Testamento biologico, il mini-emendamento di Della Vedova innervosisce il PDL

E’ bastata la presentazione di un emendamento al testo in discussione sul testamento biologico da parte del deputato Benedetto Della Vedova per suscitare aspre reazioni all’interno del PDL. In realtà la proposta del deputato ex radicale, che pure vuole integralmente sostituire il testo della legge, si limita a riprendere il codice deontologico ribadendo, in un solo articolo, il ‘no’ all’eutanasia e all’accanimento terapeutico. Ma tanto è bastato per suscitare le critiche di Cicchitto e Bondi e una difesa d’ufficio del ddl Calabrò licenziato dal Senato (in realtà il relatore Di Virgilio presenterà comunque sei modifiche già preventivamente concordate con la maggioranza). Della Vedova ha poi parlato di “clima da caserma” all’interno del partito: attirandosi così ulteriori critiche e il sospetto, da parte di qualcuno, di ‘lavorare’ per Gianfranco Fini.

Archiviato in: Generale

46 commenti

Bruno Moretti Turri

Di papisti così masochisti da sperare in una tortura come quella a cui è stato sottoposto Piergiorgio Welby, ce n’è veramente pochi.

Si andrà ad un referendum ottimo:
la CCAR e i suoi bolsi epigoni ne usciranno con le ossa rotte.
Forza Ratzi.
Labora pro nobis.
(Continuo a ritenere che Ratzi è un agente della CIA, Central Intelligence Atheists,
infiltrato nel vaticano…)

enrico mini

cicchitto e bondi sono già sottoposti dalla nascita ad accanimento terapeutico e, probabilmente, coi pochi neuroni residui, temono l’eutanasia.

Popper

Cicchitto e Bondi hanno subito un accanimento dottrinale, per cui li hanno riprogrammati per entrare in politica ed essere degli echi del Vaticano, oppure sono le famose voci bianche a cui sono stati castrati i c……i per cantare nel coro degli eunuchi per il regno dei cieli.

Sono da mettere insieme a Capezzone, pratticamente dei ripetitori a “banda larga”.

Un tema così importante come il testamento biologico è superficialmente e fanaticamente trattato da eminenti ignoranti del pdl che in nome del vaticano, si accaniscono contro la libertà dei propri cittadini.

E’ un mazohismo politicamente cattolico ma anche nel pdl adesso vi sono le voci fuori dal coro, cioè quelli che le palle le hanno ancora per far rispettare i diritti di tutti e liberare il codice deontologico del medico da ingerenze del vaticano.

Personalmente sarebbe opportuno che l’album dei medici si pronunciasse in modo fermo e risoluto nei confronti delle obioezioni di coscienza cattoliche e si sottolineasse l’importanza costituzionale del paziente in tutti i suoi diritti e necessità, evitando in modo inequivocabile che esso sia costretto a cercar cure o assistenze clandestine.

zel

Solita menata… spacciano il “diritto” alla vita con l’obbligo… non mi sembra difficile: basta decidersi! La gente ha DIRITTO alla vita o è OBBLIGATA a vivere?
A me, al momento, basterebbe un chiarimento al riguardo per mettermi l’animo in pace.

salvo

Volete l’opinione di un cattolico, anche abbastanza legato alla chiesa? Non si legiferi in materia. Sono contrario all’interruzione di alimentazione e idratazione artificiali ( solo per gli stati vegetativi, nel caso dei malati terminali è la prassi), ma, siccome gli stati vegetativi sono situazioni “provocate”, penso sia necessaria un’autoregolamentazione dei medici che stabilisca fino a che punto proeguire nelle pratiche di rianimazione.
La Chiesa è giusto abbia una posizione in materia, ma se uno stato mi entra anche in questo campo, allora mi aspetto che decida anche quale posizione io debba assumere nelle coperte.

Stefanom

Salvo,

infatti il TESTAMENTO biologico, se si lascia la libertà ai cittadini come nei paesi veramente democratici, prevede che non sia lo stato a decidere, ma l’interessato. Da noi invece i cattolici pretendono che sia lo stato a decidere, a decidere di torturare.

Kaworu

@salvo
lo stato dovrebbe “decidere” di lasciare libertà di coscienza ai diretti interessati.

non è complicata come cosa.

