Un articolo di Giacomo Galeazzi oggi su “La Stampa” anticipa le disposizioni che la Cei approverà il prossimo novembre ad Assisi sulla cremazione. In sostanza verrà ammessa la cremazione, ma saranno vietate la dispersione delle ceneri e la conservazione delle urne nelle case, perchè si ravviserebbero di fondo “concezioni panteistiche o naturalistiche” e in alcuni casi anche atee. Se verrà espressa la volontà di non conservare l’urna al cimitero o di dispedere le ceneri, la Chiesa potrà negare i funerali religiosi.
Il fenomeno della cremazione è in forte crescita, tanto da interessare il 10% dei decessi, con maggiore frequenza al Nord. Tra i motivi di questo incremento, una maggiore secolarizzazione della società e i costi minori rispetto all’inumazione.
Cremazione e dispersione delle ceneri, le linee la Cei
113 commenti
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neanche da morto ti lasciano in pace.
Quoto in pieno tomaraya
esiste una legge dello stato italiano in materia
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/01130l.htm
la legge 130 del 30 marzo 2001 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 2001
meglio. che la si smetta con questi funerali religiosi!
La dispersione delle ceneri o la conservazione dell’urna in casa è ormai prassi consolidata in molte parti del mondo. Volersi opporre anche a queste usanze è semplicemente pazzesco. Ma cosa ci si può (non) aspettare da un’istituzione totalitaria come la Chiesa cattolica?
Il divieto in questione ricorda la scomunica nell’Ottocento per chi si faceva cremare (sì, sì, lo sappiamo perché, cari don e fra). Oggi la cremazione è addirittura raccomandata e presto sarà imposta (per mancanza di spazio: siamo ormai sette miliardi – ancora pochi per la Chiesa).
Adesso la Chiesa si attacca anche al cimitero (e al tram). Forse perché il cimitero è un luogo simbolico e si sa che i simboli contano per il potere. Se elimini il cimitero la Chiesa perde un simbolo forte come il crocifisso.
penso che a un ateo freghi poco il fatto di non aver funerali religiosi.
Un altro motivo per la cremazione è evitare di occupare egoisticamente dello spazio e fare spendere soldi per decenni dopo la propria morte. Se non ricordo male a Torino il comune aveva fatto pubblicità alla cremazione con lo slogan “La terra ai vivi”.
Anche perché i cadaveri umani attuali sono talmente imbottiti di antibiotici che ci mettono tempi lunghissimi a decomporsi.
La cosa preoccupante è che probabilmente dopo le disposizioni che la cei approverà sulla cremazione qualcuno penserà sia giusto adeguare le leggi dello stato al pensiero della chiesa.
Se così non fosse della notizia non ce ne importerebbe un tubo.
Questo delle ceneri che ‘non debbono essere disperse’ è la dimostrazione dell’ineliminabile superstizione che costituisce pur sempre la vera essenza di ogni religione. E’ ben vero che l’anima, lo spirito, sono entità che non hanno niente a che fare con la materia, col mondo fisico… ma la vogliamo proprio eliminare del tutto questa materia, ‘disperderla’, sottrarre alla persona anche quel poco di ‘unità materiale’, fisica, che resta dopo il dissolvimento del corpo? E’ vero che per la dottrina cristiana esiste un’estrema manifestazione di superstizione – un ultimo disperato tentativo di ‘recuperare’ una dimensione biologica che si è affidato alla religione il compito di preservare non sopportandone la fine definitiva – cioè la credenza nella ‘resurrezione dei corpi’ che avverrà alla fine dei tempi… ma intanto manteniamone almeno una parvenza fisica, percepibile fisicamente. Vale a dire una prefigurazione di ciò che – fedeli, non disperate! – avverrà alla fine dei tempi.
crebs….. e no nessuno tocchi la legge 130, sarò il primo a combattere perchè questo non avvenga.
“……..i costi minori rispetto all’inumazione.”
Qualcuno ha qualche dato a riguardo?
Thanks.
Mesi fà la Diocesi di Torino sosteneva la dispersione non congruente con la resurrezione finale dei corpi.
Ritengo che pensare che chi ha creato gli atomi non li sappia poi distinguere ed abbia bisogno dell’aiuto dei preti sia blasfemo, anticristiano, puerile, immorale.
La verità è che Roma rivuole la chiesa pre-conciliare ed il potere assoluto.
Renato
La cosa che mi “rallegra” (non fraintendetemi.. lo so che è un assurdo) è vedere che al cimitero di Cesenatico (famoso per raccogliere le spoglie di Pantani) e dove purtroppo riposano i miei genitori, sono sempre meno le tombe e le urne che espongono simboli religiosi e lumicini vari e hanno adibito loculi piccoli per le urne con le ceneri. Aspetto lo spazio per le cerimonie al di fuori del “cattolicesimo”.
Hanno paura che al momento della resurrezione, andare a recuperare le ceneri sparse
possa rivelarsi……impossibile!!!!!
P.s. Come disse un vescovo credo.. la dispersione non è possibile perchè poi dio fa fatica a raccogliere le ceneri per la risurrezione.. e se poi mette insieme le ceneri di diverse persone e ricrea persone con personalita multiple? 🙂
In sempre più posti la tumulazione sta dando un sacco di problemi per lo spazio che richiede; quindi o si fanno case per i morti o si le fanno per i vivi. Bisogna imparare a essere meno egoisti soprattutto dopo che si è tirato le cuoia
Benissimo, per la mia dipartita non desidero nessun tipo di cerimonia, voglio essere cremato senza che venga utilizzato un cofano in legno, che le mie ceneri vengano disperse in un’altro continente e che l’urna non venga conservata. Chi desidera ricordarmi, potrà organizzare una festa a cui si potrà accedere solo se abbigliati da pirata 😉
Cavolo questo Dio non è poi così forte, credevo che l’inversione dell’entropia fosse un fondamentale di ogni divinità invence questo ha dei problemini mi pare…
A San Marino c’è un contributo di 1500 € per ricorrere alla cremazione ma bisogna arrivare a Bologna e con tutti i casini burocratici che ci sono per fare viaggiare i morti tra stati a quanto mi risulta ancora nessuno ha sfruttato questa opportunità
a tal proposito segnalo un mio articolino in cui accennavo al problema dei cimiteri sammarinesi
http://www.associazionedonchisciotte.org/images/IL%20DON%20CHISCIOTTE/2009/giornale%2024/14-15.pdf
Al contrario, la chiesa ha sempre avuto una certa familiarità con la cremazione (degli eretici). Senza contare che, poche decine di anni fa, certi amici di certi preti di cremazioni ne hanno fatte qualche milione in breve tempo.
