Un nuovo sondaggio è stato lanciato oggi sul sito UAAR. Questa la domanda: “Si discute sempre più spesso di permettere l’adozione a coppie omosessuali. Cosa ne pensi?”
Sei le opzioni tra cui scegliere la propria risposta:
– Contrario: l’omosessualità è un comportamento disordinato
– Contrario: i bambini devono crescere con genitori di sesso diverso
– Favorevole, ma non in Italia: il nostro paese non è ancora pronto
– Favorevole, ma prestando più attenzione rispetto a quanto si fa per le coppie eterosessuali
– Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale
– Non so / altro
Si è nel frattempo concluso il precedenze sondaggio. Il quesito era: “Un giornalista sospeso dal TG3 per aver parlato di “quattro gatti” che ascoltano il papa. Che ne pensi?”
Questi i risultati (1165 voti):
42% Sbagliato: siano essi di destra o di sinistra, i mass media sono ormai tutti asserviti al Vaticano
30% Sbagliato: è un preoccupante attacco alla libertà di espressione
20% Sbagliato: la battuta era fuori luogo, ma il provvedimento è eccessivo
4% Giusto: occorre rispettare tutti. Ma la RAI rispetti allo stesso modo chi non crede
2% Giusto: occorre rispettare tutti
1% Giusto: non si deve poter offendere il sommo pontefice
1% Non so / altro
Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale
ma non essndo socio non voto perkè nn vale,solo mia opinione
è vero brunaccio, penso che questi sondaggi servano per vedere le diverse sensibilità tra gli atei, e se io intervengo in qualche modo influirei sul risultato finale
Bella questa risposta: “Favorevole, ma non in Italia: il nostro paese non è ancora pronto”. In effetti, il problema principale dell’affidamento d’un bimbo a una coppia di omosessuali nascerebbe dalla non accettazione da parte della comunità. Il bambino prima e il ragazzo poi verrebbe probabilmente sottoposto a trattamenti squalificanti da parte della maggior parte dei coetanei, sarebbe un escluso e/o un bistrattato.
P.S. Ho usato il maschile per una comune convenzione linguistica, ma quanto affermato varrebbe anche per una bimba.
– Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale.
Comunque quell’1% di personaggi che ha difeso il sommo pontefice nel sondaggio precedente, nonostante la porcheria di aver silurato il giornalaio vaticano, c’e’ sempre…
Prendo atto di tanta stupidita’
concordo con aldo
purtroppo in italia ci sono troppi pregiudizi e le persone che chiudono gli occhi
di fronte a genitori violenti,assenti, incapaci li terrebbero bene aperti
nel caso di una coppia gay, e probabilmente renderebbero la vita impossibile
sia alla coppia che al bambino
E’ sempre la solita storia: “la società non è pronta”. E quando sarà mai pronta se nessuno va avanti, e comincia? O aspettiamo che la società si “prepari” da sola?
Figli di coppie gay ce ne sono in tutto il mondo (civile), e ce ne sono anche qui in Italia, ma nessuno ne parla mai (don’t ask, don’t tell…): sono i figli di gay avuti da precedenti matrimoni etero. Non si sono impiccati tutti, e non sono stati linciati tutti.
Il guaio è la paura quando prende il sopravvento.
Scusate se posto di nuovo questo è lungo ma riguarda la posizione della chiesa tedesca in germania verso la fine dell’ottocento nel pensiero di Bismarck e mi sembra che in alcuni passaggi coi dovuti distinguo riguarda anche il sondaggio.
Discorso del cancelliere tedesco Otto von Bismarck al Reichstag.
Parliamo degli anni 70 dell’Ottocento ditemi se non è attuale oggi anche se questo riguardava l’impero tedesco.
E’ volontà precisa, e nessuno può, credo, dubitarne onestamente, che ogni confessione, e soprattutto questa confessione cattolica così così considerevole e grande per il suo numero, possa muoversi in piena libertà dentro i limiti dello Stato.
Ma che essa, al di là della propria sfera, eserciti un potere, non lo possiamo veramente consentire, e la lotta, a mio avviso, è impegnata meno sul terreno della difesa che non su quello della conquista a profitto di tendenze gerarchiche.
La soluzione non starà in meschine misure, in puntigli, ed io deploro che a mo’ d’esempio la faccenda di Braunsberg (era stato rimosso da vescovo di Ermeland un professore ecclesiastico del liceo di Braunsberg, perchè protestava contro il dogma dell’infallibilità) abbia trascinato a conflitti giudiziari, sia per la causa della difficoltà, che ostacola ogni cangiamento della legislazione statale fin nelle più piccole conseguenze, sia per la violenza con la quale dalla parte opposta si è entrati nelle vie aggressive.
Le leggi dello Stato interdicono di conferire ad un vescovo della Chiesa cattolica il diritto di revocare un funzionario pubblico; qui è diventata legalmente inevitabile una collisione tra il diritto ecclesiastico, qual è stato oggi modellato, e la legislazione dello Stato attualmente in vigore; una collisione che sarà a mio modo di vedere compito di un’ulteriore legislazione di dirimere, e di farlo in una maniera soddisfacente, e credo che un tal compito il nuovo ministro dei culti assumerà sopra di sè prima e con maggior premura d’ogni altro.
Dall’intavolare discussioni dogmatiche sopra variazioni o dichiarazioni che entro la sfera dei dogmi della Chiesa cattolica possano essersi prodotte, il Governo si tiene lontanissimo e così deve essere per suo conto; qualsiasi dogma, anche se noi non vi prestiamo fede, per il fatto che tanti e tanti milioni di persone lo professano, deve essere per i loro concittadini e per lo Stato in ogni caso una cosa sacra.
Ma non possiamo concedere all’autorità ecclesiastiche il diritto permanente, cui esse pretenderebbero, di esercitare una parte del potere pubblico, e in tanto esse posseggono questo diritto, siamo costretti, nell’interesse della pace, a limitarlo, per poter aver posto gli uni accanto agli altri, per poter così il meno che ci sia possibile essere obbligati a crucciarci con problemi teologici […].
L’onorevole preopinante se è rimasto cristiano evangelico, non può certo spingersi fino al punto di rivendicare per S. Santità il Papa quei diritti in Prussia, che gli altri membri della frazione reclamano forse come conseguenza strettamente logica della loro fede; con ciò egli si collocherebbe da quel punto di vista, da cui un cattolico, l’ammetto, secondo la fede che professa, può porsi; in tal caso però egli è un membro pericoloso pr la comunità politica – che cioè non può esserci in Prussia nessuna legge, che non abbia l’approvazione del Papa, dopo il Concilio vaticano (non lo numera perchè era il 1°) – o almeno, che per lui nessuna autorità secolare è autorizzata ad emanare una legge che il Papa abbia espressamente condannata; il che, penso, voi, Signori del Centro (partito cattolico all’epoca in Germania), troverete meno inesatto.
Ma un principio tale, non lo potete far prevalere altrove che in un paese dove la religione cattolica sia religione di Stato, e ancora, ove si trattasse di uno Stato laico, non potreste venire con ciò fino alle estreme conseguenze logiche, verso le quali vorreste spingervi, questo lo potreste fare a rigor di termini solo in uno Stato ecclesiastico, che abbia un capo spirituale.
Tutta la questione si pone in questi termini: ha o non ha lo Stato il dovere di prendersi cura di quei suoi cittadini che sono nella miseria? Per mio conto affermo che questo dovere gli spetta, e non solo lo ha lo Stato cristiano – come mi sono fatto lecito di esprimermi una volta con la frase “cristianesimo pratico” – ma qualsivoglia Stato in quanto tale.