è la chiesa quella che vuole mettersi sotto le tue (e pure le mie che cattolica non sono) coperte, sia del letto di casa che del letto di ospedale. e decidere per te e pure per me.

hpman

@Salvo

la chiesa cattolica di PapaRatzi non ammette pensatori liberi, se ti distacchi anche un pò dal suo pensiero, sei fuori, se pensi che ci debbano essere regole laiche per lo stato e che solo i credenti debbano seguire ciò che dice PapaRatzi, sei fuori. Se cominci a sentirti, solo la Uaar e lieta di accoglierti a braccai aperte, benvenuto …

hpman

errata corrige. Mi è caduta la virgola dalla parte sbagliata.
Se cominci a sentirti solo, la Uaar e lieta di accoglierti a braccai aperte, benvenuto …

strozzapreti

Più che un clima da caserma, un clima da camice nere….papale, Papale!

Bruno Gualerzi

@ salvo
Condivido la tua opinione in linea di principio (“NON SI LEGIFERI IN MATERIA”)… purchè l’assenza dello stato non si traduca in un lasciare campo libero alla chiesa. ‘Non si legiferi in materia’, d’accordo, ma come modo per salvaguardare l’autodeterminazione, per impedire qualsiasi ingerenza. Come il rimettersi – per l’alimentazione e l’idritazione nei casi di stati vegetativi o di malati terminali – non tanto al ‘parere’ del medico, quanto ad una sua ‘AUTOregolamentazione’ in base alla quale sia lui a stabilire ‘fino a che punto proseguire nelle pratiche di rianimazione’. Una ‘delega’ pericolosa per l’autodeterminazione.

enrico mini

Non deve esistere che chicchessia possa sentirsi autorizzato a decidere della mia vita. Tanto meno lo stato o, peggio ancora, la chiesa (qualsiasi essa sia).

Dalila

@ Bruno Gualerzi

“Condivido la tua opinione in linea di principio (”NON SI LEGIFERI IN MATERIA”)… purchè l’assenza dello stato non si traduca in un lasciare campo libero alla chiesa. ‘Non si legiferi in materia’, d’accordo, ma come modo per salvaguardare l’autodeterminazione, per impedire qualsiasi ingerenza”.

Sappiamo tutti che il grosso problema italiano è proprio questo: laddove si lascia un “gap” da parte dello Stato, la chiesa è più che pronta a prenderselo d’ufficio, decidendo per tutti, non cattolici inclusi, e infischiandosene delle idee o convinzioni del singolo individuo.
Per questo preferisco uno stato attivo, anche col vivo dibattito, perchè no, nei confronti di certe tematiche sociali piuttosto che uno stato volutamente sbadato, nel quale contano più i paralipomeni che i problemi risolti, in un modo o in un altro.
Fra l’altro, in tutta sincerità, l’Italia sta davvero attraversando un periodo estremamente buio: me ne sono accorta ieri quando, guardando sulla RAI (mi torturo, lo so, ognuno ha il suo cilicio) la risposta della Gelmini sulle proteste studentesche:
“Slogan vecchi, anni ’70”.
E poi ancora un riferimento sugli anni di piombo (per incutere ulteriore terrore ai cittadini) con la storia improbabile del mix fra terrorismo islamico e BR (??)

Insomma, peggio non si puo’.
Scusate lo sfogo.

sunrise

Forse dovremmo ricondurre sia la proposta di Della Vedova (ex radicale? Come Capezzone?) sia le solerti e puntualissime critiche neocom dei burattini di legno di berlusca semplicemente come uno dei tanti fronti di scontro aperti nella pseudomaggioranza che spadroneggia nel nostro povero paese. Ed è proprio la cosa che più mi fa rabbrividire: ormai questi politicanti da strapazzo, pur di sgomitare e farsi largo all’arrembaggio delle poltrone (in questo caso per problemi di egemonia interna) non esitano a dare in pasto alla loro squallida, superficiale e maligna demagogia strumentale le vite e i destini di tutti noi poveri sudditi…

Bruno Gualerzi

@ Dalila
A parte la questione di principio, proprio per la situazione – come rilevi – di regime clerico-fascista in cui di fatto questo paese è piombato, non mi aspetto niente di buono (al massimo un compromesso ‘a perdere’) da un regolamentazione uscita da questo parlamento.

