Don Roberto Berti, ex parroco di periferia di Firenze, riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori, è stato allontanato da Firenze per decisione della Congregazione per la dottrina della fede, che l’ha ‘condannato’ a “otto anni di residenza obbligata, in regime di vigilanza, in una struttura fuori dalla diocesi per un percorso di recupero spirituale e terapeutico”.
Firenze, prete pedofilo punito dal Vaticano
52 commenti
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Ma perchè non ci pensano i tribunali ORDINARI, porca miseria!!!??? Uno così deve andare in carcere!
Ma quale recupero spirituale! La pedofilia è un reato penale ed il prete deve essere processato da un tribunale italiano e non dalla congregazione per la dottrina della fede!
Che terapia vuoi fare? La pedofilia, come l’omosessualità, l’eterosessualità, la masturbofilia, la zoofilia è una tendenza sessuale.
Puoi solo limitare i danni stando alla larga dai bambini, guarirne mi sembra piuttosto difficile.
Da una parte la propensione per la pedofilia è un dramma per chi ce l’ha, dall’altra parte è un dramma essere bambini sottoposti ad abusi e violenze.
Tuttavia da un adulto responsabile ci si aspetta una limitazione della sua tendenza sessuale (socialmente e penalmente inaccettabile), di conseguenza le vere vittime sono soltanto i bambini, tantopiù se affidati fiduciosamente al prete da parte di genitori devoti.
E’ un fenomeno dal quale nessuno esce vincitore.
punito????????
Residenza obbligata, non carcere.
Vuol dire che può andare in giro quando vuole.
Riconosciuto colpevole? Che tribunale l’ha processato? Gli abusati erano cittadini italiani in Italia o no?
E il governo italiano che punizione intende comminare?
C’è mai passato da un tribunale VERO?
O forse il governo italiano riconosce autorità all’Inquisizione(la Congregazione per la dottrina della fede deriva dal Sant’Uffizio e quindi, storicamente, dal Tribunale della Inquisizione)?
Certo che è una pena difficile da scontare… crudelissima… mica come quei clandestini che se vengono presi a rubare per fame al supermercato vengono espulsi… eh troppo facile essere esplusi…
ma la legge italiana nel frattempo dorme?
beh per lo meno uno su un milione è punito
Residenza obbligata in stato di vigilanza? Cioè vive in un casa per cui non deve pagare affitto ne niente, spesato di tutto, andando in giro come gli pare, mentre un altro prete fà finta di sorvegliarlo e redimerlo?
Quando si dice prendere per i chiappons
perché non passargli qualcuno dei film pedopornografici legali tra gli anni sessanta e settanta in danimarca e venduti anche in usa ma che per qualche motivo da quando è illegale sono spariti dalla storia dell’umanità?
Ma chi l’ha processato. Il gabibbo?
Ma la Procura sta a guardare?!?!
Ci sono divese possibili spiegazioni del fatto che quel Tizio sia stato condannato dalla Chiesa e non sia in prigione.
a) Ha compiuto atti gravissimi per un prete, ma penalmente irrilevanti per la legge italiana: basta che abbia sedotto soggetti di eta’ superire ai quattordici anni.
b) Il unghissimo processo penale italiano e’ ancora in corso e la Magistratura interna della Chiesa
ha fatto prima.
c) E’ stato condannato, ma fruisce degli arresti domiciliari.
d) I reati sono prescritti.
e) Non e’ stata presentata querela nei termini, oppure gli interssati si sono rivolti soltanto alle autorita’ ecclesiastiche, senza informare quelle civili. Del resto, per il diritto italiano, non ne avevano l’obbligo, cosi’ come non ce l’ hanno le gerarchie ecclesiastiche, non essendo pubblici ufficiali.
Ma, prendendo spunto da questa vicenda, vorrei capire meglio il vostro pensiero, e vi rivolgo qualche domanda.
1) Trovate giusto che l’eta’ del valido consenso sessuale sia fissata, in Italia, ad appena quattordici anni? E se non lo trovate giusto, siete consapevoli del fatto che e’ apunto alle correnti politiche e di pensiero piu’ vicine a voi, non certo ai cattolici, che lo si deve?
