Concluso il meeting “Liberi di non credere”

Si è svolto ieri Liberi di non credere, primo meeting nazionale per un paese laico e civile. Hanno partecipato all’iniziativa circa 500 persone. Nei prossimi giorni saranno diffuse le immagini e i video della giornata: nel frattempo l’UAAR ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.

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69 commenti

myself

Bene bene… non resta che aspettare i video. Spero che questo meeting abbia altri seguiti 🙂

nick

non sarebbe stato meglio coordinarsi anche con la manifestazione di anticlericale.net ed altre iniziative?
siamo 4 gatti contro una potenza straniera, e’ mai possibile che dobbiamo dividerci per manifestazioni separate? ciascuna associazione fa le sue manifestazioni?

Aristide

Purtroppo ho potuto trattenermi solo per un periodo di tempo limitato. Gli interventi cui ho assistito mi sono molto piaciuti. Un grazie a tutti quelli che si sono attivati per la riuscita di questa importante manifestazione

bismarck

Bene, bravi. Visto anche quello che è successo (kabul) e le esigue risorse dell’associazione compensate dalla buona volontà delle persone è andata bene.

stefano f.

500 persone sono davvero molto poche! direi un fallimento completo su tutta la linea.

fabrizio

Mamma mia! Se siamo a rallegrarci per 500 persone, siam proprio messi male. Grazie UAAR, comunque, grazie a tutti, ovviamente, ma mi pare serio riconoscere che non è stato un successo, purtroppo. Forse anche a causa dell’annullamento del concerto. Forse no. Gli italiani sono ancora ben lontani dal capire che nel loro Paese la questione della piena parità dei non credenti è un fatto di diritti, di lotta alla discriminazione. Pensano che siano solo fatti personali, e di secondaria importanza, perfino, abituati come sono a considerare naturale che corvacci vari o teocrati biancovestiti si esprimano sui valori, sulle loro varie “fantasie”, e intervengano più o meno direttam,ente nella legislazione. Non bisogna abbattersi, comunque. Sappiamo di essere minoranza di una minoranza. Tenere duro: le convinzioni sono più forti delle ottusità delle fedi.

Ulv

A me pare che la gente non si renda conto di quanto sia difficile portare in piazza 500 persone al giorno d’oggi. Il risultato non è affatto disprezzabile, a maggior ragione se si tiene in considerazione che, a parte una qualche notiziola – nemmeno troppo appariscente – pubblicata sul sito UAAR, nessun altro mezzo di informazione ne ha parlato. Se ci si pensa bene, vuol dir molto, soprattutto se si considera che per portare in piazza alcune migliaia di persone ad ascoltare il comizio di un leader politico i dirigenti di un partito devono tappezzare la città di manifesti e ricorrere all’ausilio delle tv. Non credete?

ser joe

500 presenze ma nel paese molte di più che hanno seguito l’evento non potendo partecipare di presenza e se contiamo anche quelle che ne hanno piene le balle dell’ingerenza del clero e probabili futuri atei allora la cosa mi soddisfa. Grazie a chi ha partecipato.

stefano f.

x Ulv

anche se nessuno, giornali e media, ha dato risalto alla manifestazione vorrei ricordare che Roma conta quasi 3 milioni di abitanti e certamente la notizia sarà circolata magari anche solo con il passa parola pertanto 500 persone sono un fallimento totale, chiaramente non addebitabile all’uaar promotore di una lovedovole iniziativa ma allo scaso intelletto degli italiani e al loro menefreghismo.

Alessandro Roggi

Purtroppo vivo e in Belgio e non ho potuto partecipare di persona con la mia famiglia….mi dispiace. Comunque un grosso grazie agli organizzatori.

Ivo Mezzena

@ stefano f.

L’italia subisce da sempre l’educazione cattolica, che insegna l’ipocrisia come primo valore, il risultato è: 500 persone attive e orgogliose di essere agnostici, razionalisti, atei e laici combattivi, e milioni di persone che non credono ne in Dio ne nella Chiesa, ma preferiscono un quieto vivere nell’assoluta ipocrisia che gli è stata inculcata.
Il compito dell’UAAR (secondo me) è anche questo, svegliare le coscienze.
Oggi 500, domani milioni.

nostalgico

Fra le altre cose, vorrei far notare che a roma c’è un macello, questi giorni.
Molti che erano sicuramente interessati all’iniziativa e alle tematiche dell’Uaar sono andati alla manifestazione per il ritiro dall’Afghanistan a piazza Navona.
C’era poi l’iniziativa dei radicali (che, ripeto, l’hanno iniziata ad organizzare dopo quella dell’Uaar, che era stata lanciata da almeno tre mesi e cui i radicali, inizialmente avevano aderito e deciso di partecipare).
Inoltre era in corso lo sgombero del Vittorio Emanuele, un centro sociale con case occupate, mi pare, a Ostia, per cui altra gente è andata lì.
Poi ci sono altre mobilitazioni per una serie di sgomberi e altro, effettuati questi giorni.
Infine, mi pare di aver capito che alcuni abbiano comunque manifestato per la libertà di stampa, da qualche parte.

Sono stati venduti molti libri, oltre al materiale come spille e magliette. Molti vecchi numeri della rivista “L’Ateo”, eccetera.

