La Camera dei deputati ha approvato ieri all’unanimità il progetto di legge sulle cure palliative: il testo passa ora al Senato. Maria Luisa Di Pietro, docente di bioetica all’Università Cattolica di Roma, ha definito il voto “un segno di grande speranza”, ma ha anche messo in guardia da “possibili derive eutanasiche”. L’Italia è attualmente al ventunesimo posto tra i ventisette paesi UE quanto a consumo pro capite di oppiacei.
Cure palliative, la Camera approva la legge
55 commenti
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Dio vuole che soffriamo per essere più vicini alla passione di Gesù…. 😉
soffrissero solo i cattolici, mi starebbe pure bene.
il problema è che loro non vogliono soffrire e appena possono lo evitano, mentre vogliono condannare alla sofferenza chi manco ci crede.
infatti gesù acciaccava i sani invece di guarire i malati.
@don alberto
infatti gesù acciaccava i sani invece di guarire i malati.
Appunto. Per cui mi sai spiegare perchè la chiesa è contraria a tutto ciò che possa lenire il dolore umano?
chi ha mai detto una fesseria simile?
Ma c’era bisogno di una legge per approvare le cure palliative? Adesso che c’è la legge chi può stabilire quando queste cure sono ammesse e quando no? Chi decide se si tratta eventualmente di eutanasia o no? Chi stabilisce quando una cura diventa accanimento terapeutico o no? Forse non ho capito bene, ma non tornano tutti gli interrogativi in qualche modo collegati al testamento biologico?
E il papa, che ha detto che le cure palliative sono ammesse quando la malattia risulta inguaribile, come mai perfino Eluana per lui doveva essere curata, non per alleviarle il dolore, ma perchè poteva ancora ‘guarire’?
la chiesa venera come santi persone che si autoinfliggevano dolore,e alcuni ordini
religiosi ,nonche’ l’opus dei ,fanno uso di strumenti quali il cilico e la disciplina….
don alberto sa benissimo queste cose…
E quando Ratzy salì al trono, la prima cosa che predicò fu l’invito alla sofferenza.
(anche ammesso che io lo sappia benissimo)
questo non c’entra niente
gesù non acciaccava ne leniva
semplicemente non è mai esistito, inca so contrario ha vissuto come un semplice, uno come tanti che in ogni tempo sbarcano il lunario come possono, chiedendo un elemosina o eseguendo umili lavori in cambio di pochi soldi e un pò di cibo.
le baggiante evangeliche sui miracoli sono evidenti, ma l’esistenza storica di cristo è a mio avviso totalmente irrilevante.
l’ateotroll ha parlato.
augh
Anche madre Terse professava la sofferenza.
Storica è la frase detta al malato terminale che si contorceva per gli immani dolori “E’ Gesù che ti bacia” e lui ” non potrebbe baciare qualcun’altro?”
Meno di 200 anni or sono la Curia ilrandese si scagliava contro il cloroformio in ostetricia: il ritrovato era ritenuto arma del demonio, perchè privava dio delle urla di dolore delle gestanti. La sostanza satanica sembrava contrastare l’inesorabile sentenza biblica «Tu partorirai con dolore».
Papa Leone XII, nel 1829, così si esprimeva sulla vaccinazione contro il vaiolo: “Chiunque procede alla vaccinazione cessa di essere figlio di Dio: il vaiolo e’ un castigo voluto da Dio, la vaccinazione e’ una sfida contro il Cielo.”
Attualmente? Basta un solo nome: Eluana Englaro.
Con misericordia, tutta cattolica, si voleva inchiodare quella ragazza nel suo letto di dolore più tempo possibile. Perchè, per essere più caritatevoli possibile, dovevano farla soffrire sempre e sempre di più.
A quanto pare solo certi pontefici possono morire in stanze barocche lontani da quelle cure che ai non vicari-di-cristo devono essere imposte con santissima dovizia.
