Cardinal Caffarra al Materna Day: “Più soldi alle scuole paritarie”

Durante il convegno per l’apertura del “Materna Day”, il cadinale Carlo Caffarra ha presentato a Bologna la Carta formativa della scuola cattolica dell’infanzia, chiedendo in maniera esplicita più finanziamenti per le scuole paritarie. In caso contrario, sostiene il prelato “si limita la libertà di scelta a una dichirazione di principio”. Caffarra aggiunge che la Chiesa “ha sempre avuto la consapevolezza della sua capacità educativa, soprattutto nei momenti di crisi della società” e che per essa l’educazione è “un dovere gravissimo”. La Carta formativa che ha presentato sarebbe “la proposta educativa che la Chiesa di Bologna fa per l’infanzia. Non è un’espressione di dominio, ma si pone dentro a una vera pluralità di proposte, esigendo che sia chiaro il progetto educativo della Chiesa stessa”, sostiene inoltre Caffarra.

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34 commenti

Kaworu

io ricordo delle rette ben cospicue.

e ricordo anche belle macchine sempre nuove delle suore. ne ho viste fino a 3 insieme. e le suore saran state 15.

e ricordo anche un edificio fatiscente e dichiarato inagibile dove però c’erano tre classi di elementari.

ah che ricordi…

io sono dell’idea che la scuola pubblica debba essere d’eccellenza. poi uno vuol mandare i figli alla scuola cattolica/inglese/giapponese/skinneriana o chissà che altro? se la paga.

senza oneri per lo stato.

son peggio delle zecche.

Triceratops

Con i soldi pubblici vogliono indottrinare i bambini.
Socializzano i costi e privatizzano l’educazione.
E poi piangono miseria se lo Stato non sgancia abbastanza.
A lavorareeee! a raccogliere pomodori … con le sottane siete anche più comodi.
Finanziatevela così la vostra scuola privata.

bismarck

Oramai Caffarra sta sempre più vedendo il suo mondo crollare. Speriamo che crolli definitivamente.

antonietta dessolis

senza oneri per lo Stato: magari!

son peggio delle zecche: ecco, appunto, funzionano, i nostri politici simoniaci aprono i rubinetti dell’erario, sempre di più: guardate che non manca molto a che gli insegnanti siano pagati direttamente da noi, come gli insegnanti di religione.

moreno83

La Germini dopo le parole di Caffarra sarà scattata sugli attenti e avrà di già preparato un provvedimento per dirottare quanti più soldi possibile alle scuole paritario

Ivan Pavani

Forse sono parole già dette….. ma questa Gelmini che fa stare in classe anche 30 alunni, che anche se non ci sono più rientri alle scuole medie inferiori ( nella mia città) e la mensa è nuova, non fa utilizzare la stessa mensa alle scuole elementari che sono di fronte. Dice che non ci sono soldi, paga la chiesa per l’IRC, ma non c’è l’ora alternativa. Povera Italia….sempre peggio…

strozzapreti

Oltre che per frequentarle, le loro scuole, ci vuole un mutuo, ci prendono i soldi anche attraverso i finanziamenti/tangenti estorti ai servili politici affamati di voti e mentre tutti ingrassano, noi Italiani, mediamente parlando, facciamo la fame, fortuna che qualche pacco di strozzapreti c’ è l’ ho ancora, dovremmo organizzare LA FESTA DELLA UAAR a base di strozzapreti…

Roberto Grendene

Il comune di Bologna da’ piu’ di un milione di euro l’anno alle scuole private convenzionate con il F.I.S.M. (che e’ “componente della Consulta per la Pastorale della Scuola e del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale”).
vedi anche:
http://www.uaar.it/news/2009/03/01/scuola-dal-comune-bologna-milioni-alle-materne-paritarie/

Se con questi fondi, e con i circa 600.000 euro l’anno che regala alla Curia Arcivescovile per l’edilizia di culto, istituisse invece scuole dell’infanzia laiche sarebbe una cosa civile.
Non incivile come lasciare chi non riesce a inserire il proprio figlio alla scuola dell’infazia comunale o statale con l’unica scelta di iscriverlo ad una scuola ideologica.

Roberto Grendene, Circolo UAAR di Bologna

Marco C.

“chiedendo in maniera esplicita più finanziamenti per le scuole paritarie”

….i valori dei cattolici: denaro, menzogna e spudoratezza.
Penso poi che uno stato veramente laico dovrebbe fare tutto, tranne che promuovere l’ educazione dei figli da parte di invasati religosi che predicano il ritorno al medioevo, in maniera più o meno velata.