Non ho i dati precisi, ma mi pare ci siano stati diversi sbattezzi e iscrizioni
QUindi si trattava di gente non dell’Uaar, soci, attivisti, eccetera.
C’erano molte persone da fuori roma, provenienti da altri circoli: Napoli, Salerno, diversi dalla Toscana, Marche, Bologna, Verona, Venezia, Novara. Poi altri che non so, perché non ho visto tutti. Almeno una dozzina i forumisti, provenienti da fuori Roma, eccetera.
C’erano anche persone NON iscritte venute da fuori: sicuramente da Venezia, Piombino, eccetera.
E parlo, ripeto, solo di quelli che ho visto e incontrato io.

Qualcuno vuole far caso, per favore, che l’iniziativa non ha avuto alcun risalto dai media “importanti”? Addirittura una radio “amica” di Roma ha rifiutato di mandare uno spot dell’iniziativa perché avrebbe potuto portare via gente da una loro serata che era in programma per la sera.

Sono stati fatti volantinaggi, mandate mail, fatte telefonate, trasmessi spot radiofonici.

Sicuramente l’annullamento del concerto (che era peraltro un altro canale di pubblicità e che, comunque, avrebbe dato un valore aggiunto, perché, ripeto, erano gruppi e musicisti sensibili alle tematiche dell’Uaar, quindi venivano per convinzione, vedi Paolo Ferrarini che è iscritto all’Uaar e che è comunque venuto per la manifestazione).

Se ci si “rallegra” non è per presunzione o perché si pensi sia stato raggiunto chissà che risultato. Semplicemente, con tutto quello che è successo e, soprattutto, considerando l’esiguità delle forze del circolo di Roma, che si è sobbarcato il grosso del lavoro organizzativo, per non dire tutto (e io sono uno di quelli che ha fatto meno).
Mettiamoci anche che era la prima volta, come è stato già detto.

Inoltre, per favore, non dimentichiamo che se non ci sono state più persone è soprattutto perché questo è l’andazzo generale…

Soqquadro

Era la prima manifestazione. E che non ha certo potuto avere l’appoggio pubblicitario dei media, dei partiti e dei sindacati. Mi ricordo una volta, da adolescente, nel TG regionale in ultima serata, ho visto uno dei primi gay pride. Saranno stati un centinaio di attivisti… Ora che non sono più adolescente, i gay pride sono in più città d’Italia e contano migliaia di partecipanti. Coraggio.

nostalgico

Ho lasciato a metà una frase sul concerto: ovviamente intendevo dire che l’annullamento del concerto, su cui certo ci sarà moooolto da discutere, ha certamente costituito un ulteriore elemento negativo, per la riuscita dell’iniziativa.

Popinga

Un bellissimo commento poetico del mio amico Orsopio:

http://arieccol0rsopio.blog.kataweb.it/2009/09/19/effetto-uaar/

li volevo vede’ come so’ fatti
l’atei e agnostici, li razzionalisti
oggi tenevano convegno, e infatti
ho scarpinato un po’, però l’ho visti

so’ posati sereni soddisfatti
inpuniti e decisi ma realisti
certo che so’ davero quattro gatti
antro che l’oceanici papisti

pe’ l’indole e pe’ er nummero, è evidente
armeno a me, che nun je la faranno
a cambia’, poco o tanto, l’esistente

ma un effetto comunque me lo fanno
me sento meno solo fra la gente
solo pe’ er fatto che so che ce stanno.

MENTULA

Soqquadro

paragonarare la vostra manifestazione a quella carnevalata oscena che sono gay pride mi sembra oltremodo squalificante!

Ulv

@ stefano f.

Non condivido. Il fatto che Roma sia una città di 3 milioni di abitanti pesa relativamente. Pensi che ogni manifestazione che si tiene nella capitale raccolga migliaia di persone? Ovviamente no. Il passaparola sicuramente c’è stato, ed è così che si è arrivati al buon numero di 500. Quante persone pensi che visitino questo sito – l’unico, ripeto, sul quale si è data notizia dell’evento – in un mese? Credo poche migliaia. La stragrande maggioranza di esse (me compreso), per le ragioni più disparate, non era e, verosimilmente, non sarà mai in grado di presenziare. Non ci sono tariffe agevolate sui treni per noi atei, né pulman in parte finanziati dai partiti o dalle parrocchie. Sarebbe bello sapere quante di quelle 500 persone venivano da fuori Roma. Pochissime, ne sono convinto. Ciò vorrebe dire che le non molte decine di cittadini romani che frequentano il sito UAAR sono riusciti a coinvolgere un gran numero di persone.

Ulv

@ Tutti

Prego non rispondere a MENTULA. Non badategli e se ne andrà annoiato.

Ivo Mezzena

@ Ulv

hai ragione, anche perché ci fosse un blog cattolico dove noi potessimo lasciare qualche commento contrario (e non trollate).

gianfranco

500 persone nn sono affatto poche.
va detto che le grandi manifestazioni sono quelle pompate dai media e con i viaggi offerti da sindacati e partiti.
i romani non ne sapevano nulla perchè nn c’erano manifesti e se togli quelli venuti da fuori non c’era romani, che sono abituati a manifestazioni continue e non ne vogliono più sapere.
vi assicuro comunque che sono più persone di quelli organizzati da militia christi, da forza nuova e dai radicali stessi….
ad un certo punto perfino i carabinieri dietro si erano avvicinati e prestavano attenzione, non so qualcun’altro lo ha notato.

