Arcigay: “Outing forzato di Boffo, rifletta su omofobia di Chiesa e destra”

Sul caso della recente querelle tra ‘Il Giornale’ e il direttore di ‘Avvenire’ Dino Boffo interviene anche Arcigay con un comunicato stampa. “Che la gerarchia accolga benevolmente schiere di laici omosessuali nascosti, pur che siano fedeli alla linea, e soprattutto loro stessi omertosi rispetto ai tanti omosessuali preti, non è una grande novità” si legge nel comunicato “Fa naturalmente impressione che, forse per la prima volta, la destra utilizzi l’outing nei confronti della chiesa come arma politica di avvertimento”. Preoccupazioni vengono espresse sul fatto che possano ancora essere schedati gli omosessuali, pratica eliminata quando era ministro degli Interni Giorgio Napolitano, ma che emergerebbe indirettamente da ciò che scrive ‘Il Giornale’: “se ciò non fosse vero, allora si aprirebbe in questo Paese una vera e propria questione democratica”. Il comunicato Arcigay continua, rivolgendosi direttamente a Dino Boffo: “pur con tutto il rispetto che si deve ad un fiero avversario delle libertà altrui, copito oggi da un forzato outing, diciamo: sarebbe bene che riflettesse sulla violenza omofoba che colpisce la Chiesa e una parte consistente della destra italiana, di cui ora è rimasto vittima”. Il comunicato prende come esempio di tale degenerazione la recente direzione Feltri de ‘Il Giornale’, citando un altro articolo apparso sempre oggi su quella testata a firma Marcello veneziani, giudicato “un intervento zeppo di saccenti stereotipi e di volgari pregiudizi e irrispettoso della dignità e delle diversità che caratterizzano le persone LGBT”.

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36 commenti

Bruno Gualerzi

Letto l’articolo di Veneziani, la cosiddetta mente più lucida della destra.
Ebbene, chi non conosce la ormai celebra battuta “Io non sono razzista… sei tu che sei negro!”?
Eccola in versione Veneziani: “Io non sono contro i gay… sono loro che fanno schifo!”

AndreA

Bene, cestiniamo pure Veneziani senza rimpianti. Cosa rimane alla destra?

Paul

Mah, sarò limitato io, ma l’articolo di Veneziani non sono riuscito nemmeno a leggerlo per intero, tanto ho trovato volgari e meschine le ‘opinioni’ lì espresse….

Persone come Veneziani fanno un gran bene alla propria autostima: se ce l’ha fatta lui……

peppe

Consiglio di leggere l’articolo di Veneziani per capire, effettivamente, quale sia l’aliquota benpensante della dottrina destrorsa sull’argomento: in privato siate pure depravati ma in pubblico ordine e disciplina… la parte malpensante della dottrina è quella che poi i vari svastichella mettono in pratica a colpi di coltello o attentati incendiari.

Degni di nota anche i commenti all’articolo da parte del trogloditico popolo de Il Giornale… leggere per piangere.

Sandra

Che individuo orribile. No, non posso leggere i commenti, Veneziani e’ gia’ oltre il limite, dopo cena.

Manlio Padovan

Che Marcello Veneziani sia pieno di saccenti stereotipi non mi meraviglia dal momento che è un intellettuale (mai zappa e vanga ad accompagnare un libro) e dal momento che ricordo una sua intervista in cui giustificava la sua appartenenza alla destra con il valore che ha per la destra la tradizione: che è ciò che io considero del tutto stupido, simbolo di immaturità e criminale nel momento in cui ci son luoghi del nostro paese in cui la tradizione è la mafia.
Per Boffo devo andare a fondo della notizia.
In sostanza alla chiesa va bene l’ipocrisia che è ciò che l’ha fondata e su cui essa sopravvive.

zautern dee ikonoblasta

Veneziani? Chi è veneziani?
Uè, non fateli mica giocare in squadra ‘chè non passano mai!

