Gioco ateo danese preso di mira dall’Opus Dei

La neonata società danese Dema Games ha ideato un gioco di carte “a tema ateo”. Ambientato in un futuro in cui la religione è virtualmente scomparsa, i giocatori competono filosoficamente per creare il migliore dei mondi possibili, dove siano garantite una morale e una vita degna per tutti grazie all’uso della ragione. Il gioco è stato denominato Opus-Dei – Existence after Religion: e la circostanza sembra aver scatenato la prelatura, che ne avrebbe chiesto il ritiro. Gli avvocati di Dema Games si difendono sostenendo che l’Opus Dei non ha rappresentanza in Danimarca, né ha depositato il marchio, che è stato pertanto legittimamente acquisito dalla società. A sostegno di Dema Games si è nel frattempo costituito anche un gruppo su Facebook.

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52 commenti

Sailor-Sun

Altro che marchio, se il gioco invoglia a creare un mondo perfetto senza religione qualcuno potrebbe essere invogliato a farlo anche nella realtà… XD

snake90

ciò che più mi rende triste non sono i discorsi del papa in se, di quelli non me ne potrebbe fregar di meno se non fosse che milioni di persone pendono dalle labbra di questo tizio come se tutto ciò che lui dice fosse verità assoluta, per esperienza diretta posso dirvi che sono in molti a credere che il nazismo sia realmente stato un movimento ateo, andassero a documentarsi sui fatti storici concreti senza dare ascolto a quest’orribile personaggio (almeno per una volta) avrebbero delle grandi sorprese

libero

La religione non c’entra La Religione che si comporta così cerca di mantenere il potere che la Laicità mette in pericolo.

roberta

nemmeno a carte si puo’ piu’ giocare!
il gioco ,per come viene descritto, mi sembra interessante e originale…
a parte l’appiglio sul nome non vedo che cosa si potrebbe contestare….

LS

l’idea in per sè è ovvia,

per creare un mondo migliore basta liberarsi dalle religioni e dalle superstizioni…

banale .. oserei dire

enrico mini

Probabilmente dovranno rendersi conto che la Danimarca non è l’italia.

roberta

@ LS
l’idea sara’ banale ma a quanto pare da’ fastidio a qualcuno…

Tiziano Dal Farra, Udine

Ciao.
@ ser joe: si può acquistare qui http://www.opus-dei.co.uk/ dove si capisce perfettamente l’impostazione del gioco.
Personalmente vi trovo una scintilla ‘leonardesca’… . Diversamente, conosceremmo qualche precedente ludico comparabile.

La ‘Opus Day’ ha citato i due studenti in tribunale GB, essendo stato commercializzato lì. Ma ci sono ottime speranze che Opus/Octopus ci si rompa le corna. L’avvocato che si è preso carico dei ragazzi – “pro bono”, n.d.r. – li ha rassicurati essendoci diversi precedenti nel settore. Del resto i due studenti hanno seguito, onorato e assolto a tutti gli obblighi di legge ed in pratica hanno acquisito un brevetto “di marchio” (denominazione) che risultava legalmente accessibile, libero.
E’ estremamente istruttivo osservare come Opus (ente) cerchi di far fare il “lavoro sporco” su motivazioni arroganti e surrettizie a un tribunale laico…
Sarà interessante seguire la vicenda.

Takeshi

In Danimarca non ci sono Don Buttiglione e Suor Binetti a gridare allo scandalo e ad alzare polveroni per creare allarmi. Lì le leggi dello stato sono leggi e non ci sono preti che tengano.

cartman666

consiglio i signori dell’opus dei a rassegnarsi, e a ritirarsi nelle loro stanze ad utilizzare cilici e altri strumenti di autoumiliazione.
La Danimarca non e’ l’italia. 😈

myself

E se ne facessimo uno anche noi?
Qualche bravo grafico potrebbe disegnare le carte e qualcun altro inventare le regole.
Le immagini delle carte possono essere distribuite gratis su internet e chi vuole se le stampa.

Loig

Un gioco di società per creare una società migliore. Non male l’idea.

