Dopo le recenti polemiche a seguito della sentenza del Tar del Lazio sull’ora di religione e la diffusa difficoltà nel garantire l’ora alternativa per chi non si avvale dell’insegnamento religioso (tra l’altro acuita dai tagli alla scuola), la Curia di Bologna risponde, con una lettera pubblicata su Bologna Sette, settimanale di ‘Avvenire’.
Don Raffaele Buono, direttore dell’Ufficio diocesano di Bologna per l’insegnamento della religione cattolica, si è rivolto al direttore dell’ufficio scolastico provinciale Vincenzo Aiello sostenendo che “è più discriminato chi si avvale dell’ora di religione di chi decide di non farlo”. Don Buono lancia accuse contro alcuni dirigenti scolastici che sarebbero colpevoli di “patenti discriminazioni” per i frequentanti dell’ora di religione. Vengono enumerati tre “rischi ipotetici” di discriminazione: che l’ora di religione sia “confinata” a fine mattinata “confidando nella più larga scelta dell’opzione dell’uscita da scuola”; che le famiglie subiscano “pressioni” da parte dei dirigenti (come succederebbe già, sostiene don Buono, “al Fermi e in altre scuole”); che “si smistino in altre classi, durante le ore di lezioni, coloro che non si avvaglono dell’ora di religione” di modo che essi sarebbero “avvantaggiati di poter usufruire di un’ora di lezione in più sulle materie curriculari”.
Curia di Bologna: “Quelli che seguono ora di religione veri discriminati”
55 commenti
Commenti chiusi.
Poveretti.
allora togliamo l’ora di religione e non se ne parli più
Questi preti sono vergognosi nel cambiare le carte in tavola . Esseee sbattuti in un’altra classe , in genere di un altro anno di corso sarebbe un vantaggio ?
Invece fare religione a metà mattinata (e come a Milano hanno chiesto dalla curia) non discriminerebbe i non avvalentesi che passano un’ora nella noia ed escono inutilmente un’ora dopo ?
Allora per evitaree queste discriminazioni, perchè costui non propone di eliminare l’ ora di religione?
@ Thomas
Perchè togliere l’ora di religione che, se fatta in modo obbiettivo, può sempre essere patrimonio culturale del nostro paese. Togliamo semmai i preti dalle scuole (che la smettano di papparsi i nostri soldi) e lasciamone l’insegnamento a professori di filosofia, i quali non faranno un indottrinamento mascherato (cosa che avviene oggi) ma una valutazione razionale-scientifica del fenomeno.
Com’è possibile che un singolo insegnante con 18 classi (quello di religione) abbia soltanto ultime ore????
Si noti: poco importa se religione ha le penultime ore, tanto poi c’è qualche materia vera all’ultima.
Si noti: poco importa se religione ha le prime ore o le ultime, tanto gli studenti entrano dopo esattamente come escono prima.
Che cosa vuole la curia, che gli insegnanti di religione abbiano soltanto le ore centrali? Un altro privilegio sindacale? A quando la passatoia rossa e la cartigienica firmata?
Il bue che dice cornuto all’asino, roba da pazzi. Vi brucia che a Bologna quelli che non si “avvalgono” sono il 40%, in crescita. Le ore di religione vengono messe a fine giornata perchè la scuola non ha i soldi per l’ora alternativa e quindi non si può permettere di avere decine di alunni a spasso per la scuola.
@Stefano Grassino
QUOTO! 😉
avere religione a fine/inizio mattinata è un vantaggio per chi non si avvale (che ha l’opzione di entrare dopo/uscire prima), indifferente per chi si avvale (che avrebbe comunque lo stesso orario complessivo), svantaggioso per chi conta il proprio consenso sul numero di avvalentisi.
Glis tudenti che non si avvalgono sarebbero avvantaggiati in quanto smistati in altre classi? Ma siamo matti. Possono spediriti in una classa più avanti o più indietro, tanto lo scopo è solo tenerti parcheggiato.
Nella maggioranza dei casi vieni abbandonato in aula vuota a guardare il soffitto…. beh immagino che anch l’ora per fare i compiti si aun’ingiusta discriminazione per loro.
Però i crediti extra per aver studiato il nulla (visto che i loro studenti di bibbia e teologia non sanno cavolo) non sono discriminatori.
