L’UAAR è stata sollecitata a esaminare i passi concernenti i temi laici (o eventualmente clericali) contenuti nei programmi dei tre candidati alla segreteria del PD, esattamente come già fatto per le elezioni politiche del 2006 e del 2008 e per quelle europee del 2009. Ecco i risultati.
PIERLUIGI BERSANI
Testo integrale della mozione
[…] Un atteggiamento più riflessivo verso i grandi squilibri del mondo va diffondendosi in aree culturali diverse, in soggetti politici e nelle chiese, come dimostra anche l’ultima enciclica papale. […] Promuovere una nuova alleanza tra Stato, terzo settore e privati ispirata al principio di sussidiarietà. […] Dove la crescita dell’informazione, della cultura e della responsabilità personale e istituzionale non sono altrettanto veloci, queste straordinarie opportunità di progresso suscitano rapidamente un regresso civile e morale: demonizzazione dello straniero e del diverso, nuove forme di sfruttamento, oscurantismo, umiliazioni della dignità della donna, paura del progresso, nuovi fondamentalismi, chiusure identitarie. […] Il principio di laicità è la nostra bussola, la via maestra di una convivenza plurale. La laicità si nutre di rispetto reciproco e di neutralità – che non significa indifferenza – della Repubblica di fronte alle diverse culture, convinzioni ideali, filosofiche, morali e religiose. È anche impegno per la loro salvaguardia, promozione del dialogo interculturale e interreligioso, mutuo apprendimento: purché, naturalmente, tutti accettino un comune spazio pubblico di confronto e incontro nel quale gli unici principi non negoziabili siano quelli della Costituzione italiana e della Carta dei diritti dell’Uomo. In questo spirito i democratici hanno formulato proposte di legge largamente condivise sulle convivenze civili, sul testamento biologico e sulla libertà religiosa, che vanno rilanciate senza tentennamenti in Parlamento e nel Paese. […] Noi siamo un partito dell’uguaglianza secondo l’ispirazione del cattolicesimo democratico e della sinistra democratica e liberale perché crediamo in un mercato aperto e regolato, ma non intendiamo affidare al mercato il controllo di beni essenziali come la salute, l’istruzione e la sicurezza. […] Noi siamo un partito laico perché rispettiamo le fedi e le convinzioni morali di ciascuno. Siamo convinti che lo Stato sia la casa di tutti e che si debba garantire a tutti libertà di coscienza e di culto e che si debbano tener distinte le convinzioni religiose, filosofiche e morali – nutrimento del cammino esistenziale di molti – dalle leggi che regolano i comportamenti di tutti.
DARIO FRANCESCHINI
Testo integrale della mozione
[…] La destra cerca una sua nuova versione rassicurante e difensiva. Dalla stagione dell’ultraliberismo, del consumismo individualista, dell’esaltazione del privato contro ogni idea di pubblico, si passa al ritorno alla tradizione, all’ordine naturale, all’uso della religione come strumento di governo e come baluardo della civiltà occidentale, alla piccola comunità chiusa come antidoto alla globalizzazione. Insomma una versione corretta di Dio, patria e famiglia. […] Partiamo da principi condivisi, e in particolare dalla consapevolezza che ogni persona va rispettata nel suo orientamento sessuale e nelle sue scelte di vita. Grazie al PD oggi è possibile creare una convergenza fra le diverse concezioni, culturali etiche e religiose per dare una risposta condivisa a tali sfide. Le nostre politiche partono dalla convinzione che la famiglia è un’opportunità per le persone e una risorsa fondamentale per la società. […] Questo è il senso della regola di sussidiarietà cui ispiriamo la nostra azione politica: allargare gli spazi di partecipazione, non solo istituzionale ma sociale. […] Il coraggio di riconoscere la donna come essenziale per una cultura laica, aperta alla convivenza, che riconosce, accoglie, e valorizza le differenze. […] Così continueremo a fare: discutere e decidere, anche sui temi più difficili, a cominciare da quelli eticamente sensibili. Diremo no a chi pensa che su un terreno così nuovo e delicato, che interroga e riempie di paure e di speranze le coscienze di laici e cattolici allo stesso modo, il confronto voglia dire soltanto sbattersi reciprocamente in faccia la propria verità. Ci aspetta alla Camera il lavoro sul testamento biologico. Ci ascolteremo, dialogando. Ma alla fine decideremo la posizione del partito. Rispetteremo fino in fondo chi non si sentirà di condividerla, ma decideremo. Sarà il modo più onesto di interpretare la laicità del nostro partito e di rispettare il principio intoccabile della laicità dello stato. Quello che sta scritto nella nostra Costituzione e che appartiene a tutti noi, laici e cattolici del PD.La laicità oggi non è più soltanto il principio che regola il rapporto tra Chiesa cattolica e Stato. Nella società aperta, nel mondo globale e plurale, il tema della laicità va declinato in modo più ampio. Non si può parlare al singolare: esistono fedi e culture diverse che sono chiamate a convivere. E questo pluralismo è caratterizzato da valori e tradizioni a loro volta diversi, che talvolta possono essere in conflitto. Essere laici nelle società contemporanee significa accettare che nessuna scelta politica sia sottratta alla faticosa strada delle necessarie sintesi. Sapendo con certezza che nessuna legge potrà mai essere l’automatica traduzione di un valore religioso. La laicità, dunque, oggi è la garanzia della libertà di tutti, credenti in una fede o non credenti, nello spazio pubblico, nei loro diritti civili. E non si può pensare ad un baluardo più solido, a difesa dello Stato laico, di un grande partito come il PD. Un partito forte perché radicato nella complessità del popolo italiano, e quindi capace di resistere ad ogni tentativo di condizionarne le scelte. E un partito plurale. Un partito che fa della contaminazione tra le visioni del mondo e le culture politiche al proprio interno, un argine efficace contro tutti gli integralismi e i fondamentalismi, religiosi come ideologici. […] “Ogni mattina -ha scritto David Maria Turoldo- quando si leva il sole, inizia un giorno che non ha mai vissuto nessuno”.
IGNAZIO MARINO
Testo integrale della mozione
Il Partito Democratico deve curare, a partire dallo sviluppo di una sana vita democratica al suo interno e nelle politiche che promuove, la crescita di un forte senso civico, imparando a riscoprire tradizioni millenarie che, in passato, sono state capaci di contaminare l’Europa intera. […] Uno Stato democratico non impone alcuna scelta individuale, ma difende ogni religione,
ogni credo, ogni opinione politica, ideologica o la loro assenza, nei limiti in cui esse non contrastino con i principi di uguaglianza sostanziale e inclusiva della democrazia. […] L’Italia ha bisogno di un […] partito laico. […] Un Paese laico, che pur riconoscendo e rispettando la propria tradizione cristiana, accolga e faccia sentire liberi e rispettati sia i credenti che i non credenti; dove si possa continuare a scegliere e determinare i trattamenti sanitari a cui essere sottoposti; in cui tutte le famiglie siano ugualmente riconosciute e valorizzate. […] Un Paese dove al cittadino sia riconosciuta in via di principio la responsabilità di autodeterminarsi e dove si lavori attivamente per fare in modo che ciascuno abbia la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita.[…] Un partito che sia davvero democratico deve fare attenzione alle fasce deboli della popolazione, riaffermando il principio di garanzia della dignità della persona durante tutte le fasi della vita, incluse quelle terminali, con il rispetto del diritto all’autodeterminazione in materia di cure mediche. […] La laicità è un metodo: significa affrontare ogni questione con rigore e con la massima obiettività possibile, nell’interesse generale e non di una parte sola. Significa non porsi nel dibattito pensando di possedere la verità o di avere ragione a priori. Significa saper ascoltare le ragioni altrui e avere l’umiltà e l’intelligenza di confrontarsi anche con chi la pensa nella maniera opposta. Significa lasciarsi sempre prendere dal dubbio che l’altro può avere ragione. Infine laicità significa che quando si considera chiuso il dibattito, e si è presa una decisione nell’interesse di tutti, si accetta quella decisione sentendosi vincolati e sostenendola con onestà. La vicenda del testamento biologico, in questo senso, è stata esemplare: la posta in gioco non era solo consegnare una legge laica al Paese, attraverso la quale ognuno potesse fare una scelta in base alle proprie convinzioni o alla propria fede, ma affermare il principio secondo cui uno Stato laico deve sempre proteggere i diritti civili e la libertà di ciascuno. Non “diritti speciali”, ma diritti uguali per tutti. […] Promuovere politiche di accoglienza e di integrazione, che, a partire dalla scuola, diano fondamento all’idea Costituzionale di cittadinanza “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione”. […] Riaffermare il principio di garanzia della dignità della persona durante tutte le fasi della vita, incluse quelle terminali, con il rispetto del diritto all’autodeterminazione in materia di cure mediche. […]Approvare la legge sul Testamento Biologico. Approvare una legge sulle unioni civili, sull’esempio delle civil partnership britanniche. Approvare una legge sull’omofobia. Consentire a singole persone di essere valutati al fine dell’adozione con il rigore che la legge già oggi richiede alle coppie.
