Il governo austriaco avrebbe raggiunto un accordo per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Il provvedimento sarà esaminato dal parlamento con l’obbiettivo di approvarlo e farlo entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2010. Il testo concordato prevede gli stessi diritti delle coppie eterosessuali in materia pensionistica e di assistenza: sono escluse l’equiparazione al matrimonio, l’adozione o le pratiche di fecondazione artificiale. Il governo di Vienna è formato da una ‘grande coalizione’ di socialisti e popolari.
Austria, riconoscimento in vista per le coppie omosessuali
27 commenti
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ma perché no?!?!?!?!
Thomas, la domanda è: ma perché no a fecondazione, adozione ed equiparazione al matrimonio?
Un passo alla volta, non forziamo la mano.
Arriverà anche l’adozione e il matrimoniio, basta dar tempo ai più di abituarsi.
Sempre le cose a metà. Spiace accontentarsi di compromessi quando si dovrebbe pretendere quelle prerogative sociali e umane che stanno negando.
Comunque un primo passo. Sempre meglio che qui.
Beh qualche anno dopo una legge come questa, quando gli ottusi si accorgono che non c’e’ stata la fine del mondo, magari si approva anche l’equiparazione del matrimonio.
Ogni stato procede con la sua velocita’… in Italia: zero.
Va bene anche questi riconoscimenti al momento, l’Austria si rivela sempre più laica agli occhi dell’Europa e si deve aver pazienza, in Francia il presidente ha dovuto mandar giù il rospo, ma solo apparentemente, in realtà si vuole sempre di più una Francia laica a 360° così come in Spagna e come è stato in altre parti d’Europa, meno che in Italia purtroppo, ne dobbiamo fare di strada ancora.
Che bel passo in avanti!
Previsioni per l’Italia?
Maggio 2030?
@ zel,
ottimista!
@ Flavio
io direi che ogni stato procede con la sua marcia… Noi infatti abbiamo ingranato la retromarcia
@zel
Penso che sia più facile approvare una legge sulla pena di morte per concussione mafiosa
Bhè.. in Italia leggi contrarie alla Chiesa sono passate, quali aborto e divorzio… le coppie di fatto mi sembrano un’altra battaglia simile, ergo prima o poi fattibile… O sono davvero troppo positivista?! Non mi va di essere obbligata a sposarmi, accidentaccio!
Senza entrare nel merito, ecco un’ altra dimostrazione dei passi avanti che l’ Europa laica e progressista fa giorno per giorno alla faccia dell’ Italia bigotta e clericale, purtroppo la macedonia politicoclericale che vige a Roma, non è dolce, ma molto amara.
siete troppo ottimisti, qui gli omosessuali sono oggetto di aggressioni a volte mortali, minacce ed umiliazioni.
Equiparazione in materia pensionistica e di assistenza? ottimo
Non-equiparazione al matrimonio? e chissenefrega: tanto è solo sulla carta. Se due persone si amano possono tranquillamente stare insieme anche senza sposarsi, etero o no.
Negati i figli ai non etero? altrettanto ottimo. Madre Natura ha stabilito che un essere vivente è generato da un individuo femmina e uno maschio e che entrambi lo cresceranno.
Quindi sono perfettamene d’accordo sul fatto che coppie omosessuali non possano avere e crescere figli. Il giorno che l’evoluzione li trasformerà in esseri ermafroditi allora saranno liberissimi.
Non è una cosa contro la religione (in tal caso: chissene): è contro la Natura.
@luca
in natura ci sono coppie di animali omosessuali che rubano le altrui uova (i pinguini per dire) e ne allevano i piccoli.
i bambini non hanno bisogno di padre e madre se non a livello di gameti, per il resto la crescita avviene senza scosse o problemi anche se i genitori hanno lo stesso sesso.
preciso, dato che è sempre la solita storia.
In Austria???? Ma siete sicuri?? La notizia riportata è verificata??
No perchè, se lo fosse, conoscendo gli austriaci, significa una specie di Rivoluzione Francese (e che a Nazinger è venuto un travaso di bile).
@Karowu
Però ammettiamolo dai, l’ammore di mammà è insostituibile. 🙂
@ zel
In Italia le leggi su divorzio e aborto sono passate perchè la maggioranza, sebbene sedicente cattolica, ne aveva le palle piene di subire i divieti irrazionali imposti ex-lege dalla CCAR.
Questo è stato possibile perchè l’adesione formale alla dottrina cattolica comportava, per la maggioranza eterosessuale, un prezzo da pagare troppo alto nei confronti dei divieti dettati da superstizioni religiose (e dunque percepiti come infondati): un prezzo che era la stessa maggioranza a dover pagare sulla propria pelle, e quindi dava fastidio.
