Padova, prete vuole benedire defunta atea

Bruna Villella Radelli, 75 anni, sorella di Giorgio Villella, segretario UAAR dal 1999 al 2007, è morta l’altro ieri in un hospice di Padova dopo una lunga malattia. I familiari, anziché essere lasciati in pace con il loro lutto, hanno invece dovuto ribattere all’arroganza del cappellanno, che intendeva a tutti i costi benedire la salma, benché la defunta fosse notoriamente atea. La figlia si è opposta ed è stata insultata: “il sacerdote ha detto che quella era casa sua, che lì faceva quello che voleva e che sarebbe ripassato una volta che i parenti fossero andati via”. I familiari hanno chiesto il trasferimento del corpo all’obitorio dell’Ospedale civile di Padova.

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158 commenti

Chiericoperduto

Le mie condoglianze alla famiglia Villella e il mio più sentito disprezzo al cappellano che agisce con suprema arroganza approfittando anche del momento di particolare debolezza emotiva dei congiunti del defunto.

Carcarlo pravettoni

Esempio lampante di laicitá italiana. “Questa é casa mia e faccio quello che voglio”. La forma mentis é questa, e nessun manuale di diritto potrá mai cambiarla. La stessa cosa pensa chi dice che il crocefisso é un simbolo di laicitá. Forse sarebbe ora, di tanto in tanto, non regolarmente, di lasciare il diritto a chi lo studia e passare alle maniere forti. Lo penso io, non la pensano come me tutti quelli che scrivono e leggono in questo sito (precisazione per Avvenire).

Raizingher

Una cosa semplicemente ridicola. Solidarietà e consoglianze a Giorgio Villella e a tutta la famiglia

strozzapreti

Prendere dei testimoni e denunciare la cosa rendendola pubblica il più possibile, chiedendo il piantonamento della salma per tentata violazione delle volontà della defunta, mediante pratiche stregoniche di una religione a cui non appartiene e richiesta dei danni morali, che fanno tanto male al venale clero.
Il comportamento del prete è l’ ennesima riprova dell’ arroganza assolutistica della chiesa/Vaticano che disgraziatamente al concordato, si sente padrona di tutto e tutti.. in Italia, ma fortunatamente la laica Europa ci da una mano ad arginare la sua dilagante arroganza.

P.S.
Mi scuso per i vari errori grammaticali che ogni tanto commetto, causati, o dalla foga, o dall’ eccitazione o purtroppo, troppo spesso, dalla rabbia.

Paolo

A volte la religione non ha umanità. Imporre la benedizione è un atto di forza, non di comprensione della defunta signora che ha deposto il proprio corpo e, se mai vi sia un Aldilà, potrebbe anche sorridere benignamente. Ma costa così tanto un po’ di umiltà e di rispetto per le idee altrui?

Gabriele

Che i familiari denuncino e trascinino quel maleducato, arrogante, insolente, integralista rappresentante di uno stato estero becero e ipocrita, in tribunale e richiedano i danni morali per la violenza che ha perpetrato sui familiari della defunta.

VERGOGNA!

Reiuky

La cosa assurda è che le persone daranno ragione al parroco….

Del resto si sa che il Dio dei cristiani, prima di decidere se promuovere qualcuno al paradiso, aspetta che i preti facciano i funerali religiosi.

Roberto Grendene

Un abbraccio a Giorgio Villella e ai suoi familiari.

La cosa piu’ triste e’ leggere qui:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=79097&sez=HOME_INITALIA
commenti che pure sfottono

Ho provato a lasciare questa risposta ieri notte, non la vedo ancora pubblicata
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Titolo: il rispetto che manca

Tutta la mia solidarietà a Giorgio Villella, che conosco personalmente,
e ai suoi familiari.
Chi vive questi momenti tristi dovrebbe essere rispettato doppiamente.
Oltre al comportamento indecente del prete, noto lo scherno al quale
viene sottoposto da alcuni commenti.

“gli facesse male… orami siamo arrivati al grottesco…”

Violare la dignita’ e il rispetto fa piu’ male del dolore fisico.
Sicuramente chi deride avrebbe qualcosa da dire se sul corpo del proprio
fratello o sorella appena deceduto venisse un imam a effettuare un suo
rito, e pretendesse di farlo perche’ “male non fa”. O se venisse, ma non
esiste, noi atei conosciamo il rispetto, un ministro di una chiesa atea
a recitare un discorso sulla non esistenza degli dei e del dio in cui
credeva il defunto in particolare.
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hpman

Contegno, contegno è solo una benedizione il DON non stava facendo niente di male, a parte gli insulti. Più che azioni legali, sarebbe interessante se un gruppo Uaar andasse fuori dal sagrato della parrocchia, magari prima della funzione della domenica, distribuendo la rivista l’ateo, volantini e promuovendo l’associazione, anche questo poi in fondo non è niente di male. Sarei curioso di vedere cosa accadrebbe con un DON così sanguigno e prepotente…

darik

scrive gabriele:
Che i familiari denuncino e trascinino quel maleducato, arrogante, insolente, integralista …..

….e pure grandissimo stronzo! (nota personale di commento ke spero sia condivisa)

Asatan

La stessa cosa è successa con mio nonno. Era massone, era anticlericale e aveva anche lascitato scritto che non voleva nessuna cerimonia religiosa…. il prete si presentò puntuale per marcare la salma come fanno i cani coi lampioni.

Scusate la poca finezza, ma è così che fanno.

Alla famiglia Villella tutta la mia solidarietà.

Sandro

Per prima cosa esprimo anch’io la mia solidarietà e le mie condoglianze a Giorgio Villella e ai suoi familiari per questa triste perdita.

In secondo luogo: se era una “nota atea”, nonchè sorella del segretario dell’UAAR… avrà mica chiesto lo sbattezzo?
In tal caso non dovrebbe esserle proibita l’estrema unzione, come recitano le disposizioni in caso di apostasia (cito la comunicazione che ho ricevuto personalmente dall’Arcidiocesi di Milano dopo aver presentato l’istanza di sbattezzo):

– esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e confermazione (cann. 874 § 1; 983 § 1);
– licenza dell’Ordinario del luogo per l’ammissione al matrimonio (cann. 1071 § 1 n. 5; 1124);
– esenzione dall’obbligo della forma canonica per il matrimonio (can. 1117);
PRIVAZIONE DELLE ESEQUIE ECCLESIASTICHE IN MANCANZA DI SEGNI DI PENTIMENTO (can. 1184 § 1, 1°);
ESCLUSIONE DAI SACRAMENTI E DAI SACRAMENTALI (cann. 1331 § 1, 2°; 915);
– scomunica latæ sententiæ (cann. 1364 § 1).

Volendo quindi fare i pignoli… non ha solo violato le volontà della defunta, ma anche le disposizioni previste dal diritto canonico.

Giaga

Io gli avrei dato un pugno sui denti: così avremmo sentito uscire solo buffe minacce dalla sua boccaccia. Che arroganza, che orrore! E in un momento tanto delicato.

rik

Condoglianze e solidarietà alla famiglia Villella.

Credo che ci vorrebbe una bella denuncia. Credo ci sia una violenza privata nei confronti dei familiari.

Cardinal Bagnato

Anche per i vivi le cose non vanno meglio negli ospedali italiani , ultimamente ho passato molti giorni in due ospedali “pubblici” come paziente e periodicamente ho dovuto lottare contro l’insistenza di alcuni preti che facevano irruzione nella stanza con la pretesa di dire preghiere o di dare benedizioni senza nemmeno informarsi sul pensiero del “beneficiario” della loro carità cristiana nè sullo stato di salute. Ogni volta finiva con un rifiuto perentorio e questi se ne andavano stizziti. Non parliamo poi dei simboli religiosi appesi per le stanze, ad ogni angolo c’era un penduto attaccato per i chiodi e un Padre Bio©.

unatantum

Giorgio, condoglianze a te e familiari. Di queste situazioni ne avevamo parlato insieme qualche settimana fa ad Abano. Penso al testamento di Giuseppe Garibaldi e sono preoccupato per me al solo pensiero di non essere lasciato in pace dopo morto. Un abbraccio, Nino Vodice

LS

penso ai vari commenti dei cattotalebani se il prete fosse riuscito nel suo proposito……
tipo: “famiglia atea non rinuncia alla benedizione … in punto di morte salma atea convertita alla luce…” et amenità simili

x asatan…. il paragone cane-palo/lampione calza a pennello. 🙂

Marco C.

Queste cose mi fanno diventare cattivo a livelli allucinanti. Se la persona deceduta fosse un mio caro, avrei preso il prete per le p…e e l’avrei riempito di calci e pugni.
Garantito al 100 per 100!
Con certa gente serve la mano pesante.

Federico

Potrebbe essere argomento per scrivere un bel romanzo noir.
ci penserò

hpman

Mi ero limitato a pensare che l’accanimento del DON fosse dovuto ad eccesso di Zelo, non avevo cosiderato che la benedizione forzata fosse dettata da interessi di immagine contro la Comunità Atea, come giustamente fa notare @LS. Per questo ribadisco che a provocazione bisogna rispondere con altrettanto innoccenti ma determinate provocazioni.

