La sentenza del TAR del Lazio che ha dichiarato illegittimi i crediti scolastici attribuiti per la frequenza dell’ora di religione, nonché la partecipazione agli scrutini degli insegnanti della stessa continua a far discutere. Segnaliamo due commenti scritti da giuristi: quello del magistrato Guido Salvini (La scuola e lo Stato chierichetto) pubblicato ieri su EPolis e quello di Marco Croce pubblicato su Forum Costituzionale.
Alle confessioni e associazioni promotrici non è ancora giunta notizia del ricorso preannunciato dal ministro Gelmini. Della sentenza, delle reazioni che ha suscitato e degli sviluppi dell’iniziativa si parlerà in un incontro previsto per il prossimo 15 ottobre presso la sede UAAR di Roma, a cui parteciperà l’avv. Mario Di Carlo, coordinatore dell’azione legale.
Sentenza TAR sull’ora di religione: commenti
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Il problema è che anche con questa sentenza favorevole il ministro Gelmini ha prima emanato un regolamento ministeriale che ha scavalcato questa sentenza ripristinando ex lege la partecipazione degli insegnanti agli scrutini e ora sta studiando un progetto di legge per introdurre il voto numerico che farà media per l’ora di religione.
Quindi questa vittoria parziale è stata già vanificata e il governo prepara una svolta ultraconfessionale per la scuola italiana.
In questo paese per fortuna c’è ancora qualche magistrato con la testa sulle spalle, gente che ha scelto questo lavoro perchè crede che l’uomo debba combattere le numerose ingiustizie che lo circondano. Questi magistrati sono però visti male dal governo e da molti politici, in quanto hanno la presunzione di fare rispettare le leggi e le sentenze, e di cambiare le leggi che sono ingiuste.
L’IRC è per legge della Repubblica un insegnamento curriculare e pertanto chi lo sceglie (oltre il 90×100 degli studenti, non lo si dimentichi mai!) ha il pieno diritto di veder riconosciuti i crediti scolastici . Stesso discorso per quanto riguarda gli insegnanti di Religione.
Ciò non è affatto discriminante nei confronti di quanti chiedono l’esonero dall’insegnamento religioso e trascorrono, con grande impegno, il loro tempo a bivaccare nel bar, lungo i corridoi o nei bagni magari a spararsi canne.
Faccio notare un particolare. Ogni anno, tra luglio ed agosto, la CEI pubblica l’Annuario sull’insegnamento della religione cattolica.
In questo studio, elaborato sulla base di questionari spediti da quasi tutte le diocesi italiane (206 su 223 nell’ultimo numero) vengono elaborati tutti i dati sull’adesione all’ora di religione e sulla composizione dei docenti (laici, ecclesiastici ecc).
L’ultimo numero disponibile è quello relativo all’anno scolastico 2007/2008 ed è stato pubblicato ad agosto 2008. Ogni anno i dati ci indicano il costante declino della partecipazione degli alunni all’ora di religione e la quasi totale scomparsa degli ecclesiastici dal loro insegnamento (causa crisi di vocazioni).
Quest’anno, con le polemiche in corso e i colpi di mano della Gelmini l’Annuario non è stato ancora pubblicato. L’anno scolastico è iniziato e i dati in nostro possesso risalgono a 2 anni fa. In questi due anni ovviamente sempre meno studenti hanno scelto l’ora di eligione.
Evidentemente questi dati non fanno comodo a chi vorrebbe farci credere che gli alunni italiani e i loro genitori siano tanto entusiasti dell’indottrinamento confessionale.
Ammesso e non concesso che in Italia ci sia una cultura cristiana, questa non deve essere presa da pretesto da parte del Vaticano per tutelare i propi interessi finanziari e di immagine.