Quanto poi alle pressioni per non far fare religione ai figli direi che esistono solo nella fantasia bacate di questa gente. La realtà è che circolariminatorie mandate da presidi e genitori convocati in istituto perchè il figlio non fà religione le ricevono i non avvalentisi.
Io direi una bella cosa eliminiamo l’ora di indottrinamento (quella se la paghino i genitori mandando i figli a catechismo) e introduciamo storia delle religioni. Facciamo solo il monoteismo pertendo dalle sue VERE origini nel Mazdeismo, Mitraismo e Atonismo.
Poi vediamo.
“settimanale di ‘Avvenire’”
Certo che in questo periodo l’Avvenire non ne azzecca molte.
L’ora di religione a scuola non ha senso. I preti esistono per questo, che lo facciano nelle sedi appropriate, e chi ci vuole andare ci va.
E ALL’ORA INSEGNATE LA RELIGIONE NELLE CHIESE .UNICO LUOGO ADATTO A DIFFONDERNE LE MENZOGNE DI UNA LEGGENDA, CE’ UN ABISSI COSMICO TRA STORIA E LEGGENDA CRISTIANA.
Tipico: ti dò un cazzotto e poi comincio a sbraitare accusandoti d’avermi fatto male la mano.
Insomma! Riparate ‘sto filtro, che evidentemente non sa leggere!!! 🙂
Per una volta do ragione alla curia, ma per altri motivi.
Certo che sono discriminati, ma per un semplice motivo.
Invece di usare circa 200 ore di lezione in 5 anni per imparare idee che serviranno nella vita, ne apprendono altre, per le quali forse dovranno pagare uno psicanalista se vorranno liberarsene. Più discriminati di così… una palla al piede si vede di più, ma si sente certo di meno.
Questi sono degli esperti gira-frittate, per quanto sia evidente che nella scuola pubblica l’ora di religione (cattolica) che conta come crediti per la maturità sia una discriminazione per tutti i non credenti e chi professa altre fedi; loro non solo riescono a negare ciò, ma anzi affermano di essere loro i discriminati! Ovviamente le loro argomentazioni con noi non fanno presa ma per moltissima gente purtroppo sono oro colato… :-S
@ Stefano Grassino
beh, ci sono tante altre materie il cui insegnamento contribuirebbe in maniera più concreta all’edificazione degli alunni della religione.
“…….che “si smistino in altre classi, durante le ore di lezioni, coloro che non si avvalgono dell’ora di religione” di modo che essi sarebbero “avvantaggiati di poter usufruire di un’ora di lezione in più sulle materie curriculari”.”
Quindi questo farlocco in tonaca pretenderebbe persino che chi opta per l’ora alternativa rimanesse a spaccarsi i maroni assistendo coattivamente ai noiosissimi, triti e ritriti deliri catechizzanti di un docente di religione, il più delle volte ancor più smarronato degli stessi allievi, perchè costretto a baciare anelli e lembi di tonaca sozza?
Moh socc, mo vada a cagher sui urtigh!
Qualcuno riesce a dire qualcosa di più saggio di Stefano Grassino (vedi quarto commento) ?
“Qualcuno riesce a dire qualcosa di più saggio di Stefano Grassino (vedi quarto commento) ?”
@UssDaniele
Evidentemente quel qualcuno non sei tu, se ho sminuito il tuo commento non te la prendere: tu hai fatto lo stesso con tutti meno uno i commenti precedenti.
Dalla curia bolognese un prodigioso esempio di umorismo.
Gli autori dei comici italiani dovrebbero chiedere la revisione del Concordato per impedire che tali clericali si approprino del loro mestiere.
Che il don soffra di manie di persecuzione?Forse bisognerebbe consigliargli un bravo psicologo!
