La campagna di autobus atei avviata in Finlandia era stata accusata di violare la libertà religiosa e la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, in quanto avrebbe costretto i conducenti musulmani a guidare bus che pubblicizzavano un messaggio (quello originario inglese, per la precisione) da loro non gradito. Il Finland’s Council of Ethics in Advertising, riporta NewsRoom Finland, ha invece stabilito la legittimità del messaggio: “una campagna pubblicitaria non può essere considerata genericamente offensiva solo perché singoli credenti ritengono lo sia”.
Finlandia: via libera agli ateobus, non violano la libertà religiosa
48 commenti
Commenti chiusi.
W la Finlandia!! Emigriamo tutti tra i fiordi!! 😀
mi è capitato in questi giorni di vedere la pubblicità della IGP decaux.
potremmo fargli causa, visto che hanno usato appunto degli autobus per farsi pubblicità.
se siete di milano, a porta venezia ci sono dei cartelloni.
“una campagna pubblicitaria non può essere considerata genericamente offensiva solo perché singoli credenti ritengono lo sia”.
elementare uotson, elementare.
Una sentenza del genere noi ce la sognamo!
L’importante è che sugli ateobus non venga messo il poster con il ritratto della Hark!
Mi ricordo che tempo fa (è dal 2002 che mi rifiuto di prendere i mezzi pubblici di Torino, e non certo per motivi religiosi) erano esposte senza problemi pubblicità di famose marche di preservativi. Non mi risulta che sia stato fatto un can-can, nè che vi siano stati autisti che si siano rifiutati di guidarli.
Del resto, non mi risulta neppure che sia prevista l’obiezione di coscienza per gli autisti di mezzi pubblici.
L’importante è che nessuno mi obblighi ad essere cattolico apostolico romano.
Su tutto il resto possiamo discutere.
Per la mia concezione libertaria in un autobus si può pubblicizzare tutto ciò che non sfoci in un reato o ad una istgazione a delinquere…forse che io ateo sono un delinquente??
Non mi piace che sia considerata pubblicità ed è ora di far firmare un foglio a chi viene assunto come autista, di farlo con professionalità e laicità, se non gli sta bene si cerchi un’ altra occupazione. L’ uovo e la gallina piacerebbero a tutti, ma…..
libertà di religione significa poter liberamente scegliere in cosa credere o non credere, quindi è tautologico dire che gli ateobus non violano la libertà religiosa
Lo sapevo…anzi l’ho sempre saputo che nei paesi nordici sono avanti…parecchio avanti! 😉
Sara’ il freddo….piu’ c’e’ n’e’ e piu’ riescono a ragionare e vivere meglio…
Basti pensare alle temperature dei posti dove sono nate le religioni… 😉
Ecco uno dei motivi per i quali mi piace la Finlandia!
Paul attento che Montesquieu ha ancora i diritti per questa teoria 😀 :D.
Comunque davvero ottima sentenza, per quanto, teoricamente, scontata. Ma purtroppo siamo in Italia e sentire certe cose può anche destare un certo stupore.
@Loryz91
ah, non lo sapevo!!
Mi hai fatto venir voglia di approfondire, Grazie!
Chissà perchè gli ateobus riescono a spuntarla proprio nei paesi dove ce ne sarebbe meno bisogno. E’ anche signifi.cativo il fatto che in un paese come la Finlandia a fare resistenza siano state le ragioni degli immigrati musulmani anzichè quelle dei finlandesi. A Genova le cose sono andate ben diversamente!
per Giovanna:
musulmani in Finlandia, a Genova la ccar: sempre di talebani si tratta. differenti sono solo nel giorno in cui fanno festa ma il desiderio assolutistico di comandare è lo stesso
@BOB sei decisamente fissato con la Hack, non è che sotto sotto ti piace? magari hai qualche segreta perversione. Comunque non ti preoccupare la Hack non ha altrettanta perversione verso la stupidità.
10 anni fa ho lavorato in Finlandia per alcuni mesi come tubista e saldatore, gran bel paese con i suoi paesaggi bianchi innevati, le foreste di conifere pulite e incontaminate, il cielo azzurro cobalto anche se spesso coperto dalla nebbia, purtroppo la temperatura (quasi sempre freddo polare a parte un paio di mesi scarsi) rigidissima non si adatta molto ai mediterranei.
quello finlandese è un popolo civile libero e intelligente, con un tasso di scolarizzazione elevatissimo, poco adatto quindi ai viaggi pastorali di strani personaggi pretesi vicedio vestiti Prada 😉 con indosso una ridicola mantella di ermellino.
la Hack è un personaggio simapaticissimo allegro e beatamente libero, con il suo amore sconfinato per i gatti e il suo fiorentino verace schietto e senza peli sulla lingua, è una scienziata vera e non pretesa tale come certi “folosofi/teobiologi/giornalai pseudodivulgatori scientifici).
se non fosse per l’età la sposerei 😀 altro che certe stupide veline tutte c.u.l.o e te.tte senza cervello, buone al massimo per la tv spazzatura tanto cara a certi cattolici Doc che girano qui.