Francesco (non da Assisi)

Vi racconto un fatto. Negli anni ’60 mio nonno fu ricoverato in ospedale e appisolato sul letto fu scambiato da un pretaccio per moribondo così che si mise a recitare le giaculatorie di rito, mio nonno si sveglio di colpo e da buon toscano allontò lo spregevole individuo con una tal salva di moccoli in buon toscano, accompagnata dal lancio di vari oggetti ivi compreso il pappagallo, tonto che più che un allontanamento fu una fuga precipitosa.
Ma possibile che questi individui non lascino in pace nessuno. Sono dei veri corvi!
Nel caso di Padovo i familiari di Bruna Vilella hanno reagito con grande compostezza e gliene va a merito, ma forse vi è bisogno di modi più rudi.

pastafarian

Condoglianze a Giorgio Vilella e familiari e un solo commento: che TRISTEZZA!!!

Manlio Padovan

Non ho commento per affrontare una simile arroganza.

Condoglianze sincere a Giorgio.

rickygl

E’ ora che la finiscano, questi preti e questi credenti, di imporre la loro volontà e le loro tradizioni religiose come fossero necessarie a tutti. Non lo sono, ed è un fatto, così come non è necessario l’oroscopo per alcuno tra coloro che non ci credono. Dai battesimi, alle benedizioni, ai crocifissi sparsi ovunque, cos’è questa fastidiosissima ostentazione della religione? Forse che essi stessi hanno molti più dubbi di noi razionalisti e relativisti e che, per sopperire alla loro incofessabile incredulità, hanno bisogno di imporre le loro usanze religiose anche a coloro che non se ne sentono parte?

gano

Solidarieta’ e condoglianze alla famiglia Villella.

Schifo assoluto per la risposta del prete, che *di fronte a una famiglia in lutto* non trova miglior risposta che “sono a casa mia e faccio quello che mi pare”. E meno male che – secondo loro – la religione sta alla base del senso morale.

Brividi lungo la schiena a leggere i commenti dei cattotalebani sul messaggero. Proviamo a vedere cosa succede se un Imam passa per gli obitori a benedire i defunti secondo il rito musulmano (ammesso che ne esista uno). Vediamo quanti dei “tanto una benedizione non ha mai fatto male a nessuno” continuano a pensarla allo stesso modo.

Sulla falsariga di Francesco NON da Assisi, voglio ricordare come mio bisnonno, socialista e libertario, butto’ giu’ dalle scale un prete che era venuto a casa sua a dare dei “concubini” a lui e a mia nonna, sposati in comune e non in chiesa (al tempo era cosa molto rara).

enrico mini

Ma non esiste il reato di “vilipendio di cadavere” o qualcosa del genere?
Se sì questo mi pare un caso lampante.

moreno83

Sono come gli avvoltoi appena: sentono il puzzo del cadavere ancora caldo vi si avventano per metterci la firma, per griffarlo almeno in molte col loro dio; d’altronde, sono così abituati ad affermare per propagande di aver convertito atei in punto di morte, che oramai gli viene d’istinto e se li fermi, come al cane cui toglio l’osso, diventano rabbiosi.

fab

E il bello è che proprio il loro Gesù, stando ai loro miti, avrebbe detto: “Lasciate i morti a seppellire i morti”… In pratica, si danno degli zombi da soli.

rosalba sgroia

E cosa dire quando un catechista mi voleva convertire?

Avevo un carcinoma e se fossi morta NON mi sarei salvata da atea ( empia e immonda bestia umana). Gliene cantai quattro!
Ripeto: RAPACI!
🙁

Mattia

“Questa è casa mia…?” E da quando? Una clinica o un ospizio non sono mica una sagrestia… Che il sacerdote cattolico esibisca i documenti di proprietà!
Spero che i familiari abbiano chiamato il primario o il direttore dell’istituto… e magari sporto denuncia.

Nebo

Da un lato irridono le nostre iniziative, dicendoci che non ce n’è bisogno, che in Italia siamo già liberi di non essere cristiani. Dall’altra, però, cercano ad ogni passo, in ogni momento, di attaccarci il loro adesivino, di applicarci il loro timbro, di piantarci nella schiena la loro bandierina.

Liberi di non credere, ma una volta morti ti vogliono benedire; libero di fare apostasia, ma nella risposta alla richiesta di sbattezzo ti fanno sapere che non c’è scampo, hai solo rinunciato agli effetti pratici del sacramento, ma ti considereranno sempre uno dei loro.

Libero di educare i tuoi figli ad altre religioni, di non fargli frequentare l’ora di Cattolicesimo…però il bimbo DEVE avere di fronte un crocifisso, che lo guarda per tutto il tempo in cui sta in classe.

Libero di non essere cristiani, ma il Paese è “cristiano” quindi ti becchi leggi ispirate dalla Bibbia e devi pure stare zitto.

Stefano Grassino

Solidarietà alla famiglia Villella dai soci uaar Stefano Grassino e Sonia Casini. Appreziamo la loro dignitosa compostezza di fronte all’arroganza di un “signore” che non ha avuto il minimo ritegno di dimostrare tutta la sua prepotenza di fronte al dolore altrui. A chi dice che in certi casi verrebbe voglia di alzare le mani, dico che è comprensibile (io stesso mi tratterrei a stento) ma più si ha cultura e soprattutto più si è signori e meno si è capaci di ciò.

J.C. Denton

Che schifo.

Solidarietà e condoglianze alla famiglia di Giorgio Villella.

rosalba sgroia

@ nebo

HAI RAGIONISSIMA! Spiegato il quibus in modo eccellente! 🙂 Sanno bene come influenzare la psiche umana. Plagiarla!

L'astronoma

Vergognoso, davvero vergognoso. Ma anche se uno è sbattezzato possono fare una violenza simile? se fossi stata costretta a vivere un oltraggio simile, per un momento avrei lasciato da parte la civiltà e avrei preso a ceffoni il prete..

DanielaG

un abbraccio alla famiglia villella.

Quel parroco prepotente è figlio di una cultura violenta e prevaricatrice

Simone

“Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d’uomo è il prete: egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno ragioni, si ha il carcere.”

Sandra, Roma

Certo che il presenzialismo di questo sacerdote e’ un po’ sospetto .. I miei genitori sono morti in ospedale a Roma in anni recenti e io non ho visto neanche l’ombra di un prete, neanche a volerlo, neanche in enti in cui l’assistenza religiosa era annunciata, promessa e sbandierata .. A Padova invece era li’, pronto a scattare con l’aspersorio ! Curioso .. Non e’ che il cognome Villella ha fatto da catalizzatore ? E’ certo che in Italia il rispetto della volonta’ dell’individuo, da vivo e da morto – la certezza del diritto – e’ meno di zero. Tutta la mia comprensione e il mio affetto alle famiglie Villella e Radelli.

bismarck

Piena solidarietà alla famiglia Villella. Questo dimostra quanto giusta era tenere il punto sui crocefissi nelle aule. Per loro è sempre qualcosa che non fa niente di male: le benedizioni, funerali religiosi anche se si è atei, crocefissi nelle scuole, battesimi a chi non è capace di intendere e volere, etc.

peppe

Solidarietà alla famiglia Villella e condoglianze per la comparsa.

Ecco la violenza e l’arroganza del cristianesimo: con la scusa che un po’ d’acqua e 4 giaculatorie non fanno male il pretume non fa altro che marcare il territorio… anche un manipolo di islamici a suo tempo s’è inginocchiato (sic!) davanti ad un duomo, e anche inginocchiarsi (!) e pregare (!) non fa male, eppure in quel caso evidentemente, quando a marcare il territorio è qualcun altro, gli rode eccome.

Sono bestie, niente di più.

hexengut

un abbraccio e tutta la solidarietà al grande Giorgio Villella e alla sua famiglia.

Cesare b

A me pare che questo Sacerdote, prima di tutto, abbia un bizzarro concetto della proprieta’ (“casa sua” sara’ quella che s’e’ comperato o preso in affitto coi suoi denari!) e di quello che ci si puo’ fare senza violare i diritti altrui. Ma soprattutto mi pare che agisca in modo assolutamente difforme da quella che e’ la linea ufficiale della Chiesa, tutta volta a non esercitare le proprie pratiche di culto nei confronti di chi non accetta le dottrine di cui tali pratiche sono applicazione. Si pensi, ad esempio, alle recenti norme sulla cremazione: il funerale religioso viene negato quando la volonta’ del defunto in ordine al trattamento del proprio corpo fosse tale da indicare la sua adesione a un sistema d’idee incompatibile con il cattolicesimo.
Quello che non capisco, pero’, e’ come mai certi laicisti menano scandalo quando la Chiesa applica seriamente tale linea, magari negando un Battesimo a un bambino i cui genitori non s’impegnano ad allevarlo nella religione cattolica, o una Prima Comnione a un ragazzetto che si e’ altamente disinteressato del catechismo, o i funerali religiosi ad uno che ha fatto consapevolmente di tutto per morire suicida, o il matrimonio in chiesa a una coppia che e’, con tutta evidenza, per lo meno agnostica.
Per concludere: in questo caso do piena ragione all’UAAR e torto a quel prete, pero’, anche da parte dei laicisti vorrei coerenza: la Chiesa non imponga i prori riti a nessuno, ma sia rispettata, anzi lodata e incorggiata a perseverare, quando li nega a chi, con tutta evidenza, non aderisce alla sua religione.
Sapete che cosa mi disse una amico Sacerdote quando seppe che avevo fatto celebrare i funerali religiosi per mio padre, notorio mangiapreti? “Tu gli hai fatto un dispetto”!
Saluti.

stefano f.

cristianesimo religione tollerante portatrice di cultura ecc.ecc.

