L’Aquila, nuova casa dello studente, l’UDU critica l’assegnazione della gestione alla curia

La nuova Casa dello Studente dell’Aquila è stata data in gestione alla curia, violando l’Accordo di Programma: è quando sostiene l’Unione degli Universitari, secondo la quale l’Accordo stabilisce che la gestione deve essere pubblica e avvenire tramite l’Adsu dell’Aquila. Anche i posti assegnati nella struttura, assegnati oggi, sarebbero stati attribuiti senza alcun concorso o avviso pubblico. Per questi motivi l’UDU ha preannunciato una denuncia nei confronti della Regione Abruzzo. La nuova Casa è stata costruita su un terreno concesso dalla diocesi ed è costata 7,5 milioni di euro.

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15 commenti

Antonio

…ed è stata arredata col contributo dell’Avis… col mio sangue! Mai in mano ai preti… mai!

moreno83

Nel paese in cui “non possiamo non dirci cattolici” a che la dovano dare la casa dello studente secondo voi? nel giro di una legislatura involveremo da repubblica democratica a una monarchia teocratica

bismarck

Questa sarebbe la famosa sussidiarietà? Ne facciamo volentieri a meno.

Roberto Grendene

@ bismarck

centrato il punto
questa “sussidiarietà” e’ lo svendere servizi che dovrebbero essere pubblici e laici a soggetti gestori ideologizzati, e nel caso di Curia e simili pure non democratici, pure omofobi e pure con palesi discriminazione per sesso nell’assunzione delle cariche apicali (vescovi donne ce ne sono?). Per non parlare delle discriminazioni su basi religiosa, ovviamente.

Va di pari passo con il comunitarismo: vediamo onorevoli come ad es. Buttiglione che si inventano il diritto della comunità (cos’e’? chi e’?) che prevale sul diritto dell’individuo (quello so chi e’, sono io che non faccio parte della comunità di Buttiglione).
Già se prevale sugli individui di quella comunità è inaccettabili (stato nello stato = eversione), ma se deve pure prevalere su individui che non appartengono a quella comunità (vedi testamento biologico) siamo al totalitarismo.

Sandra

Ah, ecco infatti, mi sembrava… L’altra sera al tg3 della lombardia c’era l’inaugurazione della Casa dello studente a cui presenziava Formigoni, in quanto costruita con i finanziamenti della lombardia. Il primo pensiero che ha fatto capolino e’ stato che gli studenti sarebbero stati ciellini. Penso sempre male, ma come diceva quel grand’uomo, raramente si sbaglia. Ma la notizia riportata qui mi ha invogliato a guardare un po’ meglio.

dal sito della Regione Lombardia
– “La casa dello studente sorge nella zona ovest di L’Aquila, su un terreno messo a disposizione dalla Diocesi. Regione Lombardia ha deciso di finanziare questo intervento con 6,3 milioni, incaricando la società controllata Infrastrutture Lombarde spa di provvedere alla realizzazione.”

Il terreno quindi e’ della Curia (e certo Formigoni non va a costruire dove poi non possa gestire il controllo coi suoi amichetti). Ma chi e’ questa “Infrastrutture Lombarde Spa”? Vuoi vedere che….?

dal sito della cgil, maggio 2006:
“Nel corso di una conferenza stampa la Cgil Lombardia ha oggi illustrato i termini dell’esposto alla Corte di Giustizia europea con il quale si denuncia il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, tra le altre cose, per violazione delle regole della libera concorrenza. Al centro della vicenda c’è la Spa Infrastrutture Lombarde”

In rete trovo altre amenita’ su come questa societa’ offra i propri servizi alla regione, a costi gonfiati, tra cui:
“Gli uomini del ministero dell’Economia chiamano in causa anche Infrastrutture Lombarde Spa, alla quale è stata affidata una consulenza ritenuta illegittima e pagata 7 milioni di euro.”
(maggio 2009)

Spero di non fare brutti sogni, con formipoliponi viscidi che brandiscono crocifissi e mazzette…

9peppe

calma, calma. Casa dello studente di chi?
Formigoni ha regalato una serie di alloggi ala curia e la curia ne fa quello che vuole. Questa è la triste realtà.

jander80

Che schifo e che scandalo. Sempre più soldi per finanziare la patetica nevrosi religiosa. Uno Stato laico e civile dovrebbe tagliare senza indugio finanziamenti o cessioni ad organizzazioni del genere.

