Mons. Crociata: “diritto di obiezione per i farmacisti”

Intervenendo questa mattina al congresso dei farmacisti cattolici, in corso di svolgimento a Roma, monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, ha sostenuto che “l’obiezione di coscienza è un diritto che deve essere riconosciuto ai farmacisti”. Crociata si è tuttavia spinto anche oltre, invitando, anche se non esplicitamente, i farmacisti a praticare già ora l’obiezione, anche se tale diritto non è ancora stato riconosciuto (né è detto che lo sarà mai): “Desidero quindi esortare voi tutti ad essere testimoni coraggiosi nell’esercizio della professione del valore inalienabile della vita umana, soprattutto quando è più debole e indifesa. Seguire la propria coscienza non è sempre una via facile e può comportare sacrifici ed aggravi. Tuttavia, rimane necessario proclamare chiaramente che la via dell’autentica espansione della persona umana passa per questa costante fedeltà alla coscienza mantenuta nella rettitudine e nella verità”.

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93 commenti

Kaworu

o meglio, il problema è che qui quelli come crociata che possono fanno i gradassi mentre altrove frignano miseria e chiedono stati laici (perchè se no altre religioni li mettono a pecora).

marcigno

Ma quando questo mons. Crociata (un nome che è tutto un programma…) parla di “sacrifici ed aggravi” si riferisce ai mancati introiti per questi “testimoni coraggiosi”, o no?

claudio

Parola di Mariano Crociata!! Ma sarà un nome d’arte per risollevare la chiesa spettacolarizzandola?

Eristico Epicureo

Quando leggo queste cose la prima idea che mi passa per la mente è l’apologia di reato causa imposizione dei propri credi assolutamente illeggittimi e illegali. I farmacisti dovrebbero denunciarlo per aver esortato a infrangere la legge e/o a perdere la licenza.

Franco

Di questo passo potremmo autorizzare i taxisti potessero a rifiutare il servizio agli extra-comunitari sulla base di una obiezione di coscienza…

Nello

Se vedo un prete crepare per strada passo oltre… obiezione di coscienza anche quella, che mi impedisce di aiutare mentecatti, ipocriti e parassiti, soprattutto se sono la stessa persona.

Elf

“Quando leggo queste cose la prima idea che mi passa per la mente è l’apologia di reato causa imposizione dei propri credi assolutamente illeggittimi e illegali.”

Straquoto. Per questa ammissione in pubblico dovrebbe essere arrestato sul colpo

Ninetto

Già non riesco a capire come mai un farmacista debba avere la qualifica di “cattolico” accanto al titolo professionale. Comprenderei meglio un farmacista “omeopata”, o un farmacista “erborista”, ma il “cattolico”, professionalmente parlando, non dovrebbe avere alcun significato. Forse che gli iscritti hanno un’insegna che recita “Farmacia cattolica”? Poi Crociata, negando l’evidenza, ha risposto – a precisa domanda – che non è sua intenzione dire al parlamento italiano di fare una legge apposita: infatti immediatamente dopo l’hanno chiesta i farmacisti “cattolici”… ehhh, è proprio vero che ‘sti preti non si ingeriscono mai nelle vicende italiane…

alberto tadini

dai, proponiamo anche il diritto di obiezione per i salumai vegetariani!

fabrizio

Ma scusate, sbaglio a dire che ragionando come questo testa a pinolo un libraio potrebbe rifiutarsi di vendere certi libri perché avvelenano la mente? Se la libreria è sua in effetti è libero di non tenere certi libri, mentre un farmacista non può non tenere certi farmaci, ma mettiamo che sia un commesso e che sia seguace di Fanzaga: «Scusi vorrei L’orologiaio cieco di Dawkins?» – «AAaaaaagh, vade retro, non glielo dò, pussa via». Mah.

Reiuky

@ fabrizio

paradossalmente già accade: ci sono le librerie cattoliche che non si forniscono da tutti gli editori, ma solo da editori scelti, con il risultato che possono non vendere certi libri, perché non ne tengono.

Ma una liberira non è un pubblico servizio. è una normale attività commerciale.

Eristico Epicureo

@fabrizio

presupponi troppe cose:
1 che sappiano leggere
2 che sono amanti della lettura
3 che conoscano qualche lettura differente da quella impostagli dal maestro o dal prete
4 che siano interessati a qualcosa di totalmente opposto al loro pensiero
5 che ne abbiano discusso con altri, o si siano fatti indottrinare a riguardo
6 e mille altre cose che non sto a citare per amore di Darwin :p

@ninetto
Ho finalmente compreso perchè vogliono che i farmacisti obbiettino, sara per la croce verde che espongono fuori dal negozio che ritengono opportuno imporre i loro credo

giovannibattistateo

quando la smetteranno di gracchiare,non hanno capito che non possono contare più nulla,badassero alle poche pecore che ancora li seguono impauriti dalle possibili dannazioni del’oltretomba.saluti giovannibattistateo