Gianluca Fagioli

La “plebe” è quasi pronta. Tra poco al “corpaccio” sarà possibile fargli fare qualunque cosa. Prepariamoci a tante “matite spezzate”.

lugachov

schedatura degli omosessuali???? ma a che titolo? e con che diritto?

gabriele zamparini

io sul mio blog ho scritto un articolo su omofobia e chiesa cattolica – per chi e’ interessato cliccare qui sopra sul mio nome per andare a leggere: Rocco e i suoi fratelli. L’omofobia della Chiesa Cattolica e il ritorno alla caccia alle streghe

Alessandro Bruzzone

Ho risposto al Veneziani, tempo fa m’ero iscritto alla “commiuniti” de Il Giornale e m’è tornato utile.
Perkulatelo anche voi orsù, se non esagerate con i termini in genere pubblicano.

roberta

piu’ che l’articolo mi stupiscono i commenti dei lettori del giornale….quanto entusiasmo….

Ernesto

Non si può rispondere al piccolo marcello senza ricorrere agli insulti. E dire che poco tempo fa si lamentò pubblicamente che la polizia lo aveva fermato perché “assomigliava” ad un arabo. Certa gente non impara mai.

mirko

I gay nn sono schedati,ma sono schedati tutti coloro che frequentano luoghi informali di ritrovi gay: uscite da locali,batuage,luoghi vari di incontri.Non è possibile in italia rifiutare di mostrare documenti alle forze dell’ordine o ti portano in questura…e non è piu cosi certo che se ne esca illesi.
Rimango stupefatto che gli etero si indignino ora di una realta’ che i gay vivono e denunciano da decenni.
Non c’è alcuna escalation,solo una strumentalizazione politica che non portera’ a nulla.
Io sono gay,ma oggi godo x questo Boffo: che pretende chi si comporta come gli ebrei filonazisti?!prima o poi pure loro sono destinati ad essere vittime.Ben gli sta!

Rocco

“Preoccupazioni vengono espresse sul fatto che possano ancora essere schedati gli omosessuali, pratica eliminata quando era ministro degli Interni Giorgio Napolitano, ma che emergerebbe indirettamente da ciò che scrive ‘Il Giornale’: “se ciò non fosse vero, allora si aprirebbe in questo Paese una vera e propria questione democratica”.

E’ molto molto serio, è chiaramente una violazione dei diritti dell’uomo secondo i trattati internazionali che l’Italia ha firmato e anche contrario ai diritti fondamentali dell’UE. L’UE ha già condannato questo tipo di schedatura durante i negoziati con la Turchia (che imponeva molte restrizioni sia ai curdi che ai gay) e alcuni paesi dell’est (rispetto ai rom) Se è vero mi auguro che l’UE dia una punizione esemplare all’Italia.

Vi giuro se non fosse per il lavoro del mio compagno ce ne andremmo da questo paese in un attimo e non torneremmo più, se l’avessi saputo com’era l’Italia quando sono arrivato non avrei MAI scelto di viverci. Anzi vorrei scrivere alle organizzazioni nordamericane e i nordeuropee x i diritti gay e diritti dell’uomo. Gli stranieri dovrebbero boicottare il turismo in Italia proprio come si faceva con il Sudafrica ai tempi dell’apartheid, così punendoli economicamente forse se ne pentiranno. Che disgusto, che delusione.

mirko

I turisti gay boicottano sempre piu spesso l’italia,e sono una categoria piuttosto benestante perche senza figli e senza l’ossessione di accantonare eredita’.Non vi è una capitale del turismo gay in italia paragonabile a madrid,barcellona o mykonos…. quando si provo’ ad attirare i gay a Torre del Lago in versilia,ci furono una serie di incidenti, incendi, linciaggi, stupri.
Il vero problema è che piu il popolo italiano si impoverira’ e piu sara’ ricattabile dai politici, da confindustria e dalla chiesa.

Rocco

Non dico i turisti gay, dico proprio i turisti in genere. A differenza di quello che succede in Italia gli etero di molti altri paesi occidentali sono più solidari ai gay e si interessano tantissimo alla nostra situazione. Il mio paese il Canada per esempio in collaborazione con il commisario ONU per i diritti dell’uomo ha creato la Montreal Declaration in cui la promozione dei diritti fondamentali delle minoranze gay e lesbiche diventerà una parte della politica estera del Canada e degli altri paesi firmatari. Non bisognava essere neri per essere contrari all’apartheid, è la stessa cosa con la schedatura dei gay.

