In un recente articolo disponibile sul sito di MicroMega e apparso sul ‘il manifesto’ il 23 agosto, Paolo Flores D’Arcais critica Vito Mancuso, che con l’articolo Le ragioni di Benedetto XVI su ateismo e nichilismo (Ultimissima del 14 agosto) di fatto porta “il suo prezioso sostegno di teologo progressista (e perfino in odore di eresia) all’ennesima offensiva di papa Ratzinger contro la modernità nata dall’illuminismo, il cui peccato originale – capitale e inescusabile – è indicato dal Pastore tedesco nella pretesa dell’uomo alla autonomia”.
D’Arcais ricorda, contestando la tesi di fondo di Mancuso che il nichilismo sia “la negazione di un fondamento razionale ed eterno della natura e della storia”, che “l’onere della prova” dell’esistenza di tale fondamento razionale ed eterno “spetta a chi lo afferma, per negare l’esistenza è sufficiente che tale prova non venga offerta”. La “razionalità” di Mancuso non è infatti dimostrabile: “Si può credere, volendo. Per fede, e contro ogni ragione”.
L’automonia, che farebbe cadere l’uomo nel nichilismo, è “la condizione umana ineludibile, se vogliamo essere razionali, cioè almeno non rifiutare le conoscenze scientifiche di cui disponiamo” e “condizione perchè si possa perfino parlare di democrazia”. D’altra parte, “se anche facessimo ‘come se Dio ci fosse’ le cose non cambierebbero affatto, e il rischio d nichilismo resterebbe tale e quale”, fa notare D’Arcais, facendo una carrellata delle varie religioni, così distanti su punti teologici e morali fondamentali, tanto che “troveremo norme che impongono come dovere etico-religioso l’antropofagia, i sacrifici umani, la tortura dei prigionieri, l’infanticidio, l’incesto”.
Secondo D’Arcais, la differenza sostanziale tra etica religiosa ed etica laica sta nel fatto che “se io avanzo come mia scelta morale l’eutanasia, non sarò tentato di imporla agli altri. Ma se spaccio una qualsiasi morale come Volontà/Ragione del Sacro mi verrà inevitabile e conseguente l’imporla a tutti, per il loro stesso bene (la Salvezza”). Il rischio di “nichilismo” è insito in ogni scelta sociale e morale (anche religiosa), ma “la società democratica è particolarmente avvantaggiata” perchè fonda si fonda sull’eguaglianza, l’autonomia e la pari dignità dei cittadini: “E’ semmai la negazione di questo principio democratico in seno alle democrazie ‘realmente esistenti’ che dà luogo alla fenomenologia di iniquità quotidiane richiamate da Mancuso a prova dell’odierno nichilismo. Ma da esse non sarà un qualche ‘Spirito’ a salvarci, solo la democrazia presa sul serio. Se ne saremo capaci”.
Flores D’Arcais: “Benedetto XVI e Vito Mancuso uniti contro modernità e illuminismo”
31 commenti
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inappuntabile Flores d’Arcais, stavolta…
Scusate il sussulto di orgoglio UAAR. Indubbiamente fa sempre piacere prendere atto di quanto afferma Flores D’Arcais… ma nell’Ultimissima del 14 agosto, opportunamente qui ricordata (e non solo), non si era già potuto leggere tutto questo?
Rivisitare per credere.
Ammazza che tempismo Benny
Sei in ritardo di soli 200 anni 🙂
Grande filosofo ateista l’Arcais, pur con i suoi alti e bassi. Fa bene a bacchettare l’amico Mancuso.
“La “razionalità” di Mancuso non è infatti dimostrabile….”
L’avevo gia’ intuito il 14/08/09. 😉
Fa piacere comunque che:
-Flores D’Arcais ci abbia dato dentro bene bene per zittirlo definitivamente.
-il tutto sia stato pubblicato sul Manifesto per una visione collettiva.
Buona giornata a tutti 😉
La cosa triste è che nel 2009 stiamo ancora qui a discutere se i principi di autonomia e (pertanto) democrazia siano o no validi.