Nicla

So che non ha senso venirlo a dire qui, ma un mondo in cui non sia lasciata al singolo la libertà di seguire la propria spiritualità o religione non è un mondo in cui vorrei vivere.

Avola

@Nicla
Benvenuto nel club.
Neanche io vorrei vivere in un mondo dove il matrimonio gay non e’ permesso, la procrazione assistita ostacolata, la ricerca demonizzata, gli atei paragonati a nazisti etc etc
Come vedi al singolo vengono negate molte liberta’, noi vorremmo piu’ liberta’ non meno.

roberta

@ Nicla
neanche io vorrei vivere in un mondo simile…
ma la liberta’ di seguire la propria religione include anche la liberta’ di non seguirne
nessuna,di poter cambiare idea,di poter manifestare il proprio pensiero…

Nicla

@Avola, si, mi fa sinceramente schifo vivere in un mondo in cui il matrimonio gay non e’ permesso, la procrazione assistita è ostacolata, la ricerca è demonizzata, gli atei sono paragonati a nazisti, vengono tagliati i fondi a tutte le scuole tranne a quelle private cattoliche, vengono idolatrate persone che avevano di buono solo lo staff alle pubbliche relazioni, i cardinali coprono chi commette crimini contro i bambini, la maggior parte della popolazione è non praticante ma i loro nomi vengono comunque usati per fare numero per le politiche vaticane, le parrocchie si sentono in diritto di far ascoltare la messa istallando altoparlanti in tutto un paese, si viene multati se non si accende una candela, e potrei continuare per ore. Ma non mi va giù nemmeno quando mia madre, atea, mi dice che devo smetterla di pensare alle mie stronzate e di vivere la mia spiritualità. Odio le ingerenze quanto le odii tu, e purtroppo so che n’esiste più di un tipo. Concordo con Roberta.

vime

Allora W mr.Spak il primo ateo della TV… all’epoca paragonato pure lui al diavolo.

cefa

VI PIACEREBBE CHE FOSSE EDITA UNA BIBBIA O UN CORANO CON SOPRA IL TITOLO UAAR ? MANCO UAAR E’ REGISTRATO !

Andrea

@cefa
Non credo che ce ne fregerebbe di meno… Secondo me ad incavolarsi in quel caso sarebbe ancora la chiesa o qualche altro fondamentalista…

Roberto Grendene

Nicla scrive:
“So che non ha senso venirlo a dire qui, ma un mondo in cui non sia lasciata al singolo la libertà di seguire la propria spiritualità o religione non è un mondo in cui vorrei vivere.”

qui infatti non ha senso dirlo: noi laicisti siamo per la liberta’ di religione oltre che per la liberta’ dalla religione
dovresti dirlo nei gruppi religiosi, perche’ li’ vige spesso le regola del “o noi o loro”: considerano la liberta’ di seguire la religione superiore alla liberta’ di seguire concezioni del mondo non religiose, considerano la liberta’ di seguire la propria religione meritevole di privilegi rispetto a quella di seguire altro.

Macklaus71

@ Nicla che dice: “Ma non mi va giù nemmeno quando mia madre, atea, mi dice che devo smetterla di pensare alle mie stronzate e di vivere la mia spiritualità”.

Sono d’accordo con te, non lo sopporterei nemmeno io. Questa associazione promuove concetti come la laicità e la libertà di pensiero (e quindi anche di scelta individuale di un percorso di fede) contro l’assolutismo religioso e non certo l’ateismo coatto. Si può essere fondamentalisti anche come atei.

tabish

Sarebbe bello che qualcuno molto bravo con le lingue traducesse il gioco in italiano e poi …

Asatan

@Cefa
Più che altro mi farebbe ridere una bibbia con stampato in copertina Unione Atei e Agnostici Razionalisti…. sarebbe un vero non sense delle più pura tradizione dello humor salsa brittish.
Comunque Opus Dei vuole solo dire opera divina e ti farei notare che questa particolere setta è comolto contestata per le sue pratiche barbariche.
Prima di rompere per il nome di un gioco dovrebbero pensare a se stessi e al male che cha fanno.
Se mastichi l’inglese dai un occhiara a http://www.odan.org
Il sito riporta le testimonianze di ex-membri anche di alto livello e di quello che hanno dovuto subire.

