Altari nel Comune di Paternò (CT), una lettera di Pietro Galvagno

Dopo la lunga battaglia legale sostenuta dal sottoscritto in difesa della laicità dello Stato, in data 07/07/2009 la Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha decretato che i Comuni italiani possono edificare altari alla Madonna e ai Santi cattolici all’interno dei propri uffici.
Tireranno fuori mille cavilli legali, cercheranno di convincervi con sottili ragionamenti e considerazioni tecniche della bontà di questa decisione, ma la realtà è una sola: il verdetto della Cassazione ha restaurato la “religione di Stato”. La Costituzione Italiana da oggi è carta straccia: il principio della laicità dello Stato, il preciso disposto dell’Art. 7 comma 1 (“lo Stato e la Chiesa Cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”), sono reliquie della civiltà del passato.
La compenetrazione fra Stato e Chiesa è ormai completa. Tre volte il principio della laicità è stato violato nella vicenda che mi ha riguardato: quando il Comune – una ramificazione dello Stato – ha innalzato un altare votivo alla Madonna Addolorata all’interno dei propri locali; quando il Comune, informato della violazione, ha preteso di erigere altari cattolici nei propri uffici in violazione dei principi costituzionali; e quando i Magistrati ordinari e di Cassazione hanno riconosciuto tale potere contro ogni logica giuridica. Con un colpo di spugna, le Sezioni Unite della Cassazione hanno vanificato il lavoro di tanti coraggiosi magistrati che negli ultimi anni, fra mille polemiche, hanno ridimensionato i privilegi surrettiziamente concessi dal governo alla Chiesa Cattolica.
La Legge scritta non ha più valore: la certezza del Diritto ha perso di significato. Il diritto al lavoro, il diritto allo studio, l’eguaglianza di fronte alla Legge, e le altre amenità sancite dalla Costituzione Repubblicana e accolte dalle leggi ordinarie, sono favole per bambini. Il Paese è irrimediabilmente votato all’idolatria di Madonne variamente definite e di Santi cattolici, i quali – a quanto pare – elargiscono miracoli ai propri devoti più e meglio dello stesso Gesù Cristo Messia.
Io ho perso la causa. Ho combattuto oltre i limiti del possibile, e anche di più. E ho combattuto da solo, nel deserto sociale che mi è stato creato intorno: nessuno mi ha aiutato – ad imperitura vergogna di quanti dovevano e potevano farlo ma si sono astenuti guardando al loro privato interesse. “La Madonna non si tocca!”, è lo slogan della gente che mi sta intorno. Perciò finiamola con le lamentele, finiamola con l’ipocrisia : l’Italia la si vuole esattamente così com’è, cattolica, decadente, corrotta, ignorante e criminale. Redigiamo una nuova costituzione che all’articolo uno riporti “l’Italia è una repubblica cattolica fondata sulla devozione religiosa; la sovranità appartiene al Vaticano che la esercita tramite gli organi dello Stato”. Abbattete le statue di Mazzini e Garibaldi, di Falcone e Borsellino; innalzate altari in gloria ai santi della Chiesa, e sarete ricompensati in cielo e in terra. Abolite la ricerca del sapere, contrastate il progresso scientifico e tecnologico, condannate l’aborto legale, aggredite omosessuali ed extracomunitari, lasciate che i malati terminali si trascinino in un’esistenza vegetativa, e guadagnerete i favori della Curia Romana. I vantaggi sono molteplici. In fin dei conti, che cos’era la Libertà?

Pietro Galvagno

NOTA DEL 2 OTTOBRE. La Cassazione ha rigettato il ricorso di Pietro Galvagno per inammissibilità. Sul sito UAAR è ora disponibile il testo completo della sentenza.

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42 commenti

Emilio Gargiulo

Ma il testo della sentenza è stato reso già pubblico? Qualcuno ne è in possesso?

Ecosve

E’ ributtante il senso di servilismo che pervade alcuni dei cosiddetti servitori dello Stato che non si capisce per quali merito siano giunti in posti così importanti. O forse si capisce anche troppo bene!

Pier

“La Madonna non si tocca”?
Questa affermazione nasconde un sottile doppio senso che desta pensieri pruriginosi…

Comunque visto che è così dura, lasciamo perdere la Madonna e concentriamoci sui crocifissi.
Propongo come forma di protesta l’apposizione di un drappo su ogni crocifisso esposto in luogo pubblico, in quanto si tratta di un’immagine palesemente oscena. Nessuno può essere costretto a vedersi davanti una simile immagine. Se qualcuno toglie il drappo, ci buttiamo a terra rantolando per il disgusto.

