Lo psichiatra Andreoli: i non credenti e i sacerdoti

Lo pischiatra Vittorino Andreoli, già autore di uno studio sui sacerdoti italiani per Avvenire, ha spiegato oggi a Radio Vaticana la differenza tra atei e non credenti. “L’ateo è colui che non solo non crede in Dio, ma nega anche che esista e quindi in qualche modo ritiene che chi ci crede sia un illuso o uno che compie degli errori di valutazione – ha spiegato – Il non credente si differenzia dal credente semplicemente perché gli manca l’esperienza diretta di Dio e quindi per dirla alla Pascal “non basta voler credere per credere”, è importante quell’incontro ma quell’incontro può accadere fra un minuto e allora la distanza fra credenti e non credenti è di un attimo”. Andreoli, che si dichiara non credente, ha riproposto anche la sua descrizione del sacerdote contemporaneo: “è una delle poche figure che rappresenta una coscienza che sembra staccata dalla logica di questo mondo che è tutto legato al successo e al denaro. Insomma, è uno specchio in cui sia i credenti che i non credenti possono specchiarsi e quindi meditare. […] Per me è sempre una figura che merita grande attenzione, una figura di particolare interesse per i non credenti e questo mi pare che sia in logica con il messaggio del pastore che deve cercare le pecore che non sono nel gregge”. A detta di Andreoli, oggi “c’è un grande bisogno di sacro”: le inchieste disponibili mostrano tuttavia dati che vanno nella direzione opposta.

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106 commenti

Maurizio D'Ulivo

Anche se pronunciate da un sedicente non credente, alcune di queste affermazioni mi sembrano per niente condivisibili.

Io, agnostico e dunque non ateo ma nemmeno credente, non ritengo affatto che mi manchi semplicemente l’esperienza diretta di un cosiddetto dio: ritengo semmai che la percezione di un dio sia riconducibile più al concetto di illusione che a quello di esperienza, e questo per chiunque la provi.

Perchè un qualcosa di assimilabile al concetto convenzionalmente chiamato “dio”, se mai esistesse (ed è tutto da provare) è talmente inafferrabile per la specie umana da poter essere solo ipotizzato, senza che tale ipotesi possa avere alcuna speranza di essere dimostrata nè confutata.

L’unica cosa che posso dire di sapere è che, se anche questo ipotetico “dio” esistesse, sarebbe qualcosa di molto diverso dal dio descritto dalla bibbia, che è troppo raffazzonato e contraddittorio per poter essere anche solo lontanamente possibile.

statolaico

Ma che distinzione è mai questa? La distinzione tra ateo e non credente che fa Andreoli mi sembra forzata. Lui dice che l’ateo NON SOLO non crede in dio ma “nega anche che esista”: e di che si stupisce? Cioè che c’è di strano?? Vorrei ben vedere un ateo che non crede in dio ma che ne afferma allo stesso tempo l’esistenza!! Ma per piacere…

roberta

@ Maurizio D’Ulivo
sono pienamente d’accordo e aggiungo che mi sembra strano che un non credente parli
in questo modo dei sacerdoti e del bisogno di sacro:per me che sono agnostica
il sacerdote e’ un essere umano come gli altri ,che posso rispettare in quanto
essere umano,non certo per il suo ruolo,e il concetto stesso di sacro non ha il valore
che gli puo’ attribuire un credente

Alessandro Bruzzone

A me questo Andreoli sembra uno di quegli atei (“devoti”) che hanno ben capito che la Chiesa sa essere generosa con tutti, a prescindere dall’essere credenti o meno: basta servirla, e chiudono un occhio su tutto.

juan valdez

Quoto Maurizio, Roberta e Alessandro. Sono soprattutto d’accordo con Bruzzone; Andreoli infatti fa sue alcune proposizioni di teologi e pensatori vaticani che considerano l’ateismo una nicchia per pochi irriducibili e la non credenza una situazione momentanea e reversibile.
C’è da dire che questa sottigliezza filologica ha consentito a più di un soggetto di tenere i piedi in due staffe e scegliere il campo in cui gli conveniva militare.
Non c’è che dire: furbo Andreoli e furbi coloro che l’hanno imbeccato.

DF1989

“L’ateo è colui che non solo non crede in Dio, ma nega anche che esista e quindi in qualche modo ritiene che chi ci crede sia un illuso o uno che compie degli errori di valutazione”

Se uno non crede in dio, è ovvio che neghi la sua esistenza. Le due espressioni sono equivalenti. Che idiozia è questa?

StefaniAntiPapi

al prof.Andreoli serve uno psichiatra…,ma uno bravo eh !!

giancarlo bonini

Spero soltanto che se mai avessi bisogno di cure psichiatriche non debba essere preso in cura dal dott. Andreoli, ma penso che sia troppo occupato fra la redazione di”Mente & Cervello” e le sue molteplici apparizioni in televisione per curare chicchessia.
Una frase come ” l’ateo è colui che non solo non crede in dio, ma che nega anche che esista” non ha alcun senso: chi sarebbe, secondo Andreoli chi non crede in dio ma che non nega che esista? Oppure che crede in dio ma che nega che esista? E via di seguito in altre varianti.
Il credente avrebbe l’esperienza diretta di dio? Forse sta confondendolo con i pazienti del reparto psichiatrico?
La frase conclusiva poi mio sembra esattamente il contrario di ciò che si verifica, almeno qui in Italia; non c’è alcun bisogno del sacro, ma si sta facendo di tutto a livello massmediatico per andare nel senso opposto.

antonietta dessolis

forse è vero che gli atei e gli agnostici sono in aumento, o almeno aumenta la loro visibilità e consapevolezza, ma a quanto pare anche gli ” atei devoti” si danno un gran da fare a…baciar pile 🙂

antonietta dessolis

“è una delle poche figure che rappresenta una coscienza che sembra staccata dalla logica di questo mondo che è tutto legato al successo e al denaro”
questa sì che farebbe ridere, se non fosse diventata un luogo comune squallido, su cui c’è poco da scherzare: della serie “il danaro non è niente” (papa docet), salvo batter cassa un giorno sì e l’altro pure, per sottrarre risorse allo Stato, cioè a tutti noi; che ipocriti 🙁

roberta

in ogni caso, parlando da radio vaticana che altro avrebbe potuto dire?

