Il 13 novembre scorso il giudice argentino Gabriela Seijas ha ingiunto all’ufficio di stato civile di registrare la prenotazione di matrimonio chiesta da una coppia omosessuale, dopo che l’ufficio si era rifiutato e la coppia aveva fatto ricorso in tribunale. Il giudice ha sentenziato infatti che gli articoli del Codice Civile che vietano il matrimonio tra omosessuali sono anti-costituzionali e il matrimonio tra i due uomini – José Maria Di Bello e Alex Freyre – è stato quindi fissato per il 1 dicembre.
Il governatore della capitale argentina Mauricio Macri ha affermato pubblicamente che non avrebbe presentato ricorso contro la sentenza, aggiungendo che “dobbiamo accettare la realtà e viverla: il mondo va in questa direzione” e che i poteri pubblici devono garantire “il diritto di ogni persona di scegliere liberamente con chi vogliono formare una coppia e vivere felici”. Proprio questi mesi il Congresso argentino sta discutendo una possibile modifica del codice civile per ammettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso, col supporto del Partito Justicialista della presidente Cristina Fernandez Kirchner ma con la forte opposizione della Chiesa e della componente religiosa.
La reazione della Chiesa cattolica non si è fatta attendere: l’arcidiocesi di Buenos Aires ha espresso in una nota il suo rammarico per la sentenza, definita “assolutamente illegale”. Il cardinal Bergoglio ha affermato che il governo, non ricorrendo in appello contro la sentenza, “ha mancato gravemente il suo dovere di governante e di custode della legge”, portando anche una serie di argomentazioni giuridiche perchè la decisione del magistrato potrebbe rappresentare un precedente.
AGGIORNAMENTO DELL’1 DICEMBRE. La sentenza del tribunale di Buenos Aires è stata sospesa per decisione di un altro giudice e poi ratificata dal governo locale. Approfondimenti sul sito de La Nacion.
Argentina, giudice ammette matrimonio gay, la Chiesa: “E’ illegale”
40 commenti
Commenti chiusi.
Apposto… Pure l’argentia ci ha passato avanti.
Ma manco mi meraviglio più ormai. Per adesso siamo avanti solo ai paesi mussulmani.
pepe pepe pe pe pepe pepe pe pe
parapapapaaaaaaa!!!!!!!!!!
kaworu, oggi è stata una giornataccia… ma vedendo il tuo commento posso dire che lo è stata fino a due secondi fa
più seriamente, mi domando se delle persone normali potranno mai raggiungere il livello di odio che raggiungono preti e santoni vari e i loro seguaci.
credo che nessuno possa accanirsi con tanto fervore contro delle altre persone.
La religione è un insulto alla dignità umana. Con o senza di essa, avremmo persone buone che fanno buone azioni e persone malvagie che fanno azioni malvagie. Ma per fare cose malvagie a persone buone, occorre la religione. Steven Weinberg
la conoscevo questa frase e la trovo molto vera.
La citazione corretta e’:
“With or without religion, good people can behave well and bad people can do evil; but for good people to do evil—that takes religion.”
Con o senza religione, persone buone possono comportarsi bene e persone cattive possono fare del male; ma affinche’ le persone buone facciano del male, ci vuole la religione.
Appena letto il post di Kaworu ho pensato la stessa frase…
Sostanzialmente vero, ma per onestà intellettuale ammetto che ci possono essere anche casi in cui individui cattivi incontrando la religione si limitino e adottino comportamenti buoni. Una sorta di effetto stupefacente.
Il problema della religione e’ che le cose dette e fatte in nome di essa sono socialmente considerate come “buone a prescindere”, anche quando sono crudeltà gratuita e istigazione all’odio
Sbaglio o da qualche parte ho sentito dire che chiesa e stato sono padroni ognuno nel proprio ordinamento.
Come osa un rappresentante del vaticano venire a dire allo Stato che cosa è legale e cosa no?
(domanda retorica, ma è tanto per sottolineare la faccia di bronzo)
“La realtà è che quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le libertà a noi laicisti in nome dei principi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei principi loro”.
“La ideologia del laicismo nega alle autorità ecclesiastiche il diritto di mettere legalmente al servizio delle loro ideologie le autorità secolari. Le autorità ecclesiastiche hanno il diritto di consigliare i fedeli, e magari di condannarli al fuoco eterno, ma nell’altra vita. Se avessero la facoltà di imporre giuridicamente a fedeli e non fedeli i loro consigli e le loro condanne in questa vita, i loro consigli diventerebbero leggi. I peccati diventerebbero delitti. Il laicismo – inteso in questo senso, e non so in quale altro senso si possa intendere – è la secolarizzazione delle istituzioni pubbliche.”