Poi per favore basta con il luogo comune che i gay sono più benestanti degli etero, non è per niente vero. Se mai sono le persone benestanti che osano dichiararsi gay, mentre i gay poveri si nascondono, non bisogna confondere

RazioCigno

L’aspetto più divertente di tutta la faccenda è la prossima interrogazione parlamentare dell’ex poliziotto Di Pietro, che ora fa la verginella scandalizzata e vuole sapere da Maroni perché i suoi ex colleghi schedino i “noti omosessuali”.
Poveretto.

PS: anche i senza-dio sono “attenzionati”, soprattutto sui blog 🙂

Ivo Mezzena

L’Italia, finalmente, affronta i suoi piu grandi tabù, bene!

Ernesto

Non mi risulta che Di Pietro sia mai stato un poliziotto…

Asatan

@Rocco

Concordo al 100%. E’ facile essere gay dichiarati o bisessuali dichiarati quando si è liberi professionisti, figli di papà o artisti. Ai ricchi si perdona tutto. Se sei un impiegato, un operaio, un magazziniere, ecc ti toccano i pesataggi dei clleghi, la feroce discriminazione, gli insulti e se sei donna magari anche un bello stupro.
Quast’ultima bella cosuccia capitata ad una mia conoscente che era in vacanza con la compagna: una notte non riusciva a dormire ed p andata a fare due passi…. un bel gruppo di bravi cattolici a deciso di convertila a forza all’eterosessualità. Vi garantisco che quando ci ha raccontato la cosa siamo veramente rimasti sasso. La cosa che più mi ha sconvolto del suo racconto è come quei trogliditi fossero convinti non solo che le piacesse ma che dovesse essere loro grata.

denis88

@Ernesto: si lo è stato, ha fatto parte della sua carriera. E’ stato uno di quelli che ha di fatto portato l’informatica nella PA, non a caso era un Perito Informatico!

Horace

Che in Italia ci sia un’omofobia di massa è una incontrovertibile verità. Purtroppo la popolazione è giunta a questo dopo secoli di dominio papale, il fascismo con il suo machismo ha aggiunto poco alla concezione omofobica degli italiani. Vi è una città siciliana che ha un altissimo numero di omosessuali in tutte le classi sociali e nel contempo una fortissima omofobia. Il caso Boffo se vi fossero giornali liberi ed indipendenti sarebbe moltiplicao per mille, ma l’ipocrisia cattolica regna sovrana.

davide

Riprendo una frase di Falcone: “Mafia e Stato vivono sullo stesso territorio, per cui o si fanno la guerra o si alleano”. Stessa cosa vale anche per la Chiesa e la destra che non ha mai rinnegato (a parte eccezioni) nemmeno a parole le sue radici del Ventennio. spesso sono state alleate da un patto di reciproco silenzio e collaborazione, ma ora che la critica della Chiesa sta andando oltre il semplice rimprovero allora la destra inizia a vedere in essa un ostacolo al suo potere assoluto, una sorta di contropotere. E allora partono attacchi che in condizioni normali sarebbero stati inimmaginabili. Ricordiamoci che l’anticlericalismo di destra è funzionale all’eliminazione dei più deboli e all’esaltazione del culto del capo. per questo è forse molto peggio del clericalismo. qui c’è una vera emergenza democratica in cui nessuno può attaccare nè tantomeno muovere critiche al Potere. Per questo penso che mai come oggi sia necessario creare uno schieramento che vada oltre le appartenenze ideologiche e di altro genere ma accomunato dai valori della difesa dei più deboli (immigrati per esempio) e dalla lealtà ed onestà pubblica

Sandra

Il “caso” Boffo e’ un esempio dell’ipocrita omofobia italiana, “tollerata” solo se nascosta: e nascosta ai piu’, dato che la notizia e’ vecchia di un anno e mezzo (e Panorama non e’ un giornalino scolastico), ma non fatta rimbalzare e amplifihata come invece e’ sembrato opportuno adesso.
L’omosessualita’ e’ percepita dalla massa come reato contro la comune morale, ma eccezionalmente si e’ disposti a passarci sopra in presenza di personalita’ di rilievo, per posizione economica o per meriti intellettuali. Una situazione che per certi versi ricorda la situazione degli ebrei “protetti” rispetto alla massa degli ebrei, cioe’ quelli che per censo o per intelletto venivano ammessi nei circoli gentili. La Chiesa cattolica non ha mai fatto mancare chiare indicazioni al proprio gregge sul giudizio da riservare a queste pericolose “lobbies” che ne minano la sopravvivenza. Con gli esiti che ben sappiamo.