Chissà perché, quando leggo parole di questo genere vengo sempre preso da una sensazione di ambiguo e strumentale viscidume. In altre parole, sempre forte è la sensazione che stiano manipolando il linguaggio alla ricerca del modo migliore per fregarmi. Attendo che questa gentaglia che ci ostiniamo a chiamare nostri “rappresentanti” si decida finalmente a parlare (e scrivere) in italiano. Quello vero, però: soggetto, verbo, complemento. Punto. Prossima frase. Significato univoco, prego, basta prestidigitazioni linguistiche!
…insomma non si è eletti senza il Vaticano?
Quello del PD è uno stato terminale, cercare di mantenerlo in vita è accanimento terapeutico. Nel caso specifico l’eutanasia, sembra essere l’unica via, stacchiamo la spina e cominciamo una nuova vita … magari un nuovo partito, non schierato tradizionalmente (destra-sinistra-centro), ma trasversale come come quello del Vaticano, impostato come la sua antitesi.
Basato su laicità, scienza e conscenza.
D’accordo con Aldo: non si capisce dove vogliono andare a parare! Affermano una cosa ed anche il suo contrario!
Stanno con un piede in due scarpe: sembrano i democristiani di qualche annetto fa!
Soggetto, predicato e complemento!
Ci voleva molto poco
Beh francamente le parole più chiare in materia – laddove si parla della libertà di credere o di non-credere – mi paiono quelle di Marino. Poi fra le parole ed i fatti, come sappiamo, ce ne corre.
Nel complesso, la migliore fra le 3 mi sembra quella di Marino; sul sito http://www.ignaziomarino.it c’é un interessante filmato con tutti i “si” ed i “no” del programma sui grandi temi di attualità. Sulla carta, praticamente impossibile non condividerlo.
Gran paroloni ma alla prima occasione si sono dimostrati per quelli che sono: servi dei preti. Qualcuno ha sentito loro commenti riguardo alla sentenza del Tar sull’ora di religione?
Marino è il più liberale, sveglio, intelligente, progressista e umano.
Una brava persona insomma.
Motivo per cui lo stanno distruggendo in tutti i modi all’interno del partito.
Motivo per cui le vecchie sagome della sinistra, nell’ombra, lo stanno demolendo.
Motivo per cui non vincerà mai.
non si è eletti senza il vaticano perché il papa è il vero sovrano dello stato italiano.
Partendo dal presupposto che per voi qualsiasi cosa dica il PD è sbagliato a priori.
Vedo delle differenze. In Bersani e Marino c’è un riferimento ale Testamento e alle coppie di fatto. Ma in Bersani si parla di un “rilancio” di questi temi, mentre marino parla di “Approvazione”. Francheschini non ne parla.
In Bersani l’accento è posto sul tema tradizionale della Tolleranza. Il principio di laicità è legato cioè a quello della tolleranza di e tra culture e religioni diverse.
In Marino il tema prevalente è invece quello dell’autodeterminazione. Quello, più moderno, dei diritti civili individuali.
In Franceschini invece la laicità è intesa come “sinstesi” di diversità culturali. Egli inoltre riconosce la libertà di coscienza interna al partito.
Questo di primo acchitto. Non credo che sia fuffa, ma penso invece che siano visioni diverse di uno stesso tema.
Per quanto rigurda i rapporti con la Chiesa sono espliciti in bersani ma l’accento è posto sul tema della sussidiarietà e ,maggiormente circoscritto all’ambito sociale. In Franceschini mi sembra ci sia un riferimento, fatto cper contrasto alla destra, ad un’idea cristiana di laicità. Il Cattolico laico non usa la religione come strumento di governo nè può essere usato dalla Chiesa come mero strumento politico.
In Marino c’è un generico “rispetto” per la tradizione cristiana.
Ancora delle differenze, che però, per voi, non fanno nessuna differenza. Pazienza. Del resto mi sembra piuttosto irrealistico che un canidato alla guida del PD metta nel suo programma la riduzione del clero allo stato laicale, la confisca dei beni della Chiesa e la carcerazione del Papa.
Invece credo che a queste questioni bisognerebbe dare credito, o quantomeno essere attenti, perchè alle prossime elezioni (se ci saranno) avremo davanti a noi, volenti o nolenti, due schieramenti. Da una parte Berlusconime la Lega e dall’altra il PD più degli alleati che dipenderanno da come vanno le primarie.
Si potrà anche scegliere di non scegliere, ma potrebbe anche non essere la scelta migliore
Quello della margherita e dell’ulivo è il matrimonio più contronatura che si potesse mettere su e che con rocambolesche dichiarazoni di buoni propositi si possa salvare è pura ingenuità o malcelato interesse politico. Marino sulla carta è un piccolo Zapatero, ma condannato per questo a perdere sbranato dai signori del compromesso a tutti i costi.
Il PD è, laicamente parlando, una chimera e l’ha dimostrato per l’ennesima volta con l’approvazione insieme alla destra della buffonata chiamata indagine conoscitiva sulla RU 486. Ma veramente dobbiamo perdere tempo a pensare al pd come una nostra sponda laica? PD=PD meno L ;così è se vi pare…………………
Tolte alcune frange estremiste, chi è che non si professa laico? Trattandosi poi di due cattolici praticanti e di un terzo (Bersani) che non so se sia o meno credente, ma di sicuro si sa che è un invitato fisso di CL, per quante parole si mettano insieme, inutile aspettarsi un presa di posizione netta nei confronti della chiesa. Posta in linea di principio sullo stesso piano di qualsiasi altra religione (e vorrei vedere il contrario!), mentre, anche senza riferirsi al concordato, si sa benissimo che così non è. E non saranno certo questi a cambiare le cose. Data questa situazione – e visto che forze politiche più convincenti sotto questi aspetti non ci sono o contano poco e niente – c’è solo da puntare su chi dà maggiore garanzia in termini di impegno per far passare secondo principi laici leggi e norme rifacendosi a tali principi. E da questo punto di vista chi dà più affidamento perchè almeno ne parla espressamente, è Marino, il quale però pare sia in netta minoranza rispetto agli altri due.
Questo almeno per quanto riguarda la laicità… che certamente per UAAR è determinante, ma, visto che in tema di laicità, a mio parere, nessuna forza politica significativa dà affidamento, per aderire a questo o ad altro partito dovranno essere presi in considerazione altri punti di riferimento.
@Luca
concordo in pieno, quindi ho deciso di votarlo. Non so se avete notato ma è l’unico dei tre che parla di diritto al rispetto ed alla libertà per i non credenti.
In pratica è l’unico che riconosce la nostra esistenza e la classifica come una posizione non solo ammissibile ma anche rispettabile.
