La squadra di calcio del Creteil Belel, composta da musulmani, si è rifiutata di giocare contro la squadra del Paris Foot Gay, formata da omosessuali, domenica scorsa. Il giorno prima il Creteil Belel aveva inviato una comunicazione all’altro club in cui spiegava le motivazioni: “Siamo spiacenti ma tenuto conto del nome della vostra squadra e conformemente ai principi della nostra, composta da musulmani praticanti, non possiamo giocare contro di voi. Le nostre convinzioni sono di gran lunga più importanti di un semplice incontro di calcio. Scusateci di avervi avvertito così in ritardo”.
Indignate le reazioni delle associazioni per i diritti civili, ma un dirigente del Creteil Belel ha insistito affermando su Radio France Bleu: “In quanto musulmano ho tutto il diritto di non voler giocare contro il Paris Foot Gay, semplicemente perchè non condivido la loro causa”.
Parigi, squadra di calcio islamica: “Non giochiamo contro gay”
87 commenti
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Idioti, che altro dire?
eh si perchè giocare implica poter vincere o perdere.
e immagino che dei maschioni islamici a perdere contro dei gay dovrebbero come minimo fare harakiri, dopo…
Non credevo che il corano trattasse di calcio.
In ogni caso, basta che ‘sti pirla perdano la partita a tavolino, per il resto non c’è problema.
Però hanno chiesto scusa… evidentemente cominciano a traballare anche loro su queste idee senza senso… (ma forse no, purtroppo)
liberi loro di non praticare sport con persone non gradite
liberi tutti di giudicarli per questa scelta ideologica e doveroso da parte delle istituzioni prendere eventuali provvedimenti: (revoca di agevolazioni e riconoscimenti riconducibili alla promozione (anti)sociale dello sport, espulsione da campionati che prevedano il rispetto dei diritti umani, ecc.
ah beh sicuramente spero che vengano presi dei provvedimenti dalla federazione per palese comportamento antisportivo.
manco avessero dovuto fare la doccia insieme negli spogliatoi….
“In quanto musulmano ho il diritto..” Non credo che essere credente di una qualche religione possa dare dei diritti in più.
Chissà se si sarebbero comportati allo stesso modo, contro una squadra di stupratori…
oltre alla partita persa a tavolino in questi casi di solito si danno dai 3 ai 6 punti di penalizzazione ed un’ammenda economica abbastanza pesante (anche se sono dilettanti, tipo 10mila euro non glieli dovrebbe togliere nessuno). boh, speriamo bene…
io non ci andrei in spogliatoio.
per il resto se allah fosse con loro, vincerebbero sicuramente la partita contro un branco di senza-dio col vizietto, no?
E quella gente viene qui a pretendere
da noi tolleranza…
Gli auguro di fare un’incontro trovare arbitrato da un gay e che gli dia due rigori contro inesistenti, facendogli perdere l’incontro…………va bè, lo sò, è un’ironia goliardica ma questi te le levano di mano……..
Però mi fa sorridere l’accostamento tra il calcio e la diatriba civile in sé. Magari gli organizzatori pensavano persino di fare una cosa poetica e di buon esempio.
SCUSATE gli errori precedenti.
Gli auguro di fare un’incontro e di trovare un’arbitro gay che gli dia due rigori a sfavore inesistenti, facendogli perdere la partita…………va bè, lo sò, è un’ironia goliardica ma questi te le levano di mano……..
codardi…
gli avversari praticavano un gioco troppo poco maschio? La marcatura a Omo?
Probabilmente avevano paura dei “falli da dietro”.
Comunque sì, penso non abbiano giocato perché in caso di sconfitta sarebbe stato troppo umiliante per la loro stupida malattia mental… oh, no, si dice religione, chiedo scusa.
Sarebbe giusto squalificarli almeno per qualche turno, ricordando loro che in Francia fino a prova contraria le discriminazioni non si tollerano.
Che poveri dementi questi islamici…
Spero che abbiano perso a tavolino, come normalmente accade a chi non si presenta.