crebs

Se non ricordo male anche un conducente di autobus di Genova aveva rivendicato la l’obiezione di coscienza per la guida dei bus con scritta non gradita dell’UAAR.
Benissimo, si potrebbe fare; ognuno faccia un elenco (mentale) delle cose in cui crede fortemente e si rifiuti, per quanto lo riguarda, di fornirle.
Avremo salumieri che si rifiutano di vendere prosciutto perchè contrario al corano, medici che non fanno trasfusioni di sangue, atei che non vendono giornali di ispirazione religiosa, negozianti che non vendono insetticidi, pescivendoli che non vendono pesci senza squame, negozi che non vendono prodotti Microsoft(accusata da alcuni di gravi nefandezze commerciali), o qualunque cosa di assurdo possa pensare una mente malata o condizionata.
E non si dica che ciò vale solo per difendere “ilvalore inalienabile della vita umana, soprattutto quando è più debole e indifesa”.
Allora perchè TUTTI i farmacisti vendono preservativi (senza ricetta), pillole anticoncezionali, diaframmi, eccetera?
La verità (per me) è che la religione può portare a deformazioni mentali allucinanti che addirittura trovano conforto nei credenti nelle stesse balle.
Al solito, si confonde un peccato (secondo una certa religione) con un reato, nella migliore delle ipotesi; spesso, come nel caso dei conducenti di autobus o di quanto proposto per i farmacisti, è solo idiozia.

Stefano Bottoni

Crociata (nomen omen) si è reso colpevole di istigazione a delinquere. Reato penale. Questo non può essere negato.
A chi replicasse che si è limitato ad esprimere una sua opinione, rispondo semplicemente: come mai allora chi ha contattato il famoso gruppo su Facebook in cui si invitava a fare buon uso del presidente del consiglio (ho usato un eufemismo, non si sa mai) è minacciato di denuncia?
Anche quella era una semplice opinione, no?

puric

ecco un’altra serie di obiettori:
vigili che si rifiutano di fare multe;
insegnanti di matematica si rifiutano di spiegare le espressioni di secondo grado;
pulitori di cessi che fanno l’obiezione al cambio carta igienica;
musicisti che non suonano il si bemolle;
piloti che si rifiutano di atterrare.

Quando uno sceglie di fare il farmacista SA BENISSIMO che gli potrà capitare di vendere preservativi, anticoncezionali e pillole abortive. Se questo gli crea problemi di coscienza, vada pure a fare un altro lavoro!

Stefanom

Un farmacista che fa obiezione di coscienza, commette reato. Interruzione di pubblico servizio. Un farmacista ha un modo molto semplice per fare obiezione di coscienza: non fare il farmacista. Se si è reso conto dopo la laurea di tenere più ai dettami dei vescovi che al rispetto della sua professione, può comportarsi da professionista, o cambiare mestiere.
Allucinante pensare che io non possa richiedere un farmaco, non possa avere il mio pubblico servizio, perché chi me lo deve fornire deve seguire i dettami di una religione.
Io sono pacifista, ripudio le armi e sono obiettore. Coerentemente non ho fatto il militare, non ho armi, e non intendo possederne. Mettermi a fare l’armaiolo e poi impedire la vendita delle armi sarebbe da folle.

ser joe

Mons. Crociata ha esortato i farmacisti a ” Non collaborare direttamente o indirettamente a forniture che hanno per scopo scelte chiaramente immorali”. Sinceramente non sapevo che i chierichetti li fornissero i farmacisti.

erasmus

La farmacia è un servizio pubblico, dove l’inadempienza dovrebbe comportare la revoca
della concessione’ oltre a configurare il reato di interruzione di pubblico servizio.

MicheleB.

E se io mi rifiutassi di pagare le tasse fintanto che quei soldi serviranno a finanziare guerre coloniali mascherate da missioni di pace? Se ogni obbiezione è lecita…

Kaworu

non la vedo così problematica comunque…

il farmacista è un commerciante.

non ha guadagni se non vende qualcosa, anzi.

il medico che non pratica aborti invece ne guadagna in tempo libero (e prestigio in ospedali ciellini magari) in cui può fare visite private e cose così.

quindi credo che il problema sia molto più marginale, all’atto pratico, di quello dei medici obiettori.

luca

ciao, su questo argomento vi segnalo un articolo sull’unità del 14 settembre ( http://cerca.unita.it/data/PDF0114/PDF0114/text40/fork/ref/09257h23.HTM?key=marino+obiezione+farmacisti&first=1&orderby=1 ) dove c’è un commento del senatore IGNAZIO MARINO:

«I farmacisti devono svolgere il loro lavoro obbedendo alle leggi dello stato laico. Se non se la sentono possono rinunciare ad avere una farmacia»

Che io mi ricordi è l’unico commento del genere fatto da un esponente di uno dei grandi partiti (grandi per numero di votanti, ovviamente…) ed è un’affermazione chiara, secca e che non ammette repliche. E’ una presa di posizione importante che si aggiunge alle altre già assunte su diritti civili agli omosessuali e testamento biologico, che gli sono valse feroci attacchi da parte, tra gli altri, dell’Avvenire.

Domenica ci sono le primarie per l’elezione del segretario del PD, Marino è candidato, andiamo a votarlo tutti: non so se possa cambiare la mentalità di tutti ma sicuramente ci sarebbe in Italia un partito più laico e meno clericale.

ciao a tutti

luca (socio uaar)

Mauro Marconi

Per Luca

Ignazio Marino è una persona seria e lo voterei senza indugi, però non è casuale – credo – che tra gli iscritti del PD abbia riscosso solo il 7% dei consensi. Dal mio punto di vista il PD attuale si identifica assai meglio in Paola Binetti… alla faccia della laicità!

luca

mauro, non ho dubbi in proposito! anche se a dire il vero la binetti è ormai una posizione minoritaria anche se, purtroppo, non ancora isolata
guarda, io mi sono tesserato (evitare commenti…) per aiutarlo a diventare segretario e la cosa che mi è subito saltata agli occhi è che gli iscritti, o per lo meno la loro maggioranza, si confrontano poco con gente estranea al partito e preferiscono parlarsi addosso tra di loro o discutere con membri di altri partiti. Quindi sono lontani dalla gente quasi come i loro dirigenti Però lo statuto del PD prevede l’elezione del segretario tramite le primarie e penso che questa stranezza vada sfruttata: un risultato importante per Marino (magari la vittoria) non potrebbe essere trascurato in futuro all’interno del partito, nonostante i personaggi “equivoci” che finora lo hanno caratterizzato.