L’anima immortale, la vita eterna dopo la morte, l’unica vera mentre quella sulla terra è fallace, la resurrezione dei corpi.
Come mai poi chi dice di credere a queste cose non sa accettare la morte così com’è, definitiva e totale mentre a noi atei materialisti essa pare tanto più normale?
mario
le ceneri della Chiesa andrebbero sparse…
x Odino
per essere creamati occorre solamente essere iscritti alla locale società laica che si occupa della creamazione, tramite pagamento di un bollettino annuo di circa 20 euro (mi sembra).
della cremazione e delle ceneri si occuperà la stessa associazione che si atterrà alle disposizioni medico-sanitarie in vigore in tal senso tenendo conto anche del volere dei familiari; è altresì permesso tenere le ceneri del deceduto in casa sempre che siano chiuse in un contenitore che non ne favorisca la fuoriuscita/dispersione.
queste sono le linee guida di base.
“Concezioni panteistiche o naturalistiche” ? Embè, che c’è di male? “Stregoneria, riti satanici” risponderebbero i cornacchioni cattolici! In base alle queste teorie anticamente sono state bruciate sul rogo delle povere donne che seguivano solo uno stile di vita non convenzionale, che continuavano tradizioni di origini celtiche e si dedicavano all’uso delle piante officinali e curative e così via, un pò come hippies ante litteram: le cosiddette “streghe”. La santa inquisizione, oggi è più viva che mai.
@Maurizio scrive:
30 Ottobre 2009 alle 10:41
Lidea della festa annuale mi sembra abbastanza buona, finchè c’è qualcuno che vuole ricordare.
Io proporrei che cremazione sia la norma; per ogni defunto venga piantato un albero, in appositi spazi, con eventualmente una targa inamovibile,( per 20 o 50 o 100 anni) per ricordarlo; potremmo avere così, ad esempio, la foresta di Prima Porta, i castagneti dell’Amiata, le pinete delle città litoranee, eccetera eccetera.
Potrebbero essere posti gioiosi, con picnic vicino all’albero del caro estinto ed eventuali riti religiosi, non invadenti, per chi li desidera,
CHI SE NE FREGA DELLA CEI…SI FACCIANO SEPPELLIRE PURE LORO .IO VOGLIO ESSERE CREMATO E LE MIE CENERI SPARSE IN UN LUOGO DOVE ALLA ETA’ DI 16 ANNI PERSI LA VERGINITA’ CON UNA STUPENDA RAGAZZA.
x Ivo Mezzana
le ceneri della Chiesa andrebbero sparse…
Propongo di conservarle in una discarica per scorie nucleari. No si sa mai..
Guarda delle volte il caso
http://www.libertas.sm/News_altre_notizie/news_dettaglio.php?id=14369
@ Renato Oddone (10:08)
tutti gli atomi sono indistinguibili, come lo sono tutte le particelle elementari;
se fosse possibile, potremmo scambiare un nostro atomo (o anche tutti), chessò di carbonio o di idrogeno, con un altro di una stella lontana, e dopo lo scambio non ci sarebbe modo di distinguere alcunché;
e questo è proprio il bello; una volta cremati e sparse le ceneri, si ritorna nella natura per rientrare, prima o poi, in un nuovo ciclo biologico (animale o vegetale);
fra qualche anno la cremazione sarà obbligatoria, o fortemente consigliata proprio per mancanza di spazio vitale; il problema è che le nazioni più avanzate della nostra (praticamente tutte), e che fanno solitamente sempre da apripista, non soffrono ancora di sovraffollamento; aspettiamo, svezia, finlandia, norvegia ecc…. o ci muoviamo prima?
si accettano scommesse…
Io ho chiesto a mie figli di disperdere le mie ceneri in mare, in un posto meraviglioso che si chiama… cala dell’inferno!
Il nome non inganni, è un posto stupendo tanto che è area marina protetta.
Sono panteista e me ne sbatto completamente di quel che dice la CEI.
Si tenessero pure i loro rituali di piagnistei angoscianti. Non ci tengo.
Quando un giorno lascerò il corpo sarà una festa perchè mi ricongiungerò all’Universo!
bisognerebbe chiedersi che business c’è dietro ai cimiteri……
@ Jsm
Lo stesso che c’è dietro allo sfruttamento clericale di arrogarsi il condizionamento delle vita dalla nascita alla morte.
Figuriamoci se molleranno il monopolio dei funerali per questioni di “principio”…
Ma se uno é sbattezzato ha comunque diritto a entrare in un cimitero cristiano? non si smette mai di imparare, sto praticamente imparando la cultura cristicola proprio grazie allo sbattezzo!
Tutti dovrebbero essere cremati, che senso ha accumulare cadaveri?
Nellaria
Non voglio tonache
quando vi dirò
addio.
Nellaria vorrò essere.
Cenere sparsa
e libera di accarezzare
altre terre
Né sermoni,
né tristi preghiere,
a me lontane e ipocrite,
ma un sorriso sincero
da chi ha conosciuto
le mie vesti
Rosalba Sgroia
Forse si tratta di una considerazione inutile, ma trattandosi di un blog UAAR mi sento di doverla fare. Ed è questa.
Da ateo-materialisto ritengo che dopo la cessazione di ogni attività fisica e psichica dell’individuo (e l’esperienza della vita ognuno la fa prima di tutto come individuo) cessa ogni possibile esperienza: come individui dal nulla d’esperienza si viene e nel nulla d’esperienza si ritorna. Ciò che resta del mio corpo, le particelle elementari che lo costituiscono ‘ritornano alla natura’? Francamente la cosa mi lascia del tutto indifferente (tanto non ne farò alcuna esperienza), ma – ecco ciò che volevo soprattutto dire – il saperlo e il porre in primo piano questo ‘destino’ del proprio corpo, può svolgere il ruolo di consolazione per questa sorta di ‘sopravvivenza’. Insomma si presta pur sempre a trasformarsi in un tentativo di esorcizzare la morte, che è ciò che costituisce la ragione prima di ogni religione. Immanentista o trascendentalista che sia.
Premettevo che si tratta forse di una considerazione inutile dal momento che è più che legittimo questo desiderio di ‘sopravvivenza’, ed è tanto più legittimo in quanto si basa su di un incontestabile dato scientifico, e se comunque è consolatorio, se aiuta a vivere, è da sciocchi contestarlo… ma potrebbe anche funzionare da ‘placebo’ alieante.
in Olanda hanno creato speciali casse da morto in cartone resistente anzichè in legno appositamente per la cremazione, per ridurre lo spreco di legno. Naturalmente in italia questo tipo di bare di cartone non è utilizzabile per legge e si continuano ad usare quelle in legno.
