L’emergere di uno squadrismo giornalistico anti-laici ed anti-scienza

La Chiesa cattolica, si sente dire di questi tempi, condanna il peccato ma non il peccatore, e dunque la bestemmia e non il bestemmiatore, l’assassinio e non l’assassino, il meretricio e non il semplice “utilizzatore finale”; e così via. Camillo Langone (“critico di professione e nell’animo, oltre che fervente cattolico” che “ogni domenica varca la soglia di una chiesa con il taccuino in mano alla ricerca della messa perfetta” e che dal suo sito invita i navigatori a contattarlo “per brevi elogi e inviti a manifestazioni che prevedono un gettone di presenza”), preferisce forse invece attaccare con decisione le persone più che le loro idee, mostrandosi così un polemista della più aggressiva specie. E ne fornisce un riprovevole esempio su “Libero” del 20 settembre 2009, con un suo articolo contro Piero Angela, per l’occasione bocciato sul tavolo della storia assieme a Camillo Benso conte di Cavour.
Tralasciando quest’ultimo, sul quale conviene si pronuncino gli storici, quale sarebbero le colpe del nostro amato Piero? Quella di essere anticattolico (o meglio ateista, e forse addirittura ateo), darwinista, riduzionista, e soprattutto nepotista ed intoccabile; ma anche di predicare, dal suo pulpito televisivo, cose interessanti quanto “il manuale di istruzioni di una fotocopiatrice“ a folle adulanti di minorenni ballerini ed impasticcati; ed infine di portare “inconcepibili calzini bianchi”.
Per colmare la misura, anche il figlio-nepote del presentatore viene crocifisso senza sconti. In primo luogo perchè colpevole di parlare gesticolando eccessivamente: allargando troppo le braccia, o sollevando oltre misura le mani. Neanche fosse Pio XII (che invece, ‘beato’ lui, secondo i cattolici, quanto più si atteggiava divisticamente -in stile cinema muto- tanto più era ‘ieratico’, magniloquente ed affascinante, anziché “comico” e “ritardato” come Alberto).
Attaccare Piero Angela non è però agevole, essendo da decenni uno dei migliori giornalisti televisivi italiani; certamente uno dei più rigorosi nel coniugare correttezza dell’informazione e stile espositivo; uno al quale non sfuggirebbe mai un plurale come “i carceri”; uno che ha guadagnato il pubblico con lo stile impeccabile e la solidità dei contenuti, mai con l’arroganza ideologica; uno che non rigira la frittata come i preti in carenza di argomenti.
Eppure (udite, udite, quale accusa e colpa!), la premiata e “ben affiatata” ditta-famiglia Angela sarebbe, secondo Langone, alla inutile ricerca del famoso “anello mancante” fra la scimmia e l’uomo; o peggio fingerebbe artatamente, sapendo di non potere riuscire nell’impresa, al solo scopo di confezionare “millanta puntate” dei suoi programmi. Cosa che neanche il sacro Graal! né le migliaia di sciocchi volumi sulle madonne apparizionarie globetrotter!
Ma, ben sappiamo, quando si vuole denigrare qualcuno la semplificazione è d’obbligo: basta isolare dal contesto un paio di frasi o di scritti (come sosteneva Voltaire) per capovolgere qualunque ritratto ed interpretazione. Così la sequenza evolutiva che ha portato all’uomo viene riassunta maliziosamente da Langone nell’accoppiamento di due “ornitorinchi” che generano Miss Italia: eventualità che al nostro sembrerà ovviamente ben più ridicola della sicura nascita di Adamo da una sputacchiera in argilla.
Ad un tratto Langone sembra cambiare tono; confessa di avere un poco scherzato. In realtà, la colpa maggiore di Angela sarebbe quella di essere un “integralista del metodo scientifico” incapace di accorgersi che partendo da queste basi ideologiche “si impicca con la sua stessa corda”, giacchè “se un fenomeno per essere credibile deve poter essere riprodotto in laboratorio, l’evoluzione della specie è plausibile come l’esistenza degli unicorni”. Con buona pace della comunità scientifica mondiale (e non di pochi revisionisti) questa logica denigratoria è fin troppo semplice: chiedere sempre a chi usa il metodo scientifico l’inconfutabile prova delle prove, mentre a chi crede in astrusità di fede basterebbe citare un qualunque passo della Bibbia (per quanto contraddetto da altri, o razionalmente contraddicibile).
Citato Angela, stranamente, non viene invece citata la creatura forse più amata da Angela, ovvero il CICAP. Omissione, a mio avviso, non certo inspiegabile. Qui infatti Langone dimostra di avere ben appreso da Superquark che i felini, con strategia predatoria vincente, non attaccano mai il branco, concentrandosi invece sull’individuo isolato. Attaccare per intero il CICAP non gioverebbe, perché è molto più variegato nelle persone; o forse perché lì, almeno a prima vista, non si intravedono nepoti né riprovevoli calzini bianchi; o forse, e più probabilmente, perché al CICAP non si tocca l’argomento fede, e dunque non appare avversario pericoloso quanto i gruppi atei o anticlericali.
A riprova di questo, viene invece tirata in ballo l’UAAR, quella che “riempie di scritte gli ateobus”. Il povero Langone è ovviamente male informato (forse sta troppo in chiesa, e non ha tempo per guardarsi intorno!), perché, come tutti (tranne qualche clericale) ben sanno, in Italia non è mai circolato nessun Ateobus, e ciò per colpa grave di varie appendici secolari della moderna Inquisizione di Santa Romana Chiesa, agenti in nome e per conto della ‘libertà di espressionei riservata all’unica ‘verità’ riconosciuta dal papa. E paradossalmente ne fa le spese il povero Danilo Mainardi (“fissato con l’idea che l’uomo è uno scimpanzé leggemente meno appassionato di banane”) che viene strettamente associato all’UAAR, nel cui ambito si è espresso solo sporadicamente, piuttosto che a Quark e Superquark dove invece è immancabilmente presente. Evidentemente si tratta di una accurata scelta strategica; dalla quale si intuisce che, ancora una volta, il vero bersaglio di tutte queste accuse sono i non credenti in genere, più che la persona di Angela (“vecchio positivista alle soglie della pensione”), che mai, almeno a mia memoria, ha professato una sua fede o una sua non fede in una qualche trasmissione televisiva.
La ciliegina finale è il procurato allarme di ritrovarsi un giorno ad abitare in Via o Piazza Piero Angela. Figurarsi! Come potrebbe succedere in un paese nel quale non si riesce neppure ad avere una via Darwin, e si è financo proposto di cambiare l’intitolazione all’unico istituto superiore (di Rivoli) che porta questo nome!
Per chi non lo sapesse, questo Longone è autore di una sorta di guida Michelin delle messe, nella quale, presumo, si valuta quale farina sia più consona alla transustanziazione, e quale vino renda più gradevole l’ostia; se in chiesa sia installato il climatizzatore, e se l’accompagnamento musicale sia politicamente corretto; se la predica rispecchi l’etichetta, e se gli abiti dei celebranti siano griffati; e via dicendo. Questo si che è fondamentale e serio!
Ma finiamola qui; giacchè di questi tempi chi non è allineato alle maggioranze parlamentari rischia risarcimenti milionari se divaga sul personale!
Preoccupiamoci piuttosto di riflettere su quanto di veramente importante traspare da questo ignobile scritto contro Angela e contro l’UAAR, ovvero analizzando le intenzioni più che le parole (le sciocchezze infatti si commentano da sé) e teniamo ben presente quanto l’emergente integralismo cattolico si associ ad un fascismo risorgente: ebbene, pagine come questa, nel clima politico di questi giorni, connotano uno squadrismo anti-laici ed anti-scienza, che ambisce ad esserne il braccio combattente.