Sarebbe pura follia che una corporazione, o in genere una comunità, assumesse quei compiti che possono essere assolti dall’individuo.
Ma i compiti che la comunità può adempiere con giustizia e vantaggio, questi bisogna lasciarli ad essa.
Infine ci sono uffici, che lo Stato solo, nella generalità delle sue funzioni, può esercitare, e di tali uffici fa parte anche il dovere di assistere i bisognosi e quello di toglier di mezzo le cause alle legittime lamentele, che sono poi quelle che in realtà forniscono il materiale sfruttato dalla democrazia socialista.
Questo è un vero ufficio di Stato, nè esso potrà sottrarvisi a lungo.
Discorsi di Otto von Bismarck al Reichstag.
Otto von Bismarck Cancelliere dell’impero tedesco e Primo Ministro di Prussia
Essendo attuale questo discorso in Italia come nella Germania di fine Ottocento ci rende bene l’idea di dove siamo finiti.
la 4 ma non capisco il senso di questi sondaggi 😉
in italia non avremo mai una simile legge quindi qualsiasi disputa sull’argomento mi sembra abbastanza inutile.
@stefano
Evidentemente siamo pieni di speranza per il futuro… Quando finalmente si smetterà di negare l’evidenza citando non meglio specificati amici immaginari.
– Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale
Lo dicono le più grandi associazioni di scienziati di pertinenza sul tema – tutto il resto sono valutazioni religioso-politiche o di pseudopsicopedagogia spicciola (“il bambino verrà preso in giro e rimarrà turbato!”… come se i bambini non si prendessero in giro per QUALUNQUE cosa) che a cose normali dovrebbero lasciare il tempo che trovano, e invece vanno oggi a danneggiare una libertà e un fondamentale diritto sia della coppia che del bambino.
vedo che qualcuno considera ancora l’omosessualità “comportamento disordinato”…
🙁 che orrore l’italia.
x cullasakka
mah io sono come Schopenauer 😉 pessimista di natura ma in questo caso ritengo di essere solo realista.
una legge che permetta agli omossesuali maschi e femmine di adottare un bambino qui in italia è fantascienza, forse fra 2 o 3000 anni, ma sarà molto difficile.
La penso come Aldo e Roberta. Troppa mancanza di intelligenza, di cultura, di civiltà e di razionalità in questo paese.
Sono per la 5; ma la 3 mi richiama alla realtà e la 4 mi darebbe il correttivo.
Cosa voterò? La 5 perché purtroppo ci vuole sempre qualcuno che dia l’esempio e che addìti agli altri il futuro al quale l’evoluzione ci conduce, che lo vogliamo o che non lo vogliamo: è la stessa storia del poliamorismo di cui qui scriveva disphoria noctis che ringrazio per avermi presentato il problema.
Ciò non significa che tutti accetteranno il futuro; ma proprio in questo sta il rispetto della personalità.
ma skusate qua il realismo c’entra poko…è la mentalità di fondo…un tempo anke i figli di divorziati erano considerati soggetti a disordine morale..kiaro ancora nemmeno i PACS è utopia,ma dall’utopia si deve partire…
x ste
beh..ANONIMOX ha diritto a considerarla come vuole..il fatto ke nn abbia votato qui e lo abbia detto gli fa onore…c’è anke ki la pensa così..profondamente a torto ma sta allo stato nn fargli dettar legge anke se sono maggioranza numerika(come spiegato in mattinata da altri)…poi lui si auto-limita fino a nn votare qua..io nn vedo disonestà in ANONIMOX si sarebbe mosso diverso…io certa gente la capisko dopo un poko…qualke volta…
“disordine morale”—forse ke la morale è un kassetto???
@ brunaccio
buona questa
– Contrario: i bambini devono crescere con genitori di sesso diverso
Nonostante sia favorevole al matrimonio tra omosessuali e la loro parità dal punto di vista sociale, ritengo che un/a bambino/a non possa venire educato da due genitori dello stesso sesso, ne risulterebbe compromessa la sua intera crescita e maturazione. Se, da adulto, deciderà se essere eterosessuale o omosessuale, sarà una sua scelta personale.
x roberta
non è mia onestamente…l’ho sentita.
grazie cmq
Non so. Premesso che ritengo esserci più disordine fra gli etero che fra gli omosessuali – se non altro per una questione di numeri – tuttavia credo necessario ed ovvio che i bambini siano cresciuti da genitori di sesso diverso. Forse, però, l’adozione si prefigge l’obiettivo minimo di sottrarre i bambini ad un ambiente affettivamente deprivato come quello degli istituti e, se così fosse, la questione del corretto sviluppo della loro identità di genere rimarrebbe sullo sfondo…
@matteo
http://www.uaar.it/news/2009/07/24/studio-tedesco-figli-con-genitori-gay-sono-come-gli-altri-polemiche-politiche/
Dire – senza prove – che la crescita del bambino ne risulterebbe compromessa è un’affermazione forte, anche offensiva.
x brunaccio
non so chi abbia votato la n° 1 ne m’interessa
considera che argomentazioni simili hanno prodotto il nazismo e camere a gas nonchè 7 milioni di morti, di cui almeno 400mila “diversi” omosessuali/lesbiche
considerare “diverso” chi non è uguale a noi x me orribile mancanza sprezzante di sensibiltà e intelligenza, abominio in se
certamente ma sta allo stato impedire ke certe idee divengano legge…basta reinterpretare la Costituzione (nn stravolgerla)
io sono favorevole pienamente ma nn votai ke nn iscritto…anonimox disse ke nn votava..indi magari resta suo fatto di coscienza
le camere a gas arrivarono perkè gli altri(cioè noi…) si adeguarono al Potere e alle sue lusinghe perkè nn si curavano dei problemi altrui…non dimentikiamo.
ripeto il nazi ti da ragione fin quando gli servi…anonimox dice la sua deciso e sreno altro stile.
x brunaccio
scusa ma chi è ‘sto anonimox? 😉
io nn lo conosco e nn posso dire se vota o cosa…
io diko e kiudo…temiamo ciò ke è da temere non anonimox antonio(..) leibwiz..GIULIA(????)
la paura non gestita portò altresì il nazismo
leggiamola bene la Nostra Storia.
se nn obiezioni vi saluto.
x ste
ma leggi i post da inizio a fine nn solo uno…ke metodo è,non è razionale….
io STE talvolta boh? sei razionale poi ti perdi..è un mese ke scrive anonimox mi ha fatto il paio sekondo commento qua…leggi pure
vabbè ciao raga,riparto dal fondo come mio uso poi saluterei..ma magari torno notte tanto pure mal di skiena un poko…
notte in caso….
x STEFANO
nn ti volevo offendere, scusa, è ke poi mi snervo tra stamattina gli ISRAELITI il giudice tosti e peltier domani,la skiena..sai come è…anke io sbaglio lettura siamo tutti uguali (nelle differenze specifike)
CIAO STE
il prof coppoli volevo dire,,,ma appunto non è contradittoria sempre vicini come sig.englaro anke e altri..
Ma una coppia di omosessuali in cui uno dei due ha cambiato sesso (ad es. era un uomo e ora è -anche anatomicamente parlando- una donna) conta?
E una coppia di un uomo e una donna in cui uno dei due sia omosessuale? Può adottare?
@kundalini
penso che in quei casi la coppia sia considerata (come effettivamente è) legalmente eterosessuale e che possano già adottare. del resto si possono sposare legalmente in comune.
intendo coppie dove uno dei due ha cambiato sesso e quindi si ritrovano comunque ad essere legalmente maschio e femmina.
