Anche in Polonia i politici reagiscono alla recente sentenza della corte di Strasburgo sul crocifisso, il cui iter giudiziario è stato sostenuto dalla Uaar. L’11 novembre, in occasione del giorno dell’indipendenza, il presidente polacco Lech Kaczynski ha affermato pubblicamente: “Nessuno in Polonia accetterà che i crocifissi non debbano essere messi sui muri delle scuole. Non c’è questa eventualità. Forse da qualche altra parte, ma non in Polonia!”. Per tutta risposta un’associazione di atei polacchi (Polskie Stowarzyszenie Racjonalistòw) ha dato luogo ad una campagna web per chiedere la rimozione dei simboli religiosi presenti nelle scuole, tramite la compilazione di un form da spedire alle scuole. Potrebbe essere il preludio per un’eventuale azione giuridica che, sulla scia di quella italiana, porti di nuovo la questione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici presso la Corte di Strasburgo.
In due giorni più di 5.000 persone hanno firmato una petizione nella quale si parla della recente sentenza europea sul crocefisso e si cita la Costitizione polacca negli articoli in cui si afferma che il presidente è garante del rispetto della Costituzione (art. 126.2) e si afferma che le autorità pubbliche devono essere imparziali rispetto “alle questioni di convinzione religiosa, di concezione del mondo e filosofiche” e “ne garantiscono la libertà di espressione nella vita pubblica” (art. 25.2).
La petizione è stata inviata al presidente e si è diffuso un certo tam tam su internet, ma la notizia è stata quasi ignorata dalla stampa. Data la mancanza di riscontri da parte del presidente, l’associazione umanista polacca ha inviato un’altra lettera pubblica a tutti i 460 parlamentari e ai 100 senatori del paese, chiedendo loro di difendere i diritti dei circa 3 milioni di non credenti che vivono in Polonia.
Solo il parlamentare Tadeusz Wita (per la cronaca legato all’Opus Dei) ha risposto, sostenendo che le affermazioni del presidente sono in linea con l’articolo 25 della Costituzione e che un’eventuale sentenza sostenuta da cittadini polacchi su un caso simile a quello italiano sarebbe in contrasto con questo articolo.
Polonia: presidente dice sì al crocifisso nelle scuole, gli atei rispondono
57 commenti
Commenti chiusi.
sarà anche dell’opus dei ma almeno ha risposto.
e gli altri???
In passato per il riconoscimento di alcuni diritti elementari è toccato lottare alle donne, ai neri, ai gay, ecc., oggi tocca agli atei.
Se l’UAAR organizza una giornata di manifestazioni per il rispetto della Sentenza di Strasburgo e ancor più per il rispetto della laicità dello Stato minacciata da abusi politici, faccio il biglietto e arrivo a Roma con il treno ad alta velocità e mi unisco al coro UAAR.
Deve solo dirci quando e ci uniremo per far sentire la Voce del Rispetto dei diritti di Tutti, in particolare dei nostri concitadini ancora fanciulli e di quelli adolescenti e di quelli che che stanno per raggiugere la maturità e di quelli che si occupano della ricerca scientifica, e di quelli che nelle strutture pubbliche e statali devono subire violenza dall’arroganza confessionale cattolica e dei demenziali abusi di potere di sindaci cattolici di “bassa lega”.
Diamo voce a chi non ha voce, a chi è impedito di informarsi dai regimi democratici solo sulla carta; diamo voce ai neonati che non possono opporsi alla violenza dei sacramenti imposti dai genitori ancora sudditi e succubi della chiesa cattolica; diamo voce a tanti di quei ragazzi che, come il figlio della signora Lautsi, si sentono violati nei propri diritti.
L’Europa dei laici, degli atei, degli agnostici, dei razionalisti deve reagire legalmente anche facendo un po’ di rumore e diverse manifestazioni mirate alla difesa dei valori laici dello stato uguali per tutti i cittadini italiani, quindi già riconosco all’UAAR il coraggio della corretta informazione legale e in più lo ringrazio perchè mi da una carica positiva:
yes we can, si cel la possiamo fare! è una canzone.
We know the battle ahead will be long, but always remember that no matter what obstacles stand in our way, nothing can stand in the way of the power of millions of voices calling for change. (IT)
Sappiamo che la battaglia davanti a noi sarà dura, ma ricordate sempre che non importa quanti ostacoli ci siano sulla nostra strada: niente può resistere nella via del potere di milioni di voci che chiedono di cambiare.
le manifestazioni sono uno strumento deleterio, quando i media sono in mano sbagliata.
correzione: yes we can – si può fare
Ora cosa possiamo fare a questo punto? Come riuscire a proporre un’altra versione del ragionamento sullo stato laico rispetto a quello vincolato dal cattolicesimo?