Paul M.

@cefa
Dallo stesso titolo del sito,
U.A.A.R.
ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE N°141

In Italia basta e avanza…Se fanno un gioco col nome UAAR in Danimarca, tutto di guadagnato…in visibilita’, ovvio 😉

Halftrack

Questo gioco è interessantissimo e se ci fosse una versione in italiano lo comprerei. Sono entrato nel sito della Dema Games e sembra essere l’unico gioco prodotto. Un buon inizio per la Dema Games che ha capito come stanno cambiando i tempi e i consumatori.

fresc ateo

L’OPUS DEI QUANDO PRENDEVA DI MIRA I CITTADINI DEMOCRATICI CILENI??INSIEME AL FASCISTA ASSASSINO PINOSCET NULLA CAMBIA IN QUELLA ORGANIZZAZIONE FASCISTA.

roberta

@cartman666
gli strumenti a cui alludi (cilici e discipline) vengono confezionati da gruppi si suore
insieme a croci con punte e altre amenita’ destinate non solo all’opus dei
ma anche ad altri ordini religiosi

cefa

@ paul
la registrazione vale per le associazioni, ma io potrei intitolare qualsiasi altra cosa con questo nome. Ora, per un attimo, dimentichiamo che si tratta dell’Opus Dei (tradurlo con Opera di Dio – è latino – è tanto lapalissiano che inutile). I due termini hanno una rilevanza se uniti (come ad esempio repubblica ed italiana da soli sono due semplici termini che non hanno tutela, ma uniti in Repubblica Italiana assumono un altro significato e hanno ben diversa tutela). I religiosi, evidentemente, vogliono tutelarsi e hanno fatto riferimento alle vie legali. Com’era – evidentemente – loro diritto in quanto cittadini dello Stato.

Scusate: ma uno per il solo fatto d’essere religioso non può farlo ? Sarebbe un ben strano modo di vedere la democrazia.

cefa

@ asatan

la tutela di un nome o marchio prescinde, naturalmente, dalla onorabilità o meno del rappresentante del marchio stesso. Non ci azzecca niente che ci siano delle testimonianze sull’Opus Dei, non essendo in vertenza la società ma l’utilizzo del nome. Ho detto bibbia, ma la fantasia sul dove mettere il termine è ampia …..

maxalber

@ nicla
una madre atea che ti sollecita a vivere la tua spiritualita’?
Mi permetti di dire che non capisco?
E non so se non capisco te o tua madre…

Asatan

@cefa

Se in Danimarca Opus dei non è una marchio registrato può essere usato come e quando pare, questa è la legge. Non c’è molto da girarci attorno. All’opus può dare fastidio ma la legge sui copyright funziona così, il marchio è tutelato dalle leggi del singolo stato, solo in quello stato e solo se registrato.
Il mio commento sulle testimonianze è pertinente, perchè dimostra l’infinito degrado morale di quella gente. Torturare la gente, rovinare famiglie, essere convolti in scandali e truffe và bene…. ma se qualcuno usa il tuo sacro nome, entro i limiti legge, scandalo!!

Per il resto per me il nome UAAR potrebberro anche usarlo per i vibratori e la carta igenica. Ci azzecca poco, ma a me personalmente non cambia un bel niente. Mi rugherebbe se venisse usato per scopi contrari alla legge o ai diritti umani.
Onestamente avrei capito se l’Opus si fosse incavolata perchè il loro nome fosse finito su una bomba, una mina o un tipo di droga.

Sandra

A me interesserebbe sapere se qualcuno lo conosce, o conosce qualcuno che ci ha giocato. L’uaar non ha interesse eventualemente a diffondere una versione italiana? Intanto ho tradotto dal sito un paio di cose che forse a qualcuno possono essere utili.

Opus Dei vuol dire opera di Dio, quindi la nostra interpretazione di “Opus-Dei: Esistenza senza religione” implica che un’esistenza senza religione sarebbe davvero l’opera di un Dio benevolo (se esistesse) dato che ogni religione ha qualche motivazione strana o strano rito o almeno stanno frenando lo sviluppo umano, o osiamo dire, l’evoluzione.