Si possono avere ulteriori informazioni?
Tipo.. hanno perso a tavolino? Hanno subito sanzioni? Sono stati malmenati?
concordo con Kaworu, non hanno voluto giocare per paura di prenderlo in quel posto…
Hanno paura di perdere, non c’è dubbio…
nascere ed essere gay è “difendere una causa” ? non mi risultava la cosa.. Si puo difendere un principio, una opinione, ma essere gay non è una ne uno ne l’altro.. di cosa stanno parlando?
Però sono stati gentili…
In ogni caso immagino che la squadra di gay si diverta un sacco, prima, durante e dopo le partite…
A quando una bella squadra di calcio etero, composta metà da maschi e metà da femmine, che condividono obbligatoriamente lo stesso spogliatoio?
e i neuroni se ne van,se ne van…
@DENIS_1
lascia stare,dai,sono credenti praticanti,mica persone razionali.non conoscono l’ebrezza di far funzionare più di tre sinapsi contemporanemante
a me vien voglia di far loro pat pat sul capino e di rassicurarli,su su va tutto bene, piccolini,tornate a nanna
post scrittum. Per sentito direttamente da un islamico.. Essi sono molto contenti di fare se.sso con un uomo, sempre essi, dichiarano che il cu.lo maschile è di gran lunga piu soddisfacente del se.sso femminile.. Ma ovviamente questo lo si aggiunge al fatto che non devono bere alcoolici e sono perennemente ubriachi, che non devono mangiare carne “impura” e invece salsicce e prosciutto a pioggia. Si vede che allà non vede, non sente e non punisce.
ma a parte tutto, dove sta scritto che una squadra gay debba per forza fare le orge prima o dopo le partite o che molesti gli avversari o idiozie simili?
scusate ma siate razionali un attimo, non è che due tennisti che giocano un doppio misto debbano per forza darsi alla pazza gioia negli spogliatoi, e non mi risulta che la fusar poli e margaglio se la intendano fuori dalla pista di pattinaggio.
non vedo perchè debba essere diverso per una squadra composta da persone omosessuali.
Che dichiarazione ricola e vigliacca! Si nascondono dietro la religione per non ammettere la loro omofobia…
Confermo, esattamente come DENIS_1, che per moltissimi la fedeltà alla legge islamica c’è solo quando fa comodo: i camionisti iraniani, appena arrivati a Trieste col carico, sono già con la grappa in mano e la bottiglia mezza vuota, e presi a cercare il numero della prostituta che si fanno di solito quando arrivano!
Ridocoli e vigliacchi.
“In quanto musulmano ho tutto il diritto di non voler giocare contro il Paris Foot Gay, semplicemente perchè non condivido la loro causa”.
Quale causa ? Che sono omosesssuali ? è questo il problema ?
Anche nella laicissima Francia ci sono dei mostri…anche se sono mostri esterni al tessuto sociale, al contrario che in Italia…
A me sembra una notizia oltremodo stupida, come stupido è fare squadre di calcio gay o musulmane. Già è abbastanza sciocca la retorica del tifo per una squadra cittadina o nazionale, figurarsi se dobbiamo stare a sorbirci i litigi di due squadre per motivi così futili…
So che quanto sto per dire solleverà un putiferio, ma c’è una specie di “moda” di formare squadre gay, di avere discoteche gay, di abitare in quartieri gay, di avere icone gay nel vestire, nella musica e in tutti i campi che possono essere immaginati dalla fantasia, questo trasforma una condizione naturale, personale e normalissima in uno stereotipo a volte ridicolo, a cui poi possono attaccarsi gli omofobi più sciocchi per giustificare il loro comportamento.
Faccio notare che sono “gay”, ovvero amo il mio compagno con cui sono felicemente insieme; inoltre conosco persone musulmane e una sa anche che sono gay e la cosa non le sembra minimamente anormale. Lo preciso perché non condivido le frasi retoriche e ignoranti che condannano i “musulmani” tutti, come se fossero identici, esattamente come non sopporto chi raggruppa tutti i “gay” in un unico calderone di stereotipi.