Un po’ come la coerenza di certi religiosi che, in mancanza di un vero lavoro, vivono in rete, o certi redattori gay che scrivono pagine infuocate contro l’omosessualità (e fanno telefonate altrettanto infuocate). Nel loro cantuccio d’ipocrisia pensano magari di essere ancora credibili, e di non aver mostrato il costume logoro della loro pantomima.
Beate illusioni della domenica eh…
caro don alberto,intendevo dire che la chiesa ,predicando sul valore salvifico della sofferenza,
puo’ indurre alcuni cristiani a credere che sia meglio NON alleviare il dolore…
la storia del cloroformio citata da meursault e’ del resto significativa,visto che in italia sono
ancora pochi gli ospedali che praticano il parto indolore…
# don alberto scrive:
17 Settembre 2009 alle 20:47
infatti gesù acciaccava i sani invece di guarire i malati.
Curiose le affermazioni apodittiche dei cattotroll che dovremmo accettare come se fossero vere.
Ospiti sgraditi che non sanno rispettare il luogo che li ospita.
E che imperversano senza remore o capacità di autocontrollo.
E che si permettono pure il dileggio dei loro ospitanti.
Dei maleducati, insomma.
Sono pienamente d’accordo con “meursault “
Io finchè non la leggo pubblicata sulla gazzetta ufficiale non ci credo e sospendo il giudizio.
Io mi associo in toto ad ENRICO MINI…e’ impossibile cantar vittoria in questi casi…Viviamo in un paese dove per non far passare eventuali leggi sull’eutanasia, i politici cattopedine si sono messi a “decretare” in una notte!!…Bah,ingerenze!! 🙁
@ Don Alberto
l’ateotroll ha parlato.
augh
Certo che hai una bella faccia di bronzo.
Vieni qui, a trolleggiare usando come argomenti le boijate che propina un presunto figlio di un presunto dio, e dai del troll agli altri. Ma forse ti stavi confondendo, magari pensavi di essere in uno dei vostri blog.
ROBERTA, di matti in giro per il mondo ce ne sono sempre stati,
quindi qualcuno potrebbe anche avere pensato quello che scrivi.
Ma tutta la vita cristiana consiste nell’alleviare la sofferenza degli altri
(e su questo tutti saranno giudicati).
Poi davanti a certe situazioni, a volte scappa detto:
“unisci/uniamo le sofferenze a quelle di Gesù …”
(ma su questo ti rinvio al 1° PS).
1° PS: quanto al “valore salvifico del dolore”, ci andrei piano
(anche se è il titolo di un documento di GP2):
se si parla di una fede e di una carità purifiçate
dalla fatica e dalla sofferenza personale (amare costa a tutti) ci sta,
ma che il dolore abbia un valore in sè, no!
(non sarebbe male aggiornaste un po’ le vostre conoscenze teologiche,
così, tanto per non perdere tempo con dei “nemici immaginari”)
2° PS: non ne ho esperienza diretta, ma che “molti” ospedali in Italia
non pratichino il parto indolore, mi suona strano
3° PS: potrà anche essere vera la citazione del cloroformio
(ma, come detto, di matti in giro ce ne sono molti),
spiace però veder ancora citato il falso su Leone XII
(come è già stato più volte copiaeincollato da Wiki: Leone XII)
“… si voleva inchiodare quella ragazza nel suo letto di dolore più tempo possibile…”
Ma non era un vegetale insensibile?
A proposito di epidurale per le donne italiane:
Il circolo UAAR di Venezia organizza
Venerdì 30 ottobre, ore 17,30
Un dolore inutile? L’autodeterminazione negata ad un parto indolore: l’anestesia epidurale ancora un miraggio in molte realtà ospedaliere. Tavola rotonda con il primario di anestesia e rianimazione dell’Ospedale Civile di Venezia, Maurizio Morgantin, la storica Nadia Maria Filippini (Società Italiana delle Storiche), inoltre specialisti, medici e ostetriche. Introduce Paola Banovaz.
http://www.uaarvenezia.it/index.php?view=details&id=57%3Aun-dolore-inutile&option=com_eventlist&Itemid=56
@don alberto
sintetico e chiaro come sempre. Straquoto. E saluto!