Opus-Dei: Existence After Religion™, e’ un nuovo divertente e irriverente gioco che ha luogo in un universo dove la religione e’ quasi completamente retaggio del passato. In un mondo senza dogma religiosi, i giocatori rappresentano Zeitgeist rivali, che competono in una lotta di idee razionali per mantenere etica, morale e vite signifikative per tutti grazie alla ragione!”

pippo

ah…
ci sarebbero rivalità e competizioni
anche senza religioni?

No, impossibile!

cartman666

@Roberta, credevo che l’opus fosse l’unico ordine a utilizzarli, invece a quanto mi dici il masochismo e’ piu’ diffuso di quanto pensassi tra i cattolici.

Nicla

@ maxalber, no, al contrario, la vede come una “stronzata” e una perdita di tempo…

Comunque il gioco dev’essere carino. Cercare di creare il miglior mondo possibile è un buon proposito. Penso che avere una società relativista – nei limiti della legalità – sarebbe il primo passo.

Mad God

Se i cattolici fanno come con l’ateobus, si inventeranno un clone con santi e madonne contro diavoli e atei… 🙂

Comunque il gioco sembra interessante, un bel regalo per gli amici credenti, così almeno imparano cos’è l’ignosticismo…

roberta

@ cartman666
anche madre teresa ricorreva alle mortifiçazioni corporali

roberta

@ don alberto
non ho capito: navigare qui e’ una specie di penitenza?O_O

stefani f.

il video game fa paura perchè suppone un mondo dereligionizzato.

quello cher fa paurall’opus dei è proprio questo, un mondo reale SENZA RELIGIONI BRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR SAREBBE TERRIBILE niente vaticano ergo ne soldi ne oro ne banche ne potere ecc. un vero incubo!

cefa

@ asatan

allora non ci capiamo, o non vogliamo farlo scegli tu. Mi dispiace, ma io credo che se oggi facciamo un distinguo domani lo potranno fare ai miei, e nostri, danni. Io fondo un partito, un’associazione, un gruppo speleologico o chissà che accidenti sia (non religioso) e voglio che tale nome venga rispettato. La religione, qui, non ci azzecca niente. Potrebbe essere anche il titolo di un film o un libro o chissà che accidente. Nel caso in specie si tratta di un’associazione che nello Stato viene riconosciuta. Hanno ravvisato che ai loro danni vi sarebbe un possibile nocumento per la presenza del gioco (a loro parere) e si rivolgono alla locale Giustizia. Se poi in quella associazione ci sono, non ci sono, ci sono stati o ci saranno delle fattispecie di natura legale (civile o penale che si voglia) è un’altra situazione ed esula dal contesto di questo episodio.
Non vorrai mica dire che un gruppo religioso non dovrebbe – per legge o per chissà cosa – potere adire alle vie legali per una sua autotutela ? Nel caso al posto dei fanatismi religiosi vi rsarebbero quelli opposti, ma il risultato non muterebbe.

cefa

@ raffaele carcano

Il gioco nella pagina internet di presentazione presenta cinque carte di persone famose che dovrebbero essere atee (atheist card). Orbene, tra quelli raffigurati:
1- Isaac Newton e Soren Kierkegaard non lo furono;
2- su Albert Einstein la partita è aperta in quanto ha avuto diverse fasi di vita e se pure fece parte dal 1934 della società Razionalista USA non fece mai una dichiarazione d’essere ateo.
Se questi sono gli atei tanto valeva che ci ponessero anche Josemaría Escrivá de Balaguer (1902-1975).