Ormai è evidente agli occhi di tutti, che lo staterello tumorale usa l’ ora di religione per farsi propaganda imponendola attraverso vari reati: corruzione e concussione politica, ricatti e pressioni psicologiche/sociali nei confronti dei genitori al fine del reato ultimo di circonduzione di minore inducendolo ad un percorso obbligato attraverso l’ occultamento delle altre e numerose prospettive di vita.
rik
In ogni caso, secondo gli ultimi dati del Ministero, gli alunni che scelgono l’IRC sono oltre il 90×100!
Com è possibile che molte persone laureate, ministri, insegnanti, che dovrebbero capire l’importanza della neutralità e della laicità della scuola, non vogliono capire, ma preferiscono (per interesse) lasciare che la Chiesa metta le sue radici nella scuola, per indottrinare e preparare i sudditi del futuro.
Dobbiamo riconoscere, una volta per tutte, che viviamo in uno stato falsamente laico e, in effetti, subdolamente (ma neanche tanto) confessionale.
Fra poco diverremo una teocrazia.
Trovo indegno che uno studente venga giudicato da una commissione al cui interno ci sia (con pari poteri) un insegnante non di religione, ma di religione cattolica espresso dalla CEI:
è un abuso!
Mio figlio NON può essere giudicato da un insegnante di religione!
IVS scrive:
9:54
In ogni caso, secondo gli ultimi dati del Ministero, gli alunni che scelgono l’IRC sono oltre il 90×100!
Devono ,non scelgono!
@tabish
no guarda che il nostro stato non è laico nemmeno falsamente.
La cosa più logica sarebbe eliminare del tutto l’ora di religione cattolica. Le lezioni di catechismo si dovrebbero impartire solo negli oratori e nelle canoniche, non nella scuola pubblica di uno stato laico. Quei genitori che desiderano educare secondo la religione cattolica i propri figli, li mandino dal parroco, che certamente lo farà in modo serio e appropriato. Ma sappiamo bene che questo ridurebbe giustamente la religione alla sfera personale e privata contro la volontà evidente di istituzionalizzare la religione cattolica come RELIGIONE di STATO unica e privilegiata.
Povero PIVS, tutto ciò che riesce a fare è far leva sui numeri. Se c’è una tendenza chiara e incontrovertibile dell’umanità nei secoli è il costante aumento degli atei e degli agnostici, dovuto all’incremento dell’istruzione, ai progressi della scienza e al massiccio abbattimento dell’ignoranza e dell’analfabetismo. Fino ad un migliaio di anni fa gli atei e gli agnostici si contavano su poche mani, oggi sono circa un miliardo in tutto il mondo. Pensaci, prima di far leva sui numeri 🙂
Ivo
Falso!
La richiesta di avvalersi dell’IRC, diversamente dalle altre discipline, è espressa liberamente attraverso una dichiarazione, anno per anno.
@pius
la libera scelta è molto forzata in un senso.
non tanto al liceo quanto ad elementari, medie e pure asilo.
se non esistono insegnanti con cui lasciare i bambini (perchè la cara gelmini ha deciso di accontentare il papa e il papino), che fai, firmi il permesso di uscita di un’ora al ragazzino delle medie? sii serio.
e soprattutto onesto, anche se dev’essere una cosa che ti riesce particolarmente difficile, essendo cresciuto nell’ipocrisia.
Quello di Salvini nella sua asciutta ed efficace esposizione è l’articolo che meglio di tutti sintetizza i problemi dell’irc e della chiesa cattolica in Italia, condivido pienamente.
