Secondo uno studio della ricercatrice Ellen van Wolde, di cui dà notizia il Telegraph, l’incipit del Genesi è stato tradotto male per migliaia di anni: non ci sarebbe scritto “Dio creò il cielo e la terra”, bensì “Dio separò il cielo dalla terra”. Secondo la Bibbia, spiega van Wolde, Dio avrebbe creato le condizioni affinchè la terra fosse vivibile, ma non avrebbe creato la terra dal nulla.
Dio non è il Creatore?
140 commenti
Commenti chiusi.
Cavolo che sofismo!!!
🙄
Come si chiama il grande capo indiano della trasmissione radio “sei uno zero”?
WOW! C’è gente che viene pagata per fare le pulci alle favole … voglio anch’io un lavoro così
adesso si, che è tutto chiaro.
Invece di inventarne una nuova sarebbe meglio che questa Ellen van Wolde dicesse chiaramente che tutto quanto sta nelle bibbia sono solo fantasiose bufale da far bere agli sprovveduti.
Ora sì che ha senso…
si apre uno scenario ancor piu’ ricco di possibili sviluppi ed interpretazioni:
prima domanda ma allora il cielo e la terra chi li ha creati ? per me zeus.. il primo e unico !
Invece ci vogliono queste ricerche, prima di tutto perchè la storia delle antiche civiltà è interessante, poi perchè i credenti dovrebbero rendersi conto di quanto è facile prenderli per il “lato B”. Credono fino ad ammazzare in due tre paroline e poi scoprono che era “uno sbaglio” del quale non si sarebbe accorto nessun traduttore per secoli…
E poi se la notizia venisse diffusa potrebbe tenere occupati molti teologi per pareccchio tempo(tenendoli lontani almeno per un po’ dai cavoli nostri….).
Voglio far notare:
se si rinfaccia ai cattolici che l’Universo non può
avere 6000 anni come si deduce dalla Bibbia,
si risponde che la Bibbia ha un valore morale,
non scientifico.
Quando invece una scoperta archeologica si
rivela coerente con quanto scritto nel Vecchio
Testamento, ci fanno il libro “La Bibbia aveva
ragione”.
Commenti chi legge.
@Alessandro Cocco
Ereeeticoooo!! Come osi! E’ verità provata dalle testimonianze del grande puffo e dalle macchie sulla santa tovaglia… ehm sindone che il mondo lo ha creato il Grande Mostro Spaghetti Voltante!
Per questa tua blasfemia sarai punito con cento spaghettate in testa! 😆
Scherzi a parte… non ritengo gli studi filologici sulle religioni inutili. Servono a chiarire gli ambienti sociali dell’epoca in cui furono scritti e sbufalano le manomissioni successive. Vi ricordate vero la falsificazione della parola ebraica almà (che vuol dire giovane donna in età da marito) inserendo nella traduzione dello NT la parola greca pathenos (vergine)? Le conseguenza di quella falsicficazione sono vive ancora oggi a livello sociale.
in realtà era il mostro volante degli spaghetti!
Mancava l’ennesima interpretazione per reintegrare le loro idee e stravaganze bibbliche prive di prove!
Studiare anni per dire che fin’ora e’ stata errata una traduzione, mi sembra arrampicarsi sugli specchi!
La realta’ dei fatti e’ che le favole bibbliche sono cosi’ distanti dalla realta’ che ora non sanno piu’ come dare validita’ alle loro fandonie divulgate per millenni….bah!
Veramente gli errori di traduzione sono una miriade, forse addirittura voluti. Nel libro di Odifreddi “Perchè non possiamo essere cristiani (e men che mai cattolici)” si sostiene la tesi, basata su aggiornamenti di tecniche di traduzione, per cui il monoteismo sarebbe nato da una fallace traduzione: la frase “E dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza” andrebbe in realtà tradotta con “E l’uomo creò gli dei a propria immagine e somiglianza”. Il tutto sarebbe poi avallato anche dal fatto che nella bibbia si usa il termine dio per tradurre sia javhè che eloim, che presentano due personalità totalmente distinte.
Interessante anzichenò…
Buono a sapersi
Pensa che figura, se fosse confermato 🙂
La precisazione mi ricorda uno show di Benigni che spiegava che Dio non disse e la luce fu, ma la cosa era riferita alla creazione di eva e disse l’alluce fu.
In sintesi:
-un ente non definito, partendo da una configurazione sconosciuta, in un’epoca improbabile (6000 anni fa), opera, non si sa bene come, la trasformazione dell’universo ad una configurazione ragionevolmente congruente con quella descrivibile dall’uomo 2 o 3000 anni fa.
Esiodo (cosmogonia) e Lucrezio (origine delle cose) hanno lasciato opere letterarie egrege sullo stesso argomento, ma nessuno si sogna attualmente di attribuire a tali opere un valore scientifico o religioso (forse nemmeno la maggior parte dei contemporanei di Esiodo e di Lucrezio).
mario
Dio avrebbe creato le condizioni affinchè la terra fosse vivibile, ma non avrebbe creato la terra dal nulla.
Bene e allora chi ha creato la materia prima perchè dio separasse il cielo dalla terra? La fata turchina? Che rigiri di sofismi è proprio il caso di dirlo, anzi mi sembrano più esercizi di retorica fini a se stessi.
Correggo: natura delle cose, non origine.
Mario
adesso che lo so sto più tranquillo.
@ Paul Manoni
La realta’ dei fatti e’ che le favole bibbliche sono cosi’ distanti dalla realta’ che ora non sanno piu’ come dare validita’ alle loro fandonie divulgate per millenni….bah!
Cercano di farlo offendendo la nostra e l’altrui intelligenza, con sprezzo del ridicolo e con ogni sotterfugio (vedi il creazionismo).
Insieme a Crebs, mi unisco al coro degli “…e sti ca…?” che probabilmente si sono sollevati tra chi, nella vita di tutti i giorni, deve affrontare ben altri problemi.
Insieme a Giagaz, faccio notare che le traduzioni fallaci sono state utilizzate abbondantemente e, in alcuni periodi storici, quasi con recrudescenza, anche per ritrarre le varie figure femminili, già a partire dalla povera eva, in modo da giustificarne la sottomissione sociale.
Ma fondamentalmente, ammettiamolo: …e sti ca…?
Concordo con Bismarck, anche sulla fata turchina creatrice -perchè no? Se ci siamo accollati un gigante barbuto per secoli…-
Mi sembra la scoperta dell’acqua calda. Il racconto della creazione della genesi, esattamente Genesi 1, appartiene al vasto insieme dei miti di creazione “bagnata” in cui esiste un oceano caotico primordiale e una qualche divinità separa la terra dalle acque e il cielo dalla terra, crea la luce, spesso prima di creare i muminari, cioè Sole e Luna e poi avanti con animali, piante e uomo. Tali miti sono presenti in tutta l’area euroasiatica, in Oceania e nelle Americhe. Genesi 1 è una variante di tali miti, mentre Genesi 2 racconta una creazione “secca”. Tra l’altro Genesi 1 dice che Dio creo l’uomo maschio e femmina, insieme, mentre in Genesi2 c’è la storiella della costola, che curiosamente si trova come mito anche in Polinesia. Tutte queste nozioni, e la distinzione tra fonte Jahwista, fonte elohista (da elohim, nome ebraico PLURALE per dire “gli dei”) e fonte sacerdotale sono pane quotidiano per la critica biblica accademica, sia ebraica che protestante che cattolica, ma ovviamente non arrivano nei corsi di catechismo, e neppure nelle ore di religione a scuola, anche alle medie superiori. Chissa perchè?
vi siete dimenticati una “R” nel titolo 😉
Errata corrige (typing error):
LUMINARI invece che MUMINARI
Ecco si, invece ho sentito di un’altra ricercatrice che ha scoperto che il binario da cui parte Harry Potter per la scuola non è il 9 e 3/4 ma il 12 e mezzo. Oltretutto si vocifera di scavi archeologici in cui si presume il ritrovamento della targa della Scuola di Hogwarts…
caspita, questa si che è una notizia interessante.
Non come la notizia di quei musulmani che a Milano
hanno comperato 120 kg di nitrato d’ammonio
per fabbricare bombe (notizia semplicemente ignorata in questo blog).
Non solo, pare che Biancaneve fosse stata tenuta al sicuro dalla strega grazie ad alcuni cani di taglia ridotta, e che l’originale testo parlasse infatti di “setter” nani…
Quoto San Giovese. Fa piacere che per molti utenti la Bibbia sia una questione del tutto superata, si vede che vivono in una dimensione alternativa alla mia…
Fa invece tristezza il totale disinteresse verso la dimensione storica della conoscenza, come se l’ignoranza fosse un valore.
mi ricordo di un lemma abraico “almah”, che Marco avrebbe mal tradotto in vergine mentre il significato letterale è santa… 🙂 giovanni XXIII° se ne accorse e tentò di renderlo pubblico negli anni 60 ma poi il gran consiglio dei cardinali lo convinse a desistere, come giustificarsi poi davanti alla plebe di 19 secoli di…vogliamo chiamarlo equivoco?
ossequi.
Un demiurgo quindi, eh si, molto più simpatico elohim che javhe!
in attesa che mi sblocchino il com. delle 13.35
QUELLA PAROLA è proibita? 😉 tutte le volte che tento di discutere QUELL’ARGOMENTO mi bannate…boh!
Dio è il Demiurgo
“Dio” anzitutto è una parola da definire; poi se ne riparla. Io sono per “volontà onnipotente e benefica”, da cui si ottiene immediatamente la sua inesistenza.
In realtà è una cosa su cui si discute da parecchio tempo.
È la differenza che passa tra un Demiurgo (colui che plasma la materia) e un Creatore.
Dogma della chiesa è che dio ha creato tutto dal nulla.
Ah! Allora adesso la cosa è più credibile… Certo però che dio avrebbe potuto rendere la terra ancora più vivibile evitandoci, ad esempio, le zanzare e la carie dentaria…
Dio non creò la terra.
Brunetta ha smascherato un altro fannullone.
