Domenica 25 ottobre 2009, in via Altabella, era presente per il secondo anno e per la seconda volta nello stesso mese, un tavolo informativo UAAR sullo sbattezzo.
Lo sbattezzo è l’espressione dell’elementare diritto, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riconosciuto in Italia da un provvedimento del Garante per la privacy, di poter abbandonare una confessione religiosa. Nel caso specifico, di non essere più considerati dallo Stato come “sudditi” della Chiesa, “obbedienti” e “sottomessi” alle gerarchie ecclesiastiche, come recita il Catechismo.
Sono stati 49 i cittadini bolognesi che il 25 ottobre, in occasione della seconda giornata dello sbattezzo e grazie all’assistenza della UAAR, hanno potuto spedire la raccomandata di cancellazione degli effetti civili del battesimo. E sempre grazie alla nostra presenza, sono state raccolte centinaia di firme per la delibera di iniziativa popolare sull’istituzione del registro dei testamenti biologici presso il Comune di Bologna promossa dalla Rete Laica Bologna, a cui l’UAAR aderisce e partecipa. Tra queste anche quella di una signora che, ci ha dichiarato, “vado ha messa tutte le domeniche, ma non voglio finire come Eluana Englaro”.
Qualcuno però non voleva permettere che questi servizi fossero forniti ai cittadini. Servizi, lo sottolineiamo, che discendono da norme e principi costituzionali a salvaguardia di diritti fondamentali: la libertà di religione e dalla religione, il diritto di partecipare al processo democratico, la libertà di espressione.
La mattina di domenica scorsa è infatti intervenuta prima la Digos, verso le 10:30, ad identificare i nostri volontari e a chiedendoci di sgomberare. Esibito loro il regolare permesso del Comune di Bologna, la Digos ha ceduto il posto ad una pattuglia della Polizia Municipale. Di nuovo c’è stata l’identificazione dei nostri volontari, e la richiesta di sgombero. E di nuovo abbiamo esibito il permesso concesso dell’autorità competente, rimanendo sul posto in attesa di un verbale o una qualsiasi motivazione che rendesse tale permesso illegittimo.
Per capire come e perché nella nostra città si voglia limitare la libertà di espressione, e in modo specifico alla nostra associazione, oggi abbiamo richiesto all’urp del Comune la copia della relazione d’intervento della Polizia Municipale. Ci chiediamo soprattutto chi ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine: la nostra sensazione è che gli agenti non avessero affatto chiaro perché dovesse essere sgomberato un semplice e conosciuto tavolo informativo dotato di tutti i permessi (sono anni che l’UAAR, associazione di promozione sociale riconosciuta dal Ministero, si confronta a Bologna e in tutta Italia con i cittadini sulle proprie campagne).
Conoscevamo, e conoscevano gli uffici competenti, l’esistenza di un provvedimento del Prefetto di Bologna che, in accordo con il sindaco, stabiliva il divieto di cortei e manifestazioni nelle principali piazze e vie della città, ogni sabato dalle 14 e ogni domenica. Divieto che, calpestando i diritti di cittadini atei e agnostici, delle loro associazioni ed anche delle confessioni di minoranza, non vale per le manifestazioni religiose “tradizionali“. Questa discriminazione, a nostro avviso anticostituzionale e indegna di un paese civile, dovrebbe essere rimossa. Di certo non può e non deve essere estesa a semplici tavoli informativi e di raccolta firme, svolti ai sensi e per l’applicazione di norme dello Stato.
Il circolo UAAR di Bologna (bologna@uaar.it9
che schifo…
Non cela fanno più. Se la stanno facendo sotto. Vedono il loro regno di balle in pericolo e sotto sotto tremano per il loro potere economico.
Nel momento in cui i cristiani non dovessero più rapopresentare un utile serbatoio di voti, la Chiesa sarà prontamente scaricata. Zero 8 per mille, zero finanziamenti, zero sovvenzioni, zero esenzioni9 da tasse e imposte, zero privilegi.
Tutto il potere della chiesa oggi è garantito dalla politica, non dai cittadini. benefici e potere in cambio di voti. Se perdono i voti perdono tutto.