E’ poco, ma è moltissimo, considerando che per tutti gli altri politici italiani noi siamo ghost, nessuno ci nomina mai, nemmeno per criticarci.
Escludere uno dei tre è molto facile. Basterà vedere con chi si è schierato o si schiererà il deputato pd farinone (oltre a binetti, dorina bianchi, carrà, ecc.)
Mi spiego:
Brunetta, fra le varie esternazioni per magnificare il suo lavoro e quello del governo, aveva dichiarato:”Mai la Chiesa ha avuto tanto dallo Stato, in termini dell’8 per mille”
Subito dopo, il 19-09-09 FARINONE (PD) dichiara: DA BRUNETTA MINACCE ALLA CHIESA
Così riporta l’agenzia ASCA del 19 set –
”Brunetta si sta ammalando della stessa patologia di Berlusconi: entrambi vedono complotti da tutte le parti, pure da parte della Chiesa. Il Pdl vuole ridurre al silenzio vescovi e pastori. E poi basta col tirare fuori di continuo l’8 per mille. Certi toni, velatamente minatori, inquietano”.
Lo afferma il deputato del Pd Enrico Farinone, vicepresidente della Commissione parlamentare Affari Europei.
”Per Brunetta, come per Berlusconi, qualsiasi critica e’ fuori luogo. Ed e’ inutile parlare periodicamente dell’8 per mille. Questo e’ uno strumento su base volontaria, e se gli italiani lo scelgono e’ perche’ vi credono -conclude Farinone-. Brunetta non se ne occupi”.
Farinone, binetti, dorina bianchi, carrà sanno sicuramente chi utilizza le parole come specchietto delle allodole.
Qualora qualcuno sappia se sono già schierati ce lo faccia sapere, sapremo chi NON sostenere
@crebs
Binetti e Bianchi con Franceschini, gli altri non lo so, ma presumo che il gruppo dei teodem stia tutto insieme.
Binetti inoltre ha dichiarato che se vincesse Marino uscirebbe dal partito
I rutelliani stanno con Franceschini, altrimenti non si capirebbe la chiosa sul rispetto della libertà di coscienza interna.
Io voterei Marino, perchè ho un’idea di laicità molto più vicina a quella di autodeterminazione che di Tolleranza come quella proposta da Bersani.
D’altro canto Franceschini abbozza un’idea di laicità dal punto di vista cristiano che è decisamente tutt’un’altra cosa dalle idee che circolano adesso nella maggioranza del PDL, il quale vorrebbe una semplice amputazione della laicità a favore di un confessionalismo di stato veramente inaccettabile, che, se portato alle sue estreme conseguenze, farebbe venir voglia di riappropriarsi del vecchio e sacrosanto diritto alla rivoluzione.
Vincerà bersani, ma credo che sarebbe importante se marino ottenesse un ottimo risultato.
In sintesi, nessuno dei candidati ci rappresenta: tutti dicono che bisogna rispettare le posizioni dei credenti (la stragrande maggioranza) e dei non credenti (la minoranza, purtroppo) e quindi sostenere le conseguenti decisioni che verranno prese (sfavorevoli, non ci piove). A mio parere ci vuole invece un candidato (non credente) che sostenga apertamente le posizioni dei non credenti. Purtoppo, per ora, è una pia illusione!
A Claudio285
Nessuna riduzione di preti allo stato laicale, nessuna confisca dei beni della chiesa e nessuna carcerazione del papa; basterebbe che i candidati della “sinistra” facessero un forte richiamo all’articolo 8 della Costituzione (si, lo so: era meglio se non c’era) ricordando che, dato che lo Stato non invade l’ambito della chiesa, allo stesso modo questa non invada quello proprio dello Stato.
Scusatemi, ho scritto il mio precedente commento di getto, senza aver letto bene i tre programmi. Ora l’ho fatto e ho un solo commento: uno schifo tutti e tre.
Uno inizia con l’enciclica del papa, un altro cita Davide Turoldo, un altro radici cristiane e rapporti con relligioni. Basta! in Italia si parla solo di preti, si cita sempre il papa(qualunque s… dica) basta,basta,basta.
Perché i politici nn parlano mai chiaro ? Me lo sapete spiegare ? Io non ci arrivo: sono tutti testi così untuosi (forse Franceschini fa eccezione quando dice che la destra strumentalizza la Chiesa). Nessuno ormai ha il fegato necessario per parlare chiaro (la Chiesa non s’ha da impicciare: quanto ci vuole a dirlo ?), il Vaticano incute un timore che neanche il terrorismo islamico incute.
Almeno che una cosa sia chiara per tutti coloro che, in buona fede, continuano a votare e ad essere tesserati a questo partitto, il PD, credendo di militare ancora in una formazione politica erede di quella sinistra di classe , atea ed anticlericale, che ha contribuito attraverso stagioni di lotte operaie all’edificazione di tutte quelle leggi di tutela e garanzia oggi via, via abolite in nome del dio-mercato: questo partito-minestrone prosegue imperterrito nella linea voluta dal suo fondatore, quel wuolter nazionale che è stato talmente bravo dal riuscire con un sol colpo a rianimare politicamente un berlusconi ormai sul viale del tramonto e a sfaldare e dissipare tutta la sinistra antagonista italiana, contro la quale non ha lesinato mai attacchi e tradimenti, ricercando l’intesa col berlusca per le “riforme”…..
I risultati sono davanti agli occhi di tutti: una sequenza di sconfitte elettorali da lasciare esterefatti; una dilapidazione di consensi e credibilità come non ne conoscevamo.
Una sola cosa mi porta a parteggiare per Bersani,quello che mi appare il suo essersi reso conto del fallimento dell’idea del partito unico, accoppiato al fallimento , ormai palese e riconosciuto da tanti, del bipolarismo italiano. Se si ritornerà, con umiltà e consapevolezza dell’errore commesso, all’aggregazione politica (L’Ulivo) ci sarà, forse, spazio per riannodare discorsi interrotti ed invertire un processo di imbarbarimento culturale che ha arrecato disgusto per la politica praticata in questi ultimi anni.
Non si può dimenticare la posizione netta assunta da Marino in occasione delle disgustose pantomime che hanno coinvolto Piergiorgio Welby ed Eluana Englaro: posizioni nettissime a favore della libertà di scelta di ogni individuo che lo hanno portato ad entrare in aperto conflitto con la chiesa (vedi ripetuti attacchi contro di lui da parte di avvenire e il foglio). In quelle situazioni Marino ha ampiamente e concretamente dimostrato di avere veramente come obiettivo la piena laicità dello stato.
Altro esempio: poche settimane fa quando il papa ha chiesto ai farmacisti cattolici di non vendere le “pillole della morte” Marino sull’unità ha dichiarato che i farmacisti lavorano in uno stato laico e che se hanno problemi a vendere farmaci di un certo tipo possono anche rinunciare ad avere una farmacia.
Altro discorso: teodem e simili. Direi che lo scontro è aperto e netto. Per esempio Marino ricorda come a marzo castagnetti abbia dichiarato che lui ha un padrone che si trova oltretevere. L’invito che gli fa Marino è quello di andarsene da un’altra parte perchè il suo unico “padrone” deve essere la costituzione italiana.
Diritti civili: lui sottolinea come non vadano chiamati ipocritamente temi eticamente sensibili. Aborto come diritto sacrosanto delle donne, diritto a rifiutare farmaci e cure, dichiarazione anticipata di fine vita sono punti fondamentali del suo programma e non manca mai di ripeterli. Per non parlare poi delle coppie di fatto che considera (unico tra i tre) come vere e proprie famiglie; propone anche unioni omosessuali sulla falsariga delle civil partnership inglesi che danno veramente molti diritti e doveri, quasi come un matrimonio.