Asatan

@cefa
IO sto parlando della legge sui copyright e di come funziona, non di altro. Ti faccio un esempio:
La ditta per cui lavoro ha il nome che è una marchio registrato in Italia. Il che significa che in Italia nessun’altro può usare il nostro nome e il nostro logo, pena una multa grossa come una casa e l’obbligo di cambiare nome.
Non essendo un marchio registrato in altri paesei, all’estero può legalmente essere utilizzato…. tant’è che a nizza c’è una ditta che si chiama come noi.
E’ legale.
Da questi punto di vista la vicenda dell’Opus non è diversa. In Danimarca non è un marchio registrato quindi può essere usato.
Oltretutto non basta chiamare un’ssociazione\ditta\cosa X perchè diventi automaticamente tutelata. Bisogna fare la registrazione di marchio con le relative spese, altrimenti è solo una nome come casa o albero. Queste sono nel bene e nel male le leggi sui copyright di nomi e loghi.
Allargando il discorso non riesco a capire il problema. Si eticamente che moralmente l’Opus Avrebbe potuto agire se l’utilizzo dell’omonimia fosse stato infamante. Per fare un esempio se un’associazione che propugna la pedofilia libera avesse usato il nome Opus Dei, credo che l’opus avrebbe potuto portarli in tribunale e fargli cambiare nome.
Quello che ti sto prospettanto qui sopra è una vistione unicamente legale della cosa.

Dal punto di vista morale resto della mia posizione: una setta che ha distrutto tante vite e che ha come scopo di chiarato di imporrre a tutto il mondo la loro visione fascista dellle cose per legge, dovrebbe solo tacere e ringraziare che per una volta il loro nome sia citato in positivo.
Se vuoi ho una storia io su quanto sono buoni i membri dell’opustola.

Sandra

@cefa

nella frase “atheist card game” l’aggettivo ateo si riferisce al gioco, non alle carte! Dicono che e’ il primo gioco ateo di carte, non il primo gioco di carte atee!
Il gioco presenta due tipi di carte, le “human cards” con pensatori e scienziati che hai visto raffigurati, e le “action cards”.
Nelle “human cards” accanto al nome si leggono informazioni come il periodo in cui e’ nato, la nazionalita’, una citazione e alcune informazioni extra. Anche zoomando, io riesco a leggere che il personaggio in questione fosse ateo.

cefa

@ asatan

La ditta che agisce all’estero non ha certamente – ritengo – alcuna interferenza con il vostro prodotto o la lista clienti. Ben diverso il caso in cui essa – con omonomia – volesse venire a ledere la vostra situazione commerciale. Ben diverso il caso in cui voi riteneste, pertanto, d’essere lesi nella vostra onorabilità professionale o in altro da quella presenza. Si tratta, alla fin fine, d’una vostra libera interpretazione. Nel caso vi rivolgereste al potere giudiziario (causa civile) per avere una soddisfazione. Questo interpellato potere potrebbe darvi ragione o anche darvi torto. Potrebbe – nel secondo caso – condannarvi all’accollazione delle spese del procedimento. Se un signore si rivolge alla Giustizia per avere una decisione su un caso tutto s’aspetta tranne che il Giudice gli dica “tu avresti ragione, ma tradisci la moglie” o “non paghi le tasse” o “hai violato il tale articolo del codice penale”. Ogni decisione fa capo a se. L’Opus Dei ha ragione ? L’Opus Dei ha torto ? Occorrerebbe valutare bene il codice dello Stato e le sue consuetudini. Per ora devo ammettere che abbiamo una vertenza in corso. L’organizzazione ha scelto di avvalersi delle vie legale ed era nel suo diritto. Un’ultima postilla – senza entrare nel merito delle testimonianze stesse che non conosco, non ho pertanto approfondito, e su cui non intendo fare il minimo commento – per precisare che in tanti anni della mia vita non ho mai sentito parlare bene di un gruppo qualcuno che ne sia uscito più o meno volontariamente. Ma non voglio continuare in quanto esula dal contesto e porterebbe lontano. Nel caso non è un processo all’organizzazione, ma la vertenza sta nel fatto specifico dell’utilizzabilità o meno del marchio. E intanto la ditta si sta facendo, alle spalle dell’organizzazione una pubblicità gratis. Solo per questo, se fossi nell’organizzazione, avrei lasciato perdere e non mi sarei prestato al meccanismo. Ma io non faccio parte dell’organizzazione stessa e – soprattutto – non vi decido, pertanto, nulla.

Il matto

sono un compagno di corso di Mark Rees-Andersen, uno dei due creatori e titolari della dema games. so che stava pensando ad una versione italiana, ma poi non credo che sia andata in porto. se volete fargli qualche domanda, provate a scrivegli in inglese e sono convinto che sarà più che disponibile a rispondere.

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