Per il tribunale di Venezia il ‘no’ ai matrimoni omosessuali “non è razionale”

Una coppia di omosessuali, conviventi da 20 anni, ha chiesto di sposarsi in municipio. In seguito al diniego opposto dall’ufficiale di stato civile, si sono rivolti al tribunale di Venezia, che con un’ordinanza dello scorso aprile ha deciso di sollevare la questione davanti alla Corte Costituzionale. A detto della corte lagunare, “la norma che esclude gli omosessuali dal diritto di contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso non ha alcuna giustificazione razionale”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi (PDL), dopo aver definito “sconcertante” l’ordinanza, ha attaccato i giudici definendoli “ideologicamente schierati”.

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56 commenti

dysphoria_noctis

ah già, invece Giovanardi non è ideologicamente schierato… solo a pensare che Modena a livello nazionale sia rappresentata da brutti ceffi quali Ruini e Carlo “mi piace il tortellino” Giovanardi, mi vien male.

brunaccio

oplà si parlava ora con Barbara di Venezia,me la ricordavo città e gente democratica..bene!

io poi gente come il tale giovanardi non ci spreco il mio tempo a ragionarci…poichè non si può ragionare sul Nulla

Takeshi

Complimenti al super camaleonte della politica Abelardo Giovanardi. Fossi in lui mi vergognerei di andare in giro con quella faccia. Sentite come parla del proprio stipendio da miracolato. Tutti questi privilegi, oltre a tanto danaro, bonus, viaggi etc, appartamento pagato a nostre spese per le proprie trasferte inutili a Roma, con l’unico merito di servire i suoi padroni oltretevere.
Sora Giovanarda, guardi che gli omosessuali sono cittadini come gli altri e devono avere pari diritti con gli altri, visto che lavorano e pagano le tasse, mica come lei che mangia a sbafo alle spalle degli italiani.

http://www.youtube.com/watch?v=_RLTIBZA80w

Roberto Grendene

Dalla costituzione:
http://www.governo.it/Governo/Costituzione/1_titolo2.html

Art. 29.

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.

Art. 30.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

questi governanti (di destra e sinistra) sono riusciti a finanziare la scuola privata (in Italia = confessonale cattolica) passando sopra all’art. 33 (che specifica “senza oneri per lo Stato”) e non riscono a trarre dagli articoli riportati sopra che il matrimonio e’ tra due coniugi, senza specificare il sesso?

Emanuela

@Robertto Grendene.
Per i nostri governanti la Costituzione vale meno di un rotolo di carta igienica. Anzi, vale qualcosa solo quando fa comodo a loro. Quando dice cose che non gli fanno comodo, o la ignorano o tentano di cambiarla.
Mi viene da vomitare…

Horace

Quando i giudici fanno sentenze laiche i baciapile di cdx dicono che sono schierati, ma che politici abbiamo e votiamo.

Stefano Grassino

Quando Carlo Giovanardi farà un discorso inteligente, strapperò la tessera dell’UAAR dicendo: Dio esiste e tramite questo miracolo mi ha dato la prova scientifica che esiste.

fab

Il quesito del giudice di Venezia contiene un elemento dirompente: non si pone il problema se il diniego sia o no costituzionale o anche soltanto legale; si pone il problema se sia RAZIONALE.
C’è speranza. Anche la Consulta nemmeno si renderà conto del significato di ciò che le viene sottoposto.

Horace

Se la consulta dovesse liberalizzare il matrimonio omosessuale, sono certo che la chiesa offrirebbe il perdono a Papi con comunione dal papa in piazza san pietro in cambio di un decreto che vietasse le nozza gay.

Emanuela

Se non sbaglio qualche tempo fa un parlamentare del PDL propose di modificare la Costutizione, scrivendo che l’unico matrimonio è quello tra uomo e donna.
Stiamo attenti e vigiliamo…

Caterina

Scusate il momento di orgoglio campanilistico e di categoria 😉 : sono fiera di essere veneziana e di studiare giurisprudenza!
Spero solo di non essere anche concittadina di giovanardi(minuscole doverose)! 😉

OT: per quanto riguarda la nostra visibiltà, perché non facciamo una bella versione di “sincerità” di arisa sull’argomento laicità, ne facciamo un bel video e lo facciamo girare su youtube? Se mi metto d’impegno produco qualcosa di carino! La voce però ce la mette qualcun altro, con me rischiate d’ottenere l’effetto opposto! 😉

Loig

“la norma che esclude gli omosessuali dal diritto di contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso non ha alcuna giustificazione razionale”.