E lo sbattezzo e l’outing degli atei fa paura. Quando saremo il 30% della popolazione, il voto cattolico non varrà più una mazza.
Avanti così!|!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
paese fascista
Indegno di un Paese civile…
una schifezza!
p.s. “vado ha messa tutte le domeniche, ma non voglio finire come Eluana Englaro”:
attenzione: c’è un errore di stampa.. “vado ha messa” con l’ H
e meno male che ologna era una delle roccaforti Rosse! figuriamoci!
benvenuti nella democrazia
qui:
http://bologna.uaar.it/2009/10/giornata-sbattezzo-con-intimidazioni/
la versione con alcuni link utili per documentarsi meglio
In particolare, qui si puo’ consultare il provvedimento del Prefetto di Bologna a cui faccio riferimento nel comunicato stampa:
http://tinyurl.com/yjhketx
Come si puo’ vedere, è scaduto il 30/9/2009, ma ho avuto notizie che sia stato rinnovato tale e quale (notizie non confermate, sul sito della prefettura non v’e’ traccia)ù
Roberto Grendene
coordinatore del circolo UAAR di Bologna
Già l’anno scorso ricevemmo una visita da parte della Polizia Municipale, sempre al tavolo dello sbattezzo del 25 ottobre.
I vigili, quella volta, ci dissero che erano stati chiamati da qualcuno che affermave che eravamo li’ senza permesso.
Abbiamo esibito il permesso, e la cosa si e’ risolta.
Anzi, i vigili erano seccati che il delatore li avesse fatti intervenire. Il pomeriggio passò una pattuglia della polizia, per chiedere se era tutto a posto: il tutto molto amichevolmente (di fanatici religiosi ce ne possono essere in giro, sapere se avevamo avuto fastidi e’ stato rincuorante).
La sensazione e’ che quest’anno qualcuno in abbia di nuovo fatto intervenire le forze dell’ordine, piuntando sul provvedimento del prefetto che risulta scaduto consultando il sito della prefettura di Bologna, e risultava un divieto che non si applicava al nostro tavolo informativo per il Comune (che infatti ci ha sempre rilasciato i permessi su nostra richiesta, non considerando cortei o manifestazioni dei semplici tavoli informativi).
Se non ci fosse di mezzo la parola di Roberto Grendene, stenterei a credere che ‘sta schifezza incommensurabile è avvenuta a Bologna (a Bologna!) e non dalle parti di Gentilini…
Le forze dell’ordine saranno state sicuramente allertate dalla telefonata di qualche prete…
@Bruno Moreti Turri
Bologna? LA patria del panico satanico e dei processi farsa a Marco Dimitri? Io non mi stupisco affatto.
@ myself
puo’ essere
ma a volte potrebbero essere anche nostri rappresentanti istituzionali “più papisti dei papi”
categoria che abbonda ad ogni livello nel nostro paese, dal consiglio comunale ai parlamentari
Il comune di Bologna da’ piu’ di un milione di euro l’anno alle scuole private cattoliche
Il comune di Bologna da’ circa 600.000 euro l’anno per edilizia di culto
Tante istituzioni sono piu’ laiche che in altre citta, ma i comportamenti clericali no mancano
Si può anche lontanamente immaginare che, in Italia, una sola delle migliaia di manifestazioni di matrice cattolica possa ricevere un trattamento di questo tipo?
E se anche dovesse una sola volta succedere, magari solo per un errore, scatterebbe senz’altro la grancassa mediatica a sbandierare quanto il cattolicesimo sia “perseguitato” (sic!), mentre di questo episodio ovviamente non parla nessuno.
Sono assolutamente convinto di non vivere in un paese dove la parità di diritti delle persone e la pari dignità delle convinzioni individuali sia realmente riconosciuta.
La laicità e la giustizia albergano altrove.
Questo è il paese che vogliono i vari don e vari fra,con tutto il cucuzzaro…loro sanno cosa significa Diritto…? Lo spero…certo sta di fatto che se questo paese si trova in condizioni simili,è
grazie alla vostra religione.
vorrei solo chiedere una cosa a qualcuno che ne sappia più di me: se un rappresentante delle forze dell’ordine senza alcun motivo ti vuole identificare sei obbligato a dargli i documenti?
nel vostro caso prima vi hanno identificato e poi chiesto i permessi o viceversa?
