147 poi trascritto in comune), mentre le coppie sposate con rito solo religioso non hanno alcun diritto esattamente come le coppie conviventi.

brigt77

Magari Franceschini ha comprato i diritti sulla parola famiglia magari sul prossimo Zanichelli alla parola famiglia ci sarà scritto copyright Franceschini-Binetti!
Credo che piu’ di tutti abbia centrato il discorso Dalila sullan sottile discriminazione sulle coppie conviventi in genere.
Per quanto riguarda le adozioni tutti uguali sti comunisti seguaci di togliatti,proletari con la tonaca.Naturalmente ciò serve a tenere sempre pieni gli istituti “educativi”cattolici che tradotto in soldoni fa una bella cifra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La cosa che piu’ mi fa star male é di sapere che ogni giorno 50 mln di bambini siano fra le grinfie di preti e suore.

Otto Permille

C’è da fare una debita rettifica. Molte posizioni che vengono addebitate alla chiesa cattolica non sono patrimonio della chiesa cattolica, ma sono radicate in altre culture e tradizioni non religiose. Così ad esempio è noto che l’etica del PCI – partito che si dichiarava ateo – era ugualmente intransigente su alcuni temi. Questo solo per ricordare che semplificheremmo le cose se credessimo che l’omofobia, la negazione del significato di famiglia alle coppie di fatto, le riserve sulle adozioni a gay e single ecc. siano esclusivamente retaggi religiosi. Ci sono molte persone assolutamente non religiose che comunque non accettano tali proposte. Forse sarebbe opportuno dividere il mondo tra gruppi di persone a cui interessano queste innovazioni (anche per ragioni personali) e gruppi di persone a cui di queste cose non importa niente. Ora, è probabile che un gay cattolico prema perché si arrivi ad una legge sulle coppie di fatto o alla possibilità di adozione per le coppie gay, mentre è probabile che un non-gay ateo non gliene importi molto di questi problemi ritenendoli marginali.

Anthony Logan

Franceschini: “le coppie di fatto abbiano diritti, ma non sono una famiglia”

Una ne dice… cento ne pensa…

Lello

io Franceschini non l’ho capito a sto giro…
cosa significa dire sì ai diritti, eh però non sono una famiglia. Ma una famiglia cosa è? Una coppia di persone he hanno uguali diritti e dover, credo, facendo le unioni di fatto cosa cambierebbe? Secondo me è tra due fuochi sta cercando solo di non inimicarsi le alte sfere clericali…
a rischio di risultare impopolare dico che personalmente sono abbastanza scettico sulla possibilità di adozione per le coppie gay

Anthony Logan

PCI – partito che si dichiarava ateo

mai sentito dire.

C’era pure sindaco il “ravanello” Bondi…

Alessandro S.

Lello scrive:
24 Luglio 2009 alle 14:30

io Franceschini non l’ho capito a sto giro…
cosa significa dire sì ai diritti, eh però non sono una famiglia. Ma una famiglia cosa è?

Credo ovvio che Franceschini intenda ripetere in proposito la lezioncina imparata a memoria dal pedofilo dell’oratorio: «La famiglia è un’unione tra un uomo e una donna destinata alla procreazione». Non lo dice esplicitamente solo per poter tenere il piede in due staffe fino all’elezione del nuovo segretario.

massimo

Quel che tutti non sanno è che i parlamentri italiani godono da parecchi anni di un istituto del tutto simile ai vantaggi che offre il PACS….ma ovviamente predicano bene e razzolano molto male. Se sei o sei stato un parlamentare, oltre ad aver diritto ad un sacco di cose che noi manco immaginiamo, ad esempio puoi indicare nei tuoi conviventi a qualunque titolo (conviventi anche solo da un giorno…) coloro che possono beneficiare di assistenza sanitaria privata a titolo gratuito, la reversibilità della pensione, la destinazione dell’eredità etc etc . Cioè tutto quello che dovrebbero garantire i Pacs. Naturalmente questo Franceschini lo sa benissimo, ma a lui, come ad altri non interessa. Se fosse veramente coerente dovrebbe denunciare questa porcheria, presentare un progetto di legge per la sua abolizione e rendere il tutto pubblico…
Invece questi delinquenti, prontissimi a recepire le direttive europee sulle pensioni, non ci pensano nemmeno ad adeguarsi alle normative che in tutta europa proibiscono di avere trattamenti privilegiati non in essere per tutta la popolazione.

