Caso Boffo: aperta indagine per talpa in tribunale

Due distinte inchieste a carico di ignoti sono state aperte dalle procure di Terni e Monza, a seguito dell’esposto presentato la settimana scorsa dal leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, per i reati ipotizzati di accesso abusivo al sistema informatico del tribunale di Terni e falsificazione di atto pubblico, nel contesto del caso Boffo. All’ormai famigerata informativa dedicata all’ex direttore di ‘Avvenire’ Dino Boffo era allegato infatti il casellario giudiziario dell’interessato, ottenibile solo tramite ricerca informatica nel database del tribunale e accessibile tramite password solo da personale autorizzato, servizi di sicurezza e forze dell’ordine. Si sospetta che una “talpa” interna al tribunale abbia scaricato il casellario e che esso sia stato successivamente incluso all’informativa. Il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) presieduto da Francesco Rutelli ha intenzione di avviare un’indagine tra i servizi segreti, per trovare eventuali responsabili o complici nella diffusione del casellario di Boffo.

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17 commenti

Pastella.

C’è una talpa in Tribunale?
E perchè non la catturano?
Non è difficile, essa è anche cieca!

Paul M.

Io sono contento che DiPietro abbia fatto un bel esposto alle provure di Monza e Terni…Almeno la cosa andra’ avanti per un bel pezzo e alla fine si fara’ luce sulle responsabilita’ e sui soggetti coinvolti nella vicenda… 😉

Mi chiedo cosa c’entra il Copasir in questo caso…Per carita’ nessuna paranoia nei confronti dei servizi, figuriamoci 😉 Se sono guidati da Mr. TEODEM BANDIEROLA Rutelli poi…!!! 😀

Il problema e’ che basterebbe un qualsiasi tecnico informatico per risalire a chi ha effettuato l’accesso al database.
…basterebbe un confronto con i badge o i cartellini del personale al lavoro nel tribunale.
…basterebbero i filmati delle videocamere interne al tribunale per risalire a chi ha messo mani al PC in questione.
Addirittura il Copasir che verifica se i servizi segreti hanno messo mano…! Mi semra davvero esagerato…
L’ipotesi piu’ probabile, secondo me e’ che qualcuno abbia pagato profumatamente qualcuno ben inserito nel tribunale, per ottenere il casellario di Boffo.

Comunque tra Feltri, il Nano, Boffo, Ruini, Bertone, Bagnasco, B16…Mi sembra che qualcosa comunque non torna…Va bene le lotte interne di potere nel Vaticano, ma qui si stanno s m e r d a n d o niente male da un bel pezzettino… 😀

Mah!…TO BE CONTINUED 😉

Ivo Mezzena

Tutto per far passare la legge sul testamento biologico, fumo negli occhi e ecco la legge è fatta! Tutti a soffrire in fin di vita, nessuno deciderà per se stesso però Boffo (agnello sacrificale) sarà la nostra consolazione, applausi all’Italia.

strozzapreti

Come dice Paul, sarebbe facile individuare il responsabile, dico sarebbe facile perchè il troiaio che c’ è nei nostri apparati intrappolerà nelle sue reti, chiunque ricerchi colpevoli e verità.

crebs

@Paul M.
Ma non vi ricordate degli appunti e delle relazioni di pio pompa, cosa era stato organizzato per “disarticolare” gli avversari politici? Non vi ricordate chi gli ha “offerto” un lavoro subito dopo la scoperta del suo ufficio? Non vi ricordate dell’agente betulla, amico di pio pompa? Non vi ricordate dove lavora attualmente l’agente betulla?
Vi aiuto, lavorano ambedue in un quotidiano.

Die

@stefani f.
No, semmai basta con le baggianate filocristiane e omofobe! Ma sapere la verità su come e chi ha dato informazioni coperte da segreto è una questione di etica! Altrimenti potrebbe capitare a te che un giorno ti rovinino la vita spulciando nei tuoi affari personali segreti.