Rocco e i suoi fratelli. L’omofobia della Chiesa Cattolica e il ritorno alla caccia alle streghe
http://zamparini.wordpress.com/2009/08/28/rocco-e-i-suoi-fratelli-lomofobia-della-chiesa-cattolica-e-il-ritorno-alla-caccia-alle-streghe/
Flores D’Arcais afferma cosa condivisibile, scrivendo che “La società democratica è particolarmente avvantaggiata” perché si fonda sull’uguaglianza, l’autonomia e la dignità dei cittadini.
Tanto che la pretesa di assoluto, di un essere superiore che di tutti e per tutti dispone è il vero nichilismo interno alle ‘democrazie reali’.
contro la modernita’ e l’illuminismo ?
ma se la chiesa e’ maestra di laicita’ positiva,di ecologia sana,di razionalismo….
che altro c’era?^__^
Splendido articolo!smonta pezzo per pezzo tutto il pensiero Ratzingeriano che vuole gli uomini, o stupidi caproni servi di Dio o delinquenti irresponsabili!
Ho sempre avuto stima di d’Arcais… non ha mai sbagliato un colpo.
Condivido tutto.
Mi associo ai vostri commenti. Da notare inoltre gli stili di scrittura: quando si afferma qualcosa pro-religione un comune mortale deve rileggerselo 3 volte prima di capirci qualcosa, mentre per negarlo bastano poche semplici parole
Gliele ha cantate bene bene Flores D’Arcais a Mancuso.
un papa e un teologo contro la modernità. Dov’è la notizia?
@ Paolo Garbet
“un papa e un teologo contro la modernità. Dov’è la notizia?”
E invece pare proprio di sì… e pare anche che se non ci fosse stato Flores D’Arcais a spiegarci come e perché B16 e Mancuso dicono solo fregnacce noi non ci saremmo mai arrivati. Un ‘ipse dixit’ serve sempre.
Ringrazio Bruno Gualerzi del commento ‘orgoglioso’.
E lo sottolineo alla faccia dei vari cattotroll che imperversavano qui, quando sottolineavano la poverta’ culturale ed intellettuale (a loro dire) dei nostri interventi.
Lo dico evidenziando di come, in loro assenza, si sia alzata la qualita’ e il llivello di discussione del blog, meno distratto da un inutile e fastidioso trollismo.
Credo di poter affermare che l’assenza di don, fra e C, si faccia sentire solo in senso positivo.
evidenziando *come*, non *di come*!
Altrimenti abbasso il livello grammaticale…
LA SCIENZA E’ SCIENZA; LA CATTORELIGIONE E’ IL NULLA, L’ILLUMINISMO E’ LUCE. LA CHIESA E’ IL BUIO PIU’ NEFASTO.
d’arcais è puntuale conciso e diretto come al solito, ottimo articolo
Penso che D’ Arcais farebbe meglio a dedicare la sua intelligenza e i suoi scritti a qualcos’ altro.
Mettersi ad argomentare con Ratzinger e Mancuso è un insulto al suo spessore di grande pensatore razionalista.
Tra B16 e Mancuso mi sembra più “autentico” B16. Le pretese di Mancuso di rivestire di valenze scientifiche i vecchi dogmi della teologia sono una operazione eccessivamente forzata, al punto che a me paiono una presa per i fondelli della ragione ancora più profonda delle normali prese per i fondelli della ragione operate dei teologi tradizionali.
“Teologo progressista”. Non vi pare un ossimoro azzardato?
Propongo un interrogativo: Chi si sente più accerchiato dal nichilismo ateo, un teologo reazionario come il nostro caro benny o un teologo progressista come Mancuso?
Pensierino del giorno: in ogni Mancuso riposa un ratzinger ringhioso e rancoroso (o è forse solo un bimbo spaventato?).
b16: io defe fare kontratten con nazzisten, o defe fare kontratten con nazzisten, dofe defo firmare??
Concordo pienamente con Flores D’Arcais.
Flores D’arcais
dalle mie parti si dice che “hai scoperto l’america”! sono 2000 anni che i corvi lottano contro il progresso…
PS: ma se i teologi “progressisti” sono come Mancuso… gli altri come sono!?!?
Mamma mia, che brividi.
@ stefani f.
