66 MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA – PREMIO BRIAN 2009
Il “Premio Brian”, alla sua IV edizione, viene quest’anno attribuito al film Lourdes della regista Jessica Hausner per l’approccio razionalista al tema del miracolo.
La regista esamina lucidamente il fenomeno Lourdes: le motivazioni e le aspettative che muovono i pellegrini, l’atteggiamento degli organizzatori e degli accompagnatori, le strategie argomentative con cui i religiosi affrontano speranze e delusioni. Ne risulta un quadro eminentemente umano, a partire dal quale vengono proposti alcuni dubbi radicali in materia di fede.
L’oggettività dello sguardo, la pacatezza dei toni e la capacità di avvicinare senso comune e riflessioni profonde hanno l’effetto di catturare l’interesse non solo dei credenti, ma anche di chi è già approdato a una visione disincantata e scettica.
La giuria del “Premio Brian”
Paolo Ghiretti
Maria Chiara Levorato
Maria Turchetto
Il premio verrà consegnato domani, 12 settembre, alle ore 12, presso lo spazio di Cinecittà Luce all’Hotel Excelsior.
Bene cosi’!
Almeno sensibilizza la gente sulla bufala dei miracoli….! 😉
Interessante, devo trovarlo 🙂
Ottimo! Il Brian si è sempre distinto per la qualità delle opere premiate, e quest’anno conferma la tendenza. Lourdes è una pellicola straordinaria, tratta un argomento delicato con uno sguardo laico e lucidissimo, evitando facili bersagli. Pone domande e solleva dubbi senza ricorrere al facile scandaletto. Bravi i giurati, e brava la regista!
Video recensione di Lourdes:
http://trovacinema.repubblica.it/multimedia/copertina/lourdes-videorecensione/7612783
Per associazione di idee. In un programma rai – non ricordo quale perchè mi ci sono imbattuto per caso – si intervistava la recente miracolata di Lourdes. La quale ripeteva ciò che ormai aveva detto un pò su tutti gli organi di informazione… ma il vero spettacolo era dato dalla conduttrice della trsmissione e dal pubblico presente. Ad ogni affermazione o ricordo della signora la conduttrice sembrava lei in procinto di essere miracolata, e incalzava con domande tutte orientate a far emergere ogni aspetto di un miracolo le cui emozioni evidentemente stava condividendo con tutta se stessa, continuamente interrotta da un pubblico che applaudiva freneticamente per qualunque cosa venisse detta.
Credo sinceramente che – almeno per ciò cui ho avuto modo di assistere – se in quella atmosfera qualcuno si fosse azzardato ad avanzare qualche dubbio… avrebbe rischiato il linciaggio.
@Bruno Gualerzi
Togli “avrebbe rischiato”…. lo avrebbero linciato. Quando la folla si eccita per una qualunque cosa è sempre molto pericoloso dire o fare qualcosa fuori dal coro. E’ per qusto che i porporati vogio i popoli ignoranti e suggestionabili, per avere a che fare con “la folla estasiata” e non con individui.
Peccato!
Religulous meritava veramente…….
Di questi tempi mi pare già tanto avere un film da premiare. L’anno scorso mi pare che c’era il film del regista iraniano il quale ha rifiutato di ricevere il premio, probabilmente per ragioni di incolumità fisica. E ho detto tutto!!!!!
Comunque ottima l’iniziativa del premio Brian. Auguri per il futuro, che ci sia sempre un film da premiare almeno fino a quando c’è ne sarà bisogno s’intende.
Qui una recensione del film http ://www.movieplayer.it/articoli/06035/la-fede-e-i-suoi-paradossi/
P.s unite il link spero che così il commento venga publicato subito 😆
lo sapevo, appena sentito parlare del film avevo subito immaginato che avrebbe potuto vincere il premio, secondo me strameritato
eccellente scelta, quest’anno si e’ trovato un film davvero ad hoc!
Non so se qui ce lo faranno vedere. Speriamo ne esca presto il DVD.
Qualcuno sa dirmi se di Religulous ci sia il DVD? MI pare sia un film dell’anno scorso.
Sono stato a Lourdes nel 97 all’ epoca ero credente ( con riserva ), quando arrivai in auto nella via principale piena di gente tra le decine di negozi cattocommerciali, già allora provai un certo disgusto per quel bazar, ma devo dire che nell’ area recintata dove si trovano il Santuario e la grotta, si respira un’ atmosfera piena di pace e spiritualità che va oltre i vari credi e non credi perchè davanti a tanto dolore ci si sente uniti e solidali, brava la regista se ha trasmesso ciò nel film.
Ho ommesso di dire che anche da non credente ho intenzione di ritornarci per un senso di solidarietà verso chi, anche se per me in modo sbagliato, affronta e combatte il suo male, non troverei alcuna remora nel fare l’ accompagnatore, un conto è non credere un altro aiutere i deboli e malati nei loro desideri,anche se diversi dai nostri.