Fabio

non ho potuto partecipare alla manifestazione del 19 a Roma per motivi di lavoro e mi dispiace; comunque invio un grosso GRAZIE agli organizzatori che , nonostante tutto, hanno mantenuto l’impegno. La prossima volta sarà più grande e partecipata; troppe cose remavao contro qesta scadenza, troppi altri eventi in concomitanza e poi il silenzio assordante dei media; perfino il MANIFESTO questa mattina e , nei giorni precedenti, non ha fatto menzione dell’iniziativa. Ed è preoccupante il silenzio dei partiti della sinistra (se ancora ne esiste una) : se non si fanno propri i temi della laicità non ci sarà nessun futuro per nessuna sinistra! Fabio Carrara

rosalba sgroia

Sul mio nuovo NERO ASSENSO 2 , cliccate sul mio nome, alcune immagini e video delle giornate UAAR, meeting e Porta Pia!

Un saluto a tutti
Ros

Carlo Brunori

Trovare 500 persone che assistono in piedi per 4/5 ore ad un susseguirsi di interventi oratori, per me è stato un ottimo risultato. Persino i Carabinieri si sono avvicinati per sentire meglio gli oratori, ed uno di essi ha preso al banchetto una copia dell’Ateo. Se il prossimo anno riusciremo a fare anche il concerto, il risultato sarà sicuramente diverso. Comunque la pensiate…. è stato bello esserci.
Carlo Brunori

nostalgico

A Ulv: circa il numero di persone venute da fuori scrivevo nel mio precedente intervento:
su cinquecento partecipanti, credo almeno centocinquanta venissero da fuori. In parte semplici iscritti Uaar, in parte attivisti dei vari circoli.
Come scritto, ho conosciuto diverse persone che venivano da fuori e che non erano neanche iscritte all’Uaar (alcune l’hanno fatto proprio al meeting).
E parliamo di una notizia che, fondamentalmente, fuori Roma è girata solo grazie al sito (che, ricordiamolo, è frequentatissimo).

Anche vero che l’andazzo è tale che ormai molte manifestazioni raccolgono poche centinaia d persone (e non solo quelle sulla laicità).
Il No-Vat 2008 fu un successone, ma allora c’era la questione del papa alla Sapienza, la faccenda di Eluana Englaro, eccetera.
Quest’anno è stato effettivamente un mezzo fiasco: parliamo una manifestazione cui partecipavano Facciamo Breccia/NoVat, Arcigay e Mario Mieli, radicali, giovani socialisti (non mi chiedete che pesci siano), partiti di sinistra (Prc, Sinistra Critica), eccetera.
Beh, forse duemila persone, se ben ricordo.
E, in proporzione, l’Uaar aveva uno spezzone notevolissimo: forse cento persone, del circolo di Roma, di quello allora neonato di Perugia, più alcuni toscani.

Quindi, valutare il successo o l’insuccesso non può essere questione di numeri in assoluto, va anche visto il contorno e le proporzioni.

Anche stamattina, a Porta Pia, su un centinaio di persone, almeno una trentina erano dell’Uaar, secondo la mia valutazione.
E’stato Francesco Paoletti a dirigere gli interventi, parlare per primo, introdurre gli altri oratori (radicali, Giordano Bruno, Associazione Mazziniana, il segretario Uaar Raffaele Carcano). Erano presenti anche alcuni bersaglieri (credo l’Associazione bersaglieri non abbia aderito per lutto), massoni di almeno due riti, l’associazione reduci garibaldini.

Insomma, il peso e la rispettabilità dell’Uaar a Roma sono abbondantemente riconosciute, anche in quest’occasione.

Il prossimo anno si replica, altro meeting (e stavolta con concerto, assolutamente!) e altra commemorazione di Porta Pia.

E state tranquilli che nel frattempo l’Uaar non starà girarsi i pollici o a discettare di filosofia, metafisica e antropologia religiosa….

Ulv

@ Nostalgico

Siccome sono ateo e so che per credere bisogna vedere, mi ritiro e accetto fiducioso quanto dici (il tuo post l’ho letto solo dopo). 🙂
Però siccome sono anche razionalista, ti chiedo: non sarà che quelle 150 persone erano tutte o quasi in qualche modo riconducibili ai circoli? I referenti UAAR sul territorio non potevano mancare, e nemmeno i più assidui frequentatori dei circoli provinciali. Qualcuno avrà poi portato qualche amico/parente non ancora iscritto (ecco la ragione, secondo me, di buona parte delle iscrizioni di chi proveniva da fuori). Quello che intendevo dire è che penso sia difficile per un semplice simpatizzante – come la maggior parte dei frequentatori del sito – che abita nel nord o nel sud italia prendere la macchina o il treno e partecipare a una manifestazione a Roma. Magari chi risiede in Lazio, in Umbria o in Toscana può farlo con più facilità, ma per gli altri può essere davvero un’avventura. Tutto qui quanto intendevo dire, e cioè che bisogna essere supportati da una macchina organizzativa davvero potente per portare a una manifestazione molta gente da tutta Italia.
Del resto lo spirito (si può dire?) della mia risposta era lo stesso della tua: far capire a tutti quelli che si sono dimostrati delusi dal numero di partecipanti che in realtà non è stato affatto un evento disastroso.

