Procreazione assistita: no in Italia, ma low cost in Africa

Secondo il New Scientist, a Khartoum verrà aperta verso fine ottobre una clinica presso la locale Università specializzata nelle tecniche di procreazione assistita, come altre cliniche in diversi paesi europei. Finaziata dalla svizzera Low Cost IVF Foundation, la clinica promette una fecondazione assistita a meno di 300 dollari, sulla base di un’idea di Alan Trounson, noto esperto in materia e presidente del California Institute for Regenerative Medicine.
Viene segnala la presenza di cliniche simili a Cape Town (Sud Africa) e Arusha (Tanzania) e si prospettano possibili scenari dal punto di vista dell’innovazione medica e tecnologica, per facilitare la procreazione assistita.
Anche in Africa il problema dell’infertilità infatti è molto diffuso (dal 10 al 30% delle coppie) soprattutto a causa della mancanza di educazione sessuale, per malattie veneree e per pratiche quali la mutilazione dei genitali. Inoltre, spiega il ginecologo Abdelrahim Obaid Fadl Allah dell’Università di Khartoum, in molti paesi africani la donna senza figli può subire pesanti conseguenze sociali, come l’abbandono, il divorzio, la perdita del supporto finanziario e addirittura l’accusa di stregoneria.

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25 commenti

Ivo Mezzena

Tutte le copie che vorranno e potranno andranno in Africa per avere figli sani, e così il primo valore cattolico, l’ipocrisia, sarà rispettato.

Giovanni Bosticco

Ho una domanda cui non so rispondere.
E’ la Tanzania che avanza o stiamo
regredendo noi?
Forse è proprio il secondo caso.

peppe

il terzo mondo ci surclassa, pare.

Non esageriamo adesso: in molti paesi africani la donna senza figli può subire pesanti conseguenze sociali, come l’abbandono, il divorzio, la perdita del supporto finanziario e addirittura l’accusa di stregoneria.

Ernesto

Dubito che l’Africa abbia un problema di infertilità. Piuttosto, il contrario.

Kaworu

@peppe
in quanto a tecnologia, almeno sanno sfruttare quella che c’è (sarà naso per il businness) o anche potranno arrivare a migliorarla, chissà… a noi invece arriveranno a proibire il fuoco visto l’andazzo. eccetto per i roghi.

Marco C.

Paradossalmente, tali pratiche sono permesse là dove meno servirebbero, anzi, potrebbero risultare dannose, visto che non mi pare proprio che in Africa ci siano le condizioni socio-economiche adatte per sostenere una prole ancora maggiore.

Comunque, dal punto di vista del diritto, è vero, a momenti siamo peggio addirittura dell’ Africa.

Kaworu

@marco
beh ma mi sa che non sono dirette agli autoctoni, bensì ai ricchi (o meno, stavolta) turisti della fertilità.

Marco C.

@ Kaworu

Già, chi l’ avrebbe mai detto.
Per far fronte alle lacune di laicità e di diritto della nostra “beneamata” Vaticalia, siamo costretti a rivolgerci al Sudan.

I fondamentalisti islamici più aperti dei gerarchi Vaticani ?

Kaworu

@marco c.
penso che di fronte ai soldi le religioni facciano sempre eccezioni… evidentemente ai gerarchi vaticani viene in tasca di più a fare quel che fanno rispetto a quel che va in tasca ai fondamentalisti della tanzania. ma ammetto di non conoscere granchè la realtà religiosa di quelle zone dell’africa però eh.

Markus

E’ si fa presto a dire progresso… quelli sono dei primitivi come gli svizzeri. Noi invece abbiamo i nostri valori fondanti: ipocrisia, bigottismo, repressione, gettizzazione.