A proposito di traduzioni bibliche “addomesticate”, traggo dal sito del Prof. Antonio Lombatti, storico del cristianesimo medievale, competente di “esegesi biblica”, di greco, latino, ebraico e antichi dialetti aramaici, alcune divertenti manipolazioni dei “sacri testi”, più recenti rispetto ai testi più antichi a noi pervenuti (sul sito Internet di Lombatti trovate gli originali in ebraico, per chi lo sa leggere):
– da Geremia 8,17: «Ecco, io sto per mandarvi serpenti velenosi contro i quali non esiste incantesimo, ed essi vi morderanno» dice il Signore; in realtà il testo ebraico antico parla di “serpenti alati” (il serpente alato al quale si fa riferimento era una sorta di mitico “basilisco” dallo sguardo ritenuto mortale, molto comune nella mitologia ugaritica)
– da Giobbe 40,15-24: «Ecco, l’ippopotamo, che io ho creato al pari di te, mangia l’erba come il bue. Guarda, la sua forza è nei fianchi e il suo vigore nel ventre…ecc…. Ecco, si gonfi pure il fiume: egli non trema, è calmo, anche se il Giordano gli salisse fino alla bocca. Chi potrà afferrarlo per gli occhi, prenderlo con lacci e forargli le narici ?»; in Palestina e tanto meno sul fiume Giordano non vi sono mai stati ippopotami (come si riuscirebbe poi a forare le narici di un ippopotamo per mettergli l’anello e la corda come si faceva con i buoi, è un mistero); il testo ebraico originale fa riferimento a una sorta di “bue” mitologico, che secondo la tradizione cananea e ugaritica, di derivazione mesopotamica, viveva sulla terra e nelle acque
– da Isaia 13,22: «Ululeranno le iene nei loro palazzi, gli sciacalli nei loro edifici lussuosi. La sua ora si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati.»; il testo fa riferimento alla distruzione di Babilonia, ma gli “sciacalli” nel testo ebraico antico sono “draghi” o altre “creature mostruose” ancora derivate dalla mitologia ugaritica
– Ezechiele 29,3: «Così dice il Signore Dio: eccomi contro di te, faraone re d’Egitto, grande coccodrillo sdraiato in mezzo al fiume.»; lo stesso termine ebraico, che in Isaia è stato tradotto “sciacalli”, quì diventa curiosamente un “grande coccodrillo” (misteri della fede !), ma è il medesimo “drago” mitico
– Libro dei Numeri 23,22: «Dio, che lo ha fatto uscire dall’Egitto, è per lui come le corna del bufalo.»; doppia falsificazione, “Dio” in realtà nel testo originale è “El” (divinità cananea, evidentemente venerata in epoca molto antica quando gli ebrei erano ancora politeisti) e l’intero costrutto sintattico è stato rimanipolato; la traduzione letterale e filologicamente più sensata è la seguente «El lo porta fuori dall’Egitto, egli (El) ha come corna di bufalo.» (basta osservare le numerose statuette del dio “El” della mitologia di Canaan, che lo rappresentano come un bovino); già la Bibbia nell’antica versione “Vulgata” dava una traduzione simile, ma il “bufalo” era un “rinoceronte”: «Deus eduxit eum de Aegypto cuius fortitudo similis est rinocerotis.»
Di manipolazioni simili ve ne sarebbero innumerevoli altre (esistono siti specializzati d’esegesi biblica, che segnalano migliaia di errori di traduzione o manipolazioni deliberate; fra Antico e Nuovo Testamento ne sono stati rilevati circa 100mila) e giustamente il Prof. Lombatti nota che … “L’Antico Testamento è un affascinante libro che mescola elementi storici alla mitologia dell’antico vicino Oriente, per creare la saga degli ebrei. Rimuovere o mascherare gli elementi leggendari è un’operazione filologica inaccettabile e furbesca”.
Ma se finora si trattava di “furbate” non molto rilevanti, le due seguenti sono più gravi:
– nella Bibbia vi sono circa 40 citazioni del nome “Asherah”, altra divinità cananea, moglie di “El” (uno dei tanti nomi di Dio nell’Antico Testamento, in realtà una delle principali divinità cananee, presa in prestito dagli ebrei per modellarci sopra il loro “unico” Dio), ma sono state mascherate nonostante le numerose statuine della dea ritrovate e risalenti al Regno di Israele e a quello di Giuda.; ad es. nel Deuteronomio 16,21 c’è una frase tradotta: «Non pianterai alcun palo sacro di qualunque specie di legno, accanto all’altare del Signore tuo Dio. »; i moderni traduttori cattolici (e non solo loro) si sono arrampicati sugli specchi per far sparire il vero testo antico che dice: «Non pianterai Asherah….(ossia …nessuna effigie in legno della dea, moglie del dio El….)
– ma ancora più divertente è la lettura del testo greco della “Epistola ai Galati” di Paolo di Tarso, per molti ricercatori cofondatore del Cristianesimo, avendo interpretato a modo suo e diffuso nel mondo greco e latino il “Verbo” (da lui alquanto rimaneggiato) del suo “Maestro”; le Epistole di Paolo sono i PRIMI scritti cristiani (7 di quelle tramandateci, tra cui “L’Epistola ai Galati”, sono considerate dagli esperti con buona probabilità autentiche) e NON i posteriori Vangeli canonici, nei quali già si fa cenno alla verginità di Maria; nell’Epistola ai Galati, il cui testo più antico giunto sino a noi è databile al 57 d.C., Paolo dice chiaramente: “…exapésteilen o theòs tòn uiòn autoù, ghenòmenon ek gunaikòs..” (“Dio mandò il figlio suo, nato da una donna” Gal. 4,4); Paolo di Tarso non usa affatto il greco “parthénos” ossia “vergine”, ma essendo il dogma della “fecondazione eterologa virginale” di Maria così fondante per il Cristianesimo, appare molto strano che egli non ne faccia menzione, e infatti solo più tardi fu inventata la nascita virginale e miracolosa di Cristo, mentre poi, nei secoli della definitiva redazione del mito vero e proprio, fu aggiunta addirittura la verginità perpetua di Maria; da notare che nel Vangelo di Matteo si racconta dell’apparizione in sogno dell’angelo a Giuseppe, al quale avrebbe annunciato “.. Maria è incinta dello Spirito Santo, lei partorirà un figlio, al quale dovrà dare il nome di Gesù, perchè salverà il suo popolo …”; questo succede perchè si compia ciò che il Signore ha annunciato tramite i profeti: “una vergine rimarrà incinta e partorirà un figlio….”; Matteo cita quì il profeta Isaia, probabilmente in base al testo greco (di 300 anni prima di Cristo) del “Septuaginta”, la prima versione greca dell’Antico Testamento, ove però venne già commesso un errore di traduzione: infatti nelle più antiche versioni aramaiche del Vecchio Testamento, nel testo della profezia di Isaia citata da Matteo viene usata la parola “almah” che significa semplicemente “giovane donna” e NON “vergine”; misteri della fede !!
E se parlassimo del Corano, la situazione sarebbe simile: innumerevoli “sure” (versetti) sono state manipolate, aggiunte, tolte…. nei secoli dei secoli….
Povero Dio, il più perseguitato della storia dopo Silvietto B.
A quello che c’è scritto nella genesi non credono solo i cattolici ma anche gli ebrei. E questi la leggevano nella loro lingua nei secoli prima di Gesù, mica tradotta. Come è possibile che abbiano scritto e poi creduto a un Dio che separa cose già esistenti quando di lui non osano nemmeno pronunciare il nome?
La teoria della prof non sta in piedi.
CHE TESTA ???EPPURE PENSA????CHE FULGIDA MENTE DOPO MIGLIAIA DI ANNI DI STUDIO DEL LIBRONE NERO,ESSA VEDE DIO CHE CREA LE CONDIZIONI?????IO CREDEVO INVECE FOSSE STATO IL MAGO MERLINO,E LA FATA MORGANA.
@Andrea del Bene
Eventalmente il più frainteso, sempre dopo Silvio, il nostro beneamato premier, grande statista , migliore degli ultimi 150 anni etc.etc.
E quello è solo l’incipit… figuarimoci gli errori che ci sono nell’intero libro!
ma a me ne deve fregare qualcosa?
sempre da uomini è stato scritto, quel libro.
vabbè sì, è stato pure tradotto da uomini.. ma non fa altro che aggiungere errori a racconti fantasiosi.
ammazza che trovata!!!!!! adesso tutti contenti.
@Mario 47
Oggi possiamo vedere un senso scientifico
in ciò che ha scritto Lucrezio, se pensiamo
ai due ultimi secoli di progresso dovuti alla
scoperta degli atomi, su cui lui aveva tutto
basato.
@ Bruno Rapallo, apostata e ateo:
guarda che hai dimenticato il passo in cui si dice che eva fu fatta cadere in tentazione da un serGente;
quello in cui Gesù sulla croce esclama: “Dio mio, Dio mio, perchè mi hai ABBONATO (si stava riferendo sicuro a Libero);
quello in cui Dio ordina a Mosè di entrare nell’arMa con una coppia di animali (evidentemente si riferiva ai carabinieri e a due pantere…)
@ Giovanni Bosticco
Il problema non è riconoscere un senso scientifico a Lucrezio; è dare un valore trascendente ad un testo (e.g. la bibbia) ed in base a ciò riconoscergli valore etico, scientifico, storico senza alcuna analisi critica.
Non so un giovane ateo, ma per quelli della mia generazione liberarsi dell’imprinting catechistico è spesso stato un percorso arduo.
Mario
Una tendenza che abbiamo tutti è quella di fidarci di più di chi sostiene le tesi in cui ci riconosciamo.
E’ un atteggiamento comprensibile (mi ci sono messo anch’io) ma pericoloso. Il mondo è pieno di truffatori che puntano proprio su quest’aspetto dell’animo umano per guadagnare soldi o notorietà.
I ‘religiosi’ devono stare attenti ha chi ha visioni e simili ma anche glii atei devono stare in occhio da chi propone con superficialità tesi smonta-religioni.
@Mario 47
E’ verissimo quanto dici, se paragoni la Bibbia
alla Teogonia di Esiodo. Ma su Lucrezio oggi
si è fatta una analisi critica, trovando, per provare
gli atomi, argomenti ben più saldi di quelli che
poteva avere lui. E’ vero che l’associarsi di questi
in organismi molto complessi da’ luogo alla vita,
il dissociarsi alla morte, con cui non potremo incon-
trarci, perche se ci siamo non c’è lei, e c’è lei, noi
non ci siamo più. Il “De rerum natura” da un inse-
gnamento morale valido.
