Il Parlamento della Catalogna ha approvato un progetto di legge che stabilisce nuove disposizioni sulla concessione delle licenze municipali per gli edifici di culto ancora da costruire. La legge, scritta con la consulenza dei rappresentanti di molte fedi, non distingue le varie confessioni ed equipara la Chiesa cattolica alle altre, oltre a subordinare l’istituzione di centri di culto a norme di sicurezza, inquinamento acustico e salute pubblica.
L’approvazione del progetto di legge ha suscitato le forti critiche dei cattolici, che parlano di perdita di valori e di possibile islamizzazione del paese. L’arcivescovo di Barcellona Luis Martinez Sistach ha preteso una legge specifica per la Chiesa cattolica, ma il vice-presidente del governo della Catalogna Joseph Carod-Rovira ha risposto che finalmente questa norma pone fine al vuoto legale e alla “enorme disparità con cui finora avvenivano le concessioni municipali” che privilegiava la Chiesa cattolica.
Catalogna: nuova normativa su edifici religiosi, non più privilegi alla Chiesa
48 commenti
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la Spagna avanti a noi di secoli
il problema è che più vengono cacciati dalla spagna più si abbarbicheranno all’italia.
In Messico c’è un tassa sulle chiese. Ma può essere applicata solo se le chiese sono ultimate. I preti evitano sempre di ultimarle. Di solito costruiscono due campanili e in uno dei campanili non metono le campane.
E così non pagano le tasse.
“cattolici, che parlano di perdita di valori e di possibile islamizzazione del paese.”
Perdita di valori per una concessione edilizia?!?! Sono ben altri i valori che pensano di perdere. E spero vivamente che li perdano sul serio… i valori (depositati nelle banche).
Tra poco sentiremo le cornachie italiane.
Certo che ‘sti cattolici fanno veramente pena: dicono di essere la maggioranza, dicono di essere senza ombra di dubbio i portatori dei veri valori, sono nei fatti in una condizione di estremo vantaggio sul territorio EPPURE temono la semplice parità (!!!) di trattamento con le altre fedi religiose e piagnucolano che così vincerà l’islam…
Questi qua non sopportano manco la concorrenza leale e ad armi pari con altri venditori di illusioni… vogliono tutto, lo vogliono gratis, lo vogliono subito e lo vogliono senza condizioni: così poi possono dire che stanno dove stanno perchè la maggioranza del paese è con loro.
Che pena che fanno… politici con le p a l l e bisogna andare a cercarseli in Spagna.
In ogni caso penso che sugli islamici fatti salvi i diritti s’intende, è comunque da tenere la guardia alta. Ho letto sul sito di articolo21 che un giornalista rai di televideo è stato minacciato con una lettera contenete due proiettili per aver scritto un romanzo sulla convivenza tra cristiani e islamici. La missiva così recitava: “Morirai in nome di Allah con la mano di Hezbollah perchè vai in televisione e dici bugie.”
Bisogna stare in campana.
Buona per la Spagna, prepariamoci all’ondata di lamenti e falsità “di casa nostra”…
Adesso la chiesa dovrà far lavorare il proprio personale, come amo la Spagna!
Eh si, è finito il tempo di imporre di credere in dio a spese dello stato, ora la chiesa dovrebbe farcela da sola grazie alla santa provvidenza, ma che dico santa, provvidenza dovuta ai sacrifici dei cittadini sfruttati per scopi clericali.
Non avendo più la chiesa il monopolio delle opere umanitarie, lo Stato promuoverebbe lui il bene per i propri cittadini senza più appellarsi ai valori cristiani ma laici e si può far un mondo di bene anche come non credenti e senza essere per forza volontari in associazioni cattoliche.
Islamizzazione del paese? ma è una paranoica ossessione cattolica, ed è come dire: se non ci siamo noi ci possono essere i mussulmani a farla da padrone, timore del tutto infondato.