@matteo
l’orientamento sessuale non si apprende per imitazione per cui non c’è alcun problema se dei bambini vengono allevati da due donne, due uomini o altro.
x kaworu
…mi pare si era già diskusso mille volte(ormai lo so dire bene anke io ke nn ne sapevo molte ma ho imparato…)
..anke a te ti tokka sempre ripetere
…porta pazienza amika mia…
🙂
@brunaccio
sisi ho pazienza, ma comunque ripetere non fa mai male 😉
x kaworu
sei sempre un mito
ciao.
io sarei totalmente favorevole..
mi rendo conto pero’ anche del problema sociale che potrebbero incontrare a contatto con bambini delle innumerevoli famiglie bigotte..
forse un controllo maggiore potrebbe essere sensato visto che la discriminazione da parte delle masse genera in molti casi repressione e di conseguenza potrebbe portare a manifestazioni deviate (sia nella sfera dell’etero sessualita’ che dell’omosessualita)..
preciso genrata dalla repressione e non dall’omosessualita’..
il dato cmq non e’ statistico..
ma e’ un dubbio che mi porrei prima di mettere a rischio il futuro di un bambino..
in ogni caso semai dovessi dare in adozione un mio figlio, opterei chiaramente per una coppia di omossessuali dichiarati piuttosto che per una di cattolici o religiosi di alcun tipo..
che possono ancor piu’ facilmente essere repressi e deviati.. omo o etero che siano..
e per quanto un gay possa avere dei lati che io potrei non comprendere ed esserne spaventato..
il cattolico d’altra parte ha dei lati che comprendo.. e ne sono ancor piu’ spaventato..
ai miei occhi e’ molto piu’ bizzarro un adoratore di un amico immaginario o di una statuetta sanguinante, di qualsiasi altro tipo di persona..
pertanto..se un bambino puo’ essere adottato da una coppia di cattolici, dovrebbe poter essere adottato anche da una di rotweiler.. forse meglio..
A livello personale, sono favorevole a riconoscere le convivenze, omo o etero che siano…
Quanto invece all’adozione dei bambini…rimango perplesso…sono casomai più favorevole all’affido temporaneo, che all’adozione vera e propria…
Facile facile
A chi partorisce o achi vuole adottare si fa un bel esamino-
Se lo passo può tenersi il figlio che ha partorito o può adottare.
Se non lo passa si mette il figlio in istituto oppure non adotta.
Senza far domande suul’orientamento sessuale.
Insomma per tenere il figlio o adottare deve dimostrare di esser capace di farlo crescre ed educarlo.
Così no ci saranno più queste polemiche.
Federico: è una illusione pensare che possa esistere una struttura adatta a decidere chi può avere figli, sia adottivi che naturali. Lo stato deve dare strutture di aiuto alle famiglie (e quello psicologico serve anche alle famiglie ricche); strutture educative e socializzanti per i bambini; strutture di controllo per prevenire e intervenire sugli abusi. La società che sta nascendo avrà una grande varietà di famiglie, dove i ruoli dei genitori e dei parenti saranno meno legati al sesso e più legati alla capacità di convivere.
Concordo con quanti, favorevoli in linea di principio, nutrono qualche perplessità… o anche molte perplessità… se ci si riferisce alla società italiana. E’ vero che bisogna pur cominciare, ma tenendo ben presente che il primo soggetto da prendere in considerazioe e da salvaguardare da possibili esperienze troppo negative nel momento del suo necessario inserimento sociale dovute proprio alla natura della famiglia di provenienza, è il bambino… e da questo punto di vista sono ancora troppe nel nostro paese le sacche di arretratezza culturale. Tutt’al più si può fare distinzione tra – detto genericamente – città e campagna, intendendo con questo non tanto riferirsi ai luoghi specifici (nel ‘villaggio globale’ ciò non ha più molto senso), ma ad aree, appunto, più arrettrate o meno arretrate culturalmente.
Bisogna distinguere poi tra i due tipi di adozioni, quelle “aperte”, dove la madre biologica e la famiglia adottiva si conoscono e ogni tanto si vanno a trovare, la madre biologica fa parte della “famiglia estesa” del bambino anche se lei non è in grado o non vuole avere il ruolo di madre.
Poi ci sono quelle tradizionali e “chiuse” cioè il bambino non conosce l’identità dei suoi genitori biologici, e forse non avrà mai il diritto di avere accesso a queste informazioni.
Naturalmente sono due dinamiche completamente diverse. Secondo me la scelta migliore è l’onestà (con le spiegazioni adatte all’età del bambino). Visto che saprà che è stato adottato, è meglio che abbia una persona, una faccia, che può associare con questa figura misteriosa della madre biologica perché nell’altro caso un “segreto” sembra sempre nascondere qualcosa di negativo o di pericoloso. Non è necessario dirgli che era una drogata o che non voleva essere madre, ecc. I bambini vogliono sapere che sono normali e che stanno bene. Poi è importante che i genitori gay abbiano molti amici etero con figli che li accettano e anche che si mettano in contatto con altri genitori gay. Ci sono associazioni per famiglie gay che organizzano escursioni o attività ogni tanto, così i figli dei gay possono vedere altre famiglie come la loro.
Quando si dice “coppia gay” si pensa automaticamente a due uomini, ma penso sono ancora più le coppie di donne che adottano, allora la famiglia gay media è composta di due DONNE con più figli. Poi non c’è paragone tra le coppie dello stesso sesso che hanno adottato un bambino o una bambina che non ha parentela con loro, e quelle famiglie che nascono da un divorzio dove una persona che ha figli di una relazione eterosessuale lascia l’ex coniuge e comincia una relazione con una persona dello stesso sesso. Nel primo caso i figli non hanno visto nessun conflitto tra i nuovi genitori, nel secondo caso hanno vissuto un divorzio che può essere traumatico (però non necessariamente più traumatico della vita con genitori che litigano dalla mattina alla sera) a prescindere della nuova famiglia
Poi i figli possono essere presi in giro dai compagni di scuola per tanti motivi, o perché sono grassi o perché sono figli di albanesi o africani o “diversi” in qualche altro modo… oppure possono non essere presi in giro ma crescere senza alcuna opportunità di riuscire nella vita. Penso che una persona che vuole dare il suo bebè in adozione, se deve scegliere tra una coppia di sesso diverso che vive in un palazzo come quello del film “Gomorra” e una coppia dello stesso sesso colta e benestante, non avrà difficoltà a fare la scelta giusta.
favorevole , ma non in itavaticanaglia , il paese è uno dei più arretrati al mondo
al solito quoto rocco…sempre esaustivo.
ciao a più tardi..vediamo come andrà PROF COPPOLI
@brunaccio ed altri….
Il mondo, avete ragione, ha ancora bisogno di utopie. Il mondo ha bisogno di sogni. E’ anche con i sogni che si costruisce un mondo migliore. E’ dalle grandi idee (che a volte sembrano irrealizzabili) che nascono i grandi stravolgimenti. Siamo tutti impastati di utopia e di sogno sennò saremmo già tutti morti….
Perciò bisogna impegnarsi, non mollare mai. Anche in questa battaglia per il riconoscimento dei diritti di tutti (e quindi non solo degli omosessuali), ci vuole coraggio e costanza. Non è vero che l’Italia non cambierà mai. Questo è un sogno? Beh, se non avessimo questo sogno che diavolo ci stiamo a fare al mondo? Che diavolo ci sta a fare ad esempio la UAAR?
Certo le lotte vanno organizzate e portate avanti con costanza ed intelligenza. Certo bisogna organizzarsi ma, parafrasando un anonimo poeta indiano, “il corpo dell’uomo cadrebbe subito in pezzi se non fosse legato ben stretto dal filo dei sogni…”
Nella mia ormai lunga vita ho preso tante bastonate, alcune volte mi sono detto che erano troppe, che eera ora di arrendersi….ma poi non solo con l’orgoglio ma soprattutto con i sogni mi sono risollevato.