@ bamba
Per smontare una religione non sono necessari testi, ragionamenti, dimostrazioni.
Nel momento che non sento il bisogno di una religione ( o di tutte) è giusto che mi sia riconosciuto il diritto di non credere senza implicazioni sulla mia moralità o intelligenza.
Lo stesso vale per chi crede.
Ovviamente se il proprio sentire deve valere per tutti gli altri, anche l’ateismo si trasforma in una religione (cosa abbastanza rara) o in una legge (vedi l’ateismo di stato).
Resto comunque convinto che è più invadente ritenere di avere un dio al proprio servizio che non sentire il bisogno di alcun dio.
mario
che differenza fa? è sempre una fantasia!
poi, se risultasse utile a screditare chi sfrutta i testi della Bibbia peril prorpio potere (Chiesa) ben venga.
per Mario47 e per bamba
Per smontare una religione non sono necessari testi, ragionamenti, dimostrazioni, ecc…
…. ma anche gli atei devono stare in occhio da chi propone con superficialità tesi smonta-religioni ….
Teoricamente sarebbe vero se da alcuni millenni i “ministri” delle grandi religioni (soprattutto di quelle monoteiste, che storicamente sono da sempre “religioni di conquista”) non cercassero con la forza e/o col lavaggio del cervello e/o con la truffa e l’inganno di piegare alle loro paranoie il mondo intero, trattando gli esseri umani come sudditi o come poveri deficienti incapaci di pensare col proprio cervello.
Le sottili elucubrazioni, più che a smontare le religioni (delle quali sul piano teorico non ce ne può importare di meno), servono per smascherare le menzogne di “Lor Signori…”, mettendoli in contraddizione con se stessi e di fronte al mondo che pretenderebbero di dominare. Anche una buona dose d’ironia non becera e sempre rigorosamente documentata (sia sugli aspetti dottrinali più assurdi, che sulle menzogne di natura storiografica propalate dalle varie “Chiese”) può essere utile ad aprire gli occhi ai troppi creduloni, che poi condizionano tutti gli altri.
Tranne i fanatici alla Stalin o simili, presumo che ben pochi atei moderni si sognerebbero di trasformare l’ateismo in una religione o peggio in una legge dello Stato, ci mancherebbe altro !!! Certo posso capire che in passato, di fronte a certi orrori commessi dalle varie Chiese, a qualcuno sia venuto voglia di passare per le armi i capi religiosi e i ministri di culto direttamente o indirettamente responsabili; ad es. quando i bersaglieri della breccia di Porta Pia entrarono nelle galere dello Stato Pontificio e videro le orribili condizioni nelle quali il Papa faceva tenere i disgraziati detenuti (al cui confronto “Le mie prigioni” di Silvio Pellico sembrano la descrizione di un albergo a 5 stelle), non so come abbiano resistito alla tentazione di fucilare in massa papa, preti e cardinali: onore a loro che non lo hanno fatto, perché erano molto più civili dei suddetti personaggi. E’ a loro che dovremmo accendere ceri alla memoria ogni XX settembre, perché senza di loro (che almeno “tagliarono le unghie” al potere temporale dei Papi) forse oggi saremmo ridotti come l’Iran o l’Arabia Saudita, che sotto le varianti di Islam più fanatiche e integraliste oggi stanno molto, ma molto peggio di noi.
ahhhh! stando così le cose, dovrò riconsiderare seriamente il mio ateismo;
forse arriverò pure a credere in dio, separatore del cielo e della terra…….;-)
…e il vecchio frate, sommerso dagli originali delle vecchie scritture, impazzì. Ripeteva in continuazione: “Carità, carità, non castità!”
@bamba: concordo con te al 100%
Vedo molti commenti tipo “e allora? che cambia?”
Beh, non cambia proprio niente. Per me la notizia è comunque interessante perchè permette di trovare punti di contatto tra l’ebraismo e altre filosofie antiche. Tutto la, solo unapippa mentale.
ovviamente non ha nessun senso usarla per “smontare” la religione (ebraica o cristiana): le religioni si autosmontano per statuto dato che sono puri atti di fede.
il fatto denuncia l’ennesima “interpretazione” della Bibbia da parte della Chiesa, ne sono succedute talmente tante che il libro in questione all’origine poteva essere una ricetta dell’agnello arrosto.
@Bamba
Mah per secoli e secoli i testi sacri erano appannaggio solo dei sacerdoti e di pochi in grado di leggere, che li “spiegavano” al resto del popolo.
Il fatto che si trovino varianti di diverse epoche rimaneggiate di volta in volta dovrebbe fare riflettere.
I’ebraismo non nasce come monoteismo, ma come monolatria, cosa comunissima nella regione medio orientale all’epoca. Ovvero un popolo riconosceva un pantheon di dei, ma aveva una venerazione privilegiata per il dio protettore della propria zona.
Infatti nell’antico testamento compaiono quasi tutti gli dei cananei (glie erei appunto abitavano cannan), con una prediizione per il dio Jav. Fra l’altro nell’epoca post babilonese lo Jav ebraico mutaua molti elementi dal dio della guerra babilonese Jav, il carattere e tutti i suoi titoli onorifici.
E’ solo nel 400-500 AC che i testi dello AT vengono pesantemente alterati in senso più monoteistico. Il punto che alcune credenze (Jav che lotta e sconfigge gi dei dei nemici ad esempio) erano così radicate da non poterle eliminare completamente. Buona parte dell’antico testamento poi ricalca miti sumeri (dai la storia di noè è stata raccontata a Sumer con secoli d’anticipo).
Se poi parliamo dei testi sacri cristiani c’è ne è a tonnelate.
Le uniche 2 religioni veramente monoteiste ed in rottura col vicinato pagano (da cui ebraismo e cristianesimo scopiazzeranno a piene mani) sono l’Atonismo di Akenaton (i salmi sono copiati in buona parte dalle preghiere di Akenato) e il Mazdeismo primigeneo.
@ Bruno Rapallo
Infatti il corano è ancora più scombiccherato della bibbia.
Quando, nel 1972 fu restaurata la grande moschea di Saana,si trovò un deposito di antiche pergamene in un’intercapedine; ma quando i restauratori dissero che le pergamene riguar davano il corano, il gran muftì sequesrò tutto, evidentemente aveva paura di cosa poteva venirne fuori; gli Arabi sono falsiari grossolani, per niente all’altezza di quelli ebraico/cristia
ni.
La bibbia è stata tramandata oralmente per secoli, posiamo immaginare quanti svarioni si
siano accumulati in tal modo; la prima stesura scritta sembra molto successiva alla cattivi
tà babilonese e le cantonate accumulate nelle traduzioni fra Greco ed Aramaico, non ci di
rappresentano i rabbini come fini letterati.
Probabilmente i primi a raggiungere una cultura decente, furono quelli emigrati ad Antio
chia od Alessandria, dato che i primi autori conosciuti furono Filone Alessandrino e Giuseppe
Flavio.
non sono testi sacri, sono testi solamente
@ asatan
Tu dici che i testi vengono alterati nel 400- 500 AC in senso monoteista. Non ne ho un’idea perciò prendiamola x buona. E però lasciano questo Dio che non crea ma separa la materia?
Non ti sembra poco credibile questa scoperta? Lei dice che l’ebraico è stato tradotto male, ma gli ebrei non avevano mica bisogno di tradurla.
Il punto dove volevo arrivare io è questo: è rischioso appoggiare e dare notorietà a questa donna perchè potrebbe essere sbugiardata facendo fare brutta figura a chi l’ha sostenuta.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse come fa il cielo ad essere unito alla terra…
questa si che e’ una notizia che mi cambia la vita….credo che stanotte non chiudero’ occhio…
Teoria plausibile ed interessante per chi come me è non credente e pensa che la terra non sia altro, come l’ universo, un immenso laboratorio sperimentale, o no ?
caro bamba..quando penso fu redetto il vecchi testamento ..in greco.i testi i..ecc erano traduzioni .oggi diciamo ebraico ma l ebraico era solo un dialetto tra i vari rami aramaico siriaco e pensa pure il punico fu usato ad alessandriaìììs agostino capiva il punico ma non lo riusciava e trascrivere in ebraico..dunque se ce? che problema ce? e vero per moltissimi.ma cio di cui si parla non e il manuale per gli scaut del arizona..ma ricordati che e parola di dio….fino a parole future contrarie..o per ordini dal bibbi16
Io ho un libro che mi rileggo spesso : La Bibbia aveva ragione- che spiega in maniera scientifica gli avvenimenti biblici che sono avvenuti, ma non per volontà divina bensì per cause naturali, che non avendo spiegazione, causa l’ ignoranza di 4-5000 anni fa, si pensava avvenissero appunto per volontà divina.
E la baggianata del cammello che passa per la cruna di un ago?
Marchiani errori di traduzione di roba scritta da qualcuno (umano).
@ps bamba la prof chiarifica che la traduzione e stata scoretta prima dal aramaico /e con itesti piu antichi della bibbia che furono ritradotti in greco …tu pensi nella tua testa moderna che il vecchio testamento aveva 234567 copie in tutta l asia ed india e europa ..pensi che lo passavano come oggi in libreria con lo scontrinoììììe poi quando paragoni “i poveri”agnosticiecc..alle falsificazioni..come sei falso di una falsita correta e diplomatica strisciante..,a mi sembra che ti guardi alla specchioììì
“Dio separò il cielo dalla terra”
Rottura spontanea della supersimettria?
“Dio separò il cielo dalla terra”
Rottura spontanea della supersimmetria?
negli anni ’60 il cosidetto papa buono, giovanni XXIII°, voleva rendere noto l’ennesimo errore di trascrizione di un ingenuo amanuense di molti secoli fa che tradusse l’ebraico ALMAH nel latino VIRGO (vergine) mentre il significato letterale è SANTA ovvero buona, meritevole del dono che dio le fece ingravidandola del messia 😉 non se ne fece di nulla chiaramente ma la cosa fu oggetto di vivace scambio di opinioni anche durante il concilio vaticano II°
daltronde come spiegare che per 19 secoli i fedeli avevano creduto ad una fandonia? meglio il silenzio…
aspettiamo le reazioni della Chiesa a questa notizia…
Avevo dei dubbi ma finalmente la certezza.
Bruno Rapallo, apostata e ateo scrive …
Il tuo lombatti sarà tanto erudito, ma ben poco colto (e per nulla sapiente).