Francesco D’Alpa

(22 settembre 2009)

Archiviato in: Generale, UAAR

78 commenti

Federico

Accanimento contro Angela e contro l’UAAR?!?
Ma a me sebra che molto raramente si parla di Piero Angela e dell’UAAR.
Quindi mi riesce difficile pensare ad un accanimento.

Rinaldo

Buongiorno a tutti è la prima volta che scrivo su un vostro blog. Se i cosiddetti “credenti” che criticano Piero Angela avessero un miliardesimo della sua intelligenza e cultura, vivremmo senz’altro in un mondo migliore. Detto questo mi permetto di andare fuori tema, colgo l’occasione per esprimere un mio desiderio circa una battaglia fondamentale da condurre tutti insieme: fede o no, dio o no battiamoci affinchè il clero paghi le tasse come tutti! Secondo le stime del prof. Odifreddi se ciò accadesse la pressione fiscale per famiglia calerebbe del 40%! Grazie per lo spazio concessomi. Rinaldo.

Emanuela

L’unica cosa che mi viene da dire di fronte a quest’articolo è “molti nemici, molto onore”!! 😉
Per il resto, il succitato scribacchino è solo uno dei tanti organismi mononeuronali che affollano le redazioni dei giornali italiani e le aule del Parlamento…. Purtroppo.

Bruno Gualerzi

E’ il frutto di questo papato, troppo spesso considerato in difficoltà. Lo sarà anche nei confronti del clero progressista e dei veri laici, ma non si tiene abbastanza in conto di come stia recuperando – non alla fede, che non interessa che pochi ingenui – ma all’esteriorità e alla superstizione tanti fedeli, dando voce ‘finalmente’ a tutta una cattolicità mai veramente convinta delle, per altro poche, novità introdotte dal Vaticano II. Altro che papa teologo! Usa la teologia come strumento per legittimare, presso una massa di fedeli che non ne capisce gran che, un ritorno ai bei tempi in cui non si chiedeva di capire, ma di credere e basta.
E non a caso viene messo da parte – come il pezzo di D’Alpa richiama – uno dei punti di forza del papato giovenneo, cioè la condanna del peccato e non del peccatore. Non è un gran che per un non credente, ma più che sufficente per mettere in crisi una fede religiosa tutt’altro che salda e che potrebbe essere influenzata pericolosamnete dal ‘peccatore’. E in questo senso, è più che naturale il connubbio col fascismo. ‘Credere, obbedire, combattere’: quale slogan si adatta meglio di questo al disegno restauratore?

Greg Petrelli

Certo è che Angela è indifendibile sui calzini bianchi: una purissima macchia nell’onore del cavaliere probo e laico che lo condannerà a vita. Non si può tollerare: da domani mitra e pastorale;una saio o una tonaca. Abiti che più si addicono per presenziare alle cerimonie (o porta a porta,quello che volete ) televisive !

Prezioso

Dar voce a questi novelli Torquemada è oltremodo sconveniente: la loro massa critica di fedeli neo-analfabeti (cresciuti illuminati dalla tv) non si ciba del loro sapere. Loro sono persone refrattarie, riluttanti della cultura in generis. Il cattolico medio non legge i giornali, e se gli capita un giornale tra le mani non va oltre alla lettura dei titoli e delle didascalie delle fotografie.
Solo i fondamentalisti, che sono una sparuta -ma vociosa- minoranza, attingono veleno da questi scritti. Il cattolico medio va a puttane senza recriminare, ruba dove e come può, e se ne frega di questi sofisticati sommelier ecumenici la cui esistenza ignorano, se non evitano.
Non diamo loro spazio: Piero Angela svetta dall’alto, vola alto nel cielo grazie alle enormi qualità che ha sempre mostrato di possedere. Non sarà un tracotante cuculo a impensierirlo, lui vola oltre.

bismarck

@ Bruno Gualerzi

Non penso che questo papa stia recuperando tanti fedeli, anche perchè chi era contro ha trovato altri lidi (tradizionalisti). Adesso queste persone tornano all’ovile ma rimangono una minoranza. Non ti preoccupare che le chiese son sempre più vuote, i matrimoni in chiesa sempre meno, sono questi i numeri che contano. La chiesa già con gp2 aveva avuto una grande mediaticità ma oltre le piazze ben organizzate non è andata, non ha fermato l’esodo. Ratzinger non ha nessuna possibilità di ribaltare la situazione, può solo tenersi stretti i suoi 4 gatti tradizionalisti, non di più. Anche i movimenti tipo focolarini etc stanno cominciando a essere visti come non ortodossi nella loro dottrina (e a buon veduta visto che, come le sette, sono un sistema parassitario che succhia la linfa vitale – i fedeli più fedeli – della chiesa, non danno niente in cambio anzi chi esce da queste realtà e di solito la grande maggioranza non sta più di 5/6 anni poi perde la fede).
Purtroppo noi vediamo anche fin troppo bene la realtà della politica italiana ma questo non cambia il fatto che la chiesa nella società è sempre più marginale e alla fine col tempo (perchè purtroppo c’è nè vorrà ancora molto) tutto questo avrà delle conseguenze anche sul piano politico.
Salutoni atei.

korova

.. che dire… vomito!!! … su langone camillo.. ovviamente!!