Grazie
La chiesa-istituzione che punta al mantenimento del potere e dei soldi deve essere messa davvero male se chiede questi interventi.
Spaventarsi per “quattro gatti” dell’UAAR dimostra una doppia paura, la paura del secolarismo inarrestabile e la paura di dirlo apertamente all’UAAR, mandando altri.
Sempre più “1984”
bell’esempio di liberta’ di espressione! che schifo…
una denuncina per procurato (e ripetuto) allarme ci sta o no?
che bello poter esibire i permessi e mandare tutti i vari controlli a casa con le pive nel sacco se non amichevolmente. restare lì è lo sfregio più grande per i maniaci del telefono facile.
mi spiace solo che le forze dell’ordine, che intervengono nonostante non siano in condizioni economiche molto vantaggiose grazie anche a questo governo, debbano anche sprecare il loro tempo per la giornata rovinata di qualche fanatico.
Cari amici, anche io io sono molto perplesso sul comportamento da cecchini della chiesa, residui di una mentalità inquisizionista, che sparano giudizi moralisti e sparlano in modo vigliacco dietro le quinte dei grandi pronunciameni pontifici e della CEI, infatti queste autorità religiose, al pari delle dichiarazioni razziste di Blair, sono indulgenti verso i comportamenti illegali dei propri adepti e preti. Esse spingono all’obiezione di coscienza fino a rasentare l’illegalità, come nel caso del primario antiabortista che gridò assasine a….. voi l’avete letto e visto oggi su Rai tre Tg regione.
Ha ragione Saramago, il premio Nobel, che in una sua invettiva disse: “le gerarchie ecclesiastiche, a suo dire, suscitano “nuovi odii”, alimentando “rancori, incomprensioni e resistenze”. “E’ incontestabile”, ha aggiunto”, che il testo sacro dei cristiani contenga “crudeltà, incesti, violenze di ogni genere, carneficine”.
SOS laicità, questo è davvero urgente!
sono molto perplesso
perché l’esercizio della banale libertà di parola, peraltro ancora riconosciuta come “diritto costituzionale”, è subordinato a burocrazie con cui bisogna almeno coltivare rapporti cordiali e corretti.
basta questo esempio, minuscolo e tutto sommato finito bene, per farsi delle serie domande sul valore residuo delle leggi formali dello stato. e su quanto abbia senso contarci ed averci a che fare.
@ pastafarian
e’ obbligatorio farsi identificare dalle forze dell’ordine, che io sappia
quello che abbiamo chiesto e’ la relazione d’intervento da parte della Polizia Municipale
E’ nostro diritto sapere qual e’ la conclusione della vicenda: avevamo ragione noi oppure aveva torto il Comune ad aveci autorizzato?
noto che diversi danno per scontato che chi fatto intervenire due pattiglie, una della digos e una della Polizia Municipale, per farci sgombrare sia un prelato.
e’ possibile, naturalmente, eravamo a 200 metri dall’ingresso della sede della Curia
ma e’ forse piu’ probabile che sia un politico piu’ papista del papa: ne noto molti in giro
Caro Roberto, lo so che ci si deve fermare solo a delle ipotesi, ma il comportamento è comunque da cecchino, di uno che colpisce alla schiena e da luoghi bui e oscurantisti, ma in pubblico magari fa prediche sulla carità etc….etc…..
Radio Città del Capo conferma che il provvedimento liberticida del divieto di manifestare (tranne che per le manifestazioni religiose tradizionali) e’ stato prorogato per un altro anno.
Questo grazie anche alla Presindete della Provinca Draghetti e al Sindaco Delbono:
http://radio.rcdc.it/archives/vietato-per-un-altro-anno-manifestare-nei-week-end/
Possibile che non vi siano sufficienti giuristi laici in parlamento e nelle regioni e provincie da contestare questi provvedimenti come non costituzionali? Il prefetto non può essere al di sopra della Costituzione, qualcuno che la conosce meglio di lui deve ricordarglielo e imporsi legalmente al fine di impedire il liberticidio di tali disposizioni fasciste.