Hanno scoperto l’acqua calda.

L’unica cosa che può giustificare il NO ai matrimoni gay è l’omofobia, che è per definizione una paura irrazionale.

Loig

L’omofobia (tipicamente cattolica) di Giovanardi, ovviamente, è l’unica cosa VERAMENTE ideologica di tutta la faccenda.

I giudici hanno solo espresso una verità OGGETTIVA, di una logicità semplice quanto inattaccabile, che solo un imbecille potrebbe avere la faccia tosta di negare.

béal feirste

L’articolo 29 è un po’ vago ed ognuno lo può intendere come vuole.
Per restare in ambito PD, i teodem possono dire che non è stato necessario specificare che il matrimonio dovesse essere tra uomo e donna in quanto ovvio, mentre i radicali possono dire che si è lasciato aperto un ventaglio di possibilità tenendo conto che il concetto di famiglia avrebbe potuto evolvere.
Quale versione sia giusta dipende dalle opinioni di chi legge.
Da noi la maggioranza dei lettori è quello che è…

lindoro

@roberto grendene 16:18
mi risulta che sia stato berlinguer (luigi, ovviamente) a trovare l’escamotage per aggirare la costituzione su questo punto. ora è in europa e si dice che rappresenti gente progressista e laica. sarà…

Horace

Hi Hi Hi Berlinguer Luigi il danno che ha fatto alla scuola lo stiamo pagando e lo pagheremo per decenni, Berlinguer Luigi te lo raccomando in quanto a laicità.

Caterina

a disphoria_noctis: ‘Azz’, sentite condoglianze! Va beh che io non sono mica messa meglio, sono concittadina di brunetta…

MetaLocX

Certo che il divieto è irrazionale.

Giovanardi (PDL), dopo aver definito “sconcertante” l’ordinanza, ha attaccato i giudici definendoli “ideologicamente schierati”.

Giovanardi grandissimo ipocrita.

mafalostess

Ed allora il no a matrimoni tra adulti consenzienti consanguinei, tipo fratello e fratello o fratello e sorella, ha motivazioni razionali? Perchè sdoganare la sola omosessualità? Perchè senza violenza e con il libero consenso non si devono poter fare anche i matrimoni plurimi tra più di due persone con annessa orgia di gruppo?

Un dos tres

E le corna tra sposi gay come le vedete? Per voi un gay o una lesbica che fanno le corna al compagno o alla compagna sono altrettanto sporcaccioni dei mariti o delle mogli che fanno altrettanto?

dysphoria_noctis

@Caterina:

sono conterranea pure di Ruini ed Isabella Bertolini, e vivo nella città di Fini e Casini… peggio di così si muore 😀

brunaccio

qua al di là di tutto è bella la frase della sentenza

“non è razionale”.

l’omofobia in quanto fobia ha poco di razionale…articoli aggirabili costituzione a parte.

antonietta dessolis

“…ha attaccato i giudici definendoli “ideologicamente schierati”
com’ è che questi applicano tanto assiduamente, cioè un giorno sì e l’altro pure, ” il bue che dice cornuto all’asino”?
una conclusione itituzionale finalmente sensata, ragionevole e razionale 🙂
viene accusat adi “ideologia”; sarebbe bello che anche la Corte Costituzionale confermasse questa conclusione, ma poichè anche la Corte, come tutte le istituzioni, è fatta di esseri umani, se questi saranno ideologicamente schierati, _concretamente schierati_, non è scontato che ne traggano le doverose conseguenze 🙁
il mio pessimismo è purtroppo sostenuto da svariati esempi: ricordate il “crocefisso simbolo di laicita”? tanto per fare un esempio

Takeshi

Mafalostess, guarda che per il tuo caso ci sono farmaci che fanno miracoli.

lindoro

takeshi, mafalostess ha ragione tutto sommato: non esistono ragioni propriamente razionali per cui non possa esistere la poligamia per chi lo desidera finché è conivis e accettata da tutti i partecipanti. anche per le orgie non avrei nulla da ridire (anche se purtroppo non ho ancora avuto la fortuna di trovarmici 😉 ) del resto i rituali orgiastici hanno un’antica tradizione anche religiosa (e non mi sto riferendo, specificamente, a quello che succede in vaticano 😉 )
riguardo al matrimonio fra consanguinei c’è un qualcosa di razionale di fondo, perché l’accoppiamento fra consanguinei è più facilmente fonte di prole fisicamente problematica per via della somiglianza dei due corredi genetici dei genitori. Ma a quel punto non dovrebbe essere vietato i lmatrimonio ma la riproduzione. da un punto di vista culturale anche in quel caso no ci vedo nulla di particolarmente riprovevole.

lo so che il senso di quell’intervento era ridicolizzare, ma di fatto ha usato argomentazioni tutt’altro che risibili.