Gaetano Salvemini
Propongo una legge dello stato la quale dica:
ogni qualvolta un sacerdote voglia esprimere un parere politico contrario all’omosessualità, deve presentare un certificato medico (da convalidare dall’istituto superiore di sanità) sullo stato fisico del proprio ano.
ma anche del proprio cervello 😆
non vale..potrebbero essere tutti attivi e nessuno passivo…
eh già… chi siano i passivi mi pare abbastanza ovvio d quando s’è scoperchiata la pentola sulla cupola catto-pedofila… che tristezza 🙄
son quasi tutti passivi…e perversi a un livello inimmaginabile… difatti quasi sempre adorano giochi s/m, penso per sensi di colpa profondi indotti per cui l’aspetto punitivo non è separabile dal piacere
peppe! gay e pedofili non sono la stessa cosa…e non sono gli stessi preti a essere l’uno e l’altro!!!
@ mirko
Giusto contestare l’equazione gay=pedofilo, anche se sono sicuro che peppe intendeva solo riferirsi ad uno specifico episodio, senza avvalorare tale equazione.
Per quanto riguarda le pratiche sessuali, devo dire che, per quanto anche il sadomaso sia del tutto legittimo fra persone consenzienti, non mi stupirebbe affatto riscontrare una particolare passione per queste pratiche fra i sacerdoti.
Si tratta di persone che prima rinnegano le pulsioni naturali predicando un’insostenibile castità personale e cercando di imporre a tutti una morale sessuale fatta solo di rinunce; poi arrivano addirittura a santificare questi comportamenti.
Mi pare una conseguenza naturale il fatto che persone che hanno un punto di partenza così distorto sull’attività sessuale, finiscano poi per diventare sostanzialmente inabili a consurre una vita sessual-affettiva del tutto lineare e armoniosa…
una domanda mi sorge spontanea: ma con quale autorità la chiesa argentina si mette di mezzo ad affari giuridici dello stato? i due avevano fatto richiesta di sposarsi all’ufficio di stato civile, mica in sagrestia!!! che ruolo attivo ha la chiesa in questa vicenda? perchè si sente offesa? cosa le è stato tolto?
Questi buzzurri in sottana nera sono ignoranti di tutto: è la magistratura il custode della legge, non il governo.
E per questa ragione una sentenza basata sul codice civile non può essere illegale.
Non so se sarebbe meglio mandarli finalmente a scuola o direttamente in manicomio.
A José Maria e Alex, congratulazioni per le loro nozze ma anche per il successo riportato nella loro battaglia legale!
ORMAI C’ E’ SOLO UNA COSA ILLEGALE : LA CHIESA.
E la politica che la fiancheggia.
Parole ( rubo un termine ai cattocredentuloni ) sacrosante!
era illegale anche la dittatura?
Non credo: Videla era amicone del pontefice e la CCAR ci andava molto daccordo…
lo so ero ironica…ma io vorrei mettere in pratica una mia idea da geniaccia della malavita:diciamo che tutti sti dittatori sono gay,magari riusciamo ad ottenere una mezza condannina vagamente seria 😀
E da quando in qua tocca alla Chiesa Cattolica, stato estero del Vaticano, decidere cosa sia legale o meno in uno stato diverso dal proprio e sovrano?!
per lo piu i sacerdoti in genere hanno la nazionalita’ dello stato di appartenenza, anche se andrebbero giustiziati per alto tradimento degli interessi della patria a favore di uno stato estero…
se un italiano propagandesse gli interessi che so,di francia o germania contro quelli nazionali,come minimo avrebbe il biasimo della popolazione… ma questa idea si sospende a favore di sto staterello parassita
“questa decisione potrebbe essere considerata contraria a vari trattati internazionali con gerarchia costituzionale dal 1994, come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (art. 16), il Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici (art. 23) e la Convenzione Americana dei Diritti Umani (art. 17)” Non mi risulta che tutti questi trattati internazionali vietino di riconoscere il matrimonio tra due uomini o due donne. A parte questo, adesso il pretume presume addirittura di sapere meglio dei costituzionalisti che cosa sia o non sia costituzionale? l’arroganza dei clerici aumenta di giorno in giorno
Ammesso e assolutamente non concesso che sia illegale, a loro cosa gliene frega? Di qualsiasi cosa possono dire se è immorale oppure no, sempre secondo la loro particolare etica, ma non se è conforme alla legge, senza contare che non hanno nessun titolo per interpretarla. Interpretino le cosiddette sacre scritture, se vogliono, e lascino perdere ciò che non possono capire e su cui non devovono sindacare.
Io resto della mia idea un poco particolare: il termine matrimonio dovrebbe essere utilizzato solamente per le coppie che si sposano con rito religioso, per il resto userei un altro termine sul quale ci si può anche accordare (Unione civile, ad esempio), per il resto poco mi importa sul genere sessuale o anche sul numero dei partecipanti a detto istituto, fermo restando il riconoscimento giuridico dei medesimi diritti e doveri per ogni tipo di unione che veda coinvolte delle persone decise condividere i loro destini.
