Vaticano: “insegnamento religione cattolica materia come le altre, no a tendenze laiche o multiconfessionali”

Il cardinale Zenon Grocholewski e monsignor Jean-Louis Brugue’s, rispettivamente presidente e segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, con una lettera inviata a inizio maggio inviata alle conferenze episcopali di tutto il mondo e resa pubblica solo recentemente, delineano i criteri graditi alla Chiesa per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole. Secondo la nota, l’insegnamento religioso cattolico nelle scuole va considerato nella sua “specificità” che però “non fa venir meno la sua natura propria di disciplina scolastica […] è necessario, perciò, che l’insegnamento religioso scolastico appaia come disciplina scolastica, con la stessa esigenza di sistematicità e rigore che hanno le altre discipline”.
Rispetto alle altre materie quindi, l’insegnamento religioso cattolico “non si colloca come cosa accessoria, ma in un necessario dialogo interdisciplinare”; esso è, spiega la nota, “differente e complementare alla catechesi, in quanto è insegnamento scolastico che non richiede l’adesione di fede, ma trasmette le conoscenze sull’identità del cristianesimo e della vita cristiana”. La nota critica inoltre la tendenza “in alcuni paesi” all’insegnamento multiconfessionale e a quello di etica e cultura religiosa, che sarebbe “anche in contrasto con le scelte e l’indirizzo educativo che i genitori e la Chiesa intendono dare alla formazione delle nuove generazioni”. La Chiesa ribadisce il monopolio nello “stabilire i contenuti autentici dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola”, cosa che garantisce “l’autenticità dell’insegnamento che si trasmette come cattolico”. Secondo la lettera, le famiglie cattoliche devono “avere la garanzia che la scuola pubblica – proprio perché aperta a tutti – non solo non ponga in pericolo la fede dei loro figli, ma anzi completi, con adeguato insegnamento religioso, la loro formazione integrale”. “I diritti dei genitori sono violati” prosegue la missiva “se i figli sono costretti a frequentare lezioni scolastiche che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori o se viene loro imposta un’unica forma di educazione dalla quale sia completamente esclusa la formazione religiosa”.

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63 commenti

salvatore

trovo singolare che una confessione pretenda l’insegnamento della religione profesata da parte dello Stato e con i soldi di tutti i contribuenti! Ciò invece faccia nelle scuole che ad essa si ispirano, altrimenti può sembrare solo prevaricazione, cui purptroppo alcuni personaggi politici si prestano in cambio di voti.

salvatore

trovo singolare che una confessione pretenda l’insegnamento della religione profesata da parte dello Stato e con i soldi di tutti i contribuenti! Ciò invece faccia nelle scuole che ad essa si ispirano, altrimenti può sembrare solo prevaricazione, cui purptroppo alcuni personaggi politici si prestano in cambio di voti.

maxalber

“I diritti dei genitori sono violati” prosegue la missiva “se i figli sono costretti a frequentare lezioni scolastiche che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori o se viene loro imposta un’unica forma di educazione dalla quale sia completamente esclusa la formazione religiosa”.

Fantastiche queste parole.
Invece i diritti dei genitori di altre religioni o atei quando mai sono rispettati?
I diritti dei cattolici (quello di imporre la loro religione nella scuola pubblica) non devono essere violati, mentre i nostri non esistono.

salvatore

trovo singolare che una confessione pretenda l’insegnamento della religione professata da parte dello Stato e con i soldi di tutti i contribuenti! Ciò invece faccia nelle scuole che ad essa si ispirano, altrimenti può sembrare solo prevaricazione, cui purptroppo alcuni personaggi politici si prestano in cambio di voti.

rosalba sgroia

Cosi è scritto:

“non fa venir meno la sua natura propria di disciplina scolastica […] è necessario, perciò, che l’insegnamento religioso scolastico appaia come disciplina scolastica, con la stessa esigenza di sistematicità e rigore che hanno le altre discipline”.