lindoro

ho letto diversi libri di andreoli, e in almeno uno ha espresso giudizi molto duri con la religiosità, specilmante quella ottusa. ha pure, con altri ma come primo autore, scritto un libro che s’intotola “L’oppio dei popoli. Quando la religione narcotizza le coscienze” che mi pare non lasci dubbi sulle sue posizioni di fondo.
creo che l’equivoco nasca dal fatto che le osservazioni di andreoli hanno una matrice di tipo psicologico, mentre i commenti che ho letto qui hanno uno stampo filosofico. la sua è un’analisi, forse non condivisibile, do un modo di vedere le cose. la sua costruzione del “non credente” è utile per descrivere una persona che non si è mai posto sula questione religiosità delgi interrogativi profondi, e che quindi non ha esercitato una scelta pro o contro. Per come la mette lui (ma io non sono tanto d’accordo) è come se si trovasse in un limbo che può risolversi in due modi, quando la persona fa una scelta e “incontra” la questione religiosa. tra questi “non credenti”, definiti così, forse è possibile inserire anche molti che semplicemente seguono la tradizione religiosa, ma non la spiritualità collegata. un po’ come la sessualità, uno si scopre gay o etero quando scopre la sua sessualità, fino a quel momento è in uno stato indefinito. credo che questo sia il senso (psicologico appunto) delle sue osservazioni.

riguardo alla figura del prete, mi viene in mente solo qualche thread fa dei numerosi apprezzamenti fatti a don gallo (ma creo altrettanti se ne possano fare ad altre figure di sacerdoti). non è forse quella del prete una figura di congiunzione della “spiritualità” religiosa con la realtà sociale? non è una figura di adeguamento dei dettati alla vita reale delle persone? (ripeto: mantenete la lente “Psicologica” mentre ci ragionate)

da ultimo, credo che secondo questa lettura anche il discorso sul bisogno di “sacro” assuma una luce diversa. è la difficoltà di vivere prendendosi le proprie responsabilità e facendo le proprie scelte (una cosa difficile da imparare in un paese dove ci martellano con la favola che gesù ci guarda e ci protegge), il bisogno di “sacro” è quindi una metafora del bisogno di assoluto, del desiderio (che ha caratteristiche infantili) di ricondursi a un’entità superiore che “dia un senso” al nostro vivere tormentato. andreoli parla del “bisogno” di sacro, non della tendenza alla sacralità: il fuoco è sul bisogno, non sul sacro. la sua è una valutazione, ancora una volta, di tipo psicologico, non religioso.

andrea

io sperimento ogni giorno la non esistenza del cosiddetto Dio

giancarlo bonini

Ho associato nel mio precedente post il nome di Andreoli alla rivista “Mente& Cervello per errore; in realtà si tratta di un altra persona e di ciò mi scuso.
Per tutto il resto confermo quanto scritto.

sanleo

Il suo nome andrebbe levato dalla lista dei FAMOSI NON CREDENTI. Secondo me è un infiltrato.

Manlio Padovan

Il prete staccato dalla logica del mondo di denaro e successo? Basta guardare dove i preti hanno il potere e in casa vaticana. Che venga a vivere qui da me un anno e vedrà che gli atei sono capaci di essere lontani dal successo e dal denaro.
Mi pare che Andreoli abbia sempre amato giocare anche lui a due piedi in una staffa. E visto quello che circola tra i cattolici, come psichiatra com’è?

Stefano Grassino

Ma lo I.O.R. che razza di assegno gli ha staccato?

peter

Tralasciando la parte sull’ateo e il non credente che é a dir poco una cazz.ta. Il prete della parrocchia vicino a casa mia prese il posto del precedente circa 20 anni fà, arrivando su una 500 tenuta insieme con il nastro adesivo, ora possiede una macchina, un furgone e un ape, ha fatto alzare di un piano la casa in cui vive ed é, sencondo l’indice BMI, un forte obeso.
Invece il precedente abbandonó la scesa dopo aver messo incinta la perpetua. Molto distaccati dalla realtà! Belle figure da seguire, soprattutto i pedofili!

Dinathos

Sarei curioso di conoscere l’opinione di tale “psichiatra” sul dio della Bibbia, un misto di sadismo, di narcisismo esasperato, di perversione e quant’altro di riprovevole si possa immaginare.

Laurentia

Ritengo che Andreoli sia un grande teorico della psichiatria e ammiro soprattutto le sue analisi sull’ universo giovanile contemporaneo. Il che non vuol dire che sia un grande psichiatra, ovvero una persona in grado di aiutare “concretamente” chi soffre. Da questo punto di vista non lo conosco. La sua analisi su buona parte dei sacerdoti è per me condivisibile. E’ chiaro che gli manca una esperienza sui maestri spirituali di altre comunità, che in Italia ci sono e spesso sono più avanti della maggior parte dei religiosi cattolici. Condivido in buona parte anche la sua analisi sui non credenti, anche se capisco il fastidio che vi provocano. Ma voi siete non credenti coscienti e militanti e avete deciso di dare alle vostre opinioni degli obiettivi politici e una cultura pari con le altre. Molti non credenti hanno semplicemente dei dubbi, molti altri non si vogliono impegnare o non ne hanno gli strumenti. Chi vi vorrebbe convertire forzatamente non ha la coscienza che molti di voi hanno probabilmente “contrattato” prima di rinascere in questo pianeta una vita libera dalle religioni.

hexengut

Lindoro. grazie per la tua chiara esposizione. Resta il fatto che chi comunque anela al sacro non può in alcun modo definirsi areligioso o non credente. E resta il fatto che, ma è forse un mio limite, personalmente non amo e non stimo gli psicologi in generale e il loro modus procedendi. Per quanto riguarda la figura del prete, probabilmente non riesco a mantenere la visione della lente psicologica che tu chiedi, ma ritengo che un don Gallo, come individuo, sia una persona meritevole di stima; ma senza nulla avere a vedere con un supposto tramite di congiunzione tra spiritualità e realtà sociale. In compenso a fronte di poche brave persone che sono anche sacerdoti, c’è la miriade di troppi altri preti a dir poco stigmatizzabili.

fab

Sono dichiarazioni talmente contro la scienza che in una società sana dovrebbero fargli perdere la cattedra. Invece immagino che ne otterrà un paio di altre.

Dalila

@ Dinathlos

“Sarei curioso di conoscere l’opinione di tale “psichiatra” sul dio della Bibbia, un misto di sadismo, di narcisismo esasperato, di perversione e quant’altro di riprovevole si possa immaginare”.

Sono d’accordo con te. Ma sai, l’ultima volta che ho espresso un concetto simile in questo blog pochissimi giorni fa (con tanto di prove alla mano, basta leggere) qualcuno ha osato dirmi che tutto fosse frutto di una mia fantasia diciamo assai “stupefacente”…

In alcuni casi l’ignoranza uccide.
In altri casi sono i soldi che corrompono.