D’Arcais ha giustamente ribadito che ciò che hanno detto ratzinger e mancuso (senza dio tutto è permesso) è una grandissima fregnaccia… perchè anche con dio tutto è permesso, anzi, peggio ancora: qualsiasi maefatta puo’ essere giustificata se fatta “in nome di dio”!
Stima per Flores d’arcais.
Immagino che, nel virgolettato, si intendesse dire “l’onere” e non “l’onore” della prova…
😀
Ho riletto con attenzione l’articolo di Flores D’Arcais e francamente – salvo l’organicità del suo discorso difficile da mantenere, se non per brevi passaggi, in un post – non ha detto niente che in questo blog non si sia detto e stradetto, vuoi in occasione proprio dell’articolo di Mancuso, vuoi in tanti altri commenti su temi analoghi. Questo, non tanto per non aver apprezzato il pezzo di Flores, ma sorpreso da certi commenti in cui si sottolineava con enfasi proprio quei punti che – scusate se mi ripeto – sono stati pane quotidiano in questo blog.
Ciò sarebbe più che comprensibile se non si fossero seguiti i dibattiti che hanno visto impegnati tanti amici, atei e non, mischiati necessariamente a commenti riguardanti tutt’altro, cosa che ovviamente non si può pretendere… ma credo sarebbe bastato ripercorre il post richiamato da chi ha presentato la notizia, per rendersi conto di quanto sostengo.
Ma poi il mio dispetto riguarda altro ancora, sia pure sempre in relazione alla stessa questione. Riguarda questa specie di sudditanza (lo dico fuori dai denti perché tanto poi mi metterò in quarantena per un bel pò da solo) di fronte alla ‘firma’ illustre, anche se, appunto, dice le stesse cose che tanti altri hanno detto. Sarà un mio pallino – anzi lo è – ma per me tutto questo non è da atei.
Condivido le argomentazioni di Flores D’Arcais e capisco la sua critica alla presa di posizione del teologo Vito Mancuso per il citato articolo in cui sostanzialmente ha giustificato le tesi di Benedetto XVI a proposito di nichilismo , razionalismo, ecc….Aggiungo anche che mi aveva un po’ meravigliato e deluso quell’articolo di Mancuso, avendo apprezzato in altri scritti il suo coraggio e il suo sforzo di “ragionare” e di mettere in discussione certi dogmi e posizioni della Chiesa (fatto abbastanza raro per un teologo cattolico e quindi da seguire con interesse). Evidentemente non si può pretendere di più da un teologo che intende definirsi cristiano e restare comunque sotto l’ampio mantello protettivo della “Santa Madre Chiesa”.
Peccato che le argomentazioni dei “razionalisti” difensori della laicità restino isolate e confinate in determinati spazi, praticati quasi solo da chi è già convinto, o siano diffuse raramente sulla grande stampa e solo con linguaggio e dotte citazioni comprensibili solo agli addetti ai lavori, filosofi e teologi di professione. Io ci sto provando a fare divulgazione semplice, sul mio modesto blog, ma sono parole al vento.
# Bruno Gualerzi scrive:
29 Agosto 2009 alle 23:56
… Riguarda questa specie di sudditanza (lo dico fuori dai denti perché tanto poi mi metterò in quarantena per un bel pò da solo) di fronte alla ‘firma’ illustre, anche se, appunto, dice le stesse cose che tanti altri hanno detto. Sarà un mio pallino – anzi lo è – ma per me tutto questo non è da atei.
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Bruno, questa è un’associazione giovane, fatta di volontari che si spendono sacrificando la loro vita privata. La segreteria attuale (intendo tutto il gruppo dirigente e, per quanto di competenza, il comitato di redazione della rivista cartacea, L’ateo) lavora proprio per acquistare quella visibiltà “autonoma” che, fra le altre cose, ci affranchi da una sudditanza rispetto a “firme illustri”. Rispetto al recente passato la situazione è già molto evoluta e migliorata.
Per farlo però c’è bisogno della collaborazione di tutti.
Una maggior partecipazione della base alla vita associativa porterebbe a una maggiore visibilità ed efficacia operativa.
Ogni contributo sarebbe benvenuto. 🙂