Io consiglio a tutti, se possibile, di andare a sentire Marino o anche uno dei candidati alle varie segreterie regionali della sua mozione e soprattutto di fare domande, perchè le risposte saranno chiare e nette. Aspettate prima di dire che nessuno dei tre candidati ci rappresenti
Ora non ho voglia di argomentare, ma di primo acchito mi è tornata in mente un successo di Mina, PAROLE, PAROLE,PAROLE, SOLTANTO PAROLE…..
Aria fritta!
insisto, dopo aver letto i nuovi post: andate a sentire dal vivo Marino!
non sarà mai ateo e anticlericale come vorrebbe qualcuno, ma sulla laicità ci metto la mano, il braccio e tutto quanto sul fuoco
Ognuno dei tre a suo modo, chi più chi meno, si piega alla presenza della Chiesa nel suo programma, se è questo che volete, preparatevi a piegarvi anche voi … Le contraddizioni tra le diverse rappresentanze che compongono questo partito, sono sempre destinate a creare divisione ogni qualvolta si debba fare una scelta di campo. L’unica vera ragione che li riunisce è sconfiggere il comune nemico “berlusconi” che gli preclude la via per il potere. Nessuna novità, nessun ideale nessun chiaro progetto.
In fondo questo paese è ancora in mano alla vecchia DC che dopo mani pulite, si è spalmata su tutto l’emiciclo parlamentare, da sinistra a destra e come un parassita ammorba il paese.
Il PD nei fatti è la DC di sinistra, che risponde sempre all’unico vero sovrano d’italia, il Papa.
E’ il PD che ha di fatto eliminato la sinistra dal parlamento, facendo un gran favore al suo avversario. Il PD, di fatto è a Sinistra solo per il posto che occupa nel parlamento, i programmi sono da partito di centro con lievi tinte a sinistra. Solo quando la sinistra avrà il coraggio di unirsi sotto chiari e invalicabili capisaldi eliminando i compromessi e i personaggi ambigui exDC, avrà qualche possibilità altrimenti, guai se dovessero andare al potere, oggi con i livelli d’ingerenza del nostro clero non durerebbero sei mesi.
Concordo con l’analisi di Deicida
Ho vissuto dall’interno la storia del PD e mi ritengo una delle sue coscienze critiche. Ho portato avanti le posizioni laiche in un partito in cui la laicità era un optional, un po’ panda se parlavo di unione di fatto, di togliere i crocifissi, di non finanziare la chiesa …..
Ho scelto Bersani, conscio che nessuna delle posizioni mi rappresenta, sul tema della laicità. Riconosco che la posizioni più aperte sono quelle di Marino, ma poi vedo chi le porta avanti nei nostri circoli. I veltroniani rampanti, i nuovisti della partecipazione a tutti i costi, a prescindere dai contenuti. E quando nel mio circolo questi superlaici, mozione franceschini compreso, si sono presentati, gliel’ho chiesto. Gli ho chiesto dov’erano quando Veltroni diceva cha laici e cattolici devono convivere nel PD come se un cattolico potesse essere non laico e stare nel mio partito. Gli ho chiesto dov’erano quando la Binetti votava contro la legge contro l’omofobia (con fiducia) dopo che avevano crocifisso rossi e turigliatto che erano semplicemente usciti per non votare il rifinanziamento sull’afghanistan…. aspetto ancora le risposte.
Ho scelto di votare Bersani perchè credo che l’Italia oggi abbia bisogno di un grande partito di sinistra, e che se riusciremo a costruirlo sarà anche un partito laico, capace di esprimere idee e proposte concrete, cosa che veltroni e franceschini non sono riusciti a fare.
Checchè ne dica Don Bruno, l’unico vero grande politico degno di stima si chiamava Stalin: parlava poco, ascoltava molto ed agiva al momento con la dovuta celerità.
@ #Aldo#
Mi hai tolto le parole dalla bocca.
Comunque con questi programmi , il PD andrà da qui a li !!!!!!!!
@ stefano grassino
In che senso???? (ironico, mi immagino)
@stefano grassino
stalin è la riprova che dai seminari escono un po’ tarati, è stato il più gran assassino di comunisti della storia.
@luca t
Bersani ha dichiarato : non lascio decidere come devo morire a Quagliarello e Gasparri.
@ luca t
Quoto. A chi sostiene che nessuno dei tre candidati ci rappresenti suggerirei di vedere il filmato col programma di Marino sul suo sito linkato prima. E’ indubbio, in ogni caso, che se venissero attuate simili riforme il nostro paese non potrebbe che migliorare sotto molti punti di vista, questo é poco ma sicuro!
@ stefano grassino
Ti ha già replicato vico. Di mio aggiungo solo – dal momento che ti reputo un compagno onesto – che un lungo soggiorno in qualche gulag non te l’avrebbe tolto nessuno. E così avresti avuto tutto il tempo per godere di tutti i benefici del ‘parlare poco’, dell”ascoltare molto’ e dell”agire con la dovuta celerità’.
Se poi hai inteso fare dell’ironia, come altri auspicano… bè, io non l’ho capita.
Claudio, mi pare che ti stia sforzando di fare la stessa cosa che da millenni i soliti noti fanno con la bibbia: esegesi, ovvero interpretazione del vero messaggio del sacro libro. Chissà perché il sacro libro (e come quello le parole di bersanifranceschinimarino) non è invece stato scritto in un linguaggio semplice, immediato, univoco, tale da essere comprensibile da chiunque senza possibilità di fraintendimenti e senza necessità di esegesi ed esegeti.
P.S. Si noti che conosco bene l’italiano e so capire quando viene usato in modo strumentalmente ambiguo.
Povero PD, che candidati scoloriti e stantii…
laicità nel Pd ZERO.
i soliti sofismi per nascondere il vero obbiettivo, I VOTI DEI CATTOLICI.
con questa opposizione la pdl rimmarrà al governo per i prossimi 15mila anni.
il più inconstente cmq mi pare il discorso di Marino totem assoluto della laicità nel pd…se questo è un laico io sono mussulmano.
bah, io intanto cerco di portare della gente a votare Marino alle primarie, poi si vedrà.
io andro’ a votare alle primarie solo se marino avra’ qualche chances, e gli daro’ solo un euro
Luigi
Aldo@
Nessuna esegesi, semmai un’analisi delle varie posizioni. Se poi vuoi darmi del “criptocaattolico” credo che tu abbia sbagliato persona. Anche volendo, non lo potrei essere cattolico, visto che sono ateo di famiglia. Forse anzi si può dire che sono uno dei pochi atei integrali che conosco: nato, cresciuto educato all’irreligione fin dalla culla.
Il voto di una parte dei cattolici il PD ce l’ha già. E non mi riferisco ai Teodem. Il voto dei cattolici è trasversale agli schieramenti, e questo è assodato da tempo. Da quando è morta la balena bianca. Ci sono moltissimi cattolici non legati alla chiesa, o che comunque hanno idee non molto diverse dagli atei e dai non credenti riguardo a molti temi. Marino è il tipico esempio di credente libertario.
Semmai è proprio il disfattismo che mi sembra domini la maggior parte degli interventi a favorire le posizioni confessionali in politica.
Il fatto che passi una legge liberale o confessionale non dipende da chi vince le elezioni, ma da quanti parlamentari confessionalisti sono presenti in Parlamento nella somma dei due schieramenti.
Io poi distinguerei la causa laica da quella atea. E distinguerei dall’ateismo identitario da quello filosofico.
E’ più facile essere credenti che atei, ed è più facile essere degli atei anticlericali che degli atei e basta. Solo per comprendere le basi dell’evoluzionismo, per fare un esempio, bisogna spremersi le meningi ben bene, per non parlare della difficoltà che la persona media incontra nel rappresentarsi l’assenza di un’anima immateriale.
Molto più facile dare a tutte le domande la stessa risposta, come il credente, ma èanche facile individuare un nemico in carne ed ossa, e costruire la propria ideologia contro di esso, come fa l’anticlericale.
ma l’ateismo, lasciamelo dire, è un’altra cosa.