MARA

Non posso fare a meno di dire, la mia esperienza che mi porta al rispetto di chi spende la propria vita per l’uomo che sia sacerdote, ateo, non credente, ecc. (mettendo in conto gli errori ) Io sono una credente. Dio si è fatto uomo per me, per noi, per tutti. Provate a vivere senza pregiudizi, ci provo ogni giorno, non è sembre facile, ma la fede mi aiuta a vivere con una coscienza che non esclude che il bene c’è ovunque. Non è qualunquismo. Grazie ad Andreoli, mi ha aiutato a riflettere su una figura controversa sicuramente, ma che mi aiuta a vivere il mio rapporto con Dio. Abbiamo bisogno di SACERDOTI , e loro hanno bisogno di noi.

For all the gods

Questa frase non è sbagliata nel senso della contraddizione, ma è rinforzata “L’ateo è colui che non solo non crede in Dio, ma nega anche che esista e quindi in qualche modo ritiene che chi ci crede sia un illuso o uno che compie degli errori di valutazione”
E’ rinforzata perché è rivolta in ambiente credente praticante, loro capiscono meglio, il rinforzo sta nel ripetere due volte un concetto “L’ateo è colui che non solo non crede in Dio, ma nega anche che esista” casomai un doppione, non contraddizione
molti credenti praticanti, ed i funzionari stessi hanno possibili dubbi, forse tutti, ma non negano ugualmente in quei periodi che esista. Ecco il punto, e poi tornano a credere (o credere fra virgolette)
Lui come psicologo lo sa, (e qualcosa deve pur scrivere, di non offensivo ed accettabile da loro, non discutibile) . A esempio “sappiamo” ma “non neghiamo Babbo Natale”, giustamente.
Ai bambini lasciamo la possibilità del dubbio, basta una frase tipo sarà vero? detta dalla mamma apposta, quando è grandino,un “sembra ci sia”..ma? è bello lo stesso” e se lo matureranno crescendo, praticamente arrivano in prima elementare o seconda sapendo che possono essere i genitori, ma se ne guardano bene di dirlo, vogliono ancora illudersi, perché il bel sogno continui. Io quando li sentivo trafficare a mezzanotte vicino all’albero stringevo gli occhi e mi rendevo immobile, non mi giravo nemmeno per non bloccarli e far vedere che dormivo, ero molto emozionato e cercavo davvero di dormire o “scappa” babbo natale per paura di esser scoperto.
Sarà un fingere loro opportunistico verso la 4-quinta elementare, per paura che i regali non arrivino più, ed è una esercitazione alla vita sociale, ma consiglio ai genitori di non insistere dalla terza in su che esista, nemmeno disilluderli brutalmente, sono grandi e non va bene che siano “gli altri” come il prete del catechismo,a dire che i genitori mentono, lui no,lasciare qualche sorrisino quando porranno il dubbio, anche all’asilo, più tardi frasi tipo “se non c’è è meglio continuare a fare finta che ci sia vero?”, perché maturino a soli e non si deludano, ed il gioco della sorpresa di mezzanotte continui anche da grandi.

Stefano

@ Mara

Dio si è fatto uomo per me, per noi, per tutti

Dio si è fatto uomo per te (secondo te), certo non per tutti (e certo non per noi).
Quindi noi non abbiamo bisogno di sacerdoti, non più di quanto tu abbia bisogno di imam.
Un sacerdote è prima di tutto un uomo e quell’uomo va valutato. Per quello che dice e fa, non per la veste che porta. Fatta questa necessaria precisazione, il fatto che uno sia sacerdote, in via preliminare, per quanto ci riguarda, lo fa partire col piede sbagliato 🙂
Come è partito con il piede sbagliato Andreoli, che contrappone la logica di questo mondo (?) a quella …(?) dell’altro mondo (?).

roberta

@ MARA
non e’ mia intenzione scatenare fuoco e fiamme come prevede l’amico Antonio
(che saluto)
rispetto il tuo punto di vista,ma ti faccio notare che ha bisogno di sacerdoti chi e’
credente,e in particolare di preti cattolici chi e’ cattolico
ma al mondo ci sono persone di tante altre confessioni religiose che quindi del prete
cattolico non hanno alcun bisogno (semmai dei loro ministri di culto)
e infine i non credenti e puoi immaginare la loro posizione
ripeto,e parlo solo per me,io posso rispettare un sacerdote come persona,
posso ammirarlo se aiuta gli altri,ma oltre questo non vado
sono convinta che nessuno sia depositario della verita’ assoluta
cerco di vivere facendo i conti con la mia coscienza ,la mia capacita’ di sentire e di pensare
certamente imparando anche dagli altri,ma senza elevare nessuno a maestro assoluto

Paolo

Siamo tutti coinvolti in questa discussione”spirituale”. Il fatto è che la maggioranza degli uomini ha necessità di credere in qualche cosa di superiore e questo fin dal paleolitico superiore. Oggi e forse per altri migliaia di anni il bisogno religioso resterà “per la maggioranza di esseri umani” inelutabile. Poi le differenziazioni religiose sono sotto l’occhio di tutti
ed è naturale come diversi sono gli usi e i costumi delle popolazioni mondiali. In qualche paese socialista era stato imposto per legge l’ateismo ma ciò non ha prodotto nulla di positivo poichè il bisogno religioso è parte integrante dell’evoluzione del genere umano. Lasciamo che l’evoluzione compia i suoi passi….anche perchè è difficile intromettersi o evitare che ciò accada…..certo la cosa può piacere o non piacere ma ritengo anche che ci siano altre cose ben più nefaste che sono ancora retaggio di una evoluzione in corso….l’aggressività verso i diversi; le guerre per la difesa del territorio; le stesse guerre per imporre le proprie religioni!!!!
L’essere umano è un primate in continua evoluzione e nel 2009 abbiamo ancora scaricato solo il 10% di tutto il suo “programma evolutivo”.

Sandra

Ho letto il testo dal sito di RV. Andreoli si definisce “non credente” secondo la propria interpretazione, un “vorrei ma non posso”. Si mette su un piano intermedio, sembra dire “non sono cosi’ cattivone da escludere l’esistenza di dio, mi piacerebbe essere credente, ma non ci sono ancora riuscito”. Nel frattempo dice che “tutti dobbiamo volere bene ai preti”. Mah, e perche’? Dice che sembrano (e non sono! in questo e’ onesto) staccati dalla logica del successo. Beh, dipende, ci sono quelli che fanno carriera anche tra i preti, e che quindi il successo lo raggiungono. L’ambizione certo e’ piu’ frustrata, perche’ le possibilita’ sono comunque limitate. Staccati dalla logica del denaro, ma non e’ che l’operaio o l’impiegato siano attaccati alla logica del denaro, e’ che per mandare avanti una famiglia hanno bisogno di denaro, mentre il sacerdote percepisce il suo stipendio, e non si e’ mai sentito di un prete sfrattato perche’ non riusciva a pagare l’affitto. Quest’uomo sara’ anche molto intelligente, ma lontano dai libri mi sembra abbia idee poco realistiche. Oppure sta invecchiando, e si sta riavvicinando alla fede per il classico fattore fifa. Oppure spera di essere il conduttore di un qualche nuovo talkshow.
Nel mondo c’e’ bisogno di giustizia, non di sacro. In nord europa i preti sono pochissimi, e non se ne sente la mancanza, perche’ c’e’ maggiore giustizia sociale.
Trovo assurdo che al termine di una vita dedicata al pensiero e agli studi, l’unica idea per superare il consumismo che si affaccia alla mente di Andreoli sia quella del sacerdote. Come diceva mia nonna, “piu’ studiano meno sanno”.