@kaworu
cresciuto? è ancora un pulcino, fa pius pius, di più non dice 🙂
@ Pius
Falso, se non frequenti l’ora di religione, incorri in conseguenze sociali non da poco, isolamento, timore di essere escluso da iniziative scolastiche, genitori vergognosi che il proprio figlio non sia cattolico e mille altri motivi, l’unica garanzia è eliminare questa materia del tutto e così garantire la vera neutralità della scuola.
bismack
L’esposizione è asciutta come la pasta riscaldata che continuano a propinare ossessivamente i liberi pensatori ammaestrati contro una materia curriculare che viene scelta dalla stragrande maggioranza degli studenti e delle famiglie…
@ PIVS
…..in maniera, si fa per dire, libera. Tra poco i presidi dovranno sorreggere il piviale del prete durante la messa all’inizio dell’anno scolastico….. sempre liberamente (ops di una sana libertà). 🙂 🙂
Proprosta sanamente laica perchè al posto del crocefisso non mettiamo un tabernacolo col santissimo in ogni classe? E ogni classe avrà i suoi chierichetti e perpetue in pectore. 🙂
ho riferito ad una mia cugina americana che in italia c’è l’ora di religione e lei era incredula! ma come, se lo stato e la scuola pubblica sono laici, c’è l’ora di religione (cattolica)?? ma è un controsenso!
chi ha da obiettare qualcosa?
@ PIUSV
Innanzitutto il Ministero non fornisce dati sull’IRC. I dati li fornisce la CEI, che è ovviamente di parte. E c’è da domandarsi come mai il Ministero non fornisce i dati su un servizio facoltativo che costa al contribuente 800 mln di € l’anno.
Secondo i dati CEI relativi al 2007/8 (ultimo anno disponibile) si avvalgono dell’IRC:
Totale 91,1%
Materna 94,1%
Elementari 94,6%
Medie 92,7%
Superiori 84,5%
Ma faccio notare che questi dati sono vecchi di 2 anni e che ogni ano diminuisce chi si avvale dell’IRC.
Quando i ragazzi possono scegliere preferiscono evitare l’IRC, anche se non vi sono ore alternative. Se il Ministero desse la possibilità seriamente di fare le ore alternative gran parte degli studenti diserterebbe l’IRC.
la cosa veramente grave è che questa maledetta ora è già di forza inserita nell’orario ed è il singolo che deve richiederne l’esclusione. invece dovrebbe essere l’esatto opposto: chi la vuole la richiede e si fa un’ora in più rispetto agli altri. e in base alle richieste le scuole chiamano il giusto numero di insegnanti
ma questo sarebbe troppo corretto…
Caro pivus
la scelta non è libera ma indotta e subdola.
Quando io al liceo decisi di non frequentare l’ora di religione il professore mi prese in disparte per farmi un lunga, insulsa e stupida paternale sul fatta che avessi fatto quella scelta. Per fortuna io, testardo anche da giovane, gli risposi per le rime e non mi sono mai pentito e vergognato della mia scelta; non ho mai impiegato quell’ora facendomi canne o altro perchè devi sapere che una vita non sacrificata a cristo non è una vita buttata e senza senso.
In ogni caso, secondo gli ultimi dati del Ministero, gli alunni che scelgono l’IRC sono oltre il 90×100!
Balle. L’unico professore che ha avuto il coraggio di “chiedere” agli studenti quale fosse davvero la loro scelta, è stato silurato ( http://www.uaar.it/news/2009/05/30/cesena-docente-sospeso-per-questionario-ora-alternativa ). Il resto è propaganda dei servi del vaticano.
Caro PIVS, tu ricalchi perfettamente il modus operandi cattolico:
“La richiesta di avvalersi dell’IRC, diversamente dalle altre discipline, è espressa liberamente attraverso una dichiarazione, anno per anno.”
Vero, ma perche’ allora anziche’ partire con l’assunto che l’ora di religione DEVONO farla tutti AD ECCEZIONE di chi DICHIARA ESPRESSAMENTE PER ISCRITTO di non volerla fare, non partiamo con una LIBERA SCELTA da lasciare al ragazzo all’inizio dell’anno? Vale a dire, ad ogni alunno viene lasciato un foglio dove indicare, con un SI o un NO, se frequentare o meno l’ora di religione: democratico e senza posizioni predominanti. Ma l’ora di religione funziona come l’ottopermille, bisogna DICHIARARE ESPRESSAMENTE di non volerlo fare, vero PIVS. E scusami se non sono rispettoso!