Che ci sia anche qui lo zampino vaticano?
se conservi l’urna in casa sei ateo? mi sfugge il nesso…
La bella poesia di Rosalba Sgroia mi suona come irresistibile invito a proporne una mia, già inviata in altra circostanza. Questa ‘della dispersione delle ceneri’ mi sembra però occasione più adatta… anche se è una composizione non propriamente ottimistica.
BIG-BANG
Nell’universo in espansione
dove tutto
si allontana da tutto,
anche noi
ci allontaniamo da noi stessi,
e morire è dilatarsi,
espandersi, rompere
la scorza dei nostri limiti.
è partire
per tutte le dimensioni.
Ma partire
senza saperlo, ignari
di essere mai stati
consapevoli, proprio
perchè ristretti,
concentrati, pronti
all’esplosione: e quando
l’esplosione avverrà
questa sarà
la morte, la grande
liberazione
dalla nostra coscienza.
Condensati-coscienti-infelici
e rarefatti-incoscienti-felici?
Se così fosse
cosa aspettiamo
a innescare la miccia
della grande deflagrazione,
quella stessa
da cui siamo nati,
quella stessa alla quale
non possiamo che tendere?
Ma non spetta a noi,
non spetta a noi!
Ma forse lo stiamo facendo:
lo stiamo fcendo incapaci
di coesistere
con la nostra coscienza,
con i limiti
della nostra esistenza
inesplosa.
Se verrà espressa la volontà di non conservare l’urna al cimitero o di dispedere le ceneri, la Chiesa potrà negare i funerali religiosi.
Ah be’, allora… avrei avuto un sussulto se avessero detto una cosa tipo se sei un mafioso pluriomicida la Chiesa potrà negare i funerali religiosi ma chiaramente non è successo.
D’altra parte, a ben vedere, dei funerali religiosi frega na’ fava…
Post: “Se verrà espressa la volontà di non conservare l’urna al cimitero o di dispedere le ceneri, la Chiesa potrà negare i funerali religiosi.”
Brrrrr….. che paura! Una volta morto, non saprei proprio come vivere senza funerali religiosi! Ha, ha, ha! Che sottili umoristi.
Odino, dopo 40″ di ricerca, ti mando qui: http://www.cremazione.it/progressionetariffe.doc
Bruno: “[…] dal nulla d’esperienza si viene e nel nulla d’esperienza si ritorna […]”
Concordo. Vien da chiedersi quale strana forma di sadismo possa indurre degli esseri raziocinanti a condannare chicchessia all’inutile (e quasi sempre tormentoso) percorso intermedio. Se il fine è tornare al principio, e il principio è la non-esistenza, tanto vale lasciare che gli inesistenti restino tali.
E’ il caso di dire che questa volta la chiesa ha ragione “da vendere”: se si bruciano i cadaveri, come potranno poi vendere le reliquie dei futuri santi?
o cacchio meno male che mia mamma non è già morta! lei, che crede di essere cattolica, no lo sapeva mica che era religiosamente vietato incenerirsi!!!!
Mm… non mi sembra che si debba darsi a pratiche orribili, inumane e scandalose come l’ateismo o l’agnosticismo per rendersi conto che, una volta morti, siamo solo un mucchietto di cellule destinate alla decomposizione che sarebbe meglio “riciclare” in modo intelligente, per esempio usandole come fertilizzante. Preferisco essere buttata in un orticello per aiutare le rape a essere più saporite, che essere chiusa in una bara e in una tomba che, se ci si pensa, significano: alberi abbattuti, marmo o granito estratto da cave, terra sacrificata a scopo non certo costruttivo, e chissà quanto altro spreco di risorse…
per la serie, che je frega, che me frega :)))
@ Martina bianchi
Non parlerei, fossi in te, di cellule destinate ala decomposizione, o gente tipo Cristiana potrebbe appellarsi alla sua liberta di ritenere i morti vivi, e le cellule mort ein realtà solo sopite o altre cose simile. L’ultima volta che si è parlato di ammasso di cellule mi ha dato del’immorale 🙂
Per quanto riguarda il riciclo sarebbe una buona idea se i cadaveri non puzzassero trementamente e la cenere non aiuta alla fertilizzazione 🙂
Da ateo-materialisto ritengo che dopo la cessazione di ogni attività fisica e psichica dell’individuo […] cessa ogni possibile esperienza: come individui dal nulla d’esperienza si viene e nel nulla d’esperienza si ritorna. Ciò che resta del mio corpo, le particelle elementari che lo costituiscono ‘ritornano alla natura’? Francamente la cosa mi lascia del tutto indifferente
@Bruno Guarlerzi
Appoggio la tua visione, spesso si sentono dire cose tipo “nulla si crea ne si distrugge, dunque anche noi continuiamo a vivere in qualche forma dopo la morte”, ma ciò è semplicemente un interpretazione errata delle leggi di conservazione. Infatti certe grandezze, come la materia-energia, si conservano altre, come il volume e il colore, non si conservano. La nostra vita fa parte di quelle che non si conservano.
Meno la chiesa entra nelle pratiche religiose in generale e meno soldi entrano nelle sue tasche in particolare.
La curia di Gorizia, in un documento dell’altro giorno, ha scritto che è preoccupata dell’aumento dei funerali senza la prevista (e per loro doverosa) cerimonia in chiesa.
Sono sempre più le esequie che avvengono direttamente al cimitero con una veloce benedizione,ma anche no, e via.
Sono preoccupati perchè tutto ciò che viene gestito da loro, dal battesimo in poi, ha un prezziario da schifo e quindi, non ricorrere al loro “aiuto” depaupera le loro misere finanze!
Questo è quanto, il resto solo balle!
quindi fatemi capire…noi dell’uaar che siamo sbattezzati possiamo liberamente pensare a lasciar le più strampalate disposizioni sul destino delle nostre ceneri? mi sembra troppo bello per essere vero da qualche parte dovrà pur esserci la fregatura!! se fosse così credo che questo farebbe lievitare di molto il numero di gente che ricorre allo sbattezzo visto che diventerebbe automatico il funerale non religioso in caso di apostasia….ditemi che non sto sognando!
@ Martina
“non mi sembra che si debba darsi a pratiche orribili, inumane e scandalose come l’ateismo o l’agnosticismo per rendersi conto che, una volta morti, siamo solo un mucchietto di cellule”
Se sei veramente convinta cbhe l’ateismo o l’agnosticismo siano inumani e scandalosi, leggi il seguito. Se ho capito male lascia stare.