:sick:

ilaria

mi piace la frase finale ” la chiesa nella societa’ è sempre piu’ marginale”
aspettiamo la completa estromissione dalla societa’!!

Antonio

Io Angela lo farei senatore a vita. Se accadesse scoppierei in lacrime per la gioia. Vabbè, siamo in Italia, lo so, ma in fondo sognare non costa nulla.

Paul Manoni

Complimenti per l’articolo al nostro caro Francesco D’Alpa 😉
Davvero puntuale nella difesa del caro Angela e nell’approfondimento delle critiche/cialtronerie mosse nei confronti dell’UAAR.

Ma il calunniatore al soldo di Libero, l’avra’ letto questo articolo di risposta
alle sue sce-menze????????
SICURI CHE NON SIA IL CASO DI SPEDIRGLIELO, SEGNALARGLIELO
O FARGLIELO AVERE IN QUALCHE MODO??????

alberto tadini

per Bismarck
secondo me non si tratta del fatto che la ccar stia recuperando o meno fedeli. Secondo me non cercano la quantità ma la qualità, nel senso che alla ccar interessa molto di più una serie di provvedimenti legislativi che affermi e sottolinei il proprio potere nei confronti dello stato italiano. e questo “gioco” sta riuscendo molto bene. tutti i politici, praticamente nessuno escluso (forse, ma non sempre, i radicali) sono proni ai voleri vaticani.
per il resto si fanno forza sul “desiderio di superstizione”, cioè nella necessità taumaturgica di credere sperando nel miracolo da parte della massa.

centra poco, ma leggi qui: http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie/articolo-9402.htm
è indice del desiderio di “non capire” nel senso (secondo me) di non voler spiegare la realtà perchè può far paura. e la ccar su questo ci marcia!!!

bruno dei

@ antonio
Angela senatore a vita? Uhè, ma che hai fumato?
Ringrazia Dio (è proprio il caso) che ci ha evitato di avere senatore a vita Mike Bongiorno, piuttosto.
Coi tempi che corrono il prossimo senatore a vita sarà il Gabibbo.
Un saluto.

anonimox

Io ho sempre guardato Piero e Alberto Angela fin da bambino senza pensare a loro con l’astio di Longone, anzi ritengo i loro programmi tra i pochi seri in televisione. La sua opinione e i suoi toni mi dispiace sono solo suoi e non della Chiesa Cattolica perchè non mi risulta che lui non sia nè prete, nè vescovo, nè membro della curia romana con titolo di voce in capitolo.
@ bruno
“E’ il frutto di questo papato, troppo spesso considerato in difficoltà” qui il Papa non vedo cosa c’entri
“un ritorno ai bei tempi in cui non si chiedeva di capire, ma di credere e basta.” è tutto il contrario di Ratzinger
“uno dei punti di forza del papato giovenneo, cioè la condanna del peccato e non del peccatore.” presa direttaente da Pio XII nella “sacro vergente anno” nel capitolo “Condanna dell’errore e carità per gli erranti “

michele

Sono d’accordo con Paul Manoni, il ‘giornalista’ in questione dovrebbe essere messo di fronte alla sua abissale faziosità e stupidità!
Stupisce di come ci si possa accanire così tanto con una persona corretta e pacata come Alberto Angela, che persnalmente posso ringraziare per avermi avvicinato da piccolo all interesse per la natura 🙂
Complimenti a D’Alpa per l’articolo, esaustivo e davvero puntuale; temo però che il ‘giornalista’ (ripeto le virgolette, d’obbligo) di ‘libero’ (qui ci vorrebbero ancora più virgolette, oltre che la minuscola) riesca a capirlo;mi viene da pensare che si debba attuare una traduzione in rutti, ormai diventata la lingua in cui governo e relativi lacchè si esprimono ogni giorno.

anonimox

@alberto tadini
se fosse realmente così sarebbe meglio sinceramente scomparire, che senso avrebbe puntare sulla qualità e non sulla quantità in una democrazia, se realmente volesse ottenere potere si accomoderebbe allo spirito del tempo i motivi non vanno ricercati quindi nel potere politico

Bruno Gualerzi

@ bismarck
Non è detto che il disegno riesca, ma, almeno in Italia, c’è un clima conservatore-reazionario che non ha niente a che fare con la fede o con i riti più ‘spirituali’, ma che viene alimentato dal un bisogno di trovare un punto fermo e, di fronte a certe scadenze, non si rivolge nemmeno più ad una politica per altro già asservita, ma alla mamma di sempre: la chiesa. Credo anch’io che la religione come impegno che richiede coerenza sia sempre più disertata, ma, come ho detto più volte, alla crescita dei non credenti fa riscontro purtroppo un speculare crescita, non tanto dei credenti, ma di quanti trovano pur sempre nella religione un riparo che non trovano nel libero pensiero. Insomma, spero tanto di sbagliarmi, ma l’aria che si respira, almeno in Italia, non mi sembra troppo salubre. Dicevo in Italia; non credo in Europa, almeno quella occientale, ma i segnali che arrivano dall’Europa orientale e dal cosiddetto terzo mondo, non sono molto incoraggianti. Non è detto che sia la chiesa cattolica a beneficiare di questo clima, ma la sua lunga esperienza unita ad una organizzazione che nessun altra chiesa può vantare, ha ancora molte carte da giocare.
Ho sempre davanti agli occhi uno come Gino Strada, che si professa non credente (almeno così mi pare di aver sentito), sicuramente per trovare comunque aiuti per la sua straordinaria opera, porsi in fila per omaggiare il papa. Se uno come lui che potrebbe mettersi in concorrenza con la chiesa per questo impegno assistenziale, ne ha invece bisogno, vuol dire che la chiesa è ancora potente. O comunque senza reali alternative in certi campi
Spero sempre di sbagliarmi, ma tante vicende sembrano confermare le mie sensazioni.

Il Fauno

Penso invece che il prossimo senatore a vita sarà il gorilla del Crodino.

anonimox

“mettersi in concorrenza” questo sicuramente non è lo spirito di Gino Strada

agnese l'apostata

che tedio con sta storia degli adolescenti drogati e discotecari.ugabuga padrone,certo,padrone,è tutto come dice lei,padrone
peccato che sta gente non abbia mai niente da dire,eppure,miseria,che seguito ha
l’uaar riempie di scritte gli autobus?accidenti siete dei taggari folli e io non l’avevo capito! 😀

Emanuela

Purtroppo non credo che Piero Angela sarà mai senatore a vita: di senatore a vita intelligente e dotato di cervello uno (la Montalcini) è pure troppo. Chiedere due cervelli in Senato è chiedere troppo!!