Ho votato, ovviamente, e non poteva che essere la 5a opzione:
– Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale
Non vedo quale sia il problema.
Quanti bimbi non hanno nessuno o vivono in realtà o famiglie del tutto disagiate, destinati al trauma permanente o ad un futuro da criminali in erba?
Quel che è davvero importante per la crescita di un bambino è il livello culturale della famiglia, le possibilità economiche offerte per il suo futuro e la correttezza morale ( se cosi’ si puo’ dire) delle persone che se ne occuperanno.
Sono d’accordo con l’intervento di JACOPO, che apre uno scenario più che possibile al giorno d’oggi: è più facile che un bimbo venga affidato alla classica famigliola alla Flanders, per intenderci, piuttosto che ad una donna sola o a una coppia omo.
Quanta superficialità nei giudizi…
Chi parla di discriminazione forse non riesce a tornare indietro con la memoria: alle elementari ci si prendeva in giro perchè bruttini, perchè nasoni, perchè grassi, per il nuovo paio d’occhiali, per l’apparecchio ai denti o perchè si ha la fascia “da pirata” da occhio pigro.
La cosa che ritengo seriamente inquietante è proprio la forma di cattiveria che si sviluppa intorno al diverso: è evidente che la tanto decantata “famigghia” cristiana ha poco cristiamente insegnanto ai figli il rispetto della diversità mentre invece DOVREBBE FARLO IN PRIMIS per evitare “incidenti” di questo tipo.
Ed ecco che poi si picchia il nero, lo si uccide a sprangate senza motivo o si induce al suicidio il ragazzino sensibile perchè “sospettato” di omosessualità…
@ Brunaccio
curiosità: come fai a conoscere l’identità “reale” dei frequentatori del blog???
x DALILA
non la conosko…la evinko..o cerko di farlo.. conosco alcuni per scambio mail…altri li leggo e rileggo…l’ho detto PESA LA PAROLA
intendevi così?
io su GIULIA giurerei…perkè so come sono fatti gli ISRAELITI italiani e ho visto ke si era sentita offesa…ho amici lo stesso ebrei italiani e li so conoscere….
scusa DALILA se non è kiaro o sì dimmi subito almeno risolviamo e mi riposo un po’..se sei in lettura
Favorevole senza se né ma
vabbè DALILA LEGGO DOPO.
ciao
Tranquillo, semplicissima curiosità, niente di più…
Buona giornata.
tutto ok,DALILA,ciao anke a te!
🙂
Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale.
😀
Contrario: i bambini devono crescere con genitori di sesso diverso
@federico
sai che sono perfettamente d’accordo con te? fosse così toglieremmo un buon 3/4 di lavoro ai miei colleghi clinici (peccato per loro, però sarebbe meglio per le persone…).
ovviamente non si può fare, almeno non per chi i figli li può fare “naturalmente”. almeno per quelli adottivi però si possono vagliare le varie alternative e prender solo le persone considerate adatte a crescere un bambino…
se può interessare, a quanto pare la genitorialità omosessuale, però lesbica perchè nell’articolo che ho letto si parlava di fecondazione assistita, è più responsabile e “voluta” di quella eterosessuale. non mi sembra una gran scoperta, dato che a una coppia etero un figlio può sempre capitare, mentre una coppia omosessuale se vuole un figlio deve fortemente volerlo e vagliare molte cose… in sostanza ci si fa più scrupoli riguardo al benessere del bambino. la ricerca era su pubmed qualche tempo fa.
“Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale”, anche se i preti ce la metterebbero tutta per ostacolare l’equilibrio psichico di questi bimbi citando favolette omofobe e istigando i bimbi di famiglie “normali” a fare altrettanto.
Contraria: i figli devono crescere con genitori di sesso diverso. Questo serve per dare loro un’identità e dei modelli di riferimento che, per il solo fatto di esserci, possono essere eventualmente rifiutati e combattuti con piena legittimità.
Serve anche a assimilarsi con gli altri bambini, cosa che in certi anni è importante. Bisogna sempre porsi dalla parte del bene maggiore per il bambino. Avere un figlio o adottarlo non può essere considerato un diritto, ma la conseguenza naturale che può esserci, o anche non esserci, del rapporto d’amore e sessuale che lega un uomo e una donna.
@matelda
no non serve per dare loro un’identità e dei modelli di riferimento. ormai questo è ampiamente dimostrato.
avere un figlio è un diritto e allevarlo decentemente un dovere che consegue all’averlo voluto, il resto è nulla.
anche perchè i figli nascono anche da stupri, e non dirmi che uno stupro lega con l’amore un uomo e una donna please… sicuramente li lega eh, la donna soprattutto. però che questo legame sia positivo ho i miei serissimi dubbi.
sempre @matelda
un bambino non “impara” se essere maschio o femmina o etero od omosessuale o bisessuale o altro dai genitori. lo è e basta e lui lo sa, indipendentemente dal sesso e dall’orientamento dei genitori.
bismarck scrive:
27 Luglio 2009 alle 20:48
Interessantissimo. Dove l’hai pescato?
L’Itaglia: centocinquant’anni buttati nel cesso cosmico della Storia.
In fondo i bambini che verrebbero adottati mica li vanno a strappare ad una sana coppia eterosessuale (o sono orfani o hanno genitori ai quali la legge ha sottratto i figli per chi sa quale turpe motivo…) quindi meglio avere qualche persona affidabile (ricordiamo che sono lunghe e laboriose le pratiche di adozione) che rimanere orfani, no?
Sfortunatamente gli orfani non verranno mai a mancare, ce ne saranno sempre di quelli che saranno costretti a rimanere orfani a vita…
io per ragioni di lavoro ho fatto il mammo a tempo pieno notte e giorno (mia moglie è imfermiera) , dei miei tre figli ormai grandi nessuno ha riportato problemi dallo scambio di ruoli tra me e mia moglie
Secondo me bisognerebbe vedere la questione dal punto di vista dei bambini e chiedersi se sia meglio crescere in una famiglia in cui si è desiderati(omo od etero che sia) oppure in un istituto.
Kaworu scrive:
28 Luglio 2009 alle 12:17
E in questa categoria cadono anche tante tristi relazioni “normali” tra coniugi, regolarmente sposati e incondizionatamente benedetti da Santa Madre Chiesa che tutto vede e tutto perdona (al pater-padrone familias), pur di tirare acqua al proprio mulino.
Matelda scrive:
28 Luglio 2009 alle 12:14
A no? E a chi starebbe di accordare o revocare il non-diritto, ossia il provilegio, di avere o adottare dei bambini? Allo stato no, visto quanto la chiesa strepita contro qualsiasi stato che tenti d’imporre un controllo legislativo sulla fertilità della sua popolazione o che permetta la diffusione e l’insegnamento di sani metodi di contracezione e di pianificazione familiare. Fammi indovinare, a poter accordare o a revocare il privilegio di avere figli dev’essere la chiesa stessa, in nome della laicità “positiva”, ovviamente. Ossia uno stato “laico”, si, ma pienamente controllato e dominato dalla chiesa e dalla sua ideologia. Altrimenti spiega a cosa pensavi, che io sospetto che tu abbia semplicemente sparato una lezioncina imparata a memoria stampata su una guida CEI senza alcuna seria riflessione.
Parimenti, la maternità e la paternità entro una coppia omosessuale è la conseguenza naturale di un rapporto d’amore che lega i due componenti la coppia e che lega ciascuno di loro ai figli, che li abbiano generati o adottati. Che questa sia la norma nelle coppie omosessuali con figli è acclarato e dimostrato. Il resto è ideologia e chiacchiere da quattro soldi.