El topo

Considerato che la notizia avrà scarsa risonanza in Italia l’UAAR potrebbe adoperarsi per diffonderla, anche utilizzando spazi pubblicitari a pagamento dei maggiori quotidiani e corredandola con informazioni precise e utili a chi voglia avvalersi del servizio.
La cosa sicuramente darebbe luogo a una bella serie di polemiche che costituirebbero una bella pubblicità all’UAAR ed alla iniziativa portata avanti dalla clinica universitaria a Khartoum.

agnese l'apostata

sì e intanto le donne pvere e senza figli continueranno a restare senza figli (300 dollari sul reddito pro capite della zona non sono noccioline)e i poveri a morire di malaria,denutrizione e quant’altro,e a rimanere ciechi per la congiuntivite.turismo procretativo destinato ai paesi ricchi e ai pochi benestanti della zona

faber

@Kaworu
Ai gerarchi vaticani conviene nella misura in cui è solo difendendo i loro “valori” che possono continuare ad elevarsi a disciplina morale del mondo. Per spiegarmi meglio,il mandato di B4x4 è tutto improntato ad affermare la supremazia intelletuale e morale della chiesa e ciò viene fatto rimarcando le differenze tra i suoi valori e quelli che si affermano nel mondo che cambia. In questo disegno si inquadrano la crociata contro il relativismo, contro l’ateismo ecc ecc. In realtà credo che questa strategia benchè possa rivelarsi inizialmente vantaggiosa in quanto permette di sfruttare la paura del cambiamento tipica di alcune persone, a lungo termine potrebbere essere una vera e propria caporetto (speriamo!!!) perchè la storia non si ferma davanti alle prese di posizione di una gerarchia. Tutti i poteri che nel corso dei secoli non sono riusciti ad adattarsi a questa legge storica hanno miseramente fallito. La cosa che sorprende è che fin’ora la chiesa ha sfruttato molto bene questo principio non facendosi trovare impreparata (il concilio vaticano docet).

Emanuela

Credo che da questo punto di vusta l’Africa sia abbastanza avanti. Se vi ricordate, fino ad alcuni anni fa Casablanca era uno dei pochi centri al mondo in cui veniva effettuata l’operazione per il cambio di sesso…

El topo

@Agnese l’apostata
La mia proposta di dare risalto, per quanto in potere dell’UAAR, alla notizia avrebbe la funzione di provocare, scuotere e sollevare polemiche. Per il resto sono perfettamente d’accordo con te, ma la cosa non vale solo per il turismo procreativo, a mio avviso è tutto il sistema economico che è malato, impostato su basi non razionali e generatore di povertà insieme a sprechi ed inefficienze. Ma il discorso sarebbe piuttosto lungo e la sede non è questa…

Sara

E’ vero, l’Africa non ha certo bisogno di altri figli, semmai di buoni preservativi…
E’ vero, queste saranno tutte tecniche per ‘turisti della procreazione’.
I paesi poveri non pensano a produrre per sé, ma ad esportare. Non coltivano legumi e cereali per sfamarsi, ma ananas e banane da mandare quassù, e il guadagno va alle multinazionali che possiedono le piantagioni. Adesso, invece di investire in buone cure per le loro gestanti che muoiono ancora di parto, pensano a proporre tecniche per le gestanti mancate con i soldi. Fossi in un’africana, non mi farebbe piacere.

peppe

a noi invece arriveranno a proibire il fuoco visto l’andazzo. eccetto per i roghi.

Roghi? Come sei antica 😀 Pomponio de Algerio, con l’accusa d’esser semplicemente protestante, fu messo a morte in piazza Navona per ordine diretto di papa Paolo IV, udite udite, immerso in una caldaia contenente olio bollente, pece e trementina.

Perchè i cristiani sono brava gente…

CANDYFRUIT

Ma non c’è abbastanza sovrappopolazione in Africa? Devono aprire anche cliniche per la fertilizzazione a basso costo? Io credo (e spero) che apriranno queste cliniche principalmente per attrare turisti occidentali, magari offriranno delle opzioni particolari che nei paesi europei non sono permesse.

denis88

@peppe
in effetti anche in italia ledonne/persone senza figli soffrono di condizionamenti sociali

e comunque ricordate:
– la Malaysia ci ha superati per accessibilitàalla rete Internet ad alta velocità
– l’Africa per la procreazione assistita

pian pianino ci supereranno tutti!

For all the gods

in moltissime zone ‘Africa ci hanno a tempo superati con l’energia solare. In molti posti hanno gratis luce telefono televisione riscalamento e connessione internet gratis (con pc omaggi dall’occiente) bella vita, peccato bisogna essere come loro, es. già molto vaccinati alle loro zanzare. Altrimenti ci andrei

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