Quando una religione parla di resurrezione dopo la morte, di vita eterna dopo la finta esistenza che crediamo di condurre su questa terra, io – convinto che dopo morto sarò solo un mucchietto di cellule senza vita e che la mia capacità di provare senzazioni e di elaborare ragionamenti muoia con me, sento il bisogno di separare le due convinzioni.
mario
Alla faccia della CEI, io ho lasciato scritto (testamento olografo) e ho detto a tutte le persone che mi vogliono bene:
1) nessun accanimento terapeutico in caso di stato vegetativo permanente;
2) donazione degli organi;
3) cerimonia funebre civile (inevitabile, essendo sbattezzato e dunque scomunicato);
4) cremazione;
5) dispersione delle ceneri.
Queste sono le mie volontà e dovranno essere rispettate.
@ #Aldo#
L”inutile percorso intermedio’, come lo chiami tu con efficace espressione, è ‘provocato’ da altri (più che sadici direi sospinti in qualche modo dalla specie per affermare se stessa) e, in quanto provocata da altri, non ci si può opporre. Poi però, una volta ‘fatti esistere’, la consapevolezza del nulla da cui si viene e verso cui si va, può servire quanto meno per cercare di rendere meno tormentoso questo percorso dal momento che qui siamo e qui la vita fa di tutto perchè restiamo (lasciarla è doloroso più ancora che viverla)… mentre chi si illude che ci sia altro non farà che alienarsi, proiettare la propria esistenza oltre sé, di fatto rifiutandola proprio nel momento in cui la istituisce come ‘sacra’. E’ quando la vita viena sacralizzata che la si sacrifica, perchè il sacro esige il sacrificio.
Per il resto convengo che se gli ‘inesistenti restassero tali’ almeno non contribuirebbero a rendere più tormentosa la vita di chi invece vi è stato costretto, a non intasargliela provocando la lotta per l’esistenza, l’homo homini lupus. Sempre perchè l’evoluzione consenta alla specie di selezionare i più adatti.
Molto concretamente, l’aumento esponenziale della popolazione planetaria avrà come inevitabile conseguenza la globalizzazione di una lotta per la sopravvivenza che coinvolgerà l’umanità intera, mentre fino ad ora la ‘selezione’ ha operato solo per singoli gruppi.
E gli ‘inesistenti che restano tali’ farebbero il dono migliore agli esistenti.
@ rosalba
mi piace tantissimo la tua poesia…posso inserirla nel mio testamento come ultime parole di commiato? 🙂
argomentino allegro questo eh!!
Ho scoperto cosa ci perdiamo a voler essere cremati fuori dalle regole della cei!!!!!!!!!!!!
Ero andato sul sito de “la santa crociata” (vedi ultimissima precedente) per vedere chi sono.
Mi era sembrato strano che avessero “decine di migliaia di abbonamenti”
Probabilmente è vero, li hanno e dicono come.
Ma torniamo alla cremazione.
Quando uno muore si può iscrivere, gratuitamente, ad un loro elenco di iscritti e si godono un sacco di vantaggi; questo però solo se si è cattolici (non c’è scritto esplicitamente, ma lo ritengo ovvio.
Pertanto, pur di godere di questi vantaggi, cambio totalmente opinione (sì, per bieca convenienza pratica)
http://www.sangiuseppealtrionfale.it/pia_unione_del_transito.htm
Che dio riesca a ricomporre il puzzle e rifare una persona da un mucchietto di cenere è ancora tutto da provare…
…che un gruppo di ricercatori sia riuscito a creare ovociti e gameti dalle cellule staminali è un dato di fatto…
…chi è l’onnipotente?
Bruno: “E gli ‘inesistenti che restano tali’ farebbero il dono migliore agli esistenti.”
Ancora una volta, trovo molto dense le tue parole. Dal canto mio resto persuaso che il dono migliore ai non-esistenti rimane, da parte di noi che ormai siamo stati tirati in ballo da qualcuno meno accorto, quello di non trascinarli nell’esistenza. Saremmo noi, a quel punto, ad aver fatto il dono migliore a coloro i cui genitori non sono stati altrettanto accorti.
P.S. “La specie” è un costrutto tassonomico privo di individualità, dunque non decide nulla. L’individuo (tu, io, chiunque altro ti venga in mente) è invece molto concretamente operativo, e spetta all’individuo prendere le decisioni ed assumersene la responsabilità. Come individuo ho deciso che, per quel che è nelle mie possibilità di generazione, i non-esistenti restino tali.
Ottima idea quella di piantare un albero per ogni defunto, invece di distruggerne uno per
trasformarlo in bara.
Ritenevo lo sbattezzo un proclama inutile, ma se servirà a farmi morire in pace senza
imposizioni……
Di quello che approva la CEI me frega un c…………..
Questa volta la volgarità ci vuole.
Da molti anni sono iscritto ad una SOCREM (Società di cremazione) per motivi di dovere civico: spazio ai vivi, maggiore igiene, ecc. e spero che l’aumento delle cremazioni sia dovuto anche a quelle considerazioni.
Dal 2006, però, ho deciso di donare la mia salma alla facoltà di medicina dell’università di Padova ed ho allora sottoscritto l’atto di donazione per motivi di studio e di ricerca e didattica. Non posso non ricordare che stessa decisione prese a suo tempo il professor Martino Rizzotti che fu uno dei fondatori dell’UAAR (cfr “Il pensiero rimane” a cura di Mitti Binda).
Mi piacerebbe che l’UAAR divulgasse la possibilità della donazione della salma e la sua innegabile necessità: utile anche agli ipocriti cosiddetti credenti.
@ Manlio Padovan
Non sapevo di questa possibilità di donare la salma.
In particolare a chi posso rivolgermi (a Padova) per finalizzare la cosa?
Grazie
Mario
@Manlio Padovan
Mi spieghi la procedura per donare la salma alla scienza? Mi interesserebbe molto.
Il cattolicesimo è una superstizione necrofila che professa la ricomposizione dei corpi dissoltisi in cenere e in molecole.
Il culto dei cadaveri, delle reliquie e la particolare predilezione per strumenti di morte come il crocifisso ci spiegano che il fine ultimo del cattolicesimo è sfuggire al terrore della morte terrena.
Mio padre è stato cremato, senza iscrizioni o costi aggiuntivi.
Mio nonno sarà disperso perchè così voleva, che sia lecito o meno non ce ne frega niente.
La terra ai vivi.
Mio padre è stato cremato senza oneri a nostro carico a Milano (parlo del 1999).
