Chiesa ortodossa: “Sinodo contro sentenza europea sul crocifisso”

L’arcivescovo ortodosso di Atene Ieronimo ha annunciato la possibile riunione di un sinodo straordinario per definire una strategia comune contro la recente sentenza della corte di Strasburgo sul crocifisso. La Chiesa ortodossa è infatti preoccupata per quello che potrebbe essere un precedente giuridico anche per la Grecia. L’arcivescovo Ieronimo ha affermato che “non sono solo le minoranze ad avere diritti, i diritti sono anche delle maggioranze”.
L’Osservatorio per l’applicazione degli accordi di Helsinki in Grecia (Espe) ha inoltrato infatti al tribunale di Atene una richiesta per rimuovere i simboli religiosi dagli uffici pubblici, proprio prendendo spunto dalla recente sentenza. Il tribunale di Atene l’ha però respinta per mancanza di giurisprudenza, senza però escludere un possibile riesame nel momento in cui diventasse definitiva la sentenza europea.
Il ministro dell’istruzione Anna Diamantopoulou sulla questione della rimozione dei simboli religiosi dalle scuole per il momento non si sbilancia: “il problema non è all’ordine del giorno, i problemi della scuola in Grecia sono altri”.

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31 commenti

Andrea

Spero solo che l’Europa non si divida sulla religione e non nascano nuove “guerre” di religione.
Anche perchè io mi troverei a vivere dalla parte sbagliata, in Italia.

Roberto Grendene

“non sono solo le minoranze ad avere diritti, i diritti sono anche delle maggioranze”

c’e’ un problema: se un “diritto” e’ esercitabile solo da alcuni, siano essi maggioranza o minoranza, è un imbroglio chiamarlo diritto: e’ un privilegio, una impostura, una discriminazione.

Roberto Grendene

“il problema non è all’ordine del giorno, i problemi della scuola in Grecia sono altri”

il “benaltrismo”, pessima tecnica retorica per non assumersi le proprie responsabilità e permettere che i problemi (di tutti i tipi) rimangano.

Rendere la scuola piu’ laica e senza discriminazioni costerebbe poco: una circolare ministeriale che dice di rimuovere i simboli ideologici e religiosi da tutte le aule statali.
Questo avrebbe anche un benefico effetto sul mondo della scuola, che senza il “vuoto attorno” esercitato da quel simbolo, potrebbe essere un luogo più civile che fa crescere e rendere responsabili i futuri cittadini

myself

“non sono solo le minoranze ad avere diritti, i diritti sono anche delle maggioranze”

Alle presunte maggioranze non viene tolto nessun diritto, tutti possono esporre i simboli religiosi o meno in casa propria, chi glielo vieta?

stefano f.

a quando un sinodo che si occupi di PROBLEMI SERI tipo disoccupazione, sotto-occupazione, miseria, fame ecc.ecc. flagelli che affliggono il 90% della popolazione mondiale e che potrebbero essere risolti anche dalle cospicue donazioni degli introiti della vendita DI VASELLAME DI ORO ARGENTO GIOIELLI RENDITE IMMOBILIARI ECC. di cui TUTTE le correnti del cristianesimo sono abbondantemente provviste, con successiva donazione degli introiti ai poveri??? senza ricorrere nel caso italiano sempre ai cittadini tramite l’8×1000? a quando un bella sgrassatura della ricchezze della cristianità a favore dei poveri? dove sono i donfradindondan quando ci sarebbe bisogno di una loro doverosa presa di posizione su questi argomenti, se davvero ci credono nel messaggio del loro sedicente messia di carità e tolleranza?