Bruno Gualerzi

@ anonimox
Non mi interessano tanto gli atti ufficiali (encicliche e simili), quanto il tipo di testimonianza religiosa che ha caratterizzato l’uno o l’altro papato.
Quanto poi c’entri il papa in questo rigurgito clerico-fascista, non è che occorra molto per averne conferma. Lo credo bene che ogni persona pensante, credente o non credente, si dissoci dalle trivialità di questo Langone… che intanto però le fa circolare sicuro di trovare un consenso, anche esteso, in una certa cattolicità. A sua volta legittimata dall’alto.
Non mi risulta almeno che un cattolicesimo come quello che esprime Radio Maria – pur non approvato da tanti credenti – sia sconfessato dalla gerarchia. Che non sconfessa nemmeno il culto tutto pagano di padre pio.

Bruno Gualerzi

@ anonimox
“‘mettersi in concorrenza’ questo sicuramente non è lo spirito di Gino Strada”.

Infatti, cosa dicevo? Ma mi rivolgevo a chi – atei, non credenti – non tiene conto di quanta forza di attrazione ha pur sempre la chiesa per certe attività di cui mantiene saldamente il monopolio.

giancarlo bonini

Per la nomina di Piero Angela a senatore a vita, temo non vi sia da farsi illusioni di sorta.
Racconto una mia esperienza. Qualche tempo fa, assieme a Repubblica era in vendita una raccolta in molti volumi dedicata alle persone più note o in qualche modo degne di riconoscimento per le loro attività. Il primo volume era in omaggio e,trattandosi della lattera A, andai subito a cercare Angela Piero. Neanche l’ombra. Alla voce Angela figurava tale Angela Merici, suora.
Pensai che la mancanza del nostro Angela dipendesse dal fatto che per fortuna lui era ancora in vita, ma mi cascarono letteralmente le braccia vedendo che invece era dedicata mezza colonna al prode Alonso, plurivincitore di gran premi automobilistici……
Inutile dire che NON ho comperato quelle pubblicazioni.

Spinoza

è tutto così triste…si sparano castronerie in giro e nessuno confuta colui che lo fa. Anzi, gli si dà anche retta ! Presto arriveranno a dire che “non ha tutti i torti” perché effettivamente “Piero Angela è troppo ateo”, finché non si dichiarerà l’ateismo reato…sempre che non lo si abbia già fatto…

Marco C.

Se Camillo Langone giudica Piero Angela e la sua trasmissione non corrette, non oso immaginare qauli siano i suoi riferimenti.

Fose Voyager, che ha osato affermare una vergognosa falsità storica e negazionista, ossia che i catari non sono stati uccisi per volontà della chiea ma per semplici scontri feudali, quando la missiva del legato pontificio che diede l’ ordine per la strage è fieramente esposta nei musei vaticani.

Non faccia fatica ad immaginare che i suoi modelli siano questi. Pace ai neuroni suoi.

Ateosofia

L’unico – inevitabile – difetto di quest’ottimo articolo di Francesco D’Alpa è quello di dare troppa importanza a scribacchini clericali che non la meriterebbero.

bismarck

@ alberto tadini

I radicali sono sempre quelli che si sono battuti contro il clericalismo, se ogni tanto qualche battaglia sembrava comune (immigrazione, pena di morte etc) rimane la politica anticoncordataria che fa testo.
Concordo comunque pienamente sulla genuflessione dei politici italiani che cercano di avere in mancanza di idee e politiche serie (mancassero i problemi da risolvere dico io) legittimazione oltretevere come se quelli là fossero titolati a dare imprimatur anche alla politica e naturalmente noi paghiamo.

@ Bruno Gualerzi

Ma non saprei cosa dirti, se è per la paura dobbiamo dirci che la gente legge anche molto gli oroscopi, tanto per dirne una. Comunque non credo che la chiesa sia più percepita come mater et magistra come una volta anche perchè i fatti che la discreditano piano piano la stanno indebolendo. Forse la cosa ti sembra più nera perchè i media da noi sono quelli che sono, i politici sono dei baciapile e allora tutto sembra tramare contro ma i dati sui matrimoni e battesimi mi sembra che attestino che poi la gente fa quello che si sente di fare senza interferenze chiesofile. Il problema è che le cose si svolgeranno nel lungo periodo e nel breve cioè da un anno all’altro non ci si accorge che comunque la chiesa da noi è in crisi profonda (ti consiglio di leggere “se dio resta solo” di francesco peloso, vaticanista scrive per l’agenzia di stampa Adnkronos e per il quotidiano La Sicilia, lindau editore uno sguardo dal di dentro della ccar e credimi la vedono nera)

Paul Manoni

@Marco C.
Di Catari pero’ in giro non ce ne sono piu’ e pertanto e’ difficile che qualcuno si lamenti…
La chiesa invece e’ viva e vegeta e piu’ ingerente che mai…soprattutto nella TV! 😉
Insomma….facile far ricadere le colpe sui morti! 😉
Ciao
P.S: Voyager come trasmissione fakaka’ catari o non catari 😀

robby

ha proposito di transinformazione scatenata da pdl e amici in generis …glieri sul messaggero.dove si trova la rubrica del gervaso …si predicava in risposta a lettore che il laicismo a detto del gervaso(famiglia spirituale di feltri)..aveva creato dopo lo scontato maoismo stalinismo..ecc..opla il franchismo puro e duro..incredibileììììpovero montanelli.3 giorni sul avvenire leggo che il el salvador ohh a ratificato il testo della costuzione che prevede l arresto fino a 2 anni sul aborto..anche in caso di rischio della vita della partoriente..col giubilo del vescolo locale..e il suo commento”a vinto la vita”..a detta di cio penso tra poco farnno il premio nobel per la guida alle messeììPS el salvador oh santo domingo la nazione articolo sul avveniredel 18,9 ,2009.rubrica esteri

Diego

Io su questi avvenimenti ci rifletto, tanto. Ma a quanto pare sono dalla parte della minoranza. Questo paese si avvicina pericolosamente al baratro socio-culturale, al fondo del barile dal quale non ci si rialza più se non con la violenza.