Tiziano P

Vorrei ricordare a tutti coloro che scrivo su questo sito che il costo di un bambimo che frequenta la scuola pubblicae un bambino che frequesta la scuola privata è di 11 a un 1.
Io sono sfortunato ma conosco suore che lavorano dalla mattina alle 6 fino a tarda notte, perchè vere missionarie. Se volete continuo e a chi vuole lo posso accompagnare in tante Scuole dove si possono trovare tantissimi esempi. E’ importante documentarsi bene prima di parlare

rik

Le scuole cattoliche sono in profonda crisi. Non bastano i ontinui finanziamenti statali, regionali e comunali a risollevarla.

Scuole cattoliche in Italia
1991 = 11.121
1996 = 10.226
2001 = 8.902
2004 = 8.472
2005 = 8.371
2006 = 8.282
2008 = 7.116

Alunni delle scuole cattoliche. Percentulòe sul totale degli alunni
1992: 876.398 = 9,144%
1993: 842.656 = 8,927%
1994: 836.148 = 9,071%
1995: 805.270 = 8,908%
1996: 769.734 = 8,559%
1997: 754.724 = 8,491%
1998: 719.484 = 8,175%
1999: 675.923 = 7,732%
2000: 682.200 = 7,815%
2001: 663.103 = 7,609%
2002: 642.465 = 7,345%
2003: 621.705 = 7,067%
2004: 608.365 = 6,873%
2005: 639.546 = 7,208%
2006: 625.781 = 7,025%

DENIS_1

a questo punto mentre mettiamo mano al nostro gia povero portafogli, ci mettiamo anche una rama.zza nel cu.lo e andiamo a spazzare anche le loro aule.

davide isidoro pitasi

x tiziano:solo perchè missionarie e lavoratrici fino a tarda sera non vuol dire essere a carico
dello stato,sono sempre dei religiosi e dovrebbero vivere con le offerte dei fedeli e non pretendere dallo stato laico(sulla carta);e allora i ricercatori che non hanno fondi e che lavorano negli scantinati o quelle procure dei tribunali del sud che non hanno soldi per fare le fotocopie o le forze dell’ordine che non hanno i soldi per mantenere efficienti le auto,ovvero tutti coloro che svolgono servizi pubblici cosa dovrebero fare???la chiesa deve sostenersi da se le proprie scuole e non essere a carico dello stato in quanto non le ha chiesto nessuno di costituire le proprie scuole e per ciò se vuole scuole confessionali in uno stato laico che se le mantenga….e non dite che svolge un servizio sussidiario a quello dello stato che non riesce ad avere scuole efficienti visti i 5 miliardi di euro all’anno di privilegi che passano dalle nostre tasche a quelle della chiesa quando invece potrebbero essere impiegati in altro modo in primis per migliorare la qualità nella scuola e nelle università pubbliche

rosalba sgroia

@ don alberto
Le chiedo di entrare nel merito della discussione, cercando di sorvolare quelli che possono tranquillamente passare per giusti e dovuti sfoghi di rabbia, anche se con un linguaggio molto colorito.
Qua non se ne può più delle finesse del CLERO, autentici soprusi monocolore.

stefano f.

x rosalba sgroia

no ma quale soprusi? 😉

hanno dalla loro la morale naturale, chiaramente cattolica quindi universale, e un amico invisibile col quale parlano continuamente dei propri peccatucci 😉 loro non invadono, suggeriscono; non impongono, consigliano 🙂

siamo noi atei che fraintendiamo he!

puric

articolo 33 della Costituzione italiana:

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

Don Alberto, mi fa un commento serio su questo?
o riesce a fare solo scontata ironia?

stefano f.

x puric

che vuoi che ti dica? bisogna pur cambiarla questa obsoleta e risorgimentale costituzione 😉 non è quello che sta facendo silviuccio a colpi di DDL?

puric

@ stefano f.
il problema è che questo articolo silvio non ha nemmeno bisogno di cambiarlo: è dal ’48 che nessun governo lo rispetta!

@ don alberto
attendo ancora un suo commento…

rik

@ fab

Le fonti sono molteplici. Le principali sono i rapporti sulla secolarizazione, giunti alla IV edizione, pubblicati dalla rivista Critica Liberale. Poi c’è l’Annuario sull’insegnamento della religione cattolica (ultima edizione 2008), pubblicato per conto dell CEI dall’Osservatorio socio-religioso triveneto.

