Spagna, in autunno legge per laicizzare istituzioni e togliere simboli religiosi da uffici pubblici

Il governo spagnolo sta per definire un progetto di legge per laicizzare le istituzioni, da approvare in autunno.
Uno dei punti più importanti è l’intenzione di togliere i simboli religiosi da scuole e altri uffici pubblici. Il ministro delle Giustizia Francisco Caamano si è posto in maniera concilante ma ferma, affermando che “la nostra idea è che non dovrebbero esserci simboli religiosi nelle scuole pubbliche, che ci debba essere una chiara separazione tra religione e sfera pubblica e laicità dello stato”. I simboli religiosi non saranno però tolti se si trovano in opere di interesse storico o artistico-culturale. La norma non prenderà in considerazione i presepi scolastici e non verrà impedito agli studenti di portare simboli religiosi come il crocefisso.
La norma per la rimozione dei simboli religiosi dagli uffici pubblici si inserisce nel progetto generale di riforma su tematiche come la libertà di coscienza, l’aggiornamento nelle modalità per registrare gli enti religiosi e varie questioni come l’assistenza spirituale negli ospedali, nelle forze armate e l’insegnamento della religione nelle scuole. I principi di base della riforma laica sono l’esigenza di pluralismo, la parificazione tra le varie religioni e l’affermazione dei diritti dei non credenti. Tra le novità, anche l’abolizione del giuramento sulla Bibbia di fronte al crocefisso per i ministri.
Si prospettano ulteriori contrasti con la Chiesa cattolica, alimentati di recente dal dibattito sulla riforma della legge per l’interruzione volontaria di gravidanza, che sta per passare.

Archiviato in: Generale

30 commenti

Sara

Tutti vanno avanti, e noi andiamo indietro a passi da gigante. Spero che prima o poi qualche esercito straniero invada l’Italia e ci tolga da questo incubo…
(scherzo, ma non tanto)

Giuseppe Recanati

Pochi giorni fa in un ufficio postale ho veduto tre crocifissi, di foggia diversa, appesi alla parete. In più su un mobiletto c’era un’immagine di padre Pio (o S. Pio, dopo l’avanzamento di carriera).
In Italia una legge come quella in via di approvazione in Ispagna è realisticamente remotissima.

antonietta dessolis

Zapatero santo subito 🙂
se giornalisti e politici baciapile nostrani imparassero dalla Spagna almeno la nozione di laicità, le sue parole chiave: libertà, pluralismo, pari dignità, separatezza religione/sfera pubblica, concretezza; se la smettessero di cianciarne vendendo fumo, se la smettessero di mistificare blaterando di morale…se mia nonna avesse le ruote sarebbe una cariola: purtroppo la storia non è fatta di SE 🙁

Bruno Gualerzi

Per associazione di idee. Ho visto in televisione una publicità che invitava a comprare la serie dei ‘santini’ (diceva proprio così) esattamente come se fossero le figurine dei calciatori da raccoglie in un album, garantendo che nessun santo sarebbe stato trascurato (di serie A, B, C?), con particolare enfasi per il ‘santino’ di padre pio… visto che non se ne riesce a trovare in giro per l’Italia uno che è uno, per la disperazione dei collezionisti!

Paolo Garbet

Servono 1000 politici italiani per fare 1 Zapatero. Però buttando via il 999×1000 di scarto…

Bertrando Russell

Voglio espatriare in Spagna!
Di questo passo l’Italia forse si metterà alla pari nel 2050…

fresc ateo

URRA ZAPATERO…COME DIRE ????IL CROCIFISSIO PRESO FINALMENTE X LE CORNA..

peter

Il cerchio intorno all’Italia si stringe e prima o poi dovranno cambiare le cose…a meno che non usciamo dall’Europa e diventiamo ufficialmente una provincia vaticana.
Per fare il polemico, spero che eliminino corride e corse varie

Roberto Grendene

Non ho mai capito perche’ un credente ritenga ammissibile, anzi doverosa, l’esposizione dei propri simboli ideologici religiosi negli uffici pubblici (dei propri, non di quelli altrui). E’ una prevaricazione, una prepotenza inutile, un esibizionismo. Esistono gia’ il proprio corpo e i luoghi di culto per queste esposizioni.

LS

italia (vaticalia)…. sempre piu’ “iran d’europa”

P.S. con il massimo rispetto per l’iran e per gli iraniani

Danielenogod

Quello che altrove è realtà da noi è fantapolitica. Il razionale che sta dietro queste decisioni politiche è talmente cristallino e logico che sembra impossibile che da noi non ci si possa arrivare… eppure…

Emanuela

Beccati questo, chiesa cattolica!! Una bella incornata nel di dietro!!
Alla fine l’unico paese europeo in cui la chiesa avrà ancora sovranità sarà l’Italia, e presto o tardi perderà anche quella…

Blasfemo

Zapetero è il più grande leader del mondo altro che Obama.

@ Bertrando Russell: altro che alla pari nel 2050, di qusto passo fra 40 anni l’Italia sarà acora più indietro.

ser joe

Penso che la notizia sia falsa perchè non l’ho trovata ne’ sull’Osservatore Romano ne’ sull’Avvenire…..

Giovanni Bosticco

Come ateo non sopporterei mai l’ateismo
di stato, come nei regimi comunisti.
Se ci fosse non saprei mai se l’ateo è
tale davvero, o sta leccando i piedi al
potere. in tale situazione assurda la
religione diventa una bandiera di libertà.
Come può un cristiano autentico sentirsi
a suo agio in un sistema dove la religione
è troppo spesso adeguamento al potere
e l’ateismo diventa bandiera di libertà?