Simone

“Per concludere: in questo caso do piena ragione all’UAAR e torto a quel prete, pero’, anche da parte dei laicisti vorrei coerenza: la Chiesa non imponga i prori riti a nessuno, ma sia rispettata, anzi lodata e incorggiata a perseverare, quando li nega a chi, con tutta evidenza, non aderisce alla sua religione.”

Giusto…mannaggia che incoerenti laicisti che siamo. Ora facciamo i coerenti dai, andiamo a chiedere tutti pubblicamente scusa a quel prete, poi inginocchiamoci ai suoi piedi e lodiamolo per la sua tenacia. Dopodichè, nonostante gli diremo sempre e comunque no, incoraggiamolo a perseverare con le sue manfrine, e a cercare di imporci i suoi rituali magici. Grazie Cesare, se non fosse per la tua cattolicissima coerenza, cosa ne sarebbe di noi incoerenti laicisti!

Sandra

Dalla Carta dei servizi dell’Hospice Paolo VI c/o Opera Immacolata Concezione (che e’ una struttura convenzionata del ULSS 16)
( http://www.ulss16.padova.it/download/Carta_Serv_Hospice_Paolo_VI_rev.pdf )

“Diritto al rispetto della persona. Il paziente ha il diritto di essere curato ed assistito con premura ed attenzione, nel pieno rispetto della dignita’ della persona e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose.”

Quindi, anche fosse a casa propria, il prete in questione non applica le regole della casa, da cui probabilmente riceve pure denaro per l’assistenza (richiesta e non).

Anche una mia conoscente un paio di anni fa lascio’ scritto di non volere preti o altro, aveva disposto tutto per un commiato, con una lettura e una musica scelte da lei, eppure il prete riusci’ a intrufolarsi, a mezzo di due anziane e bigotte parenti, facendo un discorso patetico che lei non avrebbe apprezzato. Che si vergognino!

Condoglianze alla famiglia Villella.

stefano f.

ma c’è bisogno di citare le regole? se uno ha vissuto da ateo ed è morto come tale come si permette questo corvo di benedirlo, di imporre il suo volere ad un defunto ed alla sua famiglia? un paio di calcioni nel fondoschiena avrebbero sistemato la cosa, altro che tolleranza! questi gonnelloni ce li hanno proprio rotti.

bob

sono contro la violenza, ma certo che tanta arroganza fa prudere le mani: quattro schiffazzi, invocando la temporanea incapacità di intendere e volere, causa dipartita del congiunto, no eh?! continuiamo con la nostra dignità: facciamoci del male…
Ps. Mi associo alle condoglianze alla famiglia

Simone

Non è incoraggiandoli a negare qualcosa che non dovrebbe mai passargli per l’anticamera del cervello di imporre, che si otterrà qualcosa. Cos’è, gli devo ringraziare di non impormi qualcosa? Che senso ha? Come se fosse un loro diritto fare le magie sui bambini e sui morti!

In secondo luogo, mi pare tu confonda l’essere laici ed essere atei. Si può essere laici, ed essere cristianisti (termine usato volontariamente in risposta al “laicisti”).

bob

“Forse sarebbe ora, di tanto in tanto, non regolarmente, di lasciare il diritto a chi lo studia e passare alle maniere forti. Lo penso io, non la pensano come me tutti quelli che scrivono e leggono in questo sito (precisazione per Avvenire).” Caro Pravettoni, condivido in pieno. pur non praticando la violenza, tre schiaffazzi glieli avrei appioppati! Avrei potuto sempre invocare la temporanea incapacità di intendere e di volere, causa dipartita congiunto…
mi associo alle condoglianze per la famiglia

Lino

Se mai vi trovaste in situazioni come questa il mio modesto suggerimento è di registrare ciò che viene detto. Lo potete fare di nascosto facendo partire la registrazione sul cellulare e poi poggiandolo su un tavolo (si sentirà solo l’audio, perché il video probabilmente non riprenderà nulla di interessante), oppure se credete tenendo il cellulare ben visibile davanti al naso del criminale. Quest’ultima tattica in genere produce una breve serie di insulti ed una veloce ritirata.

In ogni caso poi mettere il filmato su YouTube: l’unico motivo per cui la microcriminalità prospera in Italia è che sono sicuri di restare più o meno anonimi, che ciò che fanno resterà sconosciuto e potranno rifarlo in qualsiasi momento senza conseguenze negative per loro. Un video pubblicato su internet spezza il circolo vizioso.

Non fatelo però con carabinieri o poliziotti, perché non potete mai sapere chi avete davanti. Per quei casi è invece molto meglio avere almeno uno o due testimoni.

andrea del bene

Se facciamo una roccalta per dare assistenza legale alla famiglia io ci sto!

Antonio

Avvoltoio. Ecco cos’è quel pretaccio: un avvoltoio.

Sono moralmente vicino alla famiglia Villella.
Sono disponibile a versare un contributo di 200 € al fine di sporgere una denuncia nei confronti di quel cappellano.

Un abbraccio a Giorgio.

Ermanno Morgari

Non capisco: in che senso passa il tempo e come si evolve il costume? Io sono abbastanza vecchio da poter testimoniare che mio padre, agnostico per convinzione filosofica e anticlericale per tradizione risorgimentale, poté percorrere tutti i gradi della carriera militare senza subire danni dalle sue idee manifestate apertamente anche se non ostentatamente. Alla sua morte, secondo la sua esplicita richiesta il funerale fu tenuto in forma civile, senza che questo ostasse alla presenza del picchetto militare d’onore. Per quanto ricordo, fu solo necessario declinare cortesemente l’offerta dei conforti religiosi del cappellano dell’ospedale, senza alcuna insistenza da parte sua e senza che questi si ripresentasse per benedire la salma.
In cinquant’anni di cultura democratica e di costituzione laica s’è arrivati all’episodio di Padova: è la vendetta di Pio IX?

Reiuky

Avete notato che su queste notizie i vari don e cattaletroll che infestano il sito se ne stanno zitti?

federico

condoglianze e solidarietà alla famiglia Villella. Federico

peppe

Avete notato che su queste notizie i vari don e cattaletroll che infestano il sito se ne stanno zitti?

Sì, ma non li evocare… le loro scuse sul perchè e percome delle gocce d’acqua e 4 patetiche giaculatorie in fondo, non avrebbero fatto alcun male alla salma mi farebbero voltare lo stomaco.

La storia di Edgardo Mortara, e di tutti i bambini ebrei segretamente spruzzati d’acqua santa e poi sottratti ai genitori, non solo grida ancora oggi vendetta su questi avvoltoi… ma ci dice che in fondo le conseguenze di 4 gocce d’acqua spruzzate in nome dell’amore possono essere veramente tristi e disdicevoli… altro che amore.

Carcarlo pravettoni

@peppe

Concordo con te, non li evochiamo, non ne sento il bisogno oggi, e non l’ ho mai sentito precedentemente.

Asatan

Ragazzi Cesare B non ha tutti i torti. C’è da incavolarsi giustamente quando la CCAR impone a tutti le sue menate, ma scandalizzarsi quando è coerente non è molto razionale.
Ad esempio Welbi è morto suicida, facendo propaganda a tesi fortemente anticattoliche… chiedere il funerale con rito religioso è demenziale. Un religione o te la prendi così com’è oppure la lasci.

Che un apostata e anticlericale de facto chieda riti in chiesa è totalmente demenziale, così com’è demenziale pretendere che la chiesa acconsenta. I fedeli che si distaccano pubblicamente dalle linee ufficiali e promuovono attività incompatibili con la CCAR sanno a cosa vanno incontro.

Marco***

Noto sempre con piacere che i vari don e fra,quando le notizie sono scomode come questa….
non commentano…eppure con il vostro libretto magico di spunti ne avete…?! Comunque non mollate tenete duro…state facendo un bel lavoro per noi liberi pensatori.

Alessandro Bruzzone

Organizzare una bella protesta davanti all’ospedale?

Alessandro Bruzzone

Oltre a una “sacrosanta” denuncia. Fatevi sentire mi raccomando.

Paul

@Asatan

La polemica con il caso Welby nasceva dall’aver negato i funerali a lui ed averli concessi in tempi ravvicinati al dittatore Pinochet.