Per quello chiedo di andarlo a votare, in fondo non si tratta di elezioni politiche ma di eleggere un segretario che dia le linee guida del partito, e una spinta verso la laicità in questo periodo storico potrebbe tardare molto a ripresentarsi.

ciao

MicheleB.

@Luca
Mi piacerebbe avere Ignazio Marino in un partito di sinistra, invece che nel PDmenoL.
Costui potrebbe, da segretario, cambiare il partito, come Obama da presidente cambiare gli USA: qualche dettaglio tecnico e tanta reclame.

Boris

L’obiezione di coscienza E’ un diritto.

Ma quello che pretende questo prete non è obiezione di coscienza.

luca

ultimo messaggio, giuro, non voglio trasformare questo forum in forum politico, ma negli ultimi due mesi mi sono fatto veramente il mazzo e tra due giorni ci sono ste primarie del ca***!

io capisco benissimo tutti gli scettici perchè lo sono anch’io, ma voglio sottolineare solo che nel mondo politico italiano sono poche le persone che vogliano porre un freno alle ingerenze della chiesa cattolica nella nostra vita e tra queste persone una è sicuramente ignazio marino (che, non per niente, è stato emarginato durante la campagna delle primarie da quasi tutti gli organi di stampa).

Un voto alle primarie costa veramente poco, si possono prendere quelle cacchio di mollette che ne sono il simbolo e con quelle turarsi il naso, ma chiedo a tutti quelli che se la sentiranno di andare a scegliere un’uomo che, con tutti i limiti oggettivi della situazione attuale, vuole DAVVERO uno stato laico

nel frattempo, domani tavoli informativi per lo sbattezzo !

ciao

fresc ateo

ISTIGAZIONE A DELINQUERE; L’ITALIA E’ UN PAESE LAICO E SOVRANO,IL VATICANO NON SI DEVE INTROMETTERE ,GLI ITALIANI HANNO DIRITTI E DOVERI SOLO DI FRONTE ALLA COSTITUZIONE,
FUORI I PRETI DALLE ISTITUZIONI. UNA NZIONE SERIA RITIREREBBE GLI AMBASCIATORI E DICHIAREREBBE GUERRA AL MALEFICI STATO, ASSOLUTISTA.

Fri

@ crebs scrive:
23 Ottobre 2009 alle 17:14

“Allora perchè TUTTI i farmacisti vendono preservativi (senza ricetta), pillole anticoncezionali, diaframmi, eccetera?”

Per la verita’ girava un video tempo fa in cui dei ragazzi entravano in una farmacia a chiedere preservativi e la farmacista diceva che loro quelle cose non le tenevano….

vittorio

il buon parroco purtroppo non conosce o fa finta di non conoscere la legislazione italiana: nessun farmacista può permettersi di rifiutare qualsiasi farmaco prescritto da un medico ad un paziente.

quindi: che vada a dettar legge nel suo paese (vaticano)

Asatan

Vogliono l’obiezione. Ok va bene però diventi obbligatori un registro web di tutte le farmacie che obbietano e l’esosizione di un cartellone in vetrina in dichiarano di fare obiezioni e la lista dei prodotti non venduti.

ignazio

Posso essere d’accordo sul diritto di obiezione, ma deve essere ben dichiarato e quindi il cliente deve essere informato PRIMA di accedere nei locali della farmacia, con una targa messa in evidenza all’ingresso, scritta con caratteri ben visibili esplicitando quali prodotti non vengono venduti.

bismarck

Se hanno problemi di coscienza possono anche scegliersi un altro lavoro, mica nessuno li obbliga di fare il farmacista. Siamo in pieno pericolo comunitarista.
Non è mica come una volta il servizio militare a cui non ci si poteva sottrarre, qui uno può scegliere se vuole o meno fare il farmacista. Ergo se ha problemi cambi lavoro.

pastafarian

Cerchiamo di ragionare con dati certi sotto mano: nessuna farmacia può vendere la RU 486. La RU 486 non, e sottolineo NON, può essere venduta nelle farmacie normali, una donna non potrà andare in farmacia con la ricetta del suo medico e chiedere questo tipo di farmaco: il suo uso è, giustamente, solo ospedaliero.
Il problema sorge solo per il farmacista ospedaliero che dovrà ordinare per la farmacia dell’ospedale il farmaco. Se vorrà obiettare non richiederà alla casa produttrice il farmaco in questione: per logica neanche ferri da sala operatoria che possano lontanamente essere impiegati per abortire, nè anestetici che possano eventualmente favorire un aborto, nè mascherine, nè guanti, nè camici, nè attrezzature per sala operatoria, chi lavora all’economato non potrà bandire aste per la costruzione di sale operatorie dove possano essere praticati aborti (perché limitare l’obiezione ai medici e ai farmacisti, allarghiamola anche a impiegati, ragionieri, geometri, architetti, ingegneri, biologi, chimici etc…).
Le solite sparate della ccar.