Prevenendo il seguito classico delle cretinate sul tema: no il matrimonio coi bambini e con gli animali non è lecito, fondamentalmente perché non può esserci una consapevole e completa comprensione e libera accettazione del patto matromoniale da parte dei contraenti.

Riguardo al riconoscimento delle coppie “non convenzionali”, oltre a ragionamenti di tipo filosofico, bisogna considerare quelli pratici: agevolare la convivenza e il legami, riconoscerne il valore e proteggere gli affetti lì dove si creano spontaneamente, è una cosa che fa risparmiare una barca di soldi. Quando due persone vivono insieme si aiutano tra loro, sono più felici e si ammalano di meno, lavorano meglio, richiedono minori risorse assistenziali… per questo, indipendentmente dalla forma e dalla natura del legame, riconoscere (idealmente) e favorire tutte le forme di coesione sociale è un bene non solo per la libertà e la dignità, ma anche per le casse dello Stato.

Loig

@ mafalostess

Infatti è così. Ma finchè nessuno ne sente il bisogno, direi che non è necessario sdoganare il superfluo. Non così per i matrimoni fra gay, invece.

Sara

Non gliene frega niente dei gay: gli piace solo avere il potere di controllare quel che si muove nelle mutande altrui. Se perdono questo potere, come altri poteri, sono finiti: paura, eh?

Macklaus71

“Ideologicamente schierati”= “state zitti e a cuccia, qui comando io: io sono un politico, sono uno che conta, sono il padrone”… Giovanardi, the face as the ass…

Emanuela

Infatti in Spagna c’è un caso molto famoso di fratello e sorella che convivono e hanno pure tre figli (tutti perfettamente sani), e hanno chiesto a Zapatero di legalizzare anche i matrimoni tra consanguinei. Di relazioni tra consanguinei ce ne sono molte (mia sorella sta scrivendo la tesi proprio su questo) solo che se ne parla poco perchè l’incesto è ancora un tabù.

Non ho capito però secondo Giovanardi da che parte sarebbero schierati questi giudici: non mi risulta che la sinistra italiana chieda a gran voce i matrimoni tra gay….

Rocco

A mafalostess, lindoro:
È semplicemente una cretinata paragonare i matrimoni gay con la poligamia, sarebbe più adatto paragonare i matrimoni eterosessuali con la poligamia visto che la poligamia è sempre eterosessuale.
La società ha già conosciuto la poligamia (all’epoca della Bibba erano tutti poligami), non è teorico. Ancora oggi nel mondo islamico c’è la poligamia.
La poligamia non è una popolazione di persone, non è un orientamento sessuale. Nessun 14enne deve confessare ai genitori che è poligamo.
La poligamia esiste in una società ultra-sessista (quindi non occidentale) dove un uomo benestante può avere più mogli perché le donne sono considerate quasi la proprietà dell’uomo. Una società che accetta i matrimoni gay invece è una società dove sono i sentimenti e il progetto di vita comune che giustificano il progetto di sposarsi, a prescindere del sesso dei due individui. Una società con il matrimonio gay è quindi l’antitesi totale di una società con la poligamia.

La poligamia è inoltre incompatibile con la politica sociale, familiare e economica dei paesi occidentali. Tutte le leggi concernanti l’eredità, l’affidamento di figli, divorzio, mantenimento, ecc. ecc. sono concepite per le coppie, non per gruppi di persone. I matrimoni gay non implicano nessun cambiamento all’istituzione del matrimonio nell’ordinamento giuridico, si tratta solo di estendere l’istituzione esistenti agli omosessuali.