Ma mettetevi – solo un secondo – nella pelle dei musulmani, più precisamente dei musulmani che hanno rifiutato di giocare coi gay: dal loro punto di vista i gay sono dei peccatori, tanto che in alcuni paesi sono addirittura condannati a morte. Il rifiuto di giocare è per loro giusto e legittimo.
Saranno dei retrogradi, dei trogloditi, dei pitecantropi ecc. ecc., mentre noi siamo progrediti (be’ mica tanto mi sembra a volte), la loro cultura è ferma all’Antico testamento.
C’è dunque un notevole divario culturale tra noi e loro, di cui loro non hanno nessuna colpa (e noi non abbiamo nessun merito di essere forse un po’ migliori, più moderni).
Ho letto solo giudizi sprezzanti e di superiorità morale nei loro confronti. Gli americani bombardano per esportare la democrazia, e noi bombardiamo con giudizi morali(stici) per esportare o imporre la nostra cultura o i cosiddetti diritti umani.
Diamo tempo al tempo e si assimileranno, accetteranno le nostre concezioni. A a meno che l’islam non vinca e ci impongano loro a noi la loro cultura – Severino, un razionalista di ferro (con una vena mistica) non esclude che l’islam possa prevalere).
@ Kaworu
@ agnese l’apostata
Secondo me hanno un problema tecnico: ad un certo punto avrebbero dovuto chiedere all’arbitro di fermare il gioco per pregare; ciò è nei loro principi e l’arbitro non avrebbe potuto opporvisi. Ora siccome pregano inginocchiati a testa bassa e ciapp in alto……..
@sergio
tutte le giustificazioni di questo mondo non tolgono che al di là di un comportamento da trogloditi (e per carità, nessuno gli stava imponendo di portarsi a letto per solidarietà un membro dell’altra squadra), quello è un comportamento molto più semplicemente antisportivo e come tale da sanzionare.
sarebbe stato lo stesso se una squadra di vegetariani si fosse rifiutata di incontrare una squadra che organizza barbecue alla fine di ogni partita.
tanto più che si sono degnati di avvisare poco prima dell’incontro. il che fa pensare più a un “oh cribbio se questi ci fanno il mazzo, sai che vergogna” che a un “ah no ma sono gay, non ci posso giocare contro” (non che questa sia una giustificazione accettabile).
Volevo aggiungere un commento che mi pareva intelligente, ma Kaworu e myself mi hanno fregato di malagrazia l’idea alle ore 13:20 e 14:27 esatte. Kaworu, myself, mi permetto di odiarvi un po’ per questo. 🙂
Sergio, per poter ragionare come pare tu proponga occorrerebbe una sana separazione territoriale. Ovvero, facciano quel che preferiscono, ma non qui da noi.
@ Sergio
Anche il nazismo avrebbe potuto prevalere se Hitler non fosse stato così megalomane. Tutto può prevalere su tutto (vedi stupratore) ma ciò non vuol dire che sia giusto. Nel settecento alle porte di Vienna ci salvammo da loro e se permetti credo che ci sia andata bene. A me la politica dell’america non piace ma tra le libertà civili che ci sono da loro (vedi soprattutto le conquiste delle donne) e la mentalità dei paesi mussulmani…..bè, lasciatelo dire, preferisco i primi. Negli USA i gay non vengono impiccati e neanche i comunisti. Negli USA stanno crescendo a dismisura, associazioni atee e nessuno lancia fatwe, scusa se la differenza è poca.