Spinoza

“Desidero quindi esortare voi tutti ad essere testimoni coraggiosi nell’esercizio della professione del valore inalienabile della vita umana, soprattutto quando è più debole e indifesa”

Allora, qui bisogna essere chiari. Il diritto all’obiezione di coscienza è un diritto sancito dallo Stato, un diritto dell’individuo. Le democrazie parlamentari si basano sul concetto di diritto individuale (che, si noti bene, è stato sempre sancito da filosofi laici), ovviamente, ma si basano anche sull’assunto che il diritto di una persona non deve soffocare i diritti altrui. Ora, impedire a chi vuole di usare la RU486 (ma il discorso si potrebbe estendere alla pillola del giorno dopo o al profilattico, e i precedenti ci sono) rappresenta il caso in cui un diritto soffoca un altro. In questo caso, si va contro la natura stessa di stato liberal-democratico, che fa in modo che i diritti individuali si armonizzino.
I cattolici potrebbero rispondere che nessun diritto fa sì che si possa uccidere un essere umano. D’altra parte, la questione che il feto sia una vita come lo siamo noi o no non ha ancora avuto conferma scientifica: in questo senso, si è ancora nel dubbio (ma del resto, non sappiamo ancora cos’è la vita). Lo stato non può assumere delle posizioni determinate su questioni ideologiche, pena la sua mancanza di democraticità. Esso, in modo neutrale, deve dare a tutti le stesse possibilità di seguire i propri orientamenti ideologici e agire di conseguenza.
Ma questo i cattolici non lo capiranno mai: e d’altra parte, dal loro punto di vista hanno ragione, perché Gesù ha detto loro di predicare il Vangelo e i valori annessi. Dato che teoricamente (ma solo teoricamente…) nel Vangelo si ha un messaggio di difesa della Vita (anche se pieno di buchi), allora, dal loro punto di vista, la Vita (qui l’embrione) va difeso ad ogni costo, anche opponendosi allo Stato. In questo senso, gli atei che vogliono l’applicazione della legge passano per statalisti sul modello hegeliano o marxista, e quindi dittatoriali e antliberali…
Come si vede, la sofistica cattolica, che fa sempre questi ragionamenti (leggere Avvenire e sentire cardinali vari per accertarsene), è capace di un sofismo immenso, e di ribaltare le leggi dello Stato, della logica del vivere civile e del buon senso.

mariaeus

@Asatan
Non basta il cartello con l’elenco dei farmaci non in vendita.
Il Comune deve sopperire con un’altra farmacia limitrofa con la vendita di tutti i farmaci.
I cittadini non devono subire ulteriori disagi per il farmacista obbiettore e magari la casta dei farmacisti si darà una bella regolata.

bosone

in modo molto pratico: se uno va in farmacia e non gli danno quello che chiede perchè il farmacista è obiettore, cosa bisogna fare? telefonare alla polizia? sporgere denuncia?

stefano f.

l’obbiezione di coscienza? ma in farmacia non è acquistabile quindi che vuole questo gonnellone?

libero

Domanda interessante
Quanti potrebbero essere i farmacisti obiettori in percentuale e dove ?

CANDYFRUIT

io credo che Crociata stia tentando di sabotare la RU486 suggerendo ai farmacisti ospedalieri di rifiutarsi di ordinare la Mifegyne, in modo da bloccare il servizio, ci sono stati dei casi in passato di laboratori di analisi all’interno dell’ospedale che avevano preteso (nella persona del loro direttore cattolico bigotto ovviamente) di non svolgere il proprio servizio relativamente ai casi di i.v.g. ovviamente sono stati ricondotti all’ordine da diverse sentenze penali e amministrative che hanno negato la possibilità di esercitare questa forma di obiezione di coscienza.

Asatan

@pastafarian

Puntano a limitare la vendita dei contraccettivi. Da sant’Agostino ad oggi la teologia cattolica mette sullo stesso piano contraccezione e omicidio. Le leggere aperture del concilio vaticano secondo sono ormai morte e sepolte.

@Marieus

Esistono farmacie private e comunali. Ritengo che le comunali, per garantire tutti i servizi al cittadino, dovrebbero inserire nel contratto con gli assunti che l’obiezione comporta licenziamento con giusta causa.

vico

trovo molto fuori tema parlare delle primarie del PD. Ma visto che altri lo fanno anch’io faccio il mio appello:
VOTATE PIERLUIGI BERSANI
perchè solo un grande partito di sinistra , radicato sul territorio potrà promuovere il valore della laicità, e i modelli di riferimento della Marino (ideologo Goffredo Bettini) sono l’eredità del modello veltroniano del partito leggero e detsrutturato ( e non voglio un PD del 10%, mon servirebbe a battere la destra)

Macklaus

PURIC scrive: Quando uno sceglie di fare il farmacista SA BENISSIMO che gli potrà capitare di vendere preservativi, anticoncezionali e pillole abortive. Se questo gli crea problemi di coscienza, vada pure a fare un altro lavoro!

Ottimo, straquoto. Fare il farmacista significa svolgere un servizio pubblico, offerto a tutti: credenti cattolici, ebrei, mussulmani, atei, buddhisti, agnostici, pastafariani, armadilli e ornitorinchi. Se svolgi il tuo lavoro di farmacista non devi aver remore religiose, così come un arbitro durante la partita, non deve simpatizzare per nessuna squadra.

strozzapreti

E’ una palese incitazione a trasgredire le leggi e le disposizioni dello stato Italiano in barba allaCostituzione, ben peggiore è il silenzio omertoso dei poiltici, che invece di fare formale protesta alla chiesa, si chinano a raccogliere la monetina.

stefano f.

giustissimo.
il silenzioso e complice assenso dei nostri proni rappresentanti parlamentari è peggiore della solita arroganza che contraddistigue da sempre la ccar.