Faccio una riflessione: il ragionamento non è un prodotto della filosoofia cristiana ma uno sforzo filosofico precristiano e persino presocratico, quindi, in sé stesso non è originariamente di natura teologica, proprio perchè si contraddistingue come pensiero libero, come un ragionare su sé stessi e su ciò che ci circonda sulla realtà che si palesa ai nostri occhi e sugli elementi che ci permettono di respirare e muoverci.
Quando è successo che la natura del ragionamento filosofico è stato abusato e travisato dalle religiosità peologizzate?
Quando i cristiani hanno sostituito, nel sillogismo aristotelico, le due premesse o proposizioni, con la dottrina cristiana, si è forzata coercitivamente una deduzione che non era più logica ma teo.logica, quindi, che sostituiva la causa incausata del naturalismo di Aristotele con la trascendenza di Tommaso d’Aquino (armonizzazione della filosofia aristotelica), sicché anche oggi, molti cristiani e cattolici in particolare abusano del metodo filosofico detto “ragionare su se stessi e sulla natura” e lo hanno trasformato in ragionamento teologico su chi ha creato la natura e l’uomo, ma è evidente a questo punto che è divenuta una deduzione falsamente logica e che non ha mai accettato i paradossi e non ha mai avuto l’intenzione di negoziare sulla natura della propria dottrina religiosa, meno che mai avrebbe accetato il principio di falsificazione enunciato da Karl Popper.
I cattolici ormai hanno ereditato queste storpiature della filosofia antica e i ragionamenti dei padri della chiesa che con la logica non hanno nulla a che fare, al contrario, pretendono di dedurre logicamente anche quando la loro deduzione è solo teologica e non può costituire un vero ragionamento su se stessi e sulla natura, cioè, un ragionamento libero da vincoli con la fede, un ragionamento che non si fa pestare i piedi dalla fede o farsi tacciare dalla fede in quell’ambiguo equilibrio tra scienza e fede su cui ho molti dubbi indubitabili.
Per questo il mio ragionamento filosofico prosegue con una critica scettica all’abuso del ragionamento teologico in quanto non prevede e non ha mai previsto che esistesse il diritto al pensiero libero, qundi, anche al ragionare e ragionamento libero, ateo, agnostico, razionalista.
caro ateo3, può darsi che tu abbia ragione, se solo penso alle errate premesse dei Media di cui parli e sulle quali si basano per dedurre immaginari complotti o minacce alla tradizione cattolica che secondo loro sarebbe accettata da tutti gli italiani.
Manifestazioni pacifiche e legali, che non vogliano semplicemente difendere alcuni temi forti del diritto di tutti di avvalersi della Costituzione e di appellarsi allo Stato laico, ma di fare informazione corretta sulla funzione dell’UAAR, non mi sembra di essere sovversivo con questi miei suggerimenti. L’informazione mediante alcune manifestazioni è la fine dell’ignoranza e i sudditi del papa ne ha bisogno come dell’aria che respirano, poi decideranno che ragionamenti fare in se stessi e, di conseguenza, se vorrano essere coerenti, magari anche uscire dal gregge.
montagna46, sai ragionare su te stesso? Conosci te stesso? No, a quanto pare, quindi non sai quanti in Polonia stanno lottando legalmente per liberarsi dal giogo dell’irrazionalità del presidente polacco che dovrebbe invece rappresentare uno Stato laico uguale per tutti.
Poi caro montagna46, gli atei non hanno un ego come il tuo, che pensa di contare in modo vanaglorioso per la gloria del tuo dio.
A mio parere la tua battuta non è una deduzione logica sulla presenza o la qualità dell’ateismo in Polonia, al contrario mostra che tu ne ignori l’importanza nella lotta all’irrazionalità nell’abuso di potere da parte di politici cattolici o di una sinistra del buon senso (convenienza)
3 milioni di non credenti su 40 milioni d’abitanti però non sono un dato incoraggiante 🙁
speriamo che soffi sempre più forte il vento delle vicine Germania e Rep. Ceca (e soprattutto, che non faccia la fine dei suoi vicini baltici).
@Popper
Lascia stare montagna46, ha già il cervello in paradiso.
Sragiona e fa attribuzioni di significato leggendo nel pensiero (è fatto a immagine e somiglianza del suo dio che a sua volta è fatto a sua immagine e somiglianza, in un continuo rimbalzare di specchi: ha perso contatto con la realtà).