E BRAVI! In accordo perenne con i vari governi siete riusciti a fare delle ore di religione CATTOLICA una materia obbligatoria, non essendoci più ( a causa della sciagurata pseudoriformatagliadocenti della Gelmini) le ore di contemporaneità che servivano ( anche se non tutti rispettavano la normativa) ad offrire la possibilità di scelta di ore di NON religione CATTOLICA.( per la scuola elementare soprattutto!)

In più… da un articolo di Libero Tassella:

I mass media danno risalto alla notizia del ricorso del Ministero contro la sentenza del Tar Lazio sugli insegnanti di religione. Mentre migliaia di docenti precari stanno per essere cacciati dalla scuola la preoccupazione della Gelmini è quella di mettersi subito sull’attenti per la Santa Sede e ricorrere a favore dei colleghi di religione che non rischiano nulla.

Basta! Non se ne può più…

Sclero

Nausea… solo una grande, devastante nausea.
Come genitore di una figlia che sta per iniziare la sua avventura scolastica provo rabbia, indignazione e chi piu’ na ha piu’ ne metta.
Sempre ingerenti, sempre odiosamente opportunisti.

A lavorare… a lavorare li manderei altrochè!

frank

Il catechismo si fà nella parrocchia.
A scuola si fanno altre cose.

dandus

e’ anche bellissimo notare che sono i diritti dei genitori ad essere violati se capita che i figli seguono lezioni di una religione cui non aderiscono o (addirittura!) di nessuna religione, ma i diritti dei figli a non subire uno smarronamento non gradito? Ne vogliamo parlare?

darik

riporto di nuovo un mio vekkio slogan:
quando uova marce e pomodori voleranno in piazza san pietro
signifikerà ke il popolo italiano comincia a capire qualcosa.

Tommaso

La fede, da “dono di Dio” è stata retrocessa a materia scolastica !

Sic transit gloria mundi !!!!!

ah! ah! ah! ah! ah! ah!

Andrea Poli

Ho sempre pensato che se ad un bullo permetti di perpetrare per lungo tempo angherie nei confronti delle sue vittime, inevitabilmente il giorno che gli venisse imposto di smettere, si sentirebbe privato della sua libertà d’espressione.

Penso che questo succeda anche ai maghi e fatuchieri d’oltre tevere e a tutti i ministri dell’occulto sparsi nelle scuole pubbliche Italiane.

béal feirste

Grocholewski e Brugue’s hanno fatto quello che devono fare, ossia un non meglio specificato delineare i criteri graditi alla Chiesa per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole.
I governi dei vari Paesi del mondo dovrebbero prendere atto di questa lettera e fregarsene altamente.
Secondo voi, la lettera è stata mandata anche ad Ahmadinejad e Co.? Voglio vedere come gli spiegano che l’insegnamento religioso cattolico “non si colloca come cosa accessoria, ma in un necessario dialogo interdisciplinare”

Werewolf

<>

Ah, non bisogna permettere ai poveri pargoli di sviluppare lo spirito critico, bisogna invece farli sprofondare sempre di più nell’idiozia del credere ad una persona che afferma di parlare in nome di questo o quel Dio. Quale Dio, poi? Ah, quello che parla per bocca dell’ultrasessantenne (ma quanti anni ha?) in gonnella bianca con l’enorme palazzo in centro a Roma, giusto… Anche perché i pargoletti, alla tenera età di 6,7 anni hanno una fede e capiscono qualcosa riguardo a transustanziazione e trinità, oltre ad avere complesse e alquanto improbabili convinzioni sull’ordine (in greco Kosmos) del cosmo.

<>
I diritti dei figli sono violati, quando viene loro inculcata un’idea preconcetta basata su favole sin da bambini, che insegnerà loro ad obbedire al primo venuto con un minimo di autorità senza pensarci due volte, e senza porsene nemmeno il problema, oltre che senza potersi costruire un’idea diversa (basata sui fatti, magari).
Un’altra parola, per concisione, sulla “formazione religiosa”: che venga pure insegnata, seriamente, sì che i bimbi e poi i ragazzi si rendano conto che è in perfetto contrasto con tutto il resto, che la religione è un completo scempio delle proprie capacità intellettuali, oltre che causa di grandissime sofferenze e morte.

