Cardinal Lehmann sui lefebvriani: “Frustrati e delusi, ma no a nuova scomunica”

Il cardinale Karl Lehmann, arcivescovo di Magonza ed ex presidente della Conferenza episcopale tedesca, intervistato dal quotidiano Frankfurter Rundschau, si è espresso sul difficile rapporto con la componente lefebvriana, da poco ufficialmente reintegrata nella Chiesa. Secondo il prelato, se i lefebvriani “si continueranno a comportare sconsideratamente e continueranno a giocare con il papa e con la Curia, bisognerà davvero dire che non appartengono alla nostra comunita”. D’altra parte, Lehmann è cauto, affermando che non si dovrà ricorrere ai “vecchi strumenti” come la scomunica, visto che oggi è considerata quanto di più oscuro e arretrato ci possa essere. Lehmann sostiene la linea di Benedetto XVI, che cerca di venire incontro alle richieste ai lefebvriani della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Lehmann però esprime comunque le sue riserve nei confronti della Fraternità, descritta come “un bacino di raccolta per tutti i possibili delusi e frustrati […] Ci sono quelli che non vanno d’accordo con la modernità, quegli altri che non accettano la Rivoluzione francese, altri ancora che sono contrari alla libertà di religione o alla riforma liturgica degli anni ’60”. Per questo, secondo il prelato occorre distingue tra gli “irriformabili” come il negazionista monsignor Williamson e quelli più in linea con la Chiesa cattolica. Distinzione che secondo Lehmann andava fatta “prima e con più chiarezza” in modo da evitare il calo di consensi e l’aumento di apostasie dalla Chiesa cattolica tedesca quando è stata revocata la scomunica ai lefebvriani ed è scoppiato il caso Williamson (Ultimissima del 22 gennaio 2009).

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14 commenti

peppe

C’è qualcuno tra i lefebvriani che non accetta la rivoluzione francese? E che intendono fare? Ripristinare la monarchia e le connivenze nobiltà-clero per schiacciare il popolo? 😆

Paolo Garbet

@ peppe: sull’ultimo punto, ovvero schiacciare il popolo, sono già avanti con i lavori. Almeno qui in itaglia.

Bruno Gualerzi

I lefebvriani in fondo (quanto ‘in fondo’ lo lascio immaginare) sono meno ipocriti di chi li accusa. Almeno loro non cercano di ‘recuperare’ al fine di restare comunque a galla, ciò che fino a ieri (e probabilmente dentro di sé ancora oggi) stava sullo stomaco dei vari arcivescovi di Magonza: dall’Illuminismo alla rivoluzione francese, e soprattutto le libertà che questi eventi bene o male hanno fatto diventare valori inalienabili.
Negazionisti, creazionisti, fondamentalisti ecc.? Ah se lo potessero essere ancora Ratzinger e soci!!!

ser joe

No scomunica ma ripristino della tortura, ghigliottina, roghi, impalamento e confisca dei beni. Il tribunale della Santa inquisizione funziona ancora anche se non si chiama più così ma Congregazione per la dottrina della fede. In quanto agli strumenti di tortura e di morte basta toglierli dai musei e dargli una spolveratina….

bismarck

L’unica nota positiva è che con i lefebvriani la ccar perde fedeli.

Manlio Padovan

Sono affari loro. Credo che l’errore stia nell’intervistarli e nel rendere di pubblico dominio ciò che di pubblica utilità non è. Insomma nel fare loro gratuita pubblicità.

roberta

non si dovrà ricorrere ai “vecchi strumenti” come la scomunica, visto che oggi è considerata quanto di più oscuro e arretrato ci possa essere.
evidentemente non era cosi’ per la madre della dodicenne incinta di due gemelli,
che e’ stata fatta abortire per salvarle la vita

Horace

I lefebriani non accettano tutto ciò che è accaduto in Europa dal Vaticano I ad oggi, ma dentro la chiesa cattolica le loro idee sono condivise da molti alti prelati che la pensano come loro, solo che stanno zitti, ma se potessero tornare al tempo del buon Pio IX, il papa rapitore di bambini, ci tornerebbero a razzo.

tomaraya

“in modo da evitare il calo di consensi e l’aumento di apostasie dalla Chiesa cattolica tedesca quando è stata revocata la scomunica ai lefebvriani ed è scoppiato il caso Williamson”
lunga vita a bennyhill16!!!!

dysphoria_noctis

quoto in pieno roberta… la scomunica è troppo oscura ed arretrata se inflitta ad altri gonnelloni… se inflitta a delle donne, invece, sarebbe attualissima…

Marco C.

“non si dovrà ricorrere ai “vecchi strumenti” come la scomunica, visto che oggi è considerata quanto di più oscuro e arretrato ci possa essere.”

Per i cattolici filonazisti niente scomunica, per i divorziati sì.
Bel modo di dimostrare la lontananza dall’ oscurità e dall’ arretratezza.

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