Non ha mai messo in fila un ragionamento sensato, ma che vuoi, la forza della ragione è talmente grande che se imparasse a ragionare sarebbe mooolto probabile diventasse ateo…
In Polonia gli atei non conteranno un tubo (è convinto che la verità dipenda dal numero di quelli che hanno un certa idea), in Cina e nei paesi musulmani i suoi non contano un tubo (e allora?)
Di intolleranza laicista non so, di quella della sua chiesa sono pieni i libri di storia.
Prima di rivolgere simili accuse dovrebbe sciacquarsi la bocca e poi non farne di nulla.
Di stucchevolezza poi non ne parliamo, con quel continuo Christus vincit. Altro che trave nell’occhio, ha una trivella da pozzo di petrolio…
Non capisce neanche, ma che vuoi, il cervello è un opzional, che visto che non contiamo un tubo e il suo Christus vincit sempre e non pareggia mai, la sua augusta presenza qui ci nobilita. Spero si accorga che visto che non contiamo un tubo non importa che ci rompa le scatole, offendendo tra l’altro l’operato del suo onnipotente Christus che sa sicuramente come difendersi da solo. Del resto se vincit con l’aiuto di montagna non è un granché…
Ma la sentenza, in altri paesi, com’è stata accolta?
SO che i greci ortodossi hanno protestato, ma nulla più… e le altre associazioni atee europee? Hanno dato rilievo alla notizia?
E’ inquitetante tutto questo astio nei confronti di chi semplicemente vuol far rispettare alcuni diritti di (tutti) gli uomini. La cosa è più inquietante se questi diritti sono già scritti nelle leggi e quindi si tratta solo di far rispettare queste legge.
Le reazioni dei politici (sto parlando di quelli Italiani), sono state vomitevoli, demenziali, e palesemente raccapriccianti dal punto di vista democratico, tali da far dubitare della loro capacità intellettuale in generale, ed in particolare della loro basilari concezioni di ciò che dovrebbe essere una democrazia e uno stato di diritto. Tutto questo potere corrosivo ha la religione nella mente della gente?
Mi sembra che i cattolici, su certe questioni elementari, palesi e ovvie (laicità delle istituzioni ed in particolare della scuola pubblica), siano totalmente incapaci di intendere o volere, o peggio…
Mi verrebbe da domandare ai cattolici cosa penserebbero della necessità si garantire la neutralità e la laicità delle istituzioni un domani (non troppo remoto) quando molto probabilmente il cattolicesimo non sarà più la ligione maggioritaria, ma ci sarà un’altra al suo posto, ad es: l’islam.
La laicità delle istituzioni è un valore di TUTTI.
dysphoria_noctis scrive:
21 Novembre 2009 alle 5:38
Secondo la mia opinione, la Polonia, da sempre fortemente cattolica, si trova nella situazione della Spagna di 20-30 anni fa (povertà e uscita da una dittatura); situazione aggravata ulteriormente dall’avere avuto un papa che sicuramente ha fatto la storia del mondo e della Polonia, in positivo ed in negativo (basti pensare alle conseguenze DOCUMENTATE delle politiche seguite dallo IOR per fornire denaro a Solidarnosc).
Fra qualche anno i polacchi saranno cattolici come gli italiani (cioè solo a parole). Non ho idea di come si evolveranno i loro politici.
Anche bello, “l’Europa” non ha appena comminciato che si spaccherà già.
Popper, lascia stare i montagna46 et similia; c’è un abisso culturale che vi divide e la conseguente totale impossibilità di dialogo. Ciò premesso, ho la sensazione che tu finisca col nobilitare eccessivamente il pensiero attuale della maggior parte dei cattolici. Non si tratta, a mio avviso, di un’eredità condizionante del pensiero tomistico né, tantomeno, di una cosciente applicazione ontologica. I sedicenti attuali cattolici, come purtroppo buona parte di tutti coloro che oggi non sanno più né pensare individualmente né informarsi razionalmente, ma solo accogliere passivamente gli imput mediatici, si limitano a ripetere clichés di cui essi stessi non hanno spesso colto l’intrinseco significato. E’ la triste situazione della società odierna che in pochi anni ha cancellato secolari conquiste intellettuali, politiche e sociali. E’ la società che sta permettendo la marea montante, tra l’altro, della religiosità più ottusa, bieca e retriva.
