La nuova insegnante è una suora. E alcune mamme protestano. E’ accaduto, scrive TGCom, a Roma, alla scuola elementare Jean Piaget. A capitanarle Patrizia Angari, 36 anni, cassintegrata Alitalia: “La nostra è una scuola pubblica, una scuola statale. Sono atea e credo che la scuola pubblica debba essere quantomeno laica. La suora potrebbe cristianamente lasciare il posto ai docenti senza lavoro”. Secondo la preside, Maria Matilde Filippini, si tratta soltanto di “demagogia, razzismo laico”, e proclama di sentirsi anch’essa laica.
Roma: mamme contestano la suora insegnante
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E dove starebbe la notizia, sig. Carcano. Perché mai una suora non potrebbe concorrere per l’occupazione di un posto pubblico ? Perché è una suora ? Ma va la …. allora abroghiamo l’articolo 3 della Costituzione della Repubblica italiana ! So che arriveranno a dare torto alla suora, ma non m’interessa niente. In questo caso ha ragione – se le cose sono come nel breve succinto testo sopra – la suora !
la nomina è strrumentale, basta dire che la suora è stata difesa dalla preside non in quanto brava insegnante ma per il razzismo laico e bla bla bla…
Mi hai fatto riflettere e dico che c’e’ anche l’articolo 7 della Costituzione, e visto che gli insegnanti sono pubblici ufficiali, io ci vedo un bel problema.
quale problema ?
Perché una suora non potrebbe essere pubblico ufficiale ?
quindi immagino che la suora abbia titoli ed esperienze necessari per ricoprire quel ruolo. Speriamo solo che non insegni storia 🙂
O peggio scienze!
Se la suora ha un diploma magistrale e/o i titoli per insegnare e/o ha superato un pubblico concorso allora il problema non c’è… ma ho il sospetto che sia stata messa lì in quanto suora, alias cap’e’pèzz. Mentre gli insegnanti precari si raccolgono con la pala…
Che disgusto…
D’accordo con peppe,se la sorella ha i i titoli avrà anche superato un concorso,
o no ?
sai come funziona un concorso per accesso al pubblico impiego ?
Se leggessi prima di sparare a zero sul primo che vedi, avresti di certo notato che Carcano ha riportato la notizia senza esprimere (pre)giudizi in merito; quelli invece li stai esprimendo tu con il tuo intervento, e mi dispiace che la pensi così.
Come è stato già detto, se la suddetta suora è in regola con abilitazioni e titoli di studio, ed ha acquisito la cattedra seguendo le normali procedure (immagino ci sia una sorta di “lista d’attesa” per poter diventare docente), non c’è nulla di male. Dopotutto le altre insegnanti elementari di adesso non sono poi tanto diverse…
La suora non è in grado di insegnare materie come la scienza, filosofia, letteratura, non può essere obiettiva perchè filtrerebbe tutto secondo i dogmi della Chiesa, inoltre il pericolo che questa suora indottrini gli studenti con assurdità come il timore di Dio, o il senso di colpa nel peccato è altissimo e quindi si creerebbe una situazione di pericolo per i bambini.
Caro ivo, il tuo pensiero non lo condivido per niente, anzi.
Questa sembra intolleranza anticlericale.
Se poi si contesta la suora perchè è laureata in teologia ed è passata di ruolo da insegnante di religione che era, allora sarei d’accordo.
Tra l’altro non sarebbe la prima.
Sei stato chiarissimo!!!
Perfettamente daccordo… la voglio proprio vedere la suora mentre spiega l’evoluzione, o le crociate, o la dottrina di Giordano Bruno…
Sono completamente daccordo con Ivo Mezzena.
Simili figure non possono trovare un’utilizzo in linea con i principi di laicità e uguaglianza espressi nella Costituzione repubblicana.
Una suora, così come un sacerdote o un imam, filtrerebbero i concetti del loro insegnamento attraverso la loro personale visione fideistica, finendo per discriminare i ragazzi di altro avviso culturale ed esistenziale, manipolando i contenuti dal loro punto di vista, che non può essere , per forza di cose, improntato alla laicità ed all’equidistanza.
Superdaccordo!!!!!!!!!!!!
Allora neppure un comunista dovrebbe potere insegnare in quanto filtrerebbe tutto con la sua opinione politica.
Questa è una lettura della vicenda chiaramente filtrata dal dogmatismo ateo secondo il quale un cattolico deve per forza indottrinare, anche se insegna a fare i tortellini.
Beh, io dubito molto che la suddetta suora abbia partecipato a qualsivoglia selezione pubblica per ottenere un posto di docente e l’abbia vinta, anche perchè in tal caso dovrebbe spiegarmi che senso ha diventare suora. Mi spiego meglio: i preti e le suore che “insegnano” religione sono individuati e incaricati dalle diocesi e, in qualche modo, continuano a svolgere il loro compito pastorale. Ma una suora che fa l’università, si laurea in pedagogia e concorre per un posto pubblico mi sembra francamente imprebabile…
Come ultima osservazione dico che fare i tortellini non implica rapporti con bambini e soprattutto vengono bene sia se credi sia se non credi… insegnare certe materie e credere ciecamente in cose del tutto irrazionali e indimostrabili è oggettivamente incompatibile
Poi un cattolico non vorrà uno dell’UAAR e …. siamo alla confusione totale.
Una suora è prima di tutto un soldato del Dio a cui ha fatto un giuramento.
Come può la suora insegnante garantire un insegnamento laico, se la sua missione è quella di fare proseliti e portare la parola di Dio?
Il caso non è quello di un qualsiasi cittadino che ha una propria fede o un qualsiasi orientamento politico, ma è il caso si di una cittadina italiana, ma che rappresenta un’istituzione.
Non credo sia in discussione il possesso di titoli o meno.
Viviamo o no in uno stato laico?
Non avrei niente da eccepire se la suora si fosse guadagnata il posto con un sudato concorso pubblico, anni di precariato e rinuncia al vitalizio della curia (doppio stipendio quindi).
fanno bene, meglio non creare pericolosi precedenti (tipo socrate insegnato da un prete professore di filosofia) quindi o suora o insegnante
Cado un po’ dalle nuvole, non ho mai sentito che una suora sia un’insegnante (non di religione) in una scuola pubblica. Pero’ se ha le qualifiche richieste, non so cosa si puo’ fare.
Nemmeno io vorrei un ecclesiastico, un creazionista, un cartomante, ecc che insegna ai miei nipoti.
razzismo laico!!!! hahahahahahahahahahahahahaha!!!!!
Un po’ di par condicio, e che cavolo!
Se una che ha un figlio fuori dal matrimonio non può fare la prof di religione, una che è sposata con un marito immaginario non può fare la prof di qualcosa che non è religione :p
Se il procedimento con cui è stata chiamata ad insegnare la suora è regolare e lei ha punti, titoli e tutto quello che serve non vedo cosa ci sia da protestare a priori. Se non è in regola deve essere sostituita (come qualsiasi insegnante non in regola).
Demagogia? Ma la demagogia non era lo sventolare valori e bandiere che fanno piacere alla maggioranza, per far leva sui sentimenti comuni e aumentare il consenso?
La posizione laica è troppo scomoda per essere demagogica.
Quanto alla vicenda bisognerebbe chiarire come è stata scelta quest’insegnante, se ha superato concorsi, se ha un punteggio alto in graduatoria, se è competente…
Tralasciamo il fatto che, stando all’articolo, la preside la difende a spada tratta senza portare un solo argomento a sostegno della correttezza della procedura.
Ma fatico comunque a inquadrare una maestra suora in una scuola pubblica.
Non si tratta di “razzismo”, ma una suora si trova bene a insegnare nelle scuole private o religione nelle pubbliche.
Se dev’essere “maestra unica” alle elementari, c’è da considerare che una suora non può smettere di essere una suora. Con tutto quello che comporta.
come ho detto sopra, se fosse un precedente ci troveremo magari un docente di filosofia prete che insegna socrate o di scienze…ripeto, o suora o insegnante
Guarda che ce ne sono parecchi di preti professori di filosofia.
Sveglia! chiunque può insegnare qualsiasi cosa, a patto che possegga i requisiti.
gutul
ce ne sono parecchi, si ma non per questo è giusto che ci siano
Ma quanta ignoranza! Ci sono migliaia di preti che insegnano latino, greco, filosofia e italiano nelle scuole pubbliche. Ma che state dicendo tutti quanti?
io ho avuto un prete che insegnava storia e filosofia: un vero disastro solo storie di santi e storia della chiesa.
penso che se un prete può insegnare in una scuola dello stato allora Carcano potrebbe insegnare in un seminario.
ateo 3
la preside la difende a spada tratta senza portare un solo argomento a sostegno della correttezza della procedura
Io penso che siano gli insoddisfatti a dover dimostrare la scorrettezza della procedura.
Questa non è la teiera di Russel: gli insoddisfatti hanno diritto a chiedere i dati, la preside ha il dovere di darli. Si chiama trasparenza. Io, indipendentemente da chi abbia ragione, di trasparenza ne vedo ben poca…
la scuola e piena di tanti imbecilli che neanche loro possono smettere di essere imbecilli
Sì, ok, tutto quello che volete, ma se a mio figlio danno una suora per maestra io lo tolgo dalla scuola. E’ possibile in questo maledetto stato italiano per un genitore ateo proteggere il proprio figlio dalle infuenze educative religiose o no?
E prima le croci, e poi gli insegnanti di religione stipendiati dallo stato, e i presepi, e le messe, e le preghiere….e che palle.
Home schooling!
costituzione italiana
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art. 7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
Certo, biondino, quando vi fà comodo a voi si sbandiera la Costituzione; a chi invece la Cost. la cita e la grida di continuo, risate in faccia.
Esattamente come bleterare di sovranità assoluta del giudizio popolare a proposito del recente referendum svizzero, però poi gettare alle ortiche i risultati referendari nostrani su aborto e nucleare.
Mi ricordi tanto i nostri attuali governanti.
appunto.
la scuola (laica) può chiamare a insegnare chi ritiene preparato, senza discriminarlo per le sue convinzioni.
Proprio qua non ci siamo.
Come si fa a ritenere preparato nell’insegnamento chi si colloca in una posizione esistenziale governata dall’irrazionale.
Te la immagini questa insegnante a parlare di scienze naturali, ovvero di storia.
Che ci siano molti preti che insegnano filosofia, specialmente nelle università, è vero; io ne ho conosciuti alcuni: sono abilissimi come delle anguille a divincolarsi quando vengono posti con le spalle al muro con la logica…..ma non per questo possono dirsi bravi insegnanti.
Sicché solo noi atei siamo qualificati per fare gli insegnanti. I credenti sono governati dall’irrazionale (la fede non ce l’hanno solo i preti, eh), quindi via dalle scuole pubbliche, se non capisco male.
Questo, nel caso, è ateismo di stato in forma soft. Mi dà i brividi.
Da i brividi anche a me, ma di piacere…
@ claudio
Bene è un tuo diritto toglierlo dalla scuola, magari lo farei pure io, ma è un po’ diverso da pretendere che sia licenziato.
anche perché suppongo che percepirebbe due stipendi da due datori di lavoro differenti…
Sì vabbe’ datori di lavoro differenti fino a un certo punto… alla fine paga sempre lo Stato, cioè noi.
Non si può permettere ad una insegnate di trasmettere le materie scolastiche filtrate dai dogmi della Chiesa, non sarebbe obiettivo. Inoltre è troppo rischioso che questa suora influenzi i bambini con i sensi di colpa nel timore di Dio.
Ti assicuro che se io fossi un unsegnante senza alcun dubbio sarei portato ad instillare il NON timore di dio.
Che è, un anticlericale non può far l’insegnante?
Ma dai, un po’ di serietà!
Poi ribadisco, se questa viene dall’insegnamento di religione ed è laureata in stupidologia, allora sono d’accordo anche io.
rimane il fatto che che insegnerebbe che la Terra è stata creata 5000 anni fa invece di permettere a i bambini di sapere la verità sull’evoluzionismo, ma i religiosi non vogliono mai far sapere a i giovani la verità perché li libererebbe dalla schiavitù della religione.
…inoltre visto che nomini la serietà, perchè gli insegnanti di religione o religiosi sono nominati dalla Curia senza passare i legali e obbligatori iter che tutti gli altri fanno?
Questa suora per colpa delle sue scelte e degli abusi dei suoi superiori ha perso qualsiasi diritto di stare nelle scuole pubbliche.
gutul vedo che insisti con questa storia del “vabbe’ che fa parte del clero quindi è laureata solo in teologia, e siamo daccordo, però… può insegnare come chiunque altro“. La vedi l’incongruenza?
Già il solo fatto che, se questa tizia non facesse parte del clero, automaticamente non avrebbe una corsia preferenziale per insegnare, dovrebbe chiudere la questione.
Ma a questo si aggiunge che nella scuola pubblica, in cui ci sono anche credenti di altre fedi e non credenti, per principio un insegnante non può essere esponente del clero, nè spudoratamente confessionale.
Faccio fatica a credere che una banalità del genere ti risulti così difficile da capire.
PS: in nessuna scuola italiana, nessuno mai legittimerebbe (nemmeno tu) con le tue argomentazioni l’assunzione di un membro del clero di qualsiasi altra religione non cattolica ad insegnante di scuola pubblica (nella corsia preferenziale di cui godono preti e suore)… quindi, siccome cambiando l’ordine degli addendi banalmente il risultato cambia, evidentemente il risultato è sbagliato.
Ivo Mezzena, quando affermi che… Questa suora per colpa delle sue scelte e degli abusi dei suoi superiori ha perso qualsiasi diritto di stare nelle scuole pubbliche… stai facendo un’affermazione discriminatoria.
Ti richiamo (;)) al rispetto dovuto ai tuoi concittadini italiani.
@biondino
Cittadini italiani che giurano obbedienza ad un capo di stato straniero… sono traditori servi, non italiani…
«Potrebbe cristianamente lasciare il suo posto ai tanti professori senza lavoro»… alla faccia della mamma laica che non potendo spuntala dal punto di vista giuridico…. dato che la Suora ha dichiarato i suoi titoli «sono una cittadina italiana e ho avuto l’abilitazione all’insegnamento, il mio nome compare in una regolare graduatoria, perché non dovrei essere qui? Rispetto tutti, ma vorrei anche un po’ di rispetto per me»… la butta sul “cristianamente corretto”… bella ipocrita…. quando le conviene parla di cristianesimo. Poi non credo che la Suora in questione sia un ex insegnante di religione che è passata ad altro ruolo… ma vi pare che una insegnante di religione suora perde l’idoneità del vescovo? E’ l’unico modo questo per passare ad insegnare altra disciplina…
Se la suora in questione ha i titoli per ricoprire quel posto, non c’è nulla da dire.
Il problema, semmai, è un altro.
Che ne direste di una maestra o una professoressa di fede islamica che va in classe col burka?
Immagino la risposta ….. e allora anche la suora deve andare in classe in abiti civili, castigati quanto vuole, ma pur sempre civili!
Molti qui stanno già condannando la suora perchè A PRIORI hanno deciso che NON PUO’ essere in grado di insegnare correttamente.
Nulla infatti si sa infatti delle sue capacità professionali. Non ti va bene la suora? Come dice claudio285, togli il bambino dalla scuola. Non ti va bene l’insegnate nero, gay, ebreo, comunista, sinti?
Sposti il bambino in un’altra scuola. Loro hanno diritto di rimanere fino a che la loro incapacità sia provata. Non ci sono Italiani di serie A e di serie B.
La suora è tenuta ad educare i bambini in maniera cattolica. La scelta che ha fatto le preclude la possibilità di un insegnamento laico, perchè sarebbe in contraddizione con l’abito che porta e col giuramento che essa ha fatto con la Chiesa e il suo Dio. Essa appartiene al clero, e questo non la condiziona semplicemente a livello ideologico – cosa che potrebbe accadere a qualunque maestro rispetto alle sue credenze e metodi pedagogici – ma al contrario la vincola, aprioristicamente, in ogni suo atto educativo. Non esiste questo vincolo invece per ogni altro insegnante laico, sia esso nero, gay o quant’altro.
La suora è tenuta ad educare i bambini in maniera cattolica. La scelta che ha fatto le preclude la possibilità di un insegnamento laico, perchè sarebbe in contraddizione con l’abito che porta
ma al contrario la vincola, aprioristicamente, in ogni suo atto educativo. Non esiste questo vincolo invece per ogni altro insegnante laico, sia esso nero, gay o quant’altro
Ma cosa dici? Ma di cosa stai parlando?
L’unico vincolo che può avere (purtroppo facilmente superabile) è quello di amare i bambini come se stessa: ce ne fossero di insegnanti così.
La scelta di prendere il velo è una scelta totalizzante, che include anche la rinuncia alla propria libertà di coscienza, nel voto di obbedienza che la suora fa alla sua Chiesa. Chi prende i voti rinuncia ai suoi propri beni intellettuali per delegarli alla Chiesa, la quale li possiede e ne fa l’uso che ritiene.