…a me non pare che Maometto giocasse a pallone con i beduini. Non usavano i cammelli come porte e non c’erano gli imam a dirigere la partita. Si vede, a quanto pare, che questi giocatori non seguono alla lettera le orme del profeta il quale passava meno tempo libero a prendere a calci una palla, e piu’ tempo a sposare donne e ragazzine (*). Allora perché ci tengono tanto a tenersi alla larga dai giocatori gay, visto che Maometto si teneva alla larga dal calcio?? Una risposta sarebbe una bella cosa… magari arriverà da qualche amico turco o musulmano o arabo. Intanto auguro a tutti una splendida vita piena di palloni colorati, cammelli in fuorigioco e mogli al seguito. Siete solo pregati di non posteggiare il vostro dromedario in doppia fila, grazie…
(*) Maometto ebbe le seguenti mogli:
Khadija bint Khuwaylid
Sawda bint Zama (Zamaʿa b. Qays)
ʿĀʾisha bint Abī Bakr al-Siddīq (Aisha, figlia del futuro primo Califfo Abu Bakr)
Hafsa bint ʿUmar (figlia del secondo futuro Califfo ʿUmar b. al-Khattab)
Zaynab bint Khuzayma b. al-Hārith, detta poi “Madre dei poveri”
Hind bint Abi Umayya (Umm Salama bt. Abī Umayya b. al-Mughīra al-Makhzūmiyya)
Zaynab bint Jahsh b. Riʿāb al-Asadiyya
Juwayriyya bint al-Hārith b. Abī Dirār
Ramla bint Abī Sufyān (Umm Habība bt. Abī Sufyān)
Rayhana bint Amr
Sayfa bint Huyay b. Akhtab
Maymūna bint al-Hārith b. Hazn
Māriya bint Shamʿūn b. Ibrāhīm, detta la Copta (al-Qibtiyya)
Maometto non giocava a calcio, nemmeno tra un matrimonio e l’altro.
Ma perchè creare una squadra di tutti gay e una di tutti islamici? Che facciamo le ghettizzazioni volontarie? E se uno volesse giocare nella loro squadra dovrebbe o dimostrare di esser gay o di conoscere e osservare il corano? MA LO SPORT NON DOVREBBE UNIRE? NON S’ERA DETTO KICK RACISM OUT OF FOOTBALL? Beh bisognerà suggerire alla FIFA un KICK ANY IDEOLOGY OUT OF FOOTBALL!
Sicuramente preferiscono giocare con una squadra di veri musulmani 70enni che vanno a letto con spose bambine di 13 anni.
Il rispetto prima di tutto insomma. Falliti.
a proposito di squadre di calcio confessionali , che fine ha fatto la nazionale del Vaticano? ne parlò tempo fa il TG1 come al solito molto presente su queste notizie di importanza fondamentale
@ Stefano Grassino:
«A me la politica dell’america non piace ma tra le libertà civili che ci sono da loro (vedi soprattutto le conquiste delle donne) e la mentalità dei paesi mussulmani…..bè, lasciatelo dire, preferisco i primi.»
Scusa, ma ho forse detto che preferisco la mentalità dei musulmani o che non intendo sbilanciarmi tra noi e loro? Sono completamente sbilanciato, e dalla tua o nostra parte. Però ammetterai che non è colpa loro se sono come sono. E quindi bisognerebbe cercare di intendersi senza anatemi e offese, visto che li abbiamo fatti venire a frotte. Ma l’intesa è e resterà difficile, forse anche impossibile. Le credenze religiose sono praticamente inestirpabili: se le combatti i credenti si chiudono a riccio e poi reagiscono sopra le righe (per usare un eufemismo). E così ora abbiamo due religioni che ci scassano i cosi: i cristicoli e i maomettani. Che in più si stanno alleando o sono già alleati per scassarceli ancora di più.
O potranno di più il mercato e il benessere? In fondo è stato il boom economico a dare il colpo di grazia alla Chiesa (be’, proprio morta non è ancora la Chiesa, anzi si è persino un po’ ripresa con l’aiuto dei berluscones e degli ex comunisti oggi filoratzingeriani).
Cosa succederebbe se ci fosse un gay e un mussulmano nella stessa squadra invece?