Il paragone tra le due cose è indicativo di omofobia e piuttosto offensivo direi.
Per cui ribadisco con la stessa domanda: se accettiamo i matrimoni eterosessuali perché non la poligamia incesto ecc.

brunaccio

x rocco

sarebbe forse giusto il termine poliamoria,che non vuol dire orge(termine sprezzante in ogni caso)..da come avrei capito..poi mi dirai se sbaglio e dove sempre bello apprendere.io dieci minuti proprio

ciao

brunaccio

p.s così per evitare intrusioni

nella bibbia è previsto il concubinato(moglie più schiave..solo per l’uomo ovvio) non la poligamia

nel corano c’è un verso discusso “si possono avere più mogli ma se non si possono trattare alla pari meglio una”(…)
probabilmente scritto durante la faida con gli idolatri per cui vi erano molti maschi e poche femmine

così è…senza tante pretate.ciao

Sergio, Webmaster UAAR

@Antonietta: “Il crocefisso simbolo di laicità” non lo disse la Consulta, ma il Consiglio di Stato (vedi questa mia qui); la Consulta non si è mai pronunciata nel merito perché non esiste alcun articolo di legge che prescriva espressamente la presenza dei crocifissi nei luoghi pubblici, ma solo una circolare ministeriale dell’anno che fu, sulla quale la Consulta non è competente, potendo decidere solo sugli atti avente valore di legge. Ecco perché non si è mai fatta una legge che renda obbligatori i crocifissi: perché tutti sanno che se si arriva a quello, la Consulta (giusta sentenza 2/12/1979) la fa a pezzi con la motosega.

@Loig: la demonizzazione dell’omosessualità è fondamentale per la Chiesa cattolica; dove li trova tutti i disadattati che, per vergogna di dire a parenti e amici che non si sono ancora sposati, preferiscono farsi prete, il che giustifica il fatto che ancora non si sono trovati una donna e dà loro un ambiente repressivo quanto vuoi, ma dove tra pari sesso si possono sfogare? Inculca a un giovane omosessuale il concetto di peccato, ne farai un essere subnormale. Laddove hai la scelta di vivere con il tuo partner, invece, non hai più la necessità di vestir la tonaca, e il centro di reclutamento preti chiude. Già oggi han bisogno dei preti africani e sudamericani per coprire le parrocchie romane…

@béal feirste: ma sbaglio o è il nome gaelico di Belfast?

lindoro

rocco,
le tue argomentazioni sono sensate, ma appartengono a un contesto ancora diverso. io parlavo da un punto di vista morale, non amministrativo.

riguardo alla poligamia, fai una grossa confusione: ho volutamente non specificato i generi e le proporzioni dei partecipanti, ma ho chiaramente parlato di libertà e consapevolezza. tu confondi la poligamia con l’harem, che è una pratica evidentemente asimmetrica riguardo ai partecipanti. io non avrei problemi a riconoscere un marimonio fra tre donne, tre uomini, due uomini e una donna, due donne e un uomo e così via, purché i patti tra loro siano chiari, compresi e condivisi e accettati liberamente.

riguardo al definire “cretinata” l’accostamento del matrimonio gay a queste più insolite forme di legame, credo che dovresti usare termini più appropriati: la cosa che li accomuna è l’ottica dello stato (a “etica minimale”) che riconosce i legami tra i cittadini senza preoccuparsi di quali precise alchimie succedono nei loro cuori o nei loro cervelli. L’idea è quella di non giudicare i sentimenti o le scelte di nessuno, ma di riconoscerle e di accettarle. Cioè praticamente il contrario di uno stato a impronta religiosa che si permette di giudicare i sentimenti e i legami dei cittadini.

poi sono d’accordo con te che il nostro ordinamento ha una forma per cui tutte queste ulteriori possibilità sono molto più difficili da contemplare, e nessuno mi pare stia proponendo di inserire la poligamia nel nostro ordinamento. si discuteva della questione di principio.

Takeshi

@ lindoro

Sono d’accordo sul fatto che ci debba essere libertà assoluta nei rapporti interpersonali, quella cosa che fa venire l’orticaria a bagnasco, che vede nella libertà le crepe nella civiltà. Ovviamente tale libertà non deve cagionare danni ad altri.
Vedo che è almeno chiaro che il motivo della mia irritazione è il modo strumentale che usano i mezzi preti e i preti per dimostrare i loro argomenti sgangherati.
Ha ragione Rocco, non si può paragonare cose come omosessualità e poligamia, cosa hanno a che fare fra loro? E’ solo un modo per alzare polveroni sulla questione dei pax-dico o come li si voglia chiamare. Prima o poi, arrivando anche l’albania a questi patti civili riconosciuti da tutti fra persone dello stesso sesso (chi se ne fotte del termine matrimonio), ci dovremo arrivare anche noi e le sore Nazingher e Bagnasco dovranno mandarla giù la pillola… Solo perchè hanno scelto di vivere la propria omosessualità in chiave cripto, non è detto che debbano viverla così anche gli altri.