Oddio, esiste un altro Thomas: dovrò cambiare nickname. Comunque, va eliminata l’ora di insegnamento di religione cattolica, ma andrebbe integrata con un’ora di insegnamento di storia comparata delle religioni: quella sì sarebbe utile a far comprendere agli studenti come tutte le religioni siano delle enormi menzogne.
e ha detto anche ai confratelli di altre religioniche l ora di cattolica epiu pertinente poiche gli insegnanti sono fondetalmente del territorio e niente piu della cattolica sa conosce gli usi i costumi ecc,del italica patria..e poi continua che si dovrebbe abolire un decreto regio del 30 che vieta esami.. e voti al fine della media totaleììììe mi domando ma i valdesi i testimoni di geova gli avventisti i metodisti non sono italiani.. e loro figli noììquando il padrone da troppa bieta al ciuccio in un italico paese se dice che gli puzza il c………ììììpardon
Eh! Quando uno ( ma sono tanti ) è in malafede……
Povera Italia in cui le affermazioni di un prete valgono di più delle azioni di un dirigente scolastico, poi non parliamo dei docenti curruculari che dovrebbero vergognarsi di insegnare materie come italiano, filosofia, scienze ed altro, rubando ore alla religione, quella vera, cattolica. La religione che punisce chi si masturba. A proposito Monsignore a quanto una trasmissione contro la masturbazione? Oppure lezioni mirate ad hoc nelle scuole. Che si sa rende ciechi.
“si smistino in altre classi, durante le ore di lezioni, coloro che non si avvaglono dell’ora di religione” di modo che essi sarebbero “avvantaggiati di poter usufruire di un’ora di lezione in più sulle materie curriculari”
questi PRETI sono senza ritegno, mica a caso Berlusconi è andato a scuola da loro.
Queste esternazioni fanno capire che piuttosto che l’ora di religione ci vorrebbe un’ora di educazione civile.
Perché non spiegare ai bambini, al posto della religione, la carta dei Diritti dell’Uomo? Probabilmente, se venisse fatto, molta più gente capirebbe veramente cosa vuol dire libertà di coscienza e discriminazione. In tal caso in caso di simili esternazioni (come quelle riportate in questo post) si stenderebbe semplicemente un velo pietoso, pena e pietà per l’ipocrisia e la pochezza di chi le fa.
Tempo fa il ministro della pubblica istruzione ammise di non avere idea di cosa facessero esattamente gli insegnanti di religione durante l’ora di lezione.
Una ammissione da niente,vero?
D’altra parte penso che la stessa cosa valga almeno in parte anche per la Curia:
ho i miei dubbi che la maggior parte degli insegnanti siano degli ardenti predicatori,dalla
fede incrollabile, immuni da ogni dubbio,e soprattutto capaci di inculcare la stessa fede
nei futuri soldati di Cristo.
Voi che ne dite?
Si è dimenticato di dire che a fine anno, gli studenti che hanno fequentato l’ora di religione, devono dare prova di abilità , nel cortile della scuola, lottando con i leoni.
Insegno in una scuola media del Nord Est dove, anche a causa della presenza di molti alunni immigrati, sono parecchi a non avvalersi dell’ora di religione. Tuttavia recentemente siamo stati informati dalla preside che quest’anno il Ministero non ha prevista in organico la presenza di un insegnante in più, per coprire le ore di alternativa alla religione (ben 19!). Quando ha comunicato la cosa a chi di dovere, si è sentita rispondere semplicemente: “Questo è un problema!” Che fare, dunque? Per ora le soluzioni ipotizzate sono, appunto, l’uscita anticipata per gli studenti che non si avvalgono dell’ora di religione, oppure lo smistamento in altre classi degli stessi, che, lungi dal favorire l’apprendimento, si risolve in una sorta di “parcheggio” per loro, e talvolta in una fonte di disturbo per la classe che li accoglie. Ancora una volta, questa gente parla di cose che non conosce!
…e quindi la soluzione sarebbe ora di religione obbligatoria per tutti?
Non sarebbe meglio eliminare questa questione dalle scuole pubbliche e confinare l’insegnamento della religione nelle sedi appropriate come le chiese?
Ma i prelati sanno bene che perderebbero la possibilità di indottrinare i giovani per preparare i futuri “sudditi” all’obbedienza, ai sensi di colpa, alla credulità e all’ignoranza.
sempre lì a piangere.
Ma il prete non sa che gli insegnanti di ora alternativa vengono pagati con i miseri fondi di istituto, mente quelli di religione cattolica con i soldi (che si trovano sempre per la CC) dello Stato?
@ laverdure
Per esperienza (sono reduce dall’ultimo anno di liceo), gli insegnanti di religione non fanno assolutamente niente, nemmeno quello che dovrebbero fare. Al massimo propongono qualche film su qualche problematica etica o fanno finta di dare libertà di parola durante “ore di dibattito”. Ottime persone, per il resto, ma decisamente incapaci di fare il proprio mestiere, qualunque esso sia, e tantomeno quello di insegnante.