Strano per esempio che non sappia che NON esiste una “edizione ufficiale” della bibbia.
Il magistero (e anche noi) quando cita la scrittura si rifà ai testi critici stabiliti degli studiosi.
Pertanto parlare di “manipolazioni” è assolutamente ridicolo,
si tratta solo di diverse traduzioni, resa a volta difficili da un testo incerto.
Vedere trame oscure dietro la bibbia cei è una cosa da spanciarsi dal ridere: il testo è spt per l’uso liturgico e -pur cercando ovviamente di essere corretto- è lontano anni luce da un testo critico.
Anche il parroco più scalcinato, se vuole essere fedele al messaggio biblico, deve cercare di rifarsi agli originali, o almeno guardarsi -nei casi controversi- come risolvono le questioni i commentari dei vari esegeti.
L’incipit della bibbia è “creò”, il verbo è assolutamente caratteristico.
Poi nei versetti seguenti l’opera è prima di “separazione” (luce-tenebre, acque superiori-acque inferiori, mare-terra) e poi di “ornamento” del cielo del mare e della terra.
Il problema potrebbe essere l’attuale versetto 2
(sto citando a memoria e non conosco l’esegesi più recente):
lo si lega all’inizio (von rad mi pare parli del “caos” come di uno stadio intermedio)?
è una specie di nuovo incipit (nel qual caso la signora ha aperto una porta spalancata da tempo)?
puric
sedi stato tanto simpatico
che ti perdono di avere messo mosè al comando dell’arca
pertanto, roberta, dormi pure tranquilla …
in effetti non solo nn esiste una bibbia ufficiale ma nemmeno vangeli “ufficiali” nel senso che i protoscritti ammesso siano esistiti sono andati perduti centinaia di anni fa, costringendo gli ingenui traduttori a reinventare di volta in volta edizioni sempre diverse traducendole da altri “falsi” scritti da altri prima di loro…centinaia di vangeli, centinaia d’interpretazioni, centinaia di (omissis)
leggetevi Rousseau Nietzche Gibbons Odifreddi e se siete di gusti più semplici Dylan Dog 🙂
sempre meglio che le favole di uomini risorti dopo 3 giorni che predicavano prima di nascere, di altri che sacrificavano i primogeniti ad un nn meglio precisato dio, o altri che si cibavano di escrementi per ordine del sempre famigerato creatore…brrrr
ops nel caso di infanticìdi e coprofagi 🙂 parlo dell’ AT
doverosa precisazione altrimenti il don mi corregge subito…
don albè non trovi che questo sito con notizie come queste stia diventando sempre più una maxi barzelletta?
@don alberto
@fra pallino
L’unica barzelletta siete voi ancora qui…. 😉
bene.. se vi facciamo ridere è tutta salute.. io confesso che con questi post e relativi commenti smaltisco lo stress della giornata 🙂
Se Dio è immortale perchè ha scritto due testamenti???
@fra pallino
si vede che anche i biechi miscredenti hanno un loro scopo nel
grande disegno divino…..^__^
correggo: volevo dire che hanno un loro ruolo….
caro e antipatico e viscido don alby alla luce delle conoscenze scientifiche che anche la tua pontificia…ecc.non smentice ,e non ammette a priori ..la luce.e materia /e la materia e luce ..dunque mostrare (parlero come parla la tua testa unica che hai)la separazione luce tenebre e solo una visione epifanica..oddio parlo come teìììe probabile come sceneggiatura di una barzeletta che solo te e fra palla potete capire..cioe le vostre confusione..e inivitabilmente, la derisione del maggior parte della gente che qui a buon sensoìììnei vostri confronti e piu che moderata ì 2 ma che chiarezza..il magistero si rifa ai testi critici degli studiosi quali?ecc .dunque ogni manipolazione e inconcepibile..guarda se faccio leggere questo esempio di spiegazione, a un semplice studente di teologia ..mi picchia ììe poi mettere il coas come precedente la luceììsei fantastico ..e il verbo come sua natura propia come carattere….perche?la bibbia dice che la terra fu creata …e il resto?don alby ci fu il big bang si..o no..ìrisponda a prescindere se fu dio o no …a dargi il tuo input..don alby
@ crespo
a questo proposito allora ti consiglio la lettura di miti sumeri (tiamat, la grande madre e simili). scoprirai quante cose in comune condivide l’antico testamento con le antiche mitologie riguardo creazioni, diluvi universali e interventi divini.
@ puric
😀
@ don alberto
tu sai qualcosa circa una causa intentata alla CEI dalla Editing & Printing per aver ritoccato negli anni la traduzione della bibbia, proprio in molti punti in cui le precedenti versioni apparivano piuttosto violente e “poco moderne”, nella descrizione degli eventi?
http://www.utopia.it/manipolazione0.htm giusto per dare un riferimento di dove si possono trovare.
suppongo che pure tu sappia che quello che divulghi ogni santa messa alla folla, è un testo redatto da uomini e tradotto da altri uomini, che ha attraversato periodi storici dalla sua nascita (da quando un manipolo di Uomini ha deciso deciso cosa fosse canonico, e ispirato da Dio, e cosa no) a oggi.
la cosa non ti crea un qualche disagio?
intendo soprattutto quando ti tocca recitare “parola del Signore” per sentirti rispondere “rendiamo grazie a Dio”.
@ robby
mi intrometto solo un attimo. il tuo ragionamento non farebbe una piega SE i preti fossero tutti creazionisti.
ne ho conosciuti molti evoluzionisti che non avevano nessun conflitto con la visione della creazione biblica perchè sostenevano andasse letta in una chiave diversa dal manuale di storia o dal manuale di scienza.
per loro questo non rappresenta un problema.
lo è invece in molti stati americani dove la bibbia viene letta come fosse da interpretare alla lettera (alla lettera, però viziata da errori di traduzione, chissà se qualche yankee sta ancora spingendo un cammello attraverso un ago) e dove il creazionismo è molto più diffuso e accettato dell’evoluzionismo.
ti segnalo anche l’apertura di un delirante museo al quale vengono portate intere scolaresche
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/05_Maggio/04/museo.shtml
per di più penso che don alberto intendesse la semantica diversa delle parole per indicare le diverse azioni.
PS..non esiste un edizione ufficiale della bibbia..dunque in parole povere iddio fino adesso e stato compreso ufficiosamente…sei fantastico don alby..il segretario di b16 devi fare..sei un mostro di trasparenza..sei l apoteosi della buona fede unita al io credo dunque io ho sempre ragione..sembri il tipo di uomo che 60 anni fa cercavano in centro europaìììmguarda se avevo dei dubbi ..tu mi hai illuminatoììììvai a mettere catrame sul autostrade ..a capire cose lo spirito della vita detta in parole tue ,che da incipt a se stessa..
@ateo3..loro don palla e don alby non si rendono conto,e tu hai ragione di quello che confermano, e punto, si fanno beffe della buonafede di tantissime persone ..questo per me e apologia di reato al plagio spirituale e moraleììgrazie per il tuo commento
@ateo ho visto il sito la cosa e pesante non e una semplice rivendicazione da parte da un solo studioso comunque grazie .a presto
Egregio Don Alberto (se poi mettesse anche il suo cognome per sapere con chi abbiamo a che fare, non sarebbe male),
non ci faccia ridere lei piuttosto e non si permetta di attribuire al Prof. Lombatti considerazioni che non ha fatto lui ma che sono di mia esclusiva responsabilità; io stesso dispongo ad es. di una Bibbia del lontano 1963, nel cui frontespizio sta scritto “La Sacra Bibbia” – Traduzione dai testi originali (???) – Edizioni Paoline (comprendente Vecchio e Nuovo Testamento) e in seconda pagina è riportato un timbro indicante “Curia Episcopalis Albanen.” con tanto di “Imprimatur Albani 24-6-58” in grafia manuale riportata a stampa e con firma di un vescovo. Più ufficiale di così ! O devo pensare che ogni vescovo si stampa la sua Bibbia personale, ci mette il suo “Imprimatur” e la CEI non ne sa nulla ?
Poi ad es. dispongo di una versione del Nuovo Testamento del 1990, nel cui frontespizio più chiaramente si indica “Versione Riveduta sul testo greco”, pubblicata dalla Società Biblica di Ginevra, con l’assistenza di esperti delegati dalla Società Biblica in Italia (Alleanza Biblica Universale). Questa versione del Nuovo Testamento non ha ovviamente l’imprimatur della CEI ed è abbastanza facile rilevare diversità non trascurabili dal Nuovo Testamento sopra citato (più onestamente evidenziano nel testo e in nota parti palesemente interpolate e aggiunte già in epoca antica, non indicate nella versione con imprimatur del vescovo cattolico). E naturalmente ho dato un’occhiata abbastanza approfondita alla più recente versione della Bibbia CEI, rilevando ulteriori “interpretazioni” ancora differenti che poco hanno a che vedere con i testi critici stabiliti dagli studiosi del settore ritenuti più seri. A quali testi critici di quali studiosi si rifà la CEI ? A quelli che più le fanno comodo ? Si veda il sito http://www.utopia.it/nuova_bibbia_cei_2005.htm
La Nuova Bibbia CEI gode ora della “recognitio” del Vaticano, che precedentemente forse mancava, ed è stato aggiunto il “mandato pontificale”. Non è ufficiale nemmeno così ? Strano, sembra un classico “escamotage” curiale per sfuggire alle proprie responsabilità.
Quanto alle manipolazioni, queste sono avvenute per secoli e non hanno riguardato solo i testi “sacri”; è noto che per interi periodi del medioevo (ma anche nelle epoche successive, e quasi sino ad oggi) gli storici sono impazziti per discriminare tra documenti autentici e documenti falsi, sistematicamente prodotti da papi, vescovi, cardinali, abati, badesse, monaci, ecc., solitamente per derubare, rapinare, giustificare privilegi, accampare diritti inesistenti, incamerare beni altrui, ecc.
Invece di fare dello spirito logoro e poco incisivo, RISPONDA NEL MERITO sugli esempi delle assurdità e/o incongruenze rilevate (che poi ne abbiamo un’altra valanga da aggiungere).