Simone

Proprio per questo penso che l’UAAR debba essere politicamente presente in parlamento. Sia a sinistra che a maggior ragione a destra, gli ignobili politici sanno di tutti i voti che perderebbero se si mettessero in posizioni contrarie alla ccar e ai cattolici. E sanno che gli atei, non avendo nessuno che li rappresenti, li voterebbero ugualmente. Capite? Non riusciremo mai a far sentire e rispettare le nostre opinioni fino a che non avremo le armi del voto. E noi attualmente non le abbiamo. Ci metteranno sempre i piedi in testa e vatitalia non si secolizzerà mai, schiava dei capricci di quei vecchi fanatici psicopatici della ccar. E’ ora che l’UAAR faccia sentire la sua voce.

roberta

quando c’era il servizio militare obbligatorio l’obiezione di coscienza portava alla prigione…
e’ facile fare obiezione quando non si rischia niente

stefano f.

x roberta

brava roberta.
io ne so qualcosa.
prima delle prime leggi che regolassero l’obiezione per il servizio militare si è dovuto aspettare gli anni 90.
prima o ti mandavano in galera o dovevi sciropparti 24 mesi di servizio civile alternativo, aiutando anziani o persone in difficoltà, nei posti più sperduti.
comodo fare obiezione da medico, molto comodo.

Otto Permille

Oltre alla associazione dei farmacisti cattolici, esiste forse anche l’associazione dei salumieri cattolici, dei macellai cattolici, dei lavandai cattolici? Pare di no. Come mai i farmacisti (che ormai svolgono una funzione pari a quella dei droghieri) sentono il bisogno di classificarsi religiosamente?

Lino

Questo cosiddetto “diritto” non solo non esiste, ma è un reato.

Kaire

# CANDYFRUIT scrive:

“io credo che Crociata stia tentando di sabotare la RU486 suggerendo ai farmacisti ospedalieri di rifiutarsi di ordinare la Mifegyne, in modo da bloccare il servizio”.

Crociata interveniva a un convegno dei farmacisti cattolici sul tema della Pillola del giorno dopo, non della RU486. Infatti la Pillola del giorno dopo è oggi venduta in farmacia (con ricetta). la RU è usata solo in ospedale. Essendo, come diceva Spinoza, l’obiezione un diritto individuale (di fondamento costituzionale, aggiungo io), questo prevale sulle diverse leggi al riguardo, anche sugli obblighi di pubblico servizio in carico ai farmacisti.

Sundusk

E se la richiedente trova medici che non prescrivono, farmacisti che non vendono, e ha paura delle operazioni invasive il figlio glielo mantiene la chiesa?

crebs

@luca scrive:
23 Ottobre 2009 alle 17:59

Concordo.
Almeno voto sapendo cosa, chi e perchè sto votando.
Nei sondaggi on line Marino era addirittura il preferito (sondaggi spariti quasi subito).
Penso che sarebbe un segnale molto importante per il PD: novità e laicità.
Se rutelli e binetti se ne andranno ce ne faremo una ragione

gano

Già detto in un commento ad un’altra ultimissima di tema simile: non ho problemi con l’obiezione di coscienza. Basta che chi la faccia PAGHI qualcosa per la sua libertà. Ho fatto obiezione al servizio militare, ed oggi non posso fare diverse cose: prendere il porto d’armi, cosa di cui nulla mi cale, ma anche lavorare per enti che hanno rapporti con i militari. Molte ditte private (civili) che lavorano con i militari mi rifiuterebbero un posto per essere stato obiettore. Pazienza, lo sapevo prima di scegliere, la coerenza con le mie idee val bene questo prezzo.
La domanda è: chi (da farmacista, ma anche – e peggio – da medico) sceglie di “obiettare” COSA RISCHIA? COSA PAGA? La risposta è: NIENTE. Quasi niente per il farmacista (mancato introito, ma probabilmente poco rilevante), assolutamente niente per il medico.
Troppo comodo, così. Questo si chiama “fare il signore coi soldi degli altri”. Si limita la libertà degli altri in nome della propria, senza pagare nessun prezzo (ma costringendo gli altri a pagarne uno salato in termini di disservizio).
Vedrai che se domani esce la legge che prevede un taglio di stipendio a chi obietta (o l’obbligo di avere una quota massima di farmacie gestite da obiettori) le cose cambiano.

