Dopo Roma, emerge ora drammaticamente anche a Genova il problema dell’ora alternativa. Un articolo pubblicato ieri sull’edizione locale di Repubblica, dal titolo già più che eloquente (Ora di religione, non c’è alternativa) ha portato a conoscenza di tutta la cittadinanza l’esistenza di una circolare, firmata da Sara Pagano, direttrice dell’ufficio scolastico provinciale, che in seguito a un provvedimento restrittivo adottato dal Ministero dell’istruzione quest’anno non ci saranno docenti da utilizzare per l’ora alternativa: le scuole, è il messaggio nemmeno tanto implicito, si devono arrangiare con i propri mezzi (già tagliati per decisione dello stesso ministero).
E’ evidente che siamo di fronte a una strategia ben precisa: la ri-clericalizzazione della scuola pubblica. Per questo motivo l’UAAR informa ufficialmente tutti i genitori che per i propri figli intendono avvalersi di un insegnamento alternativo, e se lo sono visti rifiutare dal proprio istituto per mancanza di risorse, che intende tutelare in sede giuridica il loro diritto costituzionale alla libertà di coscienza e di espressione. Per aumentare le possibilità di buon esito dell’iniziativa legale saranno privilegiate quelle realtà che coinvolgono una pluralità di soggetti, tra i quali cittadini iscritti all’associazione. Chi fosse interessato può scrivere a segretario@uaar.it, e/o a soslaicita@uaar.it.
La prepotenza di questo regime si esprime con la soppressione di ogni diritto che non sia loro ed è indegna di un popolo civile.
Questa notizia fa il paio con quella precedente eh.. non c’è limite al peggio.
Don alberto si sarà rinfrancato.
“La prepotenza di questo regime si esprime con la soppressione di ogni diritto che non sia loro ed è indegna di un popolo civile.”
Esattamente, quella italiana non è una società civile!
C’è anche da dire che per anni la gente ha mandato passivamente e per conformismo i figli all’ora di religione, quando non aveva nessun incidenza sul curriculum. Di fronte a questa passività è normale che la chiesa alzi il tiro.
Comunque questa è una battaglia degna di arrivare alla corte europea se continuiamo ad essere discriminati in questa maniera.
Gli studenti italiani hanno il DIRITTO di avere un’insegnante ed un’ora scolastica alternativa!!Non è cosa d sottovalutare ed adire arrangiatevi perchè non ci sono soldi.Lo stato ha il DOVERE di provvedere.
dovremo essere più aggressivi, più determinati.
andare in piazza, farci sentire, fregandocene delle promesse dei partiti che di laico non hanno nemmeno l’odore.
Certo e spero sia una famiglia di atei a portarlo davanti alla corte europea se sarà necessario.
i professori laici dovrebbero boicottare gli scrutini perché discriminatori.
Si sta facendo un uso criminoso della scuola a danno degli utilizzatori finali, un vero scandalo.
Tutti uguali, tutti comandabili: ecco una strategia alla 1984.
Barbara:
“Gli studenti italiani hanno il DIRITTO di avere un’insegnante ed un’ora scolastica alternativa”
Ma pensi veramente che gli studenti che non fanno religione scalpitino per avere un’ora d’insegnamento alternativo, quando praticamente quelli che fanno religione non fanno niente?
Io ho fatto per 5 anni delle superiori l”ora alternativa” senza insegnamento alternativo, e mi sono sempre trovato bene a farci i c***i miei durante quell’ora. Di certo non è la mancanza di un’alternativa a disincentivare l’assenteismo durante quella di religione, ma il conformismo, la mancanza di palle e l’inerzia del sistema. Fondi o non fondi, non cambierebbe un bel niente.
perche’ mi suona male “utilizzatori finali” ?:D
bismarck
a don alberto continua a non interessare.
non è giusto, in questo modo lo stato italiano non tutela i diritti di una parte considerevole di italiani, da denunciarli alla corte europea
La Chiesa lotta per la sopravvivenza, non è un segno di forza ma di debolezza.
L’effetto delle lezioni di religione è quello di una goccia nel mare del bombardamento mediatico.