E per venire ai giorni nostri e a questioni molto più concrete che ci toccano da vicino come cittadini e contribuenti, ci spieghi la questione dei 4000 documenti del defunto Monsignor Dardozzi (stretto collaboratore del cardinal Sodano, segretario di Stato di Papa Giovanni Paolo II), resi pubblici di recente e anche sottoposti a perizie calligrafiche, dai quali si deduce con ben pochi dubbi che lo IOR e il Vaticano abbiano riciclato tangenti con i politici e gruppi industriali, denaro sporco della mafia, dirottato fondi e lasciti da beneficenza ad usi personali e/o loschi, gestito conti bancari e fondi neri di politici, deliberatamente ingannato i magistrati della Repubblica italiana, continuando a mentire spudoratamente su tutti i fronti ben oltre i tempi bui di Calvi, Sindona, Marcinkus (almeno sino al 2003, anno della morte di Dardozzi, ma anche oltre). Ci spieghi come mai lo IOR è completamente sottratto ad ogni controllo nazionale e internazionale, peggio dei “paradisi fiscali” tipo Isole Cayman o simili, e per quale ragione lo Stato Vaticano ha rifiutato di siglare i protocolli internazionali contro il riciclaggio di “denaro sporco” e sulla trasparenza delle attività finanziarie e bancarie.
@ Bamba
Secondo me il tuo ragionamento è fallace alla base. Anche gli ebrei hanno avuto bisogno di tradurre il testo, perchè la loro lingua è passata dall’aramaico all’ebraico, come la nostra dal latino all’italiano. E chiunque ha fatto latino sà di cosa stò parlando.
da spinoza.it
“Dio non ha creato l’universo, ma ha diviso la terra dal cielo. Aveva bisogno di un posto dove gettare l’umido”
😉
Ritengo che la tendenza a tagliare il capello in 4 per dimostrare la contradditorietà e l’assurdità di molte citazioni bibliche sia in parte dovuta che – anche per chie come me è estraneo alla religiosità cattolica da decenni – restino ancora le conseguenze dell’imprinting infantile da parte di genitori (nel mio caso fra l’altro tutt’altro che religiosi), della chiesa e di tutto l’ambiente ccar oriented.
Nel caso di testi (altrettanto contradditori e assurdi) di altre religioni non sentiamo il bisogno di dimostrare niente: non avendo avuto condizionamenti nei loro riguardi da piccoli, li riteniamo fantasie, come è giusto.
Mario
correggo:
sia in parte dovuta al fatto che
Propongo un OT collegato ad una discussiane soprattutto tra me e Stefano Grassino avviata in altro post che sta per chiudere. Si parlava, direttamente o indirettamente, dei leader che – non importa a quale prezzo – hanno comunque ‘fatto la storia’, favorito il progresso del’umanità.
Si tratta di un adattamento di uno scritto contenuto nel mio sito, certamente non adatto per un blog… ma se non verrà – più che legittimamente – censurato, a qualcuno potrebbe interessare.
LEADER CARISMATICO O SURROGATO DI DIO?
Esistono persone, cosiddette carismatiche, che avrebbero il potere di rendere efficace tutto ciò che dicono o fanno perché, detto o fatto da loro, assume un significato che nessun altro – pur dicendo o facendo le stesse cose! – è in grado come loro di rendere altrettanto efficace. E questo è un dato, si afferma, sempre verificabile nel passato come nel presente. Ma che ‘dato’ è? O meglio, da ‘chi’ è dato e ‘cosa’ è veramente dato?
Intanto, una prima considerazione… e un primo sospetto. L’uomo carismatico è tale perché c’è evidentemente chi ne avverte il bisogno, ne sente l’esigenza, e quindi lo cerca, lo ‘attende’, e – si dice – l’uomo dotato di carisma è tale proprio perché è colui che risponde a questa attesa, che soddisfa questa esigenza. Ma – ecco il primo sospetto, che è un sospetto di circolo vizioso – è l’uomo carismatico che incarna le attese, o è l’attesa che ‘produce’ l’uomo carismatico?
Ma questo non avrebbe importanza, perché ciò che conta sarebbe, è, l’incontro tra l’attesa e la risposta all’attesa, cosa possibile in ogni caso perché compare l’uomo dotato di carisma, di contro a tanti altri uomini che invece, non avendo carisma, non possono rendere possibile questo incontro…
Ma non potrebbe essere che l’uomo che si rivela dotato di carisma sia proprio colui che, non attendendo niente, si rende disponibile ad essere l’atteso, mentre tutti gli altri che sono in attesa si autoeliminano come il possibile atteso? Già – si risponderebbe alla nuova obiezione – ma proprio questa ‘disponibilità’ lo rende in qualche modo unico, speciale, in una parola carismatico. Solo lui è in grado di esprimere con le sue parole, con i suoi atti, quella forza, quella determinazione, che gli altri, i molti altri, i più, hanno esaurito – nel senso di averle tutte riposte – nell’attesa. Chi ‘attende’ sospende in un certo senso tutte le sue facoltà, si proietta totalmente al di fuori di sé, non ascolta più se stesso, aspetta solo indicazioni, aiuti, rinforzi, dall’esterno; chi ‘non attende’ probabilmente lo fa perché ha ascoltato solo se stesso, non tanto come interiorità, come luogo da sondare per ritrovarsi, ma un se stesso già tutto risolto, che non richiede né domande né risposte, o che comunque trova una risposta che, per complessa che sia, lo convince, lo soddisfa, lo esalta. Da qui la sua forza, il suo carisma.
Ma a questo punto il sospetto di circolo vizioso, proprio in seguito a questi sforzi per aggirarlo, invece di attenuarsi, si rafforza: basta spostare l’attenzione su ‘che cosa’ è oggetto di attesa, di ricerca, di esigenza, e che si ritiene di trovare nell’uomo carismatico. Cos’è infatti veramente ciò che si attende? In realtà non si sa: l’attesa, la vera attesa, consiste soprattutto nell’attendere di sapere che cosa veramente si sta attendendo; se così non fosse, se lo si sapesse, non lo si aspetterebbe in questa sorta di sospensione delle proprie facoltà, ci si metterebbe alla ricerca in proprio, con le proprie risorse, con la determinazione comunque legata al sapere ciò che si vuole; e sarebbe solo una questione di maggiore o minore disponibilità di mezzi da adeguare ai fini, da prendere dove sono, in noi o in altri, ma senza deleghe, senza attese. Se così non è, è perché in realtà si sta cercando qualcosa, o qualcuno, che dia un senso al proprio cercare, cioè, poi, alla propria esistenza…
E qui il circolo vizioso, da sospetto sempre più fondato si fa certezza: c’è l’esigenza di qualcosa che si va cercando, ma lo si ricerca proprio perché non si sa di cosa si tratti, per cui non si potrà mai sapere quando lo si trova, quando lo si incontra… o almeno, non si potrebbe, perché si è, ci si trova, nella condizione di non saperlo mai. Ma invece ecco che l’incontro si ritiene avvenga, sotto forma di ‘illuminazione’: che consiste nel sentirsi dire, o nel veder compiere… che cosa? Ciò che dentro di noi sapevamo da sempre, ma che nessuno ci aveva aiutato a riconoscere, a identificare. Per cui l’uomo carismatico viene ad essere colui – anzi occorrerà cominciare a considerarlo e denotarlo come Colui – che finalmente ci permette di afferrare ciò che andavamo cercando senza sapere bene cosa, è quell’essere straordinario che opera la cosa più straordinaria: ci fa ritrovare, o trovare per la prima volta, noi stessi!
Ma allora viene da riprendere la domanda iniziale, anche se un po’ modificata, e decisamente, ormai, domanda retorica: l’uomo carismatico, esiste per se stesso, o siamo noi che lo facciamo esistere? L’atteso, il messia, chi è, cos’è, se non la nostra esigenza di sapere chi siamo e perché? E se qualcuno – per una qualche ragione del tutto imponderabile, ma comunque non certo perché ha ciò che noi non abbiamo e che andiamo cercando, dal momento che era già dentro di noi – ci si para di fronte come uno specchio, e quindi ci permette di vedere noi stessi, non è che in realtà sia solo ‘una proiezione di noi stessi’? Ma la partita è tutt’altro che chiusa (e l’uomo carismatico tutt’altro che liquidato) perché – si potrà sempre obiettare – riconosciamo pure che l’altro siamo solo noi stessi riflessi, ma perché questo autoriconoscimento avvenga, occorre lo ‘specchio’, occorre cioè qualcosa o qualcuno che abbia questo ‘potere riflettente’, dono divino o di natura che sia, cui si dà, appunto, il nome di ‘carisma’.
E qui sta il rischio dell’abbaglio maggiore, del circolo vizioso nel momento di maggiore contorcimento, che poi è il momento di maggiore alienazione: proiettiamo noi stessi al di fuori di noi e poi ci mettiamo in ascolto e adorazione di questo noi stessi come se fosse un altro, perché in effetti è un altro, cui deleghiamo forza e potere, perché lui ha prestigio, ascendente, fascino, insomma carisma. Ma questo non è altro che il meccanismo psicologico che – come il pensiero ‘materialista’ ha sempre denunciato, per abbandonare però la denuncia appena si esce dall’orizzonte propriamente teologico – sta alla base di ogni ricorso alla trascendenza: quando il carisma di un nostro simile si rivela troppo al di sotto delle nostre esigenze, di fatto senza limiti, proiettiamo noi stessi al di là di questa dimensione che sta così stretta al nostro desiderio e così contrassegnata invece dalle nostre paure, cioè proiettiamo noi stessi, appunto, nella trascendenza, un posto al riparo da troppo facili smascheramenti, e dove collocare noi stessi può attenuare gran parte delle nostre angosce esistenziali. Ma il primo passo per questo approdo è il credito dato all’uomo carismatico. Adesso non importa se viene prima l’alienazione in dio o nell’uomo carismatico: il meccanismo è lo stesso, anche se deve passare comunque attraverso qualche ‘profeta’. In questo senso ‘viene prima’, cioè in ordine di importanza.