Una semplice dichiarazione sulle sue volontà e l’attesa di una settimana.
Ricordo l’impiegato che mi spiegò che l’attesa era dovuta per il numero sempre più elevato di richieste di cremazione.
Per l’urna, andai a ritirarla personalmente con la mia automobile e la posai accanto a me.
Tutto molto riservato.
Dunque, fino ad ora la chiesa ne era contraria. Poi, visto l’incremento si è adeguata ma a metà. Fra cinquant’anni dirà che è possibile spargerle ovunque, anche dalla madonnina del duomo di milano. Basta una piccola offerta e sarà possibile.
@ rik
Sono d’accordo con te.
Tutte le menate sulla vita eterna, la contemplazione di dio nell’aldila, l’anima immortale etc. nascondono di base la non accettazione della fine di questa vita, che per loro – come per noi atei – è l’unica che possiamo sperimentare.
mario
le linee della CEI valgono solo per i cattolici,spero…..
la legge italiana che dice?
@ quei buontemponi
che vedono nelle religioni la risposta alla paura della morte.
sarebbe da spiegare come mai, per due millenni, gli ebrei (che conoscevano benissimo la religione egiziana) non hanno creduto alla vita dopo la vita.
mariaeus scrive:
30 Ottobre 2009 alle 19:35
Mio padre è stato cremato……
Hai perfettamente ragione ,fra trent’anni chissà cosa combineranno pur di restare
in pista.Sono 1700 anni che prendo per i fondelli le persone che non si sanno difendere
(da un punto di vista intellettuale).
Quando non possono più sostenere le castronerie che dicono, le cambiano, però
solo al 50% per vedere di nascosto l’effetto che fà.
Poi si vedrà,però sempre con l’offerta.
io ho dato disposizione che le mia ceneri vengano disperse a sud del paradiso.
e per essere sicuro di non finire nel posto sbagliato con hell awayts, come colonna sonora.
Anche il mausoleo di Arcore risulterebbe fuori legge ecclesiastica non essendo un cimitero. Non solo, ma è ornato con simboli pagani, esoterici e massonici. Voglio vedere se la chiesa cattolica si rifiuterà di fare le esequie religiose a Berlusconi. Se non si rifiuterà allora vuole proprio dire che sono dei grandi falsoni, ipocriti e tornacontisti.
Non capisco questa preoccupazione della chiesa:che differenza c’è se un corpo viene incenerito e sparso da qualche parte,oppure viene sotterrrato e mangiato dai vermi…forse pensano che dio il giorno della resurrezione possa radunare i vermi che si sono nutriti del corpo?
La chiesa contraria alla dispersione delle ceneri? Motivo in più per farsi cremare e buttare a mare!!
Ma la chiesa che ne ha fatto delle ceneri di tutte le persone che nei secoli ha messo al rogo?
D’accordo che nella migliore delle ipotesi erano delle streghe ma…un minimo di pietà cristiana, perbacco!
Ricordo male o contestualmente alla condanna al rogo c’era una formula che grosso modo diceva “le ceneri vengano sparse al vento” ed altri anatemi simili? Allora l’hanno inventato loro e si apprestano a reclamarne l’esclusiva (chi vorrà usufruirne, tanto per cambiare, dovrà pagare)!
Nulla di nuovo sotto il sole.
Non vogliono che le persone siano libere, neanche da morte.
@ don alberto
Temo che non abbia ancora capito molto delle religioni.
Ne conosci qualcuna – trascendentalista o immanentista che sia – che non parli di salvezza? E salvezza da cosa se non da una condizione umana la cui precarietà induce ad esorcizzarla in qualche modo? Che poi ciò lo si ritenga possibile credendo in un aldilà nel quale questa precarietà non avrà più ragione d’essere, oppure nel seguire un qualche insegnamento di un qualche ‘maestro’ che prescriva norme di vita in grado di coglierne significati nascosti che la trascendono… sempre di esorcismi si tratta. Sempre di alienazione si tratta. Comprese le ideologie quando sono vissute in questa prospettiva. Fosse pure un’ideologia ‘atea’.
Un buontempone
“perchè si ravviserebbero di fondo “concezioni panteistiche o naturalistiche” ”
Ma non sono loro che si vantano tanto di difendere la legge naturale ?
“gli ebrei (che conoscevano benissimo la religione egiziana) non hanno creduto alla vita dopo la vita.”
“La principale conseguenza di questa consapevolezza monoteistica è, in primo luogo, l’idea della signoria di Dio sul mondo e sulla storia, anche se ciò non significa che la realtà terrena non goda di una sua autonomia espressa dal libero arbitrio; anzi, il principio stesso di vita terrena intesa come prova da superare per accedere alla vita eterna è basato sul libero arbitrio: l’uomo ha davanti a sé la scelta tra il bene e il male e la sua missione consiste nello scegliere liberamente il bene, cioè la Torah ed i suoi precetti.” da wiki .
http://it.wikipedia.org/wiki/Religione_ebraica
A chi interessa:
online gli audiovideo di
“Lasciamo più terra ai vivi!”
Conferenza di Ambrogio Vaghi, Presidente SO.CREM Varese
http://setiitalia.altervista.org/socremvarese.html
N.B.: nella leghistissima e papistissima Varese il 44% dei defunti,
per loro volontà, viene cremato.
Bruno, astronomo e filosofo naturale, socio vitalizio SO.CREM,
sbattezzato, scomunicato, che ha scritto nel testamento
la richiesta di dispersione delle proprie ceneri.
Io dico perché la chiesa ( il Vaticano ) che dovrebbe stare in mezzo alla gente, si è fatto uno
Stato indipendente con ricchezze che a mio parere potrebbe sfamare mezzo mondo, e noi a causa del concordato, siamo obbligati a versare l’8×1000.
Riguarda le pompe funebre, ho avuto esperienza per la sepoltura di mia Madre, e posso garantirvi che dietro tutto c’è un frega soldi a più non posso, tanto sono immanicati questa gente con ospedali, Cimiteri, ecc.
A cosa serve sprecare spazio per 40 anni in un oculo, per poi essere bruciato, perché dopo 40 anni essendo morti anche gli eredi, si fa quella fine.
A questo punto farsi cremare subito dopo la morte, e le ceneri sparse nel terreno o acque, si
guadagna spazio da subito, non dai fastidi agli eredi, perché la persona la devi rispettare quando è viva, e ricordarsela se ti ha fatto del bene.
Già per me ho deciso: che se dovesse capitarmi di avere una grave malattia, o incidente
stradale, che rimarrei un vegetale, alimentato forzatamente, solo per far fare esperimenti
alla sanità, di staccare la spina, tanto non servo più a niente, e non sacrifico i parenti.
