I ribelli islamisti tornano ad attaccare Mogadiscio, la capitale somala, difesa dalle forze governative e da contingenti dell’Unione Africana. Come riporta l’agenzia Reuters, da giorni si combatte per le strade della città, con decine di morti e un bilancio sempre più grave. Recentemente gli islamisti hanno lanciato l’offensiva, grazie anche a gruppi ritenuti legati ad al Qaeda come al Shabaab, imponendo la sharia nelle zone occupate (Ultimissima del 10 luglio).
Secondo testimoni locali, truppe etiopi da tempo sarebbero entrate nel territorio somalo per schierarsi al fianco del governo di Mogadiscio contro gli islamisti e sono ora stanziate nella città di Baladwayne. Scontri pesanti si registrano anche in altre zone del paese.
Somalia, Mogadiscio sotto attacco degli islamisti
22 commenti
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Ho paura che queste scene le vedremo presto sia a Baghdad che a Kabul. Ma l’ esperienza delle guerre coloniali non ci ha insegnato proprio niente.
e poi quelli che scappano (il corno d’africa si sa bene in che situazione è) appena arrivano in Italia vengono considerati come criminali. Vorrei che quelli che sostengono il reato di immigrazione clandestina e che dicono che non si dovrebbe lasciar partire i gommoni vivessero in quelle terre anche solo un giorno
questi islamisti sono fanatici, pazzi sanguinari, come si può fermare gente del genere?
basta fare come propone il compagno duro e puro sessantottino:
“Spetta alla popolazione stessa elaborare un’evoluzione pacifica o rivoluzionaria. A noi spetta solo indicarne gli esempi senza interventi armati altrimenti è una guerra di colonizzazione con tutte le conseguenze compreso quella di un popolo ostile ad un esercito straniero sul proprio territorio.
La democrazia esportata a suon di bombe non è una facezia perchè dietro vi è una chiara volontà di sterminio di un popolo per ingrassare le lobby dei costruttori di armi per svuotare i magazzini e le lobby dei ricostruttori in tempo di pace”.
Quindi, stiamo a guardare e guai a chi interviene.
purtroppo non è che le milizie che si oppongono ai fondamentalisti siano molto meglio. la sventurata popolazione somala è letteralmente presa tra due fuochi. come non dimenticare gli splendidi sguardi languidi tra bettino craxi e il dittatore siad barre, in somalia la nazione che in passato più ci ha messo becco è indubbiamente l’italia, non c’è da stupirsi se è andata a finire così.
@ Rolling Stone
Quanto riporti è un copia incolla di un mio post. Cosa vorresti dimostrare? Che è meglio un intervento armato tra i due contendenti per portare la nostra democrazia?
Ma non è vietato dal corano muovere guerra nel periodo del ramadan?
@rolling stone
ot: Di questi tempi, mille volte meglio un sessantottino che un leghista.
/ot
in Somalia non è rimasto nulla da distruggere.
le città principali sono cumuli di macerie fumanti, le malattie decimano i superstiti, la fame e la sete mietono vittime ogni giorno.
in un quadro sociale così tragico mancavano gli integralisti islamici ( e te pareva…) a farsi la guerra tra loro.
C’è un progetto di ampio respiro da parte del terrorismo islamic.o
Conquistare l’Africa.
L’Africa è il continente con esplosione demografica in atto a livelli incontrollati.
Un bacino di bambini da plagiare, armare e scatenare nella jihad anti-occidentale e anti-induista (l’India è l’altro territorio a boom demografico da combattere per l’islam).
La morsa islamic.a stringe l’Africa da Est e da Nord, spingendosi sempre più a Sud.
Si tratta di giochi geo-politici ben più vasti che la conquista di quattro case malmesse, di qualche pezzo di terra e di qualche bovino malnutrito.
Dal sito dell’UNICEF:
“…Le ultime vicende storiche riguardano la formazione (2004) di un effimero Governo di transizione, sostenuto dall’Etiopia, che però viene facilmente estromesso da Mogadiscio nel 2006 dalle Corti islamiche, formazione fondamentalista sostenuta da Iran e Libia, che impongono un regime rigidamente religioso ma anche una pacificazione provvisoria.
Nel 2007 gli equilibri vengono nuovamente rovesciati dall’intervento etiope, che restaura con le armi il Governo di transizione a Mogadiscio, al prezzo però di una recrudescenza del conflitto, che provoca migliaia di vittime civili e l’aprirsi di una nuova crisi umanitaria.