Talatra, adesso i chierici si interessano dei diritti dei genitori: e i diritti delle madri all’autodeterminazione e al possesso del proprio corpo, nel momento in cui decidessero per necessità di abortire, non ci pensano, vero? I diritti dei figli o, meglio, delle potenziali pecorelle prima di tutto! Il prossimo passo sarà quello di richiamarsi all’esempio delle scuole coraniche, immagino.

Faccio fatica a credere che ci sia gente che si ostini ancora a cercare di demolire tutte le fondamentali conquiste nel campo del diritto, dell’etica, della scienza, della cultura, dell’istruzione, che sono stati fatti negli ultimi 400 anni. Perdonatemi per lo sfogo.

peppe

woooooow! stavolta nn hanno usato i soliti giri assurdi come: la religione in politica è simbolo di laicità, la religione cattolica a scuola aiuta a farsi le proprie idee, ecc. stavolta sono andati direttamente al sodo: lo stato deve fare il possibile x imporre la religione cattolica anche a chi ancora nn ce l’ha!! piu sento queste cose e piu odio la religione e in particolare quella cattolica…

Mauro Calvisi

esso è, spiega la nota, “differente e complementare alla catechesi, in quanto è insegnamento scolastico che non richiede l’adesione di fede, ma trasmette le conoscenze sull’identità del cristianesimo e della vita cristiana”

Un pò come se Mussolini si mettesse a insegnare i princìpi del fascismo

DF1989

“piu sento queste cose e piu odio la religione e in particolare quella cattolica…”

Straquoto. Non se ne può davvero più!

Lino

Qualcuno nella chiesa cattolica sembra convinto che esista un diritto dei genitori a costringere i figli ad essere indottrinati ad una particolare religione.

Usando soldi pubblici, per aggiungere al danno la beffa e lo sfregio.

stefani f.

“non sopporterei che un pedante teologo insegnasse stupidi dogmi al mio Emilio, ne che la religione, qualsiasi essa sia, gli venisse inculcata con prepotenza; Emilio si accosterà alla religione quando vorrà se lo vorrà” Rousseau…certe persone sono vissute e morte invano, a quanto pare.

rais

Si stanno facendo sempre più smargiassi. Primo per diffondere agli scolastici le vere “conoscenze sull’identità del cristianesimo” basta mostrare loro nell’ora di storia che cosa la Chiesa ha saputo fare, poiché è quello quella storia lì, la bella eredità che la Chiesa cattolica a lasciato e che oggi rivendica con tanta fierezza.
Secondo se si vuole che l’ora di religione (cattolica) abbia la stessa dignità delle altre discipline la si dovrebbe rendere obbligatoria, perché altrimenti non si vede come possa avere la stessa dignità dell’ora di musica se quest’ultima è obbligatoria mentre l’altra solo facoltativa; ma renderla obbligatoria renderebbe tale fatto un’ingerenza dello stato sulla coscienza dall’individuo, ergo non può essere fatto, ergo l’ora di religione non può aver la stessa dignità delle alte discipline semplicemente perché non può essere per la sua sostanzialità una disciplina scolastica vera e proprio, ma solo una forma di indottrinamento (o meglio di proselitismo).
Terzo perché mai toccherebbe allo Stato italiano con le tasse di tutti, non cattolici compresi, completare la catechesi che si fa egregiamente durante il catechismo: chi mai impedisce alla Chiesa di fare qualcosa di complementare nelle parrocchie? mah…! e poi chi non è cattolico? dobbiamo forse dare la stessa possibilità di completamente anche alle altre religioni o quelle no perché sono brutte? e chi è ateo come si complementa il suo ateismo?
Quarto non vedo dove stia scritto questo diritto divino dei genitori cattolici a che i loro figlio non siano contaminata da altro che possa minare la loro “persuasione religiosa”? che forse vogliamo impedire agli atei di parlare per non mettere in crisi il credo dei bambini? spariamo magari a due omosessuali che si baciano perché col loro comportamento mettono in crisi il credo dei genitori? e poi dove sta scritto che un genitore a diritto di fare coercizione assoluta sui suoi figli? mica sono una sua proprietà sono persone che come tutte le altre hanno diritto a che gli siano dati gli strumenti per sviluppare uno spirito critico e autonomo e non ad essere circonvenuti? Allora se dà domani un genitore non volesse che il proprio figlio apprenda nozioni di evoluzione perché il suo credo è quello creazionista che fa esonera il figlio dall’ora di scienze? insomma vogliano avere diritto allora della “crassa ingnoranza”