Oltre al testamento Biologico, sono iscritto per la Cremazione e per la dispersione delle ceneri alla Soc. Socrem, di Torino, inoltre ho scritto che non voglio avere funzioni religiose, e
se devo dare conto di quello che ho fatto da vivo, si vedrà.
Meno male che si nasce e si muore, e già così ci sono guerre accaparratori ecc. figuriamoci se non si morisse, perciò nascere per vedere e sentire tutte queste schifezze quotidiane, se
c’è da reincarnarsi preferisco che rimango polvere.
@Bruno Gualerzi
Non per polemica, ma per completezza; almeno un paio di religioni che non parlano di salvezza le conosco. Sono il Buddismo “Zen” del sudest asiatico (Viet-Nam) e lo Shintoismo giapponese. Secondo la prima, l’unica cosa che possa offrire è “l’illuminazione”, e con essa, la consapevolezza. Sebbene il buddismo indiano e tibetano si basino sull’idea di reincarnazione, e di “illuminazione” come “liberazione” da essa (e quindi, rientrerebbero nel paradigma salvifico), pare che la versione cinese, poi fiorita nel sud-est asiatico, sia più immanente. Dico “pare”, perché ho studiato più che altro gli aspetti filosofici di questa dottrina. Comunque, è il Buddismo Cinese della scuola Chan, poi divenuta Zen in Giappone, che ha sancito il precetto: “Se incontri il Buddha sulla tua via, uccidilo”.
Per quanto riguarda lo Shintoismo, non ha nessun concetto di “salvezza”. Si tratta di una religione molto vicina allo sciamanesimo, animistica e “concreta”. La potremmo definire agnostica. Vi sono solo riferimenti più o meno vaghi e contraddittori sulla persistenza dello spirito del defunto al di là della fine del corpo, in diverse forme e con diversa intensità a seconda di molti fattori (e molte credenze locali e personali), ma tutte queste manifestazioni sono legate 1) alla presenza del ricordo del defunto nella mente dei vivi, 2) al destino inesorabile che questo ricordo venga perduto, e con esso, lo spirito stesso rientri a far parte dello “sfondo indistinto”.
Uno dei motivi dell’adozione del buddismo (centroasiatico) come Religione di Stato nel Giappone pre-feudale fu proprio nella mancanza di una “via salvifica” nello Shitoismo. E’ anche uno dei motivi per cui il buddismo Zen, sebbene lo conosciamo con un nome giapponese, sia sempre stato minoritario rispetto alle altre scuole buddiste che hanno attecchito in Giappone, e spesso anche osteggiato. Comunque, l’atteggiamento sulla reincarnazione dello Zen Giapponese sembra più vicino a quello delle scuole originarie rispetto a quello delle scuole Vietnamite e del sud-est asiatico.
Beh, tutto questo per dire; sì esistono anche “religioni” che non parlano di “salvezza”.
(CMQ, persino lo Zen vietnamita, il più “materialista” di tutti, rimane una religione con norme monastiche, maestri, e una “cosa migliore da fare” per “vivere meglio”; rientra quindi nel tuo schema quando parli del danno dell’alienazione, fosse pure atea; ironia della sorte, è una religione che vorrebbe azzerare la distanza fra l’essere e il reale, e quindi, combattere l’alienazione).
Dice la bozza del documento (non ancora approvato):
«Qualora il defunto abbia espresso prima della morte la chiara volontà di far disperdere le proprie ceneri o conservare l’urna in un luogo diverso dal cimitero, si dovrà appurare se essa sottintenda il disprezzo della fede cristiana. In questo caso, non si potranno concedere le esequie ecclesiastiche».
Cioè: se uno disprezza la fede cristiana, niente funerale cattolico.
Non mi sembra una norma poi così sconvolgente.
Quoto Giancarlo Niccolai.
Si si tutto giusto quello che dite. Ma se la Chiesa trama con le Amministrazioni locali per rendere difficilissima o impossibile la cremazione (per esempio non facendo la manutenzione ai crematori in modo che poi i NAS li chiudano), ha raggiunto lo stesso inconfessabile risultato che si prefigge.
Ad esempio, in Sardegna esiste un unico crematorio per tutta l’Isola, ma è chiuso per “adeguamenti”. Bisogna trasportare la salma a Livorno e costa un occhio.
Ovviamente non si sa quando finiranno questi, ahem, “adeguamenti”. I soldi, di sicuro, non ci sono.
Io mi farò cremare (e anche mia madre la pensa come me) e farò disperdere le ceneri in un posto di mare me-ra-vi-gli-o-so, tipo Caraibi.
Se la Chiesa strilla, la lasceremo strillare. E’ 2000 anni che non fa altro.
Di certo non finirò in quell’orrendo cimitero nuovo, una ciofeca pazzesca di kitsch lapideo più mortuario della Morte stessa.
I cattolici moderni hanno il gusto estetico di una talpa con la cataratta.
A Mario 47.
A Padova puoi rivolgerti al Dipartimento di Anatomia e Fisiologia Umana via A. Gabelli, 65 contattando uno dei seguenti numeri:
prof. R. De Caro direttore del Dipartimento 0498272321; 0498272327; 0498272300; 3487601166
rdecaro@unipd.it
dott. A. Porzionato 3475209883
dott.ssa V. Macchi 3487303555
potrai avere ogni precisa informazione sull’iter da seguire.
Per Asatan.
Se vuoi puoi anche tu seguire la procedura per fare la donazione all’università di Padova. Se non sei di Padova ed abiti in una città che abbia la facoltà di medicina chiedi là se hanno in essere la pratica della donazione (l’università di Ferrara alla quale pure mi ero rivolto in un primo tempo per essere la più vicina alla mia zona di residenza, non ha preso in esame la mia offerta).
A tutti consiglio la lettura del libro “Stecchiti” di Mary Roach ed Einaudi che tratta l’argomento con molta ironia e completezza (per gli USA, ovviamente; ma è utile in ogni caso la sua lettura).
«Qualora il defunto abbia espresso prima della morte la chiara volontà di far disperdere le proprie ceneri o conservare l’urna in un luogo diverso dal cimitero, si dovrà appurare se essa sottintenda il disprezzo della fede cristiana. In questo caso, non si potranno concedere le esequie ecclesiastiche».
E allora?………. Meglio!!!!!!!!!!!!!!!! Nel caso non bastasse lo sbattezzo, doppia garanzia di evitare le esequie ecclesiastiche.