Paul Manoni

@Diego
Non si puo’ mica andare ad incendiare tutte le sedi dell’ACR o gli oratori con le molotov! 😉
Che cavolo, gli rinfacciamo di aver messo al rogo degli innocenti, e poi facciamo peggio?!?!
Meglio dargli l’esempio ed insegnargli cos’e’ il rispetto, l’ugualianza, l’umanesimo, la scienza e quant’altro con l’esempio, piu’ che con la violenza!
Altrimenti questi muli da soma quando la smettono???
Rischiamo di farli tutti martiri e sciropparceli per altri 2000 anni!!!
No,no…Autorevolezza, non autorita’ 😉

Felipe-bis

Facciamo una colletta e regaliamo a Piero un paio di calzini che facciano pendant con l’abito. Così magari Langone si tranquillizza…

crebs

@Paul Manoni
Se non è accompagnato da un gettone di presenza non lo prende in considerazione

Celestino V°

ma anche di predicare, dal suo pulpito televisivo, cose interessanti quanto “il manuale di istruzioni di una fotocopiatrice“.
Piano, piano con le parole , io ho fatto per 36 anni il tecnico su fotocopiatrici e stampanti e vi assicuro che il manuale di istruzione della fotocopiatrice è molto interessante specialmente per i clienti più inbranati.

stefano f.

la messa perfetta, vi rendete conto? uno che gira per trovare la chiesa dove si celebra una messa perfetta come fa a pensare?

juan valdez

Sono andato a leggermi l’articolo di Langone su Libero e ho scoperto che Angela è stato recentemente insignito del premio Cavour a Santèna provincia di Torino. Consiglio a tutti gli amici del blog di andarsi a leggere quello che questo giornalista scrive su un uomo come Cavour, che sicuramente non sprizzava acqua santa da tutti i pori ma indubbiamente sapeva quali erano i mali dell’Italia, non per niente il principio “libera chiesa in libero stato” lo ha elaborato lui sapendo molto bene che forza retrograda e totalitaria si nascondeva all’ombra del cupolone.
Cavour aveva capito pienamente che la nostra nazione per svilupparsi doveva essere uno stato laico e non confessionale, uno stato in cui il raziocinio fosse messo al servizio del progresso e il progresso sociale e civile non potesse in alcun modo prescindere dal rispetto delle posizioni e degli ideali di tutti i cittadini in opposizione se necessario a dogmi e credenze di natura religiosa che da soli possono paralizzare l’evoluzione di un organismo statuale anche e soltanto inframmettendosi nei campi scientifici e filosofici.
Questo Langone lo sa bene ed è per questo che attacca Angela e l’Uaar; non tanto per le tesi che questi soggetti espongono quanto per il fatto che le espongono e sono capaci di sostenerle e metterle in discussione e quindi di farle diventare patrimonio comune di tutti coloro che non vogliono accettare supinamente verità altrui ma vogliono cercare la propria verità, pagando se necessario di persona, ma affermando con questo atto la propria indipendenza morale e intellettuale.
Proprio per questo motivo Piero angela diventa un bersaglio ottimale. Un antico signore, di antica educazione e antica tolleranza che si è permesso di diffondere la cultura scientifica e……..senti senti di diffondere la cultura storica in Italia, in quest’ultimo caso senza osannare nessuno e sottolineando i difetti e le verità nascoste di tutti, papato compreso.
Anzi mi par di capire da questo attacco che colui che non piace a Langone più che l’Angela scientifico e positivista sia L’Angela storico neutrale e nemico delle storiografie di regime e delle allegorie di servi furbi.

stefano f.

x juan valdez

concordo con quello che dici di Angela ma consentimi di aggiungere che spesso, sapendo di camminare sulle uova, metafora per indicare il grado di clericalismo assoluto raggiunto dalla rai, certi programmi su Roma antica e le “stragi di migliaia di cristiani” mi sono parse un pò sbilanciate a favore del “padrone” 😉 nulla di male quando si lavora per televatican1 comunque…

roberta

il prete che celebra la messa perfetta che riceve in premio?
(don alberto,ci faccia un pensierino!) ^__^

Brian di Nazareth

Beh, tutto sommato è da tanto tempo che la chiesa non lancia una crociata contro coloro che non la pensano come loro. E a quanto pare questi insolenti atei, agnostici e razionalisti cominciano a dar fastidio. Nostalgici del medioevo?

marco.g

Qualificare questo tale come “emergente” mi pare un po’ troppo, quale che sia il suo campo…

roberta

ma perche’ costui si puo’ contattare solo per brevi elogi?
e se qualcuno volesse fargli un elogio lungo,lunghissimo?^____^

roberta

qualcuno ha la bonta’ di spiegarmi che c’entra il colore dei calzini in questa faccenda?
e’ troppo pretendere la liberta’ di calzino???

andrea

ma cosa si può sperare da un paese che ritiene scientifico un programma come voyager?! tanto ragazzi l unico modo per uscirne è l educazione dei piu piccoli chi ormai c’è dentro difficilmente, se non con le proprie forze, ne esce…

per tutti gli altri una bella motosegata al tronco e via dal loro caro creatore (così sono martiri e finiscono direttamente a leccargli i piedini o sbaglio?!)

Il Santo

Con buona pace di Langone, una tesi è considerata scientifica quando esiste la possibilità di dimostrarla falsa tramite prove inoppugnabili (falsificabilità), e non di “ripeterla in laboratorio”. La teoria dell’evoluzione è falsificabile, il “creazionismo” no: dunque la prima è una teoria scientifica, e il secondo sono parole a vanvera.

Forse qualcuno avrebbe dovuto guardare più spesso Quark al posto di Voyager.

gianfranco

ma su Roberto Giacobbo non ci sono commenti di Langone??

Certo che se è un pericoloso sovversivo Piero Angela non so cosa possa pensare di Mario Tozzi, che non fa mai mistero di quello che pensa…

Luigi Riboldi

Il problema di questi sciagurati che raccontano queste cose è che riescono a far presa in un popolo di ignoranti, che in modo acritico accettano l’idea che tra scimmia e uomo esiste ancora un anello mancante. Siccome nel bel paese gli ignoranti abbondano e di scienza si studia ancora molto poco, la presa è facile.
Mi onsola che si mettano all’attacco di Angela e dell’UAAR, perché questo significa che la scienza fa loro paura e che sanno che può scioglere come un gelato al sole le loro idee.