stefani f.

mah io non vedo motivi di meraviglia seppure la cosa sia terribile in se tuttavia dopo la messa al bando dell’evoluzionismo dai programmi scolastici era prevedibile un avanzamento del blocco oscurantista…ma da quale parte stanno questi oscurantisti? ovunque, anche la cosidetta sx ne è piena ed il pd? un’accozzaglia di preti.
in italia non c’è scampo.

sergio

cari amici del forum, sarò breve: Il TAR ha ragione, l’ora di religione è facoltativa e non le deve essere attribuita alcuna validità determinante nel giudizio complessivo dell’alunno agli scrutini. La sentenza del Tar vale sia per le scuole pubbliche che private e, qualsiasi genitore cattolico volesse far valere la sentenza contro l’autorevolezza cattolica dell’istituto privato in cui suo figlio, bravo in tutte le matarie ma poco incline alla religione, rischi di essere pregiudicato.

mi chiedo “Se lo UAAR rilevasse ingiustizie nelle sue indagini” sarebbe d’accordo con me che la sentenza del TAR vale anche per le scuole private? Grazie!

capitano666

“I diritti dei genitori sono violati se i figli sono costretti a frequentare lezioni scolastiche che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori”

dopo aver scritto questo, se proprio ci credono, facessero l’esercizio mentale di immaginarsi nei panni dei genitori di altre confessioni religiose

silvio

/Messico, aereo dirottato da prete
“Ho avuto una rivelazione divina”/
ma non erano quegli altri che dirottavano gli aerei per ispirazione divina ?
Mo si sono messi anche questi
e mo basta…. chi crede rimbecillisce anche te digli di smettere !
insegnamento religioso tze

Sergio I

“… nel senso che la decisione di non avvalersi dell’insegnamento di religione cattolica non comporta assolutamente l’obbligo alternativo di frequentare un’altra materia; o di restare inattivi nell’edificio scolastico.“ (pronunciamento della Corte costituzionale)

No all’ora alternativa. Non ci può essere alternativa obbligatoria a un’ora facoltativa. Se si rende necessaria o obbligatoria l’ora alternativa a una lezione facoltativa si cade in una evidente contraddizione. Avremmo materie opzionali e quindi obbligatorie, non facoltative.

Bisognerebbe abolire l’IRC (cosa evidentemente impossibile nello Stato teocratico italiano) o almeno sistemarlo all’inizio o alla fine delle altre lezioni (anche questa cosa impossibile in Vaticalia). Chi non vuole frequentare l’IRC arriverebbe a scuola un’ora dopo o se ne andrebbe un’ora prima. Ovviamente questo sarebbe un declassamento dell’IRC a pura materia facoltativa e quindi più o meno inutile e ci sarebbero col tempo molte defezioni. Nemmeno questo è tollerabile per la Chiesa. Che ora alza ancora di più la voce e intende reintrodurre surrettiziamente l’obbligo dell’IRC. Si comincia col pretendere pari dignità, poi conterà anche per la promozione essendo materia scolastica come tutte le altre. E chi non la frequenta verrà in qualche modo discriminato o schedato.