Sarà una buona maestra, ma sarà allora una cattiva suora.
@bamba
Sì, e magari di violentarli come insegnano i suoi colleghi maschi…
Ma per favore: io già me lo immagino (perchè ho lavorato in un doposcuola dove una suora faceva la volontaria) cosa succederà quando un bambino di altra fede non vorrà fare la preghiera proposta al mattino dalla suora insegnante, o quando non vorrà fare i disegnini di gesù bambino e altre menate… succederà quel che succede sempre: sarà frustrato dalla suora che lo emarginerà e gli metterò contro i compagni. Già visto, è un classico. Alla faccia del volemose bbene…
x Bamba
amare i bambini come se stessa? Magari è pure pedofila, visto l’alta percentuale di pedofilia nel clero!
GIUSTO! qui non si mette in dubbio la sua cultura, capacità di insegnamento e professionalità, art.3 dice di non discriminare in base al sesso, razza, credo ecc…, e qui nessuno discrimina lei in quanto cristiana ( sai quante maestre bigotte ci sono nelle scuole pubbliche italiane!!). LEI è UNA SUORA. E’ diverso. lei ha fatto un giuramento, indossa una divisa, è decisamente di parte. o ha uno sdoppiamento di personalità ( rinuncia ad essere suora quando entra a scuola????) oppure a scuola non può insegnare presindendo ciò che è! e poi ribalto la questione: può un rabbi insegnare in una scuola laica, può un imam ( chi dice un’insegnate col burka, non è sufficiente, è come una maestra col crocifisso al collo, e sai quante ce ne sono?)
Ma cosa farfugli? Cosa c’entrano gli insegnanti neri, gay, ebrei, comunisti e sinti?
Mi fai ridere…
Cosa c’entrano i neri? Gli stessi peraltro di cui la chiesa per lungo tempo affermava non avessero l’anima legittimandone la schiavizzazione… Che cosa dovrebbe promuovere, nella tua testa, un insegnante nero? La neritudine? Bah…
E passiamo ai gay… il cui odio da parte della chiesa (che pure ne ospita tanti tra i suoi membri) è risaputo. Ma li leggi i giornali? L’ostracismo della chiesa contro gli insegnanti gay è così plateale ( http://www.dongiorgio.it/scelta.php?id=860 )
E vogliamo parlare degli ebrei? Da sempre perseguitati dai cattolici in quanto deicidi?
Poi, se non si può impedire che un fascista diventi insegnante allora nemmeno che lo diventi un comunista.
Insegnanti sinti di scuola pubblica non me ne risultano e se ci saranno più unici che rari…
Viceversa questo clero che si infiltra, servo di uno Stato straniero, nelle istituzione pubbliche solo e soltanto in quanto membro di una casta è un insulto alla laicità delle istituzioni, soprattutto perchè nella scuola pubblica – di cui parliamo – sempre più sono gli studenti non credenti… facciano i lavativi fuori dalle istituzioni, senza fregarsi due stipendi e togliendo il lavoro a italiani che hanno buttato il sangue per prendersi lauree, specializzazioni, comprarsi punti (perchè anche questo il sistema obbliga a fare) e poi restano a spasso perchè un vescovo deve piazzare le sue pedine…
Patetico.
GRANDE!
… In realtà, suor Annalisa in classe si fa chiamare “maestra Annalisa” dai bambini. È una donna mite, ma con le idee molto chiare, e ci tiene a difendersi: «sono una cittadina italiana e ho avuto l’abilitazione all’insegnamento, il mio nome compare in una regolare graduatoria, perché non dovrei essere qui? Rispetto tutti, ma vorrei anche un po’ di rispetto per me». …
http://www.libero-news.it/pills/view/27263
stai abusando della parola “rispetto”, mi accusi di non avere rispetto dei miei concittadini, ma stai scherzando? é tutta la vita che il clero e i cattolici mi dicono che sono un abominio in quanto omosessuale,e tu mi vuoi insegnare il rispetto? come al solito si dimostra che chi è religioso non può che essere anche integralista, intollerante, e senza rispetto.
bene, credo che a prescindere chi fa parte di una setta religiosa non debba insegnare, se per legge lo può fare allora deve cambiare la legge
Non so se parlassi soltanto in generale, ma il concetto di “setta religiosa” va ben delimitato, non basta essere religiosi. Non tutti i preti o tutte le suore fanno il lavaggio del cervello agli eventuali alunni. Non più di quanto tutti gli iscritti UAAR facciano indottrinamento ateo o tutti i membri del PRC indottrinamento marxista.
E condannare preventivamente senza prove di una responsabilità personale non è cosa civile.
Speriamo che abbia rispetto per i bambini a cui dovra’ insegnare LA VERITA’ di certe materie… 😉
Diciamo solo che nutro un certo scetticismo sull’imparzialità di una generica suora o di un generico clerico – cioè non credo che costoro non abuserebbero della posizione di insegnante per fare ai bambini il lavaggio del cervello.
Naturalmente, se così non dovesse essere, non vedo problemi.
Una persona convinta che il suo amico immaginario sia onnipotente non dovrebbe poter avvicinare dei bambini indifesi.
Opinione personale.
Giustissimo!!!
d’accordissimo, è pericoloso!
Una frase del genere la disse Fini, ma invece di una suora c’erano di mezzo gli omosessuali.
Ragazzi mi state facendo paura. Veramente, non ho mai visto commenti più intolleranti ed irrazionali di questi su questo sito.
Dillo alle vittime della pedofilia del clero: se essere dalla parte dei bambini vittime dei corvi neri è intolleranza, allora sono intollerante…. intollerante al punto che ai servi vaticani violentatori di bambini darei l’ergastolo non l’impunità e la copertura che la CCAR ha sempre fornito loro finchè la pentola verminosa non s’è scoperchiata.
@noone
Non capisco il senso della tua obiezione.
Io non mi riferivo ai gusti personali della suora.
Ho solo detto che,secondo me,una persona che giornalmente rivolge preghiere ad un’entità inesistente ed imposta la sua vita sulla base della parola di pastori mediorientali vissuti millenni fà,non dovrebbe essere messa in condizione di influenzare dei bambini che non hanno ancora avuto il tempo per sviluppare un sufficiente senso critico.
>>Sì, ok, tutto quello che volete, ma se a mio figlio danno una suora per maestra io lo tolgo dalla scuola.
E certo, altro che “razzismo laico”, che cavolo significa. Forse la suora è anche una bravissima insegnante (magari migliore di un “laico”, ma clericale), ma quale sarebbe stata la reazione se come sostituto fosse arrivato un imam? Dico, ci sono tante ragazze/i che stanno appesi in graduatorie infinite, ma non ce la fanno proprio a farne una giusta?
Forse invece di 3 (tre) mamme (immagino su una ventina) avrebbero protestato in 17. Ma non cambia niente: se uno ha i titoli e se è al primo posto della graduatoria insegna.
anche se e’ entrato perche’ trasferito da ora di religione?
certo sbamba hai ragione tu ,ma quando l insegnamento e solo una materia(come l italiano).ma quando si deve far imparare le basi della lingua ,alfabeto è anche del semplice convivere.allora il possibile condizionamento ,non è da escludere a priori.dunque il ruolo di suora,non e compatibile,dove non si puo avere obiezioni a priori(i bambini che intendono con bene e male in sè)niente ,se la suora insegnava in una scuola superiore allora penso ,che era il merito,a provare,il suo ruolo,ma nelle scuole elementari no..perche in disacordo con tutta la buona fede che le famiglie possono anche concedere alla suora,dunque chi vuol fare la suora e l insegnante,deve lei uniformarsi,e non gli altri,poiche fino a prova contraria è lei a essere in pregiudizio come espone la sua formazione da religiosa.e inutile che giri e rigiri il buon senso non si vende al mercato delle retoriche e dei sofismi.
@ Robby
Bene allora metti giù una bozza di una proposta di legge conforme alla costituzione che impedisca alle suore e ai preti (solo a loro?) di insegnare nella scuola pubblica.
Articolo 3 della costituzione. Non può valere solo quando ci fa comodo…
Art 7, non puo’ valere solo quando fa comodo alla chiesa.
e che c’entra l’art. 7? Dove sta scritto che una persona di religione cattolica che fa una scelta di vita, condivisibile o meno, non possa insegnare in una scuola pubblica?
Ma dite un po’, pensate forse che i “non religiosi” siano “insegnanti migliori” e in definitiva “persone migliori”?
Ma insomma, la R di Razionaità la togliamo dall’associazione?
Se la suora in questione ha le carte in regola per insegnare, può insegnare. Punto e basta. Sostenere il contrario è
– ridicolo
– fascista
– ipocrita
Chiunque ha le proprie convinzioni, eppure nessuno si sogna di chiedere l’affiliazione politica ad un insegnante. O la religione, o i gusti sessuali.
Qua la stessa gente che tanto combatte per i diritti fondamentali, se li scorda al volo e applica gli stessi schemi cattofascisti che tutti i giorni tanto deploriamo.
Allora? chi ha la faccia tosta di rispondermi?
Ti do il mio parere, credo che questa faccenda vada presa con le pinze. Da una parte hai ragione tu, certo, sarebbe fascista impedirgli di insegnare, ma dall’altra, pensi che una suora sia una maestra adeguata ad insegnare parti del programma che sono contrarie alla morale di una suora. Penso all’Evoluzionismo, al Big Bang, a Leopardi, alla Breccia di Porta Pia, in qualsiasi campo dall’800 in poi la cultura si è distaccata dalla religione.
Non pensi che, forse, una suora potrebbe non essere adatta al 100% ad un insegnamento di questo tipo? Penso che, magari, sarebbe più onesto che lavorasse in una scuola paritaria cattolica, e lasciasse il posto a maestre precarie e laiche che non possono contare sull’appoggio della Chiesa per il sostentamento, e che, per dirla con tatto, non hanno un “conflitto di interessi” con l’insegnamento che dovrebbero impartire.
Io, per esempio, quando ero al liceo, trovavo che l’insegnamento della filosofia nella mia classe era “adulterato” dalla profesoressa, cattolica osservante, che per quanto io abbia sempre rispettato, tendeva ad interpretare tutto in un ottica “cattolica”, e facendo ciò ha messo in ombra filosofi come Nietzsche o Feuerbach che ho scoperto liberamente solo dopo. E questa professoressa era laica, immagini se era una suora?
secondo me, ma non sono particolarmente competente in materia, alcuni che partecipano ai forum dell’uaar hanno ‘strane’ idee su ciò che i cattolici credono, fanno, pensano.
tipo quello che riferisce del mondo esistente da 5000 anni (sono i fondamentalisti americani, i testimoni di geova, certi ebrei… no i cattolici), quell’altro che pensa che il big bang sia contro la fede cattolica, quello che pensa alla suora tremante per l’emozione se ha di fronte un bambino di religione altra…
in breve, mi sembra che qualcuno parli facendo troppo ricorso alle sue fantasie, o alla sua immaginazione.
magari, ma sto azzardando una ipotesi, ha avuto brutte esperienze, ha incontrato le persone sbagliate..,
“Non pensi che, forse, una suora potrebbe non essere adatta al 100% ad un insegnamento di questo tipo?”
No Nietzsche, penso sarebbe adatta quanto me, che ho una visione condizionata del mondo (anche se opposta a quella della suora).
Quanti sono gli insegnanti credenti?
Chi ti dice che i credenti laici non possano essrere più “estremisti” di una suora?
Per intenderci, a me non piacerebbe che mio figlio avesse un prete come prof di storia, e starei ben attento a quello che fa (il prete, intendo), ma mai mi sognerei di vietargli la professione.
Allo stesso modo starei molto attento con una maestra vegano-coplottista-omeopatica.
Fosse pastafariana, invece, starei tranquillo.
Purtroppo anche gli interisti hanno il diritto di isegnare, se ne posseggono i requisiti.
Questa si chiama democrazia, e purtroppo è il meglio che riusciamo a produrre.
anche a me è successo lo stesso ma con un professore iscritto al P.C.I. che tentava in ogni modo di leggere e far leggere sia la filosofia che la storia sotto il suo (e del suo partito) punto di vista.
Che si fa: si chiede anche la tessera di partito? ma va là!
Ma infatti la mia era una riflessione, ho premesso all’inizio che secondo me è una faccenda delicata, è il bello (o il brutto) della democrazia, a volte il concetto di libertà comprende anche cose che uno fatica a mandar giù (che so, la possibilità di parlare per Gentilini, Bossi, Calderoli, Castelli…).
Ovvio che, personalmente, non impedirei mai alla suora di insegnare nè ritirerei mio figlio dalla scuola, ma certo, come dice gutul, veglierei un po’ di più, così come veglierei se sapessi che il professore è un leghista o un iscritto al P.C.I.
@ biondino
Cerco sempre di non generalizzare, ma dopo una professoressa di biologia che si rifiutava di parlare di Darwin e una prof di religione che disse apertamente “a me i froci fanno schifo”, qualche dubbio viene.
può insegnare che la Terra è stata creata 5000 anni fa? se vuoi che nelle scuole pubbliche si insegnino le menzogne, si la suora ha le carte in regola. Senza indagare su quali diplomi abbia conseguito in scuole private cattoliche che si sa elargiscono i documenti come volantini.
Ivo, sbaglio o fai fatica a leggere quel che scrive la gente?
Guarda che biondino sostiene l’esatto opposto di quello che hai capito tu.
Ivo stai fomentando una discussione senza capo né coda e vedo con dispiacere che molti ti seguono. Non esiste un solo cattolico che dica che la Terra è stata creata 5000 anni fa oggi. Vedi di informarti. Secondo esistono migliaia di preti già oggi che insegnano filosofia, latino e greco nelle scuole pubbliche.
L’articolo 3 della Cost fa comodo solo quando c’è da difendere se stessi vero?
Come può un religioso insegnare Seneca e Schopenhauer senza screditare le loro idee che sono contrarie alla religione?
Se i cattolici non credono che la Terra è stata creata 5000 anni fa vuole dire che non credono alla Bibbia, o tutto è interpretabile?
Biondino mi invita essere rispettoso, perchè? sono stato volgare o offensivo? NO, semplicemente ho avuto l’ardire di criticare la religione che per quanto mi riguarda è criticabile quanto un saggio di fine anno all’asilo, o un club di tennisti.
In linea di massima gli insegnanti cattolici sono per l’evoluzionismo, sostituiscono fango a scimmie.
il problema è che suore (e preti) sono nati italiani, ma hanno “acquistato i gradi” del vaticano. E’ sottile, la questione… ‘Sta gente qua in quanto cittadini italiani votano, girano coi documenti della R.I. etc. MA vivono alle spese del vaticano che è alle spese nostre (sia come stato, sia come cittadini).
Sono fermamente convinto che quella suora lì col cxxxo abbia i requisiti necessari per entrare in una scuola pubblica italiana, ma sarà stata messa là dal vescovo vicario di turno…
riporto da http://www.libero-news.it/pills/view/27263
“Suor Annalisa si è laureata a Milano con il cardinale Martini…”
in cosa? se è laureata in teologia, come mi sembra di evincere dal testo, come può insegnare italiano?
Perchè grazie a una delle leggi vergogna di Berlusconi, entrando di ruolo com iRC, è poi potuta sgusciare nelle graduatorie di altre materie… e i precari sempre a 90°.
laureata in teologia, cosa vuola dire? laureata in favologia? Anche Harry Potter è incluso nel programma di studio?
Ma che barba gente, una donna di 36 anni ha potuto benissimo fare la maturità del vecchio istituto magistrale sufficiente a insegnare nelle scuole pubbliche elementari . Mia nipote ha avuto all’elementari una ragazza non-suora uscita con 36 dalla vecchia maturità magistrale arrivata non si sa con quale maniglia a vincere il concorso ed era altrettanto inquietante che questa suora.
Ma avete mai pensato a tutti quegli insegnanti credenti – siano cattolici, buddisti o mussulmani – che lavorano nella nostra scuola? Perchè secondo voi una suora è più pericolosa di un laico credente? Secondo voi un laico credente ci può stare nella scuola statale? Oppure dobbiamo avere solo insegnanti atei, agnostici e/o razionalisti?
se sono credenti come formazione puramente personale si possono fare gli insegnanti,ma se si impongono con ruoli che presupongono l aderenza a un certo confessionalismo no mi ispiace,chi è suora insegni in istituti da suore,e chi non lo è lo faccia senza rendere una obizione legittima alle famiglie,cattoliche atee,islamiche che lasciono i propi figli in virtu,propio della laiceta della scuola laica(si insegna e non si fa psdoproselitismo mascherato)..
Se una persona ha i titoli e le competenze per insegnare va sempre bene, qualsiasi essa sia.
E’ ovvio che davanti ai suoi ragazzi un insegnante debba fare l’insegnante e non la suora, ma d’altra parte, se è vero che talvolta ci sono persone che non hanno preso i voti e sono terribilmente bigotte, è vero anche che ci sono suore che non mischiano l’ora di religione con quella di scienze.