Matelda dice:
“i figli devono crescere con genitori di sesso diverso. Questo serve per dare loro un’identità e dei modelli di riferimento”
Credi davvero che i genitori di sessi diversi siano sempre dei “modelli di riferimento” buoni o cattivi?
Se si’, allora perchè non potrebbero esserlo anche dei genitori omosessuali?
In tutta onestà non vedo la necessità assoluta di trovar modelli nell’ambito familiare, ci sono genitori talmente inutili e disinteressati anche fra gli etero che ti viene voglia anche da bambino di trovare i tuoi modelli all’esterno del nucleo (e menomale che il mondo è vario e non manca certo di MODELLI).
Continua:
“che, per il solo fatto di esserci, possono essere eventualmente rifiutati e combattuti con piena legittimità”.
Questa parte è l’unica che mi convince un po’ di più e che forse, non sono un’esperta, spiegherebbe la differenza sostanziale tra certi genitori e certi figli che sembrano provenire da pianeti diversi.
Sarebbe interessante sentire il parere di qualcuno cresciuto orfano.
la questione è strettamente teorica in italia, perché esistono qualcosa come 15 coppie richiedenti e riconosciute come valide per ogni singolo bambino.
da un punto di vista psicologico sono più importanti le figure genitoriali interiorizzate dai genitori, più che il genere dei genitori in sé.
@ matteo 27 Luglio 2009 alle 21:51
se non è un problema che una persona sia omosessuale e la consideri una cosa naturale, perché dovrebbe essere un problema se un bambino (ammesso che sia così, cosa che non è) diventa omosessuale crescendo in una coppia di omosessuali? come dire che non c’è problema se uno è biondo, ma è meglio che due biondi non si sposino per evitare che il loro figlio sia biondo.
@ Kaworu
“a una coppia etero un figlio può sempre capitare, mentre una coppia omosessuale se vuole un figlio deve fortemente volerlo e vagliare molte cose… in sostanza ci si fa più scrupoli riguardo al benessere del bambino”
l’articolo che hai letto e molto interessante e riassume in pratica quel che penso io, mamma eterosessuale che comunque si è fatta tanti di quei scupoli prima di avere quella meraviglia di bimba che è mia figlia che ancora non ho smesso di pensaeci….
ç Matelda
in cosa dei genitori etero possono dare valori migliori di quelli omo? e poi vorrei sapere quali sono i modelli di riferimento più giusti per far crescere un bambino…
Per Dalila, Alessandro S.
Quanto dico sulla preferibilità di una coppia eterosessuale come genitori, piuttosto che omo, prescinde ovviamente dal valore delle singole persone. E chiaramente se si fanno casi particolari come lo stupro o il crescere senza affetti in un istituto, il discorso cambia ancora.
Così come sarebbe giusto affidare a uno zio, o a un fratello gay , che viva o no in coppia, un bambino rimasto senza genitori e che abbia un rapporto d’affetto con questo parente. Ma questi sono casi particolari,e tanti altri ce ne sarebbero.
Ma penso che il senso del sondaggio sia quello di sapere se una coppia gay ha diritto come altre coppie ad avere un figlio in adozione. E secondo me, lo ribadisco, no. Un padre e una madre trasmettono ai figli, indipendentemente dai loro pregi e difetti che hanno come tutti, un modello di vita affettiva, e anche una caratterizzazione maschio e femmina che comporta delle differenze. E’ nell’ordine naturale che queste differenze ci siano e rimangano.
Questo non vuol dire che la madre non esca tutte le mattine come il padre per andare al lavoro, che il padre non abbia (sempre nella migliore delle ipotesi, naturalmente) momenti di gioco e di tenerezza con i figli, e che tutti e due collaborino nei lavori domestici. E la presenza di differenze sessuali tra maschio e femmina non comporta assolutamente il non vedere o, peggio, disprezzare chi sessualmente è diverso.
Ma i figli, ripeto, sono un’altra cosa. Sono la conseguenza naturale di un atto sessuale tra uomo e donna, e non un indicatore di rispettabilità sociale.
“Sono la conseguenza naturale di un atto sessuale tra uomo e donna”
sì salvo nei casi di fecondazione assistita, per gli essere umani, e di partenogenesi, in certe specie animali…
si vabbè Matelda, dai non arrampicarti sugli specchi. io sono una transessuale, sono stata intersessuale ormonale fino alla pubertà, poi ragazzo per qualche anno, fra pochi mesi mi opererò e sarò donna al 100%
secondo te sai quanto è valsa nella mia vita il fatto di avere un genitore maschio ed uno femmina? ZERO.
sai quanto è contato il discorso della caratterizzazione sessuale? ZERO.
la vita, sai com’è, è fatta anche di sfumature.
Personalmente ho votato la n.5.però mi sono stupita di vedere che la successiva alta percentuale è per la n.2!!!!!!!
La cosapiù importante è il cuore,l’amore, la serenità,ilcontatto con i bambini e questo dipende dalle persone che gli sono accanto e non dal loro sesso.
Quanti bimbi vivono con mamma è papà in una famiglia solo di nome ma non di fatto e magari in una situazione di litigi o peggio!!!!!!!!!!!!!
@matelda
quella resta la tua idea, i fatti ribadiscono che quello che tu pensi è semplicemente falso.
sul fatto che i figli non siano un indicatore di rispettabilità sociale siamo d’accordo ma non è questo il punto, e questo simpatico discorsetto dovresti farlo agli etero che mettono al mondo figli solo perchè tutte le coppie di amici che conoscono li hanno già fatti e loro sono in ritardo rispetto al nuovo giochino degli amici.
L’ educazione e, soprattutto, l’ esempio ricevuto dai genitori, conta, sarei stupido ad affermare il contrario, ma i figli nascono con una identità, a volte marcata, che può andar contro ogni educazione. Una minoranza di figli omo nascerà da genitori etero, così come una minoranza di figli incapaci di compiere reati nasce in famiglie mafiose da generazioni, e figli incapaci di studiare nasceranno sempre anche in famiglie coltissime. Vado oltre: la propaganda, per quanto ben fatta, non condiziona mai al 100%, altrimenti Albania e URSS sarebbero ancora comuniste. Voi puntate molto sulla propaganda, siete convinti che gli Italiani credano in Dio perché la Società così gli ha insegnato. Se fosse vero, semplicemente, l’ UAAR non esisterebbe. E allora uno Stato deve puntare più sulle strutture di educazione e ausilio alle famiglie che sul modello di famiglia. In sostanza, dò ragione a Laurentia. E invece facciamo belle leggi, senza alcun supporto. Le famiglie di genitori omosessuali nel portare avanti i propri figli avranno, in futuro, le stesse difficoltà delle famiglie cattoliche e vorranno asili nido, scuole, strutture ricreative che non ci saranno, domani come oggi.
STRETTAMENTE CONFIDENZIALE TOP SECRET
direttamentae dalla cassetta della posta di benny 4×4
Caro Santo Padre
Sono il parroco di una piccola cittadina ed ho un gravissimo problema
da esporLe (od esporVi? Perché non ho ancora capito… vabbé). Un mio
parrocchiano ha cambiato recentemente sesso, diventando così una mia
parrocchiana… cioè… qualcosa del genere; comunque adesso lui/lei… il
coso vorrebbe sposarsi con un altro mio parrocchiano. Visto che è in
un certo qual modo femmina, debbo o non debbo celebrare il rito? Suo
don Carlo P.