Cassandra testarda

Mi associo a Luca , sia per le argomentazioni sul tema specifico che per l’invito ad andare per le primarie e per Marino, l’unico che può ridare un’identità chiaramente laica al Pd e preparare un’alternativa a questo centrodestra clericalizzato che ha rinunciato completamente a quei valori del liberalismo e della laicità che pure un tempo almeno una sua componente ancora democratica difendeva. Quanto all’invito di mons. Crociata ai farmacisti a fare obiezione di coscienza,se un diktat come questo lo pronunciassero i rappresentanti di qualsiasi altro Stato estero si potrebbe giustamente accusarli di ingerenza e di tentativo di limitare la sovranità nazionale. Se lo facesse Di Pietro lo si accuserebbe di sedizione o di comportamento sovversivo e di istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato italiano. Quando questo tipo di intromissioni e minacce le fanno i religiosi islamici, giustamente si parla di “fatwa”, inaccettabile in un paese che voglia restare libero e democratico e quindi laico.
Visto che questi nostri prelati sono sono così preoccupati di difendere la vita, perchè non invitano all’obiezione di coscienza, anzi non scomunicano, i venditori di armi, e tutti quanti le commerciano o usano per qualsiasi ragione, e magari pure tutti gli operai che lavorano nelle fabbriche di armi, i generali dell’esercito, parlamentari e ministri che approvano leggi per missioni militari , finanziamenti e contratti. E poi ci sarebbero da scomunicare tutti i giornalai e i librai che vendono stampa, video e pubblicazioni porno. E via di questo verso la Santa Inquisizione.
Non voglio, né posso per incompetenza personale, entrare nel merito della efficacia o di eventuali controindicazioni per effetti collaterali sul piano fisico o psicologico che possono derivare dall’uso di questa pillola , che solo i medici possono valutare, caso per caso.
Ma una volta che gli organi competenti, nazionali e internazionali, ne hanno approvato la distribuzione e l’uso, sta alla libera scelta della singola donna, se si trova in difficoltà ad accettare la gravidanza, di ricorrervi. E alle farmacie, ai medici e agli ospedali, che sono servizi pubblici con dipendenti pubblici a disposizione di tutti i cittadini, religiosi o atei che siano, compete l’obbligo di fornirla e assicurarne il corretto uso, a tutela della salute della donna.

Ivo Mezzena

Se fossi farmacista, farei obiezione e mi rifiuterei di servire i clienti cattolici, perchè contrari alle più basiche forme di civiltà.

Vera Pegna

Già due volte il papa ha esortato i farmacisti italiani a non vendere la pillola del giorno dopo o quella abortiva, pur sapendo che per legge i farmacisti sono tenuti a fornire tutti i farmaci prescritti dal medico. Incitare a violare le leggi è sovversione.
Nelle organizzazioni internazionali la Santa Sede insiste affinché venga riconosciuto il diritto all’obiezione di coscienza religiosa e, nel medesimo tempo, si propone come sostituto dello stato per fornire ai cittadini quei servizi pubblici che lo stato non è in grado di assicurare. Allora che ne è dei diritti legittimi degli altri cittadini? Che ne è della supremazia del diritto? Che ne è dello stato di diritto?
Noto che la Chiesa cattolica sta minando sistematicamente la democrazia.

Maciste

Non so se qualcuno l’ha già scritto, ma voglio ricordare le parole del grande Rodotà:

“La vera disobbedienza civile è quella in cui il prezzo della scelta è pagato da chi la fa, non dagli altri cittadini.”

OhMiaPellaPampina

Don Mariano quando lei pronuncia parole tipo ” protezione della vita umana specialmente quando essa e’ debole e indifesa” voglio sperare che il suo pensiero sia rivolto anche a tutti quei medici e farmacisti indagati in inchieste di DOPING…. Sa don Mariano, anche in questo caso si tratta di vite umane!

bamba

Kaire
Mi pare che sia corretto quello che tu hai detto. L’obiezione di coscienza quando c’è in ballo una vita umana (e non in altri casi che i disinformati tirano in ballo) è prevista come diritto costituzionale.
La vita umana non è di proprietà della Chiesa. Credo che uno Stato laico dovrebbe essere il primo a garantirla e a tutelarla. Nelle occasioni in cui decide che ci sono più diritti in contrasto dovrebbe prevedere comunque (appunto con l’obiezione di coscienza) la possibilità di rifiutarsi di uccidere o di concorrere a farlo. Poi deve comunque trovare la maniera di tutelare gli altri diritti (quello della donna ad esempio) in gioco.
Mi pare a volte che qualcuno consideri laico tutto ciò che è in opposizione alla Chiesa, che questo termine sia un sinonimo di anticlericale. Mi sembra riduttivo.

bamba

Dimenticavo.
L’obiezione di coscienza non è prevista per chi attacca manifesti o guida autobus. Quello che al massimo possono fare è rivolgersi al sindacato. Chi ha pagato ha diritto al servizio.
Se invece è presente un diritto garantito dalla Costituzione non c’è bisogno di leggi apposite, se non per maggior chiarezza.

strozzapreti

Ci sono due tipi di farmacie, quelle private e quelle comunali, ora le prime potrebbero anche obiettare, ma non le seconde poichè appartenenti alla pubblica aministrazione e di conseguenza obbligate all’ osservanza delle leggi e le disposizioni ministeriali, ciò vale anche per il personale addetto.

bamba

strozzapreti
Cambia la proprietà ma non le regole per i due tipi di farmacie. E poi l’obiezione è della singola persona non della farmacia.

MicheleB.