paola

io c’ero, con i miei due bambini ( erano gli unici!). Vorrei dire che a me il fatto che ci fossero poche o tante persone non importava x niente. L’importante era CHI c’era: era il nostro meeting! è stato il momento in cui ci siamo finalmente conosciuti dopo fiumi di parole in rete…è stato emozionante! Sapevo che lì c’erano tutte persone che condividevano il mio ateismo, il mio umanismo, il mio anticlericalismo. Ci sono stati degli interventi bellissimi: quello del Prof. Flamigni, del prof. Coppoli, di Laura Balbo. Un pò più arrabbiati quello di Grillini e di un esponente radicale ( che giustamente si lamentava di non aver potuto commemorare il xx settembre).Purtroppo ne ho persi altri, e anche i video interventi di due miei miti, Odifreddi e la Hack, ma vorrei ringraziare di cuore Rosalba, Roberto, Adele, Giorgio, Raffaele e tutti quelli che hanno creduto in questo progetto e lo hanno realizzato.
p.s. anche lì c’erano i catto-troll: un uomo ha chiesto a mio figlio di 9 anni chi fosse x lui gesù e lui gli ha risposto: ” x me una persona non molto importante!”
ciao a tutti ci rivediamo al convegno sulla laicità!

Dino D. T.

sono davvero contento per ieri,nonostante io abbia parlato sul palco non ero affatto impaurito,perchè mi son sentito a casa davanti a dei fratelli ke la pensano come me!!! è ho conosciuto molte persone simpatike , tra cui caterina di venezia e il simpaticissimo sardo (nn ricordo il nome sorry!!) ke era appena tornato dalla spagna..e per finire la supermitika signora friulana ke risiede a milano (di cui nn so il nome!!).Infine ringrazio l’uaar per avermi dato questa possibilità!!!

nostalgico

A Ulv: ripeto.
Sicuramente era gente che conosceva almeno un po’ l’Uaar, sapeva cosa fosse (altrimenti come avrebbe fatto a sapere del meeting?) ed era già vicina alle sue rivendicazioni e posizioni.
Probabilmente qualcuno aveva conosciuto l’iniziativa attraverso circoli locali, referenti, passaparola di amici e parenti.
Sicuramente non è che abbiano sentito una voce che dicesse loro “alzati, vai a roma, a piazzale ankara” 🙂

Comunque posso dirti per certo che c’erano almeno una ragazza di Venezia, una di Piombino, entrambe venute da sole, due ragazzi dalle Marche (non ricordo dove, comunque dalle parti di Macerata) che non erano iscritti.
Inoltre, un ragazzo di Novara, che è iscritto, ma che non ha un circolo nella sua città, eccetera. Almeno questi sono quelli con cui ho parlato io, che non ero allo stand.

In ogni caso, è proprio questo lo scopo dell’Uaar: far conoscere le sue iniziative, attrarre altre persone, eccetera.

Venire apposta a Roma non è sicuramente nelle possibilità di tutti, anche se si è fortemente motivati.
Sicuramente non è agevole quando non ci sia un grosso gruppo organizzato che si muova.
Infatti non penso nessuno abbia da criticare chi, abitando lontano, non sia venuto.

In effetti stiamo dicendo le stesse cose. 🙂

A Paola: sicuramente è stata anche un’occasione per incontrarci, stare insieme, conoscerci di persona, anche “tirarci su il morale”.

La manifestazione era anche per acquisire visibilità, farsi conoscere da altre persone (altrimenti l’avremmo fatta in un teatro, in una sala conferenze).
Ovvero anche perché passanti ci vedessero e si avvicinassero.
Purtroppo il posto non era particolarmente “felice”, in questo senso…
Piazza Farnese, ad esempio, sarebbe stata molto meglio (Campo de’Fiori ha valore simbolico, ma piazza Farnese è più grande ed è più facile anche mettere un palco).

Confermo, come ha scritto Gianfranco, che anche alcuni carabinieri, cautamente, si sono avvicinati allo stand, hanno comprato copie dell’Ateo, parlato e chiesto spiegazioni e infomazioni (per interesse personale, intendo, e non per “dovere”: i controlli erano già stati fatti in precedenza) sull’associazione, le sue rivendicazioni e posizioni.

Rudy

Si, eravamo qualche centinaio ma insisto nel dire che le circostanze degli ultimi giorni hanno posto una casualità molto sfavorevole.
Sarebbe il caso di sostenere l’un con l’altro tutti coloro che erano presenti e quelli che avrebbero voluto esserci, anzichè giocare all’auditel.
Sappiamo bene che vi sono manifestazioni di realtà enormemente più grandi (partiti, proteste, eventi istituzionali ecc.) che a volte constando di una decina di persone ma hanno ampia eco mediatica. Un obiettivo giusto, la scenografia corretta e una eventuale claque mercenaria; ecco, di tutti i presenti al nostro meeting nessuno era prezzolato, anzi moltissimi soci e simpatizzanti hanno affrontato viaggi, spese e magari scomodità per essere poi rinfrancati dalla loro stessa presenza. Mica è facile, senza avere pulman o servizi catering belli pronti 🙂
Questa è la vera ricchezza sulla quale lavorare, continuare a lavorare.
Perdersi in eccessive discussioni su numeri e riuscita, non fa onore all’impegno ed all’intelligenza di tutte quelle persone, di tutti noi.
Personalmente, ho avuto modo anche, con piacere, di dare un viso alle “identità da web”.