Ed ecco l’ultima questione. Ultima e decisiva: ma lui, l’uomo carismatico, sia pure per evocazione, esiste? O meglio, sa di esistere (in realtà di essere fatto esistere) come tale? Paradossalmente (come sosteneva Hegel, sia pure in tutt’altro contesto, dicendo che i cosiddetti individui cosmico-storici, quelli ‘che fanno la storia’, sono solo strumenti inconsapevoli dell’Astuzia della Ragione) se lo sapesse nei termini descritti, e quindi si studiasse di calarsi nel ruolo che gli viene assegnato, non lo sarebbe più, perderebbe il carisma. Perché il carismatico deve solo ‘essere per altri’ (uno specchio, appunto), tutto proiettato all’esterno, non per se stesso, e qualora riflettesse su se stesso non sarebbe più ‘utilizzabile’ dagli altri, passerebbe pure lui dalla parte di chi aspetta di sapere cosa veramente deve fare. Quindi, colui che riceve da noi la delega per risolvere parte, o anche tutti, i nostri problemi perché gli riconosciamo i poteri (il carisma) per farlo, se davvero sentisse questa responsabilità, svaporerebbe da quel fantasma evocato che è, e resterebbe solo la possibilità, tutt’altro che teorica (chi ha fatto più danni nella storia dell’umanità, chi ha seminato più morte, degli ‘uomini della provvidenza’?), che invece il fantasma si materializzi come puro uomo di potere.
Che gli avremmo dato noi, e che è della stessa natura che si ritiene sia il potere di cui dispone la divinità – cioè un potere ‘disumano’ – ma che in realtà consegniamo senza contropartita nelle mani dei rappresentanti della divinità in terra. Perché questo può diventare l’uomo carismatico: il rappresentante in terra del potere divino. Che potrà esercitare in modo ‘disumano’, cioè inducendo solo alienazione.
Questo non significa naturalmente il mancato riconoscimento di quanti meritano che si creda in loro, che li si ammiri e li si segua per le qualità superiori di cui sono portatori… L’importante è che tutto ciò avvenga senza alienare se stessi, senza che scatti il meccanismo della proiezione per cui ci si mette completamente nelle loro mani.
Noè, non Mosè approntò l’ arca usando misure col numero sette e suoi multipli poichè era considerato il numero perfetto ai quei tempi, il diluvio ha due spiegazioni plausibili o è il risultato del scioglimento dei ghiacci per cui il mare salì di 200 metri in tutto il globo per cui nei ricordi remoti tramandati se ne parla nei popoli di tutto il mondo unico dubbio è che ciò accadde troppo in là rispetto alla mitologia biblica, è più realistico pensare che il diluvio biblico si riferisce ad una eccezionale alluvione nella regione di Ur tra i due fiumi nella fertile mezza luna, considerato universale perchè il mondo conosciuto 5.000 anni fa da chi lo visse,
era appunto limitato alla fertile mezzaluna. Questa è una sintesi di quanto più dettagliamente esposto sui tanti eventi biblici nel libro – La Bibbia aveva ragione – di Werner keller. E’ un trattato laico aperto a tutti, credenti, per cui è di supporto alla loro fede, ed a noi non credenti che ricerchiamo la spiegazione scientifica.
Bah non mi sembra rilevante, insomma già la bibbia è una favola, ma i primi cinque libri sono proprio il delirio puro, quindi fare l’azzeccagarbugli su queste cose mi sembra inutile, davvero. A questo punto si potrebbero fare migliaia di obiezioni a voler fare l’avvocato del diavolo (oh oh “del diavolo”!): innanzitutto qualunque obiezione relativa al cambiamento di senso per via dell’inedita traduzione per avere senso deve presupporre un dio che si materializza nell’atto stesso della creazione. “Dio separò il cielo dalla terra”… e quindi? Perchè non potrebeb averli creati lui? Insomma è onnipotente, li aveva creati uniti e li teneva a mo di palletta nella divine tasche da un pezzo, poi un giorno li tira fuori e li separa: da li parte il racconto biblico, contenta la Wolde? Voglio dire che un approccio serioso a queste incredibili baggianate non conoscerà mai uno sbocco, ingenuo chi ci crede.
@Giagaz
l’articolo dice così:
Professor Ellen van Wolde, a respected Old Testament scholar and author, claims the first sentence of Genesis “in the beginning God created the Heaven and the Earth” is not a true translation of the Hebrew.
Il mio inglese è scarso tuttavia mi sembra di capire che alla fine dica ‘ non è una vera traduzione dall’ebraico’. Più avanti nell’articolo si parla della traduzione del termine ebraico ‘bara’. Cioè lei si è basata su un testo che è già una traduzione. Fatta da gente che credeva in un Dio creatore.
La sua ‘scoperta’ mi pare abbia quindi poco valore anche anche per lo studio e la comparazione dei miti del Medio Oriente.
@ robby il 15 alle 20:21
la prof chiarifica che la traduzione e stata scoretta prima dal aramaico /e con itesti piu antichi della bibbia che furono ritradotti in greco
Se mi dici dove lo chiarifica perchè io non l’ho trovato. Forse a noi falsi ne arriva una versione diversa
@ robby
Io dico solo che i furbi non guardano in faccia a nessuno per il proprio interesse, non faccio paragoni.
Per fare un esempio, non so nemmeno se ci sono più, quelli che in autostrada ti rifilavano uno scatolone al posto dello stereo non ti chiedevano mica se eri devoto alla madonna.
@ Bamba
Innanzitutto se quello è l’articolo bisogna riconoscere che abbiamo pochissimi dati su cui ragionare. Il discorso è che potrebbe tranquillamente trattarsi di una traduzione dall’ebraico al latino quella di cui parla la ricercatrice, e quindi contenere già degli errori. L’ideale, è indubbio, sarebbe basarsi sulle fonti originali, in aramaico, come hanno fatto altri studiosi, ma forse o non è stato possibile, o si sono sbagliati quelli dell’articolo a confondere ebraico ed aramaico (non mi sorprenderebbe) o si è sbagliata la ricercatrice a cominciare una ricerca senza una fonte primaria originale.
Comunque aldilà di questo ritengo che quello che sostenevi nel tuo secondo commento, cioè il problema di “santificare” la scienza (per quanto riguarda la maggioranza degli utenti di questo sito) sia reale. Ma ritengo anche che se è vero che si adotta il metodo scientifico come metodo conoscitivo, si sà benissimo che la prima caratteristica da accettare è l’impossibilità di ottenere verità assolute ed immanenti ed accettare l'”instabilità” della conoscenza: ciò che si ritiene vero oggi potrebbe non esserlo più domani, a fronte di una nuova scoperta.
Paradossalmente se fosse dimostrata scientificamente l’esistenza di un dio, credo che tutti gli “adepti” del metodo scientifico lo accetterebbero.
bruno rapallo
(premesso che continuate a scambiarci per una religione del libro, il che non è vero…)
quel sito mi è già stato indicato millanta volte.
Non ci ho trovato niente di interessante, solo diverse traduzioni che solamente una fantasia prevenuta può scambiare per manipolazioni in malafede.
(aspetto sempre che mi sveliate una variante del tipo:
“fate agli altri quello che vorrebbero fare a voi, ma fateglielo prima”, o
“appena il padre lo vide gli corse incontro e gli sgranò i denti a randellate!”
ecc).
quando mangerete pane e stuttgartensia, ralphs, nestle-aland-martini,
allora potrete parlare, non certo basandovi sulla mitica bibbia-da-mille-lire
(benemerita per altri motivi, non certo per la autorità critica).
e smettetela di coprirvi di ridicolo cianciando di “ufficialità”
addirittura di una traduzione
(traduttore-traditore, come si dice).
non è “ufficiale” il codex vaticanus, figuriamoci una traduzione
in cui si è tenuto conto anche della scorrevolezza delle frasi!
Come “complottisti” siene fenomenali.
PS ho già postato varie volte nome cognome indirizzo e cell.
e mi hanno sgridato.
pertanto chiedi a chi mi conosce.
infatti il don ha ragione.
in mancanza di ufficialità di un testo originario, e vale sia per At che Nt, allo stato attuale possiamo dire che parliamo di aria fritta.
che dio abbia creato terra e acqua e poi le abbia divise o le abbia create già divise prima di creare il mondo 😉 sempre di baggianate stiamo parlando, per noi atei che non ci crediamo naturalmente.
sinceramente questo ciarlare di cose banali non è da persone razionali perciò spostiamo la discussione su temi oggettivi ben più importanti.
ateo 3
non so niente di cause
(certo che se questa Editing & Printing detiene il copyright della bibbia,
sarei interessato a conoscerne il presidente .. !)
qualsiasi traduzione di qualsiasi testo, da omero a herta muller,
sarà sempre ritoccato nel corso degli anni, non trovi?
certo che so che quello che divulgo è un testo redatto da uomini,
ma so anche che quel testo è il “racconto di una storia”,
di cui uno dei protagonisti è il padreterno, il che la rende
un po’ diversa alle altre.
So che vi sono diversi codici, diverse recensioni, testi incerti,
il che deve rendere cauti nel tirare conclusioni definitive
da versetti oscuri (ma finchè si tratta di buoi ed ippopotami …)
So anche che è tradotto da altri uomini, fallibili come tutti,
per cui non ho mai avuto problemi, nella lettura liturgica, a correggere
p. es. l’erroneo “spirò” di giovanni, della vecchia traduzione cei,
con l’esatto “consegnò lo spirito” (e quello era uno solo degli errori)
So che ha attraversato periodi storici dalla sua nascita (…) a oggi,
ma so bene che le edizioni critiche ci danno un testo ben solido,
e che tra le miriadi di varianti non ce ne è neppure una veramente signifiçativa
(del genere: “e fino ad oggi si usano portare fiori alla tomba
che accoglie la salma di gesù di nazareth”)
Pertanto l’unico disagio che avverto è quello di vedervi impaniati
in teorie complottiste di nessuna consistenza.
@ don alberto
molto curioso. in pratica affermi che il concetto di “versione corretta” di quel testo sia talmente labile da permettere di darne millemila interpretazioni (tutte valide) e che nessuno si preoccupi minimamente di ciò, motivato dal fatto che, come tu ammetti, il clero stesso ha dubbi sull’interpretazione o la traduzione?
direi che solo un cieco non si renderebbe conto della situazione, quindi evito di scendere in banali constatazioni. Ce n’è già una paginata intera qua sopra.