Giagaz, 7 Ottobre 2009 alle 15:46
Grazie, volevo dirlo io, che pure sono gay.
Anche se in linea di principio ognuno dovrebbe essere libero di caratterizzare la propria vita/attività sportiva come gli pare, ma questo -evidentemente- non conta di fronte all’ottusità ideologica di certi credenti. Anche qui da noi esistono squadre di calcio formate solo da gay/lesbiche, e un gruppo di nuotatori, sempre gay, il Gruppo Pesce.
Diciamo che l’intenzione è buona, ovvero la ricerca di visibilità per ribadire la “normalità” delle persone glbt, ma poi si rischia di ottenere effetti grotteschi come questo.
Sono d’accordo sul fatto che abbiano il diritto di non giocare contro una squadra gay, questo però li dovrebbe espellere da qualsiasi campionato in quanto squadra e quindi associazione discriminante e omofoba.
Dovrebbe essere preso un provvedimento esemplare contro questa squadra, nei peasi laici le loro intenzioni non sono tollerate.
Normale discriminazione religiosa… 😉
Mi augur solo che vengano presi provvedimenti drastici e la radiazione della scuadra e dei calciatori da qualsiasi campionato.
@ Sergio
Ammetterai che qui si rischia di finire in un vicolo cieco. Chiaro che con il benessere si ha più tempo per se stessi e per ragionare. Io considero la rivoluzione industriale inglese quasi più importante dell’illuminismo e del socialismo, proprio perchè senza di essa grandi masse di poveracci non avrebbero avuto il tempo materiale di accostarsi ad un libro. Nel frattempo si pone il dilemma “che fare?” Ci facciamo menare in attesa che capiscano (ed intanto i nostri bigotti si irrigidiscono) o li meniamo per impedirgli di creare un clima da caccia alle streghe, facendogli chiudere a riccio e sempre più nelle mani dei loro capi fanatici e furbi, più furbi che fanatici?
Una premessa: è ingiusto tirare in ballo la FIFA o la federazione nazionale francese, la partita tra Crétéil Bebel e Paris Foot Gay non era un match ufficiale organizzato dalla federazione, ma faceva parte di un torneo organizzato da un’associazione privata, chiamata “Commission Football Loisir”, che peraltro aveva sottoscritto una carta contro l’omofobia nel calcio, come riportato dal sito internet della squadra “ripudiata”: http://parisfootgay.free.fr/galerie/?img=526&images=1
Si suppone che gli organizzatori del torneo provvederanno a sanzionare duramente il comportamento del Bebel. A meno che le firme non le facciano solo per divertimento…
Per valutare un calciatore si cerca se gli piacciono
gli uomini e le donne.
Io cercherei anche se gli piacciono i dolci o i salatini,
e se gradisce ferie al mare o in montagna.
E’ molto grave trascurare questo.
Ben veìgano qiuseti episodi, così la gente si rende conto della follia delle religioni.
Allah Akbar! Allah Akbar! Allah Akbar!
“Non condivido la loro causa”.
???
E allora? Ovvio che uno del Toro non può condividere la causa di uno della Juve. Però i derby si giocano.
Ovvio che uno che corre i 100 mt non condivide la causa dei suoi avversari: vuole vincere lui.
Ovvio che Rossi non può condividere la causa di Pedrosa. Ma la MotoGP si corre.
Che questi estremisti si levino dalle balle. Il calcio sta messo già abbastanza male, senza di loro starà un po’ meno peggio.
come se non esistessero musulmani praticanti con moglie e figli che si appartino nottetempo in porti, quadrivi e quant altro alla ricerca di fugaci quanto intensi attimi di sesso con altri maschi ‘etero’ (vedi i pasoliniani ragazzi di vita e via dicendo . .)
Basta farsi un giro a Parigi appunto, quartiere Marais 🙂
@ ethan
La nazionale di calcio del vaticano non si sente più perchè gioca ……da Dio.