@strozzapreti
Affidarsi ai miracoli non è un modo di affrontare e combattere il proprio male, penso che se non credi nei miracoli sia assurdo accompagnare chi ci crede a Lourdes, oltretutto ci sono un sacco di compagnie di credenti che lo farebbero al posto tuo.
@ myself Perchè far fare agli altri quello che mi sento di fare io ? Tu parla per te, che io parlo per me, che non credo ai miracoli, ma nella pietà e nell’ amore verso il prossimo, specie se più debole, si, poi accompagnandolo gli parlerei senza farlo pesare del mio punto di vista, poi ognuno di noi è libero di agire come meglio crede e può.
Cordiali saluti
Strozzapreti, un po’ ti capisco: quella povera gente ha bisogno di conforto, calore umano, magari anche d’illudersi (perché i miracoli puntualmente non arrivano mai – 150 miracoli in un secolo e mezzo cosa sono, quando un’onda anomala spazza via in pochi secondi 250’000 persone o una bolla venefica di gas da un cratere uccide migliaia di persone e di bestie – successe in Africa circa una decina d’anni fa ).
Resta però il fatto della presa in giro di questa povera gente. A cui si dà volutamente, coscientemente l’illusione che il miracolo può accadere – per motivi facilmente intuibili e che non debbo certo illustrari (il giro di soldi a Lourdes e Fatima e La Salette ecc. è enorme). Motivo per cui sottoscrivo la critica di Myself. Se vuoi sentirti vicino a chi soffre puoi farlo anche al tuo paese e ogni giorno, non solo una tantum.
Altra cosa è invece rivivere certe suggestioni del luogo. Io non sono mai stato a Lourdes né intendo andarci, ma posso capire che molti – credenti e non credenti – si lascino suggestionare dall’atmosfera di un posto simile. C’è anche chi ha detto che il vero miracolo è che si torna cambiati nell’animo.
Dal punto di vista razionale, questo legare ad un luogo particolare i miracoli che si ritengono operati da una divinità onnipotente, onnisciente ed onnipresente è un palese nonsenso (non credo sia necessario spiegare perché, a chi frequenta quest’area web). Dunque, Lourdes e tutti gli altri luoghi che si ritengono legati ad una particolare incidenza di miracoli sono per forza di cose dei falsi.
Ai gestori di questo spazio: senza acrimonia, ma quella casellina obbligatoria è una vera seccatura!
@ Sergio I
e chi ti dice che io non stia vicino a chi soffre tutti i giorni? Pensa solo che io stesso per vivere devo stare attaccato al rene artificiale 4 ore al giorno, chi meglio di me può sapere la disperazione di questa gente, non facciamo muro contro muro con chi crede.Epoi chi ha parlato di una tantum? tu, perchè io ho detto almeno una volta, e sottolineo almeno perchè cse potessi ci andrei spesso.
@ Strozzapreti
La mia era una blanda critica. Che però rinnovo, anche dopo le tue precisazioni. Direi così: aiutiamo chi soffre, stiamogli vicino, rendiamoci utili come meglio sappiamo e potiamo. Ma credo che per la stragrande maggioranza di noi agnostici e atei posti come Lourdes sono inganno e superstizione che non bisogna sostenere.
Come mi comporterei se venissi a trovarmi casualmente in mezzo ai pellegrini di Lourdes? Sicuramente non sarei così scemo da volerli convertire, non oserei fare la minima allusione all’inganno di cui sono – secondo me – vittime. Molti di loro sono gente semplice (non sciocca) che cerca conforto e un’improbabile guarigione. Magari farei loro anche un piacere, se me lo chiedessero o vedessi che hanno bisogno di qualcosa.
Ma in quanto non credente mi sentirei – contrariamente a te – anche a disagio, per varie ragioni.
Una lettura piacevole (e anche un po’ dissacrante, ma senza cattiveria): Mario Soldati, “Viaggio a Lourdes”, Sellerio
Casellina obbligatoria: condivido il parere di Aldo.
Non dovrebbe essere difficile fare in modo che occorra dichiarare una sola volta di accettare il regolamento (gli utenti sono già schedati con nome e e-mail).
“C’è anche chi ha detto che il vero miracolo è che si torna cambiati nell’animo.”
Esatto!
Bravo!
Mio padre, che fece il barelliere a Lourdes,
(a differenza di quel debosciato di suo figlio),
raccontava sempre che accompagnò un professore ateo in carrozzina ,
il quale ad un certo punto disse:
“Adesso, non mi importa più di guarire”.
I cambiamenti dell’animo non sono proiro come resurrezioni, moltiplicazioni, guarigioni ecc, ecc….
Capisco che possa far bene, la spiritualita collettiva a chi crede nella spiritualita’….ma cosa si nasconde dietrro cio’?
L’ipocrisia e il business…
Tenetevi Loudes…Osannate Porta Pia! 😉