Scusate, ma quali sono le prove che quella suora non abbia i titoli/ non sia in grado di svolgere laicamente la professione di maestra elementare? Dall’articolo non emergono, occorrerebbero notizie più approfondite.
Mi dissocio completamente da chi sostiene che basti il suo essere suora a renderla faziosa o bugiarda. Questa è bigotteria, mangiapretismo da strapazzo.
Si può essere suore e rispettare perfettamente i programmi educativi statali. E si può essere privi di tonaca e velo ma insegnare il creazionismo, o negare la Shoah.
Allora, inoltre, per coerenza dovremmo vietare l’insegnamento pure a tutti gli iscritti UAAR, a tutti coloro che hanno tessere di partito, a tutti coloro che sono iscritti a associazioni vegane, etc. No, grazie.
Il primo problema da sfrondare e’: come e’ ha ottenuto la cattedra?
Perche’ ex insegnante di religione cattolica abilitata ad insegnare religione cattolica?
Allora se ne vada.
Perche’ laureata e con titoli per insegnare e senza aver scavalcato altri in nome di una scelta fatta dal vescovo: allora andiamo ad esaminare altri problemi.
L’ipotesi che sia tutto in regola manco la valuti?
Con tutto i danni che la lobby vaticana produce annualmente nel settore scuola nel nostro paese? Mi stupirei che fosse tutto in regola.
Sicuramente sarà abilitata all’insegnamento, sennò non sarebbe lì e probabilmente sarà migliore di tante maestre che rovinano ed hanno rovinato i bimbi a loro affidati.
Però se mio figlio avesse una maestra religiosa (intendo facente parte del clero) sarei preoccupato e vigilerei assiduamente sul di lei operato, facendole notare questa mia apprensione. Certo che ho dei pregiudizi: li abbiamo tutti, chi più chi meno, che credete!
Ma non farei mai una crociata per cacciarla, perchè i pregiudizi si dominano razionalmente, mentre le persone si giudicano sui fatti.
P.S. MI piace che la scuola sia intitolata a Piaget.
purtroppo temo che abbia scavacato tanti altri insegnanti in quanto scelta dal vescovo per insegnare religione cattolica, e poi entrata di ruolo con concorso specifico per insegnanti di religione cattolica, e infine trasferita da religione cattolica ad altro insegnamento
se invece ha fatto la precaria sempre e solo come insegnante di altre materie, senza scavacare nessuno in nome di una scelta clientelare, se ne potrebbe discutere su altri piani.
argomento delicato. Io non la vedrei come insegnante dei miei figli, ma ho conosciuto anche suore capaci di sorprendermi (del resto Rosi Bindi non si differenzia molto da una suora, ma e’ un’ottima figura di politico laico). Pero’ probabilmente la sua laurea e’ in teologia, quindi in sabbia per i pesci.
Può anche essere laureata in teologia, ma per potere accedere alla graduatoria in cui insegna deve avere un titolo valido, ovvero il diploma magistrale o la laurea in scienze della formazione.
Mi auguro che la “sorella” amica di Tettamanzi non riceva uno stipendio ITALIANO per il suo matrimonio con il Messia, in tal caso ricordo che milioni di precari, senza parentele trascendentali, non hanno nemmeno una fonte sicura di reddito, invece che due prebende dallo stato. Servirebbero altresì chiarimenti, cosa significa laurearsi con il Cardinal Martini? lo stile è quello di Libero: dislessia e sovrastimata intelligenza.
In quanto all’insegnante definita molto aperta e moderna mi verrebbe da chiedere: sorella come fa ad insegnare l’uguaglianza di uno stato di diritto mentre è esponente di una monarchia assoluta fondata sul privilegio impari?
Ricordo, in attesa di riscontri dai berluscones, che le facoltà di Teologia non sono riconosciute dallo stato italiano, anche se ultimamente il Cnr e l’Enea sono pieni di esorcisti, marianologi e tolkeniani.
Mi puoi spiegare in che senso la suora avrebbe due stipendi? Inoltre non è del tutto corretto che i titoli rilasciati dalle facoltà teologica non sono riconosciute dallo stato italiano. Chi li possiede infatti può chiedere l’equipollenza (come per qualsiasi titolo acquisito all’estero)
Indovina chi paga gli stipendi degli ecclesiastici? Un piccolo sforzo.
Ti do un indizio: il concordato…
P.s. si parla di equipollenza (magari informarsi prima) per titoli uguali ma con riconoscimento giuridico difforme (es la specialistica di Medicina). Non c’è l’equipollenza per un titolo che non ha valore riconosciuto.
Informati meglio l’equipollenza c’è anche per la teologia (credo che sia equipollente alla laurea in filosofia)
Sentenza 11 aprile 2005, n. 3687
Esclusa equipollenza tra il Baccalureato in Sacra Teologia ed il Diploma di laurea in Filosofia
http://www.olir.it/documenti/?documento=3064
leggi meglio caro. Quando fai una ricerca con google leggi anche ciò che viene dopo la prima cosa che vedi…
Leggi meglio tu e non confondere dottorato con diploma di laurea.
ta-ta-ta
leggete meglio tutti e due:
l’ordinamento degli studi teologici prevede TRE gradi:
baccalaureato
licenza
dottorato.
E’ laureata in TEOLOGIA, ergo è qualificata solo per insegnare religione. Scusatemi ma attualmente per insegnare alle elementari ci vogliono liceo psicopedagogico + laurea triennale in materie attinenti a quelle che sia andranno a insegnare (matematica, scienze, lettere,ecc).
In linea generale che un laureato in TEOLOGIA passi davanti a laureati in matematica, lettere, storiea, ecc per andare a insegnare le loro materie e ridicolo. E’ passata di ruolo grazie alle ingiuste corsie preferenziali riservate agli insegnanti di IRC. Questi sono i problemi, non altri.
Se insegnasse ad un figlio mio e gli imponesse preghierine, lettere a gesù bambino e menate simili si beccherebbe una bella denuncia. Se invece insegnasse normalmente nessun problema. A patto ovviamente che abbia una laurea attinente alla materia che insegna.
basta essere nominati dalla curia, concorsi e graduatorie non riguardano i teologi.
Che boiata! Se uno insegna italiano deve essere laureato in lettere non in teologia. Se uno insegna alle scuole elementari basta anche il semplice diploma magistrale (che ultimamente è stato sostituito dalla laurea in scienze della formazione). Per i concorsi e le graduatoria vengono considerati solo i titoli validi. La suorina deve avere NECESSARIAMENTE i tiloli richiesti.
Ma che stai dicendo? La curia nomina solo i professori di religione! Ma cosa c’entrano i professori delle altre materie?
@ Noone,
nemmeno i prof di religione dovrebbero essere nominati dalla curia, ma l’asse mafia-chiesa ha imposto anche questo abuso!
Concordo IVO! 😉
Dove sta scritto che un prof. di religione debba bypassere concorsi ed essere proposto e nominato direttamente dal vescovo???
Se non viene capita questa ingiustizia nei confronti degli altri professori, significa che di strada ne dobbiamo fare ancora tanta! 🙁
Legge 18 luglio 2003, n. 186
“Norme sullo stato giuridico degli insegnanti di religione cattolica degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado”
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 2003
certe volte basta davvero una ricerchina su internet.
naturalmente, se si è interessati a sapere come stanno le cose…
Vedo che l’irrazionalità e il fondamentalismo anticlericale sta prendendo il sopravvento. Prima di tutto non si hanno le prove per dire che non ha i titoli per poter insegnare e se anche fosse finita in graduatoria come insegnante di religione trombata nella sua stessa materia e riciclate in altre, non ci si può far niente, perché così è la legge. Se non vi va bene, impugnale la legge che permette a una persona (eventualmente) senza titoli di poter essere riciclata in altre materie; ma, come ho già detto, in questo caso non ne abbiamo le prove, quindi fino a prova contraria siamo tenuti razionalmente a pensare che suor Annalisa sia regolarmente diplomata con un titolo idoneo per l’insegnamento nelle scuole elementari, ancor di più alla luce della graduatoria.
Se poi qualcuno pregiudizialmente pensa che una suora solo perché suora non sia in grado di insegnare a dei bambini senza far proselitismo religioso o inculcare loro Gesù, beh sono problemi loro, fino a prova contraria una persona non si può processare sui pregiudizi o su “quello che penso che farà”, ma su quello che fa e con le prove.
Ridicolo poi e chi tira fuori l’argomentazione dell’evoluzionismo, ma secondo voi alle elementari in Italia si insegna l’evoluzionismo? su un po’ di serietà, senza contare che persino nelle università cattoliche viene insegnato, quindi non è di certo un tabù assoluto. E poi ci sono preti che sono quasi più anticlericali degli stessi atei…
Si, certo io penso che una suora non sappia insegnare ai bambini senza fare proselitismo. Una suora è una rappresentate della religione cattolica. Che insegni religione o che vada ad insegnare in una scuola cattolica.
Paolo Gelmo, questa tua ti qualifica, o meglio squalifica, come fascista
E’ la volta buona per riflettere sulla necessità di una bella scuola paritaria UAAR…
Concordo con Paolo Gelmo… suore e preti ne ho frequentati parecchi in ambito scolastico ed extrascolastico, la loro è deformazione professionale.
gutul poi ha un concetto di fascismo molto bislacco…
Personalmente ho avuto diversi insegnanti che non sapevano insegnare senza palesare e deformare i fatti con le loro ideologie politiche allora che facciamo cacciamo tutti via anche quelli che non sono apartitici?
@ Gutul
Guarda che è la Chiesa aver fatto accordi con i fascisti e pure i nazisti, quindi cerca di evitare di fare confronti con i fascisti e avere un po di umiltà, visto che difendi ch ha convissuto con assassini come Mussolini e Hitler.
Il proselitismo è una delle ragioni di vita dei preti e delle suore.. lo dicono i vangeli e lo praticano giorno dopo giorno, Confermo quanto detto. Che vadano ad insegnare nelle scuole cattoliche. Anch’io come altri, ritirerei mio figlio immediatamente. Un insegnante con ideologie politiche potrei sopportarlo e controllarne l’influsso discutendo le sue idee con mio figlio. Con un prete o una suora dovrei controllare ogni singola frase detta.. ma poi sono convinto che la scuola debba essere laica anche nel corpo insegnante.
@gutul L’offesa non mi tocca. Anzi rafforzerò la tua convinzione: Ci stanno scassando in tutti i modi. Se non l’hai capito siamo in guerra. E in guerra si va giù duri.
sei sempre un mediocre demagogo.moreno83 neuroni
Meglio mediocre demagogo che coglione
A tanti amici e conoscenti, da anni, consiglio di visitare questo sito e di aderire all’UAAR.
Sono infatti convinto che sia importante fare lobby per riuscire ad ottenere qualcosa in questo nostro pazzo paese.
Sapete che mi rispondono in molti?
“Si, carino il sito, su certe cose sono d’accordo, ma è pieno di fanatici, mi sembrano preti al contrario”.
E purtroppo, almeno per quanto riguarda questa discussione, hanno ragione.
Se tu e i tuoi amici pensate che dei commenti lasciati semi-anonimamente in un blog che e’ solo parte del sito di una associazione la discreditino nel loro intero, stiamo freschi. E’ come se smettessi di leggere un giornale per quello che dice un suo lettore al bar.
Non ho detto questo, e continuo a stimare questa associazione che rappresenta, secondo me, il più valido punto di incontro dei non credenti in Italia.
Però mi dispiace terribilmente vedere certi commenti che sovvertono il principio di libertà che dovrebbe sottendere una cultura laica e razzionale.
Capisco inoltre chi mi dice che non è interessato all’UAAR perchè non condivide i toni di molti suoi sostenitori.
Io posso capire toni che non vi piacciono, spesso ne leggo pure io. Se moderassi io il blog, andrei molto ma molto piu’ di accetta 🙂 Io la vedo cosi’: vengono tollerati sia commenti anticlericali che clericali.
Ma su questa notizia mi sembra di aver motivato perche’ penso che una suora (niente di personale contro questa persona) sia inadatta a lavorare in una scuola statale. Ora starei sovvertendo i principi laici e razionali o applicandoli in modo diverso dal tuo?
E’ davvero comico. Proponi di rispondere al fanatismo cattolico con il veltronismo? O siete antistorici o solo completamente non pragmatici. Indovinate perchè la Lega falcia consensi? Indovinate perchè Berlusconi ha una maggioranza inattaccabile? Indovinate perchè la Chiesa ha tanto potere?
I primi fomentano razzismo, il secondo illegalità, i terzi entrambe le cose.
Se volete attaccare un sistema marcio con le candide riflessioni di qualche blog patinato e cerchiobottista,fate pure. Abbiate almeno l’accortezza di non continuare a sbandierare sta fantomatica terza via che l’Italia non ha mai potuto, non può e non potrà seguire.
Praticità oltre al materialismo scientifico.
In parte posso convenire con te, ma bisogna farlo da furbi, perché fino a prova contraria è la Chiesa il potente e tu solo la minoranza, e quindi non puoi permetterti di fare parimenti l’arrogante senza finire dalla parte del torto da parte dell’opinione pubblica.
Come no.
Se non ricordo male è lo stesso discorso che faceva la popolazione italiana soggiogata dal fascismo: bisogna essere accorti (=traduzione: qualcuno più coraggioso risolverà la cosa per noi). Non a caso il giorno dopo la liberazione si riversarono per le strade milioni di italiani che, per magia, erano diventati, da fascisti convinti, tutti partigiani. L’esempio dell’esposto alla Corte dei Diritti dell’Uomo è più che calzante: il civismo nordico ci libera da un simbolo castrante. Gli italiani indugiano. Possibilisti ad oltranza. Cautele del tengo famiglia. Questa palla dell’arroganza, poi, è davvero da manuale: Berlusconi non appare forse arrogante? Sfido a dire il contrario. Bersani, cauto e in minoranza, appare per quello che è: un invertebrato politico.
Che si continui pure a proporre equazioni diplomatiche a chi adora le lenzuola e spinge i propri adepti all’ignoranza, ognuno spreca (o investe) il proprio tempo mortale come vuole.
Visto che il partitismo esula dalle argomentazioni, ne propongo una:
Suor grammatica e l’omosessualità. Cosa penserà in merito? Si discosterà dall’insegnamento della sua congrega? Se sì, perchè continua a farne parte e con doppiezza recita parte diverse per diversi contesti? Se no, come tratterà i bambini effeminati bullizzati? Che messaggio darà loro? La tolleranza o il rispetto? L’accoglienza con pietà (conato) o la multiculturalità come valore?
Certe anime pie mi fanno sorridere. Si pensa che visto che ci sono anticlericali tra i preti (cioè masochisti), il fatto è scusa bastevole per rendere confessionale un’istituzione laica come la scuola. Ripeto LAICA.
Mi urge ricordare, a dispetto di quanti ora si stracciano le vesti, che gli ecclesiastici hanno un numero infinito di istituti privati nei quali insegnare, a tali istituti il governo, in palese violazione della Carta Costituzionale, regala milioni di euro ogni anno.
Ulteriore domanda: perchè mai una scuola privata nelle intenzioni ma PUBBLICA nella struttura (si legge soldi) può applicare criteri di selezione arbitrari e moralisti (qualche omosessuale visibile provi a far richiesta) per il proprio organico; mentre la scuola che è pubblica sia nelle intenzioni che nella struttura (Gelmini permettendo) non può imporre il rispetto della multiculturalità come condizione essenziale? No, mi dispiace svegliarvi da certi sogni, ma i soldati non portano la pace, il Mc donald’s non produce cibi sani, e i cattolici non possono insegnare e portare avanti un’idea di laicità.
Ricordo inoltre che nel prendere i voti il proselitismo (o evangelizzazione) è prerogativa ufficiale necessaria.
Fare le addizioni a due cifre non è cosa complicata, persino per chi è andato a scuola dalle suore.
Hai ragione, ho l’impressione che certi interventi siano così anticlericali da sembrare addirittura delle caricature. Sembra quasi lo facciano apposta per screditare gli atei. Forse qualcuno di questi è in realtà un infiltrato filo-vaticano che fa la parte del mangiapreti per ridicolizzare il laicista medio (che come tutti sanno è in realtà un moderato).
si e vero ci sono un sacco di pagani che insegnano italiano solo che gli altri non lo sanno(gli alunni)ma se lo sapessero che cambia?alle superiori no ma alle elementari i pastori di max,e moreno83,deveno loro rendere conto sè insegnano o imparano quello che è nel merito della materia loro,tanto i bimbi no max?non hanno critica pura e discernimento ,tra opinione personale,e un fatto neutro,dunque se ce un dubbio,vale la ragione contraria,se no ci sono le scuole cattoliche,dove penso,che certi bravi insegnanti in italiano non la,vedeno manco col binocolo se non sei come loro ti richiedono sul piano moraleììì
Robby prima sciacquati la bocca prima nominare chi è oggettivamente più intelligente di te, perché con quel che scrivi da un palese esempio della tua pochezza intellettuale. Secondo se per pregiudizio non puoi immaginare che una maestra, solo perché suora, non sappia insegnare senza tenere distinte fede e insegnamento (nelle scuole elementari poi…), mentre un insegnante magari simpatizzante di partito sì, sono evidenti limiti tuoi, non suffragati dai fatti, specie nel caso in questione. Scusa ma con gli idioti l’arroganza è d’obbligo
hai ragione siamo preti la contrario,
purtroppo senza finanziamento dello stato come l’8×1000,
non abbiamo il vantaggio di non pagare l’ICI,
non riceviamo pensioni mai guadagnate,
non abusiamo di minori e essere immuni dalla giustizia,
non aiutiamo gli assassini come Pinchet a esiliare,
non facciamo accordi con Fascisti e Nazisti,
non abbiamo un capo che è ex nazista
….