Karo don Karlo,
ma kwel Rickionazzo maledetto non potewa andaren a romperen i Koljoni
al Komune kon un Rito tschiwile? Komunkwe, wisto ke adesso la Grana
tsche l´ài te la tieni. Tscherto ke dewi unirli in Matrimonio, ße non
lo fai tschi potrebbe esseren ein Pretschedente perikoloso per la
Konkorrenza ke tschi worrebben fregaren i Kliënti (Moskea, ßinagoga,
Pagoda etc.) e.
Kaworu: “avere un figlio è un diritto”
Mah… opinabile.
@aldo
beh si può usufruire o meno di un diritto, non è un dovere 😉 il dovere poi è allevarlo decentemente, cosa che ben poca gente fa. insomma, è una scelta che comporta delle responsabilità che molti ignorano o di cui molti semplicemente se ne sbattono.
le ripercussioni poi attraversano le generazioni.
Buttiglione è stato cresciuto da un maschio ed una femmina ma il risultato non è granchè, mi pare….o no?
Emilio Fede, allora?
Di Gasparri? Va bè su Gasparri stendiamo un velo pietoso.
Insomma………..diciamo che Bruni Gualerzi, uomo inteligentissimo (la pensa come me) ha centrato il problema mettendo i puntini sul bambino. Fin tanto che non riusciremo a portare il vaticano in Siberia ed a fare un bel pò di purghe Staliniane tra i cattolici (quelli oltranzisti ed ottusi) per me di far adottare un bimbo da coppie omosessuali non se ne parla.
qui sto con ALDO(senza entrare nel merito omo o etero..in linea di principio…)
un bambino è un dovere diritto… ovvero….coi tempi di oggi più dovere ke diritto direi…bisogna essere sikuri di poterlo amare sennò è come un pc…ma KAWORU forse spiegata solo non benissimo,vedrai kiarirà.
ciao a dopo
approvato ora il mio commento riguardo quanto scritto da aldo 🙂 penso sia più chiaro scritto così.
beh viano, momento.
stai mettendo insieme caratteristiche diciamo “biologiche” con altre di ordine morale.
ora, sebbene una determinata formae mentis (per esempio il concetto di onestà della famiglia mafiosa) sarà trasmessa al bambino, questo è imputabile a fattori ambientali e basta. voglio dire che un figlio di mafiosi allevato da boh che so, un questore, non sarà mafioso perchè i suoi genitori biologici lo erano.
discorso inverso per l’omosessualità, se un bambino è etero od omosessuale poco cambia farlo allevare a due uomini, due donne, un kibbutz o una coppia eterosessuale.
sempre per quanto riguarda l’ambiente poi, bisogna ulteriormente distinguere tra “primo” ambiente (stringendo stringendo, alla relazione genitore o caregiver che sia e bambino) e l’ambiente in cui il nucleo familiare è inserito. per esempio un bambino lasciato a se stesso o preso a scarpate tutto il giorno e che si trova a crescere in un ambiente degradato, ha maggiori possibilità di diventare un delinquente come magari il padre e la madre, rispetto a un bambino amato e a cui almeno primariamente è stato offerto amore anche se poi si è trovato a vivere in un ambiente degradato e tutto.
non ho poi capito la storia sugli asili e le strutture ricreative se devo esser sincera, forse mi son persa qualcosa…
…vedrai ke KAWORU si esprimerà meglio….
già fatto!
ciao scusa la battuta sentiamo la risposta del VIANO..anke io nn ho capito perkè gli omo o lesbo o kiunque debba fare asili propri..e ke faccimo l’apartheid?
io penso solo VIANO si spiega meglio….solo lì
🙂
‘Le famiglie di genitori omosessuali nel portare avanti i propri figli avranno, in futuro, le stesse difficoltà delle famiglie cattoliche e vorranno asili nido, scuole, strutture ricreative che non ci saranno, domani come oggi.”
Perché prevedi l’apartheid totale o cosa vuoi dire? Le coppie gay con figli che vivono in Italia oggi usano le strutture già esistenti.
– Favorevole: i bambini cresceranno non diversamente da come crescerebbero con una coppia eterosessuale.
Chi nega questa cosa, molto semplicemente, nega una verità scientificamente dimostrata.
———————————————————————————————————-
@ Viano
Gli aspiranti genitori omosessuali non aspettano altro che avere gli stessi problemi che hanno tutti gli altri genitori. Invece, per colpa di cattolici e/o omofobi vari, ne hanno uno in più, e molto più grave, degli altri.
@ Aldo
Mi chiedo come tu possa negare, con argomenti razionali, il DIRITTO di avere un figlio.
L’unico argomento razionale che mi viene in mente, è il DOVERE a crescere bene il figlio… ma solo gli ignoranti e gli omofobi possono pensare che due genitori, solo perchè dello stesso sesso, non possano farlo.
QUESTA STORIA SECONDO CUI PER CRESCERE BENE I FIGLI SERVONO DUE GENITORI DI SESSO DIVERSO E’ UNA INCREDIBILE BUFALA, CHE NON HA ALCUN FONDAMENTO SCIENTIFICO, E CHE E’ DETTATA SOLO DALLA LATENTE OMOFOBIA DELLA SOCIETA’ ATTUALE,… OMOFOBIA INCENTIVATA DALL’IDEOLOGIA CATTOLICA, DA SEMPRE INTOLLERANTE E DEL TUTTO INCOMPETENTE IN MATERIA DI OMOSESSUALITA’, ANZI: DI SESSUALITA’ IN GENERALE.
Avere un figlio non è assolutamente un diritto. è una possibilità che molti hanno. L’adozione è uno strumento artificiale, ma teniamo presente che già oggi per le coppie etero è quasi impossibile adottare perchè ci sono selezioni fortissime.
La logica del tanto stanno peggio dall’altra parte non può funzionare perchè c’è di mezzo lo stato e lo stato non può permettersi di mettere un bambino dal peggio al meno peggio.
Lo stato deve mettere il bambino in un posto IDONEO, perchè lo stato non può avallare una situazione non idionea al 100%.
E’ un paradosso, perchè chi ha figli in modo naturale non deve sostenere dei test, ma questo è proprio la differenza tra natura e stato, la natura fa le cose seguendo la casualità prova lampante che non esiste alcun dio, mentre invece lo stato deve fare le cose in modo giusto.
Nota x i mod: lo riinvio con le opportune modifiche perchè mi rendo conto che il precedente era fuori dal regolamento, chiedo venia
Per far crescere sani fisicamente e moralmente i figli ci vuole tanto amore e sensibilità, doti che non mancano in una coppia omosex. Non so se lo avete notato pure voi, ma ho notato una sensibilità superiore tra le mie amiche ed amici gay.
@strozzapreti
mah per quello direi che dipende da persona a persona, conosco gay e lesbiche sensibili come un new jersey dell’autostrada ed etero sensibilissimi così come viceversa 😉
l’equilibrio, l’amore e la sensibilità dovrebbero essere le doti principali di chi vuol diventare genitore, indipendentemente dall’orientamento sessuale che ha… purtroppo non è sempre così 🙁
È ovvio che sono favorevole ma comunque non me la sento di crocifiggere (laicamente) quelli che hanno dei dubbi, per il semplice motivo che questo dibattito è nuovo in Italia, non abbiamo molta visibilità per le coppie gay e tantomeno per quelle con figli. Per cui rimangono molti stereotipi.. la gente ci vede come strani o esotici, “gli omosessuali” le cui abitudini curiose andrebbero studiate quasi come fossimo una tribu misteriosa dell’foresta amazzonica. Nella cultura prevale ancora lo stereotipo del gay giovane, frivolo, con una vita sessuale molto intensa e promiscua, che cerca il divertimento, una figura poco “familiare” insomma. Ecco perché quando si parla di adozioni gay ne parlano quasi come se i genitori gay volessero farli crescere in fondo a un locale gay e senza contatto con gli etero! La realtà banale che le nostre vite, routine e priorità sono più o meno simili a quelle degli etero, che non siamo più “sessuali” di loro, non viene rappresentata dai media o nella cultura. È un problema culturale, non solo religioso.