2) Com’ e’ che quando si parla, in generale, di adolescenti che hanno rapporti sessuali siete di manica ultralarga (v. la recente discussione sull’ educazione sessuale in Inghilterra), ma se vien fuori il sospetto che un prete (o … un cavaliere …) abbia avuto a che fare con ragazzetti o ragazzette in eta’ di valido consenso legale secondo le nostre leggi vi scandalizzate?
3) Che cosa pensate dell’ esercizio, da parte della gerarchia ecclesiastica, di forme d’autorita’ di titpo giudiziario, con sanzioni anche di carattere temporale, su individui che non sono cittadini dello SCV? A me la cosa sta benissimo, ma a voi …
Saluti.
QUoto la fonte:
Betori, nella lettera inviata al parroco, ripensa “con dolore e amarezza alle grandi sofferenze che questa triste vicenda ha causato, ribadisce la sua vicinanza a quanti ne hanno subito le penose conseguenze e rinnova l’impegno affinchè simili episodi non accadano mai più; accompagna con la preghiera il percorso di rigenerazione umana e spirituale di don Roberto”
Capito? lui pensa con amarezza alle sofferenze che quel por.co ha causato, ma subito dopo rinnova l’ impegno bla bla bla e in fine auspica la rigenerazione umana del mostro.
Ma questi ci sono o ci fanno???
Link completo, per i forti di stomaco:
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Prete-pedofilo-via-da-FirenzeSospeso-da-ogni-attivita-pastorale/1775408?ref=rephp
@ Cesare B
in pratica a lei sta bene quello che e’ successo?O_O
sta dicendo che il clero non e’ soggetto alla legge dello stato italiano?O__O
Sì, sì, come no! Tra un paio di settimane (quando nessuno ne parlerà più) al massimo lo trasferiranno in un’altra parrocchia, in cui avrà tanta nuova “carne fresca”…
@Roberta.
Mi dispiace di essere stato cosi’ frainteso.
Sono arciconvinto che il clero sia soggetto alla legge italiana, che tuttavia, nel caso specifico, e’, a quanto pare, impotente (non perche’ l’interessato sia prete, ma perche’ si avvale di norme che potrebbero giovare a chiunque, in circostanze analoghe … purche’ abbia un bravo avvocato, naturalmente).
Mi sta benissimo che i preti, OLTRE CHE ALLA LEGGE ITALIANA, siano soggetti anche alla vigilanza, ed eventualmente alla punizione, da parte dell’autorita’ ecclesiastica.
Mi sorprende che questo sia approvato anche da voi, che di quell’autorita’ avete una cosi’ cattiva opinione e non le riconoscete alcuna legittimita’.
Saluti.
@Cesare b scrive
1) io la abbasserei a 12-13 anni, come in spagna qualche anno fa, ma con limitazioni se il maggiorenne è un parente o ha qualche forma di potere sul minorenne.
2) come sopra
3)qui credo che la ‘condanna’ della chiesa sia: o fai così o non ti diamo più da mangiare e ti tocca lavorare. quindi vale praticamente solo per i poveri.
In GALERA!!! Quale residenza obbligata con percorso di recupero spirituale???
Non ho capito perchè i pedofili comuni li linciano (mediaticamente e materialmente… e bene fanno a chiuderli in gabbia) e quelli con la tonaca li mandano in vacanza…
ma che è sto S K I F O ?
Com’ e’ che quando si parla, in generale, di adolescenti che hanno rapporti sessuali siete di manica ultralarga (v. la recente discussione sull’ educazione sessuale in Inghilterra), ma se vien fuori il sospetto che un prete (o … un cavaliere …) abbia avuto a che fare con ragazzetti o ragazzette in eta’ di valido consenso legale secondo le nostre leggi vi scandalizzate?
Ma stai fuori? Un conto è l’educazione sessuale di un minorenne che, se vuole, può avere un rapporto (protetto) consensuale con un suo coetaneo… un altro conto è l’abuso sessuale da parte di un tizio che per mestiere fa l’imbonitore casto pio e puro e poi adesca i ragazzini nella canonina…
Ma non ti vergogni? Non ti auguro di avere un figlio violentato da un prete perchè in fondo l’unico a pagare sarebbe tuo figlio, non tu (e a quanto si vede nemmeno il prete).