Antonio

Pietro Galvagno rilassati: hai solo perso una causa. So che perdere scotta e fa rosicare, comprendo il tuo sfogo ma lo ritengo esagerato. E in tutte le altre situazioni nelle quali l’UAAR ha gioito delle sentenze della Cassazione dobbiamo cercare altri che sputano su tutto e tutti solo perché hanno perso? La vita è fatta così: non sempre si ha ragione, a volte si ha anche torto e bisogna starci. In bocca al lupo.

don alberto

mah, non è che avete dato visibilità
al praticamente insignifiçante?

E poi: toccare la mamma!

ciao, vado via.

Emanuela

Galvagno ha ragione: l’Italia è una fogna cattolica in cui solo i parassiti e i criminali si sentono a loro agio. Tutti gli altri dovrebbero emigrare, poichè lottare, secondo me, in questo paese è inutile e controproducente.
Se agli italiani va bene strisciare e crepare ai piedi dei preti, delle madonne e dei santi, facciano pure. Per chi ha ancora dignità, c’è il resto d’Europa.

Tommaso

Quando la magistratura decretò: provata, la volontà di Eluana Englaro di non voler vivere
in quelle condizioni.

La magistratura era laicista e magari pure massonica.

Ora la santificheranno ?????

mariaeus

Sig. Galvagno,
le scrivo per manifestare la mia stima e solidarietà nei suoi riguardi.
Però, non si avvilisca, vedrà che la sua lotta non cadrà nel nulla o nell’oblio.
Dopotutto vive in un piccolo paese del profondo sud dove la chiesa da millenni ha inculcato paure terribili e promesso mitiche salvezze nell’aldilà.

Aspettiamo la pubblicazione della sentenza della corte/vatican/taleban.

Roby

@antonio ma di che torto parli?? La ragione in questo caso non è in discussione.

bismarck

Ma la cassazione non aveva assolto il giudice Tosti per il crocefisso nell’aula di tribunale? Qui c’è addirittura una sentenza a sezioni unite. Mi associo a Fabio Milito Pagliara, non si può aiutare Pietro Galvagno a portare la causa in un tribunale europeo?

Dalila

Sono solidale con Pietro Galvagno.
Certe cose possono accadere solo in un territorio come quello italiano…

Reiuky

Cavolo! questo signore l’ha presa proprio male.

Però mi ha fatto male leggere come non solo i magistrati, ma le persone che ha intorno gli davano contro perché “le madonne non si toccano”.

Io spero solo di riuscire a scappare via da questa italia prima che sia troppo tardi. Qui stiamo facendo passi indietro. Tanti passi indietro. E pure di corsa ormai.

fab

@ Antonio

Galvagno non ha torto, ha perso; non è esattamente la stessa cosa.

@ don alberto

Lo sai di averla scritta grossa, eh?

MicheleB.

Chiedo scusa in anticipo perchè so di apparire campanilista (e forse, da “buon” toscano lo sono) però l’Italia non è tutta uguale sotto questo aspetto e sono convinto che qui da me tutta la solitudine esperita dal sig. Galvagno non si presenterebbe; anzi: probabolmente nascerebbe un comitato cittadino “iconoclasta”.
Tutto sommato, la giunta di Paternò dimostra di rappresentare pienamente i propri cittadini.
Forse sono loro stessi da convincere, più che i magistrati.

myself

“La vita è fatta così: non sempre si ha ragione, a volte si ha anche torto e bisogna starci.”

@Antonio

Ma Galvano HA ragione, non vedo perchè dovrebbe accettare una sentenza anticostituzionale.

Illuminista

forse é il momento di lasciare l´italietta al suo destino……..non vale la pena di combattere contro i mulini la vento quando la stragrande maggioranza é concorde/ipocrita/prona………….raggiunti questi limiti a mio parere non ci si adegua….si molla la barca……si ottimizza l´esisteza in qualche altro posto……….

Ivo Mezzena

Illuminista

forse hai ragione, in fondo c’è anche da avere paura, perché Vaticalia è troppo potente e chi grida troppo come me qualcosa rischia

peppe

Dopo la lunga battaglia legale sostenuta dal sottoscritto in difesa della laicità dello Stato, in data 07/07/2009 la Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha decretato che i Comuni italiani possono edificare altari alla Madonna e ai Santi cattolici all’interno dei propri uffici.

Si conoscono le motivazioni? Immagino quindi che non ci sia nulla di male a mettere in bella vista anche altri feticci o totem di altre religioni, non so… indù e muslim, giusto? Sono certo che interrogati tra qualche anno sulla questione i giudici saranno pronti a rimangiarsi il verdetto.