>P.S. x Mentula: le carnevalate oscene puoi vederle in qualunque chiesa e in vaticano organizzano pure il megahappening circense.

peppe

io c’ero! 500 persone c’erano sicuramente, ma anche di +, se cominciano a dire che ce n’erano 50 mi incazzo!! cmq mi ha sconvolto il totale disinteresse da parte di tv e giornali: non c’era nessuna telecamera, oltre a quella dell’uaar!

paola

io c’ero, con i miei due bambini ( erano gli unici!). Vorrei dire che a me il fatto che ci fossero poche o tante persone non importava x niente. L’importante era CHI c’era: era il nostro meeting! è stato il momento in cui ci siamo finalmente conosciuti dopo fiumi di parole in rete…è stato emozionante! Sapevo che lì c’erano tutte persone che condividevano il mio ateismo, il mio umanismo, il mio anticlericalismo. Ci sono stati degli interventi bellissimi: quello del Prof. Flamigni, del prof. Coppoli, di Laura Balbo. Un pò più arrabbiati quello di Grillini e di un esponente radicale ( che giustamente si lamentava di non aver potuto commemorare il xx settembre).Purtroppo ne ho persi altri, e anche i video interventi di due miei miti, Odifreddi e la Hack, ma vorrei ringraziare di cuore Rosalba, Roberto, Adele, Giorgio, Raffaele e tutti quelli che hanno creduto in questo progetto e lo hanno realizzato.
p.s. anche lì c’erano i catto-troll: un uomo ha chiesto a mio figlio di 9 anni chi fosse x lui gesù e lui gli ha risposto: ” x me una persona non molto importante!”
ciao a tutti ci rivediamo al convegno sulla laicità!

Roberto Grendene

500 partecipanti e’ il dato della questura

abbiamo effettuato il primo meeting dei non credenti in divinita’, ma che pensano che, con gran fatica, si possa far diventare questo un paese laico e civile.
una prima tappa che comunque fa storia: nessuno prima d’ora ci aveva provato

Il paragone con i pride, dal punto di vista numerico, mi sembra calzante, e promettente.

Mi e’ stato riferito che un funzionario della polizia, quando ci ha chiesto la scaletta degli interventi, si e’ sincerato che non ci fosse musica dal vivo, perche’ una ordinanza la vietava. A parte questa nota, a mio avviso contano di piu’ e non sono affatto una miseria 500 partecipanti ad un meeting che e’ durato dalle 15 alle 20:30 rispetto agli eventuali spettatori di un concerto gratuito che avrebbe avuto pubblico a prescindere da chi lo offriva.

DanielaG

quest’anno non sono potuta venire, ma il prossimo anno ci sarò sicuramente, questa manifestazione è un primo importante inizio, grazie a quelli che hanno partecipato e che sopratutto a coloro che l’hanno organizzata

coccoina

Se allunghi l’occhio vedi anche chi non c’è, con la coda dell’occhio: altro che 500!
E quelli che nemmeno ne hanno bisogno di dire il loro non ci credo bene circostanziato e ci sono anche loro lo stesso, e sono tanti, dov’è che li mettiamo? Io, per esempio, e che da Roma sono anche lontano.
E quelli annidati corrosi dal dubbio dentro e zitti e che si rimpiattano, si rodono, mai una gioia? Ci sono anche quelli di chi si converte all’ultimo tuffo, dalla paura di non esser niente – va bene! – ma son niente.
Un saluto.

enrico mini

Almeno 504. Quei quattro siamo io, mia moglie e i miei figli (famiglia decattolicizzata) che pur non essendo presenti fisicamente eravamo comunque presenti.
Per la prossima occasione vedremo.

unbeliever rimini

GRAZIE A TUTTI. Sono molto contento della giornata trascorsa ieri insieme ai miei compatei perché ho finalmente partecipato a un meeting in cui mi sentivo tra i miei simili, persone in grado di pensare con la propria testa. Ho avuto l’occasione di conoscere di persona (e di dare loro quindi un volto) tanti amici di cui leggo tutti i giorni i commenti o le mail; ho stretto la mano a Valentino Salvatore, Maurizio Mei, Silvano Vergoli, Isabella Cazzoli, Giorgio Villella (e tanti altri che sarebbe lungo citare), ho avuto così la prova che esistono davvero, non sono personaggi di fantasia, frutti dei miei meccanismi proiettivi.
Ho avuto occasione di ringraziare di persona i professori Presidenti Onorari per il loro impegno e per la loro presenza al Meeting.
Ho potuto finalmente guardare negli occhi i soci UAAR a cui mi sento più vicino per affinità caratteriale o per il comune sentire civile; ho potuto incontrare molti soci che non avevo ancora avuto il piacere di conoscere prima; spero che abbiano sentito nel trasporto del mio saluto la stima, l’affetto e la solidarietà che porto loro per lo sforzo quotidiano che profondono per perseguire gli scopi statutari dell’associazione e in generale per difendere la laicità dello Stato e la libertà dei cittadini di non professare alcuna religione o di avere un credo, se lo desiderano.
Infine, ringrazio tutti quelli che hanno contribuito con il loro impegno alla realizzazione dell’evento, sia coloro che hanno profuso il loro tempo, le energie nervose e la passione in un imprescindibile apporto fattivo, sia quelli che hanno semplicemente manifestato la loro adesione alle tesi propugnate al meeting con la sola presenza in piazzale Ankara.
Credo, infatti, che il meeting 2009 – a cui auguro una pletora di sèguiti – sia stato un successo specialmente in virtù di quello che ha significato per i partecipanti e nella vicinanza di coloro che non erano presenti fisicamente ma erano lì con il cuore. Sono certo che il prossimo anno costoro faranno di tutto per esserci di persona. E anche loro se ne sentiranno arricchiti.

p[ i]

Un grande evento, di quelli che fanno la storia. La messa in posa di un primo mattoncino che in futuro si speri diventi un castello. Spero che nei prossimi anni la manifestazione evolva in un PRIDE vero e proprio, con una marcia per la città, che ci dia il massimo dell’esposizione, e che trasmetta idee, ma anche un senso di positività ed energia. E mediaticamente un Pride sarebbe più difficile da ignorare di un evento statico organizzato in un parcheggio. Sarebbe una buona idea costituire subito un comitato organizzativo per pensare fin da adesso come fare di un piccolo raduno fra soci un botto mediatico l’anno prossimo.