Condivido in pieno il tuo sconforto per questo richiamo a dir poco ipocrita agli ‘anni di piombo’, o – mio cruccio personale – con la stessa malafede anche al ’68.

sunrise

Brescia, il comune leghista di Coccaglio lancia l’operazione “White Christmas”
I vigili casa per casa a controllare gli extracomunitari: chi non è in regola perde la residenza
Un bianco Natale senza immigrati
Per le feste il comune caccia i clandestini
Obiettivo: “Far piazza pulita” dice il sindaco. E l’assessore alla Sicurezza afferma
“Natale non è la festa dell’accoglienza ma della tradizione cristiana”

Forse con questa notizia riportata oggi da Repubblica si può constatare come non siamo nemmeno più in caduta libera, rispetto alla civiltà e al concetto di stato moderno e laico, ma sguazziamo ormai nel fango del fondo… riesumando Erode!

Dalila

“o – mio cruccio personale – con la stessa malafede anche al ‘68”

Ci ho pensato anche io.Ed hai ragione a fartene un cruccio perchè mi rendo conto di quanto infinitamente ingrati siano quei politici nei confronti di un periodo che ci ha regalato libertà e conquiste sociali importanti.

Conosco il periodo attraverso i ricordi di mio padre, che ancora si entusiasma davanti a quel subbuglio di colori, studenti, creatività, idee, ribellione.
Mi sarebbe piaciuto vivere per un po’ in quel preciso hic et nunc.
“Purtroppo” sono nata 10 anni dopo.

stefano f.

ad una legge che obbligherà tutti a vivere una non-vita alimentata dalle macchine è preferibile il buon senso dei dottori, caso per caso 🙁

agnese l'apostata

@sunrise
🙁 qui non è più neppurte questione di laicità o di privacy,è nazismo e basta…li vanno a cercare casa per casa!come gli ebrei del ghetto di roma alla fine della guerra!se le possono infilare in qualsivoglia posto le loro squallidissime tradizioni

Toptone

Invito i cattolici che scrivono su questo sito di andarsi a rileggere le risultanze dell’autopsia sul corpo di Eluana Englaro.

Ergo, tutto il cancan fatto dimostra – una volta per sempre – quanto falsa sia la pretesa cattolica di avere la verità in tasca e il diritto all’ultima parola su tutto.

Per quanto mi riguarda, al primo sentir di malattia invalidante tipo SLA o Alzheimer, emigro verso lidi più civili o passo a miglior vita “motu proprio”.

Di vegetare a letto nell’italietta cattolicistica che ha sputato addosso a Welby e incensato Pinochet non ci penso proprio.

Mario 47

@ sunrise

Quando non sai risolvere i problemi vero inventa un falso problema, attribuiscigli la causa di tutto e risolvi quello.

Gli extracomunitari (purchè clandestini) fanno comodo alla lega ed agli imprenditori 2 volte:
– come manodopera in nero facilmente manovrabile e ricattabile
– come bersaglio per incanalare il malcontento e le frustazioni di chi è troppo emotivo o ignorante per non ricordare fenomeni analoghi non troppo lontani nel tempo e nello spazio (ebrei fine anni 30, capelloni anni 60 etc.).

Domanda dell’inutile buon senso: quale posizione prenderà la chiesa ufficiale e non su questo episodio?

mario

Giovanni Bosticco

@sunrise
Voglio rispondere da pagano.
Natale non è una festa d’origine cristiana.
C’era già prima per il “sol invictus”, il
primo riallungarsi delle giornate.
Prendiamo tutti i cristiani e rimandiamoli
a Betlemme!
Risparmierei i Valdesi, per due motivi:
non ci rompono i cavoli;
mi forniscono pastiglie Valda.
E la domenica (dies dominica = giorno del
Signore), anticamente “dies solis” tornerà
al suo nome: soledì (sunday e Sonntag
nelle lingue nordiche).

hexengut

Bruno Gualerzi. Per fortuna siamo almeno in due, anche se mal comune…resta comunque male, a non tollerare l’odierna lettura del ’68. Dalila. La demonizzazione del ’68 è uno degli osceni revisionismi attuali. Per me come credo per tutti coloro che l’hanno vissuto, il ’68 ha avuto il merito grandissimo di creare voglia di partecipazione e di compartecipazione. E, quel che era più bello, ha creato e alimentato la speranza; sentimento vitale e creativo indispensabile, di cui oggi, nell’ottusità incanaglita e nell’egoismo dominante, sembra essersi perso anche il ricordo. Questa fiducia nella possibilità di cambiare il futuro è oggi la cosa che più mi manca e non è solo una questione di stanchezza dell’età.