“un testo redatto da uomini”…
dai siamo seri. la religione stessa è un’invenzione degli uomini. ne è la prova lampante che ce n’è centinaia diverse e tutte pensano di essere quella giusta (o almeno i loro adepti)…
x il don
una volta tanto siamo d’accordo.
infatti credevo di essere stato chiaro nel mio post delle 11.24
mancando una versione condivisibile da VOI credenti e ministri del culto UNANIMEMENTE riconosciuta come PRIMA di tutte le altre (vale sia per At che Nt) ritengo assoltamente inutile parlare di questo argomento proprio qui, in un blog che è l’antitesi del sacro e del divino.
chiaramente su queste differenze d’interpretazione si fonda uno dei pilastri più antichi della religione cristiana (e non solo, anche di quella ebraica anche se in modi e circostanze diverse) altrettanto chiaro che per quelli che nn si curano molto che la verità sia il reale fondamento della loro pseudoscienza e fantastoria le cose vanno benissimo così come sono…i soldi arrivano puntuali…gli allocchi credono per vere cose non vere…e via, verso il 22° secolo 😀
“un testo redatto dagli uomini”
certo e da chi senno? le religioni sono nate come ingenue protoscienze per dare spiegazioni plausibili a fenomeni terribili (tuoni, lampi, terremoti) che terrorizzavano gli uomini dell’età del bronzo non per niente le più antiche e documentabili da scritti e regole nascono tutte intorno al 4000 a.e.v. tra il deserto del Sinai e l’India.
x stefano f.
d’accordo (fino ad un certo punto, la “versione condivisibile”,
per quello che conta, c’è eccome) per quel che riguarda il “testo”,
ma la “tradizione” (trasmissione) dei contenuti della fede
è fatta di tutta la vita della chiesa: dei racconti della nonna, dalle encicliche del papa,
della liturgia, dall’arte … .
è tutta questa vita, molto più di un libro, che “contiene, annuncia e tresmette” la fede della chiesa.
L’inutilità di un thread come questo è data spt dal considerare
il cristianesimo una “religione del libro”.
(con i tdg, di solito mi diverto ad evidenziare le aporie della bibbia -e ti assicuro che sono più bravo di voi-, per arrivare poi a dire che non è alla “sola scriptura” luterana, che ci si deve attenere, ma alla scrittura vissuta nella tradizione vivente della chiesa)
Luca
precisiamo: una cosa è il testo (originale), una cosa diversa la sua traduzione e un’altra ancora l’interpretazione (non si può fare un unico minestrone di cose tanto diverse)
io affermo
che, nonostante tante piccole varianti, è possibile risalire
ad una “versione corretta”, o meglio, “certa” (e per nulla “labile”) dell’ “originale”
(guardati i classici ralphs e aland, poi dimmi)
che la traduzione è sempre da aggiornare
(ed anche deve sempre essere attenta alle scoperte dell’archeologia: di certe parole -in base alle quali cmq non è stato definito nessun dogma-, non si conosce ancora il preciso signifiçato)
e che vedere complotti nelle varianti è ridicolo
(le edizioni critiche sono sempre lì, nella prima fila di ogni biblioteca ecclesiastica, anche in campagna)
che, infine, la vera e autentica “interpretazione” è data dalla vita della chiesa intera
(tutti i fedeli), in quanto è in essa che risiede il sensus fidei.
Ad un cieco possono solo balzare evidenti agli occhi le vostre
fantastiche semplifiçazioni complottiste
(cfr la iv sessione del convegno del cicap: “Le grandi teorie del complotto del x x secolo”
Moderatore: Lorenzo Montali, Psicologo, Università di Milano-Bicocca:
“Il fascino della cospirazione” ecc)
LE GRANDI TEORIE DEL COMPLOTTO DEL XX SECOLO
di quel testo sia talmente labile da permettere di darne millemila interpretazioni (tutte valide) e che nessuno si preoccupi minimamente di ciò, motivato dal fatto che, come tu ammetti, il clero stesso ha dubbi sull’interpretazione o la traduzione?
direi che solo un cieco non si renderebbe conto della situazione, quindi evito di scendere in banali constatazioni. Ce n’è già una paginata intera qua sopra.
risposta per Luca
qui sopra (buona la seconda).
(“attendete e sarete sbloccati”)
Egregio don Alberto,
tutte quì la sue argomentazioni ? Ma chi vuol prendere in giro ? Tranne gli addetti ai lavori ultra-specializzati che passano l’intera vita a praticare “esercitazioni autoerotiche mentali” su innumerevoli varianti di testi mitologici e fantasiosi (modificati infinite volte nel corso dei millenni), quanti dei vostri fedeli potranno mai leggere la “Biblia Hebraica Stuttgartensia” della “Deutsche Bibelgesellschaft” di Stoccarda, con le innumerevoli notazioni “masoretiche” e relativi volumi aggiuntivi (a spiegazione delle notazioni stesse) e con le pesanti note in ogni pagina che indicano le possibili varianti di correzione o traduzione dei testi ebraici ? Uno su un milione ? E quanti di loro eventualmente ci capirebbero qualcosa, o andrebbero piuttosto in crisi esistenziale, scoprendo quanto i loro “sacri testi” di riferimento siano ambigui, poco comprensibili, troppo umani e pieni di contraddizioni ?
Al “popolo bue” propinate giusto le “Bibbie da 1000 lire” o al massimo le ultime versioni “aggiornate” della Bibbia CEI del 2005 o del 2008, e dei contenuti di queste si dovrebbe parlare, visto che nella pratica proprio queste interessano il 99,9999 % dei fedeli.
Molti dei quali peraltro, per mia esperienza diretta, ne sanno ben poco del loro stesso credo: sapesse quante volte ho incontrato fervidi credenti che confondevano la “immacolata concezione” con la “fecondazione virginale di Maria e la nascita virginale di Cristo” e ho dovuto spiegargli io (da ateo) la differenza ! Per non parlare di altri casi ancor più deprimenti (pochissimi, per vostra fortuna) nei quali ho sentito con le mie orecchie affermare da alcuni fedeli: “…ma certo, la Santissima Trinità, … Gesù, Giuseppe e Maria, neh ! …” (per non umiliarli, poveretti, non ho avuto nemmeno il coraggio di spiegargli che stavano confondendo la Trinità con la Sacra Famiglia).
Ma se un dilettante come me, discretamente informato e con una discreta cultura in molteplici settori (non solo umanistici, ma anche tecnico-scientifici e linguistici), azzarda un ragionamento sui testi COMUNEMENTE IN CIRCOLAZIONE ad uso dei vostri fedeli, subito si deve sentir dare implicitamente e sottilmente dell’ignorante e porre di fronte alla presunta superiore autorità culturale dei biblisti di professione, più o meno graditi alle varie confessioni (congiuntamente o singolarmente, che siano Cattolici o Protestanti o Ebrei).
Certo, quelli come Lei hanno spesso la tentazione di mettersi a parlare “ex cathedra”…, avevo sempre creduto che fosse prerogativa del solo Papa e della sua presunta infallibilità, ma vedo che anche altri non riescono a resistere al fascino del “principio di autorità”, forse per non dover troppo argomentare e togliersi il fastidio d’entrare nel merito delle questioni.
Bene, prendo atto che il 99,9999 % dei credenti basa le sue convinzioni su “testi ufficiosi”, che le traduzioni di tali testi sono probabilmente “traditrici”, che le più recenti “edulcorazioni” della Bibbia CEI rispetto ai truculenti testi originari più antichi forse sono solo frutto di traduzioni più “gentili”, che tengono anche conto “della scorrevolezza delle frasi”, molto divertente, illuminante direi… Provi un pò, caro don Alberto, a chiedere a 1000 dei suoi parrocchiani cosa siano le “notazioni masoretiche del Codex Leningradensis” o più semplicemente cosa significhi “masoretico” e mi dia cortesemente notizia delle risposte (o se preferisce della faccia stupefatta con cui la guarderanno).
E comunque Lei si è ben guardato dal rispondere NEL MERITO e soprattutto ai quesiti PRATICI e di contenuto molto più CONCRETO sull’inqualificabile comportamento del Vaticano anche in tempi recentissimi; … forse lo riteneva “fuori tema” o forse su questi temi non ha molti argomenti da contrapporre …, visto che ne ha già così pochi anche sulle questioni dottrinali di sua stretta pertinenza …
la bibbia è una gran balla
è piena di sciocchezze la cui unica bontà è quella di far perdere la fede a chiunque la legga senza spegnere il cervello
e anche di far spegnere il cervello
a chi la legge senza fede.
estrapolo dal post copiaeincolla di bruno rapallo
e dedico a tutti quelli che ritengono paolo di tarso
il fondatore del cristianesimo,
rifilando ai babbei un dio nato da una vergine
… nell’Epistola ai Galati, il cui testo più antico giunto sino a noi è databile al 57 d.C., Paolo dice chiaramente: “…exapésteilen o theòs tòn uiòn autoù, ghenòmenon ek gunaikòs..” (“Dio mandò il figlio suo, nato da una donna” Gal. 4,4); Paolo di Tarso non usa affatto il greco “parthénos” ossia “vergine”, ma essendo il dogma della “fecondazione eterologa virginale” di Maria così fondante per il Cristianesimo, appare molto strano che egli non ne faccia menzione, e infatti solo più tardi fu inventata la nascita virginale e miracolosa di Cristo …
(ma veh, paolo NON fa menzione della vergine,
invenzione molto più tarda …
eh, eh, bruno, queste cose qui non si scrivono …)
queste cosettine
mi ricordano i falsi testimoni del processo a gesù
che non riuscivano a mettersi d’accordo fra di loro
A Don Alberto.
Quindi, visto che non esiste una interpretazione univoca e valida una volta per tutte della Bibbia, fonte primaria alla quale si abbevera la sua religione, allora perchè la Chiesa si arroga il diritto “incontestabile” di essere la depositaria della Verità urbi et orbi et in saecula saeculorum. Visto che poi la Chiesa per prima afferma esserci UNA SOLA Verità: la sua!
Proprio dalle erronee e variegate interpretazioni di quel libro di stragi e violenza degno di Dario Argento sono scaturite le persecuzioni e le guerre più terribili del mondo, al cospetto delle quali i pogrom di Diocleziano sono scaramucce da asilo.
Quindi, la domanda è sempre la stessa: perchè vi arrogate il diritto di comandare gli uomini se la fonte del vostro (millantato) divin potere è torbida e infida come una fogna?
Bruno rapallo, invece di sproloquiare,
mi citi una “manipolazione” documentabile,
ma soprattutto “seria”.
PS non puoi liquidare la variante almah/parthenos come un errore.
è la questioncella se anche la 70 è ispirata.