….
…
Conoscendo benissimo la dirimanager non mi stupisco del suo linguaggio!!!!!
Dico benissimo…purtroppo 🙁
@meursaul
E a te la praticità sembra quella di protestare perchè una suora fa la maestra?
E bada, non perchè è laureata solo in teologia (questo infatti non lo sappiamo) o perchè giunta di ruolo saltando la fila grazie ai “punti” dell’insegnamento di religione (questo infatti non lo sappiamo), ma solo perchè la pensa diversamente da noi.
Siamo pazzi? e questo non sarebbe fascismo?
A me non piacciono i comunisti e quelli che votano udc, che facciamo, vietiamo anche a loro la professione di insegnante?
Ad esempio, e sta volta veramente, non sopporto preti e suore laiche (chi fa voti di castità e altre stupidaggini pur senza prendere i voti sacerdotali). Che facciamo, scoviamo tutti i preti laici professori perchè questi indottrinano gli alunni e perdippiù in modo subdolo?
I figli li educano i genitori, sta a loro vigilare e scegliere in che scuola mandarli.
Gutul io la penso esattamente come te. La piega che sta prendendo questo sito con i suoi commentatori mi sta facendo venire i brividi.
Le frasi che sono state dette contro questa suora sarebbe potuto essere dette su un ateo o su un omosessuale. Cosa direste se domani un CAlderoli dicesse che gli insegnanto atei non possono insegnare proprio perché sono atei? E a cosa vi appellerete se non all’art. 3 della Costituzione o al buon senso?
Io non voglio uno stato etico (in questo caso ateo) ed intollerante. Voglio uno stato laico.
Ma che paragone sarebbe? Una suora DEVE, se vuol restare suora, ubbidire a un’autorita’ che non sottoscrive nemmeno i diritti umani (oppure vedi il catechismo cosa dice di inaccettabile). La mia opinione e’ che un ecclesiastico ha abbandonato il metodo critico e scientifico a favore della fede: faccia come vuole, ma sarebbero cose importanti da insegnare a dei bambini.
E non me la prendo neanche tanto con la chiesa, quanto con lo stato che ogni volta accetta invasioni di campo.
Essere atei o gay o di colore non dice che pieghi il tuo spirito critico per sottostare a una qualche autorita’ (casomai il contrario), non c’entra niente con l’insegnamento quindi fatemi il piacere!
Flavio è inutile perderci il tempo con i vari moreno, gutul, noone, bamba, biondino…
Non riescono a capire che se esiste il clero e fa casta, con tutti i suoi scandalosi privilegi pagati da tutti, poi non si può pretendere che per uno già privilegiato ci sia parità di trattamento… la suora becca due volte i soldi, il precario nulla… è la storia del ricco che mangia due polli e del povero che resta digiuno: questi qua hanno l’ardire di sostenere che alla fine, Costituzione alla mano, i due han mangiato mediamente un pollo a testa.
Senza contare che nessuno di questi troll mi ha ancora spiegato perchè mai uno studente ateo deve avere come insegnante una tizia/tizio che fa parte di una casta sacerdotale: usare l’esempio degli insegnanti politicizzati, o degli insegnanti credenti/atei, fa ridere perchè un conto è avere delle idee (e coltivarle nel proprio privato, tanto più se politiche), un altro conto è mettere una suora o un prete, esponenti ufficiali di una specifica religione in un istituto pubblico in cui l’aspetto religioso deve restare neutro.
Ma i vari moreno, gutul, noone, bamba, biondino… sono troppo impegnati a dire che in questo blog i toni sono troppo anticlericali, piuttosto che usare argomenti sensati.
Qua la CCAR si ingrassa a spese di tutti gli italiani e le suore (che un altro poco non pagano nemmeno le tasse http://www.uaar.it/news/2009/12/06/la-spezia-la-cassazione-alle-suore-addolorata-lici-va-pagata/ ) vengono catapultate a rubare il posto di lavoro agli italiani con la laurea in teologia… basta, non se ne può più di questi parassiti che fanno voto di povertà e poi te li ritrovi in fila, davanti alle vecchiette, per chiedere la Social Card. Clero ipocrita…
“un conto è avere delle idee (e coltivarle nel proprio privato, tanto più se politiche), un altro conto è mettere una suora o un prete, esponenti ufficiali di una specifica religione in un istituto pubblico in cui l’aspetto religioso deve restare neutro.” mai sentito nulla di più ridicolo, ci sono politici e quindi esponenti ufficiali di partiti politici che fanno i professori universitari e allora…
anche la suora esercita nel suo privato le sue idee religiose, fino a prova contraria, non è emerso alcun elemento che palesi il fatto che facesse pregare i bambini o che esponga il punto di vista della Chiesa cattolica in luogo di quello presente sui libri di testo. Fate un favore a tutti gli atei: andatevi a nascondere, che così aiutate soltanto a gettare discredito su tutta la categoria che a causa vostra viene tacciata di talebanismo ateo o laico
Suppongo che, per far restare neutro l’aspetto religioso dell’istituto, non vi possa metter piede nemmeno chi ha la tessera UAAR (cioè è esponente ufficiale di una associazione che promuove una specifica visione del mondo), a questo punto…
Gente, questo non è essere “possibilisti” o meno, qui state invocando l’ateismo di stato. In forma soft, esattamente come i catto-talebani chiedono il cattolicesimo di stato.
@Magar Ancora su questo punto siamo? Io sono contrario al fatto che un insegnante rappresenti lo stato e sia membro di un gruppo che prevede l’ubbidienza a un’autorita’ non statale. La tessera dell’Uaar non richiede certo di rimettere la propria volonta’ al segretario!
Ma saremo d’accordo che un ecclesiastico ha fatto voto di obbedienza.
E per quanto mi riguarda neanche essere battezzati o andare a messa, quindi non ho problemi se un credente insegna.
Il voto di obbedienza è un suo fatto privato.
Niente dice che al momento opportuno violerà l’impegno a rispettare i propri doveri di insegnante.
Quando e se ciò accadrà, ci si potrà lamentare di quell’insegnante infedele, altrimenti è processo alle intenzioni.
No gutul poi stare comodamente sotto la pioggia a chiederti perchè ancora piove.
Guarda che le cose non si cambiano con l’isterismo.
Il pupulismo mi fa schifo, ed in qualsiasi caso tu non puoi usare le stesse armi di lega, berlusconi e chiesa: non ti seguirebbe nessuno.
Che vuoi fare, mettere bombe?
Picchiare preti?
In italia abbiamo avuto grandi conquiste “laiche”, leggasi leggi su aborto e divorzio, conquistate con civiltà.
Ma secondo te, la stragrande maggioranza degli italiani per chi faceva il tifo, per peppino inglaro o per i vitaatuttiicostispecialmentesenonèlamia?
Ma chi erano gli strilloni? Chi è passato per stupido ed intollerante? Chi ha preso la pioggia?
Le bombe non so dove le hai lette. Io leggo sono autocertificazioni e presunte aperture mentali. La situazione non richiede attentati (contro chi poi?) ma prese di posizione nette contro certe “scuole di pensiero”. Ora se è tutto giustificato e si deve rispettare il pensiero prevaricante degli esponendi di un culto che non rispetta nessuno se non se stesso, allora la conversazione non ha ragione d’esistere.
In un commento che non mi pubblicano ho scritto: perchè mai una scuola privata nelle intenzioni ma PUBBLICA nella struttura (si legge soldi) può applicare criteri di selezione arbitrari e moralisti (qualche omosessuale visibile provi a far richiesta) per il proprio organico; mentre la scuola che è pubblica sia nelle intenzioni che nella struttura (Gelmini permettendo) non può imporre il rispetto della multiculturalità come condizione essenziale?
Concludo citando le parole di Ratzinger, sovrano della monarchia di cui la suora è valvassina.
11. Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell’assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare.
E noi tutti a fare i possibilisti.
allora:-sempre più preti e vescovi in televisone, sempre più ingerenze clericali nella politica, sempre più soldi alla chiesa e alle scuole cattoliche, preti negli ospedali… che sia la volta delle scuole? che ci sia un disegno sotto??? a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca…
@noone
Secondo me qua non siamo i soli ad odiare i paraocchi.
Gutul non so che dire. Adesso ci danno dei collaborazionisti o traditori. E’ brutto il fondamentalismo da qualsiasi parte venga.
Se al posto di quella suora ci fosse stato un iscritto dell’UAAR tutti (giustamente) a scandalizzarsi, a parlare di dittatura o di teocrazia.
Io veramente stento a riconoscere la maggior parte delle persone che vedevo commentare negli altri articolo. C’è una specie di furore cieco che va ben al di là dell’anticlericale e sfocia nel fondamentalismo in toto.
la religione è solo un abuso sull’anima degli altri, chi crede è solo un volontario alla schiavitù spirituale
Almeno qui sn d’accordo.Ci sono i professori di teologia.La suora può insegnare nel catechismo,in qualche riunione,in qualche preghiera ecc.Oppure in una scuola che sia cattolica.
Leggendo bene tutte le notizie al riguardo, si vede che la suora ha fatto regolarmente concorso, è nelle graduatorie nazionali e via dicendo… cos’è, ora non vogliamo un’insegnante marocchina a insegnare inglese o un induista a insegnare matematica? Se la suora conosce la sua materia e la insegna BENE, dove sta il problema?!
Il fatto e’ anche che in Italia non si puo’ protestare per qualcosa senza essere accusati di “attaccare” o “demonizzare”. Anche questo e’ un aspetto del berlusconismo.
Che poi guarda caso le vittime della presunta demonizzazione sono sempre lobbies potenti che fanno i proprio porci comodi alle spalle degli italiani…
No, mi spiace, lanciare “scomuniche” preventive a tutti i preti e le suore, bollandoli a priori come cattivi insegnanti e violatori del loro contratto di servizio non è una semplice “protesta”. È demonizzazione.
Nessun a priori; quello che penso e’ conseguenza delle azioni di ogni membro della chiesa. Penso di aver argomentato perche’ ritengo che mettano la chiesa prima dello stato e questo non va bene se decidono di rappresentare lo stato.
Perche’ non si candidano anche a fare i sindaci o i parlamentari?
Lascio perche’ non vorrei trasformarmi in un troll io stesso!!
Veramente mi sembra sia già successo che preti si candidino come sindaco, fortunatamente non sono stati eletti 🙂
credo che la questione si possa risolvere semplicemente consigliando “vivamente” alla suora di insegnare in borghese, cioè come “maestra” e non come “suora”.
E’ come se fosse un maestro transgender che volesse insegnare “vistosamente” vestito da donna (se la situazione fosse questa nessuno avrebbe “giustamente” parlato di razzismo), semplicemente il modo di porsi degli insegnanti deve essere improntato alla sobrietà! un abito monacale può essere considerato “disturbante” esattamente come un vistoso travestimento.
My friends, se le cose stanno come dicono i media (la maestra è regolarmente in graduatoria) protestare è una forma di razzismo. La maestra deve poter insegnare, esattamente come potrebbe farlo una maestra comunista, liberale, atea o radicale. Come farete a riconoscere un insegnante che ha preso i voti da diacono ?
Il vostro ateo e sbattezzato Luca.
Vi ricordo che il comunistissimo Diliberto ha una cattedra da venti anni all’università di Cagliari. Chissà quanti ordini avrà preso dal PCI e dal partito comunista sovietico negli anni 80. PErché per la suora vale e per Diliberto no?
Il PCI richiedeva voto di obbedienza? Mi indignerei piu’ che altro se prendeva due stipendi.
Non solo gli aderenti del PCI erano fedeli alla linea del partito (anche perché se non lo erano potevano venire espulsi) ma erano fedeli alla linea dell’URSS, cioè uno stato straniero. Guarda caso una delle critiche alla suora era che era serva di unos tato straniero. Fate un po’ voi…
E comunque io ateo e anticlericale fino al midollo (ma non intollerante) ho avuto dei bravissimi preti come professori di latino e italiano. E una prof di italiano comunista al 100%, con tanto di spilla sulla giacca. Non ho avuto nessun problema né coi primi né con la seconda. Anzi ho visto il mondo da due punti moooolto diversi rispetto alle mie convinzioni. E ovviamente nessuno di loro ha mai parlato delle proprie religioni in classe: né i preti hanno parlato di Cristo né la prof comunista di Marx.
se la suora ha le “carte in regola” per insegnare, non vedo perchè non lo possa fare.
Insegna italiano a dei bambini delle elementari, non vedo dove sia il pericolo di “indottrinamento”… è una persona come tutti noi e ha i nostri stessi diritti, non è che perchè è suora le leviamo la possibilità di insegnare.
@Flavio: Diliberto ha giurato proprio come la suora. Ti riporto un testo dallo statuto del Partito Comunista Italiano, che poi veniva anche riportato sul retro delle tessere di adesione al partito:
“Il Partito Comunista Italiano è l’ organizzazione politica d’ avanguardia della classe operaia e di tutti i lavoratori i quali, nello spirito della Resistenza e dell’ internazionalismo proletario e nella realtà della lotta di classe, lottano per la indipendenza e la libertà per la valorizzazione della personalità umana, per la pace tra i popoli e per il socialismo.
Ogni iscritto al partito ha il dovere di:
partecipare regolarmente alle riunioni ed essere attivo nella sua organizzazione;
accrescere continuamente la propria conoscenza della linea politica del partito e la propria capacità di lavorare per realizzarla;
leggere, sostenere, e diffondere il giornale e le pubblicazioni del partito; acquisire e approfondire la conoscenza del marxismo e contribuire alla conquista di nuovi militanti; essere attivo nelle organizzazioni di massa;
osservare la disciplina del partito;
essere franco con il partito; leale e fraterno con i compagni e i lavoratori; cittadino esemplare;
esercitare la critica e l’ autocritica per migliorare l’ attività propria e del partito;
difendere il partito da ogni attacco.”
Dai, non c’e’ scritto che dio o Cossutta si sostituiscono alla tua volonta’ 🙂
Flavio, non c’è scritto neanche nella bibbia che dio si sostituisce alla tua volontà, anzi si parla estesamente del libero arbitrio.
Ma allora non mi spiego bene. Non mi importa se uno e’ credente, immagino che gli insegnanti siano in maggioranza credenti come il resto della popolazione.
Mi riferisco al fatto che prendendo i voti ci sia anche quello di rimettere ogni decisione all’autorita’ ecclesiastica e in ultimo a “dio”.
Ora possiamo discutere se un credente mette prima lo stato o la fede… ma ragazzi un prete o una suora? Se stessimo parlando di uno consacrato a satana o roba simile, non fareste una piega?
Poi io sono per rispettare le leggi e se la suora puo’ legalmente insegnare li’, lo faccia, ma potro’ anche esprimere il mio disappunto!
Se pontifica la gelmini … tutto dev’essere permesso!
preti e suore fanno una scelta di vita, incompatibile con autonomia di coscienza e di pensiero: sono consacrati totalmente al loro dio e testimoni della sua immagine:non è proprio la stessa cosa che avere in tasca la tessera uaar o Pci. nel momento in cui dovesserro entrare in competizione fede e ragione non possono che scegliere la prima
Che siano preti o suore è un fatto privato. Come essere stati membri del PCI. Dobbiamo forse andare a ficcanasare in tutte le scelte private degli insegnanti e dei dipendenti pubblici, per essere sicuri che al momento opportuno una loro “fedeltà” alternativa non prevalga su quella al dovere di pubblici ufficiali?
In quanto insegnante, un religioso si impegna pure a rispettare certe regole stabilite dallo stato. Che alla fine violerà quelle chi lo dice, Dio? La Pre-Crimine di Minority Report?
@ethan; un qualsiasi cattolico credente nel momento in cui entrano in competizione fede e ragione sceglie la fede. Vuoi forse proibire ai credenti di insegnare o di testimoniare la loro fede ?
E poi chi ti ha raccontato che preti e suore non hanno autonomia di coscienza e di pensiero ?
E ancora; io sono ateo e sbattezzato, ed insegno all’Università. Ti farebbe piacere / ti sembrerebbe giusto se tre suore volessero cacciarmi fuori perché sono un senza dio, che ha fatto una sua scelta di vita ?