Popinga

Un botto mediatico l’anno prossimo: picconare le mura vaticane! Io mi offro (e-mail conosciuta dai responsabili)

Angelo

pochi, non molti, ma devo dire che personalmente sono tornato a casa soddisfatto degli interventi, delle persone con cui ho parlato, dai visi sorridenti e sereni che ho visto.
io abito a Montemurlo provincia di Prato e sono tornato a casa convinto di attivarmi a livello locale per coinvolgere altre persone interessate ai nostri propositi.
contattatemi se abitate vicino potremmo incontrarci per organizzare qualcosa.

Roberto Grendene

@ p[ i]

una sorta di pride con marcia nella città.
proposta da considerare
l’anno prossimo avremo anche il congresso nazionale, potremmo unire le due cose (anche se organizzare a Roma un congresso potrebbe risultare molto piu’ costoso)
Chi conoscesse sponsor e’ invitato a segnalarceli!!!

Clau66

Poca brigata, vita beata! …siamo una minoranza, ma se ripensate a ciò che cantava De Andrè sulla “maggioranza” ci possiamo consolare. Forse un cambiamento lo vedranno i Ns. figli.

paolo1951

500 persone non sono affatto poche… vorrei vedere quante ne riuscirebbe a portare la chiesa ad una messa che dura 5 ore … senza poter offrire nessuna promessa di miracoli, di immortalità, di un paradiso molto “materialistico” (ancorché assurdamente irreale)… e magari anche la possibilità di concreti vantaggi economici in terra…
I 500 che sono andati a “Liberi di non credere” erano veramente uomini & donne … “DI FEDE”!

andrea

complimenti a tutti per l’iniziativa e la mia ammirazione a coloro che hanno partecipato. La piazza, però, mi pare che venga vissuta e vista come un momento di aggregazione e non sia efficace per suscitare consenso e interesse. Forse è il caso di utilizzare più risorse per iniziative a maggior valenza mediatica (ateobus per es) in modo che la prossima manifestazione anzichè 500 saranno (o magari saremo…) 500.000.

p[ i]

@ Roberto
Ci vogliono sponsor, ma anche la partecipazione delle altre realtà sociali e culturali. Noi ci siamo sempre ai gay pride in giro per l’italia. Dov’erano le associazioni gay e laiche a Liberi di non credere? All’evento dell’UAAR alla fine c’era solo l’UAAR! Da soli non credo che faremo tanta strada, bisogna trovare il modo di coinvolgere molta più gente, con una campagna convincente, insistente e un messaggio forte. Il congresso è una cosa che rimane sempre un po’ nell’ambito inter-nos, secondo me. Vedrei molto meglio una settimana ben organizzata di eventi, conferenze, dibattiti, CONCERTI, che precede la giornata del meeting. Proprio come si fa ai pride, appunto.

Giacomo Grippa

Per tutte le incombenze fronteggiate e risolte da Paoletti ritengo doveroso indirizzargli un grande grazie.
Se non ci fosse Francesco non so se sarebbe stato possibile realizzare l’iniziativa nazionale.
Siccome sappiamo che lui non si risparmia e lavora oltre misura, un consiglio potremmo dargli: non sfibrarti, riduci gli stress.
Se istituissimo un premio al dirigente che più ha lavorato, cosa potremmo dedicargli?
Non un’ altra Breccia, perchè nella prima già cadde un Paoletti?
Col dispiacere per non aver potuto partecipare al meeeeting, rivolgo un caro saluto a tutti.

Murko

bravi ! io purtroppo ero reperibile a milano.. maledetto lavoro e chi l’ha inventato..

rik

Io sono stato alla manifestazione di Porta Pia del 19 settembre organizzata da anticlericale.net.

Eravamo 150 circa, con contorno di carabinieri e digos in borghese a controllare che non facessimo il coreo vietato dalla questura.

C’erano almeno 3 parlamentari dei Radicali Italiani (Bernardini, Poretti, Perduca), Mina Welby, Sergio Stanzani ed alti.

Felipe-bis

500 è una cifra davvero ottimistica, si e no eravamo la metà.
Devo rimarcare anch’io, come già fatto nei giorni scorsi, che dividersi in più manifestazioni è stata una vaccata enorme, questa è anche una guerra mediatica. C’é da imparare da quest’errore. La prossima occasione di una certa rilevanza sarà il no-vat, cerchiamo di non perdere anche questa occasione.
Quanto al meeting, l’intervento che io sottolinerei di più è stato quello della Balbo: ovvero come raggiungere gli “altri”, che tra di noi è inutile che ce le contiamo, siamo sempre d’accordo – e ci mancherebbe.

Ecco, se dovessi dare a tutti noi un “compitino” da qui al prossimo meeting e non solo, sarebbe questo: unità dei laici(sti) e comunicazione con gli “altri”.