Giorgio

Una cosa riempie il mio animo di uno sconcerto sempre crescente quando leggo scritti come quello di Camillo Langone: la totale incomprensione del mondo reale.
Egli avrà ben usato un computer per redigere quel testo, o quantomeno una macchina per scrivere, e sembra proprio non capire che tali strumenti non crescono spontanei nei campi, ma sono tra i tanti frutti di un sapere scientifico e tecnico che si è accumulato per millenni.
Egli non si rende conto, e non è certo il solo, che ogni banale aggeggio di uso quotidiano presuppone una montagna di conoscenza sulla materia ed il suo comportamento, conoscenza a sua volta spiegata ed utilizzata attraverso una montagna di equazioni e di formule.
Quando egli scrive cose come (vedere http://www.libero-news.it/articles/view/574706)

“A me, più o meno sobrio, Angela faceva solo sbadigliare, lui e i suoi animali, lui e i suoi pianeti, lui e i suoi esperimenti.”

non si rende neppure conto che sta dando la misura della sua limitatezza, della sua incomprensione del mondo reale, del suo essere un alieno che parla di cose, ed utilizza oggetti, della cui natura non capisce nulla e che anzi la cui natura rifiuta, pur se continua a parlarne e ad usarli.

E se fossero solo fatti suoi, beh pazienza. Il guaio è che con quelli come lui tocca avere a che fare, confrontarsi. E come si fa, se sono persi nel loro mondo di fantasia? Da dove si comincia?

Bruno Gualerzi

@ Bismarck (e quanti pronosticano una decadenza delle religioni)
Ecco cosa ho trovato in merito alla presunta decadenza delle religioni. Naturalmente non è oro colato: si stratta di una breve recensione di un libro già recensito da Scalfari col quale non concordavo per niente, come non concordo con la ‘ricetta’ proposta qui alla fine. Ma evidentemente c’è anche chi vede le cose in modo diverso.
Io comunque spero sempre di sbagliarmi.

“Dio è morto? Sembra proprio di no. Gli appartenenti a una delle quattro maggiori confessioni sono passati dal 67 per cento della popolazione mondiale del 1900 al 73 per cento del 2005 e si ritiene possano diventare l’80 per cento nel 2050. È solo uno degli aspetti di quel ritorno del sacro che è stato definito come post-secolarismo, e che risponde alla crescente confusione e solitudine dell’individuo nella vita contemporanea: non è un caso che negli Stati Uniti Obama abbia vinto le elezioni riaffermando in senso progressista la propria fede. In Italia, invece, il dibattito rimane sul terreno dello scontro fra truppe acriticamente fedeli alla Chiesa e indiscriminati combattenti per la laicità, una guerra inutile e dannosa per tutti. I laici che rifiutano di prendere atto del ritorno identitario delle religioni finiscono con il perdere consensi nella società, anche quando portano avanti giuste battaglie. Mentre la Chiesa, arroccata in una difesa disperata e a volte prepotente, ignora una richiesta di spiritualità che rischia di venir soddisfatta altrove. L’unica salvezza è cambiare rotta in nome dell’apertura reciproca. E forgiare una nuova cultura laica, un liberalismo al plurale che sappia lottare contro ogni integralismo ma anche accettare il ruolo delle religioni come rafforzamento e complemento dello Stato liberale. E affrontare la vera sfida che attende i laici: riempire di senso il vuoto lasciato dalle ideologie, che minaccia di inghiottire le nostre società.”

Matalo

Camillo Langone, con una retorica così povera, non fa che impantanare il proprio carrozzone. Vedrete che salteranno giù in parecchi.

Laurentia

Al di là della credibilità di determinate stime (è già difficile sapere come la pensano gli Italiani, immaginiamoci il mondo!) la chiave del progresso è proprio nel riconoscersi come persone meritevoli di ascolto anche se l’ avversario è scarso di numero e rappresentatività, anche se rappresenta una cultura che per noi sta finendo. Io credo che non si tratti di riconoscere il ruolo delle religioni da parte dei laici o il ruolo dell’ ateismo da parte dei cattolici, ma di riconoscere gli uomini che sono portatori di questi valori. E sia i veri liberali che i veri credenti sanno che chi ci osteggia, in realtà ci aiuta. Purtroppo crescono, almeno come energia disgregatrice, tutti i movimenti che credono nella soppressione delle culture avverse o diverse. Grazie, Bruno, per lo spunto e la riflessione.

bismarck

@ Bruno Gualerzi

Il problema l’hai centrato benissimo ahi noi, ovvero la quantificazione di chi è religioso e chi no, il problema delle statistiche. Ma guardiamo all’Italia, ti pare che il 96% della popolazione sia veramente cattolico? In Germania per esempio, e lo sappiamo dalle statistiche sulla Kirchensteuer sappiamo che il 38% è di nessuna religione perchè non la paga ed è un trend in calando per le chiese. Non bisogna prender per oro colato tutte le statistiche visto poi che per esempio quelle cattoliche sono ampiamente artefatte. Purtroppo è proprio qui il problema, i dati che vengono presentati sono molto inaffidabili, soprattutto quelli delle confessioni religiose. In ogni caso per noi è meglio riferirsi ai paesi che conosciamo Europa, Usa etc. Per esempio negli Stati Uniti la “confessione” che ha avuto percentualmente dal ’90 maggior successo è quella ateo-agnostica vedi i precedenti articoli che sulle ultimissime uaar sono stati pubblicati. Bisogna stare molto attenti a queste cose e guai impiccarsi ad una sola versione dei fatti. Le religioni mi sembra che ultimamente hanno avuto grande esposizione mediatica ma questo non si traduce automaticamente in aumento della religiosità, come già sopra avevo scritto la percentuale di matrimoni civili in Italia ad esempio è molto aumentata dagli anni ’70 pur avendo avuto nel mezzo un papa mediatico come gp2. E non mi sembra che il trend si sia interrotto, se guardiamo poi a chi sceglie l’ora di religione (o chi è obbligato a scegliere l’ora di religione) alle superiori ben il 15% o più non la sceglie e il trend di chi non si avvale è in crescita nonostante il governo faccia di tutto per opporsi a questa situazione. Se la religione non avesse problemi dubito che il vaticano si muoverebbe come sta facendo, lo fa perchè sà che nella società i cattolici sono oramai minoranza (e neanche tanto ampia come minoranza).