Sal

I cattolici per quanto perversi, fanno solo il loro mestiere. Accalappiare gli ingenui per mantenere un potere che permette il dominio e l’arricchimento. La colpa è di chi per pigrizia e/o noncuranza non si schiera, non si fa sentire, non si ribella, non reclama ma accetta passivamente. Sono uomini buoni a nulla che in nome di una falsa mitezza e una falsa bontà si fanno camminare sulla schiena dai furbacchioni.
Il potere è del popolo, non dei portatori d’acqua della vaticano spa. Bisogna ricordarglielo.

Sal

Così solo per ricordare la buona fede dei vaticanisti in gonnella.
Quelli che impongono la linea ai cattolici politici di una laica repubblica
La questione:
Loro sanno che mancare ad uno solo dei 10 Comandamenti è come mancare a tutti gli altri.
Così dicono : “bisogna rispettare i 10 comandamenti” ma in realtà ne hanno nascosto uno, il secondo quello che vieta le immagini. Così possono importi il crocifisso.

Ma poiché la questione è matematica, se da 10 ne togli uno ne restano nove. Come fare per far tornare il conto ? Semplice, si divide i due il nono che recita; “non desiderare nulla che appartiene al tuo prossimo.”
Così hanno fatto: 9 non desiderare la roba d’altri, 10 non desiderare la donna d’altri.
Capito la buona fede ?
E questi sarebbero i servitori di Dio.

sunrise

@ Giovanni Bosticco

e anche io (Sunrise) sarò molto più felice (fa anche rima!)

@ hexengut

allora siamo almeno in tre

Giovanni Bosticco

@hexengut
Non sono d’accordo.
Il ’68 è stato una boiata immane, sul piano
dei Patti Lateranensi e della guerra di
Mussolini.
Ha mascherato l’ignoranza con voti falsi e
diplomi falsi, coprendo la disoccupazione
con studi falsi, anni passati sui banchi a
farsi mantenere dalle famiglie, restando
loro succubi, per uscire più ignoranti di prima.
Le scuole “politiche” e il mito del “pezzo di
carta” hanno semplicemente ucciso l’artigianato,
creando solo ignoranza e disoccupazione.
Prima di queste gloriose invenzioni non c’era
tempo per bullismo e droga, c’era più istruzione
di oggi, il lavoro lo trovavano tutti.
C’era, ovviamente, da abolire l’ora di religione,
e dare un supporto, nel pomeriggio e nei mesi
estivi, a chi non raggiungeva un rendimento
sufficiente frequantando solo al mattino e da
ottobre a giugno. Questo era da fare, non
promuovere gi ignoranti lasciandoli tali!
Mancava poi una legislazione sul lavoro minorile:
poche attività sono ammissibili in un’età adolescen-
ziale. Quando si fa una scuola che dev’essere
alla portata di tutti, si fa comunque una scuola
elementare, durasse anche fino a trent’anni di
età. Tre anni dopo l’estansione dell’obbligo a
14 anni, è stato obiettato a un professore:
“Nelle ricerche scientifiche scrivono: il gatto ha
quattro zampe!”. “Non importa – si è risposto –
l’essenziale è che ci arrivano tutti.” “Ma quando
le scuole le ho fatte io, in terza elementare
facevamo ricerche così, e c’eravamo tutti!”.
Il ’68, in sintesi, è questo qui.

Bruno Gualerzi

@ Dalila
@ hexengut
Quando esplose il ’68 per ragioni di età ero già, come dire, fuori quota, ma l’ho vissuto ugualmente ‘in diretta’ perché in quegli anni bazzicavo nell’università. Dico subito che non condividevo alcuni aspetti di quanto stava succedendo… in particolare il proliferare di tanti leaderini che imperversavano come tanti Lenin in sedicesimo alla presa del Palazzo D’Inverno (e che, guarda caso, spesso ho poi rivisto felicemente accasati in quel di Arcore). Per un verso, e per altro verso, confluiti, alcuni, nelle BR. Però poi c’è stato il cosiddetto ‘riflusso’ e da quel momento ho finito – vista la deriva reazionaria sempre più inarrestabile della nostra società – per rimpiangere ogni giorno che passava quel clima così ben rievocato da hexengut.
Fino ad arrivare ai nostri giorni dove, revisionismo dopo revisionismo – e dopo una quarantina d’anni! – il ’68 spesso è diventato il capro espiatorio di tutto quanto non va. In particolare in quel mondo della scuola dove in seguito ho lavorato.