Condivido il pensiero di Sergio. Forse si sarebbero rifiutati di giocare anche con la squadra “Salame e mortadella”. Personalmente non ho molte pregiudiziali, giocherei con la squadra “viva Maria” o “Woytjla forever”, ma non sono altrettanto sicura su un’eventuale “Il burqa rende libere”, che a me suona “blasfemo”. Si tratta appunto di mettersi nei loro panni. La dichiarata omosessualita’ per loro e’ un problema, non possono affrontarla in modo neutro: una volta pubblica, devono prendere una posizione netta. In privato e’ altra faccenda, per loro come per i cattolici.
beh ma sandra, se accetti di partecipare a un torneo dove sai che ci saranno determinate squadre, poi non ti puoi rifiutare di incontrarle. o rinunci in partenza, o se ci stai, non rompi dopo.
e ripeto, non tanto per il fatto che è omofobia (lo è), quanto per il fatto che è antisportivo rifiutarsi di incontrare una determinata squadra, soprattutto sapendo in partenza che sarebbe potuto succedere.
a me sa tanto di pretesto per non prendere, sportivamente parlando, una batosta.
Si meritano l’ovazione di tutto lo stadio cantando:
You are the cog…ns, my friends
And you’ll keep on barking till the end
You are the cog…ns,
Youuuuuu are the cog…ns,
No time for reason,
‘Cause you are the cog…ns, of the world
(scusa Freddy per storpiare il tuo inno)
be’, sono dei cretini.
cretini patentati.
La religione unisce.
E i bambini li porta la cicogna.
Ma che bisogno c’è di fare squadre gay o mussulmane?
@stefano grassino
boh a me sinceramente un maschietto in quella posizione che prega non arrapa neppure un pochettino.mi viene solo il pensiero di prendere un frustino e dargliele di santa ragione sulle terga 😀
Che uomini ridicoli.
@moreno83
Ho letto su altri articoli che parlano del caso, che la squadra NON è di soli gay, ma è composta da calciatori di vari orientamenti sessuali (sì, anche etero), il cui nome è stato scelto come protesta contro l’omofobia.
Kaworu
Sono d’accordo con te, ma come fai a ragionare con questi? Sarebbe come se la squadra di ciellini affrontasse una squadra “Pro aborto”, equivarrebbe a un riconoscimento. Se non ricordo male, ci fu anche un’autoesclusione dell’Iran alle olimpiadi 2008, che rinuncio’ per non dover affrontare il corrispettivo israeliano. Eppure sapevano che c’era la possibilita’ di incontrarli. Sono sicuramente dei rompi, ma cosa si puo’ fare con gente che antepone dogmi all’uso del cervello? Forse si potrebbero mettere delle sanzioni alle squadre che si iscrivono a un torneo, e poi si ritirano per motivi ideologici. A quel punto, di fronte alla possibilita’ di perdere di fronte a un vero e proprio nemico ideologico, e non solo un avversario sportivo, riveste un’importanza tale che il ritiro e’ preferibile a un’eventuale sconfitta.
poveracci…
Come si chiamano? Cretein Belen?
beh sicuramente assecondarli non è la mossa giusta.
un bambino che fa i capricci non lo assecondi.
e se fosse successo il contrario?se un’altra squadra si fosse rifiutata di giocare con dei
musulmani?immagino la pioggia di accuse di razzismo e intolleranza….
@Pierluigi
“Però sono stati gentili…
In ogni caso immagino che la squadra di gay si diverta un sacco, prima, durante e dopo le partite…
A quando una bella squadra di calcio etero, composta metà da maschi e metà da femmine, che condividono obbligatoriamente lo stesso spogliatoio?”
Si perché si sa che da gay abbiamo una sessualità incontrollabile, che guardiamo gli altri uomini nello spogliatoio (e si presume, non ci facciamo mai guardare dagli altri), non siamo mai in coppia o sposati e saltiamo adosso al primo schifoso che troviamo, gay o etero. Infatti ogni giorno sui giornali si legge dei stupri gay degli etero.. bisogna fare attenzione
E la squadra italiana, saranno tutti mafiosi allora? Visto che questo è il luogo comune sugli italiani..