Paul Manoni

Alla fine, tra restauri, ricostruzioni, assegnazioni di gestione e quant’altro,
Il terremoto in Abruzzo e’ stato per la chiesa, un vero business…
AH!…LE RADICI CRISTIANE!

bismarck

@ Roberto Grendene

Concordo in pieno e aggiuno: già ci tocca vedere gli effetti di una società di tipo corporativo dove le varie professioni tendono ad autotutelarsi al loro interno e verso l’esterno, in tutti i campi e non mi dilungo perchè penso tu abbia già capito a cosa alludo. Se questa situazione dovesse anche raggiungere la collettività nelle manifestazioni più intime stiamo freschi.
Non a caso sia il fascismo che il comunismo avevano una la camera delle corporazione e l’altra i soviet che non erano altro che corporazioni (lavoratori, scrittori etc.). E guarda un po’ tu anche nella rerum novarum di leone xiii troviamo la via maestra delle corporazioni per gestire l’economia. Gira e rigira cadiamo sempre lì quando si parla di regimi totalitari, separare e tutelare le comunità ristrette a danno del singolo e della collettività.

ser joe

@ Sandra
Se sei la Sandra di “croce e delizia” mi scuso ma i post erano già chiusi comunque puoi visitare il sito: museoponchielli.e-cremona.it dove troverai anche un indirizo di e-mail o contattare il Comune 0374 367200 che ti daranno informazioni in merito. Ciao
P.S.: mi scuso con gli altri per questo O.T.

Spinoza

Ormai siamo arrivati ad uno stadio di degenerazione mai visto. Nessuna persona sensata se ne esce con il “diritto della comunità”, che stride con ogni principio filosofico su cui si fonda l’Europa (Illuminismo, liberismo ecc) e, in teoria (in teoria…) l’Italia: e che la Curia gestisca un ente pubblico, è il colmo…

ignazio

Sarò antipatico, come al solito:
Gli Aquilani (credo si chiamino così gli abitanti dell’Aquila, mi scuso se così non fosse) avrebbero dovuto far sentire la loro rabbia (inc…… rsi) già all’indomani del terremoto e non sventolare bandierine al padrone Belusconi e ai sui degni scagnozzi, in prima fila quel bel soggetto di Bertolaso (che credo prima o poi finirà in galera o quanto meno processato).
Ora se gli Aquilani hanno le “pa…e” portino avanti una decisa azione per contrastare tale scempio, se no chi è causa (o complice) del proprio male pianga se stesso.
Fatto salvo che forse a molti può anche stare bene tale situazione, in quel caso…. è meglio che non mi esprima.

Nathan

Questa l’ho sentita a un dibattito sul crocefisso dato a una trasmissione regionale, e c’entra in qualche modo con la casa dello Studente dell’Aquila. Una signora, probabilmente Radio Maria-dipendente, ha telefonato in trasmissione farneticando che il terremoto dell’Aquila era forse una giusta punizione divina poichè qualche anno fa, nella stessa città, il mussulmano Adel Smith aveva gettato dalla finestra il crocifisso appeso alla stanza d’ospedale dove era ricoverata sua madre. Inoltre è crollata la Casa dello studente, non a caso, ha rimarcato la suddetta signora, dopo che degli studenti avevano rotto dei crocifissi (non ho capito bene se questo antefatto vandalico era avvenuto proprio nella casa dello studente crollata oppure in qualche altro posto del mondo, ad opera di qualcuno che era studente, poiche si è sovrapposto il conduttore che tentava di introdurre un po di razionalità laica ipotizzando che forse la casa era crollata perchè qualcuno aveva usato un cemento inadatto; ma gli argomenti razionali causali poco possono contro le teleologie castigatorie dei fanatici invasati. Resta da commentare che razza di Dio adorano questi! Per niente misericordioso e manco onnisciente e onnipotente, dato che sbaglia la mira così clamorosamente, peggio degli americani che bombardano i cortei nuziali in Irak o Afganistan cercando capi terroristi)
In conclusione, se la gestione della nuova casa dello studente va alla Curia, Dio dovrebbe essere finalmente placato, e gli studenti ospiti possono dormire tranquilli.

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