fresc ateo

SAREBBERO UN PO’ COME PAPI E LE ESCORT???STANNO INSIEME MA NON SONO UNA FAMIGLIA,ANCHE SE POI LUI VA’ SEMPRE AI FAMILI DEY…..

fresc ateo

GRANDE GRAMSCI TE ERI UN VERO COMPAGNO ,,FRANCESCHINI MI PUZZA DI DON CAMILLO,
E SPERIAMO NON SIA UN DON ABBONDIO.

alby

ECCO PERCHE’ NON HO VOTATO PD, PDL ECC. ECC.
continueranno inesorabilmente a perdere voti, Berlusconi e Co ci guadagneranno e l’italia andrà sempre peggio.
Non ci sono storie, le coppie di fatto ( omosessuali in particolare ) sono mal viste da tutti, destra, centro e sinistra. Non stanno simpatiche a nessuno e nessuno ha il coraggio di prendere posizioni precise. Troppa paura di perdere i voti delle vecchiette bigotte che vanno in chiesa e dei puttanierei che alla domenica vanno a messa e poi alla sera vanno con le minorenni.
Questa è la nostra cara Italia. Che ci piaccia o meno.

brunaccio

OTTOPERMILLE 14:30

grazie dell’ottima dokumentata informazione.

Jan Hus

Alle prossime elezioni si celebreranno le esequie del Partito Defunto di Frà Nceschini. I funerali verranno celebrati in Piazza San Pietro officiati dal Santo Padre Benedetto XVI. Niente fiori ma opere di pene. Una prece. †

Paul M.

Possibile che la banda del PD non riesca ad avere un’opinione comune sui problemi da risolvere e sulla condotta da tenere???
Possibile che come per il governo Prodi, pur di vincere contro il nano, si mescolino insieme nel pentolone, 4 o 5 partiti di ideologie completamente opposte???…Non hanno ancora avuto (E)LEZIONI a sufficenza per capire che e’ ora di invertire la rotta???
Quanto ancora deve durare questo calvario???…Va a finire che spodesteranno il Berlusca solo quando schiatta…e poi e’ tutto da vedere…!
Servono volti nuovi, gente giovane, idee forti, impegni seri e nessun collegamento con lobby o chiese.Marino sembra interessante…medico chirurgo laicista e volto praticamente sconosciuto…Il PD il mio voto se lo prende solo se si candida lui…e se eliminno quindi Binetti, Fioroni e BandierolaRutelli…D’Alema, Fassino, Veltroni e Franceschini (in virtu’ di quest’ultima uscita) Pure.
Vorrei vivere in un paese con l’eta’ media dei politici non superiore ai 45 anni…Presidente della repubblica compreso!!

Per cio’ che concerne i PACS e tutta la materia del riconoscimento delle coppie di fatto, posso solo dire che in Olanda, Belgio, Spagna ecc,ecc funziona tutto a meravilgia…Perche’ non copiare spudoratamente la loro legge!?!?

In America, i Ragazzi che frequentano i college, studiano i sistemi politici di tutti gli altri paesi anziche’i loro gia’ ben noti…Diventati piu’ adulti e politici a tutti gli effetti, ogni volta che trovano qualcosa di adattabile al loro sistema economico, politico o culturale, che risulta corretto da poter copiare, lo fanno e basta…

Perche’ qui in Italia dobbiamo porci sempre tanti problemi su chi accontentare e chi scontentare??? Se scontentiamo le caste clericali…un bel chissenefrega non ce lo vogliamo mettere!?!?!…Non e’ che per far contenti loro dobbiamo ridurre il nostro paese ad una repubblica delle banane!