_
Ma approposito di atei: scusate è un po’ OT ma voi avete votato per questo sondaggio del corriere . it ??
Vi sembra convincente lo studio che indica nella Sacra Sindone, in realtà, un autoritratto di Leonardo da Vinci?
http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_5432.jsp
Non mi crocifiggete per favore, non sapevo come farlo notare!!
😉
FCE: “una campagna pubblicitaria non può essere considerata genericamente offensiva solo perché singoli credenti ritengono lo sia”
Attenzione alla doppiezza di questa frase! Si parla di singoli credenti, lasciando quindi aperta la possibilità che una campagna pubblicitaria possa essere classificata come offensiva se a crederla tale fosse non un singolo credente, ma un nutrito gruppo di credenti organizzati (che so… una Chiesa?). Almeno, io la interpreto così.
Oh, ma di nulla Paul, è sempre un piacere spronare qualcuno alla conoscenza :D.
Concordo con stefano f.
Più Hack e meno letterine-veline-ministrine!! Un poster della grande Margherita nazionale farebbe onore alle donne, così umiliate su buona parte dei manifesti pubblicitari!!
@ Lara
Lara, io sono un maschio etero di sangue caldo, ma quando vedo queste trasmissioni con mutandine penetranti in sederi e con movimenti platealmente volgari, cambio canale disgustato. A parte il fatto che mi sento offeso come uomo e come maschio perchè a me non mi si prende per il s…..re (scusa il giuoco di parole) con lo specchietto per le allodole e perchè credo che il rispetto per la persona, la sua dignità sia il valore più alto di tutti. Ammiro la bellezza femminile e ne sono attratto moltissimo ma, come dicono a Napoli, senza il buon gusto e soprattutto senza il buonsenso, non si và da nessuna parte. Una donna può essere bellissima ma se non ha classe, eleganza, testa, fascino, in poche parole bellezza interiore, per me non và da nessuna parte.
Ogni tanto brilla una stella, speriamo che la sua luce arrivi fino a qui
denti bianchissimi e laicità dello stato… tipico dei finlandesi!
@ Lara
non sai quanto mi trovi daccordo!la sovraesposizione di corpi femminili bisturi-rifatti-collagene-
silicone e’ davvero irritante!
e aggiungerei,umiliante anche per gli uomini,che in realta’ sono capaci di apprezzare ben altre
qualita’femminili…
KOROVA. cavolate alla Dan Brown sovrapposte alla mistificazione della sindone.
BOB. Non sai manco scrivere correttamente il nome di una delle nostre più illustri scienziate e sei pure un ripugnante maschilista.
De Gaulle diceva che per molti la vecchiaia è un naufragio. Ripenso a questa frase ogni volta che assisto alle patetiche esternazioni della Hack!
ehehhe la chiesa pullula di titanic 😆
purtroppo nemmeno intelligenti come la hack (dì, ma non è che sei marika del forum sotto mentite spoglie?)
Ormai mi sto convincendo che i credenti sono come dei bambini psicolabili. Non puoi esternare pubblicamente una tua idea se è contraria alla loro, perché altrimenti si offendono, si sentono attaccati nell’intimo… Rispondono sempre con la censura.
Se sono così, così dovrebbero essere trattati: cure psichiatriche.
Ma guarda che non era la Hack a porta a porta l’altra sera!
Segnalo un bell’articolo “Man vs God” scritto a quattro mani – di cui due di Dawkins – dal Wall Street Journal:
http://online.wsj.com/article/SB10001424052970203440104574405030643556324.html
Avete notato chi sponsorizza la squadra di calcio del Barcellona? Niente di meno che l’unicef! A parte che a me sembra aberrante che una associazione benefica mondiale spenda tanto denaro per un tipo di pubblicità che non credo le giovi molto. Prendo spunto da ciò per dire che non ci sono solo autobus per fare la pubblicità. Credo che associazioni sportive, come anche singoli sportivi, sarebbero ben felici di essere sponsorizzati dalla U.A.A.R. Così come più efficace, sarebbe avere personaggi molto conosciuti, dello sport o del mondo dello spettacolo, che facessero outing e prestassero la loro immagine alla causa Atea, un pò come fa T.Cruise per Scientology. Per finire, le associazioni locali U.A.A.R. dovrebbero promuovere più incontri, manifestazioni e attività con cui farsi conoscere.