@ sergio
il prefetto si e’ mosso in base alle indicazioni contenute nella “Direttiva del Ministro dell’Interno in data 23 gennaio 2009, recante, ai sensi dell’art. 1 della legge 1 aprile 1981, n. 121, criteri per la disciplina delle pubbliche manifestazioni nei centri urbani e nelle aree sensibili;”
la “direttiva Maroni”, uscita a caldo dopo alcune manifestazioni di islamici che si erano messi a pregare in piazza davanti ad una chiesa
@Roberto
quindi anche le manifestazioni Cattoliche di Domenica non si possono fare?
o siamo di fronte ad una legge ad religionem?
prima la digos e poi la municipale. caspita, mancavano solo i pauer rengers.
…e le ninja turtles. E soprattutto Chuck Norris. 😀
Poi se ne vengono i preti e i cristicoli di turno su questo blog e sparano sXXXXXate sulla tolleranza e il rispetto, pretendendo anzi rispetto per l’onnipresente solfa mediatica dei loro padroni… che gente di mXXXa…
Ragazzi, ma dove vivete? Ma ancora con questa leggenda di Bologna città del progresso (sociale ed intellettuale)? Io sono bolognesissimo e vi garantisco che ormai da 20 anni Bologna è diventata una città di bigotti e creduloni. E’ la città di un giornale “serio” come il Resto del Carlino. Ed è tutto dire…
Fare un banchetto per lo sbattezzo sotto le finestre della Curia è stato senz’altro recepito come una provocazione. Non è pertanto un discorso di diritto (sul quale siamo tutti d’accordo) ma di opportunità e comune buon senso. Ho sempre ritenuto la UAAR una sorta di frontiera dei diritti civili e della persona, aperta ad un confronto colto ed argomentato, ma soprattutto portatrice di quei valori di saggezza e tolleranza indispensabili alla civile convivenza di una società multirazziale e multiculturale dove coesistono religioni e filosofie diverse, modello verso il quale ci stiamo incamminando.
Purtroppo in questa iniziativa non vedo tali valori e sono rimasto pertanto un po’ deluso dal fatto che tutto questo sia scaduto in una stupidissima quanto dannosa forma di provocazione verso il mondo cattolico. Spero che in futuro si presti più attenzione a questi aspetti.
Poteva andar peggio. Nel 1993 davanti agli studi di Teletime noi frequentatori regolari della trasmissione riguardante il Toro (300.000 spettatori all’epoca) fummo esclusi dallo studio (dentro c’era la Coppa Italia appena vinta) per far entrare un club mai visto prima. Protestammo (eravamo noi che ogni martedì riempivamo lo studio), ma restammo fuori, e i pasticcini e lo spumante che avevamo portato li consumammo lì alla faccia loro. Eravamo ragazzi, bambini ed anziani. Arrivarono SETTE (dico SETTE) pantere della polizia. Il commissario sgranò gli occhi, chiese dove era la rivolta popolare che era stata denunciata, declinò gentilmente la nostra offerta di consumare qualche pasticcino e un bicchiere di spumante perchè era in servizio, poi entrò nella sua macchina e urlò al microfono: -MA CHI $%%£%&%£ CI HA FATTO INTERVENIRE CON SETTE MACCHINE??? QUI CI STANNO SOLO PERSONE CHE MANGIANO PASTICCINI!!! VOGLIO SAPERE CHI $%£$%£%$ E’ STATO!!!-
Capito come funziona? Basta una persona a combinare un casino per nulla.
Per inciso, l’autore della telefonata era uno dei conduttori, Piero Gay (nessun doppio senso, Gay è un cognome relativamente diffuso in Piemonte), e fu escluso dall’edizione successiva della trasmissione.