Per tornare al tema del post, in quel periodo ho avuto pure modo di assistere abbastanza da vicino al fermento che circolava nella chiesa, in particolare nel clero di base (era anche il periodo dei ‘preti operai’ e della ‘teologia della liberazione’), la cui insofferenza nei confronti della chiesa si manifestava in vari modi, non di rado, pur restando credenti, anche uscendone. Ora, non saprei quanti di loro siano rimasti fedeli (o anche semplicemente in vita) alle rivendicazioni di allora… ma credo che nella vicenda del testamento biologico non si attesterebbero di sicuro a fianco della cattolicità ufficiale.

bismarck

Per quanto rigurada la politica italiana possiamo tranquillamente dire che l’unica dottrina che la classe dirigente italiana ha portato avanti in questi secoli l’ha sintetizzata bene Francesco Guicciardini nel XVI secolo: FRANCIA O SPAGNA BASTA CHE SE MAGNA. Era vero allora come oggi. Per come siamo finiti se Cavour dovesse resuscitare altro che italia, annetterebbe il Piemonte alla Francia e di corsa, e forse a Milano si sarebbero coccolati Radetzky visto che alla fine hanno perso un Impero per guadagnare una lira.

Mino

Credo che i laici del Pdl possanop dare una mano a chi si abtte per la laicità dello stato.

Giovanni Bosticco

@hexengut
Vediamo bene in quale clima di ignoranza,
conformismo, stupidità, stiamo vivendo
oggi. E dove si è formata questa gente?
Chi ha 60 anni ha frequentato le scuole
del ’68. Chi ne ha 30 ha avuto insegnanti
formatisi alle scuole del ’68.
Montanelli, figlio di scuole precedenti, anche
se di centro-destra come scelta, quando ha
conosciuto Forza Italia, si è rifugiato per
disperazione nei festival dell’Unità.
So che era bello l’impeto giovanile di rifare
tutto a nuovo, ma allora, se è solo per questo,
Giovanni l’evangelista vedeva un nuovo cielo
e una nuova terra…
Lasciamo perdere i paradisi, religiosi, artificiali,
e socialisti.

Bruno Gualerzi

No Giovanni Bosticco, ‘questa gente’ è quella che si è voluta vendicare del ’68, dando corpo e rappresentanza politica ad una maggioranza di italiani che non aspettava altro!
Guarda che, ad esempio nelle scuole, il cosiddetto ‘riflusso’ è cominciato quasi subito e si è cominciato da subito a reclamare il ripristino dell’autorità (non autorevolezza) e della meritocrazia da parte della stragrande maggioranza degli insegnanti. E la scuola, dopo 40 anni (40 anni!) impiegati a sanare i guasti del ’68, è ancora lì a incolpare quei ‘fanatici’. Un pò come Berlusconi che evoca in continuazione – a ragion veduta per i vantaggi che ne ha ricavato e ne ricava – il fantasma del comunismo.
Per non parlare della sinistra dei festival dell’Unità dove si è rifugiato il figlio di Montanelli quando è nata Forza Italia. Dov’è finita? Colpa del ’68?

Giovanni Bosticco

@Bruno Gualerzi
Il ’68, col mito di promozioni ottenute fingendo di far politica,
ha rimbecillito tutti. Ai liberali si è sostituita Forza Italia, ai
comunisti quell’accozzaglia che è il PD, ad Almirante,
chiaramente di nostalgie fasciste, s’è sostituito questo Fini,
di cui non mi fido proprio.
La meritocrazia è necessità di convivenza civile.
Diversamente facciamo medico chi non ha le capacità per
esserlo. Poi, da quello, ti fai curare tu?
Quanto all’entusiasmo giovanile di chi spaccava tutto per
rifare la società, è come l’entusiasmo giovanile di tanta
violenza squadrista, che pareva a molti opera di giustizia.