L’obiezione di coscenza, come ho gia scritto, è una bella conquista sociale. Dell’antimilitarismo.
Quando non sei un soldato di professione, bensì -che so- un fornaio o un giardiniere, non devi sentirti obbligato ad indossare un’uniforme (con quel che ne consegue). Ma se un militare di carriera si rifiuta di obbedire allora è sedizione o ammutinamento (a meno che l’ordine non contrasti con le norme di guerra ex convenzioni internazionali).
Sulla base di tale principio, ad esempio, i piloti israeliani che si sono rifiutati di bombardare i profughi palestinesi hanno accettato la galera o l’esilio.
Non conosco altre forme e campi in cui trattare di obiezione. Quella di cui parlano i preti è come la Padania: esiste solo sulle bocche di chi se l’è pensata.

strozzapreti

@ bamba, ma infatti l’ ho detto, che ciò vale anche per il personale addetto, se uno è obiettore di coscienza allora non va a fare certi lavori che cocciano contro i suoi principi, come diceva un certo Gesù, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, se non vuole fare il suo lavoro oi si dimette o lo licenzio, a me la buffonata di tirare fuori l’obiezione di coscienza dopo che ha liberamente accettato un lavoro, che potrebbe essere incompatibile alle sue vedute, propio non va giù.

fresc ateo

@BAMBA . ORA BASTA VESSARE GLI ITALIANI DA PARTE DELLA NAZIONE EXTRA COMUNITARIA DEL VATICANO.IO SUL MIO CORPO SULLA MIA MENTE VOGLIO ESSERE PADRONE, SE VOI CATTOLICI NON VOLETE SEGUIRE LA SCIENZA CHI SE NE FREGA, FATE COME VOLETE IO NON VI NEGO DI FREQUENTARE LE VS CHIESE PERCHE’ VOI MI VOLETE NEGARE LA MIA LIBERTA’ DI PENSIERO.E IL MIO MODO DI VIVERE LAICO.FATE ATTENZIONE CHE PRIMA O POI LA CORDA SI SPEZZERA’ E ALL’ORA LA RESPONSABILITA’ SARA’ DEL VOSTRO FANATISMO INTEGRALISTA.

frank

Albertino sempre in pista,
ancora non t’ho visto a questo desco,
l’argomento non ti garba la vista
e se la causa non ti fa fresco,
diventi il demonio con il forcone,
brucia legna e carbone
ma rifiuta il singolar tenzone.

Kaire

strozzapreti scrive:
“se uno è obiettore di coscienza allora non va a fare certi lavori che cocciano contro i suoi principi”
Ho fatto l’obiettore di coscienza al militare (mi sono addirittura autodistaccato se no probab non mi avrebbero fatto fare il servizio civile!), quindi so di cosa si tratta, in quel caso ho rifiutato del tutto il mestiere del militare quindi era giusto che lo Stato mi facesse fare una cosa diversa.
Per il farmacista (e il medico) però è diverso: il mestiere di farmacista è quello di dare le medicine che guariscono i malati o altri prodotti che prevengono le malattie, non di vendere sostanze che uccidono dei bambini: qui si chiede al farmacista di fare qualcosa che va contro il suo mestiere! Allora chi lo vuol fare lo faccia, ma non è giusto obbligare chi vuol continuare solo a curare le persone a fare qualcosa che è l’opposto!

agapetòs

«…oudè gynaikì pessòn phthòrion dôsô»
«…a nessuna donna darò un medicinale abortivo»

Ippocrate, V secolo avanti Cristo.
Era forse un fondamentalista cattolico?

Giuditta

Concordo con Kaire. Il farmacista non può essere ridotto a una macchinetta distributrice di farmaci.
Ho una amica farmacista che si è ritrovata a vendere farmaci che producono dissenteria ad una ragazza anoressica che è riuscita a procurarsi la ricetta chi sa come. Questa mia amica sapeva che la stava ammazzando, però doveva darle i medicinali perchè lei aveva la ricetta. E’ giusto che un farmacista non possa dir di no? E giusto che un farmacista non possa affermare come credo sia suo diritto: mi rifiuto di uccidere? (perchè di questo stiamo parlando, non di salumi, nè di libri darwinisti).
Credo che il farmacista abbia la stessa etica del medico e debba adoperarsi per la salute delle persone, non per la loro morte. Questi che non amano la vita sì dovrebbero fare qualche altro mestiere, il becchino per esempio.

enrico mini

Ma questi sedicenti cristiani che si rifiutano di darti un farmaco si rendono conto che vanno contro il vangelo stesso? Conta forse più l’opinione o l’ordine di un papa o di un qualsiasi prete? Allora, loro stessi si pongono al di sopra del dio delle loro sacre scritture?

maxalber

Kaire scrive
il mestiere di farmacista è quello di dare le medicine che guariscono i malati o altri prodotti che prevengono le malattie, non di vendere sostanze che uccidono dei bambini:

Il tuo concetto di bambino è condiviso solo da chi detiene il tuo stesso pregiudizio ideologico e non è per niente condiviso. Sicuramente non a livello scientifico (ambito che si presuppone un farmacista laureato in una materia scientifica dovrebbe condividere).
Non pretendere di estendere al di fuori della tua cerchia ristretta i tuoi preconcetti.

enrico mini

@ Kaire,

guarda che a volte anche l’aborto può essere una cura. Anzi, in certi casi, l’unica cura.

Kaire

Enrico, cosa cura l’aborto? La gravidanza non è una malattia! O c’è forse qualche malattia che la madre prende se continua la gravidanza? Nemmeno la psichiatria le ha mai diagnosticate.
Avendo poi conosciuto la depressione e il dolore profondo che vivono della donne che hanno abortito, mi viene da dire che l’aborto causa delle malattie piuttosto che curarle.
Di certo poi non cura il bambino!…
Però è vero, qualcosa cura l’aborto. Cura gli interessi dei maschi che non ne vogliono sapere di una nuova vita e fanno pressioni sulla donna per farla abortire. Cura il portafoglio dei datori di lavoro che così non debbono spendere dei soldi in + x la maternità. Cura l’egoismo di una società abortista, che non muove un dito né dà un soldo per le donne incinte, ‘tanto c’è l’aborto che risolve tutto’. Queste cose sì, l’aborto le cura.