Pasquale

Completamente cervellotica la differenza tra ateo e non credente. Si ha bisogno di rispetto tra posizioni diverse. Questo rispetto non c’è e non ci può essere finchè abbiamo i credenti cristiani pronti a condannarci all’inferno se abbiamo una posizione leggermente diversa dalla loro. In tutti i rami devono dire la loro. Che la dicano la loro. Che giudichino tutto il mondo. Hanno abnche il potere di farsi sentire. Hanno tutto in mano , soprattutto le cosciemnze. E sanno bene incatenarle. Questa la chiamano libertà. Contenti loro!!!!!! Ci sono anche i cosiddetti progressisti. Penso a Zanotelli. Gli lascio la sua fede perchè lui mi lascia la mia libertà. Non c’è contrasto tra fede e non fede, tra credente e non credente. Se c’è rispetto e non si è arroccati in logiche di potere e di economia. Come è oggi la Santa Romana Chiesa.

Daniela

In realtà l’agnostico è colui che cerca Dio continuamente. Un conto è fregarsene, un conto è capire e cercare. Questo hanno fatto tutti i filosofi sulla faccia della terra, da sempre. Dimostrare l’esistenza o la non esistenza di Dio. Nessuno è mai riuscito a dare una vera dimostrazione, nè in un senso nè nell’altro. Conosco una persona che ha incontrato Dio e gli ha cambiato la vita da un’attimo con l’altro. Chissà quante volte Dio vi è passato di fianco, ma avete fatto finta di nulla. Per chi dice che ha continua esperienza della non esistenza di Dio, rispondo che io invece vedo tutti i giorni Dio che vi si avvicina e vi parla, ma voi lo cacciate come un’intruso. Se non fosse così, state certi che avremmo un mondo sicuramente migliore e molto meno egoista! Ne abbiamo ancora di strada da fare!

stefano b.

bel furbetto
il solito cerchibottista

così cerca di accontentare tutti ma alla fine non soddisfa nessuno, pur ricevendo la benedizione della chiesa dato che non nega a priori la stessa
e ai preti questo va molto bene
tipico di questi personaggi che devono arrampicarsi sui vetri per dare delle risposte soddisfacenti ai loro pazienti
e poi di preti che vivono scevri da qualsiasi pulsione materialista non ne ho mai conosciuto nessuno: denaro, donne, tranquillità, vanagloria…
per sentito dire qualcheduno c’è, Don Ciotti e similari, ma sono spesso loro stessi emarginati e vilipesi da quel gregge a cui lui inconsciamente anela
dato che mi sembra abbia già iniziato a belare

Halftrack

“…sacerdote contemporaneo: è una delle poche figure che rappresenta una coscienza che sembra staccata dalla logica di questo mondo che è tutto legato al successo e al denaro.”
Sto per finire di leggere “Uscire dal gregge” del nostro Raffaele. La storia della Chiesa fa rabbrividire, altro che “staccata dalla logica di questo mondo”! I cristiani hanno sulla coscienza milioni di morti ammazzati e torturati. Da quando hanno attribuito a Costantino il detto “In questo segno vincerai” hanno voluto vincere e dominare, ma, soprattutto, requisire le ricchezze altrui: ebrei e chiunque non fosse d’accordo con loro. Oggi si possono permettere di essere staccati dalla logica di questo mondo perchè hanno accumulato (e accumulano) ricchezze non sudate! E sono sempre in giro a fare gli splendidi.

Dalila

Noi avremmo bisogno di sacerdoti?
Esattamente quanto un pesce ha bisogno di una bicicletta!
🙂
E perchè poi?
Il sacerdote è un essere umano che ha il privilegio di esser pagato senza far praticamente nulla, ascolta le confessioni in dettaglio (quindi i fatti altrui) ponendosi al di sopra di altri ed ha anche uno spazio riservato: la messa ovvero il suo personalissimo talk show alla Hide Park in cui racconta tutte le sciocchezze che vuole senza un vero contraddittorio.
Splendido!
In effetti alla luce dei fatti non capisco perchè tanti giovani non più sentano la vocazione…

tessy98

Non siamo noi ke abbiamo bisogno dei sacerdoti ma loro di noi è ben diverso…..
andavo a confessarmi,andavo a messa,facevo offerte……già,andavo e faccevo ora non più xkè mi son resa conto troppo tardi che è tutta ipocrisia,prendiamo i preti pedofili nn vengono condannati ma spostati di sede capirai che assoluzione,nell immenso vaticano poi vengono coperti dai pezzi grossi per nn far saltar scandalo,ed infine leggetevi il libro vaticano s.p.a e sfido chiunque una volta letto se torna in chiesa a mettere offerte.
io credo in Dio ma non più alle cose fatte e dette dall uomo che si rende meschino per il potere e denaro,e poi la peccatrice sono io che da divorziata e convivente nn posso fare la comunione,nn posso battezzare nessuno ecc, poi scomunichiamo chi somministra la nuova pillola e chi la prende………mah c è molto da dire e soprattutto da pensare!!!!!!

Dalila

@ For all the Gods

“Questa frase (…) è rinforzata “L’ateo è colui che non solo non crede in Dio, ma nega anche che esista e quindi in qualche modo ritiene che chi ci crede sia un illuso o uno che compie degli errori di valutazione”
E’ rinforzata perché è rivolta in ambiente credente praticante, loro capiscono meglio, il rinforzo sta nel ripetere due volte un concetto “L’ateo è colui che non solo non crede in Dio, ma nega anche che esista” casomai un doppione, non contraddizione”.

Si chiama, in genere, ridondanza.
E si’ in certi ambienti è assolutamente necessaria dal momento che la probabilità di apertura a capire il punto di vista altrui è pari a zero.

