Svizzera, religiosi contro referendum anti-minareti

La conferenza episcopale svizzera critica la proposta di referendum contraria all’edificazione dei minareti che, sostenuta da partiti populisti, ha raccolto dal 2007 circa 100.000 firme in tutto il paese e sarà votata a fine novembre. Nella nota dei vescovi svizzeri, i minareti sono infatti descritti come “un segno della presenza pubblica di una religione” e si precisa: “siamo coscienti che i diritti relativi alla libertà di religione e di culto non vengono rispettati in certi Paesi di religione islamica. I cristiani in particolare subiscono delle restrizioni nella loro pratica religiosa e delle limitazioni nella costruzione di edifici sacri. Riaffermiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai cristiani che subiscono angherie e persecuzioni”. I vescovi sostengono che “la proibizione generalizzata di costruire minareti indebolirebbe gli sforzi che mirano a stabilire un atteggiamento di accoglienza reciproca nel dialogo e nel mutuo rispetto. La paura, anche a questo proposito, è cattiva consigliera. L’edificazione e l’utilizzazione dei minareti sono sottoposte d’altronde alle norme generali previste per qualsiasi costruzione. Pur riconoscendo le reali difficoltà nella convivenza di religioni diverse tra loro, per coerenza con i valori cristiani e i principi democratici del nostro Paese, invitiamo a respingere l’iniziativa”. Anche il Consiglio svizzero delle religioni, che comprende esponenti islamici, cristiani ed ebrei, si è espresso in una nota congiunta contro il referendum, che “sfrutta la religione per scopi politici e mette in pericolo la fiducia reciproca della popolazione”.

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27 commenti

Jan Hus

L’inesorabile scomprasa di TUTTE le religioni tende ad avvicinarle in un ipocrita abbraccio fraterno, nellinutile speranza che si possano salvare dalla naturale estinzione. Questo è quanto!

Magar, bieco illuminista,

Libera moschea in libero stato.
Per fortuna, solo il 37% degli Svizzeri, ad Aprile, si dichiarava favorevole a questa iniziativa dell’ultra-destra locale.

Anche l’assemblea generale della sezione svizzera di Amnesty International si oppone alla proposta referendaria:
http://www.amnesty.ch/it/attualita/news/2009/divieto-dei-minareti-no-a-un2019iniziativa-diffamatoria

Quanto ai vescovi, le loro motivazioni (i “valori cristiani”, i “segni della presenza pubblica di una religione”) sono molto discutibili, e rientrano nella loro ideologia.

strozzapreti

L’ unione fa la forza, ma nulla può contro la forza della Natura che nella fatispecie è l’ evoluzione dell’ umanità.

roberta

le motivazioni dei vescovi saranno anche dicutibili,ma se si fossero dichiarati contrari ai minareti sarebbe stato peggio…

Laverdure

@Roberta
I Vescovi hanno semplicemente fatto sfoggio della piu pura “Virtu della Necessita”,
dato che ogni provvedimento contro la religione islamica costituirebbe un precedente
che potrebbe essere usato contro l’invadenza di qualunque altra religione,compresa
la loro.
E’ paradossale che proprio la presenza delle religioni cristiane,prima
fra tutte la cattolica,impedisca lalle societa occidentali di difendersi efficacemente
dall’avanzata di una ideologia che in futuro potrebbe portare a scontri di portata
tragica ,un’ideologia che potrebbe rivelarsi alla lunga piu’ pericolosa del nazismo,
e che per le religioni cristiane sarebbe sicuramente molto piu’ intollerante del
nazismo stesso.

#Aldo#

Non capisco come si possa esprimersi contemporaneamente a favore dei minareti svizzeri e contro le chiese italiane e ritenersi coerenti. Ma potrebbe essere un mio limite.

Un’altra cosa che non capisco è come sia possibile, da atei, pensare che due religioni siano meglio di una. Ma probabilmente anche questo è un mio limite.

Accidenti, con quanti dei miei limiti mi costringete a fare i conti!

roberta

@ don alberto
lei pero’ dovrebbe seguire il ramadan in questi giorni…^_^

Tommaso

Visto la fine che, piano piano, sta facendo, la religione nella vita pubblica

Ci si attacca pure ai minareti.

Meglio che niente !!!!!!!

ah! ah! ah! ah!

roberta

@ Don Alberto
pero’ nell’altra vita avra’ 80 bellissime vergini….(???)

roberta

@ Lavaverdure
infatti intendevo che se i vescovi avessero detto no ai minareti,la cosa si sarebbe rivoltata loro
contro:e’ ovvio che ogni religione vuole escludere l’altra,e che non esiste certo tolleranza
in questo senso…

myself

“un segno della presenza pubblica di una religione”

Così come le chiese e i crofissi nelle scuole, negli uffici statali e in cima alle montagne.