Non è detto che un ateo debba essere laico, ma io credo che chiunque debba esserlo, credente o ateo.
@ALTUS
eviterei banalità come le tue. sarebbe come dire di marino un rampante barone della medicina cattolica.
La prima regola è il rispetto di chi compete , almeno nello stesso partito.
@ vico
La mia non è ironia. E’ illusione. L’illusione, forse la stessa di quei deboli che credono in dio, un dio che alla fine punisce i cattivi e gratifica i buoni. Ti dico questo perchè vorrei tanto vedere un uomo spietato e crudele come il Georgiano prendere tutta la nostra classe politica, tutti i dirigenti pubblici corrotti ed incapaci, i sindaci, gli assessori etc. etc. e fare una grande purga. Vedere un treno merci pieno di quei “pensatori” come pannella, veltroni, sansonetti, la rossanda, il buonista bruno gualerzi caricati su di un treno merci allo scalo della stazione tiburtina e spediti in siberia. L’altro giorno mentre ero a fare la fila per delle analisi, un signore ultraottantenne mi ha raccontato il seguente episodio: mi trovavo sull’autobus ed un ragazzotto sui sedici anni se ne stava seduto con i piedi sul seggiolino di fronte. Gli ho fatto notare la scorrettezza e la risposta è stata: fatti i c…i tuoi. Oltre ad essere in torto rispondi così ad un povero vecchio? A Singapore undodicenne ha sputato la gomma da masticare per terra ed un poliziotto che lo ha visto gli ha dato dieci frustate. Civilissimo posto. Qui purtroppo, se qualcuno avesse dato un sonoro ceffone a quel maleducato sull’autobus, una marea di cattocomunisti (quelli che il grande compagno Stalin mandava in Siberia) guidati dal buonista veltroni, dall’oca giuliva della melandri e da tutti i liberisti e garantisti del pd avrebbero fatto una trasmissione da santoro, criminalizzando il bravo ceffonatore. Sono stanco del pietismo cattolico mischiato all’ipocrisia buonista dei falsi compagni che vanno a braccetto con gli sciocchi anarchici. Appena i miei vecchi saranno morti, sarò ben felice di andarmene da questo misero paese. Tenetevela pure la la vostra democrazia, quella che dà i permessi ai galeotti i quali escono e tornano a fare le rapine. Spero tanto che durante una di queste, incontrino vostro figlio.
Claudio, d’accordissimo sulla tua analisi dell’ateo, dell’anticlericale ecc. e sulle relative distinzioni.
Assolutamente non volevo darti del cripto-niente: il mio paragone con le esegesi bibliche era d’altro tipo, e voleva riferirsi solo alle forme con le quali chi appartiene a una certa categoria professionale (ché chi fa politica a certi livelli ormai svolge un mestiere, per quanto discutibile) si rivolge alla gente comune, ovvero a quello che, in teoria, dovrebbe essere il “popolo sovrano”.
E’ deprecabile che i professionisti della politica usino un linguaggio che non sia accessibile a chiunque faccia parte dell’elettorato, ed è ancor più deprecabile, anzi criminale, che il più delle volte lo facciano per intorbidire le acque e poter esercitare impunemente le loro attitudini da voltagabbana.
Le parole hanno un peso, quelle di chi assume un impegno di rappresentanza devono avere anche UN significato incontrovertibile e immutabile. Diversamente, sai come si chiama? Tradimento. E nel nostro ordinamento, purtroppo, rimane impunito.
@ stefano grassino
Ho sperato fino all’ultimo che la tua apologia di Stalin fosse da leggere in chiave ironica, anche se ne dubitavo molto. Adesso ho la conferma che non lo è. Lasciamo stare il fatto che ormai per te sono un mons. o un don (anche questo adesso non lo ritengo più ironico), ribadisco solo quanto ho già avuto modo di dirti: tu che parli tanto di ‘quei deboli che credono in dio’, non ti rendi conto che di fatto stai solo scimiottando il dio più disumano che una religione ci abbia mai propinato, cioè quello del vecchio testamento? Di cui Stalin, come tutti i delinquenti assasssini suoi pari, ne è la perfetta incarnazione? Ma possibile che tu ti scandalizzi – per altro giustamente, sia ben chiaro – per il gesto riprovevole di quel ragazzotto sull’autobus e ritieni storicamente difendibili veri e propri massacri di innocenti?
@ Bruno Gualerzi
In una società dove i “buonisti” creano le basi della maleducazione e dell’inciviltà, questa società, prima o poi è destinata a subirsi i Robespierre e gli Stalin. Wiston Churchill giustamente disse: la democrazia non è il miglior sistema, è solo quello meno peggiore che conosciamo. Se vogliamo tenerla in piedi dobbiamo combattere i vari pannella, veltroni, bruno gualerzi ed i suoi amici anarco-buonisti. La democrazia si regge solo con un forte rispetto delle regole, cosa che oggi almeno in italia non avviene. Proprio perchè sono un razionalista mi rendo conto che facendo tacere coloro che sono propensi al facile perdonismo (a tutti i livelli, sia ben chiaro) si può tentare di raddrizzare un paese marcio dalle radici. Per quanto riguarda Stalin, lo dico per l’ultoma volta, leggiti bene con onestà intellettuale ciò che era la Russia prima di lui e come l’ha lasciata. Disse Marat: ne uccide molti di più l’ignoranza della nostra ghigliottina. Invece di preoccuparti di Zio Baffone pensa a quanti morti sul lavoro ci sono in italia, morti assassinati dei quali nessuno si scandalizza, quanti corruttori agiscono, quanti malavitosi a vari livelli muovono le leve del potere. Ma perchè non ti cambi nome e ti fai chiamare Serafino?
Belle parole, ma mi fido poco, le azioni passate del PD mi impediscono di lasciare che la speranza l’abbia vinta sull’esperienza.
@ Stefano Grassino
“A Singapore un dodicenne ha sputato la gomma da masticare per terra ed un poliziotto che lo ha visto gli ha dato dieci frustate. Civilissimo posto.”
Attenzione a quel che scrivi, da qui al passare alle punizioni piu’ dure fino alle impiccagioni degli omossessuali in iran,per esempio,o per qualsisasi altra “eresia” imposta da chi comanda in un dato paese, la via e ‘piu’ breve di quel che puo’ sembrare…c’e’ modo e modo per educare e per riabilitare…non e’ una analogia errata…pensaci…se per te un polizziotto ha il dovere di frustare un ragazzo di 12 anni ( magari pure tuo figlio,perche’ ricorda che bene o male tutti a una certa eta’ possono commettere sciocchezze ) allora la tua visione etica e morale e’ alquanto preoccupante.
Non sono un buonista,anzi,di istinto sarei pure occhio per occhio e dente per dente,ma bisogna inibire gli istinti primordiali ed agire in modo razionale trovando via piu’ civili.
In poche parole un civille non risponde ad una bestia in modo bestila.
Con un ragionamento come il tuo la dittatura brutale e’ dietro l’angolo.
@ Stefano Grassino
“A Singapore un dodicenne ha sputato la gomma da masticare per terra ed un poliziotto che lo ha visto gli ha dato dieci frustate. Civilissimo posto.”
Attenzione a quel che scrivi, da qui al passare alle punizioni piu’ dure fino alle impiccagioni degli omossessuali in iran,per esempio,o per qualsisasi altra “eresia” imposta da chi comanda in un dato paese, la via e ‘piu’ breve di quel che puo’ sembrare…c’e’ modo e modo per educare e per riabilitare…non e’ una analogia errata…pensaci…se per te un polizziotto ha il dovere di frustare un ragazzo di 12 anni ( magari pure tuo figlio,perche’ ricorda che bene o male tutti a una certa eta’ possono commettere sciocchezze ) allora la tua visione etica e morale e’ alquanto preoccupante.