Ho l’impressione comunque che abbiano proprio un ossessivo bisogno di “nemici immaginari”, altrimenti si informerebbero un po’ meglio…
eh pensa che tristezza quelli che oltre ai nemici immaginari hanno bisogno anche degli amici immaginari…
per non parlare dei feticci.
@ don alberto
per esempio,l’ospedale di teramo ,a due passi da casa mia ,non lo pratica….
parliamo naturalmente di parto naturale con anestesia epidurale,non di cesareo….
io ho avuto due figli con parto naturale,quindi ho una certa idea di quello di cui si parla…^_^
“tutta la vita cristiana consiste nell’alleviare la sofferenza degli altri”
Notoriamente bruciare la gente sul rogo ne lenisce le sofferenze
“infatti gesù acciaccava i sani invece di guarire i malati.”
in base alla mitologia alla quale ti ascrivi gesu, quindi dio, era un uomo sano, ma per qualche ridicola ragione per noi non intelligibile si e’ volontariamente lasciato incoronare di spine, fustigare, crocefiggere, trafiggere nel costato, e infine morire.
questo masochistico gesto, spesso celebrato come la piu grande, significativa, utile e necessaria sofferenza umana mai sperimentata, e’, come tu ben sai, alla base della dottrina cattolica sulla sofferenza, che assume il ruolo fondamentale di espiazione dei propri ed altrui peccati.
evito di citare tutti i passi della bibbia che hanno concorso fin dai primi secoli del cristianesimo a formulare questa dottrina cattolica, ma sono innumerevoli e spaziano dalla genesi all’apocalisse.
evito di citare santi, martiri e dottori della chiesa che esaltano la sofferenza umana come volere di dio, ma le fonti abbondano e sono facilmente rintracciabili.
evito anche di citare vescovi, cardinali e papi che ancora oggi accusano di edonismo e nichilismo chi semplicemente cerca di sottrarsi alla sofferenza cattolicamente intesa, perche per sentirli basta accendere la tv.
MADRE TERESA è stata una grande predicatrice del dolore di fine vita, spero di non capitare nelle meni di una sua seguace quando sarò molto malato.
“Il dolore ha un valore salvifico”.
Ma chi l’ha detto?
L’ha detto il papa.
E’ stato frainteso.
Non sarà invece perchè non aveva ancora aggiornato le sue conoscenze teologiche?
E perché amare deve costare a tutti, anche, e soprattutto, quando si soffre e si vede soffrire?
Ah già, ci risiamo: la teodicea, per cui il male è voluto da dio perchè…
Perchè, perchè, quante domande inutili! Lo sa lui e basta, l’importante è amarlo sempre e comunque.
E gli atei? Debbono accontentarsi – quando va bene – di amare ed essere amati solo dai propri simili! Ma niente paura, dio ama anche loro.
E allora l’inferno, il diavolo, la dannazione eterna?
Non crederete ancora a queste favole!
Ma l’ha detto il papa.
E’ stato frainteso.
Non sarà invece il caso di istituire un corso accelerato di teologia per i papi? Gli insegnanti da queste parti non mancano.
Già in precedenti interventi ho fatto notare che le tesi storiche negazioniste, riguardanti l’anatema di leone xii al vaccino, sono quantomeno dubbie essendo frutto di un unico articolo di uno storico gesuita.
Ma se pure la formale scomunica per chi si vaccinava risultasse una diceria; resta il fatto che nel 1872 una epidemia di vaiolo investì l’ europa.