Anche i dati di provenienza laica provengono in realtà da pubblicazioni cattoliche e sono state semplicemente raccolti per dati e annate omogenei.

Comunque sul form dell’UAAR, nella sezione Laicità c’è un thread che parla appunto delle statistiche sulla secolarizzazione, costantemente aggiornato, con numerosi altri dati, dalle vocazioni, all’ora di religione, ai matrimoni, ai battesimi, alle cresime, alle prime comunioni ecc.

TIZIANO P

X davide isidoro pitasi

Ti invito di nuovo a visitare tutti gli asili paritari che vuoi, (io abito nella provincia di Bologna) dove le rette che si pagano sono a volte più basse di quelli comunali e i bambini che frequentano le scuole sono figli di gente che la Chiesa l’ha vista forse fino ad oggi dall’esterno. Ti ripeto non bisogna parlare per sentito dire, ma bisogna avere i dati oggettivi alla mano. Dove non c’è la possibiltà di avere personale religioso ma solo laico, il costo aumenta in modo stratosferico. Semopre disponibile al confronto.

fresc ateo

PIU’ SOLDI AI DISOCCUPATI , LORO I SOLDI SE LI FACCIANO DARE DALLE LORO BANCHE VEDI IOR.
SONO PEGGIO DELLE SANGUISUGHE PARASSITI.QUESTO E’ IL VATICANO UNO STATO CHE VUOLE ESSERE MANTENUTO DALLO STATO ITALIANO, VERGOGNA.LE SCUOLE STATALI CADONO A PEZZI GLI INSEGNATI VENGONO LICENZIATI E LORO VOGLIONO DENARI . CHE SCHIFO.

puric

@ tiziano p
la questione non è se gli asili paritari siano più o meno costosi o migliori di quelli comunali: la questione è che la nostra costituzione non prevede finanizamenti alle scuole private!
Se i cattolici vogliono creare i propri istituti scolastici sono liberi di farlo, ma senza spesa per lo Stato. L’istruzione gratuita è uno dei compiti che la Repubblica si è data, gli altri soggetti lo facciano ma senza gravare sulle tasche dei contribuenti

davide isidoro pitasi

@tiziano p:sto dicendo che la chiesa può liberamente istituire delle scuole degli asili delle università e tutto ciò che vuole ma non a spese dello stato:spero sia chiaro così e comunque la critica si basa anche sul fatto che vi sono istituzioni importanti per il funzionamento del paese come l’università la magistratura le forze dell’ordine nonchè le aziende sanitarie che accusano gravi deficit di risorse di fronte ai 5 miliardi di euro che lo stato da alla chiesa sotto forma di contributi mentre in realtà si tratta di privilegi ad una religione da parte di uno stato che dovebbe essere laico:che mi dici di questo,ti sembra giusto che si chiedano soldi quando vi sono interessi pubblici più importanti anzichè finanziarie un’interesse privato come la scelta di un asilo paritario???e te lo dice uno che ha frequentato una scuola superiore privata

Spinoza

Non c’è niente da fare: più hanno soldi, più ne vogliono.
“La terra ne è stanca !”, diceva un tale.

davide isidoro pitasi

x tutti:sarebbe interessante sapere come fa un asilo paritario ad avere rette più basse di quelle degli asili comunali:si accettano risposte o forse dobbiamo fare come un illustre esponente cattolico che diceva”a pensar male si fa peccato ma s’indovina quasi sempre”???

Marco C.

“Vorrei ricordare a tutti coloro che scrivo su questo sito che il costo di un bambimo che frequenta la scuola pubblicae un bambino che frequesta la scuola privata è di 11 a un 1.”

E ci credo, con tutti i finanziamenti anticostituzionali che i governi clericofascisti che si sono ultimamente succeduti hanno dato alle scuole private, ormai costa di meno andare in queste ultime; di qui l’ assurdo, che ormai il pubblico è divenuto privato e il privato pubblico.

rik

In molti istituti paritari si lavora a nero. Alle buste paga non corrisponde un effettivo pagamento. Gli insegnanti si accontentano di fare punteggio.

frank

Pr..i,pass..i,mo..che e polli non sono mai satolli.
Soldi sempre soldi,è cosa una detta e ridetta,scusate ,ma non ho potuto farne a meno

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