Senza contare che quando la morte di suicidi o di gli anticlericali non fa da cassa di risonanza mediatica contro posizioni del clero,i preti sono ben felici di accorparli tra i beneficiatari del rito funebre cattolico..

alice

Bèh che dire!??!
mi aspetto da Villella che monti su un bel casino!!!
veramente sempre peggio…intanto chi ha dato a sto prete la possibilità di pensarsi in casa sua? è per caso un Hospice privato e cattolico quello in questione? non credo proprio visto che stiamo parlando di un parente stretto di quello che era il segretario di un’associazione di atei e agnostici…oppure, è probabile che il cappellano abbia voluto fare questa incresciosa scenata proprio perchè la famiglia interessata è notoriamente atea?sarebbe una squallida provocazione in un momento decisamente poco opportuno!
intanto condoglianze ai Villella, auguro a tutti voi la forza di far valere i vostri diritti anche in circostanze dolorose come questa.

Maciste

Come gli avvoltoi si avventano sui cadaveri che non possono opporre resistenza.
Maledetti!
Il mio cordoglio alla famiglia Vilella (il grande Giorgio è ora in onda su Telenuovo per parlare del crocefisso)

Mario 47

Mia figlia ha lavorato 10 mesi nel 2004-2005 presso l’Opera Immacolata Concezione che gestisce anche l’Hospice in oggetto. Uno dei motivi per chi non le hanno rinnovato il contratto è che il prete in forza all’ente ha saputo che non era battezzata (non so se si trattasse dello stesso gentiluomo di cui si parla adesso).

Il campo principale di attivita dell’OIC consiste nel fornire un’assistenza di ottimo livello ad anziani in cambio di:
– una retta non alla portata del metalmeccanico medio
– contributi della regione o altri enti pubblici
– cessione da parte degli assistiti della casa di proprietà o altri beni materiali all’atto del decesso.

Non moltissimi hanni fa la direttrice di tale ente (ovviamente benefico- onlus e chi più ne metta) ha avuto problemi (alla fine non molto gravi) con la giustizia per 700 milioni di lire relativi, a suo dire, a onorari di consulenze da lei prestati di cui si era dimenticata (probabilmente anche nei riguardi del fisco). Anche questo è un problema che ai metalmeccanici capita molto di rado: le tasse le pagano – tutte – su molto meno.

La comodità di servire (o di essere serviti da) un dio uno, trino e quattrino.

mario

Stefano Grassino

@ Mario 47

Come ti permetti di mettere alla gogna una povera direttrice che dopo avere evaso il fisco è andata sotto il crocifisso a battersi il petto? Mea culpa, mea culpa, mea massima culpa…….

Alien

Per prima cosa, vorrei unirmi anche io a tutti coloro che sono vicini alla famiglia in questo bruttissimo periodo.

In secondo luogo, vorrei far notare che qui siamo di fronte ad una plateale conferma, semmai ce ne fosse bisogno, del fatto che la chiesa (una volta scrivevo Chiesa, ma credo sinceramente che questi signori abbiano ormai perso ogni diritto alle maiuscole; anche chiamarli signori mi sembra eccessivo) utilizzi la propria prepotenza proprio e volentieri con quelli che non si possono affatto difendere.

Impongono le loro arroganze a neonati, a malati in stato vegetativo, e a defunti. Nessuno di questi essendo in grado di intendere e di volere. Non parliamo di protestare. Lasciamo per un momento da parte il caso dei neonati: nel secondo e nel terzo caso, però, la persona fatta oggetto di violenza (di violenza si tratta, nè più, nè meno) era stata sicuramente in grado di esprimere la propria volontà. Allora domando: con quale diritto si ignora la volontà altrui?

Rimanendo allora nel caso specifico, non si dovrebbe considerare che le ultime volontà di una persona, che ci sia testamento scritto oppure no, sono sacre e vanno rispettate? Non sono un avvocato, ma qui non siamo di fronte a violazione di volontà testamentarie o qualcosa di simile?

Ciononostante, per essere pratici, e per non suggerire alla famiglia di caricarsi di pesi aggiuntivi al già insopportabile dolore, non proporrei alcuna querela. Proporrei agli amici UAAR di Padova e vicinanze di andare a parlare di persona a questo cappellano. Io sono di Torino, e se un fatto del genere accadesse qui vicino, vi assicuro che ci andrei. Niente pugni sui denti, niente prese basse, niente mosse istintive, ma solamente gelide e scostanti espressioni di disprezzo morale al suo indirizzo. Dal vivo. Vorrei tanto guardarlo nelle palle degli occhi, fisso.

Ai più volenterosi e pazienti lascerei il compito di chiedere migliori spiegazioni su tale comportamento lesivo di volontà altrui.

In mancanza di volontari pellegrini, proporrei una serie di lettere destinate, ripeto, ad esprimere il nostro profondo disprezzo al tizio in questione. Chissà.

Giacomo_UAAR Forlì-Cesena

condoglianze a Giorgio, ilresto non lo voglio nemmeno commentare, lo avete già fatto
voi per me.
Giacomo – circolo di Forlì-Cesena

Davide

Sono un cattolico intollerante 🙂 .
Il prete ha fatto male, ma d’altra parte che ci faceva la signora in un ospizio gestito da un’associazione cattolica? Doveva andare in una struttura “atea”.

andrea

Io da aspirante cristiano praticante(perchè solo Dio può dire se alla fine sono stato veramente cristiano) direi che,leggendo il vangelo,se un uomo non aderisce con la propria vita,un atto senza adsione sembra(sempre che non mi sbagli),non valga nulla. Il vangelo è molto molto di più che un semplice “segno” di croce o un semplice sedersi in chiesa. Se si attuasse con la vita ciò che i segni esprimono,allora si che si potrebbe essere cristiani veramente.
D’altra parte se si può tentare a fare qualcosa,meglio tentare che non tentare. Poi non sappiamo ciò che la signora in questione avrebbe deciso prima di morire o in base ai discorsi che faceva,chi lo sa…forse quel sacerdote conosce qualcosa che noi non sappiamo.

Io personalmente desiderei e mi impegnerei fino alla fine per la salvezza di tutti,compresi i non credenti. Comunque,poi, ognuno è dotato di “sacra” libertà,anche se questo non mi toglierebbe il desiderio(dovere del cristiano) di desiderare la salvezza di ciascuno.

Se solo si parlasse di cosa sia veramente il vangelo,al di là di tutte le apparenza e le formalità…

D’altra parte,anche voi comunque,se siete atei,perchè vi interessate benedizione si o benedizione no? C’è qualcosa di fondo nella profondità dell’animo o cos’altro?

grazie in anticipo per le critiche

seasong

E’, ora, purtroppo, di passare alle vie di fatto, come se dice a Roma, io lo gonfiavo come ‘na zampogna!

Bruno Duzzin

Le più sentite condoglianze a Giorgio a cui mi sento particolarmente vicino in questi momenti. Per il resto è già stato detto tutto. Provo un misto di costernazione, di indignazione e di rabbia. Arriverà, vero, il momento in cui pagheranno tutto senza sconti o scudo morale!

Kaworu

@andrea

quindi se un ebreo viene a circonciderti, a te che ti frega, in fondo non sarà quello a farti diventare ebreo.

giusto?

fa veramente schifo il voler imporre a chi non vuole le proprie credenze.

è come i cani che marcano il territorio, un dire “anche questo è mio”.

disgusto.

Samael

Bisogna premunirsi come fece il grande Victor Hugo che fece controllare a uomini fidatissimi l’ingresso della sua camera mortuaria,onde evitare l’ingresso di qalsiasi parassita in abito talare…

alice

@andrea
non vi si può sentire veramente!! siete scandalosi!!! ma con quale presunzione vi permettete anche solo di pensare di poter invadere in maniera così schifosa la vita delle persone! e in un momento così delicato poi…sto cappellano deve ringraziare il suo dio che al posto di Villella non ha trovato una come me, notoriamente sanguigna, che se colta in momenti di dolore non va troppo per il sottile…due belle zampate ben assestate nel deretano non gliele toglieva nessuno a sto de.ficente!! gli avrei fatto implorare la salvezza delle sue chi.appe…altro che!!
vergognatevi!! il mio concetto di salvezza sta nel non dover sopportare in momenti difficili l’arroganza di taluni individui…volete credere agli asini che volano? liberi di farlo…ma abbiate almeno la decenza di “salvare” solo chi da voi vuol essere salvato!!

Asatan

@Andrea

Ci indignamo perchè vogliamo che le nostre volontà siano rispettate dal principio alla fine. Tanto difficile da capire? Ci discriminate, ci insultate quotidianamente e nemmeno da morti ci lasciate in pace.
Una persona che vive tutta la sua vita ateo pensi veramente che possa vole che un prete venga a DISTURBARE i suoi cari in un momento di dolore? Se poi al prete viene chiaramente detto che il defunto non lo voleva e che nemmeno la famiglia lo vuole fra i piedi, con che faccia tosta osa insultarli tutti a quel modo?

La tua uscita poi sul fatto che il donna possa sapere cose che la famiglia, che l’ha conosciuta per tutta la vita non sà, è semplicemente DISGUSTOSA. E’ la solita manfrina vi inventate conversioni e mistiche rivelazioni che NON ci sono, solo per poter disporre della vita e della morte altrui per soddisfare egoisticamente il vostro desiderio di omologazione.