Lascia perdere Luca. Homo homini lupus, molti che oggi sono oppressi rifarebbero gli stessi errori dei loro aguzzini. So solo che io, ateo anticlericale, combatterei contro chiunque voglia creare uno stato etico, religioso o ateo che sia. Alla fine non è una battaglia tra atei e credenti ma tra persone civili, dotate di buon senso e laiche e gli intolleranti fascisti che vogliono imporre la propria visione del mondo agli altri limitando le libertà di espressione.
Non so perchè (anzi lo so), ma un centinaio d’anni di “demonizzazione” (visto che piace tanto questa parola), emarginazione e biasimo pubblico ai cattolici convinti e ligi mi sento di augurarlo. D’altronde è la stessa condizione che hanno imposto a noi omosessuali per millenni. Non sono ponderato, conciliante, dedito al compromesso. Non ho più voglia e tempo per esserlo. Mi riservo di essere arbitrario con chi arbitrariamente condanna scelte e condizioni su base fideistica. Mi propongo risposte “sentimentali” a chi ragiona sui sentimenti che muovono le particelle. Chi sceglie di aderire ad un’organizzazione ha una responsabilità, e porta avanti ragioni che io combatto.
Noto che qui dentro alcuni atei sono in odor di santità. Mi congratulo.
Da parte mia non sono mai stato un fan del porgi l’altra guancia. Autolesionismo e piagnistei postumi non sono mai stati il mio forte.
@ luca gambetti ecc.
proibire ai credenti di insegnare o di testimoniare la loro fede? certamente si, se lo vogliono fare in una scuola pubblica della repubblica italiana
@ noone , molto alta e poetica la citazione di combattere per la libertà di ciascuno, contro i fascismi e ovvietà simili, ma parliamo di cose concrete, cioè dell’educazione di bambini di scuola elementare.
I proclami lasciali perdere.
caro noone, sappi che è proprio per il fatto che tu, io e tanti altri ragioniamo così e in senso democratico, che è impossibile che ci sia uno stato ateo alla maniera di Stalin, magari oserei diere garantista della costituzione laica, ma non si può cedere alla demagogia dei credenti confessionalisti, servi del vaticano, che stravolgono tutte le parole e il loro contrario, perchè si finisce per sertirci noi aguzzini e in quisitori e faremmo il loro gioco di parole, ci sentiremmo come loro ci etichettano.
A forza di sentirsi etichettare in un certo modo, come lo fu per i primi credenti in cristo, detti volgarmente cristiani da parte dei pagani di Antiochia, alla fine ci si convince o ci viene il sospetto che siamo noi quelli che una volta al potere faremmo come loro, che oggi spadroneggiano sul gregge a loro affidato dalla storia medioevale del sacro romano impero.
Ma non è così, l’UAAR lo non farebbe e nemmeno molti di quelli che scrivono qui come atei lo farebbero, anche se un po’ di rabbia o rammarico per il comportamento confessionalista dei nostri politici direi sia anche giustificato.
scusate,ma le mamme hanno protestato per irregolarita’ nella nomina di questa
insegnante,perche’ha commesso errori nel suo lavoro ,oppure hanno protestato
a prescindere?
se le proteste avessero riguardato un insegnante dichiaratamente gay , o dichiaratamente ateo, o dichiaratamente buddista, non staremmo tutti a gridare alla discriminazione?
questo fermo restando che se la nomina e’ stata irregolare e altri meritavano il posto
e’ giusto che alri lo ottengano
Le mamme protestano come titolari giuridiche dell’educazione dei propri figli e se a loro non va che una suora le sostituisca nell’educazione dei figli, persino la Corte di Strasburgo darebbe loro ragione.
La stessa cosa che nel crocifisso viola la libertà dei genitori di educare i propri figli al pensiero critico e alla libertà di opinione, così anche la suora o il prete sono una vera violazione dei diritti di chi non crede, perchè è contro chi non crede ed è un’ abuso di potere della politica clericofascista la quale, con il verdetto finale della sentenza di Strasburgo (di certo sfavorevole allo stato confessionale), finirà per esere fuorilegge perchè in piena violazione dei diritti umani.
Ma la chiesa in Italia non ha il monpolio assoluto della giustizia e della verità e ad un certo punto emergerà che L’italia dovrà fare una scelta o europeista o clericofascista, quindi agli alti vertici dovranno decidere se è più importante uno stato laico ma in Europa o uno statto confessionale servo del vaticano.
La Corte di Strasburgo non si sognerebbe mai di proibire ad una suora di insegnare, come non si è mai sognata (leggere la sentenza per credere) di “proibire i crocifissi nelle aule”. La Corte sarebbe contraria ad una scuola in cui l’insegnamento è tenuto OBBLIGATORIAMENTE da suore, come è stata contraria ad una scuola in cui fossero OBBLIGATORIAMENTE esposti i crocifissi.
Figurati se la corte di strasburgo darebbe ragione alle mamme!
Ma come ti salta in testa!
E per rispondere a chi dice che le suore ed i preti sono “sotto il comando” del vaticano, beh, fatevi una bella full immersion di realtà! Preti e suore, nonostatnte abbiano fatto una scelta di vita per me assurda, non fanno parte dell’esercito dello stato vaticano. Sono cittadini quanto me e tutti noi.
Ma dai, questi commenti feroci sono sintomo di adolescenza in corso.
E se non è così, la diagnosi è Immaturità Colossale
@roberta;
per quanto ne sappiamo la nomina è regolare, la suora è precaria da otto anni, la mamma protesta perché “Qui non è in discussione la persona, la suora sarà pure bravissima ma io contesto l’istituzione che rappresenta. Cioè la Chiesa. Voglio vedere cosa dirà la maestra a mio figlio quando Valerio le chiederà come è nato l’universo. Sono atea e credo che la scuola pubblica debba essere quantomeno laica. O no?”
La mamma in questione tra l’altro dimostra di non sapere che la teoria del Big Bang l’ha tirata fuori nel 1927 il gesuita Lemaitre…
Luca, intendevo dire che un eventuale ricorso sull’anomala assunzione di una suora potrebbe anche avere ragione, perchè la suora rappresenta la chiesa e non lo lo stato laico. Se mi sono espresso male scusami.
Tuttavia, come ateo rispettoso della Costituzione Italiana, sono molto più rammaricato per il comportamento anticostituzionale e, oseri dire fascista, del premiere Berlusconi, che per l’assunzione di una suora, non sono un anticlericale perennemente incazzato con la chiesa, starei male io e starebbero male coloro che mi vivono accanto.
Sono molto sereno con tutti ma non voglio essere egoista e menefreghista, mi sta a cuore anche il caso in cui si dovrebbe rispettare le proteste legittime delle mamme che vogliono difendere la propria prole in modo critico e anche anticlericale se necessario.
Non esco dal topic ma voglio con queste parole sottolineare che vi è un tentativo di imporre il pensiero unico a tutti e nelle scuole, assumendo anche persone dichiaratamente clericali.
Quando per esempio il premiere parla di ipocrisia nei confronti di Fini, all’interno del suo movimento poilitico, parla del fatto che non vi è del tutto un pensiero unico, o meglio fascista, cioè il suo, quindi teme lui stesso che qualche franco tiratore in parlamento gli faccia lo sgambetto proprio su argomenti costituzionali e sul TFR, sul quale vi è sempre stata ambiguità anche al tempo del governo di centrisinistra.
Prodi diceva che Berlusconi è un pericolo per la democrazia, aveva ragione! stiamo assistendo all’attacco alla Costituzione oltre i limiti costituzionali entro i quali un presidente del consiglio dovrebbe agire anche se avesse la maggioranza in parlamento.
caro gutul, sei capace di rispettare le mie opinioni? No! quindi per favore di la tua ma nel rispetto delle mie opinioni. Grazie
Io non tratto male chi mi risponde o chi mi fa domande, ma dare a me dell’adolescente o “E se non è così, la diagnosi è Immaturità Colossale”, è sbagliato, se persisti non sarò io certo ad ignorarti, sarai tu ad impedirmi di dialogare serenamente con te.
Sono socio Ordinario UAAR e rispetto tutti voi, non scrivo spesso ma chiedo rispetto almeno quella volta che scrivo, perchè non posso pensare che l’UAAR giustifichi un comportamento irrispettoso tra i soci.
caro gutul, di la tua e rispetta gli altri. grazie!
Guarda che la seconda parte del mio messaggio non era rivolta a te, solo dovevo scappare e non volevo aprire un’altro post.
Infatti scrivevo: “E per rispondere a chi dice che le suore ed i preti sono “sotto il comando” del vaticano…”
Se sei tra questi, allora hai la mia opinione, che è si forte, ma non insultante.
D’altronde, a mio parere, pensare che un sacerdote non possa insegnare perchè servo di un’altro stato è fuori da ogni logica. Mi sembra sciocco, non riesco a capire come si possa concepire un simile pensiero se non come sfogo di frustrazione o, appunto, come pensiero adolescenziale.
Voglio dire, veramente non si nota la discriminazione che sta sotto all’affermazione “i preti non possono insegnare perchè sono preti”?
Pure gran parte del progresso farmaceutico si deve a quella che ora è la Bayer e a ben noti esperimenti nazisti.
ehm… Cosa c’entra ? Ho citato Lemaitre perché alla domanda “com’è nato l’universo” la suora avrebbe potuto rispondere tranquillamente citando la teoria del Big Bang, che mi risulta vada ancora per la maggiore come teoria cosmologica.
Era sulla sottile ironia nozionistica che serve a smontare la protesta legittima di quella madre. Comunque appunti per il mio studio sulla Sindrome di Stoccolma. 😉
@meursault
Ecco vedete? Sono già in atto le purghe. Traditori, complici, collaborazionisti. Le solite accuse di un gruppo totalitario al potere. Avete perso la bussola. Non è con la vendetta che si costruisce una società laica. Non riuscite neppure a concepire una società dove più visioni della vita riescano a convivere da quanto siete accecati dall’odio. Io ateo, anticlericale, sbattezzato ho orrore di discorsi e persone del genere.
L’UAAR dovrebbe stare attenta alle serpi che sta allevando in casa. Non fanno altro che dare credito a quelli che contestano l’UAAR.
Se l’UAAR è diventato questo in pochi anni saluti, io non lo supporto più!
noone ma questa tua scena elisabbettiana la dobbiamo a cosa di grazia? Perchè traditori, complici, collaborazionisti sono termini che hai usato solo tu in tutta la discussione.
Questo tuo ripetere sempre “ateo, ateo, ateo” mi fa venire in mente quelli che dicono “io ho tanti amici omosessuali, ma…”. Si possono fare distinguo senza gridare all’apocalisse? La frase finale suona tipo “eh signora mia nemmeno l’uaar è più come una volta, non c’è più religione!”.
E’ tua questa frase:
“Noto che qui dentro alcuni atei sono in odor di santità. Mi congratulo.”
Sbaglio o alludevi al fatto che io potessi diventare devoto?
“La frase finale suona tipo “eh signora mia nemmeno l’uaar è più come una volta, non c’è più religione!”.”
Sì è più o meno così. L’UAAR l’ho conosciuto agli albori prima che arrivassero torme di invasati quando ancora era un tempio di razionalità, moderazione e rispetto. Adesso non so più cosa è diventato. Non c’è più l’ateismo di un tempo, hai ragione. Prima dicevo ai miei conoscenti che gli atei sono le persone più rispettose del mondo perché hanno sofferto in tutte le epoche e civiltà e quindi sanno cosa significa l’intolleranza. Mi sbagliavo, le persone sono uguali a prescindere dal proprio credo filosofico.
Non lo so, potresti?
Amen.
Ciao
Sono il compagno di Patrizia, la mamma citata nell’articolo (scritto in modo orribile) di cui state discutendo.
Io e Patrizia siamo entrambi non credenti, non abbiamo battezzato nostro figlio, non gli facciamo fare religione e abbiamo scelto per lui la scuola pubblica in quanto istituzione formativa laica.
In questo momento ci sentiamo discriminati, violentati, isolati, arrabbiati ma continueremo la nostra battaglia perché oltre alle legittime rivendicazioni che facciamo circa la libertà di educazione laica per nostro figlio (e per gli altri due bambini non cattolici della classe) crediamo che sia in gioco il senso stesso della scuola pubblica.
Il nostro non è un attacco alla maestra in se (che non conosciamo e di cui non mettiamo in dubbio la preparazione) ma è una battaglia contro un sistema che permette ad un esponente religioso di insegnare in una scuola pubblica e laica. Ripeto, ESPONENTE RELIGIOSO e come tale rappresentante di un istituzione, in questo caso di quella Vaticana. Non quindi un privato cittadino con le sue legittime credenze ed opinioni. Io stesso sono un insegnante (di sostegno) ed ho collaborato con un infinità di colleghi cattolici e non. Come tutti ho le mie idee in relazione alla religione, alla politica ecc. ma tali idee appartengono alla mia vita privata, mentre il credo religioso di una suora la investe (legittimamente) in ogni momento pubblico, privato, lavorativo.
E’ possibile per una suora (che ha prestato giuramento di fronte al Dio in cui crede) diventare laica sul luogo di lavoro “ponendo un freno” alla sua missione di evangelizzazione? Io credo che ciò non sia possibile e forse non sarebbe neanche giusto chiederle di cambiare se stessa contravvenendo al suo giuramento. E se tale cambiamento, come credo, non è possibile, io, la mia compagna, mio figlio e i suoi amici non cattolici in questo momento siamo senza ombra di dubbio i veri discriminati.
Per questo chiediamo la solidarietà ed il supporto (anche informativo, legale ecc.) dello UAAR e di tutti quelli che si riconoscono nella nostra impari battaglia.
Un esponente religioso È un privato cittadino.
Il giuramento di fronte al suo Dio non ha più valore di un patto di sangue tra amici.
Presumere che, in caso di conflitto tra le sue “fedeltà”, venga meno al suo dovere di ufficiale pubblico è fare un processo preventivo.
Non dico che non si debba stare in guardia, e sorvegliare il suo operato, ma almeno si aspetti che sia lei a fare un passo falso, nel caso. L’equazione “ecclesiastico = cattivo pubblico ufficiale” ha tutta l’apparenza del pregiudizio. E questo può solo rafforzare i clericali.
Roberto,
capisco il nocciolo della questione: confesso che anche a me darebbe fastidio una prevaricazione (ancora una volta!) della religione (sempre cattolica!) in una scuola laica, scelta proprio per evitare al bambino stupide discriminazioni su base ideologico-religiosa (e sappiamo che le suore sono state capaci di questo ed altro, anzi, in questo sono “maestre” 🙂 )
E’ difficile pero’ attaccare la persona a priori, solo perchè suora.
Si cade nella facile discriminazione del tipo uomo barbuto=terrorista, ragazza in minigonna=provocatrice…
Io personalmente preferirei parlare con quella suora e capire che intenzioni ha e quali metodologie didattiche conosce e predilige. Non farei segreto delle mie idee.
Solo dopo valuterei la cosa ed eventualmente, se necessario, penserei ad un’altra scuola/classe.
Roberto,
concordo in pieno! Il mio più grande sostegno alla vostra famiglia. Siamo alle solite: siamo arrivati al punto in cui per difendere la laicità dello stato passiamo sempre per anticlericali. E non è così. Non abbiamo pregiudizi a priori, ma ci mettono sempre nelle condizioni di sembrare noi i “cattivi”. L’altro giorno l’insegnante di irc ha attaccato vicino al crocifisso (presente in tutte le classi, elementari e medie alla faccia della sentenza di Strasburgo) anche una bella immagine votiva di una santa. I miei figli me lo hanno fatto notare dopo qualche giorno e io mi sono arrabbiata soprattutto per la mancanza di rispetto dell’insegnante: perchè mi deve mettere nelle condizioni di andare lì a chiedere se può gentilmente toglierla, non ci arriva da sola che non è il luogo dove metterla ( la tiene appesa durante la lezione e quando se ne va se la porta via. Non è un cartellone didattico, è un SANTINO!). Per fortuna il giorno che sono andata per dirglielo, l’aveva tolta ( forse l’insegnante glielo ha fatto notare???). Pensi di avere a che fare con gente rispettosa, ma dai loro gesti ti dimostrano che non è così.
Roberto c’è un pregiudizio di fondo nel suo ragionamento quello evidenziato da magar, e nel momento che diventa l’unico elemento portante della vostra protesta ( per giuita senza prove concrete e circostanziate a sostegno) si sfocia automaticamente in una forma discriminazione a priori.
Qualora la maestra si dovesse concretamente dimostrare incapace di svolgere la sua funzione di educatrice senza mischiarvi quella di predicatrice, allora avrete tutta la ragione di questo mondo, ma finché non ne avrete l’evidenze, e in questo caso è passata solo una settimana, la vostra protesta si rivela ingiusta in primo luogo verso quella maestra a cui state dimostrando di non portare il dovuto rispetto.