Il paese è soggetto a periodiche siccità che hanno peggiorato la, già precaria, situazione di vita della popolazione.
Il paese ha uno dei tassi di mortalità infantile più alti del mondo con 225 bambini morti per 1000 nati vivi. Le cause principali di morte sono la dissenteria, le infezioni respiratorie a la malaria (si stima che l’87% dei somali siano a rischio di malaria).
Meno del 30% della popolazione ha accesso all’acqua potabile; la malnutrizione è in crescita e la malnutrizione acuta compisce il 17% della popolazione.
Lo stile di vita nomade delle popolazioni rurali della Somalia rendono difficile l’implementazione di un programma di vaccinazioni, di conseguenza morbillo e colera costituiscono una pericolosa minaccia.
Il tasso netto di iscrizione alla scuola primaria è solo del 13% per i bambini e 7% per le bambine.
La Somalia, non avendo un governo riconosciuto da tutte le fazioni in lotta, è uno degli unici due stati al mondo a non aver ratificato la Convenzione sui diritti dell’infanzia.”
DI COSA VOGLIAMO ANCORA PARLARE!?!?…E CI STUPIAMO SE QUELLI VENGONO A MORIRE SU GOMMONI E PSEUDO BARCHE A LARGO DI LAMPEDUSA!?!? 🙁 SCAPPEREI ANCH’IO!!
LIBIA ED IRAN VENDONO ARMI AGLI ISLAMICI…MICA MEDICINE, VACINI O LIBRI!
SAREBBE DA PRENDERLI A CALCI IN C**O TUTTE LE VOLTE CHE SI SDRAIANO A PREGARE!
I cosiddetti multiculturalisti vaneggiano un islam utopico e chiudono gli occhi di fronte all’islam reale.
Ignorano volutamente (per paura) che la missione dell’islam è quella di conquistare anche il potere politico in tutto il mondo, con le buone o con le cattive.
Invitano a “lasciar fare ai musulmani moderati, perché le nuove generazioni si occidentalizzeranno”, facendo finta di ignorare che le bombe nel metro di Londra le hanno messe ragazzi islamici inglesi della terza generazione.
In realtà esiste un solo islam, quello che dove e quando può non esita a gettare la maschera ed a prendere il potere (come ora in Somalia), mentre i multiculturalisti girano lo sguardo dall’altra parte.
Siamo in guerra da tempo con l’islam e la guerra l’hanno dichiarata loro, perché cosi vuole il Corano. Non rimane che adeguarci
@Ser Joe
Io concordo con Rolling Stone. Seguendo la tua filosofia gli alleati sarebbero dovuti restare a guardare durante il periodo ’33 – ’45, col bel risultato di reagalare l’intera Europa a Hitler.
Accideni gli allleati ci hanno colonizzato con tutte le nefaste conseguenze del caso!!
La democrazia NON è mai nata in maniera pacifica. Dal ‘700 ad oggi ci sono voluti 3 secoli di lotte e sangue, con anche interventi di 3 parti per arrivare dove siamo oggi.
Non mi citare Ghandi e Mandela, ti prego. L’India è una pseudo-democrazia in cui le caste esistono ancora e il potere è sempre e comunque in mano ai bramini, non è cambiato nullla se non il fatto che fanno pseudo-elezioni per fare star tranquilli gli occidentali e fare affari. IN Sud Africa l’apartheid non è finita per un cavolo e la popolazione nera è ancora segregata, sfruttatta e gode di diritti di serie C.
x Asatan
però i sudafricani sono più fortunati degli indiani, pensa che fra un anno in occasione dei mondiali di calcio (droga di stato) potranno sedere (solo negli stadi ovviamente) accanto ai bianchi in un’atmosfera di gioiosa e ipocrita uguaglianza.
finito il teatrino pallonaro, i colored in miniera e i bianchi in ufficio.
🙁
@Teomondo Scrofalo
TI rispondo qui perchè il post su Mesic lo hanno chiuso. Mi auguro dal profondo del cuore che i clericalismi e pavelicismi di cui parli siano gli ultimi colpi di coda di un fenomeno morente. La Croazia, e tutta le ex Yugoslavia, ne hagià passate fin troppe di tribolazioni.
Sulla crisi me ne sono accorta anch’io. Mi occupo di spedizioni internazionali e, purtroppo, da dicembre scorso il movimento e sceso veramente tanto.
