Vescovi USA dietro la riduzione dell’accesso all’aborto

Per avere i numeri necessari alla riforma sanitaria di Barack Obama la speaker democratica alla Camera, Nancy Pelosi, ha dovuto accettare le pressioni del gruppo minoritario pro-life del suo stesso partito esplicitamente attivato dai vescovi cattolici USA. Lo rende noto il New York Times. Sono dunque limitati i casi in cui i fondi federali copriranno le spese per l’interruzione di gravidanza (donne con malattie mentali, in pericolo di vita, vittime di stupri o incesto).

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31 commenti

Ipazia

Sono convinta che negli anni, piano piano, riusciranno a fare anche ad ottenere altri diritti.
Ma adesso la cosa importante è che riescano a far passare la legge anche al Senato.
I grandi cambiamenti avvengono un passo per volta: l’importante è cominciare!

Ipazia

Sono convinta che negli anni, piano piano, riusciranno anche ad ottenere altri diritti.
Ma adesso la cosa importante è che riescano a far passare la legge anche al Senato.
I grandi cambiamenti avvengono un passo per volta: l’importante è cominciare!

DF1989

Quando si tratta di porre dei limiti ai diritti, c’è quasi sempre di mezzo qualche religione…

Stefano Grassino

@ Ipazia

Sei molto saggia cara Ipazia. Hai il senso della realpolitik. Spero tu sia socia e se non lo sei, corri subito ad iscriverti.

crebs

Ipazia scrive:
9 Novembre 2009 alle 18:15

DF1989 scrive:
9 Novembre 2009 alle 18:31

Kaworu scrive:
9 Novembre 2009 alle 18:12

Avete copiato quello che mi accingevo a scrivere

myself

Come già detto intanto speriamo che la riforma passi, sarebbe davvero un cambiamento epocale che renderebbe gli U.S.A. un paese più sociale.

moreno83

Beh più o meno anche qui in Italia l’aborto non è libero, nemmeno entro i tre mesi, serve una motivazione considerata valida dalla legge, solo che da noi riusciamo sempre a farci rientrare tutto quel che vogliamo nei meandri delle leggi.

Near

“Sono dunque limitati i casi in cui i fondi federali copriranno le spese per l’interruzione di gravidanza (donne con malattie mentali, in pericolo di vita, vittime di stupri o incesto).”

Come a dire che se si abortisce per uno di questi motivi allora non è omicidio, in caso contrario sì.
La solita ipocrisia di persone che, così facendo, manifestano come in verità loro stessi abbiano perplessità nel definire tale atto un omicidio.

Paul Manoni

Sapevo di ingerenze vaticane in Italia…
Negli USA sono stupito…ma neanche tanto! 😉
Dopotutto ogni mondo e’ paese…CONFESSIONALE! 🙁

cartman666

Mi fa piacere che Obama alla fine riesca a fare questa riforma, per l’aborto, pazienza, si fa a pagamento.

ateopisano

Chissà com’è la binetti al di là dell’oceano…col cilicio a stelle e strisce ???

mariaeus

Spietati, questi pro-life, come di consueto.
Negare un aiuto economico per l’i.v.g. ad una vittima di stupro, ad una malata psichica, ad una indigente, a figlie vittime di incesti, è ignobile.
La malvagità non ha mai fine.

mariaeus

Scusate, nel mio commento manca .. “solo” ad una vittima di stupro ecc.

stefano f.

molti ginecologi abortisti americani ci hanno rimesso la pelle ammazzati dai pro-life, altro che paese della libertà, lì rischiano davvero, qui siamo ancora alle cliniche private a 5mila euro ad aborto clandestino ma lì chi si limita a svolgere con coscienza il proprio lavoro in un ospedale rischia di non tornare a casa.

Maurizio D'Ulivo

Sono anch’io d’accordo con Ipazia: adesso per gli USA è importante far passare la riforma sanitaria, anche se con queste restrizioni verso l’aborto.

Se questo accadesse, niente vieta di estendere il campo in un secondo tempo e, visto che in tal caso la successiva modifica avrebbe una portata decisamente meno ampia rispetto a questa grande riforma che oltreoceano si stanno accingendo a fare, è forse probabile che una successiva estensione potrebbe anche fare a meno del supporto dei vescovi cattolici, potendo forse contare su una minore ostilità di altre parti interessate che invece stanno osteggiando accanitamente questa riforma sanitaria di carattere generale (case farmaceutiche e, in qualche misura, associazioni del personale sanitario e imprenditoria sanitaria privata).

Stefano Grassino

@ Maurizio D’Ulivo

E’ impossibile far cadere una grande quercia con una sola spallata. Meglio un’accetta, anche se piccola ma che colpisce continuamente. Pensiamo all’america di quando sono nato io nel 53 e guardiamola oggi. Lo sò che quasi sessant’anni sembrano un’infinità ma questa è la vita. Alla borghesia sono occorsi otto secoli per avere coscienza di se stessa ed eliminare nobili e preti………

Stefano Grassino

@ Ipazia

A metà Ottobre sono stato a Barcellona ed ho visto decine di sale cinematografiche che trasmettevano il film Agorà. Poroprio come in Italia, vero? I vescovi hanno portato in piazza due miliono di Spagnoli (diritto più che legittimo) ma lì quel film non è stato bloccato. In un paese civile si fà così. Ad ognuno il proprio spazio.