@ c.j.
Hai ragione, eccome!
Però in questa discussione, per accusare la suora, si sono usati gli argomenti clericali che tanto detestiamo.
Dato che è suora, allora non è sana ed è di per se pericolosa per l’educazione dei bambini.
Ma dico, e la pluralità?
Pecore bianche e pecore nere, sempre ovini sono.
D’altronde il riferimento alla pluralità sta nello statuto dell’UAAR.
E’ privo di fondamento il principio chirico-soldato di stato straniero.
Preti e suore italiani sono cittadini italiani, hanno stessi diritti e doveri (o almeno dovrebbero averli)
E’ allora importante protestare per la presenza dellpora di religione, per le messe in orario scolastico, perchè gli insegnanti di religione sono pagati dallo stato e scelti dai vescovi e saltano le graduatorie, Queste sono le battaglie.
scusate, non dovevo postare qui ma in fondo.
Signor Roberto,
Mi limito solo a dirle che gli argomenti giuridici sarebbe meglio studiarli prima di lanciare una battaglia del genere perché persino in Francia ci sono insegnanti religiosi nella scuola pubblica (vero che lì lo fanno veramente per mantenersi), credo sia impossibile che le giursdizioni sia italiane che europee vi possano dar ragione.
@ethan, meursault cito lo statuto UAAR, articolo 2:
I valori a cui si ispira l’attività dell’UAAR sono: l’eudemonismo; la razionalità; il laicismo; il rispetto dei diritti umani; la democrazia; il pluralismo; l’uguaglianza; la valorizzazione delle individualità; le libertà di coscienza, di espressione e di ricerca; il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali.
and so?
Non sai leggere quel “sulle concezioni filosofiche o religiose”?
Tu auguri (padronissimo, s’intende, di farlo) “emarginazione e biasimo pubblico ai cattolici convinti e ligi”, il che è in contrasto con i valori UAAR. Tutto qui.
Ho specificato cattolici obbedienti e ligi. Confermo: auguro a chi discrimina di essere discriminato. Per capirle certe cose bisogna viverle.
Ah beh certo solo tu l’hai vissuta la discriminazione vero?
Luca, anche se d’accordo con te sui valori UAAR, il non credente ha il diritto naturale di difendersi legalmente e fisicamente nel rispetto delle leggi vigenti, perchè non lo si discrimini, ma è possibile che nel difendersi legalmente o fisicamente sia costretto a reagire alle provocazioni del cattolico ligio, poiché vengono meno i presupposti del dialogo interculturale, in tal caso non è l’ateo ad isolarsi dalla società italiana, o a sua colta isolare i cattolici.
Il confessionalismo mina i diritti civili poichè già a livello di governo e parlamento si rafforza il clericofascismo, e poi si vedono preti assunti da amministrazioni leghiste o PDl e anche PD negli ospedali imporsi alla sofferenza dei pazienti come avvoltoi moralistici che aspettano, come padre Livio di radio maria, che il cancro ricordi a qualcuno di noi atei che esiste un giudizio divino.
Io come altri, caro noon. Questa è una mia personale speranza. Non faccio proseliti, non è parola di profeta, non disegno cuori e non sono Tonino Guerra. Ognuno si regola come crede. O vuoi per caso discriminare questa mia visione discriminante dei discriminatori armati di fede? Verrebbe meno il tuo proponimento. Se c’è spazio per la pluralità di ogni possibile visione, c’è spazio anche per la mia. Certi positivisimi hanno le gambe più corte di certi, consequenziali, proclami.
esistono professioni, come quella di magistrato, che sono interdette ai sacerdoti…senza evocare discriminazioni, biasimi e lager a sprosposito, chiedere che dell’educazione dei bambini di una scuola elementare nell’italia laica e repubblicana si occupi chi non ha fatto publici voti religiosi , è chiedere troppo? le scuole cattoliche non bastano?
sì, secondo una certa UAAR, che propaganda ” il principio di pari opportunità nelle istituzioni per tutti i cittadini, senza distinzioni basate sul sesso, sull’identità di genere, sull’orientamento sessuale, sulle concezioni filosofiche o religiose, sulle opinioni politiche, sulle condizioni personali e sociali” è chiedere troppo.
Il paragone con il magistrato non regge; per il magistrato costituisce illecito disciplinare l’iscrizione e persino la partecipazione sistematica e continuativa a partiti politici, cosa che evidentemente non pretendiamo dai maestri di scuola elementare.
secondo me invece il paragone è pertinente: per giudicare occorre , fosse anche solo da un punto di vista formale , autonomia di giudizio, indipendenza da ideologie totalizzanti e da gerarchie ; e per insegnare no???????
Quindi, per coerenza, nemmeno tessere di partito per i maestri.
“fosse anche solo da un punto di vista formale” avevo puntualizzato, ma evidentemente non ho il dono della chiarezza.
allora diciamo che il maestro che non rispetta almeno esteriormente e nella forma un contegno di indipendenza, entrando in classe con la camicia nera, (rossa o verde o con il saio , è lo stesso), deve essere censurato.
@noone
Lascia perdere meursault: secondo me ha 16 anni, non riesco a spiegarmi altrimenti un atteggiamento del genere.
E poi considera che l’UAAR va valutata per le sue posizioni ufficiali, che per orma mi soddisfano appieno.
Certo, se venisse meno la razionalità, se si finisse in una sorta di “credo politico” senza se e senza ma, allora ciao, e di corsa.
Ecco fate i superiori. Bella la tecnica gesuitica di scadere sul piano personale. Ferrara docet. Congrats 😉
Non tutti gli uarrini sono avvocati e giudici e professori e scienziati, quindi non credo si debbano usare toni come li usa Sgarbi che da delle “capre” a tutti.
Segnalo un atteggiamento di arroganza irrispettosa da parte di gutul che invito a più civili atteggiamenti.
Io preferirei una suora sessantenne a una ciellina trentenne, secondo me garantisce meno indottrinamento e piu’ grammatica!
Pessima la direttrice che fa applaudire i bambini…. dividere i bambini in pro e contro e’ sbagliatissimo, che cambi mestiere.
DAVVERO che schifo!
E’ stupido prendersela con qualcuno per le sue idee sulla religione.
Il problema ci sarebbe se la suora pretendesse di inculcare la sua religione a bimbi innocenti. L’ipotesi è molto probabile ma finché la suora non sbaglia non si può andarle contro sulla base del pegiudizio.
Poi non si vede su quale presupposto giuridico impedire di insegnare a una persona legittimamente in graduatoria.
Non bisogna invocare la laicità in maniera pretestuosa.
se la suora ha tutti i titoli per insegnare e ha fatto lo stesso percorso abilitativo degli altri insegnanti allora è tutto in regola ed ineccepibile.
anzi, mi sembra scorretto (e anche controproducente, in quanto scorretto) sollevare del polverone.
tutto sommato, fa parte del pluralismo della scuola anche il fatto che possono capitare casualmente insegnanti delle più diverse concezioni filosofiche. l’importante è che svolgano la loro funzione educativa come da indicazioni nazionali.
naturalmente, da parte di un genitore deve esserci la piena libertà di cambiare scuola al figlio se non gradisce l’insegnante. ma anche qui non trovo corretto fare della polvere, a meno che l’insegnante in questione non abbia commesso delle scorrettezze. ma nella fattispecie non è stata imputata nessuna scorrettezza all’insegnante, quindi…
Bla bla bla…
Resta il fatto che la suora dovrebbe fare la suora, ed insegnare nelle scuole private cattoliche se mai…
I posti liberi delle scuole pubbliche, lasciamoli a chi e’ sicuro, che non fara proselitismo!
Con tutte le scuole cattoliche che ci sono in Italia, quella proprio in una scuola pubblica doveva avere una cattedra!?!?
Sara’ che a me certe cose puzzano sempre quando c’e’ di mezzo il bigottume, ma francamente non mi fido!…Tutta la storia odora di nepotismo, raccomandazioni e imparzialita’.
Mia opinione.
Le raccomandazioni non sono solo cattoliche per entrare nella scuola. I posti nella scuola vanno dati a chi sa insegnare e tenere una classe indipendentemente dalle opinioni politiche e da statuto personale. Se fanno proselitismo (e di qualunque tipo anche politico) vanno sanzionati.
“la scuola (laica) può chiamare a insegnare chi ritiene preparato, senza discriminarlo per le sue convinzioni.”
@ Biondino.
La scuola laica, nel rispetto dell’articolo 7, al cui proposito puntualmente non hai risposto divagando, dovrebbe garantire un’educazione laica, mentre un chierico prima di tutto è chiamato alla difesa del pensiero e dei valori cattolici (dal momento stesso in cui ha preso i voti) e questo non può far altro che portare alla discriminazione di quelli altrui.
Se non fa ciò, viene meno al suo dovere di uomo di chiesa.
Rifletti, la laicità dello stato è una cosa seria.
“laico”, per quello che ne so, significa religiosamente neutrale, non antireligioso.
e ribadisco quella che non mi sembra una divagazione: se un insegnante è preparato, mi sembra normale che lo stato gli affidi il compito di insegnare la materia che conosce.
se poi l’insegnante è una patita di qualche guru indiano, è decisa sostenitrice del vegetarianesimo, e si è fatta pure tatuare il terzo occhio in mezzo alla fronte… beh, mi pare una faccenda tutta sua, se le sue convinzioni non interferiscono con l’attività di insegnante.
se invece, va in classe a fare propaganda, a maltrattare i bimbi che non le garbano, a discriminare in base alle convinzioni dei genitori… beh, è tutto un altro paio di maniche.
ma nessuno ha mai detto che la maestra in questione (a già, è anche una suora) abbia questi comportamenti censurabili.
Francamente state dando uno spettacolo veramente pietoso. E la reponsabilità è di chi posta queste notizie come si lancia un osso ai cani. Possiamo discutere su che tipo di abbigliamento sia autorizzata ad indossare in una scuola pubblica, ma proprio perché non riconosciamo alcun culto, per noi atei che sia una suora o un membro dell’arcicaccia dev’essere equivalente (per me lo è perché ho la stessa avversione per la caccia che ho per la ccar)
Lo spettacolo pietoso lo dà chi si dichiara ateo e poi se ne infischia se i suoi figli vengono educati da esponenti della chiesa, per di più in scuole pubbliche, a valori opposti a quelli a cui dovrebe fare riferimento.
A meno che tu non sia un “sano” ateo “devoto” come il buon Ferrara.
In sostanza o con me o contro di me. Ma cosa ne sai che questa suora insegnerà valori opposti alla scuola pubblica? Ma sai quanti professori fanno propaganda di tutti i tipi e che sono altrettanto contrarie alla scuola pubblica? Io ho avuto professori anarchici che per loro stessa coerenza non dovrebbero insegnare nello stato visto che sono contro lo stato. Ma non mi sognerei mai di chiederne il licenziamento. Basta che non propagandino l’anarchia (cosa che tra l’altro facevano)
Concordo con Car80. Vietiamo la tessera Arcicaccia agli insegnanti, dando per scontato che faranno sicuramente propaganda pro-caccia (il che, se avessi figli, proprio non mi andrebbe, oltre ad essere un abuso di servizio)?
Comunque sia, ritengo che l’UAAR dovrebbe monitorare questi casi e verificare che i fanciulli non siano traviati da messaggi improntati all’oltranzismo cattolico, soprattutto per quanto concerne il revisionismo e il negazionismo storico, l’antievoluzionismo, l’inculcamento di messaggi discriminatori verso chi non la pensa come i cattolici, come gli omosessuali, gli atei, i protestanti e i laici veri, non quelli fantoccio come la preside della scuola.
La suora potrebbe pure andare bene in una scuola pubblica, l’importante è che non si creino problemi se all’interno della scuola pubblica insegna pure chi ha una visione religiosa alternativa, tipo un iman, un pastore protestante, un monaco buddista, un ateo ecc.
O tutti o nessuno.
In Itaglia, però, il detto diventa “o qualcuno o nessuno”…
Già, peccato che poi che la laicità dello stato andrebbe a farsi benedire, se qualsiasi esponente religioso può accedere al ruolo di insegnante e fare della scuola statale territorio suo, nel quale sarebbe libero di inculcare agli allievi la sua dottrina.
Nessun insegnante pubblico dovrebbe inculcare la propria personale dottrina agli alunni: se lo fa commette un abuso.
Ora, questo, a priori, lo può fare una suora come un numerario “civile” dell’Opus Dei, come un membro di Lotta Comunista, come un iscritto UAAR.
Ma, a priori, può anche non farlo, e rispettare i propri doveri di pubblico ufficiale.
Peraltro finora non mi risultano casi di vescovi che abbiano ordinato ad insegnanti in abito talare o velo di trasgredire le leggi dello Stato, quindi l’argomento del voto di obbedienza – che alcuni portano – si basa solo su un’ipotesi di scuola.
una mia amica insegnava lettere alle superiori ed era buddista.
non mi ha mai riferito di problemi per le sue scelte di vita
(però parlo di qualche anno fa, poi ci siamo persi di vista, io mi sono trasferito eccetera)
Diciamo che, a rigor di logica, senza bisogno di ricorrere ai cavilli legali per giustificare che la suora possa coprire questo ruolo, un’insegnante chierico che insegna in una scuola laica ha più o meno lo stesso senso di un ateo che però pretende di vestire gli abiti talari per poter dire messa e fare la predica, magari improntata ai suoi valori e non a quelli della chiesa.
No perché lo stato laico non è discriminatorio come la chiesa è basato sull’uguaglianza dei CITTADINI di fronte alla legge. Ma cosa facciamo come negli stati uniti che se per entrare ti chiedono se hai idee marxiste?
Il concetto di uguaglianza non è l’unico parametro contenuto nella costituzione, dove si parla altresì di laicità e di indipendenza delle istituzioni statali da quelle religiose. Ora, dimmi tu come fa un’istituzione statale come la scuola pubblica rimanere libera e sovrana se ammette come gestori persone che di fatto appartengono all’istituzione chiesa.
noto che da alcuni commentatori i pricipi Uaar di non discriminazione, uguaglianza , parità ecc. vengono invocati ( con toni eccessivi) a favore della suora; è giusto, fosse anche l’ultima suora della terra non dovrebbe essere perciò discriminata. Tuttavia il vero nocciolo è un altro: la difesa degli innocenti bambini, che mi pare vengano totalmente dimenticati. chi si preoccupa del diritto dei piccoli di non subire la presenza e gli insegnamenti di una docente che, per definizione svolge una missione di testimonianza di fede, quasi fosse un crocifisso vivente ? ( strasburgo docet)
un crocifisso vivente, mamma mia, sento odore di ghigliottina qui.
ma davvero? E dov’è sta ghigliottina, fammi sapere ..
Se mi paragoni una suora ad un crocifisso ambulante per il quale la soluzione sarebbe la semplice rimozione è comunque una ghigliottina morale.
Secondo me chi posta queste notizie invece di lanciare la pietra e nascondere la mano dovrebbe inserire anche una presa di posizione netta dell’UAAR. Sennò a cosa serve? Se non sapete (o non volete) neanche prendere posizione su questo. Ripeto se vogliamo discutere di un eventuale velo che la suora porta, allora sono d’accordo, ma sarebbe il velo ad essere vietato e non la suora in sè. A me sembra sinceramente che a questa mamma bruci il fatto che lei è precaria mentre la suora con il posto fisso. Mi dispiace, ma non è una buona motivazione per lanciare questa caccia alle streghe.
car80 ti sbagli. la mia compagna (la mamma dell’articolo) non è una precaria della scuola ma una cassaintegrata Alitalia, mentre io insegno di ruolo a scuola sul sostegno.
La nostra battaglia nasce dal fatto che ci sentiamo discriminati in quanto non credenti perché nostro figlio, esonerato dall’ora di religione, si ritrova una suora come insegnante d’italiano in una scuola pubblica teoricamente aconfessionale.
Come ha già anticipato “onesto pretestuoso” credo che se a scuola fosse arrivato un insegnante imam sarebbe successo un finimondo…
E credo anche che questa vicenda rischia di lasciare tracce pesanti sulla concezione stessa di scuola laica, se non riusciremo ad avviare un attenta riflessione sulle contraddizioni che porta con se.
P.S. tanto per parlare di una contraddizione che già si è creata, alla domando di mio figlio: “maestra tu domani fai sciopero?” la maestra suora ha risposto: “no, preferisco starvi vicini perchè vi voglio bene”. Io sono un insegnante ed oggi ho scioperato, la mia compagna è stata buttata fuori da Alitalia in quanto sindacalista. Cosa penserà Valerio di noi?
Io penso che se la suora ha i titoli per insegnare e insegna bene la sua materia senza svarioni cattolici, la vostra protesta e’ a priori. Se se corso dell’anno avesse espresso concetti in contrasto con l’impostazione laica che voi vi aspettate dalla scuola, avreste avuto ragione. Se fossi in voi, chiederei un colloquio con l’insegnante e le fare presente le aspettative in termini di laicita’, facendo anche capire che siete disposti ad agire nel caso in cui queste aspettative dovessero venire deluse.