Non per questo che dovremmo negare le adozioni ai gay (sarebbe come negare le adozioni ai musulmani perché vengono visti come tutti terroristi potenziali, o negarle ai rumeni perché sono tutti ladri, ecc.)
@ Kaworu
Hai pienamente ragione, volevo solo precisare che in percentuale ci sono più persone sensibili, quindi più umane negli ambienti gay.
Ah certo che se l’opinione prevalente (non qui per fortuna!) è quella che i bambini devono avere dei punti di riferimento, ovvero dei genitori, di entrambi i sessi (un padre o maschio, ed una madre o femmina) per crescere bene…beh allora di strada dobbiamo ancora farne tanta.
Più che preoccuparmi se sia giusto o meno che le coppie omosessuali possano adottare o no un bambino mi preoccuperei dei bambini che crescono nelle cosiddette (ed apparentemente tali) “famiglie normali”. Figura maschile e femminile? Genitori presenti ed attenti ai loro figlioli? Serenità e responsabilità nel crescerli? Valori saldi ed universali a cui affidarli?
Ma per piacere! La metà elle coppie sta insieme solo per abitudine….moltissimi quelli che non si separano solo “perchè ci sono i figli”. Genitori, specie i maschi, completamente assenti nella dinamica familiare e di crescita dei figli. Valori nei quali prevale solo l’individualismo, la sopraffazione e l’edonismo spinti….Di questo occorre preoccuparsi. Sono convinto, per conoscenza diretta, che c’è molta più sensibilità e responsabilità in una coppia omosessuale.
Quanta strada ancora da fare.
Intendevo dire: per far crescere bene i bambini sono più utili le strutture di aiuto alle famiglie che i modelli di famiglia proposti. In questo senso una coppia che alleva un figlio, sia essa omo, etero o altre varietà, ha gli stessi problemi. Asili nido, scuole pubbliche degne di questo nome, palestre, piscine,strutture sociali e mediche per l’ infanzia. Una riforma del diritto di famiglia che apra alle coppie diverse dalla famiglia tradizionale senza prevedere questo non può realizzarsi. Come non si è realizzata la riforma Basaglia: politicamente è stata una scelta civile liberare i malati psichiatrici, ma li si è messi in mezzo di starda.
Cambiamo punto di vista e mettiamoci in quello che forse ha più importanza, quello del bambino adottato.
La domanda giusta è: per un ragazzino, è meglio avere due genitori gay o stare in orfanotrofio?
E personalmente credo che la prima soluzione sia largamente preferibile.
Sostenere che l’alternativa sia fra coppie etero e coppie gay è quantomeno disonesto da parte dei detrattori delle adozioni gay.
OT ma solo il titolo mi ha fatto spaccare dal ridere:
Transessuale brasiliano si denuda in chiesa, aggredisce il parrocco e ruba le offerte:
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=67368&sez=LEALTRE
Vedete, questo sarà il futuro se accettiamo i comportamenti disordinati! 🙂
x viano
kiarimento letto.immaginavo…
ciao buonanotte!
x rocco
🙂
@ rocco
DIRETTAMENTE DALLA CASSETTA DELLE LETTERE DI BENNY 4 x 4
STRETTAMENTE CONFIDENZIALE TOP SECRET
Caro Santo Padre,
sono un omosessuale pentito che vorrebbe riconciliarsi colla Chiesa
cattolica. Come posso fare per espiare le mie colpe?
Karo ex-Busone
È anzitutto fondamentale ke tu ti konfessi e ke peu dimostri
Pentimento mettendoti a disposizionen della Kiesa, per Esempio
elarcendo tutte le tue Proprietà in Benefitschenza, cioè al Klero, ke
à tanto Bisonjo, oppure retschitando 4000 Rosarioni mistitschi a
Skwadre sulle Cinokkia… ma forse è meljo la prima. Komunkwe kwando wei
dal Prete per diren le Preghjeren gwarda bene ke le …alle del Rosario
non abbjano i Peli, altrimenti potresti rikaderen in Tentazione anke
ße -ße non altro- rimarresti fedele alla Kiesa.
Contrario: i bambini devono crescere con genitori di sesso diverso
Una individuo non può non ricevere un messaggio dal comportamento degli adulti, infatti è proprio dai nostri genitori che impariamo a relazionarci e porci nei confronti del mondo.
@andrea
E quale sarebbe il messaggio che un individuo deve ricevere dal comportamento degli adulti?
Se i genitori sono di sesso diverso il messaggio è corretto?
Sulla base di quale fondamento scientifico fai questa affermazione? >O non è piuttosto solamente un’opinione comune e purtroppo molto diffusa?
In più: i genitori di sesso diverso che si picchiano tra di loro, che sono assenti nell’educazione, che trasmettono solamente valori individualistici e non solidaristici (ovvero una buona fetta dei genitori attuali) sono migliori di una coppia omosessuale che magari (e molto più facilmente) proprio perchè messa di fronte ad un compito non “usuale” è estremamente più sensibile e cosciente?
Impariamo a porci nei confronti del mondo meglio se ce lo insegnano un maschio ed una femmina piuttosto che due femmine o due maschi?
Abbiamo costruito un mondo mostruoso e l’abbiamo costruito tutto con genitori maschio-femmina. La storia umana è costellata di nefandezze, di quale corretta relazione con il mondo stiamo parlando?
La controprova non esiste, perciò non si può far altro che discuterne….
traggo nuovi spunti dall’ottimo intervento di MASSIMO
(niente contro ANDREA(MI)..ma l’analisi di MASSIMO..in mancanza di prova…mi sembra logikamente incontrovertibile.
solo detto la mia ANDREA(MI) mi raccomando….
vista l’ora del post,l’amiko ANDREA(MI) dovrebbe dormire…risponderà poi se vuole.
(non a me..io solo concordo con massimo fin ora…ma mi sa a lungo…)
ciao
secondo i dati dell’Istituto superiore di Sanità, 100.000 bambini sono cresciuti da coppie omosessuali. In Francia sono il doppio, negli Stati Uniti circa 14 milioni, tra figli biologici e adottivi.
non mi risulta che siano tutti omosessuali.
tra le altre cose i miei genitori sono eterosessuali così come i miei fratelli ma io no. non ho mai nemmeno saputo cosa significassero parole tipo gay e compagnia fino alle medie. eppure da che io ricordi sono sempre stata così.
l’orientamento sessuale non si modifica nè apprende per imitazione.
@kaworu
Bravissima| La percentuale di omosessuali provenienti da coppie omosessuali è esattamente la stessa di quelli provenienti da coppie eterosessuali. E’ statisticamente così.
Non abbiamo invece ancora una casistica così estesa da poter affermare che le coppie omosessuali crescono figli più equilibrati, consapevoli e tolleranti che le coppie eterosessuali.
Non abbiamo la controprova ma……sono molto propenso a credere che sia così.
La società odierna, dall’occidente all’oriente (con qualche rarissima eccezione) è una società maschile, costruita da maschi per i maschi, in cui la femmina ha una funzione sottomessa e puramente riproduttrice. Figuriamoci se una siffatta schifosa società può tollerare gli omosessuali.
Così come sono convinto che se fossero le femmine a governare il mondo od almeno avessero una reale, totale e fattiva parità con i maschi, il nostro pianeta starebbe molto meglio, allo stesso mondo riconosco agli omosessuali una sensibilità umana ed un modo di concepire la vita e le relazioni umane che gli eterosessuali (ed i maschi in special modo) nenache si sognano.