Quanto alla salvezza eterna… ma chi se ne frega! La maggioranza del mondo non vuole le vostre menate da cattolici! LA maggioranza del mondo NON E’ cattolica. Lasciate in pace chi non è come voi, punto e basta.

Poi come diceva qualcuno presumo ti vada bene se alla morte di tua madre vengano l’imam a fare la benedizione islamica, il rabbino a fare quella ebraica, un ateo a fare un bel discorso anticlericale, ecc…. io invece penso che strilleresti come un’aquila per la tremenda offesa recata alla vostra cattolicità e il mancato rispetto delle sua ultime volontà.

Voi cattolici e la doppi (im)morale siete veramente di un pochezza umana senza fine.

frank

Non penso al prete come un talebano,ma ad una persona macchiavellica,
primo nel senso quasi di un trofeo ,di uno scalpo tolto al nemico, di cui magari
vantarsi in qualche riunione, secondo questi fatti sono sempre più frequenti
e accettare lo smacco quindi una perdita di pseudo autorità è dura da rosicchiare.
Il conclusione un malato bisognoso di cure.

Flaviana Rizzi

innanzitutto le mie piu’ sentite condoglianze a Giorgio, che ho avuto il piacere di conoscere lo scorso fine settimana. Condivido rabbia e dolore della famiglia sottoposta a questo sopruso.
Dobbiamo restare uniti anche per questo.

sNappy

Ho solo intenzione di ripetere anch’io che è una cosa tristissima, rimango senza parole (anche se me lo sarei aspettato, con un certo pessimismo, e la cosa peggiore è proprio questa).

Che sulla sua tomba sia ricordato questo sopruso subito, a monito per i posteri, che spero lo ricorderanno come un sopruso di tempi passati, in un futuro più libero.

Horace

Nel Medioevo i vari ordini religiosi si disputavano i corpi dei defunti per celebrare i funerali. Da allora nulla in questa gente è cambiato. Se non ci stiamo attenti ci riporteranno indietro di mille anni, almeno in Italia dove spadroneggiano.

Mario 47

@Andrea

“Io personalmente desiderei e mi impegnerei fino alla fine per la salvezza di tutti,compresi i non credenti. Comunque,poi, ognuno è dotato di “sacra” libertà,anche se questo non mi toglierebbe il desiderio(dovere del cristiano) di desiderare la salvezza di ciascuno.”

Ci sono altrettanti o piu islamici, indù, cristiani non cattolici che potrebbero vantare lo stesso diritto. Avresti nei loro confronti la stessa liberalità che pretendi dai non credenti nei riguardi della tua religione? Ti prego di rispondere si o no; le disquisizioni in un secondo tempo.

Il fatto che vi siano decine di religioni diverse con caratteristiche talmente incompatibili che spesso si fanno guerra per secoli nella maniera più cruenta ed inumana, salvo mettersi occasionalmente d’accordo contro qualche nemico comune, non ti pone mai dubbi di questo genere:

– è possibile che il dio che mi immagino io vada bene per me, ma non per altri e comunque non per tutti?
– posto che nel mondo si ipotizzano diverse decine di religioni e di dei diversi, chi stabilisce la graduatoria dei vari dei? Se ciascun credente ritiene che solo il suo sia quello giusto, è improbabile che la religione possa avere un valore assoluto e non soggettivo.
– il dio definito da ciascuna delle altre religioni diverse dalla mia ha la stessa dignità del io? si o no? (disquisizioni a dopo)
– A questo punto, a seconda delle risposte ai punti precedenti, esistono tanti dei veri oppure un solo dio vero e tanti falsi. Perchè non concedere al non sentire bisogno di definire un dio ed una teologia la stessa dignità che ad inventarsi un dio, anche falso?

Mario

CandyFruit

La presenza di religiosi negli ospedali pubblici, questo è un altro punto che andrebbe rivisto, forse con maggiore urgenza dello stesso crocifisso, so di persone che, senza rendersene conto e senza averne fatto alcuna richiesta, hanno ricevuto i sacramenti dei moribondi, per iniziativa ufficiosa del sacerdote di turno, lo trovo davvero inquietante.

Rosa

Io mi sono sbattezzata proprio per evitare simili abusi, oltre che per non essere conteggiata come cattolica. Se la signora era sbattezzata, i signori possono denunciarlo eccome secondo me e non credo che l’ospedale sia di di loro proprietà, di sicuro non lo sono i pazienti. Condivido pienamente la loro compostezza, non dobbiamo comportarci come questa gente, dobbiamo esigere il rispetto dei nostri diritti con gli strumenti che ci offre legge, senza violenza.

Felipefelice

Anch’io ho una storiella di famiglia. Mio nonno, notoriamente massone e acattolico chiese che al funerale non vi fossero preti. Alle esequie mandarono un FRATE…cosi’ si compiva la volonta’ del trapassato (NO PRETI!!!!)

Quesi sono dei personaggi di una tragica operetta che speriamo sia arrivata ala parola FINE

Condolgianze alla famiglia Villella.

andrea

no. Infatti,nessun cristiano pretende di convertire un non credente o un credente di altre religioni. Non sono gli uomini che convertono altri uomini. Non è teologicamente fondato.I religiosi che pensano queste cose sono “fuori dal vangelo”. Così come “fuori dal vangelo” sono tutti i battesimi forzati che vi sono stati nella storia,da parte di gente,che,invece di essere incarnazioni di vangelo,erano incarnazioni di ipocrisia. E di fatti,nel vangelo sta scritto “verranno da oriente e da occidente,da meridione e da settentrione e diranno,Signore,abbiamo mangiato con te”…ma Dio risponde, non vi conosco!”.

Mario,per quanto riguarda i non credenti,mi riferisco all’impegno della preghiera,non mi riferisco alla faccenda della notizia in questione. Nessuno proibisce ad un musulmano di predicare,ad esempio.

Comunque condoglianze alla famiglia della defunta.

Martina Bianchi

Premetto anch’io piena soliderietà e sentite condoglianze alla famiglia Villella.

Immaginatevia una scena tipo un prete, un rabbino, un imam, un monaco buddista, un sacerdote voodoo che si litigano l’accesso alla salma di un defunto per dargli ognuno la propria benedizione. Una rissa, eh?

E a chi afferma la tolleranza nei confronti di preti come quello di cui si parla, voglio proprio chiedere, come ha già accennato qualcun’altro, cosa farebbe davanti all’offerta insistente ed arrogante di benedizione da parte di uno degli altri ministri di culto.
Avanti, voglio proprio saperlo!

Felipefelice

Un’altra: una mia amica in ospedale x cancro riceve la visita di un conoscente (pastore valdese) che viene fatto allontanare dal cappellano cattolico furioso con parole a dir poco sconvenienti. Notare che il pastore era in visita privata su invito della malata che pure e’ cattolica….

e questo successe in una piccola cittadina del nord Italia mica troppo tempo fa!!!

Mario 47

Quando mia suocera – credente – era in fin di vita in casa ho chiamato il prete della vicina parrocchia per l’estrema unzione.

Questi ha fatto tutte le sue cerimonie magiche e nel frattempo essa è morta. Il sacerdote non se ne è accorto (o più probabilmente ha preferito ignorare la cosa) e prima di andarsene ha espresso l’augurio che la malata potesse riprendersi.

A 36 anni di distanza non riesco a non trovare nella cosa un fondo di comicità!

mario

frank

eiuky scrive:
4 Novembre 2009 alle 13:03

Avete notato che su queste notizie i vari don e cattaletroll che infestano il sito se ne stanno zitti?
______
Infestano è il termine giusto,ma l’infestazione non è limitata a questo blog.
Don.Alby & C. cosa ne pensate conoscete il vostro collega “il sacerdote ha detto che quella era casa sua, che lì faceva quello che voleva e che sarebbe ripassato una volta che i parenti fossero andati via”.
Che testa di c…o !

Cardinal Bagnato

@ Candy Fruit

Concordo pienamente con quello che hai scritto ribadendo quello che ho scritto sopra. Non si può passare il tempo a scacciare i preti mentre si è all’ospedale mezzi rotti.

@ Andrea

Non meriti nemmeno le critiche. Sei (siete) vergognosi e patetici hai dimostrato che due pedate nel didietro non vi dovrebbero essere negate, del resto due pedate ben date non hanno mai fatto male a nessuno.

Mario 47

@ Martina Bianchi

L’ho espressamente chiesto ad Andrea (si o no) nel mio commento delle 15,52.
Vediamo se e cosa ci risponde.

mario

andrea

Mario ti ho già risposto e non hai visto. Che vuoi che ti dica ancora?

Cardinal Bagnato, e tu non meriteresti di essere neanche menzionato.

Maciste

Cardinal Bagnato
“due pedate ben date non hanno mai fatto male a nessuno.”

A meno che non siano le mie. Il ricevente non si siederebbe per alemno una settimana
🙂

Mario 47

@ Andrea

Scusa, non avevo visto la tua rispost delle 16,07.