gianni leone

Non condivido la posizione,seppur interessante ed apparentemente inevitabile,espressa dal signor Gualerzi,circa l’apertura reciproca,il tanto caldeggiato e necessario “dialogo”.Ho sempre sostenuto che il dialogo,fondamento di ogni cultura democratica,non possa avvenire tra soggetti che non abbiano la capacità intellettuale di ascoltare e di interagire.Non credo si possa dialogare con persone che alla soglia del 2010,quando ormai si conosce l’intima composizione della materia,credono ancora a delle ridicole superstizioni che non hanno nemmeno la dignità di essere raccontate come favolette ai bambini.Ritengo purtroppo che in tale contesto,che reputo disgustoso,si debba convivere ancora a lungo,ma sono fermamente convinto che tutto ciò possa essere superato solo con lo studio individuale perchè solo da esso si è liberi di pensare senza obnubilamenti di sorta;mi si potrebbe obiettare che tanti credenti sono anche persone di cultura:ma,evidentemente,non hanno studiato abbastanza!Permettetemi di manifestare tutta la mia solidarietà al grande Piero Angela,i cui programmi seguo da sempre e che ritengo una delle persone più intelligenti d’Italia.

don alberto

per rassicurarvi, posso garantirvi che l’unica statistica valida
(essendo parola di dio), sulla consistenza della chiesa
è espressa in luca 12, 32: “… piccolo gregge …”

don alberto

mio buon francesco
prova a digitare via Darwin
e poi dimmi se è vero che
“… non si riesce neppure ad avere una via Darwin…”.

PS: capisco che magari per chissà quali motivi
devi alimentare i tuoi complessi di persecuzione,
ma perchè noi dobbiamo sorbirci certi risibili articoli?

Maxtorque

Plaudo a quanto scritto dall’amico D’Alpa, sull’insulto pubblicato da libero all’ottimo Piero Angela, non avrei potuto fare meglio. Mi rammarica sottolineare però che già Domenica, nell’ultimissima relativa all’autore e al suo articolo, si sprecavano i commenti nei confronti di questo povero ignorante, paladino della religiosità e mi sembra oltremodo eccessivo dedicare ancora spazio e tempo a costui.

Dispiace anche che nessuna nota sia stata fatta sul sito, relativamente alla trasmissione Porta a Porta del 21 u.s., relativa all’ultima uccisione di una giovane donna musulmana, rea di non seguire il costume della sua comunità, dalla quale emergerebbero ben più interessanti temi di discussione sull’avvento e lo sviluppo religione islamica in Italia.

Maxtorque

@ don Alberto

Sono certo che tu vorresti che tutte le strade e le piazze fossero intitolate a quei personaggi di spicco facenti capo alla nota Associazione Religiosa di cui tu fai parte, e che nessuna, sia invece dedicata a persone che non sono mai state gradite dalla stessa. Tutto a quei Santi che voi dite Martiri e sopratutto Vergini … eppure mi piace pensare che i persecutori di questi santi, spesso pagani o peggio atei, dorante il martirio abusarono abbondantemente della verginità di costoro… 😛

Bruno Gualerzi

@ gianni leone
Solo per dirti che del testo proposto a me interessavano solo i dati – ovviamente discutibili – circa l’aumento o la diminuzione degli appartenenti alle maggiori confessioni, questione sulla quale si era sviluppato un dibattito tra alcuni partecipanti al Blog.
Per il resto nemmeno io credo al dialogo interreligioso e nemmeno intereculturale, e puntavo su altro (che qui non merita riprendere) per affrontare il problema.

Giovanni Enrico

Beh per risolvere il problema di quale vino renda più gradevole l’ostia transustanziata, sicuramente esisterò da qualche parte una Summa Teophagica….

nemo

Effettivamente i calzini di Piero Angela sono inguardabili…

Per il resto, se suscita tanto livore lui, che è sempre stato fin troppo “moderato” secondo il mio avviso su certe questioni… mi pare ovvio che Ateobus e Darwin scatenino parossismi di rabbia!

gabriele zamparini

Varrebbe la pena leggere (o rileggere) un libro di un giornalista americano, corrispondente da Roma, e pubblicato del 1996 da Baldini & Castoldi. Ne scrivo oggi sul blog:

Oltre il melodramma. Come prepararsi alla manifestazione per la libertà d’informazione di sabato 3 ottobre

Non andate a Piazza del Popolo il 3 ottobre senza aver prima letto Penne, Antenne e Quarto Potere; non riuscireste a godere del melodramma inscenato per voi dai “tanti finti giornalisti che popolano il giornalismo italiano”.

LINK: http://zamparini.wordpress.com/2009/09/23/oltre-il-melodramma-come-prepararsi-alla-manifestazione-per-la-liberta-dinformazione-di-sabato-3-ottobre/

fresc ateo

BRUTTI ATEACCI , QUANDO IMPERERETE CHE LA TERRA STA FERMA E ANCHE IL SOLE .GUAI PASSARE LE COLONNE D’ERCOLE .E RICORDATE CHE TUTTE LE MALATTIE SONO UNA PUNIZIONE DI DIO.
GUAI A CHI MANIPOLA PROVETTE E INVENTA CURE.GLI UMANI DEVONO SOFFRIRE E MORIRE SOFFRENDO DIO LO VUOLE. QUESTO E’ IL VERO ILLUMINISMO E SE NON DARETE RETTA AL PAPA VERRANNO CASTIGHI INIMMAGINABILI. TUTTI I NOVELLI INQUISITORI PRONI AL SOGLIO.

fresc ateo

ALTRA FORMA DI ILLUMINISMO E DI VERA SANA SERIA VITA ILLUMINATA E’ IL RITO CHE SI RICHIAMA AL CANNIBALISMO ,PRENDETE E MANGIATE QUESTO E’ IL MIO CORPO. PS PORTA IL NERO.

alfonsotoscano

AMO QUESTA PARTE:

eventualità che al nostro sembrerà ovviamente ben più ridicola della sicura nascita di Adamo da una sputacchiera in argilla.