I Polacchi un motivo per tenerci al crocifisso ce l’hanno, visto che sotto il comunismo lo dovevano nascondere. Però visto che ora hanno voluto entrare nell’Unione europea si devono uniformare.
Ai cattolici che intervengono in questo sito faccio notare che nel 1950 il 70% degli italiani andava a messa la domenica, però il 60% della popolazione aveva meno della 5^ elementare, per l’esattezza 47% dalla 1^ alla 4^ elementare e 13% di analfabeti.
Oggi gli analfabeti sono ormai l’1% mentre i diplomati ed i laureati sono oltre il 40% della popolazione, i recenti sondaggi parlano di un 24% di fedeli a messa per lo più anziani, di istruzione medio-bassa in piccoli centri, inoltre il 24% è sovrastimato come rilevato su siti cattolici come Totus Tuus che indica percentuali inferiori:
http://www.totustuus.cc/modules.php?name=News&file=article&sid=1776
Quando l’80% degli italiani sarà diplomata o laureata, quanti saranno gli italiani a messa la domenica ?
Si può dire che il crocifisso rappresenta l’Italia e la maggioranza degli italiani ?
@ libero
“Si può dire che il crocifisso rappresenta l’Italia e la maggioranza degli italiani ?”
Il tuo ragionamento fila liscio come sull’olio. Alla chiesa ormai non interessa più la religione ma il potere. Mille pacifici ed ingenui fedeli che vanno a messa contano meno di una iena (assessore tanto per dirne uno) che stà dalla loro parte. Quanti saranno, nel nostro paese, coloro che hanno in mano le leve del potere, grandi o piccole che siano? 500.000? Secondo me questi contano più dei 59.950.000 restanti. Guarda la storia: purtroppo è sempre stato così.
Ragazzi ma non rispondete a montagna46, è solo un troll!
@ Elf
Montagna46 è un troll, ma rappresenta tutti i credenti nel magnificare il Mistero (emme maiuscola) che NON deve essere svelato, dai tanti misteri (emme minuscola), passati, presenti e futuri che l’uomo ragionevole (quello che lui aborre) vuole sempre scoprire e spiegare.
ma abbiamo un nuovo giullare di corte tra di noi o sbaglio? 😀
A quanto pare c’è qualcuno messo peggio di noi.
Siamo pochi ma buoni. Con questa sentenza abbiamo messo in allarme tre conferenze episcopali ed ora la Polonia è in subbuglio. In casa nostra al clero je rode da morì e chissà quante altre cose si metteranno in moto nei prossimi mesi. Avanti tutta che siamo sulla strada giusta.
“Come se i genitori, ammesso (e non concesso) che siano succubi della Chiesa Cattolica, non lo facessero a fin di bene, ma solo per infliggere un male ai loro figli!”
Non lo fanno al fine di bene ma al fine della loro concezione di bene, che sono due cose completamente diverse. Tra le motivazioni più ricorrenti poi c’è il fatto che battezzano i figli perchè poi non siano discriminati in una società in cui, purtroppo, il cattolicesimo ha ancora molto peso, quindi il problema sta a monte e non è certo dovuto all’ intolleranza “laicista”, come la chiami tu, bensì semmai a quella clericalista, di cui tu sei un “degno” rappresentante.
“Solo il parlamentare Tadeusz Wita (per la cronaca legato all’Opus Dei) ha risposto, sostenendo che le affermazioni del presidente sono in linea con l’articolo 25 della Costituzione”
Peccato che il comma 2 di tale articolo dica esattamente il contrario.
Montagna,montagna, apprendista stregone,una nota comica in un contesto serio,
una prece per i cattolici più attenti, FERMATEOLO, vi stà facendo un sacco di danni.
Christus pareggias.
“Molto più conosce Iddio un santo idiota che un savio peccatore (Cavalca)”.
Ora, noi siamo sicuramente savi peccatori, montagna46 conosce dio meglio di noi, da cui si deduce che montagna46 è….
Ovviamente, ora e sempre Christus vincit, a scanso di equivoci…
Propongo una soluzione a questa diatriba del crocifisso nelle scuole.
In ogni classe si chieda se qualcuno vuole la presenza del crocifisso in aula.
A risposta positiva, si stacchi il crocifisso dalla parete e si attacchi al collo di chi lo vuole.
Se rifiuta non è un vero cristiano.
Se esce dall’aula è passibile di multa da parte dei solerti sindaci…
Fatto.
@ giancarlo
Vero, ma magari non crede neanche veramente a quello che dice e lo fa solo per provocare. Una frase come “Anche in Polonia gli atei non contano un tubo. Christus vincit” la dice lunga. Secondo me non sa manco di cosa parla e viene qui solo per far inc***re la gente.