DISPREZZO, DISPREZZO CON TUTTO IL CERVELLO E CON TUTTO IL CUORE,E CON TUTTA LA MIA CULTURA, LA FEDE CRISTIANA.
@Otto Permille scrive:
30 Ottobre 2009 alle 20:47
Scommettiamo?
@ Giancarlo Niccolai
Ti ringrazio sentitamente per le informazioni e le precisazioni che mi proponi, tutte di grande interesse, soprattutto per uno come me tutt’altro che esperto di religioni storiche, in particolare orientali.
In quanto alla ‘salvezza’, mentre leggevo stavo già pensando a come spiegare cosa intendevo veramente… ma poi sono arrivato all’ultimo capoverso tra parentesi e ho constatato come tu abbia colto perfettamente cosa intendevo. Del resto quando parlavo di religioni immanentistiche mi riferivo soprattutto – facendo sicuramente, come si dice, di ogni erba un fascio – a quel tanto che conosco delle religioni orientali, o comunque ad altre (animismo, sciamanesimo e simili) che non contemplano un aldilà in senso proprio, come dimensione altra da quella terrena… le quali però – come riferisci – parlano pur sempre di ‘liberazione’, ‘illuminazione’, ‘reincarnazione’ ecc. proponendo rituali, norme codificate di comportamento, che dal mio punto di vista possano essere senz’altro viste come pratiche esorcizzanti una condizione umana in relazione all’esperienza della sua precarietà e caducità. O ingannevolezza che nasconderebbe la sua vera natura. E siccome la mia replica era indirizzata a don alberto che sbeffeggiava chi ‘vede nelle religioni la risposta alla paura della morte’, parlavo di funzione in ogni caso salvifica di ogni religione. Comunque intesa.
Giudizio di ateo, naturalmente… e, per quanto mi riguarda, anche di ‘anarchico’ che diffida di maestri, guru, sciamani, stregoni e compagnia ‘illuminante’. E anche di quel ‘Buddha’ per tanti versi straordinario, che chiede espressamente di non seguirlo, anzi di ‘uciderlo’ (mi ricorda la nicciana ‘morte di dio’ sulla quale ho costruito gran parte del mio sito)… e che però detta pur sempre delle norme.
Di nuovo grazie.
I miei zii e zie ( la maggioranza ) sono stati cremati . Uno di loro era un tipico baciapile . Eppure si è fatto cremare e disperdere le sue ceneri in un posto che fa parte del cimitero che si chiama ” Giardino del ricordo ” ( Il paese conta circa 4000 abitanti ! ) La chiesa cattolica francese nella sua grande maggioranza è molto più aperta che in Italia .
I preti-padroni decideranno prossimamente ad Assisi i limiti di comportamento per i cattolici che decidono di farsi cremare anzichè seppellire. Divieto di spargimento delle ceneri nell’aria, nella terra o nelle acque e divieto di conservazione domestica dell’urna. Grande apprezzamento di chi costruisce tombe, loculi e fornetti per la conservazione delle teche, nonchè di tutto l’indotto che vive grazie ai morti, compresa la criminalità organizzata che nelle regioni ormai fuori dalla giurisdizione dello Stato specula allegramente anche nella gestione dei trapassati. E state tranquilli che, anche se le nuove disposizioni della CEI dovrebbero impegnare solo i credenti nella versione cattolica della MenzognaGlobale, ci sarà certamente qualche zelante zuavo pontificio in Parlamento e nelle Regioni che vorrà estendere il divieto di disperdere o conservare le ceneri come ciascuno preferisce anche a tutti quelli che alle imposizioni dei preti-padroni non vogliono sottostare. Giulio C.Vallocchia http://www.nogod.it
fresca teo: “DISPREZZO, DISPREZZO CON TUTTO IL CERVELLO E CON TUTTO IL CUORE,E CON TUTTA LA MIA CULTURA, LA FEDE CRISTIANA.”
Ti comprendo, ma per il tuo stesso bene ti rimando qui: http://xenu.com-it.net/txt/mancino.htm
Attento alle Spade di Damocle legislative, quelle che pendono (inapplicate) in attesa di un pretesto.
IO NON HO DETTO ODIO ; IL DISPREZZARE NON IMPLICA ODIARE.
rosaria scrive:
31 Ottobre 2009 alle 7:46
«Qualora il defunto abbia espresso prima della morte la chiara volontà di far disperdere le proprie ceneri o conservare l’urna in un luogo diverso dal cimitero, si dovrà appurare se essa sottintenda il disprezzo della fede cristiana. In questo caso, non si potranno concedere le esequie ecclesiastiche».
E allora?………. Meglio!!!!!!!!!!!!!!!! Nel caso non bastasse lo sbattezzo, doppia garanzia di evitare le esequie ecclesiastiche.
APPUNTO IN RIFERIMENTO A CIO’ IO NON INCITO A NESUNA DISCRIMINAZIONE E DA UOMO LIBERO ESPRIMO ILO MIO PENSIERO DISPREZZARE UN PARENTE UN AMICO UN MODO DI VIVERE NON ALL’ODIO RAZZIALE O RERLIGIOSO COMUNQUE MI APPELLO AI RESPONSABILI DEL SITO AI MODERATORI SE CIO’ CHE HO SCRITTO COMPORTA PENE , LORO POSSONO ELIMINARE IL MIO COMMENTO.
Si sono scordati di quando le ceneri le spargevano loro, sui roghi, vero simpaticoni?
@ don alberto
“@ quei buontemponi
che vedono nelle religioni la risposta alla paura della morte”
Perchè ci definisci buontemponi?
Non sentire la necessità di esorcizzare la morte può essere indizio di serenità, equilibrio, rassegnazione, magari incoscienza, non necessariamente di faciloneria o spensieratezza.
Nel mio commento di ieri alle 11.34 mi riferivo al cattolicesimo. Conosco pochi ebrei (forse anche perchè in epoca relativamente recente persone di sicure radici cristiane hanno contribuito attivamente a diradarne la popolazione). Il fatto che essi non credano alla vita dopo la morte non ha molto a vedere con il fatto che i ferventi credenti che conosco (prevalentemente cattolici) siano meno rassegnati alla fine di questa fallace e caduca vita terrena chi non è sorretta dalla fede in una vita eterna.
Le persone scomparse a me care non mi guardano dall’alto dei cieli nei rari momenti di distrazione dall’ineffabile contemplazione di dio. Sono io che le ricordo con piacere per come erano in vita e con rimpianto per non poter godere più della loro presenza.