francesco d'alpa

@ don Alberto

Conosco bene quante (poche) strade sono dedicate a Darwin nei capoluoghi d’Italia. Non a caso nel 2008 ho lanciato in UAAR e tramite L’ATEO una campagna nazionale per ottenere nuove intitolazioni.
Questo è il mio breve articolo di allora
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Onorare Darwin nella toponomastica
Darwin, che ha inciso come pochi sul pensiero moderno, è raramente onorato nella toponomastica italiana. Nei capoluoghi di provincia gli sono dedicate solo otto strade: a Milano, Bergamo, Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Arezzo, Roma, Cagliari. Il suo nome è ignorato in città sede universitaria come Torino, Genova, Firenze, Napoli, Bari o Palermo.
Freud condivide la medesima sorte, con solo otto menzioni (Milano, Trieste, Reggio Emilia, Rimini, Napoli Lecce, Siracusa, Cagliari). In questo caso spicca il silenzio di Roma.
È lecito suppore che, in una nazione tanto clericalizzata, questo ostracismo dipenda proprio dalla loro importanza come teorici di un mondo desacralizzato. Altri uomini di scienza hanno infatti ben diverso risalto: Galileo (con 62 menzioni), Archimede (29), Copernico (23), Curie (17), Newton (13), Cartesio (12).
Nella sua posizione di retroguardia, Darwin vale sostanzialmente più o meno quanto Lutero (7), Alberto Magno (5), o quanto la Madonna di Fatima (8) e quella di Lourdes (7). Ma non ci sono piazze Darwin o Freud; mentre esistono ben tre piazze o largo Fatima (Milano, Varese, Taranto), ed una piazzetta Lourdes (Asti).
Ovviamente la toponomastica dipende molto dagli umori e dall’arbitrio dei politici, mentre la cultura è altra cosa; quindi verrebbe da supporre che sia invece rispettata nelle sedi appropriate. Ma una breve incursione fra gli istituti statali di istruzione superiore ci dimostra che non è così. Sugli oltre 5000 iscritti sul database ministeriale, uno solo è intestato a Darwin (e nel 2007 ne ha addirittura celebrato la nascita!), ovvero il Liceo Scientifico di Rivoli (TO). Ironia della sorte, questo Liceo non sfugge all’assedio clericale, giacché si trova in via Papa Giovanni XXIII e addirittura condivide la struttura con due istituti professionali intitolati al vescovo Oscar Romero.
Ma sappiamo bene che in Italia i grandi innovatori sono valutati anche in base al loro zelo religioso. A quota zero, fra gli istituti secondari, troviamo infatti il povero Freud, in compagnia di Nobel, Linneo (cui pure sono dedicate tante strade), Fleming, Voltaire, per citarne alcuni.
Tanto per avere una idea dei numeri, va bene a Galileo (73), Marconi (69), Leonardo da Vinci (36), Einstein (15); e se la passano tutto sommato discretamente Pascal (12), Archimede (11), Pitagora (11), Copernico (10), Curie (9).
Va invece decisamente male a Newton (4), Cartesio (4), Spallanzani (3), Golgi (2), Morgagni (2), Malpighi (2), Aristotele (1), Democrito (1).
Uomini di chiesa come Don Milani (8 dediche) sembrano invece valere più di Russell (5), Rousseau (1), Piaget (1), Kant (1), che condividono la posizione con Allende (cui è intitolato un Liceo scientifico a Milano), prima di Lutero (0) ed Alberto Magno (0), appena sopravanzati da Platone (2) e Luther King (3). Ad Erasmo da Rotterdam sono intitolati due Istituti, quasi alla pari con la Montessori (3) e sorprendentemente più di Pestalozzi (0).
Darwin merita decisamente di più; e non solo le viuzze di periferia, ma i viali, le piazze importanti, i nuovi licei; come si addice ai grandi. Diamoci da fare, in vista dell’anniversario del 2009!
F. D’Alpa
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La mia attuale frase “Come potrebbe succedere in un paese nel quale non si riesce neppure ad avere una via Darwin, e si è financo proposto di cambiare l’intitolazione all’unico istituto superiore (di Rivoli) che porta questo nome!” si rferisce al fatto che dopo di allora tutte le petizioni UAAR sono state ignorate, perfino nelle grandi città (Firenze, Verona, Venezia, Catania).
Nel frattempo, paradossalmente, era stato chiesto il cambio di nome dell’unico istituto superiore d’Italia intitolato a Darwin, in favore di un ragazzo morto tragicamente a scuola.
Come vede, non parlo a vanvara.

Cordialità
Suo ‘buon’ Francesco D’Alpa

Simplicius

Dall’articolo emergono a mio avviso la povertà mentale e morale di Langone. Purtroppo i destinatari di certa carta igienica spacciata per un Libero Giornale spesso mancano del senso critico e della volontà necessarie a smascherare certi esercizi di disonestà intellettuale.

Celestino V°

Io ho mandato il link a questa pagina a Camillo Langone via e-mail.Chissa’ che con tutti questi spunti non faccia un po’ di autocritica e si ravveda, magari confessandosi e pentirsi di tutte le scempiaggini dell’articolo di cui sopra.

roberta

per fortuna non sono piu’ una ragazza…metti che qualcuno mi regalava questo libro..^___^

WE NEED PROTECTION

Ha ragione da vendere Camillo Langone quando afferma che la religione cattolica non è sessofobica; ma essa anzi ritiene che si possa avere tutti i rapporti sessuali che si desiri, basta osservare rigorosamente alcuni particolari minimi, quasi insignificanti, ossia: 1° i partner devono appartenere ad ambedue i sessi; 2° devono essere sposati in chiesa con cerimonia religiosa; 3° devono evitare qualsiasi forma di contraccezione; 4° devono assolutamente evitare sesso orale ed anale; 5° l’uomo deve assolutamente evitare di gettare il suo seme fuori dall’utero della donna.

Paolo

Questo Longone non poteva che scrivere su “Libero” e per fortuna che c’è “Libero”, altrimenti qua ci si annoia. Questi attacchi demenziali a Piero Angela ci fanno ridere e ci mettono di buon umore.

Bruno Gualerzi

@ Paolo
Hai pienamente ragione dicendo che questi sproloqui ci fanno ridere e divertire… c’è però meno da ridere quando si considera che molti, e comunque molti più di noi, li prendono sul serio.

Emanuela

Ma tra l’altro mi chiedo: se questo individuo si ammala, da chi va a farsi curare? Da un medico (cioè uno scienziato) o va direttamente a Lourdes senza manco passare in ospedale??

tomaraya

@ francesco d’alpa
a bolzano c’è una scuola media in lingua tedesca dedicata a pestalozzi.
e i calzini bianchi sono ganzissimi, soprattutto perchè li puoi lavare con la candeggina e ad alte temperature. decisamente igienici

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