@ Stefano
e se sono piu’ di uno a volerlo? mica vorremo farli litigare….^__^
Roberta, se sono più di uno, sia eletto. O si faccia a turno.
Se dovesse protestare sulla visibilità, lo si faccia stare in piedi accanto alla lavagna.
Se rispondesse che è faticoso, gli si faccia notare che partecipa alle sofferenze del cristo.
Non c’è alcun problema.
Roberta, se dopo essere stato molto in piedi non ce la facesse più, lo si faccia sedere su un vaso (sai, per le radici…)
vi invito a non rispondere a montagna 46 che è chiaramente un cattotroll, oltre al fatto che è evidentemente un provocatore (nel suo post delle 2.35 si è espresso, testualmente, parlando di “contaminazione religiosa”; per cui possiamo tranquillamente dire che abbiamo la conferma: la religione è solo una malattia e fortunatamente molti di noi sono guariti!!!))
alberto tadini scrive:
21 Novembre 2009 alle 13:35
vi invito a non rispondere a montagna 46 che è chiaramente un cattotroll.
______
Invito accolto ,da parte mia attuazione immediata,pensavo di essere il solo a volerlo fare.
cari amici, anche a Romano di Lombardia (BG) la lega tenta di appendere i crocifissi alle pareti delle aule e hanno messo un gazebo in piazza in centro storico per raccogliere pareri favorevoli e contrari, almeno qui da noi non sì è ancora tentato di mandare la polizia casa per casa.
Tuttavia ha raccolto molte più firme la petizione di riportare la pianta di ulivo in piazza (simbolo di pace) – tolta dall’attuale amministrazione leghista per ippicca al PD della precedente amministrazione – che il loro attuale tentativo di raccgliere consensi sul crocifisso nelle aule e me me rallegro, visto che gli stessi cittadini si stanno accorgendo delle iniziative demenziali della giunta al municipio.
Non vorranno anche che all’entrata in aula si debba fare il segno di croce? Sarebbe il colmo!
Avete ragione montagna non desidera dialogare, lasciamo perdere…
Non so perché non mi sia stato pubblicato il commento delle 13:08, comunque diceva le stesse cose di alberto: non rispondete a montagna46, è chiaro che vuole solo provocare.
Allora la strage degli ugonotti? ad opera di chi?
http://www.storiain.net/arret/num12/bartolom.html
no comment!
ecco un sito che sto visitando a poco tempo
http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/schifani-leuropa-le-radici-cristiane-135494/
Purtroppo dice delle verità sociologiche evidenti a tutti e riporta i fatti in un modo molto da “Blitz”.
mi ha colpito questra frase:
“Ma è anche vero che il cristianesimo non è stato solo predicazione, è stato governo, dominio, Stato. E in questa triplice forma ha insanguinato l’Europa, ha coltivato e diffuso intolleranza, ha combattuto per secoli ogni forma di modernità, dal suffragio universale alla scuola pubblica. Radici cristiane sì, ma non sempre e non solo radici di buon grano, anzi tanta gramigna e mala pianta.”
poi una riflessione su un’altra frase:
“Ironia del destino, il presidente Schifani parlava in Polonia, paese dove il cristianesimo ancora a guerra finita si è onorato dell’ultimo pogrom antisemita. E da quelle parti, tra il nord della Germania e i paesi baltici, ancora ricorderebbero le conversioni a fil di spada, iniziate da Carlo Magno e proseguite dai vari cavalieri, ad esempio quelli teutonici. Ci hanno poi pensato Hitler e Stalin a fargliele dimenticare.”
poi il resto dell’articolo leggetevelo da voi, è molto bello, fato bene.
A te montagna46 risponderà il moderatore se esageri, io ti rispetto, abbi il buon senso di contribuire; perchè fai così? sei rispettato, cosa vuoi? dai fa il bravo!
Eccolo qua… io lo stavo giustappunto aspettando: dopo il Terrore (1793-1794) il successivo appiglio prima di passare ai soliti cattivoni regimi atei comunisti è la Vandea.