“siamo coscienti che i diritti relativi alla libertà di religione e di culto non vengono rispettati in certi Paesi di religione islamica. I cristiani in particolare subiscono delle restrizioni nella loro pratica religiosa e delle limitazioni nella costruzione di edifici sacri.”

Dunque pure qui non si deve rispettare la libertà religiosa? E’ un ragionamento assurdo, se è per questo in certi paesi le donne sono sottomesse agli uomini, è una scusa per sottometterle anche in Italia/Svizzera?

laverdure

@Myself
Il tuo e’ un discorso coerente,ma la coerenza diventa pericolosa se spinta oltre i limiti
del buon senso e del senso della realta.
Seguendo questa logica potremmo dire che siccome Hitler,Stalin,Mussolini impedivano ogni
pensiero alternativo alle loro ideologie nei loro paesi,non e’ una buona ragione per
impedire a qualcuno di diffodere l’ideologia nazista,stalinista o fascista nei nostri paesi
oggi,comprese le istigazioni all’odio razziale o di classe e alla lotta armata contro la
democrazia.
Oppure dovremmo avere simpatia per certi fanatici della non violenza che lascierebbero
massacrare moglie,figli e se stessi da un maniaco pur avendo i mezzi per difendersi.
Pretendere di rispettare le ideologie fondate sulla mancanza totale di rispetto per gli altri
diventa uno di quei paradossi logici che piacevano tanto a Bertrand Russel,come
“io mento sempre” o”questa frase e’ falsa”,non vi pare?

vime

Dovrebbero permettere di costruire dei templi solo a quelle religioni che portano una prova tangibile del loro dio e che dimostrano che senza preghiera non possono vivere.

Magar, bieco illuminista,

#Aldo#, se ti riferivi a me, infatti non ho nemmeno intenzione di chiudere alcuna chiesa, mi spiace.

@Lavaverdure
L’unico limite accettabile alla libertà d’opinione è il divieto di incitare esplicitamente alla violenza. Se qualcuno vuole solo gridare “Viva!” al nome di un dittatore totalitario, è libero di farlo. E non vieterei la vendita del “Mein Kampf” o del “Libretto Rosso” nemmeno sotto tortura.

Kanna Shirakawa

eh eh … com’e` contorta la mente umana, nonostante i nostri tentativi di darle una struttura coerente

non mi soffermo sulle motivazioni dei vescovi, che fanno di necessita` virtu` come hanno gia` detto in molti

vorrei invece far notare che in uno stato laico e democratico, le comunita` di persone sono libere di costruirsi il luogo di ritrovo che preferiscono, che si chiami chiesa, minareto o bocciofila, a patto ovviamente che vengano rispettati tutti i limiti di legge come per qualsiasi altro edificio (questo e` il motivo per cui i minareti qui vengono costruiti senza torri)

guarda caso il referendum e` portato avanti da movimenti populisti per puri motivi propagandistici e per racimolare voti … per fortuna, con tutti i difetti che puo` avere la svizzera, su queste questioni di principio in genere e` abbastanza coerente

@don alberto

imam alberto non suona molto bene, stride a livello di musicalita` della pronuncia …

d’altro canto, avendo avuto frequentazioni siciliane, “don alberto” mi suona molto come appellativo da boss mafioso, la scelta e` ardua 😉

e poi la vedo dura, perche` mi sembri il tipo di tonacato che si commuove di fronte alle risate di un bambino, ma anche davanti a un piatto di salsicce ed un bicchiere di lambrusco in una sagra paesana 😀

Leo55

@Kanna Shirakawa

Ciò che affermi deve essere, necessariamente, valido per tutti gli individui.
Quindi anche chi si proclama nazista, filohitleriano, razzista ecc, ha diritto al suo spazio di riunione ed organizzazione.
Guarda che, secondo me, quanto a pericolosità sociale, i concetti espressi da una religione quale l’islam, poco o niente hanno a che invidiare al nazismo.
Quindi se affermi il diritto a esercitare le prerogative di libertà di espressione per gli islamici, lo devi fare anche per i nazisti.
Ti faccio notare, inoltre, che sono gli islamici che attaccano violentemente chi non la pensa come loro………a quando la possibilità di prendere a uova marce quelle donne che si agirano paludate in modo improbabile nelle nostre città, senza venire denunciati (o ammazzati)??

Asatan

@Leo55

Se i nazisti non incitassero attivamente alla violenza ti direi di si.
La pura verità è che finchè non vengono commessi atti criminali o istigazioni a delinquere non puoi violare il diritto di espressione e riunione. Il passo verso la soppresione di qualunque cosa non sia allineata e troppo, troppo breve.
Questa “battaglie” si vincono con l’informazione e l’educazione, il proibizionismo rende solo le “idee taboo” più appetitose.

Sergio I

Sono contrario al referendum contro i minareti, un’iniziativa secondo me mal concepita e che sarà sicuramente bocciata nell’attuale clima di political correctness (nessuna discriminazione, nessun giudizio di valore, pari dignità e uguaglianza di tutte le weltanschauungen, religioni ecc. ecc.).