Se la fede non c’entra con l’IRC, come sostiene la Chiesa, i contenuti dell’IRC possono essere benissimo insegnati o spiegati da persone che conoscono queste cose, e non necessariamente da personale scelto dalla Chiesa. Massimo Cacciari per es. è disponibile e capace di spiegare le favolette cristiane meglio di tanti insegnanti doc del Vaticano.

Ivo Mezzena

Nelle scuola andrebbe insegnato anche “dottrina di vendita di Wanna Marchi”, trovo che sarebbe perfetta per le menti giovani italiane che si preparano al mondo del lavoro. 🙂

strozzapreti

Un rigiro di parole e concetti elaborato al chiaro fine di tutelare i propi interessi..Cesare pro doma sua!

puric

articolo 33 della Costituzione italiana:

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

Dunque, se vogliono l’ora di religione nelle scuole, che il Vaticano si paghi da solo i propri insegnanti!!!

enrico mini

Io, mia moglie e i miei due figli abbiamo sempre frequentato l’ora di religione. Infatti siamo tutti quattro sbattezzati! Che forse possa essere utile alle persone e dannosa per i preti?

Enrico

“Le religioni sono uguali, ma la nostra è più uguale delle altre”

Che schifo.

Sol

posso dire che questa notizia mi ha fatto letteralmente IMBUFALIRE????

Gregorio Casa

Secondo me è successo questo:
dopo la questione sollevata qualche settimana fa dalla sentenza del TAR ed il servile ricorso della ministra al consiglio di stato, qualcuno bene informato ha ventilato alla ministra, o a chi per lei, che il ricorso si sarebbe perso e, per poterlo vincere, si sarebbe dovuta cambiare la normativa spacciando l’ora di religione per ora di insegnamento “sullE religionI” (o qualcosa del genere).
Avevano già cominciato a portare avanti lo studio della nuova normativa, quando la cosa è arrivata ai tonacati, ai quali, evidentemente, non andava bene; a questo punto, forse, non riuscendo a mettersi d’accordo, gli stessi hanno fatta pervenire la “direttiva” direttamente dai giornali… tanto per precisare con più forza…
Che ne pensate?

Jan Hus

La formazione e l’educazione CIVICA devono essere riservate esclusivamente allo Stao italiano. Le religoni dovrebbero essere insegnate nell’ambito del programma di Storia, solo e soltanto come fenomeno antropologico. Nessun indottrinamento di tipo ideologico/religioso deve essere ammesso nella scuola pubblica!!! A questo scopo ci sono gli opportuni luoghi e sedi diffusi sul tutto il territorio e liberamente raggiungibili da ogni cittadino.

Emanuela

E se le varie associazioni laiche italiane facessero ricorso alla Corte Europea? Sicuramente vincerebbero, visto che ci troviamo di fronte ad una palese violazione dei diritti dei non credenti e delle persone di altre religioni (senza contare che in molti paesei europei l’ora di religione è stata abolita da tempo).
Pensate che smacco sarebbe per il Vaticano perdere di fronte alla Corte Europea!! 😀

Marco Uno

No a tendenze laiche! 😯

Penso anch’io che per scongiurare leggi che possano (ri)portare una briciola di laicità nel nostro stato, i sacerdoti dettano direttamente principi e linee guida per le leggi.

E lo fanno senza pudore e senza vergogna. Fosse un documento datato 1000 d.c. capirei, nel 2009 mi sembra un delirio dalla prima all’ultima riga.

Biondino

@ Gregorio

La tua ricostruzione è cronologicamente sfasata, perchè il documento vaticano (maggio 2009) precede la sentenza del TAR (luglio 2009). In aggiunta, il vaticano ha diretto il suo intervento ai vescovi di tutto il mondo, quindi il suo valore non si limiti al solo caso italiano.
La discussione sulla confessionalità o meno dell’ora di religione è in corso da anni.

Silvio A.S.