Sandra

“Le gerarchie ecclesiastiche – formate da maschi adulti e illibati che dai tempi della disturbante adolescenza vivono rigorosamente tra loro sorvegliando da lontano i gesti e gli occhi misteriosi delle donne – considerano la pillola abortiva RU486, la cosiddetta “pillola del giorno dopo” che agisce entro le 7 settimane di gravidanza, un “pesticida umano”, “un veleno”, che le donne usano contro la vita. La sua “facilità di impiego” la rende diabolica, addirittura “una crepa nella civiltà”. In difesa della quale volentieri aggiungono la minaccia futura della scomunica e la pratica quotidiana delle offese.”
Pino Corrias, http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2310959
(guardate la vignetta che precede l’articolo)

stefano

affermazioni bislacche quelle di Andreoli.
chiaro che un ateo nega l’esistenza di dio, quell’alfa privativo altrimenti che ci sta a fare?
il non credente è scettico ma dubito che “non abbia la forza per credere” semmai cerca un segno tangibile dell’esistenza del divino che non trova da nessuna parte.
riguardo il bisogno del sacro le statistiche dicono l’esatto contrario.

stefano

o forse potrebbe anche essere che sono in aumento le persone che pensano col proprio cervello!? che vedono in b16 un povero relitto del medioevo vestito come una salsiccia ricoperta di ermellino, lontano 1000 anni dai problemi reali della vita come la disoccupazione, precariato ecc.? chissà se Andreoli si è posto questa domanda…

Alex

il fatto che lo abbia detto uno psichiatra già mi convince poco.

antonino

andreoli ha avuto una “benedizione” dalla chiesa perciò parla in questo modo.
lo psichiatra per far bene il proprio lavoro deve conoscere la “cultura” del credente e quella dell’agnostico”.
possibile che non conosce tutti i mali causati all’uomo da alcune religioni, in primo luogo dalla quella cattolica ? non ha mai sentito parlare del complesso di colpa che fa nascere questa religione? delle paure e del terrore in cui fa vivere l’uomo?
i sacerdoti per andreoli “sono staccati dalla logica di questo mondo che è tutto legato al successo e al denaro”.
dove vive costui per affermare ciò?
possibile che non conosce la vendita delle indulgenze ed il mercato del sacro?
ci sarebbero tante cose da dire….

RU486

conoscete zichichi, il fisico che si dichiara credente e fervente ammiratore di g.p.2, e che appare in ogni trasmissione tv per affermare che l’evoluzione di darwin non è scienza galileiana (ottenendo di conseguenza plauso vaticalio) ….

ecco questo psichiatra mi ricorda proprio zichichi…

cosa non si fa per assicurarsi visibilità, carriera, apparizioni televisive (nelle nostre tv, non in quelle europee)

tutto il mio disprezzo e disgusto

stefano

x Daniela

un mio parente fervente cattolico andava in chiesa tutti i giorni e pregava sempre, anche quando le cose anvano male ringraziava sempre la divina provvidenza.
un giorno si ammalò di cancro osseo, aveva 56 anni.
non so quando e se dio gli sia passato accanto, lui è morto in appena un anno di sofferenze atroci rinnegando tutto quello in cui aveva creduto e non è risorto ne in questa ne in un’altra vita.

stefano

x ru486

zichicche? a bè lui è fortissimo 😀 lo ricordo in un programma tv di qualche anno fa (nn ricordo quale) mentre negava l’evoluzione perchè in contrasto con le leggi della termodinamica 😀

Silvio Manzati

Ateo è uno che è senza dio. Il non credente, il senza dio, “si differenzia dal credente semplicemente perché gli manca l’esperienza diretta di Dio”, ma anche l’esperienza diretta del drago, dell’ippogrifo, di satana, ecc. Qualche anno fa Andreoli organizzò a Verona, presso una congregazine regiosa, degli incontri denominati “monastero dei non credenti”. La maggior parte dei partecipanti era formata da “credenti”, curiosi di vedere come eravamo fatti noi atei. Io mi presentai come ateo, ma Andreoli osservò che così definendomi offendevo il “fratello” ospitante.

anna

ahahahahahahah i presti staccati dal mondo? alcune eccezioni, forse, ma in generale… per molti è solo un “posto fisso” pagato dallo stato.

lindoro

Daniela 10:45
io conosco molte persone per le quali l’essersi distaccate da dio e dalla religione ha cambiato loro la vita, e molto in meglio. Si sono improvvisamente tolte di dosso una quantità di zavorra, di sensi di colpa, di oppressione, di vincoli dell’anima che si tenevano dentro proprio perché, come dice andreoli, c’è “BISOGNO” di sacro. c’è una dipendenza dall’assoluto, in senso patologico, che si fonda sulle nostre insicurezze più profonde. quando si supera quella dipendenza quasi tutti scoprono che non hanno più bisogno di un dio, o dei sui delegati autonominati qui in terra.

Sandra 11:03
Pino Corrias fa un errore grossolano: la RU486 non è la “Pillola del giorno dopo”, sono due cose completamente diverse.

stefano

esistono alcune figure sacerdotali assolutamente off limits ma sono poche, don Gallo per esempio e pochi altri, il restante si accontenta del posto fisso con stipendio sicuro.

RU486

x Daniela e x tutti i cattotroll

ma perché il tuo dio invece di passarmi accanto per fare in modo che io mi accorga di lui e cominci a venerarlo non si manifesta palesemente?

che razza di dio è? e poi perché tu lo vedi ed io no?

considerato che non siamo nella palestina di 2000 anni fa, e che non siamo dei pastori analfabeti ed ignoranti, mi permetto di suggerirgli e suggerirti un semplicissimo metodo di manifestazione….

apparire contemporaneamente in tutte le tv del mondo ed in tutti i siti internet e comunicare semplicemente:

“salve a tutti… sono il dio dei cattolici, ecco ora mi potete vedere e smettere di disputare se esisto o non esisto…… inoltre, ad ulteriore dimostrazione della mia vera natura divina, mi diletterò in qualche miracolo in diretta….. farò ricrescere gli arti amputati a tutti i bambini vittime dello scoppio di mine inesplose di varie guerre (vedi sud est asiatico, africa ecc…)”

crederò il lui all’istante … te lo prometto….

forza e coraggio, che ci vuole, se è dio può fare questo ed altro….

cordialmente

Takeshi

Un tuttologo di chiara fama questo Andreoli, un luminare del cazzeggio.

bismarck

Per me del pensiero di Andreoli bisogna vederlo vederlo nella sua completezza e soprattutto se fa dei distinguo.
In ogni caso quella sui preti che non seguono il denaro non è condivisibile. Probabilmente qualcuno non lo insegue ma la massa mi sembra proprio come tutti gli altri.
E poi lo IOR dove lo mettiamo? In saccoccia?