Cosa ci sara’ mai di scandaloso in una coppia che per scelta o per ragione non vuole sposarsi civilmente ma vuole solo farsi riconoscere i sacrosanti diritti, lo sanno solo loro!
Buone giornata a tutti

Fri

Il dizionario Garzanti dice “1 insieme di persone unite da un rapporto di parentela o affinità; in senso più ristretto, il nucleo formato dal padre, dalla madre e dai figli,…”. Non parla di matrimonio e considera “ristretta” la concezione della famiglia formata da padre madre e figli… mi sembra illuminante, qualcuno dovrebbe dirlo a Frà Nceschini…

Markus

@ Daglator

La mia impressione è che nella mente di Franceschini quell’insieme di persone conviventi di fatto magari con un figlio naturale a carico non siano esattamente una famiglia perchè più propriamente forse si potrebbero definire “peccatori” … o per usare un termine politicamente corretto: “non puri” o “non uguali” o “gruppi affettivi”… insomma ci si può sbizzarrire 😉

Alessandro S.

Voglio trarre la vostra attenzione su queste affermazioni del sen. Ignazio Marino, tratte da http://www.glaux.it/marino/2009/07/23/discorso-presentazione-mozione/:

La vicenda del testamento biologico è stata esemplare: la posta in gioco non era solo consegnare una legge laica al paese, attraverso la quale ognuno potesse fare una scelta in base alle proprie convinzioni o alla propria fede. Significava affermare il principio secondo cui uno Stato laico deve sempre proteggere i diritti civili con norme rispettose degli orientamenti e della libertà di ciascuno. Non “diritti speciali”, ma diritti uguali per tutti, siano essi gli ammalati, le donne, i bambini, le coppie di fatto, gli omosessuali, o chiunque altro, tutti!

Per questo il testamento biologico è stato la cartina di tornasole che ha dimostrato come la maggioranza della nomenclatura ha preferito una falsa unità, di facciata, la medesima cui stiamo assistendo nelle altre due mozioni del PD, piuttosto che dare una risposta chiara a uno dei mille interrogativi che la modernità ci pone.

Dall’Europa sono anni che arrivano a tutti gli stati membri richieste di adeguamento ai parametri europei sui temi legati alle unioni civili. In Italia siamo rimasti tra gli ultimi. Una ragione c’è: nel nostro paese la cultura dei diritti è arretrata, soprattutto a causa della politica che è incapace di affermare “laicamente” il principio della piena uguaglianza dei cittadini, come recita l’articolo 3 della Costituzione.

E quindi, procediamo con l’approvazione di una legge sulle Unioni Civili, sulla falsariga di quella approvata nel Regno Unito, che dia a chi si ama quelle protezioni che la legge garantisce ad altri. Non posso immaginare che tra due persone che hanno condiviso tutto nella vita possa accadere che se uno si ammala, l’altro rimanga fuori dalla porta della rianimazione perché non sono legate dal matrimonio.

Si reprima l’omofobia alla pari di ogni altra forma di razzismo.

Si approvi una legge che consenta a individui singoli di essere valutati, con il rigore che la legge già oggi richiede alle coppie al fine dell’adozione. Lo si faccia avendo in mente soltanto l’interesse esclusivo del minore e nient’altro.
Questi sono i miei pensieri e le mie personali convinzioni che esprimo con umiltà e senso del dubbio.