@de sade
mah guarda, sul calcio sono scettica.
la maggioranza dei calciatori è piuttosto ancorata a determinate forme di religione/superstizione.
concordo con più incontri, manifestazioni e attività, sarebbe bello 😉
@kaworu
Mi dispiace contraddirti, l’uomo immagine potrebbe essere anche un calciatore, non sono poi tutti così stupidi e molti poi sono parecchio venali. Ma come sport non c’è solo il calcio. Penso a quanti piloti cederebbero lo spazio pubblicitario della loro auto da corsa in cambio di un adeguato compenso, io sarei tra questi. E poi moto, atletica, basket, pallavolo ecc. ecc. pensa quanto potrebbe fare la U.A.A.R. per lo sport.
Promuovere tornei, di scacchi, tennis, calcetto … e riceverne sicuramente un immagine positiva.
Inoltre uscirebbe dal ghetto intellettuale e si farebbe conoscere anche da quelle persone che di un libro non guardano la copertina.
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=131873
ATTENTATO AI SOLDATI ITALIANI A KABUL…
TALEBANI…..
@kaworu
se hai tempo leggi anche il mio intervento delle 21.08 sui jeans blasfemi … se farsi pubblicità è l’ateobus o se si possono trovare tanti altri metodi. Se non si riesce a sfondare al centro si prova ai lati non credi! alla prossima Ciao 🙂
ora guardo i jeans blasfemi 😉
diciamo che sul calcio sono piuttosto scettica perchè non mi vedo chessò balotelli con la maglietta “uaar” dopo un goal come invece c’erano quelli del “I belong to jesus”.
credo che se prendessero soldi dagli atei, lo farebbero in silenzio senza pubblicizzarlo troppo.
parlo forse delle fasce alte, poi quelle basse non so.
spero ovviamente che la realtà sia diversa.
riguardo agli altri sport, why not? 🙂
@ Emanuela:
la Finlandia si trova tra laghi, non tra fiordi.
Se si tratta di pubblicità, si fa un contratto, quindi se deve indossare una scritta, la deve indossare altrimenti deve pagare una penale. Hai presente Lauda che quando viene intervistato porta ancora oggi il cappellino della parmalat. Secondo te lo fa perchè c’è affezionato o perchè altrimenti qualcuno gli domanda dei soldi. Per quanto riguarda il calcio, ci sono tanti calciatori, non tutti sono italiani, molti provengono dai paesi nordici (quelli un pò più laici di noi) se si cerca bene, qualche calciatore ateo si trova e ben volentieri gli si fa indossare un bel cappellino della U.A.A.R., il rischio sarebbe che non lo intervista più nessuno …
eheh hai ragione de sade, però… si sa mai 😉 può essere che non accettino o che accettino solo quelli alla frutta. non credo che un giocatore di serie A per dire, si presterebbe… ripeto, forse sono sfiduciata io.
finalmente! all’arrembaggio!
e i religiosi violano mai la libertà laica???
La migliore pubblicità per l’Uaar sarebbe riprodurre il ritratto della Hack ghignante nelle stazioni e nelle metropolitane!
@ BOB
Per la prima volta ti vedo scrivere una cosa sensata. Che ti faccia bene leggere questo blog?
DeSade, la pubblicità si differenzia in base a due qualità direttamente proporzionate: l’efficacia ed il costo. I calciatori sono efficacissimi e perciò costosissimi. Non credo che una realtà come l’UAAR possa permettersi di sponsorizzare sports con un certo seguito.
Al massimo il carling!!!
Ogni tanto colgo l’occasione -in maniera del tutto capziosa e strumentale- per riproporre l’idea FANTASTICA degli adesivi automobilistici, con spese di stampa a carico dei richiedenti (soci e non).
@MicheleB.
Sono consapevole anch’io di quanto potrebbe costare un uomo immagine del calibro di un giocatore di serie A o equivalente. La speranza è che si presti perchè realmente interessato alla causa atea e non per mera venalità. Per quanto riguarda le forme di pubblicità alternativa all’Ateobus, ne possiamo proporre infinite, l’importante è che qualcuno le faccia. Vedi anche quanto commentato sui “jeans blasfemi”.