Ma mentre in quasi tutti i paesi, compresi i territori italiani di più vecchia data, le vittime furono dell’ordine di poche decine; nella sola neoannessa Roma, reduce dalle amorevoli cure papali, i morti furono 704, in larga parte bambini. Ne dà notizia un articolo del British Medical Journal del 1873 intitolato “The Sanitary State of Rome” reperibile on-line gratuitamente su PubMed con le parole chiave “smallpox-Rome-1873”. L’articolo individua, tra le altre cause, l’assenza di un adeguato programma di vaccinazione nella Città Eterna.
Giudicate voi.
Bruno sei un mito vorrei riuscire ad esprimerni come te per rispondere a tono a certi personaggi. Veronesi ne saprà di dolore e ospedali e lui è il primo ache combatte per le cure palliative
@bruno gualerzi
i Papi non hanno bisogno di nessun ripasso di teologia, soltanto che è più facile citare una frase per costruirci sopra un castello immaginario
Caro Pal.lino,
non sono sintetico,
è che quello che scrivo, è tutto quello che so …
ROBERTA
ovviamente non so che dirti,
ma non penso che non si faccia l’epidurale in relazione a genesi.
Anche perchè il “lavorerai con sudore … partorirai con dolore”
non sono “punizioni”, ma “conseguenze” del peccato.
Almeno questa è la risposta che l’agiografo dà al problema
di dove sia sbucato nel mondo il male.
(non mi pare strano che se qualcuno fa qualcosa di fatto male,
qualcun’altro rischi di soffrirne.
Il grosso caos è quando chi soffre non c’entra niente,
da cui la vostra comprensibilissima ribellione)
@ anonimox
Nessun castello immaginario (questo, se mai, lo fa la teologia), solo ciò che con le proprie orecchie si sente continuamente dire e disdire. Che i papi, in materia di fede parlino ex-cathedra, cioè affermino verità indiscutibili, obbliga poi i teologi a fare i salti mortali per ‘dimostrare’ a chi semplicemente cerca di dare un senso alle parole ragionando con la propria testa che il papa non voleva dire ciò che ha detto… e che è stato frainteso.
E male che vada si afferma che chi non ha la fede non capirà mai certe cose… e di fronte ad argomenti come questo c’è poco da fare per noi insipienti: solo battere in ritirata.
Come per la teodicea, il diavolo, l’inferno, e la dannazione eterna.
c.d.
Un bravo maestro non si comporta in modo contrario a quello che predica
e non abbandona i discepoli quando si mette male.
Inoltre un bravo ebreo faceva la pasqua a gerusalemme.
E’ così che hanno pescato gesù, che nei giorni precedenti
se ne stava alla larga.
Ciò che “espia” (se proprio si vuole usare questo termine)
è l’amore, che a volte richiede anche il dono della vita
(o Pietro Micca -recentemente evocato-
è un vigliacco che, incapace di affrontare la vita, si è ucciso?).
E tieni presente che l'”espiazione” è “gratuita”,
sia nell’antico che nel nuovo testamento
(saprai sicuramente trovare i passi relativi).
PS: la trasfissione avviene dopo e non prima della morte,
vedi come si fa presto a leggere male anche delle cose semplicissime?
Nonno BRUNO,
prima smaltisci le abbondanti libagioni
con cui hai festeggiato il tuo nipotino
e poi riprendi a scrivere.
E’ meglio.
DANIELE+
non ti rispondo per non fare godere i leghisti.
cari tutti,
se invece di guardare alla fine, guardaste anche all’inizio,
capireste perchè G. Biffi (solo per citarne uno) parla di
“Incarnazione redentrice”.
E’ già lì che avviene l’unione di Dio con l’intera umanità.
Nel momento della morte Gesù si manifesta davvero come il “dio-con-noi”
e non come “quello-che-se-la-batte-quando-si-mette-male”.
