Macché Oscar: arriva Brian, il premio cinematografico degli atei italiani

Gli atei tornano a premiare il cinema, partecipando alla 66esima edizione della Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia che si apre oggi.  Per la quarta volta, una sua delegazione si costituirà giuria per consegnare il Premio Brian al film che più degli altri porta sul grande schermo i valori del laicismo.
Perché premio Brian? «Il riferimento è al film Brian di Nazareth, la commedia dei Monty Python del 1979 che faceva la parodia dei Vangeli – spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale dell’Uaar – ma a noi piace pensare anche all’anagramma di Brain, cervello». Il nome Brian, comunque, è stato democraticamente scelto con un sondaggio sul sito internet dell’associazione, aperto a tutti i navigatori della rete.
L’ultima edizione del premio Brian è stata vinta da Khastegi, del regista persiano Barman Motamedian, che rifiutò il premio. Nelle edizioni precedenti, la giuria atea aveva scelto Le ragioni dell’aragosta, di Sabina Guzzanti, e Azul oscuro, casi negro di Daniel Sanchez Arevalo, che ha conquistato anche l’Europa Cinemas Label (il premio al miglior film europeo delle Giornate degli Autori) ma che non è mai arrivata in Italia.

Comunicato Stampa UAAR

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12 commenti

myself

Mi sa tanto che il premio Brian andrà sempre a film stranieri, magari la cui distribuzione in Italia è stata osteggiata.

Emanuela

L’ultima edizione del premio Brian è stata vinta da Khastegi, del regista persiano Barman Motamedian, che rifiutò il premio
Perchè rifiutò il premio?

myself

“Perchè rifiutò il premio?”
@Emanuela

Si me lo chiedo anche io, comunque questo è il film.

Barman Motamedian, ‘Tedium’: indagine sui trans cittadini nella capitale dell’integralismo, Teheran.

MicheleB.

“Meglio un asino vivo che un professore morto”. Più che giustificabile. Non so come mi comporterei io; siamo tutti impavidi dietro la tastiera d’un PC.

Danx

Persiano=Persia=Iran…fate un film sul laicisimo, ritirate il premio e tornate in Iran poi vediamo come vivrete bene!

Luca

Quest’anno deve assolutamente vincere Religoulos di Bill Maher!!

Paul M.

Mi auguro che l’iniziativa renda piu’ visibilita’ possibile al laicismo e all’ateismo!
Quoto anch’io alla grande l’iniziativa…con la speranza che nessuno osi rifiutare un premio!

bismarck

Mi sà che per fare un film laico (non sanamente laico eh!!) in Italia dovrebbe finanziarlo l’uaar, ma ci sarebbe conflitto di interessi per l’assegnazione del premio 🙂

Paul M.

@bismarck
Conflitto di interessi piu’ o conflitto di interessi in meno….! 😀
Ti ricordo che siamo in Italia! 😀
E poi non ci sarebbe niente di male se l’UAAR finanziasse e premiasse allo stesso tempo un film…Dopo aver visto la Maria DeFilippi premiare Marco Carta al festival di S.Remo….Potremmo assistere a tutto! 😀
Ciao

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