La convinzione di molti dell’esistenza in un’altra vita dei propri cari e della possibilità di relazionarci con loro è un buon terreno di pastura per personaggi tipo mago otelma, wanna marchi etc. La ccar a parole prende le distanze da loro, ma di fatto contribuisce alla grande a tenere in vita il sistema (tiene meno le distanze da alcuni loro colleghi che gestisce in proprio – e.g. padre pio di montequattrino – ma pochi sputano nel piatto in cui mangiano).
mario
@ Luigi Tosti
Secondo me sbagli: sai le boccettine di cenere, come quelle che ti vendono sotto il vesuvio, dei santi della chiesa vendute a 10 euro l’una? Mica vorrai insegnare ai preti come si fà a fare i soldi ingannando gli ingenui?
@ don alberto
L’uomo di per sé ha solo paura della sofferenza, soprattutto quella senza senso. Io ho paura di soffrire e di “come” morirò, non del fatto di morire.
Sono le religioni che suscitano nella gente la paura della morte, non viceversa.
Anzi fanno ancora peggio. Incutono il terrore della morte, del giudizio universale, la dannazione eterna.
Proprio per questo voi “esperti in cose divine” dovreste vergognarvi, semplicemente per il fatto di aggiungere alle inevitabili sofferenze della vita un’altra grande ed inutile sofferenza: il terrore della morte e dell’aldilà. Voi aumentate la sofferenza della gente, e questo non ve lo perdonaremo mai.
@Aldo
bella la tua riflessione sullo “inutile percorso intermedio”. Purtroppo prima di mettere al mondo un figlio pochissimi si pongono la elementare domanda: “Sarà poi contento di essere stato messo al mondo”?
Trascrivo la tua sintetica riflessione con le parole di Schopenhauer: “La vita viene spacciata per un dono, mentre è palese che chiunque avesse potuto in anticipo vedere ed esaminare un simile dono, l’avrebbe rifiutato con tanti ringraziamenti. A questa constatazione replicano che la vita dovrebbe essere, dall’inizio alla fine, una lezione. Ma proprio per questo vorrei che mi avessero lasciato nella pace nel mio modesto nulla, dove non avrei avuto bisogno né di lezioni né di qualsiasi altra cosa. Sostengono addirittura che un giorno l’uomo dovrà rendere conto di ogni ora della propria vita. Ma per quale motivo sono stato strappato da quella pace e cacciato in una situazione così difficile, oscura e penosa”?
E’ bello pensare di ritornare un giorno finalmente “nella pace del mio modesto nulla”.
@ tomaraya: io invece penso proprio che userò come sottofondo Planet Hell dei Nightwish 😉
@ Mario 47
Non vorrei sbagliarmi (e in ogni caso mi sarei già sbagliato), ma credo che don alberto intendesse bollare come ‘buontemponi’ coloro che – come me – vedono nell’origine delle religioni fondamentalmente un espediente per esorcizzare la morte avendone paura… mentre per lui evidentemente le religioni significano ben altro. Ritengo, in altre parole, che anche lui, in quanto credente, non intenda esorcizzare la morte… mentre io sostengo il contrario con argomenti esposti più sopra.
Per il resto concordo con te.
@ rolling stone
Sono anch’io un grande ammiratore soprattutto di ‘questo’ Schopenhauer. Personalmente poi ricavo dalle parole da te riportate una condanna di quella ‘sacralità della vita’ che, paradossalmente, porta così ad innalzarla sopra se stessa magari rendendola in questo modo degna di essere ‘sacrificata’ per un disegno superiore. Se invece la si vivesse per ciò che veramente è…
si ravviserebbero di fondo “concezioni panteistiche o naturalistiche” e in alcuni casi anche ATEE…
Dico io, se sono ateo devo sottostare alle linee guida della CEI? me ne sbatto!
Tipica arroganza clericale. Poi se dio è veramente onnipotente cosa gli ci vuole a rimettere insieme i granelli di cenere il giorno della resurrezione?
“Perchè ci definisci buontemponi?”
caro mario,
non ho affatto definito buontempone che vive serenamente la morte,
ma chi vede nella paura della morte la molla che ha spinto a inventare la religione (“credo che don alberto intendesse bollare come ‘buontemponi’ coloro che vedono nell’origine delle religioni fondamentalmente un espediente per esorcizzare la morte”, bg).
se ciò fosse vero (“Sono le religioni che suscitano nella gente la paura della morte”, rs ), come spiegare l’ebraismo, che da abramo a (quasi) gesù non credeva in una “salvezza eterna”?
@ Bruno
c’é forse un “altro” Schopenhauer che non ti piace?
… a meno che per “salvezza” non si intenda,
prima ancora che una vita dopo la morte,
potere dare un senso logico al mondo (en arche en o logos),
e non essere soli nella vita (im manu el)
…
“DISPREZZO, DISPREZZO CON TUTTO IL CERVELLO E CON TUTTO IL CUORE,E CON TUTTA LA MIA CULTURA, LA FEDE CRISTIANA.”
oh beh, allora è un disprezzo da poco …
@ rolling stone
No, no, assolutamente. Tanto è vero che l’ho indicato come il vero punto di riferimento della parte ‘filosofica’ (‘il mondo è la mia rappresentazione’) del mio sito. Ma, appunto, trovo particolarmente congeniale l”ateismo’ di Schopenhauer, il suo ‘esistenzialismo’, perfettamente coerente per altro con l’intero suo impianto filosofico.
Certo non è facilmente adottabile da certi mitizzatori della scienza (almeno così mi sembrano) che si incontrano spesso in questo blog…
Ho letto tutti gli interventi. Non c’è un solo intervento che NON sia condizianato dalla religione cattolica. Vi definite atei ma non siete areligiosi !! Cosa ve ne frega di quel che succede al corpo dopo la morte, qualcuno parla di spirito, di anima. Non ho mai visto tanta insulsaggine. Religione è l’insieme delle regole e delle leggi morali che consente di ranggiungere un dio, voi state semplicemente creando dei riti e delle regole morali che consentono di abolire l’idea di dio. Non è Dio il problema ma le religioni. Tutti i messia, tutti gli avatar, tutti i figli di dio capitati su questa terra sono stati uccisi dalla religione, ci sarà un motivo ???? Quindi chi è contro ai simboli e ai riti di una religione è per forza esponente di un’altra religione e cioè vuol sostituire un potere ad un potere, un condizionamento ad un condizionamento. Io vi accuso di essere peggio di ciò che combattete, NON SIETE VERI ATEI, SOLO DIO E’ VERAMENTE ATEO.
@ alice
Ma certo che puoi usare la mia poesia! 🙂
Scusate..ma a me che non sono cattolica la cosa non mi tocca!!!!!!!!!!!!!!