Adesso la chiesa dovrà far lavorare il proprio personale, come amo la Spagna!
Eh si, è finito il tempo di imporre di credere in dio a spese dello stato, ora la chiesa dovrebbe farcela da sola grazie alla santa provvidenza, ma che dico santa, provvidenza dovuta ai sacrifici dei cittadini sfruttati per scopi clericali.
Non avendo più la chiesa il monopolio delle opere umanitarie, lo Stato promuoverebbe lui il bene per i propri cittadini senza più appellarsi ai valori cristiani ma laici e si può far un mondo di bene anche come non credenti e senza essere per forza volontari in associazioni cattoliche.
Islamizzazione del paese? ma è una paranoica ossessione cattolica, ed è come dire: se non ci siamo noi ci possono essere i mussulmani a farla da padrone, timore del tutto infondato.
un errore di invio, scusate, cancellate pure il secondo post.
Quando gli tocchi il portafoglio si arrabbiano, non si danno pace e si inventano la perdita dei valori, il timore dell’islam.
Godetevi su youtube Crozza che imita papa BXVI mentre riceve il commercialista.
e in spagna sono più cattolici di noi… ma meno stupidi
L’importante soprattutto è che se le paghino, chiese, moschee, sale del regno e quant’altro…che se le paghino i credenti.
MI PIACEREBBE TANTO CHE L’ITALIA FOSSE COME LA SPAGNA.
@claudio285
Parole sante. Nessuna religione dovrebbe essere finanziata dallo stato oricevere favoritismi. Se i fedeli ci tengono che aprano il portafoglio, invece di vampirizzare la collettività a danno di tutti…. ogni riferimento alla recente cronaca che giunge da L’Aquila è puramente voluto.
Tutti con la paura dell’islamizzazione. Ma perché non facciamo leggere a scuola il divino d’Holbach?
Come si vede non chiedo di avere a a scuola lezioni di ateismo teorico; ma solo di elementare buon senso.
L’islam si combatte con la costituzione laica e repubblicana e non con la forza della tradizione di parte cattolica; a questa tradizione loro potranno sempre contrapporre la loro mentre quel foglio di carta devono accettarlo fino alle estreme conseguenze per poter vivere e lavorare in Italia.
Ma tarpare le ali alla casta cattolica, non è un reato contro gli animali.
Benissimo per la Spagna!!! 🙂 Occorre comunque osservare che la Spagna, rispetto all’Italia, ha i vantaggi sociali di non “avere il Vaticano dentro” e di avere politici più laici, cosa, questa seconda, forse dovuta anche al fatto che la Spagna è uscita dalla dittatura di Franco molto più recentemente che l’Italia dalla dittatura di Mussolini: la Spagna ha ancora la “scottatura” recente, mentre l’Italia ha avuto poi tempo di “dimenticare” e ricascare nell'”attrazione fatale” di quella di Berlusconi &C, opportunisticamente super-filovaticanista.
Comunque la laicizzazione degli stati andrebbe considerata solo uno stadio: gli scopi finali dovrebbero essere la guarigione di tutti gli esseri umani dalla schiavitù mentale a tutte le superstizioni religiose e la condivisione di valori etici laici e di solidarietà umana.
Tornando al fatto, ora speriamo che il Vaticano non cerchi di recuperare altrove (e in Italia purtroppo troverebbe facilmente la disponibilità di quasi tutti i politici) quello che ha perso in Spagna!!! :-/
@ Federico Tonizzo
Aggiungi un’altra cosa: la Spagna nel suo passato se pur cattolicissimo, è stata un regno: Alle volte diviso in due o tre ma poi sempre riunificato. Noi siamo sempre stati divisi in piccole entità e la chiesa ha sempre impedito una riunificazione.
prima si lamentano che in spagna sono troppo laicisti, ora che vogliono l’islamizzazione della nazione. mettersi d’accordo con se stessi è così difficile? i catalani se la sono vista brutta durante il regime clerico-fascista di franco, ora è normale che cerchino di rimettersi a pari.
e stasera forza barcellona!!!!!!!!!