Rocco

L’orientamento sessuale non è un modo di organizzare la vita affettiva o sessuale, è una variabile biologica che poi viene sovrapposta sul modo di vivere e delle scelte dell’individuo. Ogni persona ha un orientamento sessuale e poi decide se essere vergine, celibe, monogamo, promiscuo, poliamoroso, fedele, traditore virtuoso, scandaloso. Questo cambia poco se uno è etero o gay, solo che se sei gay mancano le istituzioni formali quando vivi in coppia o hai figli. Quindi non si tratta proprio di fare il legame tra l’orientamento sessuale e qualunque scelta l’individuo possa fare nel corso della sua vita.

L’omosessualità, sarebbe bene ricordarlo, esisteva ancora prima dell’umanità per cui è un fenomeno biologico indipendente anche della cultura umana.

Non accettiamo le relazioni gay perché siamo aperti a qualunque cosa, li accettiamo perché sono sostanzialmente identiche alle relazioni eterosessuali, o le differenze che ci sono non sono tali da impedire un uguale trattamento legale. E’ lo stesso discorso con il razzismo. Se incontri una persona di un’altra razza che vive in Italia, lo accetti perché lo consideri semplicemente come una persona che ha le stesse capacità di te, e che la differenza etnica non importa. Non pensi “ah si, vieni, facciamo immigrare anche i canguri!” perché questo non si chiama accettazione, è razzismo presentato in un altro modo

Rocco

“ma ho chiaramente parlato di libertà e consapevolezza. tu confondi la poligamia con l’harem, che è una pratica evidentemente asimmetrica riguardo ai partecipanti.”

Non li confondo perché la poligamia = l’harem. Sei tu che confondi un’istituzione intrinsicamente sessista e asimmetrica con qualche “scelta alternativa” egalitaria che non è mai esistita. Vai nei paesi dove la poligamia è legale e osserva la condizione della donna.

Poi non è vero che non c’è chi vorrebbe legalizzare la poligamia o che non è un dibattito. Ripeto, la poligamia non è teorica, esiste oggi in Italia. In tutte le città italiane ci sono famiglie musulmane poligame con il marito padrone e sue mogli

Magar

Rocco, intanto l’harem andrebbe chiamato con più precisione “poliginia” (dire che nella tradizione islamica esista la “poligamia” è come dire che, in quello stesso contesto, un coniuge può ripudiare l’altro…).
Invece Lindoro chiamava le cose con il loro vero nome, per lui la poligamia, quella vera, è un istituto ancora tutto da inventare, privo di asimmetrie e disparità sessiste.

Poi è verissimo che l’apertura al matrimonio omosessuale comporta un cambiamento meno radicale della mentalità comune, quindi un’equiparazione tropppo spinta è impropria. Ma il dislivello non sta sotto il profilo morale.

michele

Un tempo i giudici e i poliziotti erano quelli che salvavano i fascisti e pestavano o condannavano i lavoratori.
Dopo la morte di Moro e Berlinguer sono venute Tangentopoli (ed ecco gli scandali sulla corruzione), il maxi-processo di Falcone e Borsellino, le inchieste di Casson su Porto Marghera e le morti sul lavoro.
Da quel momento, il giudice non è più stato “la carogna” cantata da Fabrizio De Andrè, ma quasi un “guardiano”, un “tutore” della Repubblica e della Costituzione di fronte allo sfascio della classe politica.
Anche questa volta la magistratura ha scritto una pagina di civiltà nella storia d’Italia (come, d’altronde, aveva già fatto con Beppino Englaro), e, aspettando di riavere una classe politica degna del Risorgimento e della Resistenza, accontentiamoci di un giudice che definisce gli omosessuali “razionali”.

Loig

@ Sergio, Webmaster UAAR

Sì, che l’omofobia sia una caratteristica intrinseca all’ideoogia cattolica io lo so.
Ma possibile che non esista un solo politico italiano serio che lo dica?