Che cosa pensate dell’ esercizio, da parte della gerarchia ecclesiastica, di forme d’autorita’ di titpo giudiziario, con sanzioni anche di carattere temporale, su individui che non sono cittadini dello SCV? A me la cosa sta benissimo, ma a voi …
Sentiamo cosa ne pensano i preti…
http://www.youtube.com/watch?v=lKhm1PZkqFM
Dis gus toso
Bando alle ciance, non doveva essere più prete.
un questa notizia vedo un solo lato positivo:almeno questo prete per otto anni stara’
lontano dai bambini (sempre che ,come spero vivamente,rispetti gli ordini ricevuti)
E il famoso metodo di Burdizzo? (Vedi su Wikipedia).
1) l’età del consenso per i rapporti sessuali in italia è 14 anni, però poi entrano in gioco casi particolari in cui questa è differente: differenza di età, ruolo di subordinazione etc….
Personalmente ritengo che sia un argomento molto delicato lo stabilire quando una persona possa essere effettivamente consapevole di ciò che implica una vita sessuale; se penso come eravamo noi a 14 anni ritengo assolutamente plausibile che due 14enni abbiano rapporti sessuali consapevolmente, senza plagio o violenza…è una cifra convenzionale, infatti varia molto da stato a stato.
Se con voi intendi l’ Uaar, pur non essendo socio ci tengo a precisare che l’organizzazione si dichiara apartitica… se intendevi i singoli partecipanti alle ultimissime sicuramente è vero che sul tema della laicità le posizioni della destra sono un pò lontane da tutti noi..
2)appunto parli di adolescenti che hanno rapporti tra loro, noi siamo di manica larga nel senso che se questi sono correttamente informati e prendono tutte le precauzioni del caso pensiamo sia un loro pieno diritto vivere la sessualità,spetto fondamentale nell’equilibrio degli individui(non solo umani) se un prete commette un reato che sia perseguito senza sconti ed insabbiature (è questo che non va giù) se si accerta che non è stato commesso nessun reato.. buona vita……
allo stesso tempo,se non c’è reato ma si cantilenano continuamente i sacri valori cattolici della famiglia e poi si va con altre simpatiche signorine magari a pagamento, allora qualche osservazione è legittimo farla…
3)no, il problema è quando il giudizio è solo dell’autorità ecclesiastica! Quando i vescovi non coprono e non trasferiscono i colpevoli, che quindi possono essere giudicati dallo stato, il problema non si pone! Poi la coerenza tra predicare e razzolare e sempre ben accetta
Queste sono opinioni mie, spero di aver risposto con sufficiente chiarezza.
Comunque il mio parere e’ che le leggi dello Stato dovrebbero essere piu’ rigorose, ad esempio precisando che una bassa eta’ per il consenso sessuale vale soltanto se la differenza d’eta’ tra i partners e’ modesta. Purtroppo l’attuale legge italiana non e’ cosi’.
Le mie provocazioni non avevano altro scopo che di richiamare l’attenzione su questo.
Quanto alla competenza dell’autorita’ ecclesiastica ad irrogare ai preti pecatori punizioni di carattere temporale, ripeto che a me – cattolico – la cosa sta bene ( vorrei, anzi, maggiore severita’, e mi compiacio che con l’attuale pontefice di questa si cominci a vedere almeno qualche avvisaglia), ma insisto nel trovare singolare che soci dell’ UAAR approvino qualsiasi atto dei vertici d’un’organizzazione alla quale negano in radice qualsiasi legittimita’ logica e morale.
Saluti.
Che l’abbiano mandato in una struttura dei Padri Venturini?
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il%20silenzio%20%C3%A8%20sacro/1438587
@cesare b
Ti ripeto che per noi ciò che conta è che le alte sfere vaticane non proteggano i preti pedofili.
La legge dello stato è quella che conta.
Se poi alle parole di condanna la Chiesa fa seguire dei fatti concreti tanto meglio, apprezziamo, una volta tanto…
A proposito della severità del pontefice ratzingher…..fosse stato coì severo da cardinale…ma allora non lo avevano ancora beccato con le mani nella marmellata…
lo hanno condannato ad 8 anni di villeggiatura
Cinicamente penso che se le fanno tra di loro… Se i genitori del ragazzo non fossero stati dei creduloni non ce lo avrebbero lasciato andare in quell’ambiente. Non vedo neanche reazioni degne di questo nome, al massimo avvertono i superiori, i quali insabbiano… Contenti loro!
“1) io la abbasserei a 12-13 anni, come in spagna qualche anno fa, ma con limitazioni se il maggiorenne è un parente o ha qualche forma di potere sul minorenne.”