Purtroppo, sono le solite balle raccontate nel solito modo fazioso… in Vandea non ci fu nessuna repressione anticattolica nè anticristiana ai danni del contadini cristiani vandeani, anche perchè non è che in Francia all’epoca vi fossero contadini di altre religioni: fu semplicemente una guerra civile e il dato di 300’000 vittime complessive (stima peraltro non condivisa da tutti gli storici e anzi minoritaria) contiene a onor del vero una metà di vandeani e una metà di repubblicani, e comprende non solo i morti sul campo ma anche quelli di fame, di malattia, di carestia e così via…
Se questo è il metro bislacco di valutazione, allora consideriamo martiti cristiani anche tutti i morti della II guerra mondiale: in fondo tra Italia, Germania e USA (il Giappone mettiamolo da parte) erano tutti cristiani che ammazzavano altri cristiani… quindi la si può sparare grossa come la si vuole.
Non sono queste le stragi… per farsi un’idea di cos’era una strage si pensi a Béziers ( http://it.wikipedia.org/wiki/Crociata_albigese ) dove al grido di “Uccideteli tutti, dio riconoscerà i suoi” 20’000 persone inermi, donne e bambini compresi, furono sterminati dai bravi e ligi cristiani… combattere un’eresia valse bene una strage.
I 40’000 del Terrore, anche sommandoli ai 117’000 morti di Vandea, sono una goccia in un mare di atrocità compiute nei secoli precedenti dai feroci cristicoli…
@montagna46
La forza del Mistero è talmente grande che, ragiona ragiona, rischi di fare un atto di fede
La forza del mistero ci sembra grande perché abbiamo una paura matta della morte, dell’ignoto e di tutto ciò che non riusciamo a controllare. Quando capiamo che invece lo possiamo fare tramite la scienza e la ragione (perché solo esse ci spiegano come va il mondo, checché tu ne dica), abbiamo le società secolarizzate: vedi Euorpa, USA ecc.
Viceversa, nelle società prive di questi valori basilari, abbiamo la più totale mancanza di rispetto dei diritti umani. Vedi Medio Oriente, Somalia ecc
(In verità, anche gli islamici, nel medioevo, avevano una cultura scientifica largamente superiore alla nostra. Ma ora, con l’avanzare del fondamentalismo, questa fase è finita)
Quanto agli atei polacchi, rileggi bene il tuo commento. Il fatto che secondo te gli atei non contino un tubo e che ciò ti stia bene contraddice leggermente il messaggio di Gesù…
@montagna46
Ti dispiace spiegarmi qual’è il mistero a cui ti riferisci?
vi invito a leggere il sito linkato da montagna46…
una vera chicca
Ma come fanno tanti bravi cattolici a riconoscere come cristiani i vertici della CCAR ?
Perchè non sanno valutare con attenzione quello che succede e organizzarsi e riorganizzare la chiesa come il Vangelo dice: amore cristiano per il prossimo e non strutture verticistiche autoritarie, lontane e intolleranti.
La CCAR è una deviazione autoritaria del Cristianesimo, forse si può definire cristiana solo nei riti e nelle forme.
Per fortuna ci sono anche i Don Ciotti, ma hanno poca visibilità.
@ montagna46
Comprendo che sei un troll ed un provocatore e non è mia abitudine rispondere a quelli come te. Sappi solo che sarei ben felice di vederti nelle mani di quel grande uomo che risponde al nome di Maximilienne Robespierre, su cui i suoi più acerrimi nemici non riuscirono a trovare macchia alcuna, tanto da meritarsi il soprannome di “incorruttibile”.
@ montagna46
tu non sai niente del mio pensiero
e meno ancora dei miei antenati
Chiedo ufficialmente di non rispondere a questo soggetto che si fà identificare come montagna46. Non cadiamo nella trappola dei provocatori, specializzati nel farci perdere tempo. Grazie.
Vorrei sapere se conoscete la 4 via di Gurdjieff. Io l’ho studiato per parecchio tempo e ho partecipato anche ad alcune conferenze su The work, il lavoro, in questo caso, il lavoro su se stessi, l’attenzione alle varie sfaccettature del nostro essere coscienti e presenti e responsabili in tutto ciò che facciamo (l’ho scritto in sintesi perchè è un discorso più lungo).
La disciplina mentale si fonda sull’attenzione a noi stessi e nel saper razionalizzare gli eventi che ci accadono, poiché a tutto vi è una spiegazione razionale. Se la verità è sotto i nostri occhi, allora partiamo da questa ipotesi e dimostriamo con i fatti che l’abbiamo scoperta e abbiamo avuto il coraggio di metere in dubbio le certezze anche scientifiche e tecnologiche, che a lungo andare le abbiamo trattate come dogmatiche, mentre invece è indispenabile lasciare aperta una porta, quella da cui passiamo ad una altra scoperta di noi stessi, quella che ci svela ulteriori talenti in noi ed energie. Conosci te stesso!