“Sono d’accordo con te, ma come fai a ragionare con questi? Sarebbe come se la squadra di ciellini affrontasse una squadra “Pro aborto”, equivarrebbe a un riconoscimento.”
Non è la stessa cosa. Essere gay è un’identità intrinsica alla persona, non è né una presa di posizione politica né un’azione. Si può essere dichiaratamente gay anche senza avere una vita sessuale (nonostante lo stereotipo – ampiamente demostrato anche qui dai soci UAAR – gay=sessuomane). Anche l’Islam e la Chiesa cattolica accettano le persone con un’identità gay – purché non mettano in pratica il loro orientamento sessuale. Non sappiamo niente della vita sessuale o delle opinioni politiche della squadra, sappiamo soltanto che si tratta di un gruppo misto con vari orientamenti sessuali. Un paragone più adatto sarebbe rifiutarsi di giocare con una squadra ebrea o nera.
Per questo in Francia sono illegali l’omofobia e il razzismo ma non è illegale criticare l’aborto (e non dovrebbe essere illegale criticare le religioni)
@ Rocco
quoto totalmente
Rocco,
ma i musulmani non ragionano come noi. Per loro il nome della squadra e’ di per se’ una presa di posizione. L’aderire a una religione e ai suoi dogmi pone poi i fedeli a stigmatizzare questo o quel comportamento, e specialmente quando “obbligate” dall’atto pubblico. Se fosse stata una squadra di cui si sapeva, in via ufficiosa, che alcuni erano omosessuali, i musulmani avrebbero giocato (probabilmente). Al contrario, e’ il nome il problema: per quello che ne sappiamo, potrebbe non esserci alcun omosessuale nella squadra, e’ il fatto che la squadra sostenga i diritti degli omosessuali il problema. Giocare con loro sarebbe quasi un riconoscimento politico, cosi’ come sarebbe gareggiare con un atleta israeliano.
Comunque hai ragione, il paragone cielle-proaborto non regge. Stavo cercando qualcosa di nostrano, ma non so… lega-immigraticlandestini forse?
Che dire? I giocatori della squadra musulmana avranno forse avuto paura del tanto temuto e pericoloso FALLO DA DIETRO?!?!
Oppure di subire il FALLO DA ULTIMO UOMO?!?!
Qualcuno ha provato loro a spiegare che vengono entrambi sanzionati col cartellino rosso?!?!
E poi mi si vien a dire che la religione non ottude la mente…
Kaworu
Assecondarli no, non e’ giusto. Non so se si possano applicare sanzioni, ma penso che sia fattibile, quando ci si iscrive a un torneo non lo si puo’ abbandonare, pena l’esclusione da future manifestazioni. Chissa’ se lo faranno, in fondo lo sport e’ anche una possibilita’ per certi atleti per uscire dai loro paesi e confrontarsi con gli altri, mettere delle regole piu’ ferree, per quanto sicuramente piu’ giuste, porterebbe a un maggiore isolamento, e non so se poi e’ davvero giusto. A me personalmente spiace, perche’ penso che uno sportivo gioca per passione, e e’ peccato che debbano sottostare a decisioni del genere.
Ah pero’, su rmc.fr dice che giocano, che e’ stato un dirigente del Bebel a mandare l’email a quelli del foot gay senza avvisare i giocatori, e che ci sono 11 giocatori del bebel che sono pronti a giocare “per dimostrare che non sono omofobi”. Dice che la partita avra’ luogo martedi sera. Quindi i giocatori non sono d’accordo coi dirigenti della squadra.
Ma dai, poveri musulmani, avranno avuto paura di subire qualche… fallo!! 😆
Ho capito bene? Il “Gay all stars” e gli ‘”Allah soccer boys”? Ma sono squadre di calcio o partiti politici? Che cos’è una “squadra formata da islamici”? E cos’è una “squadra formata da gay”? Può giocarci rispettivamente anche un cristiano o un etero? E una squadra dichiaratamente islamica, non si aspetta di trovarsi di fronte una squadra animata da idee che non coincidono con le loro?