Quando il rispetto di un cattolicesimo solo di facciata si scontra con le rinunce irrazionali da accettare, evidentemente anche l’appecoronato popolo italiano sceglie una strada diversa da quella suggerita (o meglio: imposta ogni volta che è in grado di imporlo) dalla parte cattolica.
Ma per le unioni omosessuali è ben diverso: non tanto per l’irrazionale divieto al loro riconoscimento (percepito come ingiusto dai più, alla pari del divieto del divorzio e dell’aborto) ma semplicemente perchè, in questo caso, il prezzo del mancato riconoscimento di queste unioni non lo paga la maggioranza, bensì solo un 5% o giù di lì della popolazione.
E, quando è così, il cittadino eterosessuale medio, a cui invece non è precluso il riconoscimento delle proprie unioni, vede sì l’ingiustizia ma, in fondo, pensa: “se è un’ingiustizia che non danneggia me, chissenefrega?”.
A lottare per i diritti rimangono dunque solo quei pochi direttamente interessati, insieme a una piccola galassia di persone e associazioni dai nobili ideali e dai comportamenti coerenti (l’UAAR fra queste), che però troppo raramente hanno il peso politico necessario per portare a una legiferazione in materia.
Si tratta, a mio avviso, di un’indifferenza dei più che rappresenta una delle tante forme di imbarbarimento civile del ns. paese e anche di una forma di debolezza che permette a chi detiene il potere di muoversi a suo piacimento e con le mani libere.
E’ lo stesso meccanismo che ha reso di fatto non esercitabile il potere abrogativo dei referendum popolari, perchè il raggiungimento del quorum al 50% permette che si saldino insieme, sotto il profilo del conteggio aritmetico, le posizioni dei pochi che sono ostili ai quesiti referendari e dei moltissimi che non sono ostili ma sono sostanzialmente indifferenti, e dunque a votare per pronunciarsi su problemi che non li riguardano direttamente non ci vanno neppure…
per piacere non mettiamo in mezzo la natura, se dovessomo fare le cose secondo madrenatura staremmo freschi, la natura non ci ha fatto le ali però voliamo, non ci ha fatto per stare dell’ore sott’acqua però lo facciamo, e gli esempi potrebbero essere innumerevoli. La natura ci ha fatto con un cervello, ci ha dotato chi più chi meno di razionalità, usiamola, i pregiudizi lasciamoli da parte e si usi la ragione per argomentare le proprie tesi.
A parte problemi pratici e culturali, sarebbe un’occasione in più per dare una famiglia a dei bambini. Però mi pongo una domanda: perché non ammettere le adozioni dei singoli? Forse più in generale il problema andrebbe posto in altri termini.
Unione Europea
Paesi che riconoscono (con livelli differenti di tutela) le coppie omosessuali: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia.
Paesi che non hanno alcuna legge a riguardo:
Bulgaria, Cipro, Estonia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia.
Chissà perchè il primo gruppo è quello dei paesi più progrediti anche in senso economico e culturale.
E chissà perchè l’italia è sempre nel secondo gruppo.
omissione: tra i paesi con legislazione sulle coppie gay c’è anche l’ungheria;
tra quelli senza l’irlanda
Friuli Venezia Giulia: Austria a nord, Slovenia a est, Adriatico a sud. Non impariamo nulla neanche dal mare.
Ah scusate, dimenticavo, Vaticanpadanitagliachennessò a ovest!
Ohimè…
Sono felice per gli austriaci, è pur sempre un passo avanti, mi pare invece che l’Italia sia sempre un passo dietro agli altri paesi europei, anche la Spagna che pareva così conservatrice e cattolica ci ha superato di molto. Mah, sono pessimista ?
Un piccolo passo avanti anche dell’Austria… 😉
Mi preoccupa che non si equiparino le coppie omosessuali alle coppie etero in tutto e per tutto.
Sta a significare che un’ UGUALIANZA riconosciuta vera e propria ancora non c’e’…soprattutto per cio’ che concerne matrimonio e l’avere figli.
Insomma, meglio di niente di sicuro…ma c’e’ ancora tanto da fare! 😉
P.S: CHE PAROLA SGRADEVOLE, PER ME, “TESTO CONCORDATO” 😀
gli austriaci sono molto meno bigotti di quello che uno possa immaginare. e vienna una delle città più belle e aperte che ci sia in europa
Chissà che travaso di bile per Buttiglione, che due settimane fa esultava per la bocciatura del matrimonio gay per referendum nel Maine.
Ma anche lì, solo il 3% dei votanti ha fatto la differenza. E cala ogni anno…
Perciò per Buttiglione e bigotteria trionfante lo champagne di ieri diventerà l’aceto di domani.
Tempo al tempo.