HCE

lo sfogo di Pietro Galvagno è più che condivisibile, anche se la notizia non è una gran sorpresa, considerando:
a) che la “democrazia” e lo “stato di diritto” sono illusioni per chi ci vuole credere, che si riconoscono create dagli uomini ma poi pretendono di non essere mai messi in discussione, esattamente come le religioni. quindi chi ci crede acriticamente non è tanto più furbo di chi crede in un dio
b) che siamo in itaglia nel 2009

#Aldo#

Pietro: “la certezza del Diritto ha perso di significato”.

E’ già da un pezzo, ammesso che quella certezza sia mai esistita (io non me la ricordo proprio). E non certo soltanto per via degli altari alla madonna, che sono solo uno tra i tanti arbìtri, e neppure il peggiore.

#Aldo#

Ullallà! A cosa sarà dovuta questa volta la “quarantena”? Forse al lemma m a d o n n a? Ma chi è che ha determinato la lista delle parole chiave da intercettare? Non mi sembra particolarmente acuta.

Ivano

Piena solidarietà a Pietro Galvagno per il suo coraggio e per la grande determinazione nell’affermare un diritto costituzionale, ma come lo stesso ha lamentato ormai è solo carta straccia. Questa sentenza annulla quei pochi successi che si erano ottenuti in questi anni. Che squallore. spero che l’UAAR non lo lasci solo e se si può ricorrere alla corte europea che si faccia nell’interesse di tutti.

erasmus

Corte Europea, ultima speranza; ci siamo ridotti ad invocare”ci sarà pure un giudice a
Strasburgo”. Chi vuol perdere un pò di capelli, legga qualche massimario della Cassa
zione.

patri

Schifo…. però mi addolora che la maggior parte dei commenti concludano con la soluzione “fuga dall’Italia”. Io mi sono premunita con casa all’estero (Paese con altra religione così nessuno mi rompe) ma non riesco più a parlare con i miei concittadini che mi tappano la bocca con “se non ti va bene così… vattene”…. ma che roba è? Siamo davvero alla guerra civile? Ma non è riconosciuta e non possiamo chiedere asilo politico da nessuna parte……

antoniotre82

Non c’era bisogno di una sentenza della Cassazione per venire a conoscenza di una realtà nota ai più: il confessionalismo strisciante (che poi tanto strisciante non è, anzi è proprio palese) fa presa sugli ambienti politici e giurisdizionali da sempre, è un collante che tiene uniti i vari interessi che fanno capo al proverbio “lavarsi le mani a vicenda”, altrimenti detto voto di scambio.

Il vero problema è questo: chi, e come, potrebbe ricusare un giudice della Cassazione motivando la richiesta con relative prove, dato che le questioni religiose fanno parte della coscienza di ognuno e mai si potrebbe sapere se un cattolico possa avere anche l’onestà di emettere un verdetto da laico, e cioè imparziale e senza entrare in conflitto di interessi?

E ammesso che le prove vengano fornite (magari un giudice è famoso per essere sempre in pellegrinaggio, porta il crocifisso al collo, è notoriamente e manifestamente filocattolico) la sfera privata dell’appartenenza ad una religione vale a ritenere incompetente quel giudice che invece si dichiara e garantisce di essere imparziale nelle sue vesti pubbliche?

E, in ultima analisi, ammesso che la ricusazione venga ottenuta, dove si trova un giudice davvero laico e imparziale, dato che in Italia la maggioranza è cattolica?

Sono domande a cui difficilmente si può rispondere, l’unica soluzione sarebbe l’interpretrazione letteraria della Costituzione e vedere se le leggi rispettano quell’interpretazione.

Stranamente quegli stessi provvedimenti e leggi che vengono giudicate legittimi dai tribunali e dalle corti, sono in palese, evidentissimo e pacifico contrasto con gli articoli 3 e 7 della Costituzione.

Quindi una violazione legittimata che vuol dire solo una cosa: in Italia, negli ambienti istituzionali, si vuole che ci sia un confessionalismo strisciante, per interessi, comodità, questioni di coscienza, fanatismo, potere, tutti aspetti che non hanno nulla a che vedere con la legalità, la giustizia, e l’uguaglianza.