La tua affermazione che nessun credente pretende di convertire un non credente o un credente di un’altra religione implica che disconosci personaggi, istituzioni e fatti storici della chiesa (e.g. San Francesco – predicazione in medio oriente; tutte le opere missionarie in tutto il mondo; la presenza di preti in Sud America al tempo dei conquistadores; l’inquisizione etc.). Dire che le conversioni non ci siano state mi pare un po’ azzardate; ricondurle all’azione di dio, visto come sono state spesso ottenute – è un colpo basso da cui lui non può difendersi visto che parla solo attraverso di voi.

La seconda parte del mio commento l’hai completamente trascurata, come spesso facciamo tutti quando non sappiamo o non vogliamo rispondere a qualcosa. Prova a cominciare con qualche si o no, tanto per definire le posizioni. Poi si puà allargare la discussione.

mario

Martina Bianchi

@Mario 47

Temo, come dice frank, che chi di dovere non si farà sentire. Spero però di farmi delle belle risate in caso contrario. Ne abbiamo bisogno, visto l’andazzo di questi due ultimi giorni!

FloraSol Accursio

alla famiglia Villella un abbraccio fraterno.

consiglio anch’io di NON lasciar perdere, e proprio in memoria della Signora che è defunta, e per rispoetto a Lei, denunciare il sacerdote. Se ci scappa un risarcimento, si potrà eventualmente fare una donazione in beneficienza “alla memoria di Bruna”….

Otto Permille

Beh, si tratta di una tecnica molto antica che la chiesa ha sempre adottato. La chiesa ha sempre tenuto d’occhio i miscredenti, pronta a balzare accanto al letto di costoro quando questi ultimi si trovavano in punto di morte. Anche grazie alla complicità dei parenti – che avevano ben altro a cui pensare – si avvicinavano al prossimo defunto per strappare una “conversione” in extremis. Dopo uscivano trionfanti e predicavano a tutta la comunità: “Avete visto? Anche quell’uomo, il miscredente, l’ateo, infine si è convertito ed è rientrato nelle braccia della chiesa!” Anche per queste abitudini ecclesiali, molti non credenti, liberi pensatori, filosofi ecc. davano disposizioni ai parenti affinché non divulgassero la notizia della propria malattia e della propria morte se non a sepoltura avvenuta. La trappola atroce che la chiesa cattolica tese a Voltaire, strappadogli a 84 anni, a poche settimane della morte, una “conversione al cattolicesimo” è emblematica. Con quell’atto, la chiesa tentò di vanificare tutta l’opera filosofica del grande pensatore francese.

andrea

Non hai compreso assolutamente cosa ho voluto dire. Predicare non significa convertire. Il cristiano ha il dovere di predicare,e questo sia chiaro.La conversione è una apertura del cuore del convertito a Dio. E’ una cosa esclusivamente personale. Ma quando uno si converte davvero e con cuore sincero,bisogna essere felici. Io mi riferivo ad esempio a quei falsi cristiani spagnoli che hanno battezzato forzatamente gli indios all’epoca. Prima di ribattere,devi discernere meglio le cose. La conversione di un uomo non è merito di un altro uomo,intesi? Percui,se ci fosse un religioso che dicesse ad esempio”l’altro giorno ho convertito tizio….”,sarebbe oltre che esaltazione,una cosa ridicola. Magari tutti predicassero come S.Francesco,S.Ignazio di Loyola,S.Francesco Saverio ecc… Spero tu possa comprendere,come spero possa comprendere e convertirti anche tu,un giorno.
E lo stesso augurio lo rivolgo a tutti e a me prima di tutto.

Per quanto riguarda i luoghi pubblici inviterei a non confondere mai “il pubblico” con “l’ateo” o il “pubblico” con “l’essere per forza comunista”. Perchè sono due cose diverse e lontane anni luce. Percui,per quando riguarda la presenza istituzionalizzata dei religiosi negli ospedali pubblici,le uscite che si leggono sopra sono strutturalmente infondate. Anzi,più è pubblico,più religiosi devono esserci. Anche perchè,alla fin fine,se facciamo un referendum,tutti i cattolici,praticanti e non praticanti,la stragrande maggioranza degli italiani sceglierebbe in maniera affermativa per la loro presenza. Allo stesso modo le scuole pubbliche e tutto il resto.

Con questo chiudo,augurando un cammino di conversione a tutti.

andrea

Per Martina Bianchi,
Se ti riferisci a me,mi sono fatto sentire eccome! Ed io,quante risate avrei dovuto farmi,specialmente in questi due ultimi giorni? Pensaci un pò.

Viva il Cattolicesimo

daniele degiorgis

Un abbraccio fortissimo a Giorgio Villella e sentite condoglianze alla famiglia. Al prete il massimo disprezzo per la totale mancanza di umanità e di rispetto. Che orrore!

Redbear17

Una sola parola:BASTARDO.(forse sarà l’effetto della sentenza di Strasburgo a spingerli così,ma resta sempre e solo un bastardo)

Mario 47

@ Andrea

Non hai risposto alla seconda parte del mio commento delle 15.52.

Non ho capito la maggior parte del tuo commento delle 17.05; quel poco che ho capito mi fa rabbrividire, ma dubito che possa farmi del male.

La conversione di un non credente è per te una gioia. Lo è anche se si converte ai testimoni di geova?

mario

Martina Bianchi

@ Mario 47
Che lo dicano col sorriso mieloso o con il piglio intellettuale, la sostanza è sempre la stessa: “O sei come me, o sei una cacca”.
Tolleranti, eh?
Preferisco essere un potenziale fertilizzante che un totale ipocrita cagasotto, come la stragrande maggioranza degli strilloni che si sono sentiti oggi.

Jan Hus

“Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s’inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll’impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d’un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell’Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di Torquemada”

Giuseppe Garibaldi

Paul Manoni

Espimo anchio le mie piu’ sentite condoglianze alla famiglia di Giorgio Villella. 🙁

A mio modestissimo parere, la figlia della cara deceduta, insieme e con il massimo supporto da parte dell’UAAR, dovrebbe intraprendere una bella azione legale nei confronti del don suino malefico e meschino. 😉

SE FOSSE SUCCESSO AD UNO DEI MIEI FAMIGLIARI, AVREI SICURAMENTE REAGITO MOLTO MALE ED IN MANIERA MOOOOLTO VIOLENTA.
GIURO.

Devono capire che ci devono lasciare in pace, una volta per tutte!
Arroganti serpenti della specie piu’ velenosa e strisciante.
VERGOGNATEVI!

Ilidor

Da quanto ho notato siamo molto più rispettosi noi atei verso i cristiani e il loro dio, di quanto non lo siano loro stessi (verso se stessi e gli altri)… ma scusatemi, cristianucci, se un giorno voi alla fine morireste come reagireste se un ateo (o perchè no un musulmano) irrompe nella vostra cerimonia di riti religiosi e si mette a “sbraitare” dicendo che “non dovete compiere tali riti e che provvediamo “noi” ad occuparci di tale compito”. Come reagireste?

Ma non era gesù quello che diceva “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”? Poi magari mi sbaglio ma ne dubito… un insegnamento male impartito purtroppo (e lo dico io che sono ateo u.u)

Claudio Diagora

Ma un bel ceffone sulla guancia destra, no? (Da replicare ecumenicamente sulla guancia sinistra…)

Brian di Nazareth

Che arroganza. Forse sono questi i valori morali delle famigerate radici cristiane?

roberta

mi unisco alle condoglianze alla famiglia Villella
non capisco perche’ non sia stata rispettata la volonta’ della defunta,in fondo se fosse stata
ebrea o musulmana o di altra religione il prete non si sarebbe permesso (spero) di
imporre il suo volere….
un vero abuso e una mancanza di rispetto per una famiglia in lutto

Nebo

@ANDREA:
Ma il fine della predicazione non è forse la conversione?
Si predica il Vangelo per farlo conoscere, e a che pro farlo conoscere se non per portare alla propria parrocchia coloro ai quali predichiamo? 🙂

roberta

@ andrea
nel caso della signora defunta che senso ha una benedizione forzata?
se dio esiste ed e’ onnipotente e ha stabilito la salvezza della defunta,lei andra’ in cielo
anche senza la benedizione,se al contrario e’ esclusa dal paradiso per via del suo ateismo,
non sara’ la benedizione a riparare le cose…
a proposito…perche’ i don non dicono la loro?
dovrebbero essere competenti in materia…^___^

peppe

Invito i presenti cattolici a riflettere sull’ipotesi inversa: muore un cattolico e un rappresentante dell’UAAR si reca in loco per recitare, in presenza della salma, un elogio dell’umanità e della dignità dell’essere umano in senso ateo e areligioso… se fosse successo questo, a reti unificate personaggi come Bagnasco, Buttiglione, Gnàzzio La Russa, preti assortiti e robbba del genere starebbero inveendo con la schiuma alla bocca contro gli atei che calpestano le tradizioni cattoliche e cercando di imporrre il loro relativismo e bla bla bla… con tanto di vena urlante sulla fronte, occhio sanguigno e tic alla palpebra.

Ma siccome in tutta la vicenda è coinvolto un prete, con evidenti e lodevoli (sic!) intenti salvifici, allora gli atei sono fondamentalisti, irragionevoli, e così via ciarlando.