Sara

Be’, la volta che si rompe il profilattico, trovo il farmacista obiettore, e rimango incinta, il figlio dopo la nascita lo porto davanti alla farmacia e lo lascio lì con un bigliettino: “Caro obiettore, questo è il figlio della tua scelta coraggiosa, ora mantienitelo tu; o vuoi trasgredire la legge divina?”.

Kaire

Cassandra testarda scrive:
“Quanto all’invito di mons. Crociata ai farmacisti a fare obiezione di coscienza,se un diktat come questo lo pronunciassero i rappresentanti di qualsiasi altro Stato estero si potrebbe giustamente accusarli di ingerenza e di tentativo di limitare la sovranità nazionale.”
I Vescovi e il Papa oggi non hanno un esercito né una polizia, non hanno la possibilità di punire penalmente chi va contro le loro indicazioni, la loro autorità è unicamente MORALE: chi li vuole ascoltare e seguire lo fa, che siano politici, medici, uomini della strada, gli altri possono ignorarli e non gli succede niente dal punto di vista legale.
Poi è evidente che chiedono coerenza: se hai scelto di essere cristiano, e di fare di Gesù il Signore della tua vita, ti ricordano che Lui ci chiede di amare sempre e comunque, e quindi di non avere comportamenti incoerenti, come collaborare alla soppressione di embrioni, esseri umani nei primissimi istanti della loro vita, che hanno già un loro DNA distinto dai genitori, che già dialogano mediante scambi proteici con la madre tanto che lei non li rigetta nonostante siano come dei corpi estranei, anzi prepara l’utero ad accoglierli (questa è scienza…). Se invece collabori a questa soppressione, sei in grande contraddizione con la tua scelta di seguire Gesù. Anche se non farlo vuol dire anche accettare di beccarsi una denuncia penale, come è capitato già a diversi farmacisti (ma poi nessuno è stato condannato).

andrea pessarelli

i fruttivendoli eserciteranno obiezione sulla vendita del prezzemolo e le merciaie su quella dei ferri da calza

Giuditta

@Andrea Passerelli
dunque per te la tua vita vale come il prezzemolo o i ferri da calza? Di VITA UMANA si sta parlando, non di prezzemolo.

@enrico mini@
Gentilmente, mi diresti da che parte del Vangelo hai letto che è giusto uccidere i bambini?

@Sara@ …credo sarebbe un gesto controproducente per la tua causa: vedendo quanto è bello quel bambino, e quanto è felice una delle migliaia di famiglie in attesa di adozione di abbracciarlo, gli obiettori aumenterebbero a dismisura! 🙂

fresc ateo

agapetòs scrive:
24 Ottobre 2009 alle 21:39
«…oudè gynaikì pessòn phthòrion dôsô»
«…a nessuna donna darò un medicinale abortivo»

Ippocrate, V secolo avanti Cristo.
Era forse un fondamentalista cattolico?
NO ERA SOLO UN FONDAMENTALISTA MASCHILISTA;SE NON NASCEVA CARNE DA MANDARE IN GUERRA COME AVREBBERO FATTO?? LE DONNE NON ERANO CONSIDERATE UN CAVOLO .
POI LASCIATE CHE UNA DONNA DECIDA LEI SEMPRE , PERCHE’ AVETE LA CATTOMANIA DI IMPORRE IL VS PENSIERO BIECO E FASCISTA MASCHILISTA ????

fresc ateo

CHI AMA VERAMENTE LE DONNE ,NON GLI IMPONE NULLA ,L’AMORE E’ NON CHIEDERE MAI NULLA .MA ACCETTARE CIO CHE TI VIENE DONATO. VOI CATTOLICI DELL’AMORE NON SAPETE NULLA LA DONNE LE AVETE SOLO TORTURATE RESE SUCCUBI STUPRATE E BRUCIATE MAI LE AVETE AMATE.

enrico mini

Gentilissima Giuditta,
mi sai dire in che parte del vangelo è scritto che non si devono usare sistemi anticoncezionali?

Gentilissime Kaire e Giuditta,
io, dopo il secondo figlio, mi sono fatto vasectomizzare, ovviamente previo parere di mia moglie, al fine proprio di evitarLe (voluto il Le) problemi evitabili. Sono ben conscio che la vasectomia è un peccato terribile ma, uno più uno meno, andrò comunque all’inferno. Mi spiace solo che sarà pieno di preti e papi ma, sopravviverò!
Quindi, prima di parlare, sciacquarsi la bocca … no eh?

fresc ateo

LA PILLOLA E’ UNA INVENZIONE CHE FA’ FARE UN SALTO DI QUALITA’ A TUTTA LA CIVILTA’.
SE POI UN UOMO E’ ACCORTO SA’ COME FARE, PER NON METTERE INCINTA LA DONNA.
ORA IO VORREI ESERE DELUCIDATO DA QUESTI PRELATI ?:QUANTE VITE DI NEONATI GIACCIONO NELLE SEGRETE DEI CONVENTI ??DA QUANDO LE DONNE FURONO COSTRETTE A FARSI SUORE,DICO COSTRETTE ED’ E VERO,
COSI AVVENIVA; LE FAMIGLIE RICCHE POI SE CERANO PIU’ FIGLIE USAVANO METTERLE NEI CONVENTI ,
PER VIA DI EREDITA,’ ALTRO CHE X VOCAZIONE. GLI INFANTICIDI IVI COMMESSI GRIDANO ANCORA VENDETTA.

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