@ Samael
grazie per l’importantissima testimonianza.
La vera discriminazione è che agli scrutini chi si avvale dell’insegnamento della religione può contare sul voto di un insegnante in più, che nella stragrande maggioranza dei casi si pronuncia per la promozione, anche in presenza di gravi carenze nel profitto, e il cui voto risulta spesso determinante. E’ vero che nel caso in cui viene attivata l’ora alternativa anche il docente di questa materia vota agli scrutini, ma, come si sa, l’ora alternativa non sempre viene attivata, e comunque il docente incaricato di questo insegnamento non è altrettanto motivato del prof. di IRC a fare “l’avvocato difensore”per avere più allievi.
Come al solito:LA MIGLIOR DIFESA E’L’ATTACCO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
@ Thomas scrive:
7 Settembre 2009 alle 18:57
@ Stefano Grassino
beh, ci sono tante altre materie il cui insegnamento contribuirebbe in maniera più concreta all’edificazione degli alunni della religione.
In effetti il clero ha a disposizione le parrocchie per fare catechismo e quant’altro (e, per le proprie attività, sarebbe ora che non ricevesse soldi dallo stato ma solo dai suoi fedeli). Io volevo dire che l’insegnamento religioso effettuato da studiosi non di parte, aprirebbe le menti ai giovani su quello che è ed è veramente stata la religione.
carissimi vi invito a guardare queso meraviglioso video di corrado guzzanti che imita pizzarro…
sul mestiere dei preti e altro
http://www.youtube.com/watch?v=Fhx4ktbTZ74&eurl=http%3A%2F%2Fneroassenso.splinder.com%2Fpost%2F21213409%2FIl%2Bsenso%2Bdella%2Bvita%2B%25C3%25A8%2Bla%2Bvita&feature=player_embedded
essi sarebbero “avvantaggiati di poter usufruire di un’ora di lezione in più sulle materie curriculari”.
Inoltre l’8 per mille discrimina i cattolici, privandoli del piacere della povertà. Per questo si consiglia di raddoppiarlo fino al 16 per mille…
Prima o poi diranno la messa in newspeak! 😀
Magari fossero discriminati.
Un’ insegnamento che rimanda le sue origini ad un patto fatto con un dittatore e in aperto contrasto con ciò che dice la costituzione (ossia, laicità dello stato e no alla discriminazione religiosa, quindi niente favoritismi a quella cattolica) non avrebbe alcuna ragion d’ essere.
Ma in Vaticalia, la costituzione è là, ferma, fissa e imbalsamata e ciascuno la tira fuori solo quando gli fa comodo.
… come in ogni repubblica delle banane che si rispetti.
Sì, certo…
E in Sudafrica, ai tempi dell’apartheid, i bianchi erano discriminati perché non potevano nemmeno farsi una passeggiata in pace senza correre il rischio di vedere qualche homo quasi sapiens abbronzato…
🙁
la religione a scuola non dovrebbe essere isegnata…dovrebbe esistere semmai l’ora DI STORIA della religione, purtroppo è solo indottrinamento
Sono ateo, ma vorrei spezzare una lancia a favore dell’ora di religione. È stata per me una benedizione, nel senso che è stato proprio grazie alle discussioni fatte con l’insegnante e con i pochi compagni devoti (in mezzo agli stramazzi di quelli a cui non importava nulla) che mi sono reso conto dell’inconsistenza e della dannosità della religione e dei quintali di sensi di colpa che rovescia sulle coscienze dei ragazzini. Secondo me l’ora di religione, con tutta la sua inutilità è una di quelle cose che più può portare i ragazzi a cercare altre forme di riflessione filosofica e di ricerca della propria identità, ben diversa e più ricca delle polpettine teo-illogiche rifilate dalla tradizione cattolica e dai suoi insegnanti.
che “si smistino in altre classi, durante le ore di lezioni, coloro che non si avvaglono dell’ora di religione” di modo che essi sarebbero “avvantaggiati di poter usufruire di un’ora di lezione in più sulle materie curriculari”.