Non sono un buonista,anzi,di istinto sarei pure occhio per occhio e dente per dente,ma bisogna inibire gli istinti primordiali ed agire in modo razionale trovando via piu’ civili.
In poche parole un civille non risponde ad una bestia in modo bestila.
Con un ragionamento come il tuo la dittatura ( di qualsiasi ideologianon importa ) e’ dietro l’angolo.
Comunque ho visto i video Si e No di Marino, sembrano dei buoni propositi, alcuni molto difficilmente attuabili… ma gli auguro buona fortuna…
Nessuno dei tre programmi mi convince.
Trionfo della banalità con totale mancanza di prese di posizione: il tutto è talmente scialbo da passare come roba già vista.
Se questa è l’alternativa al nano ridens, viene da piangere e sono sempre più convinta che il mio voto (sofferto, nella confusissima fila al consolato) sia perso.
Tutti troppo garbati e “morbidi” sui temi che a noi stanno a cuore.
Nessun coraggioso “kamikaze” capace di parlare apertamente di laicità allo stato puro e senza fronzoli (pena il voto mancato della sora Maria col rosario in mano).
Cosi’ non si va da nessuna parte.
@ stefano grassino
Gli “sciocchi anarchici” a cui fai riferimento cominciano a mancarmi…ma sono mai esistiti s si tratta di creature mitologiche?
Senza un “shock” (quale che sia poco importa) questo paese non cambierà davvero MAI.
P.S. Si potrebbe evitare il “puoi sempre andartene”, -tormentone di fine estate-
l’ho già fatto da tempo 🙂 e in età molto “tenera”.
Bla bla bla bla bla…. solite parole a vanvera.
Ma qualcuno crede ancora a una sola parola di questi imbonitori di lungo corso?
La laicità la sinistra la sbandiera (timidamente) per la piazza, e subito la ripone appena arriva in aula.
Questi sono i signori che si erano opposti al togliere l’esenzioni ICI dalle attività produttive del vaticano. Svegliaaa!
@stefano grassino
Esaltazione del macellaio stalin, frustate come segno di civiltà, augurio che un assassino incontri un nostro figlio… dammi retta, fatti vedere da uno bravo.
@ Marco Uno
Certo, è bella una società che lascia libero un massacratore del circeo grazie alle leggi buoniste……vacci tu a farti vedere ma da un premio nobel.
Mi scuso per il ritardo nel commento ma ora lo vidi..
Sono deluso…
sono rimasto veramente deluso nel leggere i commenti ( una buona parte) a quest’articolo..
non ho mai scritto qui , ma ero quasi convinto che chi commentava lo facesse
con un minimo di cognizione di causa e non solo come una critica da bar…
Molti, o non hanno letto i sopracitati programmi o non sanno leggere l’italiano e
comunque la politica la intendono come una cosa che non li riguarda, per cui mancanti
dell’informazione di base, sentendosi pure in diritto di criticare..
Ok per i commenti stereotipati sul PD, ci stanno visto tutte le orribili uscite di alcuni
dei suoi componenti,
ma quando per una volta si presenta un personaggio che sembra poter avere tutti i numeri
per rappresentare seriamente l’imparzialità, uno che fa della laicità la base della propria
candidatura, e lo dimostra con azioni e dichiarazioni (svariate volte è comparso in questo
blog, ma la memoria di alcuni sembra essere corta..), uno che è stato “cacciato” dal ruolo
che aveva nel suo partito e sostituito guarda caso da chi la pensava in maniera
direttamente opposta, che l’ha portato pertanto ad affrontare la scelta di candidarsi per
dare un segno concreto di cambiamento proprio a quel modo di vedere le cose.
Uno che è dichiaratamente cattolico, si, perchè un cattolico veramente laico è l’emblema
della laicità stessa. Pensare che solo un’ateo ci possa rappresentare è cadere negli stessi
errori dei religiosi, maghi, astrologhi, invasati vari ecc..
A noi non deve dare fastidio che possano esistere queste figure ma solamente che non ci
impongano le loro convinzioni.
Marino è in minoranza (attenzione però perchè potrebbero esserci sorprese)
proprio xchè basa la sua campagna sulla laicità come metodo e molti
del suo partito non ne intendono l’importanza, anche perchè, come qualcuno sopra citava,
chi li rappresenta nei circoli locali non ne evidenzia la potenzialità (come ho avuto anch’io modo di constatare)
Personalmente ho votato Di Pietro ultimamente ma ora mi sono iscritto al PD
appositamente per votare Marino come segretario, non uscirà? amen, un tentativo verrà
fatto e se non esce tornerò dov’ero perchè di Franceschini.. basta aver seguito le sue
dichiarazioni.. e di Bersani.. sicuramente il migliore sotto il profilo economico ma tutta la
loro sintesi sulla laicità non mi convince, non ci vuole una sintesi tra le varie “credenze”,
devono stare proprio fuori dai giochi, eppoi quella frase nel programma: “Noi siamo un
partito dell’uguaglianza secondo l’ispirazione del cattolicesimo democratico..”
Per concludere, mi sarei aspettato un pò più di entusiasmo su Marino in questo blog..
Sarà che codesti sanno benissimo per chi votare che li rappresenti in maniera esemplare,
se così fosse ce ne mettano al corrente..
@ Samael
Samael, per vivere in una società dove la violenza possa essere ridotta ai minimi termini, occorre che colui che parte dal presupposto di non accettare le regole del vivere civile, sappia che al primo errore, la punizione arriva subito ed è severa. Tolleranza zero a tutti i livelli. Tolleranza zero con i genitori che lasciano i figli davanti al televisore ed ai videogiochi violenti, che non li educano; tolleranza zero a chi a seguito di un permesso carcerario esce e ne approfitta per fare una rapina; tolleranza zero verso tutti coloro che occupano le corsie di emergenza, impedendo l’arrivo di una ambulanza; tolleranza zero verso tutti coloro che si mettono alla guida ubriachi e drogati perchè un’auto può diventare peggio di una pistola. Oggi in questo paese il maleducato, il teppista, il delinquentello che sono la base da cui attinge la ben più pericolosa malavita organizzata, camminano impuniti per le nostre strade dal momento che i poliziotti si voltano da un’altra parte se li vedono agire, sapendo che se li arrestano, i giudici “buonisti” li liberano subito. Il cittadino onesto, quello che tira avanti il paese assieme alla propria famiglia è un emarginato, tenuto in nessuna considerazione, tantomeno quando crepa. Ecco perchè il mio “essere Stalinista”. Ecco perchè credo che questo paese non può autogovernarsi dopo 1800 di insegnamento pretesco, dove un sano rapporto sessuale che oltre ad essere piacevole, fa bene alla salute è stato da questi gonnelloni, criminalizzato mentre invece non è peccatore chi evade il fisco, saccheggia le casse dello stato e va a braccetto con un mafioso. Siamo un popolo di furbi e furbetti, non abbiamo il senso dello stato, il senso della dignità sia personale che di popolo, non conosciamo l’amor di patria, quello vero e viviamo nel più profondo opportunismo. Arriveremo alla democrazia solo quando un paese più maturo di noi ci invaderà e importerà qui DEMOCRAZIA altro che l’Iraq.
bè per lo meno non si sono messi a 90 con le chiappe in direzione stato del vaticano, apprezziamo
@altus
battutona, neanche Berlusconi avrebbe potuto fare di peggio. (sei lui in incognto?)
Aldo@
Non sono d’accordo. E’ vero che il politichese è una degenerazione della lingua, ma credo che parte dell’imbarbarimenento della politica italiana sia dovuta proprio all’incapacità dialettica che ormai affligge gran parte della popolazione. Basta vedere i linguaggi di Bossi, di Berlusconi, di DI Pietro, per capire come gli slogan la facciano ormai da padrone. Una comunicazione che è ormai solamente televisiva, che deve essere fatta in fretta e non deve avesere nessuna sostanza, altrimenti nessuno è in grado di capirla. O deve essere appositamente incomprensibile, affinchè la capisca solo il diretto interessato.