Perdonatemi se sembra stia facendo campagna politica, ma queste parole sono talmente tanto precise e chiare e in argomento che mi sembra doveroso proporle all’attenzione generale per leggere quanti più commenti mi riesca che possano suscitare ai lettori e partecipanti di questo forum.
Grazie,

Giuliana

Concordo con tutti coloro che sostengono l’inutilita’ dei PACS e vorrebbero invece estendere il matrimonio civile alle coppie omosessuali.
Se una coppia non vuole sposarsi e’ perche’ ha scelto di non ufficializzare la propria unione e di mantenerla privata. Nessuno obbliga nessuno a non sposarsi, e’ una scelta. Se la coppia vuole le tutele lo strumento c’e’, si va in Comune e ci si sposa. La vera ingiustizia e’ che se questa coppia e’ dello stesso sesso non puo’ farlo!
Sono d’accordo che certi istituti propri del matrimonio dovrebbero essere riformati, prima di tutto gli “alimenti” al coniuge e certi privilegi che l’ex-coniuge mantiene a vita. Ma la soluzione e’ riformare il matrimonio, non introdurre un altro istituto parallelo. Ne bis in idem, dicevano i giuristi latini!

brunaccio

ormai non si dorme (poi domani lavoro mane e cena indi..meglio andare a letto presto la notte)

X DALILA IMPORTANTISSIMO

ciao dalila,
credi io non metto bocca (vedi sopra) sulle scelte altrui e se uno preferisce convivere anzichè sposarsi ne ha diritto.

io però concependo di suo la famiglia come rapporti d’amore dati e contraccambiati(io non poligamia ma famiglie larghe le chiamo famiglie anche se adottati) non vedo la differenza reale tra convivenza e matrimonio (civile)

e te lo dice uno che non si è mai legato stabilmente (ma stato sempre attento a non fare anni,poichè un figlio/a oggi è un atto di responsabilità storica viste le vacche magre sempre più magre)

tutto qua…io non riesco a capire in sostanza la differenza.

ci tenevo perchè con te voglio continuare a scambiare.

ora prendo la bicicletta e vado io a fare l’ospite…ma tornerò se sento necessario.

ciao DALILA spero mi sia chiarito (per me se tu senti diverse le cose hai diritto,ecco,anche se non lo comprendo)

Rocco

Sono d’accordo con 8×1000 che si tratta sopratutto di pregiudizi culturali. Ma la Chiesa getta benzina sul fuoco e da una copertura “pulita” a questi pregiudizi, che invece non da al razzismo.

Paul M.

@Alessandro S.

C.V.D. Franceschini puo’ tornare a zappare l’orto di Veltroni ad Ottobre. Mi piace sempre di piu’ questo Marino…Speriamo che tutto cio che dice lo metta in pratica…In Italia non si sa’ mai…!
Grazie per il documento riportato 😉

takeshi

Mezzo prete. Cosa ci si poteva aspettare da un ex democristiano. Viscido opportunista. Spero che Marino vinca e lo mandi a casa. Anche se ho i miei dubbi, in un paese di biscie come questo.
In questo turkmenistan provincia del vaticancro, un 40% di cittadini onesti sono ostaggio del restante 60% perlopiù delinquenti civili, morali e anche di fatto. Forse gli onesti dovrebbero rifondare l’Italia da un’altra parte.

Asatan

@takeshi
Dai non offendere il Turkmenistan, quel paese sarà arretrato per certi versi… ma almeno si fà il culo per recuperare, l’itaglia no.

Maurizio D'Ulivo

Marino, direttamente oppure trasformandosi nella fase precongressuale in “grande elettore” di Bersani (qualora lo stesso Marino non avesse la maggioranza assoluta dei delegati), è l’unica speranza rimasta al PD per virare su posizioni laiche che finora gli sono rimaste decisamente sconosciute (nei fatti, perchè delle parole infondate ne ho francamente piene le tasche).

Marco C.

“Secondo l’ex ministro Beppe Fioroni, Marino è comunque libero di fare “l’ultrà della curva sud”, ma “non certo il segretario di un partito plurale”.”