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Questo principio, di fatto esiste già:
– il limite attuale è a 14,
– ma è abbassato a 13 se la differenza di età è minore di tre anni (ossia, distinguere il caso dei due fidanzatini precocissimi ma alla pari tra di loro… da quello della persona molto più matura che esercita una pressione psicologica sull’adolescente);
– ed è invece alzato a 16 se il partner è un adulto che ha delle responsabilità educative sul minore (un parente, un insegnante, un accompagnatore di gruppi giovanili, un allenatore sportivo, un catechista, o quant’altro).
Lisa
Finchè Berti (pedo) filava…
Chiaramente l’età del consenso non può dipendere dalla differenza di età tra i due, dato che se io sono a quattordici anni sono considerato in grado di dare il consenso a un diciassettenne, allora a rigor di logica sono in grado di darlo anche a un 50-enne.
L’obiezione presentata della piccola differenza di età è pertanto non codificabile legalmente. Tanto è vero che un tipo che 40 anni che aveva rapporti con una tredicenne fu assolto, e mi hanno riferito proprio in base a questa obbiazione presentata dalla difesa.
Oggi va di moda per adolescenti, quindi al di sotto dei vent’anni, intrattenere rapporti con persone di anche 20 anni di età in più. Non mi sembra possibile fare leggi che vadano contro la moda.
Se il chierico ha avuto rapporti con una persona maggiore di 14 anni, e consenziente, non può incorrere in sanzioni dell’autorità civile. Può l’autorita regligiosa, in quanto ha violato il voto di castità.
“Non mi sembra possibile fare leggi che vadano contro la moda.”
eh ???
ma che dici ????
@TaK
Quando tutti sono convinti che una cosa sia giusta, è difficile farla diventare reato.
Federico
La differenza di eta’ contribuisce a determinare il reato di abuso sessuale, anche se il minore e’ consenziente: nel caso di una 15enne consenziente e di un educatore 50enne, il reato sussiste. Quindi se il chierico ha compiuto atti sessuali con minori (negli anni dal 90 al 2001, nati dal 77 al 86), approfittando del suo ruolo di educatore e dell’autorita’ di cui i genitori lo avevano rivestito affidandogli i propri figli in periodi di vacanze in cui di fatto li sostituiva a tempo pieno, ha violato il codice penale. Se un sacerdote, un uomo, organizza delle belle gite in montagna, e poi si infila nudo in un sacco a pelo con un ragazzino, e’ uno schifoso, fossi stata io la mamma, doveva solo mettersi a correre, ma veloce, perche’ non so cosa gli avrei fatto. Altro che convento a pregare. E ovviamente la Curia, gia’ informata a suo tempo da un papa’, ha trasferito il chierico in questione.
Ogni paese ha le sue norme, in Francia l’eta’ minima e’ 15, in Olanda e in Norvegia 16.
Sulle norme c’e’ sempre un aggiornamento, un tempo la schiavitu’ era “di moda”, cosi’ come lo sfruttamento minorile: in Italia meno di cento anni fa era prassi, ora e’ inconcepibile. Un giorno forse sara’ considerato immorale nutrirsi di animali.
@Sandra
La legge per educatore non intende il sacerdote o la persona più anziana che da consigli al giovane, ma colui che ne ha la tutela legale.
Sono due cose diverse.
Comunque il concetto è che anche per me un 50enne che va con una quattordicenne è quanto meno una persona immatura, gretta e quant’altro, e di sicuro non dimostra amore per la persona con cui ha a che fare.
Tuttavia oggi nell’accezione comune, tali pratiche non sono affatto mal viste, specialmente degli uomini. Pertanto è difficile che il legislatore possa intervenire in qualche modo.