Ciò che si evince dalle parti riportate di questa lettera è l’atteggiamento dogmatico delle religioni. Non ci sono argomenti, se non ogni tanto delle stupidaggini sui diritti dei genitori, ma si dice come devono essere le cose senza analisi, riflessioni e/o spiegazioni.
Il più dannoso dei difetti delle religioni.

Io inviterei qualche corso facoltativo sul metodo scientifico ed il pensiero critico. Insegnare religione al giorno d’oggi è come insegnare stregoneria o gli oroscopi.
Come diceva Voltaire: la Bibbia dovrebbe stare nei musei.

Biondino

@ puric

Se ti piace tanto la costituzione, ricorderai senz’altro anche

Art.7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

L’ora di religione attuale rientra proprio nelle modificazioni in oggetto.

Dujihlios

Si dovrebbe far fronte comune con tutte le Associazioni Laiche …dare l’incarico alla UAAR e far ricorso alla Corte Europea…. o sarà troppo tardi… per tutti.

ONESTO PRESUNTUOSO

-“La Chiesa ribadisce il monopolio nello “stabilire i contenuti autentici dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola”, cosa che garantisce “l’autenticità dell’insegnamento che si trasmette come cattolico”.”

Speriamo che l’Inghilterra non pretenda il monopolio di scegliere gli insegnanti di inglese per garantire l’autenticità dell’insegnamento che si trasmette!

Danx

Esiste già il catechismo in chiesa, non rompete con sta invasione cattolica a scuola
GIà ci scassate gli zebedei con le campane e le chiese, edifici molte volte orrendi.

Augusto

Se non si abolisce il Concordato, il Vaticano si appellerà sempre ai suoi “diritti”.

budokan

Aboliamo l’ora di religione e potenziamo semmai lo studio delle varie religioni durante le ore di filosofia e storia. E le religioni andatevele a studiare nel tempo libero dai rispettivi ministri di culto.

Jmaya

Ma questi sono matti da legare!!!
“Delineano i criteri graditi alla Chiesa” – insomma vogliono dettar legge.
“non si colloca come cosa accessoria, ma in un necessario dialogo interdisciplinare” – cosa che potrebbe anche essere furba, peccato che poi non lo sia, basta andare a vedere cosa si fa nelle ore di IRC a scuola. Un imbonimento, soprattutto verso i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, ve lo dice una che ha fatto il tirocinio in diverse scuole!!!
“La nota critica inoltre la tendenza “in alcuni paesi” all’insegnamento multiconfessionale e a quello di etica” – eh già, mica volgiamo che i giovani si facciao un loro pensiero, meglio seguire come pecore quello che viene dall’alto
“La Chiesa ribadisce il monopolio nello “stabilire i contenuti autentici dell’insegnamento della religione cattolica nella scuola” – insomma vuol decidere tutto lei, fa e disfa.
“le famiglie cattoliche devono “avere la garanzia che la scuola pubblica – proprio perché aperta a tutti – non solo non ponga in pericolo la fede dei loro figl” – mentre per tutte le altre famiglie chissenefraga, giusto?
“I diritti dei genitori sono violati” – dei genitori cattolici, e per tutti gli altri genitori non cattolici? Anche i miei diritti diatea vengono sempre sostanzialmente violati, ma mica si prende il mal di pancia nessuno!!!
Sono proprio matti da legare!!!

strangerinworld

la religione non può essere materia di studio se intesa come è ora nelle scuole materia di fede. quindi non ha diritto di essere considerata disciplina ché implica la scienza. la religione è irrazionalità e credenza.
insegnare storia , antropologia, caratteristiche delle religioni ha valore scientifico e solo così può essere definita disciplina.

DONVS

Per chi la sceglie ( (oltre il 90x 100 degli alunni !) la religione deve essere considerarata una materia curriculare come le altre. Gli alunni che preferiscono uscire dalla classe per bivaccare nei corridoi, nei bar o nei cessi (approfittando magari per farsi una bella canna) dimostrano non una coscienza laica ma solo irresponsabilità e disimpegno!