Ho visto che avete iniziare a fare una promozione turistica più forte, almeno qui in italia, e fate benissimo visto le bellezze naturali e storiche del vostro paese.
la conseguenza logica della globalizzazione è che si arrivi ad un governo centrale che amministri eventi simil a questo con operazioni di polizia, al fine di assicurare agli abitanti del pianeta eguali diritti ovunque siano.
questa funzione, essenziale in un mondo globalizzato, non può essere demandata ad un unica nazione e meno che mai all’arbitrio degli americani.
ci vorranno secoli per un governo planetario ma sono certo che ci arriveremo.
A quanto si legge,ad esempio in wikipedia,in sudafrica c’e’ si’ ancora l’apartheid,ma a gestirla
queata volta e’ un governo nero,a larga maggioranza di etnia xhosa,e a farne le spese sono
soprattutto i membri dell’etnia zulu,e ovviamente la minoranza bianca.
Una delle tante cose che i “progressisti” occidentali hanno sempre ignorato e’ infatti l’esistenza
di rivalita razziali secolari tra le varie etnie nere africane,rivalita che non hanno niente da
invidiare a quella tra bianchi e neri.
Tanto che nei secoli precedenti all’arrivo dei bianchi ,tali odii razziali provocarono un’infinita’
di guerre tribali culminate a volte in veri genocidi,con la completa estinzione di etnie minori.
La complessa ed efficente strategia militare degli zulu,che in tempi recenti impegno’ duramente
i boeri e gli inglesi,non si era certo sviluppata in una settimana.
Purtroppo il mito del “buon selvaggio”,moralmente superiore ai bianchi,mito che risale all’Illuminismo,e’ ancora presente nella nostra cultura,favorito dai ciche’ “politicamente
corretti” dei mass media.
“Se hai convinto la gente che tizio non merita di essere squartato,non devi spendere una
sola parola in piu’per convincerla a metterlo su un piedistallo”.Cosi diceva il Manzoni,e questo razzismo alla rovescia finisce inevitabilmente per generare grossi guasti,tra cui,
ovviamente,fornire sostegno al razzismo normale.
il mito del “buon selvaggio” tanto caro a Rousseau era giustificato in un’era in cui i neri africani non erano considerati nemmeno uomini (lo stesso Voltaire non li considerava degni di appartenere “allo stesso ramo della razza umana dei bianchi” – lettere inglesi- 1727) mentre oggi il termine stesso “razzismo” andrebbe contestualizzato alle situazioni caso per caso, spesso in alcune nazioni sono i bianchi a subirlo o da altre etnie (altre “razze”) o all’interno della stessa enclave bianca su base religiosa (vedi protestanti vs cattolici) o su base politica e ideologica.
Fame e miseria sono un ottimo substrato per generare guerre e per favorire religioni salvifiche di ogni sorta, ed è inutile dire che è il solito discorso ma in occidente dilaga l’obesità e mediamente ci si nutre più di quanto sia necessario mentre milioni di bambini muoiono di fame (mentre qui si salvano gli embrioni findus).
WTO, banca mondiale e fondo monetario inernazionale hanno fallito (se mai hanno cercato di raggiungerlo) lo scopo per cui erano state create: promuovere lo sviluppo e la cooperazione economiche nel mondo.
Più facilmente l’opera di questi enti ha facilitato lo sfruttamento dei cosiddetti “paesi in via di sviluppo” (terzo mondo faceva brutto…) da parte dei paesi “ricchi”.
Niente da stupirsi dunque che, dopo colonialismo, evangelizzazioni varie da varie fedi e le cure degli organismi finanziari mondiali, avvenga ciò che in Somalia avviene oggi, che sia avvenuto in Ruanda ieri e che avvenga domani in chissà quale altro paese del terzo mondo.
Bravo!
Si può anche cercare di esporre ragioni fondate sui fatti
ma, come vedete, alla fine spunta sempre fuori il concetto gesuitico
del “colpa nostra” e dell’occidente cattivo.
Alle cronache ufficiali sfugge un dato irrinunciabile nel quadro complessivo: le parti in causa sono TUTTE islamiche, di fede e di indirizzo politico. Quella somala NON E’ una guerra religiosa (tra musulmani sunniti? BALLE). I mandanti sono: da un lato governo etiope, CIA, Somal Fruits e Dole; dall’altro le Corti Islamiche. Non si accettano scommesse sul vincitore perchè non c’è scozzo. In ogni caso, chiunque segga sul trono, per il popolo somalo non cambia nulla, per il diritto tutt’oggi in corso neanche.
Solo la solita, banale, ritrita, stantia, abusata lotta di potere.
@rolling stone
Colpa vostra? Ah, si?