Sandra

@Asatan
Ho capito bene, che quando intendi con la forza non stai parlando di una conversazione dai toni accesi?

Paul M.

@RazioCigno
C’e’ ben poco da “attenzionare” in un senza dio…
Finche’ l’art. 18 dei diritti umani sara’ valido, non credo che nessuno possa contestarti nulla.
Gli unici che possono aver paura degli atei sono i religiosi…e fanno proprio bene visto che ci divertiamo a s p u t t a n a r e tutte le loro ipocrisie, stravaganze e buffonerie. 😉

P.S: COMPLIMENTI PER IL BLOG ATTENZIONABILE! 😀
Un caro saluto 😉

Bruno Gualerzi

@ Sandra
Verissimo ciò che sostieni. Personalità di prestigio, in genere culturale ma non solo, anche se omosessuali dichiarati – a parte le frange più sottosviluppate – hanno goduto, e continuano a godere, di rispetto indiscusso, quando non di venerazione. Visconti, Pasolini, Zeffirelli… i primi che mi vengono in mente, potevano anche essere a volte dileggiati, ma nessuno li considerava certo persone di categoria inferiore, anzi spesso la loro omossualità veniva intesa come una delle tante anomalie, delle tante stranezze, che – si sa – sono proprie dei Geni (come per il passato Leonardo, Michelangelo e simili: che fossero poi o non fossero realmente omosessuali… a loro in ogni caso si addiceva).
Mia spiegazione? La solita. In certi casi – oltre ai ‘geni’ conclamati, anche quanti richiami tu, cioè personalità particolarmente forti – l’ossequio per l’uomo che comunque è riuscito ad elevarsi al di sopra della massa, per l’uomo carismatico, ha la meglio sull’odio per il diverso.
Se sono loro ad assumere atteggiamenti bizzarri, muovono a meraviglia… se sono quelli apparsi al Veneziani, sono solo repellenti.

rik

Berlusconi con questa mossa ha messo sotto ricatto i monsignori. Molti di loro sono gay e/o hanno relazioni clandestine. Per non parlare dei preti pedofili e sesuomani.

Il messaggio è chiaro: se non la finite potremmo alzare il tiro.

rik

Come riportato oggi dal Corriere della Sera, in Vaticano circolavano da tempo lettere anonime e voci insistenti. Evidentemente i vertici della CEI sapevano, anche perché non ci vuole molto a chiedere informazioni e spiegazioni su una sentenza di un tribunale.

Se ne deduce che il card. Bagnasco (presidente della CEI) preferisce avere come direttore del giornale dei vescovi un gay che attenta all’unità della famiglia cristiana. Quegli stessi vescovi che licenziano i prof. di religione se hanno un condotta per loro immorale (es. conviventi e divorziati).

Come al solito i vescovi sono indulgenti coi potenti come Boffo, soprattutto se sono utili, e inflessibili coi poveracci, come i prof. di religione

Massi

Da questa vicenda due cose emergono con chiarezza del clerico-fascismo che si scontra al suo interno e si separa: la violenza del ricatto fascista, la doppiezza clericale.

faber

L’articolo di Veneziani è quanto di più superficiale e stereotipato potesse concepire un giornalista parlando dei gay!!! Un’accozzaglia di luoghi comuni che sinceramente mi risulta disgustosa alla lettura!Come al solito si fa passare il diritto di un singolo come un’imposizione alla collettività!riconoscere le coppie gay mica vuol dire obbligare gli altri a diventare omosessuali!!!e poi parlare dell’omosessualità come di un errore (lui non l’ha detto ma è implicito che avrebbe voluto aggiungere della natura) in qualsiasi nazione non governata dal pensiero religioso (cattolico o talebano che sia) sarebbe bastato per far piovere un’ondata di insulti sul giornalista.invece qui in Italia i commenti dei lettori erano addirittura entusiasti…ke skifo!!!!!!!!!