Signori questo è un paese cattofascista, sono indignato, le “forze dell’ordine” massacrano i poveri Cucchi, Aldrovrandi…che schifo
http://www.liberazione.it/
scusate se mi permetto qualche domanda:
potete fornirmi alcuni chiarimenti sugli “effetti civili ” del battesimo? non mi sono chiari.
ma la lettera raccomandaata di sbattezzo a chi la inviate, quale indirizzo? è una curiosità.
immagino che invierete la raccomandata ad una istituzione civile se volete effetti civili.
grazie.
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
Teologo Cattolico, lo sbattezzo ha un significato£ effetto civile ” nel senso che uno vi comunica
che non fa parte della vostra squadra e quindi se il Don di turno si permette di
esprimere apprezzamenti sul comportamento religioso dello sbattezzato si becca
una denuncia.
Furbacchione d’un teologo !!!!!!!!
@ MaxM
le manifestazioni religiose “tradizionali” non sono soggette a divieti
loro le possono fare quando vogliono
@ Paolo b. scrive:
negli anni i nostri banchetti sono stati fatti sotto le due Torri, in piazza Re Enzo, in via Indipendenza angolo via Righi forse in altri punti che non ricordo, ed anche il via Indipendenza angolo via Altabella.
Quest’ultima posizione e’ una delle migliori per passaggio di cittadini
Inoltre, anche di domenica c’e’ vicino un locale dove possono farti le fotocopie (necessario per il nostro tavolo)
Ora che non possiamo fare un tavolo infomativo perchè a 200 metri c’e’ la sede della Curia lo trovo una limitazione della liberta’ di espressione.
Anche perche’ non ci sono mai stati problemi di ordine pubblico.
Solo qualche fanatico che si era messo a dirci che eravano il “Male” e che saremmo andati all’inferno. Cose che capitano sia in via Indipendenza che in altri punti della città.
NB: mica siamo andati dentro una chiesa! Abbiamo occupato con regolare permesso uno spazio urbano
ops, e’ venuto fuori “@ Paolo b. scrive:”
in realta’ non ha scritto quello che segue, quello che segue e’ la mia risposta
@ teologo cattolico,
il vostro lussuoso papa ed i suoi più preziosi tirapiedi non inviano forse le loro lettere raccomandate (ordini) alle istituzioni civili italiane per ottenere effetti civili in italia?
E non mettono neppure l’indirizzo! Il recapito è automatico.
Non usano neppure il nuovo tremendo francobollo delle poste italiane!
caro Teologo Cattolico, io la rispetto, sono attualmente in dialogo con molti di voi, mi reputo molto moderato, ma mi aspetto che pure voi non impugnate la non negoziabilità dei vostri dogma quando invece vi si chiede semplicemente maggiori approfondimenti sulle radici fislofiche dei vostri attuali convincimenti che non possono essere a mio avviso equiparati a dei dogma, in quanto convincimenti come i vostri ve ne sono in ogni confessione cristiana e tutti hanno inevitabilmente delle radici socio-culturali, mi permetta di dirle, per nulla di ispiraziona divina.
Ho conosciuto molti dei teologi cattolici che oggi si lamentano del fatto che, tra l’entrata degli anglicani e la riconciliazione con i lefebriani, si rischia di riturnare alle prerogative oscurantiste del Concilio di Trento e di Tolosa, visto la reazione dei vescovi al libro di Saramago, il premio Nobel, a prosposito, loro l’hanno comprato ma la tempo stesso lo socnsigliano ai propri fedeli, si insomma, due pesi e due misure anche nella guida pastorale?
E’ mai stato ad ascoltare padre Orfeo di Cesena? ed è mai stato a fare una settimana da Padre Natale a Lagrimeto nel suo eremo? è mai stato a Camaldoli dove un diacono mi ha confessato che era favorevole al sacrrdozio delle donne? Ho fatto esperienza anche a Pontida tra i monaci, ho esplorato il mondo cattolico e anche quello protestante e indù, ho studiato i fenomeni mistici in tulle le loro manisfetazioni e nulla di divino è emerso ma solo tanta umanità e ovviamente molte incoerenze tra il predicare il fare.