RU486

x anonimox

e qui che ti sbagli tu e tutti gli altri creduloni …. non a caso ho inserito il miracolo della ricrescita degli arti ai bambini mutilati in seguito a scoppio di mine……….

lo amerei.. lo amerei e lo venenerei…..

non cercare scuse o altre banalità… se è dio che si manifesti ora….

calogero

dare il nostro spazio ad andreoli mi sembra già tanto. si dichiara non credente? può darsi, ma poi si arrampica sugli specchi per differenziare questa affermazione dall’ateismo, e ovviamente nel confronto lui ci guadagna… faccio conto che andreoli non esista, come dio.

andrea pessarelli

@daniela:
l’agnostico non cerca per nulla in continuazione dio, semplicemente si limita a non formulare giudizi su ipotesi delle quali è inutile discutere, data la loro indeterminazione. per continuare a difendere l’ipotesi dio è infatti necessario privarlo di qualsivoglia caratteristica ke possa essere confermata o smentita. la sopravvivenza di dio nel dibattito fra gli uomini è dovuta piuttosto alla necessità di difendersi dalle angherie di coloro ke millantano di esserne i legittimi rappresentanti sulla terra, nessuno infatti si lambicca il cervello per dimostrare l’esistenza o meno di diana e apollo. quanto poi al fatto ke dio passi di fianco a tutti ma nessuno lo noti, evidentemente fa di lui un essere infinitamente poco interessante.

RU486

x anonimox

non credo che dovresti giustificare il tuo dio se non si manifesta nel modo piu’ semplice che ho suggerito.. o in altro modo di suo gradimento ma chiaramente esplicito,

e cercare infantili scuse…

può anche darsi che oggi abbia un po’ di mal di testa.. o sia impegnato in una riunione condominiale.. o che abbia litigato con la madonna o con san pietro, e non abbia tanta voglia di comparire in tv… ma forse domani sarà disponibile…

suppongo però che ti stia sopravvenendo qualche dubbio …

forza.. fra un po’ chiederai l’iscrizione all’UARR

cordialità

Giuliana

Io capisco perfettamente la posizione di Andreoli. Ho una cara amica, atea o se vogliamo non credente, la quale dice che vorrebbe tanto credere ma proprio non ci riesce. Ecco, lei e’ quello che Andreoli definisce “non credente”. Io, da agnostica, penso invece che non valga la pena scervellarsi sul problema: che Dio esista o no, non cambia di una virgola la mia vita e non me ne importa un bel nulla di quello che credono o non credono gli altri.
Molti che scrivono qui sono invece atei nel senso “andreolliano”: non credono, da’ loro fastidio che altri credano e rifiutano qualsiasi cosa connessa con la religione.

stefano b.

qualche credente mi presenta dio?
io dal canto mio ho colto di più la presenza del demonio sulla terra
ma dato che sono epicureo dico che non esistendo dio non esiste nemmeno il suo opposto
andreoli va troppo in televisione e quindi deve compiacere un po’ tutti, perdendo la dignità

Luigi De Lauretis Nisii

Spero anch’io di non aver bisogno delle cure di Andreoli e neanche della Binetti che è specializzata in neuropsichiatria infantile,ma accetta anche pazienti adulti.Poverinoi se finissimo nelle loro mani…………………………..il cilicio è d’obbligo.

myself

Dire che un ateo CREDE nella non esistenza di dio è come dire che un chimico CREDE nella teoria atomica della materia o che un fisico CREDE nella forza di gravità.

roberta

@ Giuliana
secondo me il fastidio e’ rivolto non a quelli che credono,ma a quelli che in virtu’ della loro
fede vorrebbero cambiare la vita degli altri
esempio:la chiesa rifiuta contraccettivi non naturali e se una donna cattolica vuole seguire
questa via o fare 10 figli nessuno glielo impedisce
ma se una donna non credente vuole fare uso di contraccettivi e’ ostacolata in questa
scelta visto che ci sono farmacie che rifutano la pillola del giorno dopo.e addirittura
ho sentito di farmacisti cattolici denunciati anni fa perche’ manomettevano le confezioni
dei profilattici
altro caso di cui ho sentito parlare e’ quello di ginecologi obiettori che non informano la madre
di gravi patologie del feto per impedire l’aborto terapeutico,senza minimamente tenere
conto di chi quel figlio dovra’ farlo nascere e che potrebbe comunque decidere di tenerlo

pincopallo

condivido quasi tutti gli interventi e aggiungo: dove la vede Andreoli la figura del sacerdote distaccato dal valore dei soldi?
“staccata dalla logica di questo mondo che è tutto legato al successo e al denaro. ”
A me sembra proprio il contrario, vedo una chiesa completamente inserita nel mondo capitalistico, un papa che ha ricevuto con tutti gli onori poco prima delle elezioni un assassino guerrafondaio come Bush per dirne una…

For all the gods

@ anonimox scrive: 6 Agosto 2009 alle 11:55 @RU486
crederesti alla sua esistenza ma non lo ameresti” ? come puoi pensarlo?
Lavoriamo insieme su questa tua frase, è l’occasione per aprire gli occhi e sbloccare e aumentare l’intelligenza, scrivi: crederesti alla sua esistenza ma non lo ameresti Perché crederci subito, perché non amarlo per il gran bene che farebbe se li fa tali miracoli?
Stop, questo è il tuo plagio,ottima risposta patologica, indirettamente dici che bisogna pagarlo noi (…) cioè sottomettersi ai portavoce, questo il tuo amarlo, tanto che neghi si possa essere riconoscenti con affetto, se si attivasse molto ,o chi per Lui ad amare! e quello che mi aspetto dai credenti, il plagio con la parola amore a sfruttamento e rovesciata. Infatti ho subito pensato ad una POSSIBILE arguta propaganda sulla televisione ed i mezzi vari, prudentemente io subito“ non crederei ma lo amerei” tu al CONTRARIO fantastichi anche sugli altri e me – se facesse davvero quel bene, lo amerei per i fatti migliori ancora di Babbo natale, che almeno ci passa vicino a Natale, ma dubiterei su chi è B. .
Scusa l’infantilismo ma per spiegare meglio si deve retrocedere al nodo della partenza della devianza, verso i 5- 6 anni con i primi indottrinamenti.
Fatto sta che perfino gli animali superiori ben capiscono il concetto dell’amore, di cui hanno bisogno, e alle volte si ricatta il loro affetto per farli lavorare o penare, pensaci. il ricatto trucco su noi esseri parlanti, è sostituire la parola dio con la parola amore, quindi parrà vero che tutti ne hanno bisogno, e si inserisce la menzogna:” dato che perfino l’uomo primitivo ha- ebbe bisogno di amore, ebbe cioè bisogno di un dio”.

strangerinworld

è semplice…io dico che Andreoli invecchia…e invecchiando anche lui comincia ad aver paura…l’ho visto anche su SAT 2000…s’avvicinano le malattie, la fine della vita….tra un po’ ce lo ritroviamo convertito…

anonimox

@for alla the gods
non ho ben capito il senso del tuo dscorso,
“Stop, questo è il tuo plagio,ottima risposta patologica, indirettamente dici che bisogna pagarlo noi (…) cioè sottomettersi ai portavoce, questo il tuo amarlo, tanto che neghi si possa essere riconoscenti con affetto, se si attivasse molto ,o chi per Lui ad amare! e quello che mi aspetto dai credenti, il plagio con la parola amore a sfruttamento e rovesciata.”
cosa intendi dire con “bisogna pagarlo noi”? e “sottomettersi ai portavoce”?
“il plagio con la parola amore a sfruttamento e rovesciata”?
ho detto solo che prenderebbe atto della sua esistenza, sarebbe sicuramente riconoscente, ma non lo amerebbe.

