Il cardinale Josè Lozano Barragan, presidente emerito del pontificio consiglio per la Pastorale della Salute, che già si era segnalato per aver definito Beppino Englaro “un omicida”, nel commentare la decisione dell’AIFA, che ha dato il via libera alla commercializzazione della pillola abortiva RU486, ha nuovamente invitato i medici a praticare l’obiezione di coscienza, affinché si veda che “il medico è colui che dà la vita, non colui che la toglie”.
RU486, il Vaticano invita all’obiezione di coscienza
34 commenti
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“il medico è colui che dà la vita, non colui che la toglie”
il prete invece è quello ke la sequestra
“il medico è colui che dà la vita”
ah quindi il medico è dio? 😆
hanno le idee un po’ confuse riguardo al mestiere del medico mi sa.
I MEDICI SONO ITALIANI; E HANNO GIURATO FEDELTA’ ALLE ISTITUZIONI ,CHE CI AZZECCA IL VATICANO??STATO TEOCRATICO, ASSOLUTISTA E FASCISTA VISTO CHE COMANDA UNO SOLO IL PAPA RE??SE LO STATO ITALICO FOSSE SERIO DOVREBBE RITIRARE GLI AMBASCIATORI E DICHIARARE GUERRA ALLO STATO CHE ESORTA ALLA RIVOLTA LE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE.E LAICHE.
Articolo 414 C.P.
Le affermazioni del cardinale costituiscono apologia di reato e per tanto sono un reato.
In galeraaaaaaaaaaaaa
Qui non si sa veramente cosa dire, sempre la solita tiritera. Mi viene in mente una cosa che succedeva a Berlino ai tempi del kaiser, giacchè Guglielmo II si spostava molto in macchina e all’epoca avevano dei clacson con suoni un po’ ridicoli e si divertiva a suonarlo spesso i berlinesi avevano coniato una battuta: “tra-ri tra-ra oggi qui domani là” e la chiesa è proprio così quando c’è qualcosa che non gli comoda rivolta la frittata e ideologicamente è capace di smentire se stessa anche di cose dette fino ad un minuto prima “tra-ri tra-ra oggi qui domani là”. Sono semplicemente ridicoli.
“il medico è colui che dà la vita, non colui che la toglie”.
sono d’accordo con bismarck
questa è una frase davvero ridicola
medici (e farmacisti!!!) obiettori dovrebbero cambiare mestiere.
nell’esercito, chi obietta, non viene preso per assegnargli incarichi tipo di radiofonista o magari per dargli un fucile a salve e mandarlo con tutti gli altri, no. semplicemente sta fuori.
così dovrebbe essere per i medici.
le implicazioni morali prima di iscriversi a medicina, sono soppesate dal singolo.
una volta iscritto, e successivamente quando si esercita, no. si perde questo diritto nel momento in cui si decide di essere medico, non “medico che non fa questo, questo e quest’altro”.
Perchè non lo sapevate ?
Ognuno di noi in queste cose è diventato come Nostradamus.
Mi aspetto degli attacchi dai cattolici rivoluzionari circa Nostradamus,fatevi sotto,una
alla volta per carità.
SU SE STESSO SUL PROPRIO CORPO E LA PROPRIA MENTE,L’INDIVIDUO E’ SOVRANO.JHON STUART MILL. HO MA I CATTOLICI OLTRE CHE PREPOTENTI SONO ANCHE INTOLLERANTI …..
medici che danno la vita?beh,se un medico va a letto con una paziente e la mette incinta,
ci potrebbe anche stare…..
ci vuole la galera, ormai non c’è altro rimedio.
Cardinale Barragan, il caso RU è tuo.
Io vivo a Milano e tutti sanno che all’ospedale Niguarda (roccaforte di Formigoni) la maggior parte dei ginecologi sono obbiettori (pena, carriera segata).
Ora con l’entrata del farmaco tutto sarà più semplice. Basta somministrarla, basta un solo medico e non più il team (anestesista, infermiere, barelliere ecc.).
Ecco perchè stanno letteralmente dando di testa, non sanno più come boicottare la legge e soprattutto come “farla pagare” alle donne.
Insomma, si rasenta il sadismo.
Ma forse il titolo originale è molto più azzeccato:
“Dirty Barragan”.
ma i medici cattolici non potrebbero scegliere altre specializzazioni? un ortopedico o un oculista
o un dermatologo non hanno problemi di obiezione di coscienza….
“ci tengono sotto sorveglianza, non permettono che eseguiamo i nostri studi alchemici sentenziando che la nostra scienza è contro l’umanità, dicono che siamo stregoni e molto altro; uno per uno ci stanno ammazzando, imprigionando, zittendo senza pietà e scrupolo usando ogni mezzo; questa è oggi la chiesa detta cristiana, un covo di somari ignoranti e paurosi, malvagi e cinici; purtroppo adesso non c’è nessun modo per impedire che questi tristi figuri comandino sopra le nostre vite come più gli aggrada ma quando un giorno il popolo leverà il suo sguardo verso di loro e vedrà che sono solo uomini ignoranti pieni di paure e debolezze coloro che adesso in nome di Dio li costringono a vivere come bestie allora il grande inganno finirà, e il loro impero crollerà come un castello di carte” – Nostradamus.