Ma quando il voto numerico di religione farà media, chi non si avvale dell’insegnamento avrà una media “monca” (anche se più rispondente alla realtà)?
A quanto pare, lavoro in una scuola particolarmente fortunata: a esagerare, chi segue religione è il 60% degli studenti.
Mah…
IPOCRISIA, IL PRIMO VALORE CATTOLICO.
sei fortunato!!
cosa primo valore scusa?
Naturalmente quando per essere promossi sarà necessaria la sufficenza in tutte le materie, nessun voto farà più “media”. Semplicemente chi non si avvale dell’IRC avrà una materia in meno sulla quale essere valutato.
La sentenza del TAR del Lazio ha impugnato due disposizioni emanate dal ministro Fioroni che però, a quanto pare, sarebbero comunque superate dalle nuove norme per la valutazione degli alunni.
In altre parole, il ricorso della Gelmini sarebbe soltanto uno specchietto per le allodole. Anche se gli insegnanti di IRC valutassero con dei voti, questi si riferirebbero esclusivamente alla loro materia per chi se ne avvale, e non modificherebbero in nulla la valutazione delle altre materie , men che meno una valutazione complessiva che di fatto non esisterebbe più.
E l’Italia risprofondò nell’oscurità (come se vi fosse mai stata fuori) dell’ipercattolicesimo…la stupidità e l’ignoranza dilaga in politica, e tutto degenera.
Non vedo neanche uno sbocco.
Se la Gelmini vuole ridurre la spesa scolastica, farebbe bene a eliminare totalmente l’ora di religione, oppure sostituirla con un’ora dedicata al metodo scientifico e al pensiero critico.
Ecco una parte del discorso di Obama dell’8 settembre (l’intero discorso è disponibile su YouTube, video 8ZZ6GrzWkw0):
You’ll need the knowledge and problem-solving skills you learn in science and math to cure diseases like cancer and AIDS, and to develop new energy technologies and protect our environment. You’ll need the insights and critical thinking skills you gain in history and social studies to fight poverty and homelessness, crime and discrimination, and make our nation more fair and more free. You’ll need the creativity and ingenuity you develop in all your classes to build new companies that will create new jobs and boost our economy.
Senza dubbio, la povertà si combatte meglio con il pensiero critico che con la fede. Ma vai a spiegarglielo alla banda di Ratzie Matzie.
Le percentuale di studenti che “scelgono” religione è gonfiata semplicemente per la scelta è tra religione e niente. Tra queste due “alternativa”, molti genitori optano per la religione piuttosto che lasciare i figli a far spasso.
il prof. Marani, vittima dei cattotalebani ha fatto un questionario chiedendo agli studenti di un liceo di cesena di scegliere (campione di 70 studenti)
Risultati:
11,3 % sceglierebbero Religione Cattolica
88,7% sceglierebbero una materia alternativa
(23,9% Storia delle religioni; 64,8% Diritti umani)
e due mesi di sospensione al prof.
Quindi forse sono i genitori a imporre i corsi ai figli?
Silvietta
Silvietta, perchè non domandi alla cuginetta ignorantella come mai il Presidente Usa e i giudici Usa giurano sulla Sacra Bibbia, come mai il Presidente richiama sempre Dio nei discorsi, come mai il Presidente, contro ogni principio del cerimoniale,
ha accolto Benedetto XVI all’aeroporto durante la sua visita pastorale negli Usa, come mai il Presidente in carica si è precipitato a visitare il Papa in Vaticano usando nei suoi riguardi lusinghere espressioni di rispetto, come mai gli Usa intrattengono rapporti diplomatici con una Potenza religiosa come la santa Sede. Potrai informare anche la cuginetta saccente che non solo in Italia viene insegnata la religione ma anche nella qualsi tolalità dei Paesi europei, comprese le civilissime (per voi!) Svezia, Norvegia Danimarca, Finlandia ec, ecc .