Caro Teologo, la chiesa oggi ha un’emorragia, molti fedeli non vogliono tornare indietro al tempo in cui le messe erano in latino, pensi che la stessa conferenza episcolale lombarda non ha ritenuto che fosse necessaria una specie di retrò tridentino e ciò non in aperta disobbedienza al papa. Don Farinella a cui si deve almeno u
caro Teologo Cattolico, io la rispetto, sono attualmente in dialogo con molti di voi, mi reputo molto moderato, ma mi aspetto che pure voi non impugnate la non negoziabilità dei vostri dogma quando invece vi si chiede semplicemente maggiori approfondimenti sulle radici fislofiche dei vostri attuali convincimenti che non possono essere a mio avviso equiparati a dei dogma, in quanto convincimenti come i vostri ve ne sono in ogni confessione cristiana e tutti hanno inevitabilmente delle radici socio-culturali, mi permetta di dirle, per nulla di ispiraziona divina.
Ho conosciuto molti dei teologi cattolici che oggi si lamentano del fatto che, tra l’entrata degli anglicani e la riconciliazione con i lefebriani, si rischia di riturnare alle prerogative oscurantiste del Concilio di Trento e di Tolosa, visto la reazione dei vescovi al libro di Saramago, il premio Nobel, a prosposito, loro l’hanno comprato ma la tempo stesso lo socnsigliano ai propri fedeli, si insomma, due pesi e due misure anche nella guida pastorale?
E’ mai stato ad ascoltare padre Orfeo di Cesena? ed è mai stato a fare una settimana da Padre Natale a Lagrimeto nel suo eremo? è mai stato a Camaldoli dove un diacono mi ha confessato che era favorevole al sacrrdozio delle donne? Ho fatto esperienza anche a Pontida tra i monaci, ho esplorato il mondo cattolico e anche quello protestante e indù, ho studiato i fenomeni mistici in tulle le loro manisfetazioni e nulla di divino è emerso ma solo tanta umanità e ovviamente molte incoerenze tra il predicare il fare.
Caro Teologo, la chiesa oggi ha un’emorragia, molti fedeli non vogliono tornare indietro al tempo in cui le messe erano in latino, pensi che la stessa conferenza episcolale lombarda non ha ritenuto che fosse necessaria una specie di retrò tridentino e ciò non in aperta disobbedienza al papa. Don Farinella a cui si deve almeno u
caro Teologo Cattolico, io la rispetto, sono attualmente in dialogo con molti di voi, mi reputo molto moderato, ma mi aspetto che pure voi non impugnate la non negoziabilità dei vostri dogma quando invece vi si chiede semplicemente maggiori approfondimenti sulle radici fislofiche dei vostri attuali convincimenti che non possono essere a mio avviso equiparati a dei dogma, in quanto convincimenti come i vostri ve ne sono in ogni confessione cristiana e tutti hanno inevitabilmente delle radici socio-culturali, mi permetta di dirle, per nulla di ispiraziona divina.
Ho conosciuto molti dei teologi cattolici che oggi si lamentano del fatto che, tra l’entrata degli anglicani e la riconciliazione con i lefebriani, si rischia di riturnare alle prerogative oscurantiste del Concilio di Trento e di Tolosa, visto la reazione dei vescovi al libro di Saramago, il premio Nobel, a prosposito, loro l’hanno comprato ma la tempo stesso lo socnsigliano ai propri fedeli, si insomma, due pesi e due misure anche nella guida pastorale?
E’ mai stato ad ascoltare padre Orfeo di Cesena? ed è mai stato a fare una settimana da Padre Natale a Lagrimeto nel suo eremo? è mai stato a Camaldoli dove un diacono mi ha confessato che era favorevole al sacrrdozio delle donne? Ho fatto esperienza anche a Pontida tra i monaci, ho esplorato il mondo cattolico e anche quello protestante e indù, ho studiato i fenomeni mistici in tulle le loro manisfetazioni e nulla di divino è emerso ma solo tanta umanità e ovviamente molte incoerenze tra il predicare il fare.
Caro Teologo, la chiesa oggi ha un’emorragia, molti fedeli non vogliono tornare indietro al tempo in cui le messe erano in latino, pensi che la stessa conferenza episcolale lombarda non ha ritenuto che fosse necessaria una specie di retrò tridentino e ciò non in aperta disobbedienza al papa. Don Farinella per esempio è una spina nel fianco che è difficile da ignorare.