Bruno Gualerzi

@ Giovanni Bosticco
Ogni opinione è rispettabile, natualmente… ma non ti pare quanto meno che l’attribuire lo sfacelo attuale al ’68 sia una sua demonizzazione simile alla demonizzazione del comunismo da parte di Berlusconi?
In quanto alla scuola e alla meritocrazia (parlo per esperienza diretta), ripeto: la stragrande maggioranza degli insegnanti ha da subito invocato il ripristino della meritocrazia, e proprio quella vigente prima del ’68 basata solo sull’inappellabilità del giudizio del docente, quali che fossero i criteri adottati. E poi, scusa la presunzione, ma ho sempre fatto mia nell’insegnamento l’istanza libertaria di fondo finalmente emersa in quel frangente, e sia i miei studenti che le loro famiglie non hanno mai dovuto registrare carenze culturali per colpa mia. E ricevo tutt’ora attestati di stima e ringraziamento da ex alunni ormai da tempo impegnari nelle più svariate professioni… e quello che vale per me vale anche per quei miei colleghi che hanno percorso questa stessa strada.
Il fatto è che i risultati ottenuti in questo modo sono certamente difficili da ottenere, ma, se ottenuti, non hanno paragone. Certo – e chiedo di nuovo scusa per la presunzione – bisogna saperli ottenere. Insomma, bisogna saper insegnare!

Bruno Gualerzi

@ Giovanni Bosticco
Scusa, ma mi è rimasto nella tastiera ciò con cui intendevo chiudere il mio intervento.

Se le cose sono andate sempre peggiorando dopo il ’68 non è stato per colpa del ’68, ma perchè – naturalmente assieme a tante altre cause – non si è saputo, o voluto, coglierne l’insegnamento.

ser joe

ODE A CICCHITTO E BONDI

O chiarissimi ciuchi,
O crani parassiti,
All’erudita greppia incarogniti;
Voi dal cervello eunuco
All’anime bennate,
Palesate la virtù colle pedate.
Somigliate a uno scaffale
di libri a un tempo idropico e digiuno,
Grave di tutti, intesi da nessuno;
O meglio, un arsenale,
Ove il sapere, in preda alle tignole,
Non serba altro di se che le parole.
Poichè sfacciatamente
Coprite de’ panni altrui l’anima nuda,
Scimmie di forti ingegni e Zòilo e Giuda;
Smettete, o zucche impotenti,
Di prender altra briga,
Strascicar l’estro sulla falsariga.

(libera interpretazione da una poesia di G. GIUSTI, 1809-1850) ndr: buona anche per oggi.

Paul Manoni

@Mino
Lo spero anchio…peccato che i laici “veri” all’interno del POPOLO DELLE LIBERTA (???) si contino sulle dita di mezza mano.

Queste non sono decisioni che, citando FINI, “devono essere lasciate alla liberta’ di coscienza di ognuno”…Non e’ cosi’ che si rispetta la laicita’ dello stato, in quanto le loro coscienze sono contaminate in modo spregiudicato dalle loro credenze e dai loro credi. Dal servilismo nei confronti della chiesa che porta voti e dalle genuflessioni che si sono abituati a fare “per tradizione”.
Non e’ cosi’ che si rispetta la liberta’ dei cittadini di disporre del proprio corpo in una situazione dove non si e’ capaci di intendere e volere.

SE LASCIO SCRITTO CHE NON VOGLIO VIVERE ATTACCATO AD UNA MACCHINA E PREFERISCO INVECE MORIRE LIBERAMENTE E DIGNITOSAMENTE, LO STATO MI DEVE GARANTIRE CHE QUESTO SUCCEDA.

Lo lascio scritto sulle pagine di questo forum….Siete autorizzati a fare gavettoni di urina alle persone che si metteranno a cantare eventuali inni al (loro!) dio sotto la finestra dell’ospedale dove nel frattempo saro’ ricoverato. 😉