La mia specialità invece è la disciplina filosofica sulla scia di Karl Popper, la disciplina che affronta il problema dell’induzione con l’essere aperto a diverse aserzioni particolari e non al solo fine di sostenere come un ossessione una asserzione universale unica per tutti i fenomeni scientifici.
Infatti non abbiamo ancora tutta la mappa delle fenomenologie universali, quindi, alcune leggi della fisica e della chimica sono accettate perchè dimostrate e altre ancora allla ricerca di prove, ma c’è una spiegazione a tutto, anche se al momento non si palesa alle nostre menti e ai nostri attuali strumenti scientifici e tecnologici.
La disciplina mentale nell’esprimere le proprie opinioni non sempre viene palesemente mostrata, il più delle volte si è incompleti e non esaurienti ma è proprio questo il bello, nessuno presuma di avere l’esclusività della verità, magari da imporre agli altri, meno che mai al sottoscritto, per me l’importante è stato nella mia vita la disciplina mentale come un percorso di conoscenza di me stesso in modo razionale e disincantato, senza cedere a sensazionalismi mistici nello scoprire talenti ed energie in me.
Ecco spiegato perchè io a volte insisto molto con i credenti sul discorso del ragionamento logico all’interno del corretto uso dei metodi sia deduttivi che induttivi, evitando così che la fede teologica in dio (ma falsamente logica in filosofia), si ingeneri nella mente ed evitando che prevarichi sull’uso della ragione, ed in ciò evitando quindi che la ragione in voi venga tacciata di eresia, di libero pensiero, di ateismo, di agnosticismo e di razionalismo. La disciplina mentale per me è stata un percorso sia agnostico che razionalista, in cui il mio ateismo ha trovato la sua maturità filosofica.
Infine la mia disciplina mentale mi ha evitato di cadere nel falso equilbrio tra fede e scienza, equilibrio solo a parole nella dialettica dei credenti, perchè psicologicamente la fede nei credenti ha la meglio sul libero ragionamento filosofico, il quale prevede il dubbio indubitabile e il prudente scetticismo nei confronti della sopranaturalità, la quale di solito, se messa in dubbio dalla ragione razionalista, nelle menti xenofobe di “bassa lega”, si ribella e affigge crocifissi ad ogni angolo dell’Italia, per esempio.
Asserisco nel pieno rispetto della filosofia antica e moderna, ma libera, che la teologia non è un ragionamento filosofico, ma una dottrina non negoziabile, quindi, per sua natura dogmatica e che ha forzato la filosofia aristotelica in modo che i fedeli di ieri e di oggi credessero di ragionare filosoficamente (falsamente logica e abuso dialettico del metodo deduttivo) ma che poi, non essendo preparati ad assumersi l’onere di dimostrare dio e la sopranaturalità, eludono con incompetenza filosofica ogni discussione seria con i filosofi, scettici, agnostici, gnostici, razionalisti, atei e scienziati.
Grazie e scusate per la mia divagazione, ho voluto aggiungere ulteriori analisi filosofiche sul presunto equilibrio tra fede e ragione e tra fede e scienza su cui stendo un velo pietoso, visto cosa la fede fanatica della religione cattolica ha fatto passare a Galilei e ad atri scienziati e pensatori liberi, ed oggi si ripete la persecuzione dialettica contro la scienza in modo diverso, cioè, aizzando arrogantemente e prepotentemente gli obiettori di coscienza che di fatto non erogano più servizi sanitari ai pazienti che ne hanno diritto o li insultano con volgari diffamazioni.
Ancora una volta, la fede fanatica, aizzata dalle autorità religiose contro il libero pensiero e contro la scienza, fomenta l’odio e il rancore e la rabbia ed istiga alla violenza i gruppi di destra, ciò è sopranominata difesa delle tradizioni cristiane o prevaricazione violenta della fede sull’uso della ragione.
Ieri il comunismo, oggi la ccar e l’opus dei… dalla padella nella brace… non c’è mai fine al peggio! A quando la libertà? Dai politici asserviti, interessati e perciò ciechi… non ci si può aspettare nulla. Occorre fare da soli!
montagna46
quando succedono rivoluzioni epocali come quella francese è abbastanza normale che scorra sangue. inutile che vi mettiate a fare la conta dei morti vostri, considerato che da solo il duo cattolico hitler-himmler ha sterminato 6 milioni di ebrei, e centinaia di migliaia di “diversi” (gay. zingari, handicappati). o più recentemente le centinaia di migliaia di ruandesi massacrati con la fattiva ed entusiasta collaborazione delle istituzioni cattoliche locali.
ah, dimenticavo i crimini dell’ateo stalin, che ha accoppato più comunisti atei lui che tutto il resto del mondo messo insieme
MITE NAZIONE LA POLONIA, PRIMA CHE VENISSE INVASA DAI NAZISTI,FOMENTAVA I POGROM CONTRO GLI EBREI.REI DI AVER UCCISO IL LORO SUPERMAN. COSA VI ASPETTAVI DALLA NAZIONE DEL PAPA POLACCO.????????