@ don alberto:
non mi risulta che i falsi testimoni non riuscissero a mettersi d’accordo (mt 26.60 dice semplicemente che se ne presentarono diversi)
mi può dare gli estremi del passo?
marco 14, 59
saluti.
a voi le ultime parole.
jsm
Uno di quelli a cui si è spento il cervello per aver letto la Bibbia è stato Dante Alighieri!
Don Alberto,
ma di cosa parla ? Guardi che, essendo anche esperto di informatica e di Internet, ho estrema facilità ad effettuare ricerche per singoli vocaboli o anche per gruppi di parole sull’intera Bibbia e su qualunque altro testo in greco, latino, italiano, francese, inglese, spagnolo e persino in russo; infatti ho la tastiera “grecizzata” e “cirillizzata”.
Le fornisco come riferimento a una Bibbia in italiano il seguente “link”:
http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/index.htm
Da lì può entrare nelle singole lettere di Saulo o Paolo di Tarso e ricercare le parole “donna”, “donne”, “vergine”, “vergini” o loro abbreviazioni.
Le uniche Epistole riconosciute universalmente autentiche sono 7, la prima e seconda ai Corinzi, a Filemone, ai Filippesi, ai Galati, ai Romani, e la prima ai Tessalonicesi; le concedo anche la lettera ai Colossesi e la seconda ai Tessalonicesi, considerate dubbie, ma facciamo finta che siano autentiche (le altre sono tutte apocrife).
Solo nella prima lettera ai Corinzi c’è un lungo testo ove si parla genericamente di verginità delle donne, di rapporti uomo-donna nel matrimonio, ecc. (tra l’altro con una visione alquanto misogina e maschilista che influenzerà la Chiesa per secoli).
Poi la parola donna/e compare solo genericamente nella lettera ai Romani, mentre nella lettera ai Galati compare più volte e solo una volta riferita alla madre di Gesù.
Non capisco quindi la sua osservazione su “..Paolo NON fa menzione della vergine..”
Io intendevo, ovviamente, la Vergine Maria, non la verginità in generale.
Comunque, ora basta, sono un poco stufo di annoiare tutti i lettori con diatribe minuziose sulle favole bibliche, alle quali sul sito dell’UAAR nessuno crede…
p.s. per Don Alberto
se poi, come mi pare di capire, intende dire che Paolo non è il vero e unico fondatore del Cristianesimo proprio perché non parla della verginità di Maria, le rispondo che non a caso nel primo “post” l’ho chiamato “cofondatore” (quanto meno ha largamente contribuito a diffonderlo tra greci e romani, con sue interpretazioni anche personali); dalla prima lettera ai Corinzi si nota poi chiaramente la sua ossessione per la verginità in generale e non c’è quindi da meravigliarsi che qualcun altro successivamente lo abbia preso troppo alla lettera, estendendo un pò troppo il concetto e inventandosi la verginità di Maria.
TUTTI GLI SCRITTI ,DALLA BIBBIA, AI COSI DETTI SUPER TAROCCATI VANGELI ,SONO LA MESSA IN ATTO DI UN INGANNO PERPRETATO DA UNA SETTA CASTA DI SACERDOTI NULLAFACENTIAI DANNI DEL GENERE UMANO. FIN DAI TEMPI DELL’UOMO SCIMMIA ESSERI PIU’ FURBI E DOTATI DI INTELLIGENZA SUPERIORE ALLA MEDIA PASSANDOSI X INVIATI DI UN DIO VIVEVANO ALLE SPALLE IN MODO PARASSITARIO DEGLI ALTRI. OGGI NULLA E’ CAMBIATO VEDERE LEGGERE INFORMARSI X CAPIRE CHE UNA SETTA REPLICANTE DI NULLA FACENTI VIVE IN MODO ASSURDO E PARASSITARIO A SCAPITO DI TUTTI.dal VANGELO SEMPRE TAROCCATO;SIGNORE COME POSSIAMO ENTRARE NEL TUO REGNO??, ORBENE FRATELLI REGALATE TUTTE LE VS RICCHEZZE AI POVERI ,PRENDETE LA VS CROCE E SEGUITAMI.PAROLE DEL SUPERMAN GESU .QUANTI DEI SATRAPI RICCHISSIMI DEL VATICANO DANNO TUTTO AI POVERI??1.300.000 MUOIONO DI FAME NEL MONDO,A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE.
ERRORE 1.300.000.000 HEEE
@ don Alberto
Nel caso della “vergine” Maria a quanto pare l’ ovulo non è servito a niente, ma l’ anima c’era lo stesso.
Secondo me sbagliate prospettiva: non e’ che uno creda in una religione perche’ le sue dottrine sono esposte in un libro ritenuto sacro, ma ritiene sacro un libro perche’ crde nella relativa religione, e lo accetta secondo l’interpretazione che ne da’ un clero che egli – a differenza di voi – evidentemente venera come un insieme di maestri, altrimenti se – come voi – lo ritenesse una manica di farabutti … non sarebbe un fedele di quella religione).
Quanto al verbo che troviamo all’inizio della Bibbia, evidentemente quando il testo fu scritto non esisteva una parola che indicasse il “trarre miracolosamente dal nulla” qualcosa (bei tempi … direte voi!). Chiaramente sara’ stato usato un verbo indicante semolicementre il “fare”, come ben si vede dalla traduzione greca (epoiese, che significa “fece” e potrebbe essere detto anche d’ un artigiano) e da quella latina. Infatti “creare” nel latino classico significa “fare”, e lo si trova attribuito ad azioni umane che non presuppongono affatto la miracolosa assenza di “materie prime”. Del resto la cultura classica non aveva il concetto di “creatio ex nihilo”. Ritengo che questo concetto sia stato introdotto dapprima fra gli Ebrei, e poi diffuso nella cultura grecoromana attraverso il Cristianesimo.
In parole povere: se vuoi essere cristiano, o seguace della religione ebraica quale si e’ storicamente configurata devi interpretare il “fece” che si trova all’inizio della Bibbia come “trasse miracolosamente dal nulla”. Altrimenti puoi prendere la Bibbia come un qualsiasi altro testo antico e ne puoi ricavare soltanto che, secondo l’antico scrittore, il Dio di cui li’ si parla “fece”, in qualche modo (che non ci spiega), il cielo e la terra.
Saluti.
Ma “bara” non significa fare, ma separare spazialmente.
don alby mi spiace ,ma sei penoso quasi ridicolo lasci talmente i graffi sugli specchi che il rumore si capisce dalla ingegnosa capicita di non concludere ma nulla,sul piano dalle risposte che giustamente ti richiedono..vieni qua in qusto spazio a fare il saccente e mostrando sempre la solita piccola mediocre indignazione che mostriììì,sottintesa dal mieloso spirito di comunita che voi solo “mostrare”ma in cuor tuo penso ne hai per chi ti adula e basta,…e pensi che solo il fatto di star qui,a tuoi occhi ti renda giustizia di non essere considerato un oscurantista medio antimodernista,guarda che se ti scopre un tuo superiore?poi ti tocca far pane e cilicio da qui al natale…….ìì
scusa cesare ma la massima dal nulla non si crea nulla ,e nulla ritorna nel nulla..i greciromani..non lo concepivano..come si dice a posteriori,ma non era un concetto ..come si dice increato mentalmente a quei tempiììcioe nella maggior parte delle scuole….era una cognizione raccontata ,ma non messa in dignita nelle varie scuole filosofiche…essere /esistere..e patrimonio del area greca alessandrina…mi spiace ma ancora non e stato dimostrato che un verbo esiste solo dopo che e stato linguisticamente scrittoììcioe una cosa esiste solo quando la descriviamo…come gli antichi greci e compagnia bella sapevano
Don alberto dice – con un elegante inversione di termini – che la bibbia spegne il cervello di chi la legge senza fede (presumo fede nella bibbia). Presumo che ritenga questo un fatto negativo per chi legge la bibbia in tali condizioni.
Quindi se per caso Don Alberto legge il corano (continuando ad aver fede nella bibbia e senza aver fede nel corano) si trova nella condizione colpevole di averne il cervello spento.
Forse l’accensione del cervello non dipende dalla fede nel testo che si legge ma nella capacità di valutarlo criticamente senza pregiudizi.
Mario
fermo restando che per me la famosa “sotteranea congiura cristiana” di Nietzhciana ha un fondamento più che evidente e non è quindi un mito da sfatare (come molti hanno scritto in questo blog), sottolinerei quanto detto dal don in diversi post prima del mio; non esiste una versione originale (almeno così mi sembra di aver capito) e la bibbia come del resto tutti i vangeli nn ultimo quello di Giovanni si prestano ad interpretazioni perchè mancano di traduzione dall’aramaico al greco poi latino poi lingue europee del medioevo condivisibili per tutti.
in sostanza per fare un esempio la mitica povertà di cristo è ricordata solo nel vangelo di luca, se leggete marco lo stesso messia sembra essere un ricco signore, per matteo era figlio di un mercante forse anche artigiano cmq di un uomo che si spostava molto come i mercanti appunto, infine il logos giovanneo introduce una figura fisica di cristo solo dopo il battesimo e nn fa mai menzione della natura fisica dello stesso.
insomma stiamo parlando di aria fritta, ripeto aria fritta, ciò che si può interpretare nn ha valore assoluto quindi il valore reale di questi scritti può essere solo fideistico (per chi crede), se uno ragiona non può credere alle favole.
@ Bruno Rapallo
saluti da oltrisarco!
Nieztchana memoria* scusate l’errore
per tomaraya
Grazie, ricambio i saluti da Genova.
Oltrisarco è molto vicino a Bolzano. Per caso ci siamo forse conosciuti qualche anno fa in incontri pubblici sul ciclo integrato dei rifiuti, quando venni a Bolzano su invito di Associazioni e Comitati locali, e tentai (invano) di convincere le vostre Istituzioni a desistere dal costruire un nuovo inceneritore tradizionale, rivolgendosi piuttosto alle nuove tecnologie, tipo la gassificazione/vetrificazione al plasma ?
beh, don alberto, è probabilmente questione di punti di vista. c’è però una piccola dofferenza tra me e i credenti sulla quale possiamo concordare: non sono certo io a vedere madonne o a sentire voci divine.
magari tu dirai che non sento dio perchè non lo voglio ascoltare. ma sai che ti dico? con certe sciocchezze, non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire…