Malaysia, sei frustate per una birra al pub

Kartika Sari Dewi Shukarno, una modella trentaduenne, è stata condannata alla pena di sei frustate e di 1700 dollari di multa per aver bevuto alcool in un locale. La donna è stata arrestata e poi rilasciata. La condanna è stata sospesa, ma sarà eseguita al termine del Ramadan. La Malaysia è considerata dagli osservatori internazionali come uno stato in cui l’applicazione della legge islamica è moderata.

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45 commenti

For all the gods

questa “imposizione” religiosa la importiamo pure, confondendola come “diritto” alla libera religione?
chissà quanti godrebbero già a pensare di frustaci tutti ed impiccare i gay
😉 😉 😉 😉 😉

For all the gods

comunque ci marciano, tutti i musulmani che conosco bevono birra, ma non in pubblico…

Emanuela

Avevo sentito la cosa in tv e ciò che mi ha più lasciata sconvolta sono state le parole del padre della ragazza. Si è detto d’accordo con la sentenza in quanto loro “sono musulmani”….
Vorrei tanto sapere se sarebbe stato ugualmente d’accordo se invece di frustarla l’avessero lapidata…

Nicla

Cavolo! °_° Pensavo che il ramadan fosse una questione di fede un po’ come i fioretti in quaresima, non che i trasgressori fossero puniti dalla legge! (ma non sarà perchè è donna?)

stefani f.

conosco parecchi musulmani specie nord africani che bevono come spugne, tutti maschi, non so come si comportino al loro paese ma qui fanno come vogliono ignorando i precetti tanto cari alle loro guide spirituali.
cmq mi associo a quanto detto sopra, continuiamo a giustificare burqini burqa ecc. e fra una ventina d’anni anche qui voleranno frustrate per una pinta di birra.

Paul M.

Vergogna solo a leggerle certe notizie…! Mpf!
Una birra=6 bastonate! 🙁
Che branco di incivili e violenti…

stefani f.

eccola la multicuralità che molti anche qui vorrebbero esportare.
provate a ragionare con gli ulemah, provate (come ho fatto io) a dichirarvi atei in Egitto o in Marocco (paesi musulmani laici hahahahaha)… sveglia, i monoteismi dogmatici sono pericolosi tutti nello stesso modo, laddove la religione detiene anche il potere esecutivo o condiziona pesantemente la vita politica di una nazione scordatevi la libertà.

Macklaus71

Stamo attenti a non confondere il concetto di “multiculturalità” (cultura non è sinonimo di religione) con queste manifestazioni di profonda inciviltà… detto questo io odio questi maledetti selvaggi incivili.

#Aldo#

Stefani: “[…] provate (come ho fatto io) a dichirarvi atei in Egitto o in Marocco […]”

Stefani, non tenerci sulle spine: com’è andata a finire?

Bulk

Incivili violenti senza onore e dignità, ignoranti, oscurantisti, retrogradi, schiavisti misogini, ipocriti.

stefani f.

x Aldo

non bene 😉 mi hanno dato del matto (e altro ma qui il torpiloquio è vietato) perchè “un uomo che non conosce dio non potrebbe nemmeno pensare, così sta scritto sul corano, l’anima può pensare solo col permesso di dio” a muso duro senza tanti complimenti e pensare che eravamo in vacanza…bè abbiamo cambiato località, quei musi lunghi offesi dalla nostra convinzione laica non promettavano nulla di buono.

Rocco

@ Emanuela

Si ho l’impressione molti musulmani sono così assoggettati dalla società religiosa conformista intorno a loro che non difendono neanche i loro familiari, talmente hanno paura di essere pubblicamente contrari a qualunque aspetto della religione. Forse è lo stesso motivo per cui, anche se ci sono molti musulmani laici/moderati che in fondo sarebbero contrari alla violenza, raramente scendono in piazza contro queste leggi e punizioni

Thomas

Qualcuno ha chiesto a quella ragazza se è musulmana? Se non lo è, teoricamente non è tenuta a seguire la legge islamica (se valesse qualcosa il diritto alla libertà religiosa), altrimenti, bé, sapeva a cosa andava incontro e, soprattutto, SA(!!) di meritarselo.

Rocco

@ Thomas

È musulmana almeno formalmente. Se fosse buddhista o cristiana non sarebbe stata condannata. Ma anche se è musulmana cambia poco. Il fatto di essere nati in famiglie musulmane o credere vagamente in Dio non significa che le persone vorranno seguire la religione alla lettera. Ho tanti amici e conoscenti che si definiscono “musulmani” che però vogliono vivere più o meno all’occidentale. Molte persone che si considerano “cattoliche” non osservano le regole della quaresima, non vanno a messa, si divorziano. Ognuno deve essere libero non solo di essere ateo o agnostico ma di essere religioso solo al punto che vuole, altrimenti non c’è la libertà religiosa.