Maurizio D'Ulivo

Bellissimo l’intervento di Giovani Bosticco, che non posso che sottoscrivere in pieno.

Nessuna credenza, nè quella religiosa nè quella a-religiosa, deve poter pretendere di dettare le leggi della convivenza per tutti.

Non a caso, la laicità non è una credenza ma un metodo e un principio di governo della società, a cui possono aderire (semprechè lo vogliano) sia coloro che hanno una fede religiosa sia coloro che non la hanno.

Loig

Beh, non dobbiamo poi gioire troppo, come se fosse chissà quale conquista. Zapatero sta semplicemente facendo ciò sarebbe giusto e naturale fare in qualsiasi stato laico e democratico che voglia essere tale.
Ce n’è ancora di lavoro da fare, per poter gioire…

Bulk

Bravi Bosticco e D’ulivo!
Un principio così semplice e chiaro dovrebbe essere assunto a 1° comandamento dall’umanità – il primo dei comandamenti laici:
Nessuna credenza, deve poter pretendere di dettare le leggi della convivenza per tutti.
Meraviglioso.

barbara

@Roberto Grendene

Sono d’accordo con te.Ma sai quante altre cose sono date per scontate o si devono fare perchè così è sempre stato e sempre sarà e fanno parte della nostra “cultura”?!

Quando parlando con mia sorella ho espresso il mio disaccordo a battezzare sua figlia(mia nipote)lasciandola decidere da sola quando sarebbe stata grande,lei mi ha risposto “non voglio che mi figlia crescendo si possa sentire fuori della comunità”.Ma come nel 2002????(ora mia nipote ha 7 anni)

c.j.

1000 km di mar Mediterraneo tra est a ovest…

…1000 ANNI LUCE DI CIVILTA’ TRA VERA DEMOCRAZIA LAICA E PURO SQUALLORE FASCIO-MAFIOSO

balle

vai che prima o poi anche in italia riusciranno a trovare una cura per la malattia bimillenaria

balle

per barbara. purtroppo ha ragione tua sorella. E’ molto difficile far crescere i propri figli fuori da questi contesti. Poi secondo la località dove si vive si viene proprio scartati dalla società. E’ un problema che tarderà ad essere risolto. Comunque e bene parlarne che prima o poi………….

salvo

tante nazioni tolgono privilegi a chi l’ha per rendere la loro società moderna, equa e tutti uguali, da noi, e togliere isi mboli religiosi dai luoghi pubblici e sinonimo di trattamento equo, per i credenti di qualsiasi religione e non credenti. da noi il cittadino dallo stato è stato sempre considerato un numero, e sino a qualche tempo fa ci si vantava di essere la nazione più cattolica del mondo dato che erano battezzati più del 90% dei neonati per occhio di popolo, dato che molti restavano meravigliati se un neonato a due o tre anni di età non era ancora battezzato. i luoghi pubblici sono di tutti, e gli uffici di uno stato veramente laico devono essere d’esempio. Spero che in Italia alle prossime elezioni vengano eletti tanti Zapatero per renderci più democratici e togliere privilegi a chi pensa che essi siano un diritto e non una prepotenza.

Bruno Gualerzi

@ Roberto Grendere
Mi riferisco al tuo intervento delle 8.55.
Il credente – in modo più sottile e camuffato anche a se stesso se persona meditativa e in modo più esplicito se diretto nel manifestare le sue esisgenze – a mio perere è sostanzialmente un superstizioso. E siccome la maggior parte dei credenti nostrani appartiene al secondo tipo di supertiziosi, ha un bisogno vitale, in qualsiasi luogo si trovi, di entrare in contatto diretto – almeno visivo, attraverso immagini, non potendolo avere diversamente – con l’oggetto del suo culto, che altrimenti si dissolverebbe nel nulla perdendo tutto il suo potere taumaturgico.
La controrifrma, proprio perché la riforma puntava di più sull’interiorità, aveva capito benissimo tutto questo e ha cercato in tutti i modi di visualizzare il sacro (incrementando e promuovendo tra l’altro – per fortuna, quando la committenza incontrava un vero artista, con esiti che andranno ben al di là delle sue intenzioni – l’arte barocca). E il nostro popolo è ancora figlio della controriforma più di quanto si possa pensare.

Nicla

Brava Spagna. Purtroppo in Italia il problama non è molto sentito, ogni volta che si parla di laicizzare le istituzioni pubbliche mi sento dire “è una battaglia sterile, inutile, non è togliendo un pezzo di legno da un muro che si risolvono i problemi dell’Italia”. Già, peccato che tale pezzo di legno sia un simbolo di prepotenza…

frank

peter scrive:
11 Agosto 2009 alle 8:35

Il cerchio intorno all’Italia si stringe e prima o poi dovranno cambiare le cose…a meno che non usciamo dall’Europa e diventiamo ufficialmente una provincia vaticana.
_______
Anch’io la penso allo stesso modo.
Bravo Peter.

Stefano Grassino

peter scrive:
@ peter

“11 Agosto 2009 alle 8:35
Il cerchio intorno all’Italia si stringe e prima o poi dovranno cambiare le cose…a meno che non usciamo dall’Europa e diventiamo ufficialmente una provincia vaticana.
Per fare il polemico, spero che eliminino corride e corse varie”

Quando gli Austriaci furono messi alle corde si ritirarono nel famoso quadrilatero di Verona, in attesa di rinforzi per poter contrattaccare. Chi ti dice che la ccar, consapevole dell’avanzamento della secolarizzazione, non stia facendo oggi quello che allora fece il Gen. Radestztky? Potrebbe essere una possibilità no?

Commenti chiusi.