In tutta questa storia l’unica vera notizia è che ilGiornale ha avuto da nonsisachi un dossier riservato alle sole autorità giudiziarie… quindi bene ha fatto Di Pietro ad esporre denuncia per scoprire chi è questo “anonimo”.

@crebs
Bravo!

Antonio

Intanto quoto il primo post di stefani f.

Eppoi in Italia non va avanti così da anni? Che cioè i giornalisti sanno tutto di tutti in ambito giudiziario? O questo va bene solo se le indiscrezioni vanno a sinistra e Di Pietro si in.ca.zza quando qualche funzionario contraddicendo agli ordini di scuderia fa lo stesso ma verso destra? Basta con questa politica bassa, greve e gossippara.

Biondino

Vedo e prevedo che l’inchiesta non approderà a nulla, e il solito ignoto rimarrà ignoto.

E’ quello che succede SEMPRE con le fughe di notizie e documenti dai tribunali, non è mai colpa di nessuno…

fab

Scondo me, chiunque dovrebbe accedere alle informazioni su chiunque. Trasparenza sì, privacy no.
In questo modo, le colpe fasulle presto perderebbero sostanza, dato che si scoprirebbe che riguardano troppa gente, mentre quelle serie inchioderebbero i colpevoli alle opportune responsabilità e ci sarebbe una grande incentivazione a distruggere comportamenti antisociali.
Esempio: davvero tutti i (o la maggioranza dei) professori universitari sono assunti per sostanziale cooptazione? Vabbe’, allora questo è il modo in cui funzionano le cose e fine, non ci sono alternative e non c’è immoralità. Ma se si scopre che si tratta di una minoranza, allora essere sbattuti in piazza sarebbe un ottimo sistema per far passare la voglia di rifarlo.

ezio

Per Antonio,
secondo te Boffo è presidente del consiglio, parlamentare o altro ?
Forse è un privato cittadino, caro Antonio. Ecco la leggera differenza che a te e ai tuoi pari ogni tanto scappa. Non sono cattolico e non mi va di difendere chi, tra l’altro, opera in una certa maniera e scrive sul suo giornale in modo del tutto opposto. I giornalisti sanno gli atti pubblicati e quindi a disposizione del pubblico. Inoltre quando fai denunce sull’operato dei politici, perché non esci dal qualunquismo e ci spieghi a quale FATTO ti riferisci ? Di chiacchiere ne abbiamo già fin sopra i capelli….

Massi

Saranno mica i soliti “servizi segreti deviati” (ma a questo punto i deviati siamo noi).

Antonio

@ Ezio
«secondo te Boffo è presidente del consiglio, parlamentare o altro?»
Perché i diritti individuali dipendono da quello che fai?

ezio

x Alberto
Il casellario giodiziale è di Boffo e in questo caso chi lo ha preso e pubblicato ha commesso un grave abuso. Questo è il fatto. Quando una persona pubblica si comporta in un modo e poi predica in un altro non è certo edificante . E questo è un altro fatto. Tutti hanno i suoi diritti, ci mancherebbe ma se uno è parlamentare e ci rappresenta è giusto che si sappia come si comporta. Vedi qualche fautore del family day beccato con le prostitute in albergo. Sai di certo a quale altro fatto mi riferisco.
Attendo invece invano tue risposte sulla sparata su Di Pietro che si disinteressa quando viene violata la privacy dei cittadinidi di destra. Come vedi attenddo fatti e non chiacchiere, con le quali possiamo stare qui fino domani mattina. Ti faccio presente che il nostro esimio Presidente del Consiglio possiede parecchi settimanali scandalistici con i quali si occupa dei fatti di privati cittadini. Che non essendo eletti possono farsi i cavoli propri,non così i nostri rappresentanti.

Magar, bieco illuminista,

La mancanza di riservatezza per i dati giudiziari dei cittadini è una piaga che da anni affligge questo paese. Bisognerebbe mettere la parola fine a ‘sto commercio di veleni, in particolare quando viene usato come strumento di intimidazione politica.
Sono stufo di leggere sui giornali le intercettazioni penalmente irrilevanti di Tizio e Caio, o le “veline” infanganti contro Sempronio.

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