In relazione allo sciopero e ai diritti degli adulti: un bambino ha diritto ad avere adulti competenti e preparati che si occupino di lui, per questo penso che anche per questa maestra come per le altre ci dovrebbe essere una valutazione continua. Il diritto allo sciopero degli adulti o quello, sempre degli adulti, di abbandonare la classe dopo tre mesi di scuola per un posto migliore, e’ in chiaro contrasto con il diritto alla continuita’ di bambini di 7 anni. Secondo me. Avendo figli alla scuola pubblica, ho spesso l’impressione che i diritti dei bambini siano sempre secondari rispetto a quelli degli insegnanti. O sbaglio?
Io ho avuto una suora come maestra per 5 anni di elementari.
Era preparata (scuole magistrali) e competente, sicuramente una buona insegnante.
Non mi ha insegnato che la terra si è formata 5000 anni fa per magia 😀
Per contro mi ha insegnato come verità “storica” che Gesù ha camminato sull’acqua e resuscitato un morto, che Dio ascolta ed esaudisce le preghiere, e tutta una serie di credenze che andrebbero separate dai fatti.
Non credo sia possibile che un religioso ti insegni che nessuno ha mai visto un angelo o un diavolo, che nessuno può sapere se esiste un inferno, un paradiso o qualcos’altro dopo la morte.
Credo umanamente impossibile che una suora non trasmetta seppur involontariamente le sue credenze, indottrinando i bambini in una scuola pubblica.
Inoltre mi domando se sia corretto che una persona che viene già mantenuta al 100% dallo stato, pensione compresa, abbia un ulteriore sostentamento da parte dello stato in qualità di insegnante, privando qualcun’altro di quella opportunità.
Ma questo discorso lo puoi fare anche per una mia insengnate comunista moglie di un medico pieno di soldi, che passava il tempo a fare propaganda invece di insegnare.
Premesso che ogni intervento di propaganda non sia accettabile, trovo comunque molto puù naturale e in sintonia con la laicità dello stato il pensiero comunista, rispetto a quello religioso.
Le suore non godono di nessuno stipendio. Tuttavia vivono agiatamente coi soldi delle congregazioni religiose, i cui patrimoni sono spesso assai considrrevoli. Soprattutto non hanno la preoccupazione di come arrivare a fine mese.
Senza parlare dei contributi che piovono sulla cape di pezza da ogni dove.
La suora è per definizione deresponsabilizzata dal procurarsi di che vivere.
Ma chissenefrega, e perché non ci sono professoresse che vegono a scuola con ori mogli di medici o imprenditori? E se una diventa suora dopo aver vinto il concorso pubblico la licenziamo?
…ma la suora porta il niqab blu?
Comunque sia… …alla fine hanno sempre ragione loro, in democrazia vince la maggioranza e in una democrazia di pecore (si chiamerebbe ovinocrazia italiana) la massa belante di caproni vince sottomette ed umilia le minoranze.
senza diritto di replica.
zitti, muti, tacere ed inginocchiarsi alla vergine beata maria. amen. be-e-e-e-e-e
Beh io non mi ritengo una pecora, al di là del fatto che vorrei avere più elementi su questa vicenda, così come è messa è la costituzione italiana a dar loro ragione. Preti suore e imam hanno diritto ad accedere i concorsi pubblici. Un vescovo no perché avendo la nazionalità del Vaticano non deve avere accesso agli uffici pubblici (poi certo ci sono distorsioni qua e là con la questione dei cappellani militari ma non è una ragione per fare una ripicca su questa suora)
forse perché non fai parte della maggioranza dominante, ma
devi ammettere che gli italiani sono delle pecore senza vergogna.
1. sempre forti e gradassi coi piu’ deboli (gay, trans, stranieri)
2. sempre sottomessi ai piu’ forti (vaticano, mafia, fascismo)
3. sempre in gruppo, poi presi uno per uno sono agnellini
4. a seguire le mode trash tipo Corona sono sempre i primi
5. a seguire i buoni esempi dall’Europa Occidentale neanche per idea
6. continua tu che sai che su questo tema ho ragione in pieno
BE-E-E-E-E-E-E-E
@ c.j.
Al di là del “devi ammettere” (le imposizioni non mi piacciono molto) la tendenza ad essere gradassi con i più deboli non è solo italiana poi che in Italia arrivino più velocemente le cose brutte prodotte dell’occidente (e dall’America Latina perché le telenovele sudamericane ci hanno rovinato molto) e più lentamente le cose belle sono d’accordo con te. E al di là del fatto che concordo che anche il comportamento della Preside non è stato particolarmente furbo, non posso scusare la gente che si presenta come atea e laica e lancia questo genere di iniziative. Sinceramente se i miei figli avessero come insegnante una suora, mi potrei preoccupare certo di più, ma non lancerei una caccia alle streghe motivata anche da una certa invidia del posto fisso da chi è in questo momento precaria. Semplicemente perché è contro la Costituzione.
l’unico problema dovrebbe sorgere se la suora in oggetto non ha fatto il concorso pubblico ma è una delle tante che prima è entrata per insegnare religione e poi ha cambiato materia.
In quel caso avrei qualcosa da ridire, ma sennò dovrebbe essere lapalissiano che se ha vinto un concorso ed è stata chiamata da normale graduatoria che non ci sono problemi.
@ c.j.
Hai ragione, eccome!
Però in questa discussione, per accusare la suora, si sono usati gli argomenti clericali che tanto detestiamo.
Dato che è suora, allora non è sana ed è di per se pericolosa per l’educazione dei bambini.
Ma dico, e la pluralità?
Pecore bianche e pecore nere, sempre ovini sono.
D’altronde il riferimento alla pluralità sta nello statuto dell’UAAR.
E’ privo di fondamento il principio chirico-soldato di stato straniero.
Preti e suore italiani sono cittadini italiani, hanno stessi diritti e doveri (o almeno dovrebbero averli)
E’ allora importante protestare per la presenza dellpora di religione, per le messe in orario scolastico, perchè gli insegnanti di religione sono pagati dallo stato e scelti dai vescovi e saltano le graduatorie, Queste sono le battaglie.
permettimi, non è vero che è privo di fondamento dire che un chirico è soldato di stato straniero, è così. La chiesa cattolica è strutturata così.
Ma i chierici italiani sono cittadini italiani, rispondono alle leggi dello stato italiano, non del vaticano.
Ad esempio un prete insegnante di biologia alle medie o al liceo non potrebbe sostenere l’infondatezza dell’evoluzione: fa parte di programmi, non può scappare.
(tutto questo è teoria, ne sono consapevole, ma il discorso qui è appunto di principio, una “linea guida”)
il punto è uno solo, la suora ha avuto il posto seguendo le regole o è stata privilegiata in quanto appartente alla chiesa??
Pure Mendel era un frate, e l’evoluzione l’avrebbe insegnata molto meglio di un creazionista in abiti civili.
…a me personalmente non é mai piaciuto il clima da “caccia alle streghe”, da qualunque parte provenga, e questa campagna contro una specifica persona, solo perchè é una suora, non mi piace per niente: “puzza” di pregiudizio contro un’intera categoria di persone a prescindere dai loro titoli accademici e/o da come si comportino nella loro attività pratica d’insegnamento; come molti altri hanno già osservato, se questa suora ha i titoli in regola per insegnare e riesce a farlo con spirito laico ed equidistante (ossia con onestà intellettuale e rispetto per tutti gli alunni, senza tentare di fare il “lavaggio del cervello” a tutti i ragazzi), non vedo dove sia il problema.
Se si hanno dei dubbi sul suo comportamento concreto durante l’insegnamento, basta vigilare e denunciare eventuali scorrettezze, ma farle il processo a priori e “a prescindere…” mi sembra ingiusto e contro-producente…anche io ho conosciuto preti capaci di tolleranza ed equilibrio (pochi, pochissimi, ma qualcuno c’é, tipo quelli come don Gallo quì a Genova, o come don Ciotti che combatte le cosche mafiose, ecc..).
Come persone impegnate onestamente nel sociale credo che meritino rispetto; come credenti che discutono con noi atei o agnostici sulla religione, possiamo controbattere anche duramente e con argomenti forti le loro affermazioni e, se sanno stare al giuoco con ironia, prenderci reciprocamente anche un pò in giro. Una cosa é combattere il Vaticano e la Chiesa che interferiscono nella politica e godono di indebiti privilegi, o i singoli fanatici bigotti integralisti, ben diverso é attaccare una persona in quanto appartenente ad una categoria, senza sapere nulla di lei (al massimo posso capire una certa diffidenza iniziale, da confermare o superare del tutto con solide prove e motivazioni concrete).
Ma infatti la diffidenza iniziale ce l’avrei anche io e forse ammetto per un imam cambierei direttamente scuola, ma anche nel caso dell’imam, non mi permetterei di lanciare una caccia alle streghe motivata dalle mie inquietudini personali nei confronti di persone che hanno seguito l’iter che dalla Costituzione è concesso a TUTTI i cittadini.
E’ una questione di principio.
Se vietiamo l’insegnamento a un’attivista della CCAR,
si può vietarlo a un attivista della UAAR.
Non è la stessa cosa: un attivista UAAR non ha giurato obbedienza ad un capo di stato straniero nè ritiene che il culto di un essere soprannaturale sia fondamentale per la crescita sana di un bambino…
Non mi spiego il perchè sia così difficile da capire un concetto così banale.
Forse perchè non avete mai avuto a che fare con preti e suore negli istituti scolastici: preghiere e distorsione della realtà in salsa cattolica è una prerogativa di questi soggetti, sono fatti così, sono del mestiere… inutile equipararli a chiunque altro, tanto più che al contrario di un precario laico beccano già uno stipendio (senza fare una mazza se non prestare bassa manovalanza per il Vaticano S.p.a. e la sua propaggine CEI) dalla curia, con i soldi di tutti. Sulla carta sono già dipendenti pubblici e a nessun dipendente pubblico verrebbe concesso di fare due lavori.
Su un punto ti do ragione:
non si può essere fedeli a due Stati contemporaneamente.
Ma sul secondo loro possono sempre accusarci di ritenere
la negazione del soprannaturale fondamentale per la crescita
sana di un bambino.
se la suora ha fatto i voti, non ha promesso niente a un capo di stato straniero, ma a quello che ritiene essere il mega-governatore galattico dell’universo.
😉
“Sulla carta sono già dipendenti pubblici e a nessun dipendente pubblico verrebbe concesso di fare due lavori”
Su questo non sono proprio d’accordo i sindacalisti beccano e lo stipendio pubblico e lo stipendio del sindacato.
Il voto di obbedienza è un suo fatto privato. Conta quanto un giuramento tra amici. Nel momento in cui diventa insegnante statale si impegna pubblicamente a tenere un certo comportamento, e tanto basta (finché non vi siano evidenze che abbia violato l’impegno, naturalmente).
Non mi spiego il perchè sia così difficile da capire un concetto così banale.
Ma per il semplice motivo per cui questa obbedienza non è consderata dallo stato italiano. Se domani il papa ordina a tutti i preti di ammazzare tutti i biondi, secondo te, lo stato italiano lo permette? O tutti i preti rimangono comunque sotto il “dominio” della legge italiana?
E poi un insegnante, chierico o laico, non può imporre la sua visione del mondo agli alunni (lo dice lo stato questo, non solo il buon senso).
E allora cosa resta?
Che probabilmente un chierico non potrebbe fare a meno di “condizionare” gli alunni col suo credo esattamente come non riuscirei ad evitarlo io (anche se la mia visione del mondo è l’opposta di quella di un prete).
In definitiva ognuno, in quanto portatore di idee e sentimenti propri, li comunicherà ed influenzerà gli altri.
Che si vigili sulle competenze pedagogiche della suora, magari è un’educatrice più equilibrata di molti altri (opusdeiani e ciellini, brrr rabbrividisco solo al pensiero che uno di loro possa avvicinarsi a mio figlio)
Allora pepe se il concetto è così banale, proponi una bozza di legge conforme alla costituzione che possa escludere i preti e le suore dall’insegnamento pubblico, perché in caso contrario sono tutte chiacchere (e poi solo le suore, imam e rabbini no? scientology?).
Tu hai avuto la tua esperienza di preti nelle scuole pubbliche, io non ho avuto preti nelle scuole pubbliche ma insegnanti in maggioranza di sinistra ma anche di destra quasi tutti propagandisti pronti a soddisfare il proprio ego (perché è facile discutere di politica con persone che hanno trentanni in meno di te).
Io dico che preti e suore dovrebbero insegnare nelle scuole cattoliche. Siamo concreti! Come può una scuola essere laica quando il corpo insegnante è composto da religiosi?
La Chiesa ha avuto in mano la Scuola per secoli. Dalle mie parti, nell’800, ci fu il “Kulturkampf” cioè una battaglia per la laicizzazione della Scuola. Vogliamo tornare indietro?
I preti e le suore hanno sempre insegnato nelle scuole pubbliche sia in Italia che nella laica Francia. Non stiamo dunque tornando indietro, semmai stiamo andando avanti dato che sono sempre di meno. Addirittura certi erano pure presidi.
Personalmente non ritengo di avere tutti gli strumenti necessari per giudicare il caso specifico per cui mi asterrò dal farlo.
Tuttavia mi pongo delle domande a cui magari qualcuno di voi può rispondere.
Ammettendo per certo che la suora possa insegnare con pieno titolo, come considereremmo una scuola in cui l’80-90% degli insegnanti avesse preso i voti (magari compreso il preside)?
Chi garantirebbe la laicità dell’istituzione? In cosa si differenzierebbe da una scuola privata confessionale? Potrebbe essere questo un precedente per aprire la strada ad una situazione del genere? Pensando a personaggi come Formigoni,la Moratti,Alemanno ecc… che sono in situazioni di potere tali da poter favorire questo tipo di realtà, ci dobbiamo sentire “al sicuro”?
E ancora: siamo sicuri che non vi sia mai contraddizione tra l’uguaglianza di tutti i cittadini indipendentemente dal credo, e la separazione tra stato e chiesa/e? Potrebbe essere questo il
caso?
Un consacrato è una persona che letteralmente impernia li propria esistenza su entità e concetti che un ateo trova assolutamente inconcepibili o addirittura fuorvianti pericolosi per i propri figli.
E’ così illegittimo che protesti o che trasferisca il figlio?
sono domande non capziose, e mi piacerebbe avere un po’ di pareri.
Grazie a chi risponderà
Sono domande assurde Paul. Domani l’80% degli insegnanti potrebbe allora convertirsi all’islam o al cattolicesimo integralista. La legge non può proteggerci dalle nostre ansie sul futuro.
Che trasferisca il figlio nessuno lo impedisce, ma lei vuole trasferire l’insegnante.
la legge non protegge le ansie ma i diritti, poco ma sicuro.
Cmq è un esperimento mentale, per capire il se problema non c’è perché suora o perché è la sola suora ecc.. più che altro mi interessano i punti di vista, in generale
Appunto il diritto ad accedere ai concorsi pubblici per tutti i cittadini italiani (comprese le suore) non il diritto ad avere la maestra che rispecchia le tue idee.
Per avere un corpo docenti al 90% composto da chierici il 90% degli insegnanti in italia dovrebbe essere composto da chierici e la società tutta dovrebbe più o meno rispecchiare questa statistica.
Ora, dato che preti e suore sarnno metti l’uno percento della popolazione, allora ci si aspetta di avere l’uno percento di insegnanti con i voti.
Se si realizzasse, in qualche instituto pubblico, un notevole disaccordo tra percentuali di chieri intra ed extr scuola, allora vrrebbe la pena di indagare, il marcio puzzerebbe a chilometri di distanza.
Stesso ragionamento farei per un istituto col 100% di insegnanti iscritti all’UAAR, a te non suonerebbe strano?
Non intendevo necessariamente tutte le scuole d’italia, e si, mi suonerebbe molto strano.
Pensavo ad un parallelo con la famosa storia degli antiabortisti ciellini “infiltrati” in ospedali pubblici.
Cmq ribadisco che sono domande che faccio in senso generale, per “speculare” un po’ vedendo cosa salta fuori.
Non inferite le mie convinzioni dalle domande che ho posto perchè vorrrei un dibattito sereno e non rivendicare le mie posizioni.
Grazie a voi
Il discorso con la suora non è paragonabile a quello con gli “antiabortisti” perché in questo secondo caso è palese che vi è una disparità tra quella che è la percentuale di antiabortisti nella popolazione in generale e nella categoria degli ospedalieri. Ma di fatti è risaputo che un così altro tasso di obiettori non è dovuto alle “virtuose” coscienze dei medici, ma a logiche clientelari e nepotistiche.