La saluto cordialmente ma le ricordo che è vostro l’onere di dimostrarci che siete capaci di dialogare con chi non crede e di sostenere confutazioni e approfondimenti.
chiedo scusa agli amici ma ho avuto un disguido tecnico, mi sono accorto dopo che il messaggio è stato ripetuto due volte si troppo.
A parte la curia, nella stragrande maggioranza delle città e paesi italiani prova a trovare un posto decente per un banco informativo a meno di 200 metri da una struttura religiosa…
secondo me ecco alcuni passi per sbattersi rivolti agli amici che desiderano essere cittadini a tutti gli effetti e non più vincolati agli oneri catechetici.
primo passo: non siete realmente come la chiesa vi ha definito, siete migliori, più intelligenti
secondo passo: dal momento che non credete in dio fate di conseguenza la scelta più logica
terzo passo: non delegate mai ad altri la gestione della vostra libertà, dei diritti e dei doveri
quarto passo: ormai siete maturi per confutare ogni irrazionalità dei fondamentalismi
Gli altri passi li conoscete già, buon viaggio nel mondo della ragionevolezza
e poi che fastidio diamo vicino alla sede della Curia con un tavolo sullo sbattezzo: ci rivolgiamo a “clientela” diversa
Noi non certo fedeli cattolici, ma ad atei e agnostici, ed eventualmente a credenti di confessioni diverse da quella di maggioranza
@ teologo cattolico
1) la raccomandata per applicare un provvedimento relativo alla privacy si invia a chi detiene i dati che si vogliono rettificare (sarebbe piu’ giusto cancellare): ossia le parrocchie che custodiscono i registri dei battezzati
2) se lo stato non riconoscesse l’appartenza religiosa data dal battesimo e se ci fosse come in Germania un registro civile dell’appartenenza religiosa (e in base a quello si pagano le tasse di religione), noi invieremmo le volentieri le nostre richieste ad una autorita’ civile
3) effetti civili del battesimo? oltre alla nota sentenza dei “concubini di Prato”, (che li definì “sudditi [del loro vescovo] perchè battezzati” c’e’ questa perla:
Tra gli effetti civili ce ne uno che l’anno scorso ipotizzavamo, e che è divenuto triste realta
Una legge della regione Lombardia, sull’amministrazione di sostengo, prevede che in caso di incapacità del paziente a decidere sulle cure da avere a fine vita sia sentito per la decisione.. il ministro di culto!!!
Ecco, avere un certificato di sbattezzo, e farlo sapere ai propri familiari e amici, dovrebbe assicurare che tale ministro di culto non gradito non frapponga ostacoli in decisioni che dovrebbero essere della persona o da essa delegate a chi ritiene degno di fiducia.
Leggere a pagina 7 (anche la nota a pie’ pagina):
http://www.statoechiese.it/images/stories/2009.9/botti_competenzem.pdf
Non è un caso che il ministro di culto sia il primo dei soggetti di riferimento a essere coinvolto in caso di assunzione di decisioni che riguardano il malato
riflettevo sul punto 2) è vero! chi crede fa valere spesso il proprio diritto di culto a livello giuridico e gli è ampiamente riconosciuto dallo stato in virtù dell’appartenenza ad una istituzione religiosa come in questo caso quella cattolica, quindi, lo sbattezzo si impone legittimamente come diritto giuridicamente riconosciuto in casi come si è detto di assistenza ai malati ma anche in altri casi.
Esigere il rispetto dai propri parenti che non eludino le richieste di avere un assistente dell’UAAR se è possibile. Esigere che se snobbati i propri diritti si richieda l’intervento della direzione dell’ospedale perchè consenta all’UAAR di assistere il malato.
Oltretutto nel caso in cui si è preventivamente compilato il modulo per il tetsamento biologico, credo si possa chiedere la presenza dell’UAAR perchè si rispetti la volontà espressa. Almeno credo in casi eccezionali di sospetto accanimento terapeutico o idratazione forzata, o abuso di potere nell’esercizio medico.