lindoro

takeshi, stiamo dicendo la stessa cosa su piani diversi. io stesso sono gay e anche se non ho un compagno al momento spero che prima o poi succederà e di poter uficializzare il nostro legame. bisogna sempre distinguere tra questioni pratiche e questioni di principio: su un piano di principio non vedo nessuna difficoltà concettuale a riconoscere pressoché ogni forma di legame. su un punto di vista pratico è evidente che se si facesse come la spagna, dove hanno semplicemente sostituito “marito e moglie” con “coniugi”, sarebbe una cosa semplicissima e pressoché prima di effetti collaterali. ci arriveremo anche noi un giorno, ma di certo dovremo devastare il nostro ordinamento legale per introdurre alcuni diritti striminziti qua e là e purché sia chiaro che non si legittima moralmente l’unione “demoniaca” 😉 quindi si riconosceranno I diritti collegati all’unione, ma non IL diritto di unirsi (se ne parlò molto durante il governo prodi, e il mio amico grillini ci riuscì quasi, ma non recriminiamo)

rocco: magar ti ha risposto come meglio non avrei potuto. Aggiungo solo che è ancora tutto da dimostrare che l’omosessualità sia esclusivamente (o prevalentemente) di natura genetica. Solo perché esistono animali omosessuali non vuol dire che quel carattere sia scritto nei loro geni: anche gli animali hanno una cultura, dei comportamenti appresi e dei guizi di fantasia 😉 proprio come ogni cane o gatto ha un carattere e un comportamento diverso dall’altro: vuoi forse dire che anche questi tratti sono genetici? il tuo ragionamento ha ben poco fondamento.

Rocco

Ma biologico non vuole sempre dire genetico.. gli ormoni che riceviamo nel grembo sono un fattore biologico ma non genetico, eppure ci sono delle indicazioni che possano influenzare il futuro orientamento sessuale dei maschi (negli esseri umani). Il dna sono le istruzioni per creare l’organismo, con i tratti adatti a un certo ambiente, ma poi quell’ambiente avrà un impatto a sua volta sulla realizzazione del dna, quindi non vedo una distinzione così rigida tra biologia e ambiente.. comunque è possibile che tanti aspetti del nostro carattere abbiano radici genetiche. Culturalmente siamo così abituati a considerare tutto ciò che è mentale come proveniente dall'”anima” e non soggetto agli stessi meccanismi della creazione del resto del corpo. Ovviamente non lo sappiamo perché esistono diversi orientamenti sessuali in natura, ma il mero fatto che esista l’omosessualità tra animali con menti “semplici” e senza cultura sarebbe un’indicazione che possa essere qualcosa di biologico. Gli scimpanzé per esempio hanno una cultura, cioè dei comportamenti che trasmettono da generazione in generazione in una determinata popolazione, ma i pengiuni? Secondo me non hanno una “cultura”, tutto quello che fanno deve avere un motivo biologico. Comunque è una questione complicata a cui non abbiamo risposte.. Moralmente la biologia non è una giustificazione dei comportamenti ma solo una spiegazione, d’altronde siamo tutti autonomi e capaci di fare le nostre scelte che vanno rispettate. Il mio punto era solo che non bisogna paragonare la questione perenne e profonda degli orientamenti sessuali minoritari con delle istituzioni sociali (poligamia) o delle scelte di vita (poliamoria, monogamia) perché confonderli sottovaluta molto il livello di discriminazione che vivono i gay in Italia.

enrico25

….Ma perche’ tanti discorsi….L’omosessuale esiste e quindi non è contro natura; paga le tasse e quindi deve essere tutelato sotto tutti i punti di vista.
Non capisco perche’ non debba esistere una legge contro l’omofobia (vi prego spiegatemelo!) e che i cattolici debbano dettar legge a uno che della religione (pur rispettandola) non gliene puo’ fregar di meno.

lindoro

enrico25,
la legge contro l’omofobia non esiste perché la binetti tra una fustigazione e un cilicio ha fatto la voce grossa, e ha minacciato di non votare la fiducia al suo governo… e non è ancora stata cacciata dal partito… che vergogna…

Paul M.

@Loig
Perche’ tu conosci politici italiani seri???? A me pare che siano tutti belli e pronti ad attaccare il carro dove va l’asino da pressapochisti e ipocriti. Il fatto che molti seguano le pseudo idee vaticanfasciste ne e’ la totale dimostrazione…!All’interesse della minoranza omosessuale, si antepone la maggioranza di bigotti di questo paese…col risultato che pochi, pochissimi politici italiani si espongano nella tutela dei gay e dei loro diritti.

Per cio’ che concerne l’articolo, mi allineo con chi pensa che certe battaglie non vadano piu’ combattute nelle sedi parlamentari, bensì nelle aule giudiziarie.Denuncie, querele ed esposti sono l’unico modo per far riconoscere e valere certi diritti inalienabili.
Buonanotte a tutti.

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