Felipe-bis

Ovviamente anch’io ringrazio gli organizzatori e chi ha partecipato, a parte tutto è stato un bel pomeriggio.

darik

ho aggiornato il gruppo” roma 19 settembre 1° meeting nazionale uaar” su facebook; adesso si intitola:

” in attesa del 2° meeting nazionale uaar”

gli iscritti al gruppo precedente sono stati avvisati.

vorrei ke il numero crescesse da 140 a qualke migliaio.
pensate alle potenzialità mediatike di fb e aderite (e fate aderire)

Sandra, Roma

Quello che ho notato io e’ che Sergio Rovasio si e’ preso un ampio spazio di intervento pro-radicali al sit in UAAR, ma se andate a vedere sulle news del sito radicale al link http://www.radicali.it/cerca_exec.php?fields=1&type=1&group_set=0&titolo=tutte+le+notizie non trovate neanche uno straccio di accenno al sit in UAAR, per il 19 e 20 settembre si parla solo delle iniziative radicali ..
Io al sit in UAAR c’ero e devo dire che e’ stato realizzato in modo eccellente, tenuto conto che molti partecipanti sono cittadini senza esperienza di organizzazione di eventi e di discorsi in pubblico. C’e’ stata la possibilita’ di conoscere quasi tutti i dirigenti, onorari e non, dell’associazione. C’e’ stata la possibilita’ di ascoltare molte testimonianze su attivita’, esperienze e motivazioni degli aderenti, in una panoramica a trecentosessanta gradi della sistematica ingerenza della Chiesa cattolica nella vita amministrativa, politica, professionale e privata dei cittadini della Repubblica italiana. La testimonianza finale di Margherita Hack e’ stata semplice ma efficace, commovente, bellissima. E voglio dire il mio apprezzamento al socio di Ginosa per il suo contributo.

Paul M.

Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno! 😉
A me la manifestazione e’ piaciuta tantissimo!
Eravamo circa 500 ma non mi preoccuperei piu’ di tanto del numero…insomma!500 su un totale di 4000 iscritti o 6000 simpatizzanti che dir si voglia, e’ comunque una discreta percentuale!
Immaginate gli iscritti alla CGIL….Immaginate il numero dei presenti alle loro manifestazioni….piu’ o meno ci siamo! 😉
E il bello e’ che stiamo crescendo tanto!

La manifestazione ha avuto come ospiti un sacco di persone di cui io avevo sentito solo parlare o che avevo solo letto tra le ULTIMISSIME. Sono stato felicissimo di vederle di persona…Un esempio? Il Prof. Coppoli!! 😉 … ma anche tantissimi altri!
E’ stata una giornata di approfondimento totale dei temi UAAR, dove siamo stati tutti insieme, pacificamente, serenamente e concentrati sui nostri diritti e doveri.

Mi auguro che l’UAAR non demorda e sono gia’ in attesa del prossimo evento “LO SBATTEZZO” 😉 dove mia auguro, oltre ad una decisa partecipazione degli amici gia’ incontrati ieri e l’altro ieri, anche la partecipazione di tutti coloro che non hanno avuto modo di essere presenti!
W la UAAR….W lo stato libero e LAICO!! 😉

Paul M.

Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno! 😉
A me la manifestazione e’ piaciuta tantissimo!
Eravamo circa 500 ma non mi preoccuperei piu’ di tanto del numero…insomma!500 su un totale di 4000 iscritti o 6000 simpatizzanti che dir si voglia, e’ comunque una discreta percentuale!
Immaginate gli iscritti alla CGIL….Immaginate il numero dei presenti alle loro manifestazioni….piu’ o meno ci siamo! 😉
E il bello e’ che stiamo crescendo tanto!

La manifestazione ha avuto come ospiti un sacco di persone di cui io avevo sentito solo parlare o che avevo solo letto tra le ULTIMISSIME. Sono stato felicissimo di vederle di persona…Un esempio? Il Prof. Coppoli!! 😉 … ma anche tantissimi altri!
E’ stata una giornata di approfondimento totale dei temi UAAR, dove siamo stati tutti insieme, pacificamente, serenamente e concentrati sui nostri diritti e doveri.

Mi auguro che l’UAAR non demorda e sono gia’ in attesa del prossimo evento “LO SBATTEZZO” 😉 dove mi auguro, oltre ad una decisa partecipazione degli amici gia’ incontrati ieri e l’altro ieri, anche la partecipazione di tutti coloro che non hanno avuto modo di essere presenti!
W la UAAR….W lo stato libero e LAICO!! 😉

Massi

Bella giornata, pochi ma di qualità.
Mica fatti in serie come quelli che vanno a portar ‘l moccolo.

AlexJC

come ho scritto sul mio blog (vedi: http://www.civiltalaica.splinder.com) sono stato molto deluso che anche l’UAAR sia caduto nel gioco della demagogia degli eroi morti in afghanistan.

500 persone non sono tante ma neanche pochissime, tuttavia prima di imbarcarsi in queste avventure credo sia il caso di pensarci un po’ di più… io le risorse le utilizzerei per altro.

nostalgico

A p [i] : sponsor non credo proprio l’Uaar riesca ad averli facilmente.
Del resto si è vista la “pressione” di tono mafioso attuata per impedire di fare gli ateo bus.
E’più facile che trovi sponsor un gay pride, che costituisce anche (sottolineo ‘anche’) un bacino di “consumatori”.