Dopo i 14 anni gli adolescenti hanno le capacità mentali di un aulto, cioè sono pienamente razionali e psicologicamente completi, ciò che manca è l’esperienza. E’ giusto che facciano le loro scelte, specialmente se si tratta di amore giovanile. Non è giusto che una persona che dovrebbe potreggerli abusi della loro inesperienza.Poi c’è una differenza abissale tra abuso sessuale e abuso di potere, come c’è differenza tra la consensualità e l’opposizione. Non si può generalizzare, ogni caso va valutato passo passo. L’unica cosa che fa sempre specie è il ruolo che di solito l'”adulto” ricopre nei confronti dell’adolescente, la posizione dominante e l’abuso che ne può conseguire (tutte aggravanti a livello penale). Io sottolineo l’idoneità per l’opzione citata da qualcuno più sopra del Burizzo style, più per la certezza che le persone non cambiano e una volta superato il limite non c’è più “limite”. Non sono d’accordo con qualcun’altro che ha paragonato la pedofilia ale tendenze senssuali come l’omosessualità o la eterosessualità, Pedofili si diventa non si nasce al contrario etero e omosessuale ci devi nascere (senza contare che in realtà siamo in percentuale variabile tutti un po’ bisex).
La pedofilia è una devianza curabile e limitabile da anni di terapia, ma una volta oltrepassata la linea della decenza non ci deve essere IMHO alcuna possibilità di perdono (il perdono lo lascio volentieri ai gonnelloni).
Buone vacanze al Sig. (DON) Berti… 🙁
Che tristezza!
UNICA PENA , ERGASTOLO .DA SCONTARSI IN COLONIA PENALE DEL TIPO GUAYANA FRANCESE, QUELLA DI PAPILLON , PERV CAPIRSI.
Federico
Io facevo un esempio. Il codice penale precisa cosi’ i limiti entro i quali un maggiorenne sia perseguibile penalmente qualora intrattenga relazioni sessuali con un minore di 16 anni, al paragrafo b):
“609 quater Atti sessuali con minorenne
Soggiace alla pena stabilita dall`articolo 609 bis chiunque, al di fuori delle ipotesi previste in detto articolo, compie atti sessuali con persona che. al momento del fatto:
1) non ha compiuto gli anni quattordici;
2) non ha compiuto gli anni sedici, quando il colpevole sia l`ascendente, il genitore anche adottivo, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia, con quest`ultimo, una relazione di convivenza.
Il prete che accompagna in montagna dei ragazzi e’ colui al quale “per ragioni di vigilanza o custodia, il minore e’ affidato.” Il legislatore quindi e’ gia’ intervenuto, in modo molto chiaro, per chi vuol vedere, dato che la legge c’e’.
Tra le pratiche che forse secondo te non sono molto malviste tra gli uomini, ci potrebbe essere anche la prostituzione minorile. Hai uno strano modo di esprimerti, le pratiche malviste sono reati odiosi. Avevo visto anni fa un documentario su raitre sulla prostituzione in thailandia, e i clienti occidentali. Da vomitare. Un 50enne che sfrutta una bambina e’ un essere schifoso.
@Sandra
La pedofilia è ancora malvista e spero che lo resti per sempre.
Ma i rapporti ad esempio tra un 50 enne e una sedicenne spero che lo siano per sempre.
Riguardo alla legge, bisogna vedere come quella parola “affidato” viene interpretata.
Lo so che il turismo sessuale in thailandia è un abominio. Ma per molte persone sta diventando una cosa normale.
Fosse per me porterei l’età del consenso a 18 anni.
ma questa non è affatto una condanna,prima ai lavori forzati lo mandavo e dopo in galera (naturalmente con la castrazione chimica) predicatori farabutti!
Federico (ho una risposta bloccata, riposto tagliando un po’):
Se i ragazzi in questione erano in gita col prete, erano affidati a lui. Cioe’ i genitori lo hanno considerato affidabile, al punto di lasciare a lui il compito di occuparsi dei propri figli. Comunque tu la giri, e’ evidente che i genitori non affidano i figli a un prete col tacito accordo che una delle esperienze della vacanza sia che il proprio figlio 14enne si trovi il prete nudo nel sacco a pelo o nella doccia!!
“Quello di cui è accusato Roberto Berti, che non merita di essere considerato un parroco, è solo una piccola parte, di ciò che di grave ha veramente commesso. La curia lo ha coperto e protetto. Nonostante la curia sapesse com’era, ha continuato a mettere nei sacchi a pelo nudi, ragazzi di San Mauro. Ha messo nel camper, nel suo letto, ragazzi a dormire. Ha picchiato bambini e ragazze, ha umiliato ragazzi e ragazze facendogli subire angherie di vario tipo, niente di strano, lo strano è che sono 3 anni che mi raccomando in curia di controllarlo. Risultato? protezione, silenzio.”