Oltre all’ovvio fatto che la salvezza è frutto della intera vita di gesù
e non solo della sua morte (sacrosanctun concilium),
e anche qui bisogna ricordare la pasqua intera,
che oltre alla morte e alla sepoltura (che sono tutti capaci di fare)
comprende anche la risurrezione (che è una cosetta unica).
@ anonimox
Ecco un esempio di uso delle parole che io, per esempio, non riesco a decifrare.
Scrive Don Alberto (che per non sembrare mafioso devo citare direttamente):
“lavorerai con sudore” e “partorirai con dolore” non sono ‘punizioni’, ma ‘conseguenze’ del peccato originale. Ora, se non si ha il dono della fede, come si fa a pensare alle conseguenze del peccato originale se non come a una punizione? E, in ogni caso, qual è la ‘spiegazione’ del peccato originale? Perchè dio – ci chiediamo da sempre noi insipienti – data la sua onniscienza, onnipotenza, per non parlare della sua bontà – lo ha voluto, lo ha permesso, ha lasciato che Adamo ed Eva gli sfuggissero di mano o che altro, facendone subire le conseguenze, appunto, a tutta l’umanità? Se non è punizione questa, cos’è, un atto d’amore verso l’uomo? E a questo punto salta fuori il ‘libero arbitrio’… e, come dicevo, chi non ha il dono della fede, deve battere in ritirata.
Io dico sempre agli amici credenti: ma lasciate perdere questa vostra fregola di voler ‘dimostrare’, queste cose. Giratevele fra di voi perchè tanto, mettetevi l’animo in pace, non le capiremo mai.
Allora, se Tizio guidando ubriaco investe Caio,
le fratture di Caio non sono una “conseguenza”
dell’errore/reato di Tizio,
ma sono una “punizione”.
Ma di che?
Perchè dio ha permesso che adamo ed eva gli sfuggissero di mano?
Che volevi, che facesse come il padre di sanaa?
@ don alberto
Ma davvero non ti è chiara la questione? Un essere “infinitamente buono” non crea l’occasione di far soffrire le persone.
Semplicemente, NON si mette un albero del bene e del male in un paradiso terrestre. E’ molto meno che infinità bontà: è semplice buona creanza.
Ma perchè se un padre dice di non toccare il fuoco e il bambino lo fa, se si brucia non è una condanna ma è una conseguenza
“Perchè dio – ci chiediamo da sempre noi insipienti – data la sua onniscienza, onnipotenza, per non parlare della sua bontà – lo ha voluto, lo ha permesso, ha lasciato che Adamo ed Eva gli sfuggissero di mano o che altro, facendone subire le conseguenze, appunto, a tutta l’umanità?”Perchè lo stesso Dio si è fato uomo per riparare a questo peccato, non è restato nell’empireo a godere della sua perfezione ma si è fatto piccolo ed è morto per risolverlo.
@ Don Alberto
A quanto vedo non hai smesso il vizio delle battutine… ma ormai non ho saputo resistere, e vado fino in fondo, sapendo però già che alla fine l’avrai tu l’ultima parola.
Il Tizio ubriaco – e figurati quanti altri Tizi ubriachi popolano questo sventurato pianeta – come mai era ubriaco? Conseguenza del peccato originale, non vedo altra causa vera. Ma aveva il libero arbitrio e l’ha usato male. E va bè, ma allora siamo sempre da capo… Perchè dio, onnisciente, onnipotente, buonissimo ecc. ha fatto questo dono all’uomo sapendo già (se non lo sapeva lui!) che l’avrebbe usato male?
Non sforzarti a spiegarmelo. Non lo capirò mai.
Secondo me perchè a fianco di chi usa il libero arbitrio male c’è sempre qualcuno che lo usa bene
O si agisce per qualche motivo e allora siamo determinati: niente libero arbitrio.
O si agisce senza motivo e allora siamo pazzi: niente libero arbitrio.
Insomma: niente libero arbitrio in tutti i casi.