Sergio

La cosa strana è che il problema del crocifisso nei luoghi pubblici in Europa non esiste (a parte l’Italia e altre regioni sottosviluppate del continente come la Grecia e la Russia ortodossa).
Il crocifisso non c’è e nessuno ne sente la mancanza.
La sentenza della Corte sul crocifisso in Italia sembra offrire il destro alla Chiesa italiana, e ad altre chiese medievali, per rivendicare con più forza diritti, come le famosi radici cristiane nella Costituzione o Trattato di Lisbona e l’esibizione e l’imposizione a tutti dei simboli religiosi.
L’esposto dell’italo-finlandese sembra rivelarsi un boomerang. Tuttavia la signora e i suoi figli hanno tutta la mia stima e il mio appoggio. Avevano ragione e han fatto bene. Solo che si credevano in un paese civile e tollerante come la Finlandia o la Svezia. Qui invece abbiamo i La Russa, i Gasparri, i Capezzone, i Rutelli, gli Sgarbi, la Santanché, la Mussolini e compagnia bella (gente così in quei fortunati paesi non ce n’è).

Sandro

Le minoranze chiedono rispetto dei propri diritti.
La maggioranza vuole il mantenimento dei propri privilegi.

stefano f.

x Sergio

Qui invece abbiamo i La Russa, i Gasparri, i Capezzone, i Rutelli, gli Sgarbi, la Santanché, la Mussolini e compagnia bella (gente così in quei fortunati paesi non ce n’è)——————

non c’è nemmeno un popolo che li vota questi personaggi qui…

Near

@ Sergio

Stendiamo un velo pietoso sul terzo personaggio da te nominato. Al solo pensarci mi viene l’orticaria.

sabre03

L’esposto andava fatto prima o poi……
sono 60 anni che viene posto il problema della sua rimozione ma il messaggio NON è mai passato ai cattosuperstiziosi neanche se veniva da cattolici avveduti….. (si veda il libro scrocifiggiamo l’Italia in biblioteca)
Neanche l’interrogazione radicale che seguiva la vicenda del giudice Tosti ed a cui Mastella ha risposto picche ha potuto svegliare l’opinione pubblica.
Solo un organismo europeo può renderci giustizia e le reazioni scomposte e violente di questi giorni sembrano darne conferma

libero

I politici a favore del procifisso nelle scuole, perchè non lo espongono in Parlamento ?
Come mai il Vaticano non protesta contro questa mancanza di religiosità dei parlamentari italiani ?

AndreA

“I politici a favore del procifisso nelle scuole, perchè non lo espongono in Parlamento?”

Forse perché in questo caso è asplicitamente vietato dalla legge italiana.

Bruno Gualerzi

@ Sergio
Non credo si sia trattato di un boomerang. O, se proprio di boomerang si può parlare, credo sia dovuto più alla reazione di quanti, non credenti, hanno considerato questa vicenda del crocifisso di importanza secondaria rispetto ad altri obiettivi ritenuti ben più importanti che non alla reazione, scontata, della italica cattolicità. Anzi, ritengo che proprio questa reazione, per i toni scomposti, isterici, che ha assunto, sia da mettere nel conto di un successo: è servita per mostrare a chi ha conservato ancora un pò di autonomia di giudizio (chi non vuol vedere, non vedrebbe comunque) di che livello è la fede che tanti compatrioti dicono di professare: pura idolatria, pura superstizione! Idolatria, superstizione che magari ha turbato quei cattolici (pochi, ma ci sono) che intendono testimoniare la propria fede non facendola dipendere dall’esposizione pubblica di un’immagine sacra… mentre ha indotto la stragrande maggioranza dei ‘reazionari’ a rifarsi ad una difesa del crocifisso esposto nei luoghi pubblici che di ‘religioso’ ha ben poco. Per non parlare dello sfregio – anche questo palese per chi sa ancora vadere – inferto alla laicità.
In definitiva la vicenda del crocifisso credo sia servita, a UAAR ma non solo, per ‘contarsi’ – in fatto di religione imperante in questo paese – non tanto quantitativamente, quanto qualitativamente. A me il far esplodere questa contraddizione non è parso poco.
Certo i frutti si possono poi cogliere se di questo si è convinti, mentre in caso contrario…

fab

Beati ‘sti beoti, che non hanno abbastanza cervello per capire che cosa sia un problema vero.

car80

@ Sergio
In Spagna e in Portogallo il crocifisso nelle scuole c’è eccome. Vorrei tra l’altro segnalare che l’Italia ha un patrimonio di scuole pubbliche largamente superiore alla media europea. Vi ho già fatto l’esempio della Bretagna o dell’est della Francia dove la scuola cattolica sfiora il 50%. Spagna e Portogallo sono messe ancora peggio e in Olanda l’istruzione è a maggioranza religiosa.

car80

@ gualerzi
Oppure possiamo dubitare e vedere cosa succederà in caso contrario la laicità diventa una religione. Solo il futuro ci potrà dire se è stata una mossa furba o meno.