Partito plurale che però relega al confino chi osa solo nominare la parola laicità. Alla faccia della pluralità.
Peccato poi che uguale preoccupazione non venga manifestata nei confronti dei veri ultrà, nel vero senso della parola, ossia i cattotalebani come la Binetti, che non si capisce proprio cosa ci stiano a fare all’ interno di un partito che dovrebbe essere d’ opposizione ai valori della destra, o forse l’ opposizione non la vuole più fare nel nome della spartizione del potere tra dittatori teocratici ?

Marco C.

Dopo la sonora batosta che hanno preso dopo l’ ultimo ribaltone, per colpa, guardacaso, di un integralista cattolico (ossia Mastella), ancora non l’ hanno capita che ad allearsi con la chiesa nella stolta speranza di guadagnare qualche voto in più ha causato loro solo disastri dal punto di vista elettorale ?
Continuino pure così, auguro loro una eutanasia delle più indolori, ma anche delle più veloci.

Tafano

Famiglia non è semplicemente vivere sotto lo stesso tetto e avere un mutuo da pagare. Famiglia è impegnarsi in un esigente vincolo di fedeltà, assistenza e solidarietà, anche a costo di limitare volontariamente la propria libertà individuale. Famiglia significa, in via normale, orietamento alla procreazione.
La presenza dei figli e, in generale, la forza del vincolo (ivi compresi i risvolti di natura patrimoniale) giustificano pienamente la complessità delle procedure e la lunghezza dei tempi richiesti in caso di scioglimento.
La famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, privilegia l’unità dell’insieme piuttosto che l’autonomia dei suoi membri: per questo, appare l’ambiente naturale per accogliere la nascita di un bambino.

Ovvio che i casi di violazione dei doveri e degli obblighi derivanti dal matrimonio sono molto frequenti. E’ sempre stato così e sempre lo sarà. Ma ciò non è sufficiente ad intaccare la validità dell’istituzione… così come, del resto, il fatto che molti automobilisti passino col rosso non è una buona ragione per eliminare i semafori dalle strade.

E’ vero che, nelle società moderne, sono emerse anche nuove esigenze. Oggi, si vive sotto lo stesso tetto non solo per formare una famiglia (nel senso tradizionale), ma anche – semplicemente – per avere, cosa umanamente comprensibile, compagnia ed affetto, senza però rinunciare a quella indipendenza individuale che sarebbe limitata da vincoli eccessivamente stringenti.
Checché ne pensino le gerarchie ecclesiastiche, uno Stato laico non può ignorare questo fenomeno. Né si può negare come, anche in queste situazioni, vi siano comunque alcuni (minimi) obblighi vicendevoli di solidarietà. Quello che non è giusto né equo pretendere è che si equiparino queste forme alla famiglia, e che si estendano ad esse tutte le tutele di cui la famiglia gode. Perché equità significa, prima di tutto, commisurare diritti e doveri. E’ giusto che alle coppie di fatto si riconoscano alcuni diritti, proprio perché esse sono soggette ad alcuni doveri. Ma poiché tali doveri sono minori (nel senso che il vincolo è molto più blando), minori devono essere anche le tutele. Così, se per esempio è doveroso garantire la possibilità di assistere il partner in ospedale, molto meno giustificata è – ad esempio – la richiesta di godere di pensioni di reversibilità o di praticare la comunione dei beni.

Se abbiamo ben chiara la differenza tra coppie di fatto e famiglia “naturale” (ex art. 29 Cost.), la questione delle coppie dello stesso sesso e quella delle adozioni si risolvono di conseguenza.