Ma forse la cuginetta saccente , frequentatrice di McDonald e di fastfood, non capirà cose tanto superiori e ,grazie anche alla cuginetta Silvietta, rimarrà una turista distratta e disinformata.
Il prof. Marani, docente di matematica, pensi piuttosto a insegnare bene la sua materia (notoriamente una delle meno conosciute nella scuola italiana). Non gli compete fare indagini in modo peraltro rozzo e tendenzioso. Sarebbe interessante vedere, a parità di condizioni, quante e quali materie gli studenti italiani sarebbero pronti a scegliere o a rifiutare. Avremmo senz’altro delle risposte interessanti, a dimostrazione del livello di asineria raggiunto nella scuola italiana, in special modo da quella statate. Scuola dai costi esorbitanti e dai risultati penosi.
@Mentula
Rozzo e tendenzioso? Perchè. La legge prevede che agli studenti venga offerta una scleta fra religione e materie alternative. I cattolici, subdolamente, fanno si che NON ci siano ore di insegnamento alternativo. Qual prof ha solo posto una domanda semplice: visto che religione è una materia opzione se le scuole fornisse VERAMENTE l’ora alternativa cosa scegliereste.
Io trovo illuminante il fatto che quando viene data veramente una scleta la preferenza non cada sul catechismo, ma su materie ben più utili.
Marani si è comportato in modo perfettamente neutrale. Rozzo e tendenzioso è chi lo critica.
E chissà come mai nella bigotta, incoerente, irrazionale e discriminante Italia si fa una gran fatica a capire le equazioni?
Ohibò, ho letto l’articolo del magistrato Salvini e sono turbato dlal’ignoranza _giuridica_ che dimostrata sull’argomento di cui tratta.
Salvini, rimandato a settembre in diritto concordatario!
1. L’Austria non ha un concordato
http://www.pusc.it/can/p_martinagar/concordatindice.htm
Il sito elenca DODICI accordi tra stato austriaco e chiesa cattolica. Troppo difficile?
Bastava wikipedia alla voce concordato per scoprire il concordato del 1933
http://it.wikipedia.org/wiki/Concordato
Ah magistrato, se giudichi come parli di ciò che non conosci, siamo messi male…
2. Lo stato insegna catechismo?
Tutti i documenti dello stato italiano in proposito (controlli pure il solerte magistrato) precisano che la materia religione cattolica non è catechesi, ma attività didattica culturale.
Così come il profe di storia della filosofia che spiega il pensiero del Marx non fa propaganda ideologica o attività politica.
Un magistrato dovrebbe avere abitudine a leggere leggi, intese, protocolli e altre carte dello stato che si è impegnato a servire, no?
Dovrebbe…
3. il ministro ha annullato la sentenza
Magistrato, va bene che scrivi su un giornale a distribuzione gratuita sulla metropolitana, ma il rispetto dell’ordinamento dello stato dovresti in qualche modo preservarlo.
Nessun ministro annulla alcuna sentenza di un TAR.
Così funziona in Italia.
A ma volevi dire che, intendevi affermare che, nel senso che…
potevi anche dirlo in lingua italiana, quello che pensavi!
Perchè non pensavi quello che hai scritto, vero?,sennò sei a settembre anche in diritto costituzionale.
4.il privilegio degli scolari cattolici.
In Italia, non so nel paese dove sostiene di vivere il magistrato Salvini, le scuole non chiedono agli scolari e alle loro famiglie a quale fede appartengano, seppure appartengano ad alcuna.
Non ci sono domande in proposito nel modulo d’iscrizione, non sulla pagella, men che meno sui diplomi con valore legale.
Al massimo le scuole si informano sulle preferenze alimentari, ma anche chi non è musulmano potrebbe astenersi dal mangiare carne di maiale.
5. insegnanti scelta dalla chiesa e pagati dallo stato.