Il testo scritto ormai è un ricordo. Nessuno si preoccupa di leggere più nulla, tranne che, una minoranza, i testi della rete, e una ancor più piccola minoranza i testi veri e propri (libri, riviste ecc.)
E allora ben vengano le sfumature, le piccole differenze, anche le ambiguità, se si è capaci di sottolinerarle e prevenirne le insidie. Il fatto che la “gente” non sia capace, o non abbia voglia di decifrare queste cose è il problema, non le scritture necessariamente ambigue di un testo di un programma partitico.
Ragazzi, è chiaro che non ci sarà MAI un candidato che dirà “basta 8xmille, stato laico, il papa si faccia i fatti suoi, decidiamo noi anche le investiture vescovili ecc…” (purtroppo), perchè la situazione è tale che NESSUNO (tranne noi) lo voterebbe.
Meglio un passaggio graduale ma continuo, erodendo un privilegio alla volta.
se, ad esempio, facessero pagare l’ici alla chiesa sapete quanti soldi si potrebbero usare peri lavoratori cassintegrati? giusto per dire, eh…
insomma, un passo alla volta, ma deciso.
prendiamo i voti dei cattolici moderati e “scattolicizziamoli” (o disarcivescostantinopolizziamoli) pian piano, così ci sarà una base più solida per quando proporremo le leggi sui matrimoni civili omosessuali (su cui la chiesa dovrebbe solo star zitta), sul fine vita e tutto il resto.
detto ciò, mi pare che Marino sia quello che, pur cattolico, si avvicini di più ad idee simili.
Io non impongo ai cattolici di divorziare, ma, se uno vuole farlo, può farlo. Poi, se ti senti cattolico e non vuoi divorziare, perfetto, ma non puoi fare in modo che la tua religione impedisca ad altri di vivere liberamente. Idem per aborto e simili.
Questo è lo stato laico.
Sono andato a sentire Marino e la sua idea è “si discute ferocemente, ma poi il partito deve avere una posizione unica. chi non ci sta [e ha nominato esplicitamente rutelli] vada pure via; se il 98% del partito la pensa come me, la Binetti dovrà adeguarsi, se il 98% del partito la pensa come lei, forse ho sbagliato partito”.
Ha il mio voto 😀
@ stefano grassino
Dopo la tua ultuma replica nei miei confronti ti sarei grato se, per qualunque motivo, non ti rivolgessi più a me. Io di sicuro non mi fermerò nemmeno a leggere e commentare le tue folli parole.
@ Lampo
“Ragazzi, è chiaro che non ci sarà MAI un candidato che dirà “basta 8xmille, stato laico, il papa si faccia i fatti suoi, decidiamo noi anche le investiture vescovili ecc…” (purtroppo), perchè la situazione è tale che NESSUNO (tranne noi) lo voterebbe.
Meglio un passaggio graduale ma continuo, erodendo un privilegio alla volta”.
Mi chiedo come mai il processo di secolarizzazione di uno stato europeo quale l’Italia, dal grandissimo patrimonio culturale, debba essere cosi’ lenta, o se preferisci, graduale.
Perchè l’Italia non è mai matura per un’alternativa vera?
Forse perchè, detto papale papale, è un paese ancora strapieno di vecchiarelli che mancano di apertura mentale?
Per non parlare dei giovani che ragionano anche peggio di loro!
Perchè la “novità” è sempre vista come demoniaca e destabilizzatrice?
Perchè è facile rigirare il popolo con quattro battute da bar dello sport (vedi l’uscita del nano su Obama) mentre in tutto il mondo civile ridono di noi (risata unanime) e del vecchiume che ci governa?
Non ci facciamo una gran bella figura…
@stefano grassino
Qualsiasi stupido è capace di migliorare un paese sterminandone la popolazione. E per di più ti sfugge che anche le morti in gulag spesso erano “morti sul lavoro”.
@ Giovanni Enrico
Sai cosa mi disturba in voialtri? Il cercare un unico capro espiatorio. Quante centinaia di milioni di morti hanno fatto le varie economie basate sul libero commercio? Anche quelle erano colpa di Stalin? Perchè non ci leggiamo la storia dell’umanità dalla prima all’ultima riga? Che forse gli americani che portavano ai pellerossa chiusi nelle riserve, coperte intrise di morbo di vaiolo o cibi appositamente avariati sono stati meglio di Hitler? La verità vi fa male? Vi fa male riconoscere che chi è debole è democratico e come diventa potente diventa subito spietato e crudele ed impone agli altri, con la forza, le proprie regole?
@ Stefano Grassino
Mah, io non credo che qui si voglia cercare un capro espiatorio,ma ti riesce difficile ad immaginare un forte che,in virtu’ di cio’,lotta per il bene della societa’ senza sopraffarre od uccidere nessuno,anche chi ha sbagliato? Questo e’ essere forti, pur potendo sopraffarre non lo fai perche’ ti rendi conto che non e’ giusto in una societa’ cossiddetta civile,e potresti trovarti pure tu dal lato del debole prima o poi…ricorda che vi e’ sempre qualcuno piu’ potente o forte e la famosa ruota gira smpre.
L’apologia di qualsiasi dittatura fascista o comunista che sia e’ ,a mio parere, aberrante ed irrazionale.Non sipuo’ essere portatori di laicita’,diritti e di civilta’ dell’uomo se si avvallano genocidi o ideologie in antitesi con la liberta’ e l’autodeterminazione della persona.
Che poi sia assolutamente da condannare cio’ che hanno fatto gli americani al popolo indiano e’ cosa orrida e risaputa….io la condanno come condanno tutte le bestialita’ dell’uomo fino a personaggi ripugnanti come,Hitler,Stalin,PolPot e chi si arroga il diritto di uccidere e sterminare qualsiasi persona.
Il potente sano e razionale non uccide ma cerca ogni via d’uscita per evitare cio’…questa e’ grandezza.
@stefano grassino
Mi pare che sragioni. Sei stato tu a tirare in ballo il buon vecchio Stalin. Se ti consola avrei risposto (e come me moltissimi altri, immagino) nello stesso identico modo se avessi scelto Hitler.
Qui il punto non è quello tanto caro a Berlusconi di fare la conta per decidere quale regime o sistema economico abbia provocato più morti e alla fine scegliere quello che ne ha ammazzati meno. Ma quello di capire come si possa cambiare l’esistente in una direzione un po’ meno peggiore di quella che è. Che sia tutt’altro che facile penso che siamo tutti d’accordo. Ma non è con il proporre rimedi peggiori del male che si può sperare di venirne fuori.
Il circolo PD di Londra si è riunito ieri sera per discutere e votare le tre mozioni congressuali. Questi i risultati: Bersani 14 voti, Marino 14 voti, Franceschini 4 voti. C’e’ molto nervosismo all’interno della casse dirigente del PD e sono in molti ad aver paura della candidatura Marino, specialmente ora che quella candidatura sta ottenendo molti successi, sia in Italia sia tra gli italiani all’estero.
Perché i cowboys del PD hanno paura di Ignazio Marino?
http://zamparini.wordpress.com/2009/09/29/perche-i-cowboys-del-pd-hanno-paura-di-ignazio-marino/
Ridicolo. Il cattolicesimo è una forza intrinsecamente antidemocratica. A tanto fa arrivare lo sforzo di sciogliere l’olio nell’acqua, allo scrivere di tali ossimori come il “cattolicesimo democratico” che ispirerebbe l’uguaglianza. Di che uguaglianza parla, dell’ugliaglianza dell’oltretomba? Quando dio riconoscerà i suoi e rigetterà gli altri nell’inferno?
@alessandro s.
quindi Marino che è cattolico è intrinsecamente antidemocratico.
chapeau!