Caterina

a Thomas: che significa “se è musulmana”? Potrebbe anche essere musulmana non osservante, cosa ne sai tu? Evidentemente, non sapeva di meritarsi la punizione, se ha “rischiato”; in ogni caso, quella reazione è una cosa assolutamente assurda, che non puoi giustificare dicendo che in fondo se l’ è cercata e sono solo cazzi suoi, come dire che se una donna vestita in maniera provocante viene stuprata la colpa è sua perché “sapeva o avrebbe dovuto sapere” che un simile abbigliamento avrebbe comportato simili conseguenze: se ragioni così non sei laico, sei nichilista, cinico e fai il loro stesso gioco.

Mi domando, alla luce di quanto appreso dalla notizia, sulla base di quali criteri gli osservatori internazionali definscono la Malaysia ” uno stato in cui l’ applicazione della sharia è moderata”?

Thomas

@ Rocco
Sebbene concordi con te completamente, sinceramente non riesco a comprendere come uno possa essere credente, in qualsiasi religione, solo fino ad un certo punto. Voglio dire, o ad una cosa credi o non credi: non puoi credere a metà. Se uno è cattolico, e si proclama tale, allora dovrebbe credere e seguire tutti i precetti del cattolicesimo, idem per un musulmano o un induista. Altrimenti, è un simpatizzante, non un membro effettivo di quella religione. Forse è solo questione di nomenclatura, ma a me pare importante dare correttamente certe definizioni, che riguardano il modo di intendere l’universo di una certa persona. Procedendo con questo ragionamento, non avrebbe dovuto essere condannata, in quanto non musulmana effettiva. E’ una pena ingiusta comunque, sia chiaro, ma perlomeno, se la ragazza fosse stata effettivamente musulmana, sarebbe stata una pena in parte giustificata dalla consapevolezza di aver trasgredito una regola ritenuta sacra.

Rocco

@ Thomas

Lo stato malese non distingue tra musulmani cristiani, buddhisti osservanti e laici, distingue solo tra le religioni. Ognuno deve appartenere ad una religione. Lo stato divide i cittadini in categorie religiose, la religione è scritta sulla carta d’identità. Se una persona nasce in una famiglia musulmana, lo stato gli impone la legge islamica, a prescindere da quello che pensa della religione o quello che vuole. Un musulmano non ha il diritto legalmente di lasciare la religione. Se tu fossi nato in Malesia probabilmente sulla tua carta d’identità ci sarebbe scritto “cattolico” solo perché sei di origine italiana, e potrebbero punirti se compri i preservativi o non vai a messa la domenica.

Poi non trovo realistica la tua idea che le persone devono essere o atee o integraliste, o tutto o niente. Per fortuna non tutte le persone “religiose” sono osservanti, altrimenti noi saremmo finiti tutti al rogo.

Soqquadro

Mi sembrava di ricordare che le punizioni corporali fossero contro i diritti dell’uomo. mi sembrava, eh, ma pare che qualche strenuo difensore della libertà religiosa lo possa svendere per quelli che… “è scritto sul corano”.

Deicida

@Per tutti

Ciò che non si è sottolineato è il fatto che la ragazza in questione è una modella che effettua frequenti viaggi di lavoro all’estero. L’imputazione è scaturita da una foto che la ritraeva con una bottiglia di birra in mano. Ma la cosa maggiormente sorprendente è il fatto che la ragazza stessa ha acconsentito a farsi processare ed ha ammesso di “meritare” la pena a cui si tottoporrà di buon grado, pur avendo avuto ogni possibilità di fuggire e chiedere asilo politico in qualsiasi altro paese.

Rocco

“Ma la cosa maggiormente sorprendente è il fatto che la ragazza stessa ha acconsentito a farsi processare ed ha ammesso di “meritare” la pena a cui si tottoporrà di buon grado”

Ripeto che secondo me lo fa per paura, perché andare pubblicamente contro la legge islamica potrebbe mettere lei e la sua famiglia in pericolo e aggravare la sua situazione.

“pur avendo avuto ogni possibilità di fuggire e chiedere asilo politico in qualsiasi altro paese”

Una persona che ha infranto una legge anche religiosa nel paese di origine e che rischia una pena corporale non rientra in nessuna categoria di asilo politico. Lei non ha questa possibilità.