@ tomaraya
Te credo. Ad Ottobre sono stato a Barcellona. Decine di sale cinematografiche proiettavano il film Agorà. Poi dicono che uno puta dove è nato e vive.
Siamo una Repubblica Vaticana!
In Italia, se ho capito giusto, la Chiesa cattolica può costruire tutte le chiese che vuole, senza permessi speciali, mentre alle altre fedi (come i mussulmani) necessitano permessi speciali comunali, religionali e statali, per la costruzione dei luoghi di culto…
Sempre per la solita storia che l’Italia è un paese laico rappresentato da una laicissima croce cristiana.
dalle mie parti le chiese sono quasi tutte vuote tanto che si parla di chiuderne alcune e incorporare i parroci disoccupati 😉 presso altre chiese in paesi vicini o presso altre diocesi.
@ stefano f.
Sono nato a Siena nel 1953. A quattordici anni mi portavano alla processione del venerdì santo e la fila era lunga cento metri (parrocchia di periferia) mentre due anni fà la fila era più corta del baldacchino del prete. Amen.
ogni tanto una buona notizia!
Da Cristiano non cattolico trova buona e giusta 🙂 la sentenza del giudice catalano.
In quanto più laicità vuol dire più libertà per tutti cristiani cattolici, non cattolici,. diversamente credente e atei o agnostici e noi Cristiani Evangelici lottiamo da sempre per la libertà e per dirla tutta in molte battaglie io sono d’accordo con voi amici delll’ Uaar.
Un altro paese dimostratosi civile.
Il convento (enorme) con annesso collegio davanti casa mia è SEMIVUOTO, e i nuovi frati sono tutti di fuori Regione. I pochi “indigeni” sono ben oltre i 50 anni e l’altro giorno è morto il decano.
Sul giornale regionale scrivono che le diocesi importano i preti dall’Africa e dallo Sri Lanka. I fedeli rumoreggiano perchè i nuovi arrivati hanno la pelle scura e hanno mentalità diversa……
Zum zum zum zum zum, zum zum zum zum zum….
Faccio notare la vaccata dell’islamizzazione. Quando c’è qualche cosa che viene fatto a favore della laicità, anche in Italia ciccia fuori dal nulla qualche beota che comincia a sbraitare “Gli ISLAMICI (ma in italiano mica si chiamano musulmani?) ci mettono i piedi in testa.”. E casalinghe e pensionati giù ad assentire col capino scarico.
@ fab
Quando hanno letto il nome della moglie di Albertin che ha fatto il ricorso a Strasburgo, ho sentito dire a diversi “individui”: ecco questi islamici!!! Che vadano a casa loro. Se in questo paese, l’Europa ci costringesse a richiedergli un patentino d’intelligenza per poter parlare, sai che silenzio ci sarebbe in giro……………..
come può l’arcivescovo pensare che si possa islamizzare una società che negli ultimi anni ha fatto conquiste sociali e civili che fanno a pugni con il corano? non hanno più argomenti sti pagliacci
@ tomaraya
Perchè, ti risulta che fino ad ora li abbiano avuti? Diciamo semmai che hanno avuto, causa condizioni di analfabetismo, un grande potere di convincimento su una massa di poveri contadini.
Esempio: progetto un ristorante e mi si chiedono il rispetto degli HACCP, il percorso dei piatti sporchi che non deve intersecare quello dei piatti puliti, i bagni per il personale, gli spogliatoi, le zanzariere alle finestre, i rubinetti a pedale ecc. il superamento delle barriere architettoniche con piattaforme, ascensori e rampe…poi, il ristorante, essendo un’azienda, deve rispettare le normative sulla sicurezza sul lavoro, dunque vai con i corsi antincendio, primo soccorso, RLS, RSPP ecc.