Il matrimonio esisteva anche prima della nascita del cristianesimo: per cui, se proprio qualcuno dovesse proprio rinunciare a definire “matrimonio” il rito officiato, questa rinuncia dovrebbe semmai riguardare la cerimonia religiosa…
In ogni caso ritengo una conquista la sentenza emessa dal giudice argentino Gabriela Seijas.
Non accettano la realtà questi ipocriti…
Stefano Grassino ha citato un certo Steven Weinberg che dice che per far fare cose malvagie a persone buone occorre la religione, quindi allora anche lui (mi riferisco sia a Grassino che a questo Weinberg che non ho mai sentito nominare) in modo contorto ammette da ateo che i credenti che commettono azioni malvagie sarebbero in realtà brave persone! Insomma da bravo ateo razionalista fa un discorso illogico da antologia! E poi voi vi atteggiate tanto a difensori della causa gay ma Marrazzo come lo avete trattato? Io ho fatto visita al sito di Grillini ed ho visto che al contrario di voi Grillini ha difeso Marrazzo, insomma voi vi agitate tanto per difendere i diritti gay per poi farvi scavalcare da Grillini! Ah certo, voi dite che Marrazzo è stato incoerente ed ha tradito i suoi elettori in quanto si era fatto eleggere puntando sull’immagine dell’uomo eterosessuale attaccato alla famiglia! Ma se qualcuno ha votato Marrazzo solo perchè lo credeva eterosessuale e contrario alla prostituzione tale elettore non può certo essere considerato una vittima di Marrazzo ma solo uno sporco razzista o moralista omofobo e sessuofobo, quindi non vedo perchè mai gli elettori debbano essere considerati delle vittime in questi casi, a meno che non siate omofobi, sessuofobi ed anti-prostituzione anche voi simpatizzanti dell’UAAR che qui scrivete. Vi voglio fare un esempio per farvelo capire: la moglie di Bossi se non sbaglio è di origini meridionali, ve lo immaginate se qualche elettore leghista antimeridionale dichiarasse di sentirsi tradito da Bossi perchè sposando una “terrona” sarebbe stato incoerente con il suo essere contro i meridionali? E poi fate un paragone con Marrazzo e chiedetevi: ma andare con dei trans e davvero più grave che sposare una donna del Sud? Perchè se l’omosessualità, la transessualità e la prostituzione tra adulti consenzienti sono diritti laici(come almeno alcuni di voi sostengono) allora un omosessuale ed un cliente di prostitute/i moralmente parlando non sono meno innocenti di una persona del meridione o di chi questa persona del meridione la sposa!
Non c’è dubbio che alla chiesa argentina le cose andassero molto meglio ai tempi di Videla…
By-passo un momento la discussione sul riconoscimento delle coppie omosessuali, pro/contro, paesi a favore si/no, libera’, secolarizzazione, ecc, ecc… 😉
L’articolo parla in modo inequivocabile di come la Chiesa, e nel particolare, l’arcidiocesi di Buenos Aires, sia ingerente per l’ennesima volta negli affari rigardanti un libero paese…L’Argentina.
Nella stesura dell’articolo vengono chiaramente descritti i fatti che hanno portato al riconoscimento di un matrimonio tra gay. Viene inoltre segnalato l’intervento di, nientepopodimenoche’, Il governatore della capitale argentina (mica Platinette, Del Debbio o altri personaggi caricatura della trashTv de “nos otros” 😉 ) il quale, dice apertamente che:”dobbiamo accettare la realtà e viverla: il mondo va in questa direzione”…e che occorre garantire:”il diritto di ogni persona di scegliere liberamente con chi vogliono formare una coppia e vivere felici”.
Ora…
La Chiesa, che nulla ha a che spartire con la gestione della legge, del governo, dell’amministrazione e delle norme che regolano un qualsivoglia paese, ha risposto stizzita,”assolutamente illegale” e ha aggiunto che il governo “ha mancato gravemente il suo dovere di governante e di custode della legge” (!!!).
Quando si parla di INGERENZE….Di CHIESA CHE NON STA AL SUO POSTO. 😉
Detto questo…Cari lettori cattolici cristiani:
Vi sembra una cosa normale che una cofessione religiosa si permetta di dire cosa e’ legale e cosa non lo e’, in faccia ad un governatore!?
Vi sembra una cosa fattibile che una religione avanzi la pretesa di dire in cosa ha mancato un governo!?
E per concludere, capite perche’ ai non credenti da molto fastidio che la chiesa si intrometta con le sue posizioni assolutiste in qualsivoglia questione etica!?