300.000 morti (stima non accettata unanimamente, ma fortemente sovrastimata) durante una guerra civile. Da dividersi sulle due parti in cause. 150.000 per parte…. non è bello di sicura, ma purtroppo è tragicamente normale in dati periodi di transizione. Per certi mentecatti sono la prova incontrovertibile che la laicità è il male e solo il cristianesimo ci può salvare.
Considerando SOLO il ventesimo secolo:
WWII: 10.000.000 di morti nei campi di sterminio, 20.000.000 sul fronte russo, ecc… tutto all’urlo di “Got mit uns” con benedizioni papali, uomini della provvidenza, ecc
Regime ustascia: 1.000.000 di morti nello sterminio dei serbi. Con collaborazione attiva da parte del clero (francecani) e appoggi da parte di vescovi.
Genocidio del Rwanda.
Dittatura franchista in spagna.
Dittature di Noriega, Pinochet e Peron in sud Americo coi relativi milioni di desaparecidos.
I milioni di morti causati dalla criminale opposizione alla commercializzazione e uso dei preservativi in africa.
Devo continuare?
@ Popper
Per un incompetente come me, il tuo post vuol dire: contro il dogma, il libero pensiero si trova a parlare come contro un carro armato. Se quello che dico è giusto, allora non ci resta che trovare un bazooka. O esiste un sistema che possa evitare lo scontro fisico?
A) – il massacro della Vandea è una balla;
B) – le nefandezze della Chiesa sono storia.
Direi che non fa una piega.
Chi può contraddirti?
Eh lo so… nessuno: per quanto uno provi a manipolare la Storia la verità emerge sempre.
E comunque non accusare dai… non è la prima volta, nè sarà l’ultima, che ti metto a figura miserabile su questo blog.
ah, dimenticavo i crimini dell’ateo stalin, che ha accoppato più comunisti atei lui che tutto il resto del mondo messo insieme
Nota di servizio: l’ateo Stalin ha studiato in seminario a Tbilisi… se era un pazzo fanatico un motivo c’era 😉
Si Stefano, si può trovare un confronto, solo che si deve essere chiari con chi è abituato a tacciare la voce della ragione in se stesso, per esempio, se egli vuole discorrere filosoficamente deve almeno conoscere Socrate, non pretendo che conosca la summa theologica di Tommaso d’Aquino, anche perchè tutta non la so a memioria nemmeno io.
Scontro fisico no se si può evitare con l’uso delal ragione, poiché anche se si ha razionalmente una crta competenza in filosofia, non si è mai giustificati nel compiere atti violenti o istigare alla violenza, anche se tra i credenti in dio ci sono quelli che son disposti allo scontro di civiltà.
No! io posso dubitare di molti credenti ma alcuni forse sarebbero disposti a dialogare sull’opportunità che si presenta loro con l’uso della ragione, quindi, con un distacco emotivo verso la propria fede e che potrebbe aiutarli a non prendersela troppo se l’ateo li interpella sulla questione del ragionameno filosofico piuttosto che sull’accettazione acritica dei dogmi. Magari nemmeno io al momento lo prederei di petto sulla questione dei dogma in cui crede ed è questo un mio atteggiamento possibilista che vuole promuovere nell’interlocutore credente l’apertura mentale, come si dice oggi, a banda larga, di consegueza una corretta informazione filosofica lo aiuterebbe ad avere un senso critico e meno disposto a bersi tutto quello che dice il papa o la teologia e ciò lo considererei un risultato di non poco conto.
Mi chiedo se non sia possibile per uno stato adottare diversi regimi giuridici per chi sceglie una religione: chi sceglie l’8×1000 cattolico dovrà essere soggetto al diritto canonico, quindi non potrà divorziare non potrà abortire nè comperare profilattici e anticoncezionali.
Quanti darebbero l’8×1000 alla CCAR o si dichiarerebbero cattolici ?
@ Nello
e se non ricordo male anche un pezzo di brigate rosse è uscito dall’azione cattolica e dall’università cattolica.