Otto Permille

I vescovi non si preoccupano perché i poveri non hanno assistenza, ma si preoccupano solo che uno possa usufruire dell’assistenza per abortire. Ammazza che cristiani!

erasmus

Scusa, non è per fare il rompiscatole, ma erano solo centomila, non due milioni; su Agorà
pienamente d’accordo.

Flavio

@Simone
Il post che citi paragona il sistema italiano a quello americano, ma sono davvero incommensurabili. Negli USA per esempio la sanita’ e’ stata sempre privatizzata, ma non al dissanguamento come oggi: fino agli anni ’40 erano diffuse le assicurazioni non-profit che mantenevano i costi bassi. Poi grazie a una serie di privilegi fiscali, si sono ritrovati solo con assicurazioni private costose assegnate direttamente dal datore di lavoro. Inoltre Medicare non copre i poveri ma i cittadini anziani e con malattie croniche. I ‘giovani poveri’ restano fuori.
Non c’e’ nemmeno bisogno che lo stato possegga gli ospedali e paghi tutti i conti per una buona assistenza sanitaria e costi contenuti, come accade in molti paesi europei.

Ipazia

Stefano

E infatti la Spagna è diventata un paese civile. Noi ci arriveremo quando avremo imparato a non dare quattrini alla ccar, ossia quando le toglieremo il potere e i nostri supini governanti riacquisteranno un minimo di dignità… vogliamo dire fra una trentina d’anni?

car80

@ ipazia
Certo solo che in Spagna l’aborto è pagamento non rimborsato dallo stato.

Giuliana

Per Near, post di ieri alle 19:37:

Non e’ che in quei casi non sia omicidio, ma, con un ragionamento analogo a quello dell’uccisione per legittima difesa, lo si consente per evitare un danno maggiore (la morte della madre o il suo squilibrio mentale). Questo ragionamento non e’ mio, ma di un primario ginecologo ateo di cui non ricordo il nome (ma operava a Milano) il quale, pur essendo in linea di principio contrario all’aborto, lo ammetteva nei casi specifici come una forma di “legittima difesa”.
Se permettete, e’ un po’ diverso dover abortire perche’ la gravidanza mette in pericolo la mia vita dal farlo perche’ il figlio mi rovina la carriera o mi impedisce di “godermi la vita”!

Traveller

Giuliana, se permetti una madre che partorisce un figlio senza amarlo mette al mondo un infelice (potenziale criminale, da quando c’è l’aborto in molti stati USA sono diminuiti i delinquenti). Se per te è melgio così…
Senza contare che l’embrione è ancora un accrocchio di cellule che può anche abortire spontaneamente.

erasmus

Veramente non capisco queste liti sull’aborto; il tema è molto semplice, limitiamo un poco
l’aborto, non perchè sia un omicidio, ma per rispettare la sensibilità delle donne che non
sono certo felici di abortire, ma estendiamo al massimo enticoncezionali ed educazione ses suale.
Se i credenti non vogliono accordi, ma solo imposizioni dei loro deliri, aborto a tutto spiano,
finchè non passeranno questi furori integralisti. gli accordi si fanno in due.

Asatan

@erasmus

Ti ricordo che gli USA sono il paese che tolto i finanziamenti ai programmi di informazione sulla contraccezione, per finanziare i programmi religiosi pro-castità.
E tutte quelle donne cui una gravidanza mette a rischio la salute mentale o fisica? Per me portare avanti una gravidanza significa forti probabilità di finire in sedia a rotelle o di finire più sciancata del dottor house (malformazione congenita alla schiena)…. se per disgrazia mi si rompe il preservativo devo essere punita con la paralisi? E’ le donne per cui significherebbe finire in depressione clinica, psicosi, ecc? Se si rompe il preservativo è giusto che vengano punite col manicomio a vita?

@Traveller

Vuoi mettere la poesia del bambino nel cassonetto? Affinchè possa essere rinchiuso in un bel lagher… pardon casa famiglia cristiana, senza possibilità di istruzione decente, e quindi essere destinato a fare da materasso e mano d’opera a basso costo per i bravi cristiani abbienti?

fresc ateo

I CATTOLICI X FERMARE LE NASCITE , AL TEMPO DEL WEST USAVANO MASSACRARE LE DONNE PELLEROSSA, MAI FARLE ABORTIRE. MA UCCIDERLE SI ! QUELLO SI.

fresc ateo

E POI GLI SCHIAVI ,DEPORTATI DALL’AFRICA ??E DA LI CHE PROIBIVANO DI ABORTIRE ,OGNI BAMBINO BANBINA NATA, ERA UNA RISORSA DA USARE SENSA DOVER PAGARE LA MANODOPERA. I CATTOLICI.
LA RELIGIONE PIU’ IPOCRITA MAI VISTA.

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