Il miglior sponsor per Liberi di non credere erano i gruppi che avrebbero dovuto fare il concerto, eccellenti testimonial (specie i Ratti, molto popolari a Roma e dintorni e non solo), ma che con una splendida zappata sui piedi non sono più stati fatti suonare…
Circa la “settimana” che proponi, esiste già: la Settimana Anticoncordataria, che si fa da anni. Certo, forze, numeri e mezzi sono esigui, quindi non può essere una cosa grande come quella che proponi, ma si cerca di fare proprio quello.

A Paola: beh, i radicali (magari non tutti, ma molti si) sono fatti così. Credono di essere il sole al centro del sistema solare: tutto gira intorno a loro.
Il resto deve servire solo a mostrare la loro grandezza e sostenerli nella loro missione di unti del signore.
Niente di strano, in questo…

A Felipe-bis: li ho contati e stracontati: cinquecento sicuri (visto anche che alcuni andavano e altri venivano, peraltro, nel corso delle ore), se proprio dobbiamo insistere su questo dato.

A parte questo, temo proprio che tu non lo sappia: Liberi di non credere era in programma da almeno tre mesi, erano stati invitati praticamente tutti, grandi e piccole organizzazioni, senza muri né preclusioni.
La cosa dei radicali è stata organizzata dopo.

Prevedibilmente (come scritto da Rik che parla di centocinquanta persone) è la loro ad essere stata un flop, se proprio si vuole parlare di numeri.

L’Uaar da sempre cerca di lavorare con tutti, alla pari, senza voler comandare (ma anche senza farsi comandare da altri) e cercando di coinvolgere altre realtà e di collaborare con tutti. Sono sempre state fatte iniziative con partiti (incluso il Pd, se proprio dobbiamo dirlo) ed altre associazioni, come la Luca Coscioni, Libera Uscita, eccetera.

Qualche mese fa si era addirittura aderito ad un piccolo (ovvio) sit in fatto dai Giovani Socialisti, non mi ricordo per quale questione inerente la laicità o altro, a Roma (non potei andare per ragioni di lavoro).

L’Uaar è in ottimi rapporti con Mina Welby e Beppino Englaro, ma non ha mai cercato di “contenderli” (ad esempio in quest’occasione, dato che Mina Welby era con loro) ad altri.
Se c’è una cosa che proprio non può essere detta dell’Uaar è che sia chiusa o settaria o abbia desideri di protagonismo.

Non è all’Uaar che va dato il “compitino”, semmai ad altre piccole organizzazioni che in più occasioni, almeno a Roma, hanno fatto ostruzionismo all’Uaar, per paura che rubasse la scena, e che cercano sempre di porsi in antagonismo e concorrenza (peraltro senza averne le carte…)

E anche al No-Vat stai tranquillo che non abbiamo mai “perso anche quest’occasione”. Ci siamo sempre stati, con striscioni, bandiere, eccetera.
Come ho già scritto, anzi, quest’anno lo spezzone dell’Uaar era uno dei più grandi. Semmai è l’intero No-Vat che era stato un mezzo fallimento, rispetto al precedente (il che dimostra come i metodi e progetti di Facciamo Breccia e soci siano di corto respiro e prospettive piuttosto limitate).

L’Uaar, al No Vat di quest’anno, secondo me ha solo sbagliato a lasciarsi superare da altri due spezzoni che, con una certa arroganza, le sono passati davanti, incuneandosi e piazzandosi davanti, lasciandola alla coda del corteo (non voglio ora dire chi fossero).
Eppure, per “quieto vivere” (mia interpretazione) si è lasciato fare…

Ma ci sei tu alle iniziative dell’Uaar, in genere??

Fine dell’intervento “polemico”.

Boris

500 è il dato ufficiale della questura, quindi saremmo stati almeno 5.000. 😀

A parte gli scherzi, non mi aspettavo nè più nè meno che quello che ho visto. Anzi, considerato che ci sono stati miliardi di fattori contrari e colpi di sfortuna, sono piuttosto soddisfatto dell’esito dell’evento.

Da un punto di vista personale, invece, sono rimasto assai entusiasta. Bellissime persone, interventi interessanti, un sacco di risate.

Non vedo l’ora che arrivi il 19 settembre 2010, anche se fossimo soltanto 501.

nostalgico

Leggo in un commento inviato in http://cronachelaiche.blog.kataweb.it/2009/09/20/la-breccia-dimenticata/ :
“Mi permetto di sottolineare come è stata toccante la cerimonia del 19 pomeriggio a Porta Pia dove i radicali hanno evidenziato il parallelo tra i soldati che aprirono la Breccia e i militari di Kabul, entrambi impegnati a sconfiggere regimi oscurantisti.”

Senza riaprire la discussione sui militari uccisi, a volte (si fa per dire) trovo alquanto difficile fare cose insieme a queste persone…

max

sono stato presente al meeting e devo dire che mi è molto piaciuto. Ho consosciuto persone simpatiche, ho ascoltato interventi interessanti. Peccato solo che in conclusione è mancato il concerto.
Nonostante una giornata del genere (con i fatti dei giorni precedenti), nonostante uno spazio piuttosto decentrato, nonostante il periodo, nonostante il concerto saltato, mi sembra che l’iniziativa sia venuta molto bene. Vorrei ringraziare per il loro impegno i militanti del circolo di Roma. Spero che a questa manifestazione venga ripetuta periodicamente. E… forza ragazze/i.

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