Dobbiamo discuterne e cercare di convincere tutti coloro che, anche tra di noi, sono ancora sottomessi a pregiudizi, che derivano da una mancanza di approfondimento e di conoscenza.
@massimo
beh diciamo che per ora le osservazioni fatte in quella direzione sono molto promettenti, nel senso che fino ad ora non si riscontrano differenze tra i bambini allevati da due donne (si in linea di massima gli studi si fanno con coppie lesbiche per il semplice fatto che per loro è estremamente più facile fare figli anche senza adozione) o quelli allevati da coppie eterosessuali 😉
si è riscontrata una minore sottomissione ai ruoli tradizionali da parte di maschi e femmine (il che non è un male), una leggermente minore aggressività dei maschi (e anche questo non è un male) e una maggiore tendenza delle femmine a orientarsi su attività non esclusive del proprio sesso (non male il fatto che delle ragazzine non abbiano come massima aspirazione quella di fare la velina…). cito a memoria eh,
l’orientamento sessuale non risulta modificato nel senso che le percentuali son sempre le stesse, idem stabilità mentale and so on. per ovvie conseguenze, i figli degli omosessuali sono tendenzialmente di mentalità più aperta.
Mi sono riletto e non vorrei essere frainteso.
Voglio dire che, mentre siamo sicuri degli effetti che una società costruita ad uso ed immagine dei maschi ha lasciato sul mondo (e quali effetti….guerre, sopraffazione, fame, sfruttamento,miseria), non abbiamo alcuna prova che l’introduzione in questa società di una reale, fattiva ed operante eguaglianza tra maschi, femmine ed omosessuali non sia la soluzione definitiva per costruire un mondo finalmente e definitivamente diverso.
La facile obiezione che alcuni possono muovere – laddove sono le donne a governare non è cambiato nulla- è un’obiezione facilmente rintuzzabile. Le donne che sinora hanno governato (ed anche importantissimi paesi come Inghilterra, India,…) lo hanno fatto gestendo una società maschile ed usando esse stesse i parametri e le categorie di pensiero maschile.
Lo stesso si può dire per gli omosessuali.
Io intendo una rale rivoluzione copernicana. Che avverrà solamente con uno straordinario cambiamento culturale. Utopia? l’ho già scritto altrove e lo ripeto: senza sogno ed utopia il mondo non cambierà mai.
Molto interessante tutto il dibattito. Non mi ci butto a capofitto ma dico solo attenti a tutti i pregiudizi. Non è vero che tutti gli omosessuali sono ostentatori della loro sessualità, non è vero che gli omosessuali sono persone di serie b non è vero che gli omosessuali sono più sensibili, non è vero che gli omosessuali sono atei, non è vero che gli omosessuali sono minorati mentali, non è vero che gli omosessuali non sanno amare, non è vero che gli omosessuali sanno amore più degli etero, non è vero che gli omosessuali sono aperti di mentalità, non è vero che gli omosessuali non sanno educare dei bambini, non è vero che gli omosessuali sono migliori degli etero, non è vero che gli omosessuali sono peggiori degli etero.
Nel mondo esistono le persone con le loro unicità e individualità. Fermarsi al sesso, alla religione, alla salute fisica, al colore della pelle per valutare le persone significa discriminare sempre e comunque. Far passare l’idea che gli omosessuali siano peggiori degli etero è una discriminazione bella e buona ma tentare altresì di far passare l’idea che gli etero siano peggiori degli omosessuali è altrettanto discriminante.
La mia vuole essere solo una precisazione, non ce l’ho con nessuno in particolare che ha scritto in questa ultimissima.
perfettamente d’accordo antonio 🙂
Grazie Antonio (e Massimo e tutti) della vostra comprensione
@ Tommy
Lo Stato DEVE garantire a tutti la POSSIBILITA’ di avere un figlio. E deve contemporaneamente garantire al figlio di crescere in un ambiente sano.
Quindi:
– è un DIRITTO avere la possibilità di avere figli;
– è un DIRITTO crescere in un ambiente “sano”.
Detto questo, qualcuno sa spiegare scientificamente per quale motivo una coppia di genitori omosessuali non debba costituire un ambiente “sano”?
Finora nessuno lo ha fatto.
La verità è che negare figli a una coppia di gay costituice unicamente una inutile quanto idiota DISCRIMINAZIONE, che non giova nè agli omosessuali, nè ai figli, nè alla Società intera.
Concordo con Antonio. Difatti la mia ultima credo fosse del tutto esauriente.
Non si tratta di attribuire a nessuno capacità taumaturgiche…..ma Antonio, credimi, il mio è un VOLER CREDERE che chi ha tanto sofferto, per secoli e millenni, le più feroci persecuzioni e discriminazioni, DEBBA ESSERE, SIA e SAPRA’ ESSERE differente da coloro che hanno portato il mondo alla rovina.
E’ un (inconsulto) ottimismo della volontà a fronte di un (certo) pessimismo della ragione….
Ma è l’unica speranza che ci resta. Tutti abbiamo creduto (almeno quelli della mia generazione) in quel sogno interrotto a Menphis da una pallottola il 4 aprile 1968. Alcuni di noi impararono addirittura a memoria le parole messianiche pronunciate da quell’uomo nel 1963 a Washington. Esse, allora come oggi, hanno un valore universale.
-I have a dream: that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: we hold these truths to be self-evident, that all men are created equal….- …..I have a dream that my four little children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin, but by the content of their character…..
Dove per -“tutti gli uomini sono creati uguali”- ci sia posto per tutti davvero, per chi crede e per chi non crede, per chi è bianco o nero o di qualunque altro “colore”, per chi è omosessuale e per chi non lo è…..
La mia è una speranza, un sogno che spesso si è infranto. Abbiamo creduto che dopo l’olocausto nazista si potesse vedere il popolo di israele pacifico e tollerante coi suoi vicini. Chi tanto ha sofferto….ed invece ancora sangue, lacrime, sopraffazione.
Ma non andiamo lontano. Ho educato ugualmente i miei figli ed ora i miei nipoti con queste idee, quotidianamente e con costanza. Ho avuto dei risultati. Sono felice di quello che ho fatto e sono felice di vedere che ci sono ancora speranze perchè tanti come voi, che sono sicuramente più giovani di me, sono sulla strada giusta.
Purtroppo le persone che subiscono dicriminazioni e persecuzioni possono finire con una mentalità di stress e di sopravivenza. Primo Levi in “Se questo è un uomo..” che lotta per rimanere umano e non diventare un animale quando soggetto a condizioni infernali. Era impossibile ritenere la sensibilità umana in quella situazione, dove ci si poteva uccidere per un pezzo di pane o un paio di scarpe. Non mi sorprende affatto che persone che avevano vissuto l’Olocausto e che avevano perso decine di parenti siano stati capaci di fare una pulizia etnica o altri orrori in Medio Oriente.
E’ anche vero che alcune minoranze discriminate come i neri o gli eberi si sono distinte al livello della creazione artistica, ma secondo me vivere in un clima sempre ostile non favorisce il benessere o la salute mentale delle persone. Si chiama “minority stress” credo
@ rocco.
Beh….la pulizia etnica in medio oriente l’hanno fatta diciamo…sulle persone “sbagliate”….E’ ovvio però che non ci sono persone “giuste”, è una battuta…
Oggi gli israeliani fanno vivere gli altri in un clima ostile e di stress. Loro nemmeno nei momenti più bui di Israele, hanno mai vissuto nelle condizioni in cui fanno vivere oggi i palestinesi nella striscia di gaza.
Comunque è un altro argomento, mi scuso se sono andato fuori tema. Ma con Rocco sono d’accordo in linea di principio.