Dalila

Lo scempio continua…e dire che questi personaggi li abbiamo oramai in Europa, territorio laico alla base e preso d’assalto da chi in gran segreto (ma forse non troppo) vorrebbe imporci la schiavitù dalla quale con fatica ci stiamo liberando.
La storia è fatta di corsi e ricorsi…

Jean Meslier

Questa notizia fa da pendant ad una non-notizia, ieri sera al TG1, su una modella israeliana ebrea ortodossa in cui si lodava la sua capacità di riuscire a conciliare la stretta osservanza delle prescrizioni religiose con il suo lavoro. Certo, questo comportava rifiutare tutti gli ingaggi in cui avrebbe dovuto posare in lingerie, ad esempio, ma il messaggio implicito nella non-notizia era chiaro: è possibile far convivere modernità e ortodossia religiosa… a patto che sia la seconda a stabilire le regole, aggiungo io.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-7cb7df03-a3d1-4fe5-a044-df34f901610c.html?p=0

stefani f.

“chi dimentica la memoria di tragici episodi accaduti nel passato occultandola volutamente o stravolgendone il senso incorrerà nel ritorno di quella storia che tende a ripetersi se non si impara dalle sue lezioni, e sarà costretto a rivevere quelle tragedie” G.B. Vico

Asatan

@Rocco

Purtroppo hai tragicamente ragione. Ricordiamoci che l’Italia ha RIFIUTATO più di una volta l’asilo a gay che venivano da parsi come Somalia e Iran… dove la pensa è la morte per omosessualità. Figuriamoci se qualcuno offre rifugio ad una donna per delle frustate. Non riusciamo ad avere leggi decenti sulla violenza domestica qui in italia (non si capisce perchè un marito che pesta la moglia non sia denunciato per aggressione con aggravanti, ma per “violenta privata”), figuriamoci se a qualche governo interessa questo.

ONESTO PRESUNTUOSO

Non mi indigna tanto il fatto che nel mondo esistano luoghi in cui vigono certe regole (se gli piace!), ma che molti razionalisti, per non essere razzisti (???), qui in Italia non avrebbero problemi a tollerare scene di questo genere.

Otto Permille

A Milano se un 16nne viene sorpreso in pubblico a bere alcol la famiglia si becca una multazza mica male (forse, se si potesse scegliere, meglio 6 frustate). Paese che vai, talebani che trovi.

MicheleB.

E menomale che si tratta di applicazioni moderate! Secondo loro per un’applicazione radicale ci vuole l’Iran, forse?
Concordo con chi sostiene che gran parte dell’osservanza derivi dalla paura, perchè quando sono qui tanti se ne fregano abbondantemente.

For all the gods

ottopermille, ma quanto sei tu razzista, eppiantala. I minorenni vanno in qualche modo tutelati o finiscono veramente alcolisti. Non vengono irettamente puniti, chiedi a loro se le vogliono le frustate, e nemmeno i genitori vogliono che si frustino i loro figli. Tu si?
ah, vuoi che si frustino i minorenni milanesi !

leonardo

qualsiasi religione che impone regole , comportamenti e discriminazioni è una dittatura.
l’ unica soluzione è abolire ogni tipo di interazione della religione con la stato.
pura utopia purtroppo.
saluti.

stefani f.

quoto onesto presuntuoso.
è proprio questo il punto, ormai il termine razzista viene appioppato spesso a sproposito anche a quelli che sono lontani anni luce da questa ideologia.

ACHESTICO

Cara Kartika io sono disposto a farmi frustare al posto tuo, ma tu in cambio dapprima lasci quel paese di selvaggi, vieni poi a casa mia, ci mettiamo sul divano davanti alla tv con un frittatone di cipolle e una familiare di Peroni gelata. Ah dimenticavo, naturalmente rutto libero.

Fri

@ Otto Permille
veramente si e’ presa pure 1700 $ di multa… a quanto ammonta la multa per i sedicenni che bevono a milano?

@ For all the gods
E’ vero che i minorenni vanno tutelati, ma il proibizionismo non e’ che abbia mai dato grandi risultati, soprattutto quando applicato ai giovani. Alcolisti si puo’ diventare anche se cominci a bere a 18 anni.