Vico, almeno lui non si propone di tali assurdità. Lo si potrebbe accusare di essere un falso cattolico, ma almeno non asserisce di tali buffonate come il tuo eroe.
don bruno,
ti passo il testimone.
@alessandro s.
e cosa propone secondp te? quando ha dietro i peggio veltroniani, come bettini, muti ai peggio insulti alla laicità di Binetti e c.?
Qui la laicità è una moda, l’anno scorso andava il lungo, oggi il laico.
Ma, vedi, io rispetto Marino, a differenza di te, che dimostri disprezzo per chi dovrebbe essere a fianco del tuo di eroe nel partito futuro. Un buon inizio, di nuovo chapeau!
allego una domanda da me fatta al com. arino da cui aspetto risposte.
http://www.romagnaoggi.it/emilia/2009/9/29/137449/
@alessandro s.
e citare una frase a metà non è il massimo della correttezza
il paragrafo corretto è:
Noi siamo un partito dell’uguaglianza secondo l’ispirazione del cattolicesimo democratico e della sinistra democratica e liberale perché crediamo in un mercato aperto e regolato, ma non intendiamo affidare al mercato il controllo di beni essenziali come la salute, l’istruzione e la sicurezza.
@don alberto
fai il teodoforo?
@gabriele zamparini
Terrorizzato, ringrazio l’esimio Zamparini e cito dal suo blog
” Quando il popolo bue smette di muggire e seguire i capibranco, i cowboys perdono le staffe; ma anche nel Far West, alla fine, ha vinto la civiltà e John Wayne si è dovuto ritirare nel suo ranch.”
Gli indiani e i bisonti sarebbero lieti di darle ragione, ma oltre che sulle paure del PD non c’azzecca neanche sulla storia a stelle strisce.
Dobbiamo dirlo, i vertici del PD sono terrorizzati all’idea che Marino vinca, ritrovarsi Goffredo Bettini come consigliere provocherebbe un’impennata del laicismo binettiano nel partito.
Quanto ai risultati delle primarie, certo marino è stato oscurato, mentre franceschini e bersani vanno tutte le sere sono a porta a porta no? peraltro le sfugge che franceschini è ancora segretario del partito (anche se potrebbe evitare di correre dietro a Bossi) e che Bersani su argomenti inerenti la finanza pubblica è un filino + credibile del suo candidato.
Quanto al bue, allo stato le posso garantire l’integrità dei miei ammenicoli, e il fatto che abbia usato altre parti della mia anatomia (il cervello) per decidere.
Trovo di cattivo gusto che lei definisca così chi non aderisce alla sua mozione.Comunque posso garantirle che in circoli meno a la page di quello di londra come più banalmente a Meldola o a Cusercoli Bersani ha avuto risultati migliori.
Ma dalle sue parole emerge quello che succederebbe se Marino vincesse.
Una riedizione del Partito Radicale,un movimento magari capace di grandi campagne sui temi etici ma incapace di coinvolgere la massa che si riconosce nelle storie dei grandi partiti cui richiama Bersani.
Un bel partito molto chic, che scrive molto sui blog,” ma anche” incapace di superare il 10%
Per battere berlusconi ci vuole altro, e i partiti non si fanno per vincere le primarie ma per vincere le elezioni e governare un paese.
Claudio, questione di punti di vista. Anche se, da alcuni passaggi della tua ultima replica, ricavo la sensazione di non essere stato chiaro come avrei voluto. Ma va ugualmente bene, tanto né la mia opinione, né la tua pesano alcunché nei giochi di potere di chi, anziché rappresentarci (come dovrebbe), dirige le nostre vite.
@ Roberto Ferretto
@ Lampo
@ Dalila (ultimo intervento)
Straquotone!!!
@STEFANO GRASSINO
wilma dammi la nagant…. stefano posso capire le tue ragioni. Ma definirmi buonista o veltroniano, no. Semplicemente la ragione e il torto non possono dipendere da chi impugna la nagant. Sono altre, dipendono dalla giustizia delle idee che porti avanti. Se le idee sono giuste a volte la violenza è necessaria, come lo è stato in Spagna (dove il tuo amico georgiano ha ammazzato gli anarchici),, durante la resistenza o in vietnam. Ma le idee di stalin erano sbagliate. Ti rispondo con le tue parole: Tenetevela pure il vostro stalinismo, quello che deporta persone senza nessuna ragione. Spero tanto che durante una di queste operazioni, deportino vostro figlio. (suona molto diverso da quello che dici tu?)
A quando la riabilitazione di Pol Pot come inventore della decrescita felice?
vico scrive:
29 Settembre 2009 alle 17:56
Come tuo solito, non trovanto alcun appiglio, dai contro ai nomi e ti lanci in attacchi personali. Yawn, che noia.
vico scrive:
29 Settembre 2009 alle 18:05
Belle parole. Ma ancora una volta manca di specificare come intende metterle in pratica. Il che per me vuol dire una cosa precisa, che ho già scritto. Tra l’altro, la seconda parte della sua frase non si concilia con la prima. Il cattolicesimo non propone di sottoporre la sanità, l’istruzione e la sicurezza al mercato, questo lo so bene: intende sottometterli all’imperio del magistero della chiesa, cioè all’autorità del vaticano.
P.S. ai tempi di Eluana, di Welby ecc., che cosa diceva il tuo Bersani? Come ha votato quando si trattava di far assumere i docenti di religione facendogli saltare ogni concorso e ogni precariato mentre il governo si apprestava a sbattere fuori della scuola pubblica schiere di insegnanti precari da diversi decenni? Quali forme di protesta ha adottato allora?
@STEFANO S.
Le idee camminano sulle gambe delle persone. Io mi limito a criticare i comportamenti di persone che non sono coerenti con quello che dichiarano,. Ti sfugge che si parla di cattolicesimo democratico, personaggi come la Bindi, o lo stesso Marino dimostrano che ci sono cattolici capaci di pensiero libero.( parliamo magari della storia delle ACLI di Dossetti di Martinazzoli, di Zaccagnini ecc.) Quanto alle posizioni di Bersani erano le stesse di Marino, mi sembra votassero insieme. E, banalmente alla commissione sanità c’era Marino sarebbe come se chiedessi ragione delle mancate prese di posizione di Marino sui temi economici.
Ma, vedi, io mi battevo già allora xchè il PD fosse un partito laico, e mi dà molto fastidio che quelli che mi dicevano che non era il caso, quest’anno, xchè va di moda facciano i superlaici.
dal sito del pd forlivese:
Basta Binetti
Il codice etico del PD riporta: 2. Le donne e gli uomini del Partito Democratico considerano il pluralismo una ricchezza e scelgono il confronto democratico come metodo per ricercare sintesi condivise. Riconoscono e promuovono il principio di laicità della politica e delle istituzioni. Si impegnano perché le differenze non siano ostacolo alla partecipazione ma opportunità di dialogo e di crescita, e perché i diritti e le libertà si impongano sul razzismo e sulla violenza. Contrastano ogni forma di discriminazione nel nome dell’uguaglianza sostanziale. Credo che le dichiarazione sui gay della senatrice Binetti contraddica questo punto, pertanto vada segnalato agli organi competenti per le azioni del caso. Le dichiarazioni del senatore Tonini che specifica il fatto che la senatrice parli a titolo personale non inficiano la gravità dell’atteggiamento dell’ esponente teodem. E’ inaudito che non si prendano provvedimenti contro chi, in palese contrasto con la linea etica del partito e con il buon senso, continua a fare dichiarazioni inaccettabile, o si spinge, come nel caso del decreto sullo stalking, a non votare la fiducia al governo Prodi.
Vico Zanetti
allego il link dell’intervista al corriere
http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/31/Binetti_rimedio_contro_pedofili_co_9_081031051.shtml
Scritto da Vico Zanetti in data 3 novembre 2008 alle 10:07
fragoroso silenzio collettivo su un tema che a me pareva rilevante . Tra i muti tutti i sostenitori della Marino.