Meditate gente, meditate.

L.a. Cionga

Anch’io ho dovuto sopportare la stessa cosa nella stanza mortuaria dell’ospedale dove era stato composto il padre della mia compagna, anarchico e ateo, deceduto in un incidente stradale. Oltre a doverci sorbire la solita sequela di litanie – pronunciate per la vecchina che stava a fianco del nostro caro, separata da un paravento – ho dovuto letteralmente prendere di peso e portare fuori il parroco che voleva a tutti i costi impartire una benedizione. Intervento dei carabinieri a cui ho spiegato che se ho spostato fisicamente il prete era solo per evitargli conseguenze peggiori, visto che la mia compagna e i suoi familiari stavano per mettergli le mani addosso se avesse insistito. Per fortuna ho trovato un milite che ha guardato il prete e gli ha domandato: “Ma l’hanno chiamata loro a benedire la salma?” e alla risposta negativa del prete mi ha salutato e gli ha detto: “Se vuole le diamo un passaggio in parrocchia”…
Condoglianze alla famiglia Villella

Lorenzo Galoppini

Condoglianze e solidarietà alla famiglia Villella per il vile tentativo di imposizione religiosa; mi riconosco perfettamente nei commenti di quanti, in una circostanza simile, avrebbero reagito “male”. Io alle sue insistenze lo avrei subito spinto fuori di peso, se c’era bisogno avrei chiamato qualcuno del personale (o dei responsabili) per farlo allontanare, e se era il caso anche la polizia.
Gentaglia che comunque tispinge a mettergli le mani addosso.

roberta

comunque credo che i sacerdoti agiscano cosi’ non per personale arroganza,ma perche’
“addestrati” a tali prodezze….credo che ritengano loro dovere cercare di “salvare ”
il prossimo a tutti i costi,e che mettano in conto anche le reazioni negative…

Francesco

Innanzitutto condoglianze sentite ai parenti, i quali oltre al dolore per la perdita sono anche stati aggrediti. Volevo dire che i media hanno dato poco risalto a questo fatto (gravissimo). Ho ascoltato il tg3 del Veneto (vivo a Padova) e non hanno fatto menzione di questo atto vigliacco compiuto da questo degno rappresentante di santa romana chiesa. Vorrei dire a parenti ed amici della persona mancata di fare in modo (se possibile) che la notizia venga diffusa maggiormente anche dai media nazionali che, secondo me, hanno volutamente snobbato la vicenda per non turbare la quiete della chiesa che in questi giorni ha già preso una bella batosta! Diamogliene un’ altra!

paniscus

Non ho da aggiungere sull’episodio alcun commento in più rispetto a quelli già detti, ma mi associo solo per esprimere le mie sincere condoglianze a Giorgio Villella e ai suoi familiari.

Lisa (e Miguel, e famiglia assortita)

andrea

@roberta
vabbè ti rispondo,

Al di là della signora della quale parla la notizia,persona che umanamente stimo e per la quale,oggi ho colto l’occasione,pregando personalmente anche per lei(lasciamo i defunti in pace e rispettiamoli,cosa che invece non è stata fatta nei riguardi di un’altra defunta di cui si è parlato qualche gorno fa in questa sede)…

Parliamo ora di ciò che potrebbe accadere a qualunque persona. Se una persona si converte,ma veramente e veramente con il cuore,prima della morte,usufruisce della Divina Misericordia. D’altra parte,molte persone,non per forza atee,prima della morte hanno sentito con il cuore di convertirsi e hanno voluto chiamare di propria volontà il sacerdote per l’estrema unzione. Questi sono momenti particolari di grandissima sofferenza. I moribondi non possono essere mai abbandonati a loro stessi. Dio è il primo a comprendere la loro sofferenza,e se per caso il sacerdote non ci fosse,se la persona aderisce a Dio,allora non si danna. Solo Dio sa cosa veramente accade o cosa pensa un moribondo prima di lasciare questa terra. Non possiamo mai sapere cosa vi sia stato tra la persona moribonda e Dio,prima della morte. Se invce,una persona,”per orgoglio”(e questo sarebbe un male grande) si chiude definitivamente e di propria volontà a Dio,rifiutando lucidamente l’adesione alla Verità,allora non vi sarebbe penso nulla da fare. Questo però non toglie a noi il dovere di pregare per tutti i defunti,credenti e non. Addirittura,consideriamo il fatto che vi sono state persone che “credono”,ma che proprio per orgoglio,non hanno voluto pentirsi,rifiutando Dio,e cioè rifiutando la Misericordia,e sciegliendo la Giustizia. Dio infatti è Giustizia,e la Giustizia direbbe che è giusto lasciare libere le persone. La Misericordia è l’attributo più grande di Dio. Non si dimentichi però,che quando un’anima sceglie la morte eterna,e cioè l’eterno allontanamento da Dio e dal Regno,Dio soffre atrocemente,e la Croce è anche un esempio fisicizzato,un esempio incarnato di questa sofferenza. Spero di essere stato più o meno esaustivo. Se qualche don ne sa di più,pregherei di dire tutto ciò che ritenga giusto…

Non potrei rispondere a tante altre domande,non posso stare mica sempre incollato qui.

Un saluto,e di nuovo auguri di conversione.

Tiziano

Io ho intenzione di donare il mio cadavere alla ricerca (alla larga dai manti neri!!!); se potrò (per star più tranquillo) lascerò un testamento in cui, se un prete dovesse benedire la mia salma (o peggio se mi verrà ufficiato funerale religioso) tutti i beni che dovranno ereditare i miei futuri eredi verranno convertiti in LETAME prima che questi ne entrino in possesso!

Sincere condoglianze alla famiglia di Bruna Villella Radelli.

Nello Lo Monaco

Condoglianze a Giorgio e ai famigliari.
Al dolore per la perdita della congiunta, si aggiunge questa vicenza davvero sgradevole.
Purtroppo, temo che l’arroganza illiberale della chiesa stia subendo una recrudescenza.
Poveri noi…

roberta

wow…..andrea mi ha degnato di una risposta…in via eccezionale….
non so se sentirmi lusingata o preoccupata….
ccomunque ,andrea,grazie per la risposta…
e non ti faccio nessun augurio di SCONVERSIONE,tranquillo…^__^

roberta

PS: se qualche credente vuole pregare per la mia conversione,lo faccia a patto di aggiungere
la preghiera per una vincita milionaria…..*__*

paniscus

“Al di là della signora della quale parla la notizia,persona che umanamente stimo e per la quale,oggi ho colto l’occasione,pregando personalmente anche per lei”

———

Guarda, io non avrei assolutamente alcuna critica da fare contro chi ritiene di dover pregare per i morti perché ci crede veramente.

Quello che mi dà un fastidio estremo è la pretesa di farlo OSTENTATAMENTE, coinvolgendo a forza anche altre persone che hanno dichiarato esplicitamente di NON gradirlo (e che oltretutto, in quel momento, hanno ben altro a cui pensare).

Se ‘sto cavolo di prete coinvolto nell’episodio si fosse limitato a pregare per l’anima della signora scomparsa, ritirandosi in un’altra stanza, e rivolgendosi direttamente al padreterno o ai santi, con la sincera intenzione che le facessero la grazia, direttamente per lei… non avrei avuto assolutamente NULLA da ridire.

Anzi, sarebbe stata una bella e ammirevole prova di buona fede:

“io sono convinto che l’anima della defunta si trovi realmente a fronteggiare un giudizio trascendente, ANCHE se i suoi parenti non ci credono, e anche se lei stessa non ci credeva…quindi mi sbatto per intercedere per lei e per il SUO bene eterno”.

Che c’è di male? A me sembrerebbe un atto perfettamente rispettabile.

….

Il punto è che questo simpatico soggetto NON l’ha fatto in privato, a colloquio intimo col padreterno o coi santi. Ma manco per niente.

L’ha fatto apposta per sbatterlo in faccia AI VIVI, non certo alla morta.

E l’ha fatto apposta per sbatterlo in faccia ai familiari della morta, nonostante sapesse benissimo che questi non volevano.

Ovvero, si è compiaciuto pubblicamente di compiere un atto di prepotenza e di oltraggio su delle persone che non erano d’accordo, e che si trovavano anche in una situazione di particolare fragilità emotiva.

La conclusione arriva da sola, dunque.

Lisa

paniscus

Aggiungo: qualcuno è in grado di fornire pubblicamente nome e cognome di questo prete, nome della clinica, e circostanze esatte del’episodio? Ci sono parecchi attivisti, divulgatori e blogger che non avrebbero il minimo problema a svergognarlo a oltranza finché campa! 🙂

Non è una maledizione retorica, è una proposta pragmatica vera.