Considerando che le idee islamiche hanno parecchi tabù, metterei quella squadra strampalata di fronte a scelte drastiche, organizzandole un campionato insieme con la squadra dei “Mortadella lovers”, la squadra del “Tutte in topless”, la squadra degli “Alcool a catinelle”, la squadra dei “Vignette a volontà”, la squadra dei “Natale con i tuoi, a letto con chi vuoi”…
@ Maurizio
LMAO!! 🙂
@maurizio
non si tratta di una squadra formata da gay a quanto s’è capito, ma di una squadra anche di etero che simpatizzano però per la “causa”, mettila così.
faccio presente che esistono comunque robe tipo “nazionale cantanti” e via dicendo, e non credo che un torneo di calcetto “geometri vs ragionieri” sia una cosa così impossibile da attuarsi.
(sul fatto che poi sia stupido ghettizzarsi, possiamo discuterne)
E’ certo che a ‘sti muslim manca solo la coda.
Penso che il problema sia stato un altro, i “maschioni” musulmani hanno avuto paura
di prenderle dalla squadra pro gay, temendo anche di beccarsi una fatwa da qualche
iman salafita.
@ Rocco.
Non capisco poi questa pretesa di essere eterosessuali, pur scopando omosessuali, cono
sco dei gay che stimo come persone intelligenti, ma non mi hanno mai messo in tentazio
ne, hanno il loro compagno ed io sono sensibile alle grazie femminili.
Ho letto, non ricordo dove, che in Iran tutti gli arrestati per le recenti manifestazioni, ma
schi e femmine, sono stati violentati, ma nè le autorità nè i religiosi hanno fiatato, basta
farlo di nascosto; comunque è un vecchio vizietto degli islamici, sono più ipocriti persino
dei cattolici.
I salafiti ritengono perfettamente normale violentare una bambina di 9 anni, con la scusa
che Maometto avrebbe consumato il matrimonio con Aysha a 9 anni(di lei, naturalmente,
lui aveva superato i 60).
Chi ha letto quella della bambina di 8 anni che voleva divorziare dall’anziano marito, so
stenuta solo dalla madre, ma il tribunale saudita ha sentenziato che la madre non poteva
rappresentare la figlia perchè divorziata, o meglio, ripudiata.
In quei paesi non esiste il tribunale dei minorenni e neanche il concetto laico di diritto, per
loro il diritto è la volontà di Allah.
La cosa tragica è che, da Pio IX in poi, il cattolicesimo è in rotta di convergenza col salafi
smo.
Il fanatismo islamico non ha limiti. Il problema e che lo vogliono imporre con la violenza a tutto il mondo. Sono pazzi da legare, soprattutto quando ammazzano le figlie femmine che vogliono viere da occidentali.
Io supporto il pensiero di chi pensa che sia strano auto-discriminarsi come squadra “gay” o “musulmana” perchè non c’entra niente con lo sport, e tutto ciò che discende dall’averlo fatto è da non perderci tempo.
@ Rideyo
La tua superficialità è talmente disarmante da non poterti (quasi) rispondere. Il calcio è diventato (perche è lo sport più popolare) il ricettacolo di tutti i mali della società, se pensi che si arriva a lanciare le banane ai giocatori neri. Dunque tutte le iniziative che vanno nel senso di combattere ogni forma di intolleranza come apparentemente era l’obiettivo di questo torneo sono in tema. Del resto gli incontri tra parrocchia e arci sono molto diffusi e nessuno ha mai avuto nulla da ridire. Nessuno si sta autodiscriminando, è la squadra musulmana che sta discriminando una squadra che lotta contro l’omofobia nel calcio, il cui capitano tra l’altro è gay e musulmano (non praticante) e dove ci sono atei ebrei musulmani etero omo.