Charlie

A proposito degli sproloqui catto-reazionari venati di rigurgiti fascisti di Veneziani mi sono iscritto
Appositamente (e a fatica) al sito de “il Giornale”, per fare qualche osservazione alle sue affermazioni, e discostandomi dal coro di consensi, denunciare l’ipocrisia di chi si dice contrario alla creazione di privilegi e nello stesso tempo si batte (ad esempio) per il mantenimento dell’esenzione dal pagamento dell’ICI per gli esercizi commerciali di proprietà della chiesa cattolica

Ovviamente il mio commento all’articolo non è stato pubblicato

Mi permetto di postare qui la mail originariamente indirizzata a Veneziani, sperando di trovare accoglienza, e scusandomi se la lettera risulta prolissa

-Capisco perché a destra non si vuole una legislazione antiomofobia con la scusa della libertà d’espressione, ma a senso unico, e solo quando si tratta di stigmatizzare gli omosessuali
C’è le pretesa di continuare impunemente a diffondere pregiudizi, a diffamare le persone gay con agghiaccianti tesi e discutibili analisi, frutto di pregiudizio e con la malafede di volerle confortate da tesi pseudoscientifiche degne di uno psichiatra pronto per l’ espulsione dall’albo e smontabili da qualsiasi obbiettivo professionista in pochi secondi
giudizi offensivi che se espressi verso (contro) qualsiasi altra categoria sarebbero passibili di censura
E chiedo a Veneziani se non vuole avere categorie o specie protette, perché allora non propone l’abrogazione della legge Mancino? non viene in mente che i gay vengono aggrediti in quanto tali?
Si chiama odio omofobico
Indecente certe descrizioni caricaturali di persone omosessuali “l’errore di natura”!!!
per coerenza dovrà ritenere una distorsione di natura anche le persone etero che non possono procreare in quanto sterili
L’unico errore, umano, sta nell’imposizione di un modello unico etero sessista
Ciò che genera in certa fragile umanità costretta ad un ruolo per essa innaturale, reazioni di omofobia
E nessuna specie si è mai estinta per la accettazione della realtà omosessuale palesemente PREVISTA DALLA NATURA che il Veneziani pare descrivere come malattia endemica, anziché naturale variante della sessualità che non può essere ne indotta ne scoraggiata

Infine dico che il realizzarsi di una comunione di affetti e vincoli di solidarietà tra le persone non può essere che un arricchimento per tutta la società

Noto, Del resto da questo giornale sono sempre partite le peggiori offensive contro i gay, spesso con l’alibi pretestuoso della difesa della famiglia tradizionale e le conseguenze nefaste di questa subdola operazione le vediamo anche in questi giorni

Rocco

A prescindere delle questioni culturali e storiche, se è vero che la polizia italiana conserva dossier e informazioni sui cittadini solo in quanto gay è un violazione gravissima della legge. Avevo già sentito voci così, alcuni dicevano che la polizia copia i numeri delle targhe delle macchine fuori dalle discoteche e bar gay. Come minimo è il caso di far sapere questo in Europa e all’estero. Quasi quasi contatto la mia ambasciata

Marco C.

@ Charlie

Complimenti, ottima replica.
Per chi non conoscesse particolarmente Veneziani, ricordo che è l’ autore del libro “Maledetto 68” e da un tale personaggio altro non c’è da aspettarsi.

Propongo a tutti di inondare le caselle mail di politici e chierici di destra e reazionari di una valanga di mail di critiche, come a suo tempo feci io con il senatour Federico Bricolo.

Maurizio D'Ulivo

Complimenti a Charlie: ottima replica, tanto ferrea nella sua logica che “Il Giornale” non ha ovviamente potuto pubblicarla per non infliggere il colpo di grazia ai paralogismi di Veneziani.

Al solito, mettere la sordina alle argomentazioni più convincenti è il modo migliore per far prevalere quelle più nocive e sgangherate.

La stessa ragione per cui le tesi vaticane sono solitamente proposte senza alcuna forma di contraddittorio.

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