[[[[[Giorgio, se leggi qui contattami in privato quando vuoi. I numeri di telefono vecchi non funzionano più, ma il link del sito è valido! ]]]]]

Lisa

andrea

Quel sacerdote sicuramente avrà pregato anche in privato così come avrà fatto per tutti gli altri defunti fino ad ora,al di là della benedizione…

Forse nel commento di roberta delle 20.55 ci sarà l’unica spiegazione più valida,poi non saprei…
Pax Christi et Bonum in Christus
saluti

barbara

Beh! Francamente non credo a questa notizia.No credo che il prete abbia potuto asserire che: “quella era casa sua e faceva quello che voleva”.
Con quale diritto? a nome di chi/cosa??

barbara

P.S.

per gli eventuali preti,(ma se mio marito è ancora vivo ilproblema non si pone)nel mio portafoglio c’èla mia tessera che attesta la mia aderenza al credo buddistaed alla scuola della “Soka Gakkai”.Ma per fortuna ci sono anche i miei parenti,amici e compagni di fede!!!!!!!!!!! ed il mio sbattezzo alla parrocchia.

Andrea (Mi)

Sta sempre più prendendo corpo in me la l certezza che chi cread in una religione rivelata (come questi pretucoli di paese) viva una vita al di fuori della realtà, certo stare di un mondo con regole e imposizioni assurde.
Questo distaccamento dalla realtà è pericoloso.
La religone come la intende la maggior parte della gente dovrebbe essere illegale.
E’ pericolosa per la sicurezza della società.

Andrea (Mi)

Errata corrige:

Riga 1: cread = creda
Riga 2: certo di stare

Scusate.

don alberto

per roberta e frank
(riprovo a postare:)
per me quel sacerdote ha confuso liturgia e magia.

(quanto all’arroganza, purtroppo a qualcuno capita di confondere
il “lavorare per conto del” con “essere il” padreterno …)

teologo cattolico

dubito sia successo quanto riporato ( mi viene in mente una scena differente).

Alien

@ andrea

Accidenti, in quale accozzaglia di contraddizioni (volevo usare un altro vocabolo) ti sei infilato!

Mi parli di “Divina Misericordia” e di dannazione eterna allo stesso tempo: ma che razza di dio sarebbe questo che pretende la conversione “con il cuore” (parole tue) del moribondo, il quale, poveraccio, pur essendo minacciato di dannazione eterna, deve convertirsi volontariamente e spontaneamente? Ma scherziamo? Io a casa mia (dove faccio quello che voglio io) lo chiamo ricatto. Non mi piegherò mai e poi mai a un dio ricattatore. Se ti converti, bene, se no ti frego. E se ti converti ma non mi convinci che lo hai fatto non per paura di essere fregato, allora ti frego a maggior ragione! E poi, guarda che lo hai voluto tu! Machiavellico a dir poco. C’ è di che inca**arsi come bestie…

Mi parli di preghiera: ma a che cacchio serve pregare un ricattatore? Mi spieghi a che cosa serve pregare uno che ti frega se non sei d’accordo con lui? Quale dovrebbe essere l’effetto sperato di questa preghiera? Che il dio in questione cambia idea e dice “vabbe’, questo qui lo salvo anche se è un eretico perchè mi sono arrivate ottomila preghiere; quell’altro ne ha mandate solo settemilanovecentonovantanove e lo stango. Oltretutto, mi sta sui denti…”. Ma che vai dicendo? Alla larga da queste preghiere! Alla larga da questo sedicente dio! Alla larga dal prete che arriva dopo che sei morto per convincere il ricattatore che devi essere salvato dalla sua ira misericordiosa…

andrea

@ alien

non hai sinceramente capito. Non è Dio che condanna l’anima,ma è l’anima stessa che ha(eventualmente) rifiutato Dio. Anzi,Dio fa di tutto per chiamare le anime nonostante chissà quali peccati! L’allontanamento eterno da Dio è morte eterna. E’ la persona che si autogiudicherebbe non degna ,confrontandosi con la Parola. “La porta stretta”,quella della salvezza, “la porta larga,quella della perdizione”,in parole semplici. Non è un ricatto,anzi…
La persona che eventualmente rifiuta Dio,e cioè che vuole di propria volontà,rifiutare Dio(cosa estremamente tragica),viene abbandonata a se stessa nella cosiddetta in termini teologici “nientizzazione”,un annullamento senza fine da Dio e dal Suo Regno;Dio e il Regno coinciderebbero. Al contrario,il salvato parteciperà alla pienezza verso l’espansione eterna di Dio,senza un continuo vivere. Non è un ricatto,ripeto. Si tratta solo di accettare la realizzazione della speranza della nostra chiamata. Cristo è la porta,Cristo è la Via:”la Via,la Verità e la Vita”.

“E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati”,S.Paolo.

Capito alien?! Non so se riesco a spiegarmi bene. Se una persona non accetta Dio,non accetta la vita,perchè la vita è Dio. Come fai a vivere se non vuoi vivere? L”accettazione però non è semplicemente dire “credo”,ma realizzare concretamente questo “credo”. Vivere in Dio,realizzare la propria vita in Dio. Come una pianta rampicante sempre attorcigliata alla struttura portante,fino alla fine. E’ una cosa bellissima considerare la vita come un dono di Dio. Alzarsi al mattino,contemplare l’infinità dell’universo,le gioie semplici. Poi c’è il dolore,da cui non possiamo allontanarci,ma che possiamo superare e che a volte,o quasi sempre,serve a farci crescere,a migliorarci,a rinforzarci per migliorare noi stessi e per insegnare agli altri. Quale soldato è più valoroso e fiero della propria decorazione al valore,se non quello che ha superato le fatiche? Così la nostra vita. Dio non ci toglie nulla,ci dona,al contrario tutto ciò che è il meglio per ognuno,per il raggiungimento della felicità della nostra vita,una felicità oltre lo scibile,ma che può manifestarsi già in terra.

Hai scritto alien:”questo qui lo salvo anche se è un eretico perchè mi sono arrivate ottomila preghiere; quell’altro ne ha mandate solo settemilanovecentonovantanove e lo stango”.

No,non è la quantità della preghiera che salva,ma è il cuore che si apre,che è tutta un’altra cosa. Proprio oggi sono intervenuto altrove riguardo la “quantità”. La quantità non c’entra nulla. Infatti,è la nostra vita che deve diventare una preghiera,nella semplicità… Uno può anche recitare 1000,2000,3000 rosari,ma se non vi è carità,se non vi è vero sentimento e vero cuore,non vi è nulla. Cosicchè, un bimbo che accendesse una candela con cuore puro e sincero,sarebbe già una scintilla di paradiso. Così dovrebbe comportarsi il nostro cuore,pregare con vera fede,con sentimenti veri. Se non v’è cuore,non v’è preghiera,ma solo parole. Se vi è il cuore,c’è affinità,c’è dialogo.

Il moribondo che si converte con cuore,e cioè si pente,riconosce di volere andare a Dio,invoca la Misericordia,che viene prima della Giustizia.

Adesione alla Vita o rifiuto della Vita. Una nostra adesione,un nostro rifiuto. Vivere in Dio, la nostra chiamata,la nostra speranza,la nostra vita…

Conoscete S.Giuseppe Moscati? C’è anche il film,lo si veda,se lo si vuole… Sul piano spirituale, un eloquente esempio di questa “vita in Dio”,e al di là del fatto religioso,un grande esempio per tutti.

saluti

Marcus Prometheus

Le mie condoglianze sinceramente sentite a Giorgio Villella e famiglia per la dolorosa perdita
(e per la disgustosa aggressione fastidi e stress che hanno in piu’ dovuto subire).

Alien

Non mi piace.

Non mi piace affatto l’equazione “pentimento” = “salvezza”. Che è opposta e analoga a quella “rifiuto di dio” = “peccato” = “colpa”. Ma di che cosa devo pentirmi? Di un peccato. E un peccato sarebbe una colpa. Fin qui tutto bene (all’incirca), ma qual è la mia colpa? Non credere in dio. Uhm, non mi piace. Non mi piacciono i reati di opinione. Rifiuto categoricamente che mi si affibbi una colpa per il semplice motivo che non credo. Non commetto alcun atto moralmente condannabile. Bisognerebbe piantarla con questo pregiudizio, ampiamente contraddetto dai fatti, per cui solo chi crede è moralmente corretto.

In aggiunta, posso dire che in Italia, dove pure ci sono molte magagne sociali, la legge non considera come reato il non credere in un dio. Ergo, non commetto alcun reato a non credere. Quindi, rifiuto il concetto fondamentalista in toto.

Quanto all’equazione “vita” = “dono di dio”, ci sarebbe molto da dire. Anzi, moltissimo. Mi limiterò al fatto che bisognerebbe considerare che la scienza ha già abbondantemente spiegato che le persone nascono in seguito alla fecondazione di un ovulo che si impianta nell’utero femminile. Ma, ampliando il discorso su due fronti, si può considerare che 1) il concetto di “vita” non è affatto semplice da definire 2) secondo il concetto comune di vita, allora molti esseri viventi sono o sono stati toccati dalla divina provvidenza.

Conseguenze di 1) e 2) sono molteplici:

potrei dire senza tema di essere contraddetto che anche l’ovulo non ancora fecondato, come quello fecondato o un embrione, o un feto, è vivo: deve scegliere anche lui se credere in dio oppure no? Che mi dici dei virus? E una eventuale forma extraterrestre? Un Neandertaliano aveva diritto alla vita eterna oppure

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