Insomma, ‘sto prete campa-a-scrocco a spese dei contribuenti non la vuole nè cotta nè cruda… ‘sti ragazzi con un’intelligenza evidentemente sopra la media, che non desiderano frequentare un’ora di fregnacce, cosa dovrebbero fare? A uscire prima non si può, confluire in altre aule nemmeno…
Ah, ho capito, era un messaggio in codice in pretesco. Lui intendeva dire: bisogna constringerli a frequentare l’IRC inchiodandoli ai banchi e bruciando nella palestra all’aperto i dissidenti più testardi. Ma non ha avuto il coraggio di essere sincero fino in fondo.
PRETI SENZA RITEGNO. Si rigirano la frittata come vogliono!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mah.. se lo dice il prete .. XD
“avvantaggiati di poter usufruire di un’ora di lezione in più sulle materie curriculari”?
ma qui siamo al delirio, adesso sarebbero PURE “avvantaggiati”? una delle discriminazioni più pesanti che avvengono tra gli alunni delle scuole italiane è proprio su base religiosa… ma qui è come dire che non è colpa degli stupratori, ma delle donne in minigonna.
…Sara’!?…Io la mia ora di religione l’ho sempre passata a fare un bel nulla…Magari ripassavo la lezione che ci sarebbe stata dopo. 😉
Fatto sta che il don di turno se la grattava alla grande come tutti quanti noi alunni. Contento lui, contenti noi, insomma! 😉
E non mi venite a dire che era un don da strapazzo incapace di argomentare o di fare il suo dovere, perche’ oggi, a distanza di quasi 15 anni, il caro don e’ in pole position per una carica forte nella diocesi…un prete giovane peraltro a cui e’ stata affidata la “gestione” della cattedrale della mia citta’ di quasi 60000 abitanti!
Non credo che insegni religione tutt’ora ma comunque, quella volta insegnava religione a tutti i licei della citta’!
Per tutti noi alunni comunque, l’ora di religione era come se fosse stata un’ora buca, nonostante la capacita’ clericale del don…
Detto questo mi chiedo…
Vale la pena di far perdere un’ora di lezione agli alunni!?
…Non sarebbe meglio, insegnare ai ragazzi un’ora di educazione civica, di codice stradale, di educazione sessuale o al massimo di storia delle religioni!?!?
“confidando nella più larga scelta dell’opzione dell’uscita da scuola”
Se una persona non crede e non ci sono ore alternative all’ora di religione, non vedo perche’ debba forzatamente restare a scuola o peggio partecipare all’ora di religione.
Il soppruso o la discriminazione avverrebbe proprio in quei casi… 😉
“pressioni”
Mmmmm….Mi sembra tanto che in questo caso sia la padella che dice male del tegame.
Dubito fortemente che le famiglie ricevano pressioni per non far partecipare gli alunni all’ora di religione. E’ sempre accaduto il contrario se mai…
“avvantaggiati di poter usufruire di un’ora di lezione in più sulle materie curriculari”
E cosa gli cambierebbe ad un prete, se un alunno studiasse di piu’ e approfondirebbe le materie curriculari?…Sarebbe comunque a tutto vantaggio dello studente il poter ripassare di piu’ una materia dove magari non brilla. La scelta poi sarebbe libera. Nel senso che sarebbero gli alunni a decidere se grattarsela per un’ora con don “Buono”, o apprfondire qualche materia.
Chi fa religione discriminato??????? cose da pazzi! Meglio che sto zitta se no… 🙁
@don “buono”
chi fa religione CATTOLICA discriminato?
ma vai a lavorare,,in campagna, così coltiverai le “radici cristiane”
Ma perché la metà degli interventi propongono, in alternativa all’ora di religione, una lezione di “storia delle religioni”? Ma a chi interessa? Esiste già la materia di “storia”; non basta forse? Chi volesse saperne di più, studierà filosofia al liceo. O per i fatti propri.
Come non ho mai avuto piacere a sciropparmi insegnanti tonacati che impartivano catechesi travestita da una sorta di educazione morale, non gradirei affatto questo approfondimento sulle religioni di cui non avverto la minima necessità.
La Costituzione, piuttosto, questa sconosciuta: non faremmo meglio a parlarne in classe ai giovani? Potremmo scoprire, magari, che l’Italia dovrebbe essere laica e imparziale…
VAI AMANTE DELL’ARTE!!!…LO SPAZIO PER I TUOI COMMENTI ALLUCINANTI DA ALLUCINATO CONIGLIO E’ TUTTO TUO!!!
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