@roberta
a volte credo sia ingenuità (“voglio fare il ginecologo per far nascere i bambini”), un po’ come quelli che si iscrivono a psicologia convinti che studieranno solo freud o roba tipo “come capire dal colore dei calzini se il tuo ragazzo ti tradisce”. poi si scontrano con la dura realtà e faticano a mandarla giù.
altre volte penso sia pura e semplice malafede
@ Kaworu
non potrebbe essere una scelta intenzionale?tipo “voglio fare il ginecologo per impedire alle
donne di abortire”?
so di un ginecologo che sconsiglia sistematicamente anche l’amniocentesi,e spesso e’ finito
nei guai perche’ “non ha visto” gravissime anomalie del feto, probabilmente per scongiurare
un possibile aborto terapeutico….
oltretutto sono tanti gli obiettori,ma pochissimi i ginecologi che per costosissime visite private
rilasciano una fattura…..la coscienza non va a toccare l’argomento denaro a quanto pare
@roberta
può essere, certo. non metto limite all’odio e alla cattiveria delle persone. che per spingere qualcuno a dedicare la sua vita a rovinare sistematicamente quella degli altri, devono essere incommensurabili…
ah beh per le visite private la fattura non è un problema dei soli ginecologi.
il problema è molto semplice:
a) esiste un diritto che è quello di interrompere una gravidanza
b) questo diritto è regolato da una legge dello stato che assegna alla esclusiva competenza e responsabilità degli ospedali pubblici la sua fruibilità
c) gli ospedali pubblici, pur rispettando la libertà di coscienza di medici e infermieri, sono tenuti per motivi di buona amministrazione dei soldi pubblici a garantire l’adempienza a questa responsabilità senza gravare i bilanci di costi aggiuntivi (es. consulenze e prestazioni a gettone di liberi professionisti, o peggio esubero di organico dipendente) ove possibile
ergo
la dichiarazione di obiezione di coscienza dovrebbe essere allegata al curriculum quando si presenta domanda di assunzione presso un ospedale pubblico, e dovrebbe costituire titolo sfavorente rispetto ai non obiettori nella redazione delle graduatorie
Se mi si permette di dirlo……..io, soffrò di una sorta di “preconcetto” nei confronti dei medici e di chiunque si occupi di attività che hanno a che fare con la scienza.
Ossia: non ammetto che un medico, uno scienziato, possa essere e definirsi credente, perchè , secondo me, le due cose non possono convivere assieme. Quindi, o si tratta di ipocrito perbenismo opportunistico e di facciata ( vomitevole , ma logico), oppure abbiamo a che fare con individui afflitti da grosse contraddizioni e quindi poco affidabili professionalmente.
E’ un preconcetto, il mio, ho preavvisato.
Il feto viene abortito con metodi farmaceutici o con metodi chirurgici e gli obiettori “di coscienza” preferiscono quelli chirurgici.
Mah, strana coscienza davvero.
Già che i medici vengano considerati dei tuttologi, riguardo al quadro esistenziale di una persona, mentre non sono altro che dei meccanici del corpo umano, non mi va propio giù, e come già detto, quando il medico indossa il camice bianco, indossa una divisa ed entra nel ruolo di dipendente della pubblica amministrazione e deve operare secondo le leggi dello stato Italiano e non secondo le leggi della sua coscienza.
Ma quand’è che questo clero eversivo mangia pane a tradimento lo mettono in galera? Quando?
ISTIGAZIONE ALLA CRIMINALITA’
Condivido ciò che scrive ” fresc ateo”.
stefano f. scrive:
20 Ottobre 2009 alle 22:21
“ci tengono sotto sorveglianza, non permettono che eseguiamo i nostri studi alchemici sentenziando che la nostra…….
_____
Meravigliosa citazione ,dove l’hai trovata.
Ancora con questa storia dell’obiezione di coscienza?
La legge prevede solo l’obiezione di coscienza nel caso di aborto chirurgico (e secondo me questo comma andrebbe abolito). Non può esistere obiezione di coscienza nel somministrare un farmaco.
La stessa Corte Costituzionale, circa due anni fa, stabilì che non può esistere l’obiezione di coscienza nel prescrivere la pillola del giorno dopo.
Naturalmente un sacco di medici se ne infischiano e continuano a nascondersi dietro quel paravento.
Ma sia ben chiaro che è ILLEGALE!
(nascondersi dietro l’obiezione di coscienza, sia chiaro)
@Stefano Bottoni
La differenza sta nel fatto che la pillola del giorno dopo è un contraccettivo (infatti non può influire su una gravidanza già in atto), mentre la RU è un abortivo. L’obiezione di coscienza sancisce il diritto di rifiutarsi di praticare un aborto, che sia chirurgico o farmacologico è irrilevante. Quindi, purtroppo, i cattotaliban potranno non prescrivere la RU.
Per altro l’obiezione aveva senso nel periodo in cui la 194 fù introdotto perchè a chi era diventato ginecologo prima NON era richiesto di praticare aborti. Da quel momento in avanti non ha più alcun senso visto che chi si iscrive a ginecologia sà benissimo che la sua professione comporterà anche quello.
Poi chiariamo un punto Ginecologo (come indica l’etimologia) è il medico della DONNA, non del bambino. Chi vuole occuparsi di bambini si iscriva a neonatologia o pediatria.
Se uno vuole fare il ginecologo allora deve accettare il fatto di occuparsi della salute della donna in TUTTI i suoi aspetti, compresi quelli più tristi. O mi dite che una donna deve rimetterci vita, salute fisica e mentale pur di figliare come una vacca da allevamento per rimpolpare le file dei battezzati. Perchè l’obiezione di coscienza riduce la donna a questo un mero contenitore perfettamente sacrificabile per consentire ai maschi (padri e preti) di avere mano d’opera fresca.
@ Asatan
Ciò che hai detto lo so perfettamente, ma hai fatto bene a ribadirlo. Inutile dire che concordo con le tue considerazioni.