Dal blog viaggionelsilenzio, se vuoi approfondire la questione di quanti genitori abbiano affidato – comunque legalmente lo si voglia intendere – i propri figli.
@Sandra
Nei commenti commentavo il caso specifico.
Il sacerdote a cui sono affidati dei giovani dovrebbe comportarsi con professionalità.
Io sono cattolico e non ho nulla in contrario che al sacerdote sia riconosciuto il ruolo di educatore e non ho nulla in contrario che la legge stabilisca obblighi e pene per gli educatori che compiono atti immorali in merito al loro lavoro.
Ma sì sa: in italiala responsabilità è un concetto estraneo.
Lo so che ci sono preti che si macchiano di simili delitti, e che per mentalità corporativa restano inpuniti. Questo è male.
Ma io sguo quelli che si sacrificano per gli altri. Non finiranno mai in televisione come chi commette simili crimini.
Almeno sarebbe un esempio migliore di quello che si da.
Poi in italia per simili reati la prescrizione incorre solo dopo 10 anni. pochi.
Se fosse di più, si potrebbero celebrare i processi. Ma spesso non si può per avvenuta prescrizione.
Eh si’, davvero un peccato perche’ fino al 2005 gli anni era o 15. Ma poi bisognava fare qualcosa per la prescrizione degli amici (del resto a Cesare quel che di Cesare, no?), e visto che c’era anche gli altri, che un po’ a tutti faceva comodo. Era una “legge doverosa”, nelle parole del paladino di santa romana chiesa. La quale sicuramente apprezzo’ (come per le intercettazioni, del resto). Credo almeno, non mi sembra che il vaticano o la cei abbiano tuonato contro una legge ingiusta che di fatto riduceva i tempi di prescrizione da 15 a 10 anche per i reati su minori, sai nel nome delle vittime, per giustizia, quelle robe li’. Ti risulta il contrario? Che strano, i cattolici hanno questo strano senso della giustizia e dei valori. Dicono che l’europa vuole privarci dei nostri simboli piu’ cari… seeeee.
La mentalita’ corporativa’ si chiama omerta’. Che pare etimologicamente derivi da umilta’, virtu’ molto apprezzata da chi poggia il proprio potere sull’autorita’ e la sottomissione.
Ciao Sandra,vedo che hai evidenziato quello che io,tempo fà,avevo cercato di far capire alle persone che difendevano a spada tratta questo finto prete,ora ufficialmente riconoscioto pedofilo.
Se hai letto tutti i miei commenti fatti precedentemente,sul sito di mammadolce,sicuramente avrai visto che,quello che avevo affermato con sicurezza,era pura e semplice verità.
sono stati costretti a punire questa persona, la copertura che,con la complicità di preti informati dei fatti,avevano fatto,è saltata.
sapevano cosa aveva fatto alla Ginestra,lo hanno spostato di pochi chilometri.Quì non ha perso tempo,ha continuato il cammino intrapreso precedentemente.
Lo hanno fermato?
Difficile fermare queste persone.
Per lo meno,illudiamoci che questo sia accaduto.
@ ora basta
Veramente avevo visto il blog di viaggio nel silenzio, quindi deduco che la Gaito ha fatto riferimento al tuo blog. Il comportamento delle gerarchie ecclesiastiche seguiva sempre lo stesso schema, e se non fosse intervenuta l’ondata di processi negli stati uniti, dove la chiesa cattolica non detiene alcun monopolio sulle questioni religiose, neanche qui si sarebbe mai saputo qualcosa. Eppure vedi che c’e’ ancora si attacca ostinatamente alle mele buone, non capendo o facendo finta di non capire che il problema non sta nelle mele marce, ma nell’albero che alimenta il marciume.
Perché non in PRIGIONE, come tutti i comuni mortali?
Si da il caso che io risiede negli stessi luoghi del prete in questione. Posso dirvi che quello che sconcerta è da un lato il clima di omertà rispetto alla vicenda (omertà e non naturale e comprensibile riservatezza delle vittime), dall’altro il fatto che la “soluzione” della questione è stata affidata all chiesa e non a un tribunale della Repubblica, così che il prete se l’è cavata a buon mercato anziché finire in galera come meritava.
Inoltre in una delle stesse parrocchie era già esploso il caso di un altro prete, questo condannata per il genocidio in Ruanda!!!
E’ evidente che la scelta della chiesa dei propri preti non va tanto per il sottile!!!