(Pazzesco, non c’è un solo presupposto del cristianesimo che stia in piedi. Dev’essere la più sgangherata ideologia mai concepita da qualcuno.)
@ don alberto
a proposito del parto : nonostante il dolore e’ un’esperienza immensa,bellissima.e le parole
della genesi vogliono farlo passare per una condanna,la maternita’ e’un’esperienza speciale
e la bibbia la marchia come un’impurita'(alle donne con le mestruazioni o le lochiazioni
post-parto era interdetto l’accesso al tempio),mi sa tanto che i libri sacri sono stati scritti
solo da maschi….. e mi sa pure che la caccia alle streghe non a caso riguardava spesso le
levatrici,conoscitrici del mistero della nascita….l’unica donna celebrata dalla religione cattolica
e’ una vergine,cioe’ una donna che non ha vissuto ne’ la sessualita’ ne’ il parto “normale”
cose considerate comunque impure…
Quella del “partorirai con dolore” come conseguenza del peccato originale e’ una stupidaggine colossale: avete mai sentito partorire una gatta? Forse il “buon” dio, come conseguenza del peccato originale, ha fatto una magia per restringerla a Eva, ma si e’ fatto prendere la mano e ha beccato tutte le … (stavolta e’ proprio lei, la parola proibita!!!) delle innocenti mammifere del creato. A meno che la gatta ci covasse gia’, magari aveva rubato un topo al serpente….chissa’.
episodio di uno dei vangeli apocrifi(non ricordo quale,vado a memoria)
dopo la nascita di gesu’,arriva una levatrice,che si stupisce di questa nascita un po’ anomala
e vuole visitare maria per verifikare la sua verginita’:non ci riesce perche’ la sua mano
viene inaridita prima che riesca a toccare….della serie: e’ meglio non indagare….
@roberta
e testimonia sempre il grande amore di dio 😆
ROBERTA
da quando in qua il parto (la maternità) è una condanna?
Direi pittosto che è una espressione dell’essere “creati a immagine e somiglianza di Dio” (così come il lavoro), quel dio, di cui, quando si vuole sottolineare l’amore, si dice che “ha viscere materne/utero”
1° PS: l’impurità era un fatto rituale, non morale.
2° PS: hai capito perchè gli apocrifi non sono considerati ispirati?
@ BRUNO
certo che dio poteva non fare all’uomo il dono del libero arbitrio!
E’ quello che noi facciamo ogni volta che costruiamo macchine e robot.
kaworu, fatti un maalox
@ don alberto
Stavolta l’ultima parola la voglio io… sperando che il post ti si chiuda in faccia ^_^
Il paragone coi robot non regge, da due punti di vista, uno specifico, l’altro generale.
a – il costruttore di un robot non è dio, e non può ‘umanizzarlo’ più di tanto. Lo so che è un esempio per analogia, ma quando di mezzo c’è dio con quegli attributi che gli assegnate, ogni analogia è impropria. Ti rimando – pensa un pò – a S. Anselmo d’Aosta e all’argomento ontologico, che questa volta chiamo in mio aiuto.
b – resta sempre l’incongruenza di fondo (per un ateo, naturalalmente) connessa al libero abitrio, cioè quella di un dio onnisciente (e non vedo, sempre per come ne parlate voi credenti, come possa non esserlo) che ‘non sappia già’ chi si salverà o si dannerà. Ma l’uomo quale sarà questo suo destino non lo sa? Se crede in questo dio lo sa e come che è già stato deciso ‘altrove’ il suo particolare destino e (da questo punto di vista sono più coerenti i calvinisti) non può che abbandonarsi al fatalismo… oppure, more solito, fare affidamento sulla fede. O anche, come per Lutero, “pecca fortiter, sed crede fortius” (spero che il mio latino non sia maccheronico… è passato tanto tempo), tanto ci penserà poi dio a mandarmi qualche segnale.
Ti saluto