Loig

PS: nemmeno la distinzione fra ateo ed agnostico ha molto senso. L’agnostico, infatti, non può fare a meno di NON credere in dio. E quindi è anche ateo.

L’ateo non è colui che crede nell’inesistenza di dio, l’ateo è colui che non crede in dio.

anonimox

e non mi sembra così scandaloso prendere atto del bisogno di amore dell’uomo,oltre le possibilità umane di donarlo; tutto sta nel verificare se questo amore è o no veritiero. tu hai verificato che non lo è, beato te, io ho verificato che lo è, il tempo dirà chi ha o no ragione

anonimox

@loig
non mi torna una cosa, più volte ho sentito dire da atei che ateismo non vuol dire rifiutare Dio ma non credere nella sua esistenza perchè non razionale,

marcigno

Caro Andreoli, le pongo alcune domande:
– Può avere coscienza chi non lavora, non si stanca, non soffre, non vive come tutti i comuni esseri umani?
– Può avere coscienza chi campa sfruttando gli altri?
– Può avere coscienza chi sceglie “mammone”, vive nel lusso e nel successo, pienamente integrato nella logica secolare?
– Può avere coscienza chi si maschera, fisicamente e moralmente, e se ne va in giro per il mondo con un nome diverso?
Caro Andreoli, la coscienza, quella vera, cercala tra gli operai, tra i contadini, tra i disoccupati, tra la povera gente. Lì la troverai!

LS

x anonimox “crederesti alla sua esistenza ma non lo ameresti”

non ti sostituire a dio “per scusarlo !!” con una banalità…

ti suggerisco: “oggi non può manifestarsi perché:”
9. ha un forte mal di testa;
8. non trova un truccatore adeguato per comparire in tv
7. è di umore nero,.. ha litigato con la madonna per via del pranzo;
6. è di umore nero,… ha avuto una discussione con san pietro.. per via di chiavi;
5. ha una riunione condominiale e non può dare una delega;
4. ha una partita a biliardo con amici… sai non può dare buca;
3. ha una riunione con l’arcangelo gabriele su nuove divise di angeli
2. lo ha chiamato al telefono lucifero… ma non so esattamente perché

e la n. 1 è:
1. non ha ancora il placet dell’unto s.b. 🙂
cordialità

Ivone

W la rivoluzione francese!
W la Resistenza!
C’è sempre chi tenta di imporre il proprio potere (molto temporale ) con la pretesa del “bene” per tutti e tira in ballo questioni come l’esistenza o meno di Dio che nulla hanno a che vedere con l’apparato clericale il cui scopo è solo quello del controllo e dominio sociale.
L’ateo non conosce Dio quindi non ne ha bisogno:
Il credente ha per forza di cose bisogno del Papa, dei vescovi o dei sacerdoti per pensare a Dio?

MaxM

@Daniela
“io invece vedo tutti i giorni Dio che vi si avvicina e vi parla, ma voi lo cacciate come un’intruso. Se non fosse così, state certi che avremmo un mondo sicuramente migliore e molto meno egoista! Ne abbiamo ancora di strada da fare!”

Come recita il manifesto dell’ ACR di Siracusa :
Conformati
Cristo

Concordo con RU486 , basta che ce lo fa sapere prima (magari ci manda un sms, penso li abbia gratis) io vorrei vederlo in diretta….

Fri

@Daniela
“io invece vedo tutti i giorni Dio che vi si avvicina e vi parla, ma voi lo cacciate come un’intruso. Se non fosse così, state certi che avremmo un mondo sicuramente migliore e molto meno egoista! Ne abbiamo ancora di strada da fare!”

Io questo dio non lo vedo e non lo sento proprio. Difficile °cacciare come un intruso° qualcosa che non si vede nè si sente.
E non vedo come credere in un dio possa rendere il mondo migliore ed egoista. La storia ha dimostrato proprio il contrario, visto la quantità di guerre e dolore che le religioni hanno seminato a piene mani nel mondo. Non c’è bisogno di credere in dio per essere buone persone. O lo si è o non lo si è, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose.

@# anonimox scrive:
6 Agosto 2009 alle 13:53
non mi torna una cosa, più volte ho sentito dire da atei che ateismo non vuol dire rifiutare Dio ma non credere nella sua esistenza perchè non razionale,

Non si può rifiutare qualcosa che non esiste.

For all the gods

A anonimox scrive: 6 Agosto 2009 alle 13:48
@for alla the gods
non ho ben capito il senso del tuo dscorso”
la risposta le trovi in cosa intendi dicendo “non lo ameresti” è quì che misi lo stop:
spiegami cosa vuol dire amarlo secondo te,
non credo sia una fantasia auto eccitante illusoria, spiegati, ci sono dei doveri tuoi o ti pagano? come?
forse come cristiano, (cioè nato con debito cioè “per amarlo e servirlo” (ti pare poco, amarlo è chiedere il massimo) e magari con il complesso di colpa, la colpa di essere nato..non espando o ci si perde su altro, parlo solo su AMARE: allo schiavo europeo per mille anni la religione chiedeva di amare il padrone e lo schiavista per meglio servirlo, così volle D io )
Oppure spiegamelo secondo i capi, amarlo vuol forse dire ubbidire e sottomettersi? confessarsi che si sappia di tutti? dare dei soldi ed altri doveri ?
Non che ci faccia male l’educazione , se non c’è a qualcuno serve la religione per frenarlo
Rispetto che sei credente davvero, ma per risponderti rifletti su cosa intendi con “non lo ameresti” se nel contesto precedente parli ad un ex ateo che finirebbe col diventare credente per i miracoli, “”non lo ameresti” ( nel senso che non servirebbe..il clero?) Non ci voglo scrivere troppo, pensa e ripensa e forse mi capirai. Magari dopo un tempo di dubbi

anonimox

@for all the gods
“amare” nel senso comune del termine, mi domandi di spiegare il termine amare, ma non riesco, non riesco a spiegare l’amore.

LS

x for all the gods (15:13)

ti quoto al 100×100 🙂

fra un po’ anonimox chiederà il tesseramento all’uaar

Lapalisse

a me, già uno che mi paragona ad una “pecora” mi sta sul c@zz…

don alberto

“se è dio che si manifesti ora….”