Qui si tratta di una sola suora, ma si sta facendo una cagnara come se fosse un intero istituto pubblico pullulante di “spose di Cristo”, il che è inaccettabile perché tradisce non una questione di principio ma d’odio, che è alquanto fuori luogo quanto rivolto a una semplice persona
“siamo sicuri che non vi sia mai contraddizione tra l’uguaglianza di tutti i cittadini indipendentemente dal credo, e la separazione tra stato e chiesa/e?” mi pare un discorso affine a quello del cardinal Caraffa che diceva:
“Se è ingiusto trattare in modo diverso gli uguali, è ugualmente ingiusto trattare in modo uguale i diversi”
mi pare proprio di no!
in primo luogo perché la mia è una domanda e per di più generica (non rispeccchia necessariamente una mia idea, l’ho specificato) mentre Caffarra fa una affermazione perentoria con abracadabra finale, tra l’altro i diversi sono diversi solo per lui.
Ho fatto questa domanda proprio perché più sopra ho visto citazioni di diversi articoli della costituzione per argomentare posizioni molto diverse, e capire pertanto se sia legittimo pensare ad una certa ambiguità di fondo.
Essere accostato a Caffarra poi mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena.. 🙂
@Biondino
Quel che dici vale per un protestante, che fa
voto al Mega-galattico fatto uomo.
Per un cattolico SOLO ubbidendo al papa di
Roma si è fedeli a Dio e a suo figlio risorto.
Altrimenti si è eretici da ardere.
Hanno smesso di farlo per non incrementare
l’effetto-serra e il mega-riscaldamento.
a scuola mi avevano insegnato che erano solo i gesuiti a fare il voto di obbedienza al papa.
ma forse il mio insegnante laicista e anticlericale di storia mi ha ingannato.
ps
a quel che so, è un po di tempo che gli eretici non li bruciano.
chessò, mi sembra che il filosofo severino se ne è andato dall’università cattolica ed è andato a insegnare a genova. scrive ancora sul corriere, quindi non devono averlo ucciso, giusto?
Io alle elementari avevo una maestra che non era una suora (anche se aveva palesemente la faccia da suora: tipo una rosy bindi ma più brutta) e nonostante ciò ho scoperto che si era lamentata con i miei genitori perchè non mi avevano battezzato…
@paul
Si, ho capito il punto.
Sarei furioso con un istituto composto solo o quasi da preti o ciellini o gente dell’opus pocus. In questo contesto ipotetico spingerei perchè venga fatta chiarezza. Come d’altronde richiedo per le cariche ospedaliere nella regione lombardia e, soprattutto, in quel di milano.
Penso però che il caso della suora di roma non sia paragonabile con una siuazione come questa. Almeno spero, non so chi compone il resto del corpo docenti.
ok, però metti che questa scuola esista, e che venga accertato al di la di ogni ragionevole dubbio che le assunzioni sono tutte regolari, no si verrebbe a creare un paradosso? o perlomeno una situazione ambigua?
Certo Paul e queste situazioni esistono anche in marginali ma comunque presenti licei in mano ai ciellini, ma qui stiamo parlando di una suora e non è con pratiche discriminatorie nei confronti dei religiosi che risolvi il problema dei ciellini.
Car80
perfettamente d’accordo, temo di esser stato un poco chiaro sui miei intenti…
Il succo del problema è questo.
La CCAR, che sostanzialmente
è quella dell’Inquisizione, vuole
tapparci la bocca, e, se proviamo
ad aprirla, comincia a dire che noi
l’abbiamo tappata a lei.
Se vietiamo a una suora d’insegnare,
facciamo il suo gioco nella maniera
più totale.
Ma perché se iscrivo i miei figli in una scuola pubblica devo sopportare per loro un’insegnante suora? magari con capo velato, baffoni e crocifisso in vista??? brrrrr
ma non esistono le scuole confessionali per queste figure? devono appestare anche le scuole pubbliche con la loro religione squilibrata?
Così avremmo scuole confessionali,
scuole atee, e scuole “normali”.
Io userei un’altra tecnica.
Non le vieterei d’insegnare, ma
baderei bene che insegni cose di
indubbia validità, come geografia e
matematica. Non religione o ateismo,
il cui valore non è accertato.
Se ci proverà, avremo qualcosa in
mano per una protesta efficace.
Se uno ha i titoli per insegnare deve poterlo fare. Altrimenti il discorso deve valere
anche per insegnanti iscritti a partiti, che professano orientamenti sessuali i più disparati ecc. perchè potrebbero voler imporre la loro visione della storia e di altre materie ecc.
E ti garantisco che di professori politicizzati (dx o sx che sia) che fan di tutto per portare acqua al proprio mulino che n’è in abbondanza. Io credo che per lavorare nessuno debba esere discriminato per razza, religione e quant’altro.
si metta degli abiti borghesi !!!! non cenci clericali
“Ma cosa ne sai che questa suora insegnerà valori opposti alla scuola pubblica?”
Se una suora non difende i principi della chiesa contro le religioni e le filosofie diverse viene meno al suo mandato ed è passibile di censura da parte del clero e si può arrivare anche alla riduzione allo stato laicale; questo per far capire i disastri che potrebbero succedere se si concedesse alla chiesa pieno potere di entrare nelle istituzioni pubbliche e dettar legge.
E’ vero che sbaglia anche chi fa propaganda comunista e anarchica (anche se il fenomeno è molto meno esteso di quello che si vorrebbe far credere); in ogni caso, il comunismo e il pensiero anarchico non sono religioni.
Anche un insegnante iscritto – puta caso – al Partito Marxista-Leninista Italiano suppongo che rischi qualcosa (come minimo un richiamo dal partito – a pensar bene) se in classe non giustifica la repressione della rivolta ungherese del 1956.
Gli facciamo il processo preventivo o aspettiamo a vedere come si comporta?
Per una volta che una religiosa si guadagna la vita lavorando …
Ma smettiamola di farci ridere dietro!
Diana B.
Forse bisogna valutare anche il tipo di lavoro che svolge e come intende svolgerlo, nel concreto.
Per me nella scuola pubbica e nell’impiego statale (incluso ospedali) non dovrebbero nemmeno esistere preti e suore.
Se essi vogliono lavorare va bene ma non come religiosi, anzi, facciano il concorso e se lo vincono allora è ancora meglio, ma gli abiti siano in borghese e senza esibizionismo di simboli addosso.
Potrete anche dissentire da quello che scrivo, ma chiedo almeno rispetto.
così è in francia.
ma chi ci ride dietro? Bah, certi commenti lasciano il tempo che trovano
Concordo assolutamente con Popper.
Avete fatto caso come si fanno avanti – e con quale veemenza! – i frequentatori cattolici di questo forum non appena l’argomento della discussione può girare a loro favore? Ne avete forse visto qualcuno per caso quando si discuteva del Muprhy Report sugli abusi ai minori in Irlanda? Questo la dice lunghissima su quale sia la loro inclinazione dialettica: discutere solo quando pensano di poter aver ragione!
Io non ci ho fatto caso quali sono i frequentatori cattolici del forum? La maggior parte delle persone che disapprovano il comportamento della mamma sono atee.
io non contesto il fatto che i credenti e i cattolici scrivano nel forum, l’importante è che rispettino l’UAAR, i suoi soci, i suoi amici e simpatizzanti e sostenitori, ed eventualmente qualche credente che ha fatto la scelta coerente di abbandonare la chiesa per vivere da cittadino italiano e mai più da suddito.
A me piace parlare con tutti, credenti e non e assicura il mio rispetto a tutti.
Ribadisco che nel forum i cattolici ci rispettino altrimenti si pongono loro fuori dal dailogo civile.
per quanto mi riguarda non sono anticlericale, per me la chiesa può tranquillamente esistere, come l’ispam ecc… quello che dico è che chi fa un gesto così estremo, cioè darsi completamente a una religione, quindi rinunciare alla libertà di vestirsi, di fare l’amore, di opinione (se no scomuniche ecc) non deve insegnare, stop, poi, ripeto, non voglio distruggere la chiesa ma ognuno al suo posto
ispam = islam, sorry 🙂
Quello che dici ricorda lo stesso principio degli uomini che appartengono alle forze dell’ordine. Almeno se non è cambiato qualcosa ultimamente, non si possono iscrivere ad alcun partito politico ma possono votare. Trovo giusto che sia così. Per me il vero insegnante deve essere assolutamente imparziale; non dare il voto per simpatia (anche se purtroppo questo accade) o per opinione politica e filosofica. E’ difficile perchè siamo esseri umani ed abbiamo le nostre debolezze, è vero. Certo che l’istituzione scolastica dovrebbe fare di tutto per evitare sospetti e non mettere sacerdoti od iscritti di partito ad insegnare materie filosofiche. Per quelle scientifiche forse il problema è più semplice, almeno credo.
Ma scherzi?
Allora neanche iscritti all’UAAR.
per completezza, chiunque sia iscritto ad un partito, non vive una situazione così “autocastrante”, quindi niente di male se insegna, se insegna appunto, non se fa propaganda, ma se uno si mette non con la chiesa, ma dentro, no, deve stare lontano dalla scuola pubblica, non può essere imparziale
Scusami, ma non sono d’accordo. Hai mai provato a seguire una lezione di storia tenuta da un professore militante politicamente? C’è da rabbrividire (almeno per quello che è capitato a me anni fa). Ma il concetto è: per me laicità significa rispetto e confronto con tutti, non vanno bene solo le cose che piaccono a me personalmente. Se un insegnante ha i titoli ed è iscritta ad un partito, è di pelle nera o bianca, è religiosa o meno, è etero o homo, è grassa o magra non mi interessa. Se ha il diritto di insegnare deve poterlo fare, magari non sarò d’accordo con la sua visione della vita, ma la mia laicità mi impedisce di ghettizzarla e mi stimola al confronto. Altrimenti io sono uguale. Ed io non ho paura a confrontarmi con cattolici, islamici, buddisti, politici, scienziati, filosofi ecc. La mia laicità mi spinge a confrontarmi con tutti senza imporre a priori il mio pensiero.
infatti, se leggi, scrivo: “quindi niente di male se insegna, se insegna appunto, non se fa propaganda”, riferito al membro di partito…
ma la questione religiosa è diversa, li fai una scelta decisamente estrema, (castità, vestirsi in modo permanente con un’uniforme, scelta di cosa fare o no in basa a un libro, dico fare, non solo discutere) quindi se sei così condizionato, secondo me non devi insegnare
Saremo quanto meno tutti d’accordo che la preside non puo’ parlare di razzismo laico, sarebbe come dire odio imparziale. Se e’ una discriminazione, lo e’ e basta.
Vorrei dire come la penso anch’io, visto anche il tono della discussione, secondo per violenza ad uno, di qualche tempo fa, che riguardava aspetti della storia degli ebrei.
Primo – è necessario sapere se la suora ha i titoli necessari: attenzione, quelli necessari, non quelli che sarebbero giusti.
Secondo – la suora è anche cittadina italiana, ma è un esponente ufficiale (non laica) di una confessione religiosa. Supponiamo, come qualcuno ha già fatto notare, che un ayatollah italiano (ammesso che esistano, lo ignoro), magari preparatissimo nella lingua italiana, abbia conseguito tutti i titoli necessari, sia entrato in graduatoria e abbia ottenuto la nomina in una scuola (dove si presenterà vestito da …. ayatollah) di Treviso (la città del sindaco o vicesindaco gentilini). Quelli che hanno espresso già la loro opinione (sia fra coloro sostanzialmente atei sia fra quelli cattolici) facciano un serio esame di coscienza e pensino con onestà, senza nemmeno farcelo sapere, se in una simile situazione conserverebbero la precedente opinione.
Terzo . sia nel caso concreto della suora, sia nel caso eventuale dell’ayatollah, bisognerebbe poi vedere la qualità dell’insegnamento; ma di questo aspetto in realtà non se ne occuperà mai (o quasi mai) nessuno, nè da un punto di vista tecnico-scientifico nè da quello di eventuale deriva filosofica religiosa, perchè i casi di scarsa qualità in ambedue i sensi non sono rari.
Quarto – non è detto che un laico, inteso come non appartenente ad un ordine religioso, offra più garanzie di un prete o di una suora; per convincersene basta andare su questo sito
http://www.incattedracongesu.it/DOCUMENTI/equazione.pdf
e poi ditemi se preferite A PRIORI un laico
Quinto e ultimo – proprio a Roma sono a conoscenza di diverse scuole religiose chiuse perchè non ci sono abbastanza suore o preti. Come mai questa suora vuole seguire la “carriera” della scuola statale???
@ crebs
Ma scusa tu sei interessato a quello che scrivono gli altri? Io per esempio sono stato molto chiaro, nel caso di un imam probabilmente cambierei direttamente scuola, ma non mi permetterei assolutamente di chiedere il trasferimento di qust’ultimo. Quindi che esama di coscienza dovrei fare? Tra l’altro in futuro sarà più facile trovarsi degli imam o delle insegnanti velate che preti o suore. Ti ricordo l’esempio dell’insegnante velata della materna di Ivrea in quel caso la sinistra ha fatto la gara a difenderla. Il fatto di preferire o meno un insegnante rispetto ad un altro è ben altra cosa da voler imporre per legge l’esclusione di preti e suore dai concorsi. Una legge del genere sarebbe anticostituzionale. Il discorso dello stato estero poi non è ricevibile perché i rapporti tra chiesa e stato italiano sono regolati da trattati secondo la Costituzione. Mettiamo pure che domani l’Italia decidesse di togliere la cittadinanza a preti e suore, un imam autoproclamato con la cittadinanza italiana potrebbe insegnare e una suora no?
@noone
Non capisco il senso della tua obiezione.
Io non mi riferivo ai gusti personali della suora.
Ho solo detto che,secondo me,una persona che giornalmente rivolge preghiere ad un’entità inesistente ed imposta la sua vita sulla base della parola di pastori mediorientali vissuti millenni fà,non dovrebbe essere messa in condizione di influenzare dei bambini che non hanno ancora avuto il tempo per sviluppare un sufficiente senso critico.
Aggiungo che lo stesso criterio dovrebbe essere usato anche nei confronti di certi insegnanti spacciatori di ideologie.
Penso che quando si ha a che fare con dei bambini bisognerebbe essere neutrali,anzi,bisognerebbe innanzitutto insegnare loro il senso critico.
nel caso della suora il suo orientamento e volontà di influenzare i bambini è manifesto dagli abiti che indossa
Quindi praticamente vuoi l’ateismo di stato, Sauro, perché il tuo criterio vieterebbe ai credenti (che in privato pregano entità soprannaturali) il ruolo di pubblici ufficiali.
Mi oppongo. L’ispezione delle vite private (condotte legalmente) non rientra fra i compiti di uno stato liberale.
No Magar,l’ateismo di stato lo considero al pari di una religione.
Volevo dire che ai bambini bisognerebbe insegnare a pensare e non a credere e che per fare questo gli insegnanti dovrebbero essere il più possibile neutrali.
Penso che i bambini,proprio perchè molto vulnerabili,non debbano esere indottrinati in nessun modo.
quello che uno fa in privato sono fatti suoi. Quello che si deve insegnare ai bambini è che le opinioni sono tante e diverse, su qualunque argomento, e che per sposarne una prima si deve essere informati e crearsi un senso critico.
Se uno prega in privato ok, se uno fa dire ai bambini la preghierina tutte le mattine prima della lezione NON VA BENE NO!
Ciao, ho trovato quest blog per caso e ho letto con interesse la discussione. La cosa mi ha incuriosito e l’ho cercata su internet perché….quella suora fino a pochi giorni fa (cioè fino a che non le hanno dato la cattedra) insegnava come maestra precaria in un’altra scuola elementare (statale) nella classe seconda elementare di due miei nipoti, e questo fin dallo scorso anno (cioè la prima). A loro insegnava matematica.
Nella loro classe, nessun genitore, lo scorso anno come quest’anno, si è lamentato della sua presenza, e nella classe dei miei nipoti ci sono anche bambini stranieri e di religioni diverse. Non voglio dare giudizi se sia adatta oppure no, mi chiedo solo perché nella scuola precedente non sia mai successo niente.
…perchè siamo tanto abituati a vedere bambini in mano al clero che a nessuno è venuto in mente di farlo? O magari perchè ci sono pesanti influenze che spingono chi dovrebbe informare i genitori di questa possibilità di opporsi, a non fargliela neanche sospettare… i diritti che non conosci sono i diritti di cui non potrai beneficiare… e per certa casta religiosa è meglio sempre tenere più gente possibile nell’ignoranza…
Puoi andare in tutti i tribunali che vuoi, in tutti i gradi di giudizio che ti pare, alla fine se hai i requisiti, che tu sia prete, imam, ateo fervente, pastafariano o adepto dell’infame ostrica viola, nulla cambia: puoi insegnare.
E meno male.
Se scoprissi che mio figlio viene educato da prof ciellini cambierei scola. Questo si può fare, questa si chiama libertà.
L’ateismo di stato non è libertà, è fascismo. Poi sono d’accordo che in italia non c’è il rischio di cadere nell’ateismo di stato, ma in un sistema turbocattolico.