Ma sono anche contrario all’espansione dell’islam in Europa, cioè di un’altra religione totalizzante e assassina, all’introduzione della sharia o di elementi della sharia ecc.
Per me è un mistero (nient’affatto gaudioso) che la sinistra atea o agnostica non solo tolleri, ma persino incoraggi quest’espansione. Il cristianesimo e il cattolicesimo erano ormai sconfitti (nonostante il gracchiare dei suoi gerarchi decisi a vendere cara la pelle), ed eccoci alle prese con un altro monoteismo che si salda a quello morente del cristianesimo rischiando di rivitalizzarlo (l’alleanza tra cattolicesimo e islam è assolutamente logica ed era prevedibilissima).
Era in nostro potere impedire o almeno limitare l’espansione dell’islam in Europa: non si è fatto e non si fa per varie ragioni.
Ancora sarebbe però possibile limitare almeno i danni. Ma tutti, sinistra atea compresa, sono per l’«apertura» indiscriminata all’islam, dal Vaticano che cerca alleati, alla sinistra atea che deve sempre e comunque dimostrare la sua superiorità morale. C’è da temere il peggio. Se ne accorgerà un giorno anche la sinistra atea.

Laverdure

@Leo55

“Guarda che, secondo me, quanto a pericolosità sociale, i concetti espressi da una religione quale l’islam, poco o niente hanno a che invidiare al nazismo.”

Basti dire questo:perfino uno come Hitler era contrario all’uso dei kamikaze,se e’
vero,come dicono,che rifiuto’ la proposta della famosa aviatrice Hanna Reitsch di
creare un corpo di piloti volontari sul modello dei giapponesi !
Aggiungiamo che Hitler non aveva la bomba atomica che e’ prossima a diffondersi nei paesi islamici (il Pakistan la possiede gia)e il quadro e’ perfetto.

Kanna Shirakawa

hm … continuiamo a parlare di una cosa chiamandola per un’altra, o sbaglio?

dite “islam” ed intendete “estremisti islamici” … seguendo il paragone enunciato da Leo e` come parlare di “destra” o “conservatori” e poi elencare le malefatte dei “nazisti”: la pericolosita` sociale dell’islam .. quale? quello moderato? quello estremista? non sono un esperto ma immagino ci siano tante correnti ed interpretazioni quante ce ne sono nelle altre religioni

io sono il primo a trovare aberrante e pericoloso il diffondersi dell’estremismo islamico, ma perche` e` un estremismo, del fatto che siano islamici, cattolici, pastafariani o raeliani poco me ne importa, mentre questo fare di tutta l’erba un fascio non fa altro che il loro gioco

quelli che vorrebero chiudere le frontiere e quelli che sostengono il buonismo ad oltranza sono le due facce della stessa medaglia: ragionamenti a braccio, nessuna distinzione di merito, tutti fuori o tutti dentro

la questione sarebbe molto semplice (e questo risponde anche al post di Leo): ci sono alcuni diritti inalienabili (arbitrari, ovviamente, come tutte le costruzioni umane, ma almeno largamente condivisi da persone che si presume illuminate), la non violenza, il rispetto delle idee altrui .. se la tua organizzazione, che sia una religione, un partito, la compagnia del bar non importa, propaganda idee o pratica atti che vanno contro questi principi fondamentali, allora va ostacolata fino anche allo scioglimento coatto (ultima spiaggia, vedi cosa dice Asatan, di cui condivido l’opinione in merito al proibizionismo)

altrimenti sei libero di professare le idee che credi, in caso contrario sarei integralista tanto quanto te

nella pratica mi rendo conto che le cose sono un po’ complicate: non si tratta di vietare questo e quest’altro, ma di avere il coraggio di prendere posizioni chiare, contro gli estremismi, ed appoggiare chi invece si batte per idee libertararie, indipendentemente dalle etichette che si portano dietro

c.j.

spendere i soldi per cose piu’ sensate no eh? Tipo aiutare chi è stato colpito dalla crisi, i disoccupati, i senzatetto, orfani, malati… pare che gli dei dell’olimpo prediligano edifici alle attenzioni umane… bah!

piero

I minareti non sono strettamente necessari al culto islamico, ma sono da sempre visti e interpretati come simboli di predominio politico-religioso dalla stessacultura islamica.
Quindi proibire la costruzione di minareti, che- salvo eccezioni come Sarajevo ed enclave musulmane europee- del resto non fanno parte del paesaggio urbanistico e rurale europeo, è solo una manifestazione di laico buon senso.
Illiberale sarebbe proibire le moschee o luoghi di culto islamici, non i minareti.
Non vi dice nulla, cari amici, che Hitler volesse in tutti i centri abitati torri comunali svettanti al di sopra dei campanili. non sotovalutiamo la potenza dei simboli.

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