Murdega

# AndreA scrive:
15 Novembre 2009 alle 17:42

“I politici a favore del procifisso nelle scuole, perchè non lo espongono in Parlamento?”

Forse perché in questo caso è esplicitamente vietato dalla legge italiana.
————-
Bellissima,non avevo mai pensato a qualcosa di simile,veramente acuta.
Mi mancano tanto i dia a da in con su per tra fra din don dan.
Ma la parte femminile religiosa non è ammessa a questo blog?

Spinoza

non sono solo le minoranze ad avere diritti, i diritti sono anche delle maggioranze

Mi vengono i brividi a leggere stè frasi…perché sono quelle tipiche di ogni dittatura: nazismo (Hitler fu eletto da 14 milioni di tedeschi), Stalin (che si proclamava esponente del proletariato), fascismo ecc. Ma del resto, le Chiese non sono autoritarie per natura ?

Bruno Gualerzi

@ car80
Non credo si tratti di mosse più o meno furbe. L’UAAR – almeno come la vedo io – non dovrebbe essere un movimento che punta tutto sul fare proseliti quali che siano, ma condurre coerentemente una battaglia culturale (e qui vedo già i Brunetta di casa parlare di ‘culturame’)… per esempio, nel caso, sostenere con forza tutti quegli argomenti che fanno di questa battaglia per la levata del crocifisso dai luoghi pubblici ben altro che una sorta di dispetto fatto ai credenti in nome di una fede uguale e contraria. E gli argomenti tirati in ballo dai difensori del crocifisso esposto nei luoghi pubblici (un’accozzaglia di luoghi comuni sull’ateismo a dir poco penosa) offrono il materiale ideale per ribattere dimostrando tutta la povertà, morale oltre che intellettuale, che li alimenta. A mio parere, lo scontro più produttivo perchè più qualificante dovrebbe avvenire prevalentemente su questo piano… altrimenti sì – se ho capito bene cosa intendi – che la laicità perseguita come principio astratto, come valore assoluto, verrebbe vissuta come una sorta di religione.

dysphoria_noctis

a Protestantesimo, stanotte su Rai2, le chiese protestanti d’Italia si sono dichiarate tutte ed indistantamente contro la presenza del crocifisso nelle scuole…

povero Herr Ratzy, manco in Italia ha il monopolio del cristianesimo 😀

Paul Manoni

Noto con estremo disappunto che i problemi del connubio tra chiesa e stato, non li abbiamo solo noi, ma anche i Greci….
Come da noi infatti, esiste una chiesa che fa pressioni ed una classe politica che con il proprio silenzio, servilismo e accondiscendenza, cerca di far passare le vicende scomode sottotono e/o quindi lasciar stare le cose esattamente come stanno. Questo comportamento e’ molto simile ad una sorta di censura coatta e potremmo chiamarlo NEO-OSCURANTISMO.
Cosi’ uno striscione ateo, non DEVE far notizia.
Cosi’ non ci DEVONO essere giornali italiani che “pubblicizzano” lo sbattezzo.
Cosi non DEVONO esserci giornali che parlano male del governo o del premier.

COSI’ UNA LEGGE SFAVOREVOLE AGLI ORTODOSSI, NON DEVE ESSERE ALL’ORDINE DEL GIORNO!
Detto questo la domanda e’….
A che punto e’ la liberta’ dei cittadini nel continente Europeo!?!?
…e guarda caso le religioni ci sono sempre in mezzo! 😉
IL POTERE ED IL DENARO….I PRIVILEGI E LE LIBERTA’ NEGATE AI CITTADINI.

Sergio

@ car80

«In Spagna e in Portogallo il crocifisso nelle scuole c’è eccome.»