Perché dovrebbe essere diverso per la chiesa?
Anche in Spagna c’e’ la pacchia dell’8-9-10% degli oneri di urbanizzazione secondari?
E se si’, l’equivalente della Corte dei Conti (spagnola) ha modo di conoscere dettagliatamente il TOTALE degli importi elargiti alle varie confessioni religiose?
Libertà e laicità favoriscono la libertà di culto e di tutta la popolazione.
Comunque ad essere avanti è la Catalogna non la Spagna.
Barcellona 2 Inter di Moratti e de soreta 0
Sono per l’eliminazione delle “chiese” per cui mi va bene l’equiparazione della chiesa cattolica alle altre.
Di sicuro, come per Kennedy, L’arcivescovo di Barcellona Luis Martinez Sistach non dara’ piu’ l’ostia al sig. Joseph Carod-Rovira. 😉
@peppe
Quoto il tuo intervento;)
Con una sola divergenza…loro non fanno pena. Loro sono FURBI! 😉
Le loro”vere” radici cristiane le impongono e le spacciano come un diritto…
CHE TRISTEZZA!
scusate la goduria, ma grazie Barça, squadra che durante il regime clericofascista di franco era qualcosa di una squadra di calcio, ma un simbolo di resistenza. mès que un club!!!!!!
@ Stefano Grassino
“Quando hanno letto il nome della moglie di Albertin che ha fatto il ricorso a Strasburgo, ho sentito dire a diversi “individui”: ecco questi islamici!!! Che vadano a casa loro”.
Muuahahahahahahaahaha
Una cosa è certa a “casa sua” (la Finlandia, se non erro) il livello di civiltà, laicità e tolleranza è infinitamente più alto.
Certi neo-cristicoli intelligenti tanto quanto un’emorroide berbera, ci fanno fare una pessima figura come italiani.
@ Dalila
E’ la Finlandia. Cosa ci vuoi fare; dall’Olanda ai paesi Scandinavi…..oh insomma, basta uscire dalle Alpi e che cavolo………….
Te ne racconto un’altra. Non ricordo se era un sacerdote o il minisrto la russa che diceva: sulle bandiere di quei paesi c’è la croce come su quella Inglese. Cosa vogliamo fare, toglirgli quel simbolo perchè da noia a voi atei? Lo sai perchè gli Inglesi misero la croce sulle loro bandiere navali? Lo fecero perchè la temuta e rispettata Repubblica Genovese aveva lo stesso simbolo e colore ed entrava in tutti i porti che voleva, senza che nessuno osasse dire di no. I furbacchioni d’oltremanica capirono l’antifona e per fare gli affari, copiarono il marchio. Alla faccia della fede. Glielo dici tu a quei premi nobel per l’intelligenza che sono i leghisti?
Gli italiani formano l’unico popolo che ha dovuto subire la Controriforma senza aver avuto la possibilità di vivere la Riforma,
questo ci ha impedito di sviluppare uno stato moderno (questo fu la Riforma) cioè separare potere politico da potere religioso e siamo rimasti ancora un stato di integralisti e/o talebani.
Ciò che è avvenuto in Spagna per noi è e rimane un’utopia.
Basta osservare come reagiscono i nostri intelligentissimi uomini politici quando si critica la Santa Chiesa di Roma.
Saluti a tutti.
Astor Felix
Faccio notare che in un recente viaggio in Inghilterra ho visto, visitando alcune chiese artisticamente interessanti, che là qualunque luogo di culto è dotato di uscite di sicurezza e di estintori. Il che mi ha colpito, perchè da noi ovviamente questi banali mezzi di protezione dei LORO stessi fedeli non vengono nemmeno presi in considerazione, figuriamoci se possono essere obbligatori per legge come lo sarebbero in qualunque altro luogo pubblico….