Spinoza

Purtroppo il pessimismo di Calvagno è pienamente giustificato. Qui andiamo sempre peggio, e il sofismo del clero, dei clericali e degli ipocriti distrugge qualunque ragionevolezza e qualunque senso di laicità…

frank

Un’affettuoso saluto a Calvagno.
Bisogna aspettare la sentenza della Cassazione,bisogna fare attenzione al “possono” non
“devono” .
In futuro si potrebbero fare degli altari o Odino e fare ricorso per rimuoverli.
Che farà la Corte ?

antonietta dessolis

altari alla madonna in un ufficio pubblico? certo che al peggio non c’è limite 🙁
ma ricordate? la sentenza è in linea con quell’altra che afferma “il crocifisso è un simbolo di laicità…” 🙂 ridere per non piangere, forza Calvagno, tutta l’uuar è con te, ma magari se trovassi qualcuno localmente a dare man forte, tisentiresti meno solo
ahi serva Italia!

Lara

Gentile sig. Calvagno
vorrei farle sapere che la ringrazio personalmente e che la stimo, pur non conoscendola, per quel che ha fatto in nome di quei principi di libertà e laicità in cui io credo. L’essere una minoranza non ci impedisce di aver ragione e l’aver perso una battaglia non influirà sul fatto incontrastabile che la cultura e la conoscenza portino ad un progressivo abbandono delle credenze irrazionali, superstiziose, religiose. Sarà un cammino molto lento, ma potrà attuarsi grazie a persone come lei.

Asatan

Sig. Galvagno grazie per la battaglia di civiltà che ha portato avanti.

enrico mini

“toccare la mamma”?
che è, una di quelle che è sempre incinta o quella che con la fretta ha fatto i figli ciechi?

peppe

che è, una di quelle che è sempre incinta o quella che con la fretta ha fatto i figli ciechi?

è una di quelle che, incinta, per la fretta s’è inventata lo SS… e geppetto se l’è bevuta.

Sol Accursio

Don Alberto, non mi stupisce che per Lei la violazione del principio della laicità dello stato sia, come ha scritto, “insignificante”. Non so perchè ma non mi stupisce affatto.
Spiacente, ma che vi piaccia o no il medioevo è definitivamente terminato, approfittate delle anomalie dell’Italia e dell’America Latina finchè ce la fate, perchè il resto del mondo sembra sempre più tranquillamente fare a meno delle vostre frottole.

Giacomo Grippa

Veramente bravo il nosto amico Galvagno, soprattutto per la determinazione e la costanza (uno dei segreti dell’ azione politica, proseguire anche non vincenti).
Concordo con Antoneitta e Fabio per proseguire con i ricorsi agli organismi europei e sgnalazioni ovunque, anche agli ambienti o paesi islamici.
Sarebbe interessante avere un loro parere al riguardo, servirebbe anche a parogarli ai cattolici, protesi a vincere la concorrenza con loro, dimostrandosi più avanzati.
Fra non molto per vincere la concorrenza apriranno al sacerdozio le donne, le suore, per incastrarli nel loro bestiale maschilismo.
Palermo è lontana, a poter promuovere lì un incontro, un dibattito.
.

roberta

ma che ci fa un altare in municipio?
non e’ che in chiesa ci sia lo stemma della repubblica,,,,

Paolo

Solidarietà a Pietro Galvagno!
Che squallore l’Italia di oggi!

zautern dee ikonoblasta

Mi piacerebbe tanto conoscere tutti i nomi del collegio di magistrati della corte di cassazione che ha potuto partorire un tale monstrum legale!
Bisognerebbe indagare a fondo su questi gaglioffi teo-burocrati parassiti e non sarebbe affatto una sorpresa scoprire loro contatti stretti con i peggiori affaristi e mestieranti di ogni risma partitocratica che attualmente fanno gli squatters in parlamento e al governo!

Luigi Tosti

Condivido l’amarezza e lo sfogo di chi è stato lasciato a combattere pressoché da solo una battaglia che riguarda l’interesse di tutti e, in particolare, di coloro che a parole si proclamano laicisti. Ripeto, tuttavia, che ho il ragionevole dubbio che il ricorso sia stato dichiarato inammissibile, piuttosto che respinto. Ho chiesto a Galvagno di farmi avere coipia della sentenza, oppure di indicarmi il numero di registro generale della sentenza, in modo di potermela procurare. Non ho avuto risposta, sicché sarei grato se, alla fine, qualcuno tirasse fuori il testo di questa sentenza per consentirci di leggerla. Altrimenti si parla a vanvera.

frank

In piena comunione con quanto espresso Sol Accursio 26 Settembre 2009 alle 11:01 ,
il medioevo è finito,il mondo sta facendo a meno del clero organizzato.
La vostra teologia è molto distante dalla realtà del vivere quotidiano,antiche civiltà
erano molto più avanti di voil , il Pantheon indica un edificio di culto dedicato a tutti gli
dei.Certo ci sono anche i valori non negoziabili,ma a casa di ognuno di noi.

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