Grazie della segnalazione. Si vede che non sono paesi evoluti: sono più o meno come l’Italia papalina, la Grecia e la Russia ortodosse. Parlavo appunto di paesi europei sottosviluppati.

E’ un fatto che i paesi nordici sono più civili. Reazioni isteriche come quelle italiane lì sono impensabili, anche se hanno pure loro delle chiese. Ma sono luterani, non cattolici.
Qualcuno mi diceva l’altro giorno che la psiche dei nordici è più “strutturata”. Forse sono semplicemente più freddi. I “fenomeni” tipo Natuzza Evolo al nord non esistono, sono impensabili.
Per onestà bisogna però aggiungere che in passato anche al nord la religione ha infierito (vedi il padre di Ingmar Bergman, pastore protestante, che ha servito di modello per il vescovo Vergerus in «Fanny e Alessandro»: un personaggio sadico e osceno).

car80

@ Sergio
Dipende dai punti di vista. Per certi aspetti la Spagna con i crocifissi e più evoluta della Francia senza crocifissi. Per quanto riguarda i paesi del nord, non dimentichiamo che hanno applicato negli anni ’60 l’eugenismo e che in Svezia sino al 95 la chiesa gestiva lo stato civile. Poi è chiaro che l’Italia è un paese mediamente più retrogrado e intollerante rispetto al nord europa a causa del vaticano. Ma insomma, paese che vai problemi che trovi.

bardhi

Sinceramente non capisco questa preoccupazione del clero ortodosso greco. In Grecia la religione non si è mai messa in discussione neanche durante i 300 anni di dominazione ottomana. L’ora di religione è obbligatoria, le chiese sono piene di fedeli, chi arriva in grecia come emigrato cambia subito il nome perche se il suo non è ortodosso quel cavolo che trova lavoro, la chiesa ortodossa è a pari del CCAR una delle piu grande proprietarie terrene e immobiliare del paese etc etc.

Dalila

“c’e’ un problema: se un “diritto” e’ esercitabile solo da alcuni, siano essi maggioranza o minoranza, è un imbroglio chiamarlo diritto: e’ un privilegio, una impostura, una discriminazione”.

Grazie per averlo ricordato, Gualerzi.
Al giorno d’oggi bisogna ricordarsi e ricordare agli altri certe differenze che i più sembrano aver dimenticato, convintissimi di detenere dei diritti (pardon, privilegi).

fresc ateo

IL CROCIFISSO ORTODOSSO E’ PIU’ ALTO E’ PIU’ GRANDE E’ PIU’ BELLO E’ PIU’ DI UN IMBROGLIO.

fresc ateo

U POPE UN PAPA UN <ARCIVESCOVO ANGLICANO^ E PERV PAR CONDICIO IN CLASSE IO VOGLIO UN TOTEM DEL GRANDE SPIRITO , IO VOGLIO UN DIO INCAS,IO VOGLIO LA MEZZALUNA,IO LA STELLA DI DAVID,IO INVECE VISNU’,IO MITRA ,IO LA STATUETTA DEL BUDDA,IO INVECE L’ALTARE SCINTOISTA,
IO VOGLIO I DOLMEN RUNICI IO I MENIR DRUIDI,IO INVECE LE STATUE DELL’ISOLA DI PASQUA,IO VOGLIO
ATENA E GIOVE E ANCHE APOLLO COL POLLO.INSOMMA LA DEMOCRAZIA ACCETTI TUTTE LE FEDI.
IO VOGLIO IL RITRATTO DEL NOSTRO PRESIDENTE ATTUALE NAPOLITANO.MA SAI COME’ IO SONO LAICO ,IO NON CONTO.

Nello

A proposito di crocifisso…

Il gruppo FB “Crocifisso, Albertin e signora, levatevi dalle palle” non è più visibile quindi o ha cambiato nome o è stato finalmente rimosso. Grazie a tutti quello che l’hanno segnalato.

Il nuovo gruppo Solidarietà alla famiglia Albertin-Lautsi è in linea, aderite numerosi…
http://www.facebook.com/group.php?gid=172334637751

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