Il futuro è dell’Umanesimo Laico, già attivo nell’Europa del Nord ed emergente nell’Europa del Sud, storicamente meno istruita (vedere i censimenti).
ma come mai a don alberto non interessa? 😉
Più ne fanno,più la gente si rende conto che frequentare l’ora di religione è una
inutile perdita di tempo.
Lasciateli cuocere nel loro brodo, la decadenza è iniziata .è solo questione di tempo.
I ragazzi sono in grado di discernere le cose importanti dalle panzane.
Verrà un tempo in cui non riceveranno l’8 x mille e la politica non ci potrà più
ignorare.
E’ un classico. Prima si enunciano principi altisonanti, quindi si fanno leggi che sulla carta concretizzano quei principi, poi si eludono le leggi. La stessa cosa è accaduta con l’integrazione scolastica dell’handicap (chi lavora nella scuola sa cosa intendo).
@ stefano f
forse don alberto non insegna religione a scuola
la cosa che mi dà il voltastomaco è quanto siano servi questi dirigenti degli uffici scolastici provinciali e regionali.
prima di inviare queste sozze circolari ai presidi, perchè non hanno fatto una feroce nota congiunta (con tutti i dirigenti scolastici italiani) al verso del Ministero, facendo anche un bel casino sulla stampa: “le scuole della mia provincia sono al collasso, non hanno nemmeno le risorse per fare l’ora alternativa, il Ministero DEVE venirci incontro, ne va delle garanzie fondamentali sul diritto allo studio, ecc, ecc…”
ma cosa fanno questi dirigenti? servono la scuola o servono il ministro?
“quest’anno non ci saranno docenti da utilizzare per l’ora alternativa”
invece i docenti di religione nominati dalla Curia senza alcun concorso pubblico ci sono!
prove tecniche di teocrazia
@ Bruno Gualerzi
Tutti vogliono l’ora alternativa che sarebbe persino un diritto (dove sta scritto? Nella costituzione? Nel concordato craxiano?).
Spero che almeno tu sia razionalista oltre che ateo. Perciò chiedo a te: ma come è possibile che ci si batta alla morte per un’ora alternativa a una materia facoltativa come l’IRC? L’ora alternativa la voleva la Chiesa !!! Gennaro Acquaviva, il socialista cattolico che faceva la spola fra Craxi e il Vaticano, voleva anche lui l’ora alternativa, perché così voleva la Chiesa. Insistendo per l’ora alternativa l’UAAR fa il gioco della Chiesa. Che poi le scuole non abbiano voglia – ma nemmeno i mezzi – per organizzare un’altra materia è un’altra cosa. Appellarsi persino alla Corte europea per l’introduzione dell’ora alternativa è un’assurdità irrazionale.
Questo messaggio avrei dovuto mandartelo in privato perché qui di razionale c’è ben poco. Ma visto che questa buffonata dell’ora alternativa va avanti da vent’anni non ho resistito alla tentazione di espormi alle ire degli irrazionalisti UAAR. Ai quali non risponderò se mi coprissero d’insulti. Ma ho qualche motivo di credere che almeno tu sia … intelligente.
@sergio…
tutto bene, si, l’ora alternativa la vuole la chiesa? ok, la vogliamo anche noi, la vogliono tutti insomma, vero? allora perchè non ce la danno???
perchè la gelmini dice che la materia religione deve contare come matematica e italiano in sede di scrutinio???
non è una buffonata, la tragica buffonata è obbligare gli studenti a studiare religione cattolica, perchè di questo si tratta, non di materia religione, ma di materia religione cattolica.
se si studiasse, per dire, storia delle religioni o sociologia delle religioni, andrebbe anche bene, ma così no. se uno vuole studiare il corano, la bibbia, il talmud ecc, vada nelle scuole confessionali
Alle elemenatari ci facevano studiare epica nell’ora alternativa, e posso dire che era una materia interessante.
Se non ci sono soldi, si elimina l’ IRC con tutte le complicazioni annesse sull’ora alternativa. Semplice no?
Manifesto ateo a Pisa.
Galieo Galilei ateo?
Questa sì che è gotica.
La migliore del mese.
Il sommo scienziato nacque visse e morì cattolico.
Con i suoi limiti e peccati, come tutti gli uomini nessuno escluso.
I grandi scienziati possono essere pienamente cattolici.
Galileo, grande scienziato, lo era.