Quanto al primo tema, è chiaro che un istituto a tutela delle semplici unioni civili non potrebbe, ragionevolmente, essere precluso alle coppie dello stesso sesso. Infatti, il tipo di rapporti che intercorrono tra i contraenti è ininfluente circa le finalità dell’unione. Invece, il matrimonio, essendo associato in maniera naturale alla procreazione, deve essere limitato alle coppie di sesso diverso. Ma è importante sottolineare che ciò che conta non sono le preferenze sessuali, bensì il fatto che i contraenti siano un uomo ed una donna: se, per quanto improbabile, una persona omosessuale decidesse di sposare una persona dell’altro sesso e formare una famiglia, ciò gli deve essere consentito. Al contrario, un istituto solo per coppie omosessuali sarebbe discriminatorio, una vera forma di apartheid, in quanto – in una società liberale – l’orientamento sessuale di una persona non deve comportare disparità di trattamento da parte dello Stato.

Quanto alle adozioni, è chiaro che – soprattutto in questi casi, in cui si ha a che fare con minori che (proprio per il fatto di essere adottati) provengono da situazioni difficili – la famiglia “naturale” (cfr. art. 29 Cost.) rappresenta praticamente l’unico ambiente possibile di destinazione. Né le coppie semplicemente conviventi (dove il vincolo è troppo leggero), né tantomeno le coppie dello stesso sesso (dove anziché una madre e un padre ci sarebbero due madri o due padri) o i single (dove manca addirittura una delle due figure genitoriali) hanno – in generale – i requisiti per adottare.

Semmai, si può discutere la possibilità di consentire comunque l’adozione in casi di assoluta eccezionalità (es., persone non sposate che siano parenti stretti del minore, oppure nel caso in cui uno dei genitori divorzi e poi formi una coppia omosessuale), ma solo qualora si dimostri accuratamente che tutte le altre soluzioni siano palesemente peggiori per il minore.

Insomma, in base alle dichiarazioni sopra riportate, la posizione di Franceschini appare in linea con una concezione laica dello Stato (perché in uno Stato confessionale nessuno potrebbe sostenere alcuna tutela alle coppie di fatto), ma senza che si perda il senno in nome di crociate contro la religione.

stefano

un chierichetto rimane tale tutta la vita specie se la sua scelta gli ha permesso di fare carriera in politica e guadagnare una barca di soldi senza sudare…lasciamo stare i partiti politici itagliani, roba da onco (questa la capiscono solo tra livorno e pisa) 😀

brunaccio

x ste

c’è la radice di cancro..nel senso tumore (oncologia tipo..) ci sono?

brunaccio

x ste

indi penserei qualcosa da estirpare…il monco appunto è già estirpato in senso etimologico.

dai che mi fate cittadino onorario livornese se presa questa!

mi gioco tutto!

🙂

brunaccio

oi ste

se nn mi rispondi la prendo per un sì

poi affari vostri a livorno dopo mi dovete ospitare….

brunaccio

dopo se vengo senza meta finisco magari a casa del viano…e lì rischio di confondermi le idee

😉

stefano

x brunaccio

è più complicato 🙂

deriva dal verbo “oncare” ovvero avere i conati di vomito 😀

da qui chi fa onco fa schifo

ma te brunaccio di dove sei? florence?

stefano

x brunaccio

chiaramente “oncare” è livornese/pisano, nel vocabolario un si trova.

brunaccio

indi niente cittadinanza…ritenterò..ma le radici linguistiche nascono molte dal greco…

alla prox con etimi più certi

🙂

brunaccio

non cercai sul vocabolario,un’infarinata minima di greco..feci il classico poi i greci…mi è rimasta

brunaccio

non te lo dico,perchè non mi sento di nessun posto in particolare e ci sono ricordi un po’ duri….solo per quello,chiedi mia mail uaar ti dico tutto!

ma poi mi devi ospitare a livorno….

brunaccio

basta che non mi mandi da viano…poi al limite pazienza sempre livornese è….apposta un po’ eterodosso(profeti e veggenti et similia,non eretico..madre chiesa su quste cose lascia andare…)

😉

no problem ste chiedi mail se vuoi!

ciao

roby

se in italia non ci liberemo della generazione che ha creato franceschini veltroni letta junior.finti umili mezze tacche miracolate da inciuci imbrogli amici di famiglia allora solo allora la chiarezza diventera vera politicaììììin italia..ma s francescini se le coppie di fatto hanno diritti come l escludi dal naturale dovere di dimostrare che si anno doveri come avviene nella cellula che viene chiamata famiglia ,…un po di cultura e tipi come franceschini ci vengono a prendere per il c…..mandiamoli in corea del nord sti mediocri

Rocco

Grazie Tafano di questa trasmissione Radio Vaticana peraltro molto informata

fresc ateo

ragazzi:brunaccio,stefano; un diciamo eresie atee hee????? VIANO….. livornese boia deh ????mi butto da calafuria….

barbara

Ma cosa aspettano asciogliere sta’ cag..a di partito che è ilPD,i suoi componenti non sono mai d’accordo su niente!!!Sto’ partito è nato male e va sempre peggio.

Giulio

@Tafano

Il tuo ragionamento devo dire non fa una piega. La premessa pero’ non la condivido, e di conseguenza neanche la conclusione.

Secondo te la famiglia “naturale” (poi spiegaci cosa intendi per naturale, perche’ usi proprio quella parola) non solo e’ formata da un uomo e una donna ma ha come scopo la procreazione. Io credo questa sia la vera stortura che i cattolici si sono bevuti.

Secondo me la famiglia e’ composta di persone che si amano, che vogliono passare il resto della loro vita assieme, che si impegnno ad aiutarsi vicendevolmente. Partendo da qui, con quasi lo stesso tuo ragionamento, concludo che il matrimonio civile e’ la soluzione piu’ giusta anche per le coppie dello stesso sesso e che l’adozione dovrebbe essere possibile anche per loro.

brunaccio

x viano

non credo che nessuno mi ammazzerà,viano(se di quartiere malfamato ne ho vissuti molti e sono in forma,solo piccole cicatrici quasi invisibili…)
altrimenti..al massimo avrò visioni tutto può darsi…

😉

brunaccio

x viano

poi sono anni che vivo tranquillo,ma a Livorno ci ho passato un giorno e l’ho girata, un altra volta solo al porto di notte ma città tranquilla sembrata…entrambe le volte rispetto a roma milano genova centro e ci fermiamo qua.

bella città Livorno.

brunaccio

e finisco..

mai andai a cercare risse solo amici abitanti là…ma in certe situazioni la tensione è alta…spesso anke nei piccoli centri comunque…e non parlo dei migranti,ma dei fascisti duri e puri io.

Viano di Vagli

Perché pensi alle risse e alle botte? Dove sto io c’è isolamento, povertà,emarginazione. Da tempo, a Livorno, salvo sporadici blitz, non ci abito.

brunaccio

x viano..sapevo risposta

ho capito sempre poco di te…

stiamo alla seconda allora

potrei avere visioni

🙂

ciao tranquillo io scherzo lo sai non offendo se non mi sento offeso…chiariti

brunaccio

anche io di solitudine povertà emarginazione ne ho vista,amico, anche troppa….

ciao viano

dario

in questo Paese i veri laici, cioè i dubbiosi hanno sempre (e x qualche decennio avranno ancora) un peso irrilevante: vedi il Partito d’azione, ecc. Ora, gli atei militanti sono la deriva di quello che era il PCI, cioè massimalisti senza dubbi….esattamente come il Vaticano.
Per questo l’ateobus è ridicolo, serve solo a far ancora più compattere i credenti…le ideologie accecano, questa è l’Italia, e voi atei ne fate parte a ben diritoo, ma non siete in grado i comprenderlo. IL DUBBIO, questo sconosciuto (a voi e ai cattolici).
Ciao.

Paul M.