Anche un po’ di diritto del lavoro, deve ripassare il magistrato egregio: i docenti assunti a tempo indeterminato sono stati selezionati da commissioni d’esame statali. C’è pure una legge (io non ricordo il numero, ma sicuramente il succitato esperto di diritto saprà recuperare data e numero) promulgata dallo Stato Italiano che stabilisce la procedure di assunzione degli insegnanti di religione.
In conclusione, come dice il comico che partecipa alla trasmissione tv della Dandini, non ho commentato le opinioni varie ed eventuali espresse dal magistrato su chiesa, religione, fedeli, eccetera. Ha le sue idee, le scrive su un giornale, gode dei diritti che la nostra democrazia gli garantisce.
Però, lo dico onestamente e in modo franco, il magistrato Salvini non poteva informarsi degli aspetti giuridici della faccenda invece di dare indicazioni erronee ai lettori?
Beh in fondo la capisco, la Gelmini… chissà a quanti santi ha dovuto votarsi per prendere il diploma.
Mi accodo a chi sostiene che il professor Marani abbia agito nel pieno rispetto della legge, della Costituzione, nonché per fare un favore – aggiungerei non retribuito, ho letto la sua proposta e non ci vrà messo due minuti a scriverla – ad una scuola che a quanto pare non lo merita.
Aggiungo, a proposito del primo link citato, che si parla del fatto che la Chiesa non vuole “relativismo”. Il relativismo, concretamente parlando, non è un’opzione pericolosa (non si arriverebbe mai al relativismo assoluto, in quanto esistono dei picchetti ben precisi che stabiliscono cos’è accettabile e cosa non lo è, questi picchetti sono la dichiarazione dei diritti dell’uomo). A livello teorico, forse, è un’opzione pericolosa, perché porterebbe all’anarchia; ma solo nel mondo delle favole, non certo nella realtà. Ho appena sostenuto un esame universitario su queste questioni, la teoria del professore (che condivido) è che nemmeno il relativismo sia una vera soluzione, perché la tolleranza non implica il rispetto. La vera soluzione sarebbe fornire ad ogni persona, fin da bambino, un’educazione alla multiculturalità, perché possa comprendere che le persone di diversa cultura, religione, ideologia, non sono “inferiori”, “strane” o “sbagliate”. Con la Chiesa sotto il deretano, siamo a mille miglia da questo obiettivo. Anzi sarà già tanto se otterremo mai un relativismo che permetta il quieto convivere.
@ Mentula, una piccola considerazione: insegnare ai ragazzi come si svolge un’indagine statistica non è estraneo ad un programma di matematica. Visti i risultati, il professore si è poi attivato per proporre l’ora di alternativa.
@ Nicla
Magari potresti dimostrarti tu un po’ multuculturale, non sfottendo la “inferiore” “strana” “sbagliata” signorina Gelmini, che avrebbe dovuto votarsi ai santi per prendere il diploma.
O chi non la pensa come te non merita rispetto?
@ Mentula, insegnare ai ragazzi come si svolge un’indagine statistica non è estraneo ad un programma di matematica. Visti i risultati, il professore si è poi attivato per proporre l’ora di alternativa.
il biondino cambia nome e, cercando di sfuggire alla quarantena (non si usa la parola _censura_ sul sito uaar), ripropone:
@ Nicla
Magari potresti dimostrarti tu un po’ multiculturale, non sfottendo la “inferiore” “strana” “sbagliata” signorina Gelmini, che, con molto rispetto sostieni, avrebbe dovuto votarsi ai santi per prendere il diploma.
O chi non la pensa come te non merita rispetto?
ops
appena il tempo di lamentarmi, e l’utlimo commento è stato pubblicato.
Staremo a vedere quale genere di capriole mortali e magie astrali si inventera’ la Sig.ra Gelmini…
Governano l’Italia a suon di decreti…Sono una vera dittatura! Vergogna! 🙁