Questa l’ho già sentita … (all’inizio e alla fine del Vangelo).

(non è necessarioo essere un esperto giallista, per sapere che ai ricatti non bisogna cedere, se non si vuole essere sempre ricattabili)

Paul M.

@don alberto
Troppe cose hai gia’ sentito in questo forum…ma non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire, giusto?!?!?

Manlio Padovan

Desidero ampliare il mio commento delle 7,38.
L’anarchia propugna una società su basi naturalistiche. Non c’è dubbio che un anarchico sia ateo, credo che nemmeno un agnostico potrebbe essere anarchico perché ne andrebbe del contrasto col principio di autorità. Non c’è dubbio, mi pare, che una vita condotta all’insegna del naturalismo esca dai canoni del mondo basato sul successo e sul denaro. A sinistra credo ci sia parecchia gente che, pur non dichiarandosi anarchica e di certo più delle gerarchie, si dichiara d’accordo con la visione della vita come l’anarchia la propone. Se quanto ho scritto è vero, chiedo: non è che il prof. Andreoli farebbe bene a leggersi un po’ di testi sull’anarchia? Non è che egli ha considerato troppo i preti, ma non la gente comune?

Deicida

@don alberto

Mi sembra di ricordare che questa frase l’abbia detta Benito Mussolini, mettendosi a braccia conserte nella sua tipica posa di sfida…………salvo, poi, firmare il concordato con la chiesa cattolica.

Deicida

Per quanto riguarda il concetto di “amore” che un “tale” dio dovrebbe ispirare….bhe…credo che più che uno psicologo necessiti uno psichiatra.
Il dio descritto nella bibbia, ma anche quello dei vangeli, nonchè nelle bolle papali, encicliche, dogmi vari, magisteri ecclesiastici ecc, è un essere ributtante, di cui si può provare solo disgusto e odio

LS

@ anonimox (11:55) dio non può manifestarsi .. “non lo ameresti”
@ don alberto (17:27) dio non può manifestarsi .. “ai ricatti non bisogna cedere”

o l’una o l’altra… o qualche altra..
io ne ho indicate 9 (post 14:14), e mi sembrano piu’ credibili..

Deicida

Di una cosa sono, altresì, sicuro.
Nella, secondo me, malaugurata ipotesi che il dio bibblico decidesse un giorno di rivelarsi, magari a reti unificate, superato lo sgomento, mi schiererei senza esitare con il suo alter ego: satanasso, belzebù o lucifero che dir si voglia…….lo trovo mille volte più umano e comprensivo.
Ecco, con satana si potrebbe anche parlare di amore……….

robby

io credo che i soldi non puzzanoìììma ci sono,io credo che la retorica esiste ma non e chiara cioe un 1/3 esistente io credo che star trek e improbabile ma non impossibileìììio penso che andreoli sappia e conosca questa forma di pensieroìììma conviene venderla a chi din din sa ascoltarlo meglio,sapendo che lo ascolteranno ancor di piu…ops anchio vedo i monaci buddisti simboli di una umanita non vorace e perduta ..ma credo cke il budda era propio un uomo quasi divino ……ìììandreoli non prendere in giro vai dritto……..

kundalini444

Il solito tentativo di delegittimare chi non crede in (un) dio, frazionando e specificando fantomatiche differenze fra “ateo”, “agnostico”, “noncredente”… mi spiace per tanti di voi che pensano che siano cose diverse, ma per me non c’è nessuna differenza.

IO SONO NON CREDENTE IN GEOVA COME SONO NON CREDENTE NEI FOLLETTI

e non penso che una persona sana di mente si metta a fare la differenza fra chi è “non credente nei folletti”, “ateo dei folletti”, “agnostico dei folletti”… o degli UFO, o dei fantasmi, o della teiera di Russell…

E’ LA STESSA COSA. Chi non crede non crede e basta, non è che si mette a “negare” l’esistenza di ciò in cui non crede. Io vivo come se non esistessero i folletti, il mostro volante degli spaghetti, e l’inferno della bibbia. Se volete mettetevi pure a dissertare se io sia ateo, agnostico, o non credente. Per me non c’è differenza.

roberta

“agnostico dei folletti”
questa e’ davvero carina….

marco

….l’esperienza diretta di Dio. Qualcuno può spiegarmi cosa vuol dire? Un orgasmo? un pugno in testa? sottomissione ai pretacci?

don alberto

Ringrazio tantissimo Deicida e LS
per avere confermato che,
come dice anche il vangelo,
non sono i miracoli a ‘produrre’ la fede.

PS: un simpatico romanzo sull’assoluta ininfluenza dei miracoli,
che consiglio a tutti,
è “Il miracolo di padre Malachia” di Bruce Marshall.

don alberto

PPS la frase l’ha detta qualcuno più in su di mussolini.
All’inizio del vangelo il tuo amico (e alla fine la gente o i capi).

Sara

A me questo Andreoli pare uno che parla di aria fritta. e’ in buona compagnia. Comunque, non capisco perché uno psicologo debba parlare di ciò che pensa la gente, o di quello che lui crede che pensi. Carta straccia.

#Aldo#

“Andreoli, che si dichiara non credente […]”

Io invece mi dichiaro ragionante.

don alberto

oltre ai ringraziamenti, aggiungo che avranno l’onore di essere citati nella mia omelia di Domenica prossima, a conferma di que4llo che vado dicendo da settimane: che i i miracoli nopn producono la fede.
Grazie, grazie ancora!

#Aldo#

A proposito del manifestarsi di qualsiasi ipotetico dio, mi ricorda tanto la freccia in quella classica barzelletta sui carabinieri:

– Allora, funziona ‘sta freccia?
– Aspetti che controllo: ora sì… ora no… ora sì… ora no…

Apparizioni… sparizioni… prestidigitazioni…

Third Eye

Il “bisogno di sacro” mi pare sia supplito benone dal marketing moderno: è solo bisogno di identità, aspirazione, speranza…

tatal

io al contrario ero pieno di prejuges quando ero credente.adesso sono un non credente,un atheo.le cose religiose non mi riguardano piu.prima passavo il tempo a giudicare le persone ke non la pensavanno comme me(athei,omosessuali,altre fede diverse dalla mia)il mio fratello es stato christiano,testimone di jeova,pantecotista,guru della scientologia e altre idiotie)mi dispiace,non trova pace.ansi sua moglie non puo avere figli e lui è diventato un born again.è un ingeniere informatica.noi in Africa la religione ci ha tolto il pensiero critico.è una vera droga.per fortuna i giovani comminciano a vederci chiaro.é tutto un imbroglio per penetrarci.CAMERUN

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