Gregorio Casa

Siamo alle solite…
Le regole religiose non possono essere regole di uno stato libero.
L’unico modo per risolvere il problema è la separazione completa ed assoluta dei precetti religiosi dal diritto.
In questo stato ideale, se la modella proprio avesse voluto essere punita, avrebbe dovuto rilasciare una liberatoria agli esecutori (non so chi, forse il capo della comunità religiosa o chi per lui) nella quale scaricava gli stessi dalla responsabilità dei danni che lei stessa avrebbe subito.
Lo stesso dicasi per quelli che non possono bere sul lavoro durante il ramadan. Il datore di lavoro va tutelato dalle possibili denunce per malori causati dalla disidratazione. I lavoratori dovrebbero firmare una liberatoria.
Similmente per i medici obiettori. Chi è assunto dalla pubblica amministrazione è tenuto a fornire TUTTI i servizi richiesti. Se non lo fa dovrebbe essere licenziato. Per non arrivare a questo (che potrebbe essere scambiato per discriminazione religiosa pur non essendolo) l’unica soluzione “minimale” è una riduzione dello stipendio proporzionale alla percentuale di disservizio causata.
Solo tenendo COMPLETAMENTE fuori le religioni dallo stato potremo cominciare a parlare di vera democrazia…

Dalila

In Inghilterra si puo’ bere a 16 anni e i pubs chiudono battenti a mezzanotte.
IN U.S.A. si puo’ bere soltanto a 21 anni…ora indovinate in quali paesi -dopo il blocco Est- esiste il maggior numero di alcolisti, molti dei quali giovani…

Rocco

Consumo di alcol pro capite (in litri di alcol puro all’anno) Fonte: OMS, Wikipedia
1 Uganda[b] 19.47
2 Luxembourg 17.54
3 Czech Republic 16.21
4 Ireland 14.45
5 Moldova 13.88
6 Hungary 11.92
7 France 13.54
8 Réunion 13.39
9 Bermuda 12.92
10 Germany 12.89

Il Regno Unito (per favore non dite “Inghilterra”!!) è numero 18
Stati Uniti numero 43
Italia 39
Malesia 156

For all the gods

Sembra che Milano sia piena di multe troppo care, pure ingiuste, tipo i semafori che causano pure incidenti, vanno ditte privare a rubare in settentrione, (poi per estensione, se funziona anche nel resto d’Italia), approfittano iniziando in zone dove i troppo ligi pagavano subito senza protestare, non è che i multati si debbano chiamare talebani, e si prendano a sproposito del razzista, che invece è una proiezione di chi accusa, mentre pagano pure per il mezzogiorno. Questo riguardo la frase razzista e a sproposito “paese che vai talebani che trovi” rivolta a chi subisce. E’ già duro lavorare con stress, più per tasse e multe, evitiamo mobbing insulti e pregiudizi, grazie.
n.b. non sono milanese.

Dalila

Rocco, a quando risalgono questi dati?

Mi sembrano molto poco realistici…non crediamo sempre alla nuova “religione” di Wikipedia, che peraltro presenta parecchie inesattezze…

Rocco

@ Dalila

Io ci credo a Wikipedia e comunque i dati sono dell’OMS

Comunque si sa che in Europa bevono tantissimo i scandinavi e quelli dell’est e anche i tedeschi
Gli americani e i britannici non i primi
PERO’ nella cultura anglosassone è molto diffuso il “binge drinking” ovvero non bere niente con i pasti o durante la settimana e poi bere 8, 9, 10 birre il venerdì e sabato sera fino a vomitare o perdere la conoscenza o fare delle ca..ate (i turisti li abbiamo visti tutti no, ma facciamo così anche a casa)
Questi dati non ci dicono quando o come bevono,
Io sono cresciuto con questa mentalità, che ubriacarsi è sinonimo di divertirsi, più bevi più sei virile e divertente, se non bevi sei asociale. Se fai una brutta figura tutto sarà perdonato il giorno dopo (certo è un po’ più difficile dimenticare e perdonare se sei andato a sbattere con la macchina, se hai avuto problemi con la polizia, se ti sei fatto derubare, o fatto male a te stesso, o fatto sesso con la persona sbagliata, o incontrato il capo / i genitori o.. )
Ma secondo me questa cultura esiste in molti paesi freddi, non solo i paesi anglosassoni
Noto con tristezza che negli ultimi anni sta prendendo piede anche in Italia
Tutto OT scusate

Dalila

Figurati, coi paesi freddi ho parecchia esperienza, ci vivo quasi da sempre per cui… 🙂
eppure io bevo poco, un po’ di vino bianco Chardonnay.
Mai lasciata influenzare dalle serate da sbronza di gruppo.
Vuoi vedere che ora i talebani vengono a frustarmi anche qui?

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