@brunaccio @Stefano @Viano

Per la cronaca ho abitato anche in un piccolo paesino a 2Km da Grosseto…in maremma! 😉
Gente splendida..Cucina fantastica…posti fantastici 😉 …e’ un pezzo che non ci passo…quasi quasi… 😉

Fri

@ Dario

Ancora con sto dubbio? ma che ne sai di me, atea, se ho dubbi o meno? poi dubbi su cosa? E ancora con sta storia ateo=comunista? mi pare che l’abbiamo già superata da un pezzo! Per essere uno che ha dubbi, mi pare invece che tu di certezze ne abbia parecchie, quanto meno su cosa pensano gli atei! Forse che non sei tanto laico nemmeno tu (secondo la definizione che tu ne dai)?

dario

x Fri Ma l’ateo non era uno sicuro che dio non esiste? E gli atei che scrivono qui non testimoniano questa loro certezza?

Fri

Uhu allora tu parli del dubbio o certezza dell’esistenza di dio. Beh, io ho la certezza che Odino non esiste e nemmeno Shiva e Visnu. D’altra parte credo che anche l’ateo più intransigente almeno una volta nella vita si sia fatto domande a riguardo. Ti faccio un esempio. Una volta avevo la certezza che la legge della gravità di Newton fosse data per scontata, dimostrata scientificamente, funzionante dagli atomi alle galassie, da quando Newton l’ha scoperta. Un mesetto fa ho scoperto che c’è chi l’ha messa in dubbio e proposto un aggiustamento. Il dubbio è il sale della vita, sempre. Senza dubbio non c’è progresso, non c’è civiltà. Poi è ovvio che uno si deve dare dei punti fermi, delle risposte, e vivere in base a quelle. Ma questo non vuol dire essere rigidi e intolleranti, semplicemente vuol dire scegliere il proprio modo di vivere, la propria morale, il proprio codice di comportamento. La differenza fra ateo e credente, in primis, non sta nel credere o non credere in dio. La differenza è che il credente ha bisogno di giustificare le sue azioni, la sua morale, la sua vita e la sua morte, e lo fa delegando tutto a dio. Io, atea, credo di poter trovare queste giustificazioni in me stessa e nell’essere umano.

brunaccio

infatti

nulla si crea e si distrugge appartiene alla fisiKa di lavoisier del ‘700,e non spiegava l’entropia

ora si pensa espansione-contrazione.espansione non nell’ordine dove materia ed energia sono uguali.

la terra non gira sul sole per un’esterna forza di gravità ma perkè il sole con la sua potenza spinge la terra a ruotare e, per un certo periodo, tiene l’equilibrio..la forza di gravità era un presupposto smonatato da Einstein…almeno mi pare cos’..se sbaglio ki di dovere correggerà o integrerà,io di scienze non so nulla ma vivendo nel 2009 ci provo a capire..

brunaccio

a me lo spiegò il prof di scienze 16 anni fa in soldoni…poi mi sarò espresso in modo da far rabbrividire gli esperti ma in altro modo non so dire…

Vito

cosa è diventato quello che una volta era il piu grande partito d’Italia

Loig

@ dario

Tu il dubbio nemmeno sai cosa sia. Sei talmente sicuro che il tuo scopo sia quello di determinare la (inesistente) supremazia dell’agnosticismo su tutto (ateismo compreso) che sei cieco di fronte a dei ragionamenti così ovvi da far impallidire chiunque per la loro semplice ed oggettiva validità.
Quali ragionamenti? Ad esempio il seguente:

Chi è agnostico non crede in ciò che è indimostrabile.
Dio è indimostrabile.
L’agnostico non può credere in un dio.
L’agnostico non crede in dio, ovvero è ateo.

Vuoi un altro esempio?

Io non credo in Babbo Natale.
Devo considerarmi una persona priva di dubbi per questo motivo?
Considerato che Babbo Natale ha la stessa probabilità di esistere di quanto ne ha qualsiasi dio, direi che i tuoi sproloqui sugli atei sono a dir poco insensati, ancora prima che offensivi.

Tanti saluti. E acculturati prima di parlare a vanvera.

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