Giovanni Bosticco

@Bruno Gualerzi
Prima del ’68 la scuola aveva due grandi caratteristiche.
C’era buona corrispondenza tra cultura acquisita e titoli
riconosciuti. Questo era essenziale da mantenere.
Mancava però un’adeguata assistenza allo studente,
per esempio nel fare i compiti, o nel prepararsi a luglio
e agosto. Questo andava cambiato.
Il ’68 ha calpestato il primo principio, pensando di fare
giustizia sfornando titoli a gente ignorante, e lasciandola
tale. Non ha fatto nulla per cambiare il secondo.
Ha denunciato giustamente che il padrone vuole tenerci
ignoranti per poterci sfruttare, ma ha dimenticato due
particolari:
chi non studia resta ignorante;
uno studio non può essere effettuato se non se ne hanno
i presupposti: senza le 4 operazioni e le potenze non si
fanno radici quadrate.
E non è “ideologia borghese”: era così all’epoca delle
piramidi. Non ci sono trucchi socio-politici che li aggirino.
L’oscurantismo nazista buttava i libri nel fuoco, in nome
di una nuova cultura che sarebbe nata dal rendersi conto
di esser biondi ed essere in tanti.
L’oscurantismo comunista buttava i libri nel fuoco, in nome
di una nuova cultura che sarebbe nata dal rendersi conto
di esser poveri ed essere in tanti.
I libri, tanto, li avevano scritti i borghesi.
Secondo gli altri, li avevano scritti gli ebrei.
L’esperienza che dici è meravigliosa, ma di casi simili ne ho
sentiti ben raramente.
Una mia collega aveva una professoressa d’inglese che
partiva dal principio:
“Non si va oltre un certo punto se a questo on sono arrivati
tutti”. Risultato: in cinque anni ha imparato quel che s’impara
in cinque giorni. La stessa ha fatto un corso con l’azienda, ed
è stato ottimo il suo rendimento in inglese.
La rovina è venuta dalla CCAR, con l’indice dei libri proibiti
e il divieto di leggere il Vangelo nella propria lingua.
Questi han fatto dell’italiano un asino, da tenere a bastone e
carota. Ben felice di trovare chi mi dimostri il contrario.

Bruno Gualerzi

@ Giovanni Bosticco
Mi Spiace, ma mettere sullo stesso piano nazismo, comunismo sovietico, clerico fascismo con un movimento spontaneo come il ’68 che si è posto in netta contrapposizione a questi totalitarismi atrofizzatori di cervelli, oltre che affossatori di milioni di esistenze… e di cui certa cultura ‘borghese’ (concordo che il termine veniva però spesso usato fuori luogo) ne conservava alcuni aspetti… non è assolutamente accettabile.
Il ’68 ha aperto le porte ad una pedagogia antiautoritaria che ha disturbato il comodo (soprattutto per certi insegnanti) andazzo imperante, quello che spesso ha fatto odiare un sapere imposto acriticamente, che ha soffocato coscienze invece di stimolarle a quella autonomia di giudizio che contraddistingue le persone libere. Certo, tutto ciò ha richiesto un prezzo, consistente anche, sono d’accordo, nel gettare spesso, come si dice, l’acqua sporca col bambino, nel privilegiare troppo i metodi rispetto agli indispensabili contenuti… ma da qui ad etichettare il ’68 con i caratteri messi in primo piano da te, ce ne corre.
E poi scusa, pensi davvero che un Gasparri, un Bondi, un Cicchitto, così come tutto il berlusconismo imperante siano tali per colpa del ’68? Come ho detto altrove, rappresentano solo il rifiuto atterrito delle istanze emerse allora, e soffocate quasi subito… certo anche per colpa di tanti eccessi (che personalmente ho sempre stigmatizzato, beccandomi tra l’altro da certi rivoluzionari da salotto del ‘borghese servo dei padroni’!)… in un rigurgito reazionario che è sì da mettere in relazione al ’68, ma perchè ne rappresenta la radicale negazione.

PS. Non vorrei essermi troppo lasciato andare riportando la mia esperienza (è facile mitizzare il proprio vissuto), ma ti garantisco che si è dovuta scontrare – come quella di altri colleghi – con un clima di restaurazione che più frustrante non avrebbe potuto essere.

tomaraya

esatto, capezzone che fine ha fatto? lui che urlava ” no taliban no vatican” andostà?

Kaworu

@tomaraya

credo abbia la lingua impegnata attorno alle parti basse di SB

Bruno Gualerzi

@ Giovanni Bosticco
Una replica alle tue ultime, per me inaccettabili, affermazioni l’ho scritta e inviata, ma temo che comparirà a Blog ormai chiuso

Giovanni Bosticco

Bruno Gualerzi
Torniamo a 50 anni fa.
Il fascismo era caduto, Stalin non si era impadronito
di noi. Restava da scrollarci di dosso lo strapotere
clericale, e il liberale Cavour aveva fatto di più che
i compagni venuti dopo. Non ci vedo questa tragica
situazione scolastica contro cui si sarebbe mosso il
’68. L’acqua sporca, se c’era, è rimasta, e si è buttato
via il bambino. Il ’68 non ha formato F. I., ma le scuole
dove hanno “studiato” quelli che oggi la votano.

Commenti chiusi.