Gregorio Casa

Non sono matti, è semplicemente che pensano che è matto chi non crede a loro, quindi se ne prendono cura…

Matelda

Concordo con chi ha proposto che l’UAAR debba segnalare alla Corte Europea questo e tantissimi altri casi di ingerenza della Chiesa nella cosa pubblica. Purtroppo il nostro governo non ha assolutamente la volontà di fare rispettare i suoi diritti, e i suoi doveri, ad assicurare una scuola laica e non confessionale. Finchè ci limitiamo a indignarci e a discutere in questo forum abbiamo poca visibilità e tanti non sanno neanche che esistiamo. Qui in Italia deve essere creata una coscienza laica che porti all’abolizione del Concordato. In altri Paesi certe questioni sono fuori discussione , non c’è il Concordato e la Chiesa sta al suo posto.

Emanuela

@DONVS
Se gli alunni che non scelgono l’ora di religione “bivaccano nei corridoi, nei bar o nei cessi” è solo perchè le nostre scuole non garantiscono l’ora alternativa, come invece sarebbe dovuto. Ecco perchè alla fine tutti “scelgono” l’ora di religione. Fatti funzionare il cervello…

Giancarlo Niccolai

@DONVS

L’appartenenza ad una religione non può essere materia curricolare.

Lo potrebbe essere un corso antropologia culturale, che certamente mostrerebbe l’evoluzione di tutte le religioni che le diverse culture hanno sviluppato in diversi secoli e in diverse regioni del mondo. Nulla più dell’analisi comparativa delle culture, e del loro sottoprodotto religioso, permette l’affrancamento dalla dipendenza e dalla credulità.

Infatti, più che da una scuola laica, la Chiesa Cattolica è semplicemente atterrita e terrorizzata all’idea di un insegnamento che la metta (per quello che è) al pari di tutte le altri religioni, e che la smascheri agli occhi delle nuove generazioni.

#Aldo#

DONVS, diresti lo stesso nel caso di una materia che fosse contraria alle tue inclinazioni? Che so, un’ora di comunismo (giusto per fare un esempio)…

Brian di Nazareth

Secondo la lettera, le famiglie cattoliche devono “avere la garanzia che la scuola pubblica – proprio perché aperta a tutti – non solo non ponga in pericolo la fede dei loro figli, ma anzi completi, con adeguato insegnamento religioso, la loro formazione integrale”.

Mettere in pericolo la fede = non osino pensare

completare con adeguato insegnamento religioso = continuare il lavaggio di cervello a spese di tutti i contribuenti.

Tanta arroganza fa vomitare.

Paul M.

@biondino
Mi auguro che la redazioni di ultimissime pubblichi qualcosa in proposito…. 😉
Ciao e buona giornata! 😉

Jmaya

x Donvs
Io non facvo IRC, ma: non bivaccavo, non mi facevo le canne, non uscivo da scuola a fare gli affari miei, avrei tanto voluto avere un’aula per fare qualcosa, ma per noi che non facevamo IRC non c’era, noi eravamo di serie B, qualche volta potevo usare la bilbioteca. Non c’era un gruppo con cui parlare di queste questioni, mi sarebbe tanto piaciuto impeganrmi in qualcosa, ma non c’era, sempre perché noi che non frequentavamo l’IRC eravamo di serie B, lasciti nei corridoi o con i bidelli, nessuno che si chiedeva dove potevamo stare in qull’ora o cosa potevamo farae, non un insegnante, per noi non c’era, sempre perché eravamo di serie B. Allora che si fa? Si entra un’ora dopo, si va via prima, ma non è disimpegno, se non c’è essuno per te che fai? Prova a vederla al contrario, prova a pensarti tu che segui l’IRC come minoranza, con nessuno per te, che faresti? Non siamo e non siamo stati tutti dei fancazzisti perditempo, la prossima volta informati!

c.j.

!!!TENDENZE LAICHE!!!

Mitica espressione da incorniciare in lastra
dorata e appendere sull’altare della patria!!!

ps.: sporchi laici tendenziosi (e manigoldi…) 😉

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