E’ stata finalmente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’autorizzazione data dall’Agenzia del farmaco alla diffusione in commercio della pillola abortiva RU486. Da oggi, dunque, nonostante il parere contrario del governo e della commissione sanità del Senato, gli ospedali potranno ordinare il farmaco: la consegna, avverte la società produttrice Exelgyn, non potrà comunque aver luogo prima di due mesi. La pillola non sarà disponibile nelle farmacie.
Ru486, via libera in Gazzetta Ufficiale
32 commenti
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Finalmente ha prevalso lo Stato di diritto.
Però niente vendita nelle farmacie e cosa accadrà negli ospedali dove “regna” comunione e liberazione?
che ci saranno denunce a raffica 🙂
Si fa come ho fatto io quando ho avuto bisogno della “famigerata” pillola del giorno dopo. Dopo un rifiuto da parte dei medici ho chiamato i carabinieri spiegando che la pillola era un mio diritto. E come dice Eristico ci saranno denunce a raffica. (ovviamente la pillola del giorno dopo l’ho ottenuta.)
niente vendita nelle farmacie perché non è un aspirina, ma un farmaco che può avere effetti pericolosi anche per la donna… è comunque un aborto, non dimentichiamocelo, e questo va al di là dell’essere pro o contro l’aborto! non si può andare in farmacia e dire: “voglio abortire”, esattamentre come non si può andare dall’ottico e dire: “mi faccia l’operazione per la riduzione della miopia”!
beh penso sia meglio così. anche un governo di atei avrebbe proibito la vendita nelle farmacie, questioni di tipo sanitario e soprattutto la coscienza che la gente non abbia sufficienti conoscenze mediche per gestire una simile possibilità.
fossero queste le motivazioni anche qui… comunque pazienza. mi sembra una vittoria.
però con ricettta del medico non sarebbe una cosa campata in aria
ci sarebbe sempre un medico qualificato che può consigliarne l’uso per così dire “fai da te” o rivolgendosi ad un ospedale
forse ho detto una cavolata, scusate, ma la storia della pillola non l’ho molto seguita
quella della ricetta mi pare una buona idea ma non so se si sia già discusso sull’argomento
Come ho già detto, il farmaco si può tranquillamente ordinare su internet da anni.
…occhio a comprare farmaci su Internet, può essere molto pericoloso, circolano milioni di confezioni “taroccate” di origine cinese o indiana, o da paesi dell’Est o del sud-America dominati dalle mafie; nella migliore delle ipotesi rischiano di essere una semplice truffa (inefficaci), nella peggiore potreste rimetterci la salute o la pelle (tossiche e/o infette)…
Molti farmaci venduti su internet sono di origine indiana semplicemente perché lì non riconoscono i brevetti sui farmaci prima, mi sembra, del 1995, quindi la stragrande maggioranza di essi costa 1/100 rispetto al resto del mondo. E i casi di contraffazione sono rari.
In realtà che io sappia neanche all’estero te la danno in farmacia. O mi sbaglio :o?
Aspettiamo ad esultate, mancano ancora due mesi, e in due mesi possono fare tutto il putiferio che vogliono e far saltare l’utilizzo della ru486
un gran pernacchione alla Ruini
E’ inutile esultare, faranno di tutto per imporre la loro interpretazione restrittiva della legge 194, al fine di segregare le donne in ospedale per 3, 4 giorni, in attesa dell’espulsione dell’embrione, attesa che in concreto è inutile, dal momento che l’espulsione avviene dopo alcune ore in seguito all’assunzione della prostaglandina, che viene somministrata il terzo giorno (http://content.nejm.org/cgi/content/full/338/18/1241).
E’ chiaro il fine politico di Sacconi, ossia, rendere l’aborto chimico una procedura brigosa e cavillosa, alla quale nessuna donna sceglierà di sottoporsi, preferendo di gran luna la più veloce aspirazione, un metodo immediato ma più rischioso e tutto in nome di un solo fine, ossia, scoraggiae le donne a scegliere in piena coscienza se interrompere o meno la gravidanza.
una cosa alla volta. ogni ritaglio di libertà in più per noi è una conquista dura, secondo me. bisogna difenderla e poi espanderla. puntare in alto e pretendere tutto subito non fa altro che attirare contro le antipatie delle masse aizzate da quei due o tre politici leccatoghe baciapile per i loro interessi economici.
Si sarà anche cavillosa come dici tu, ma l’aborto chirurugico non e’ che sia uno scherzo.
esatto
Non e’ che la Ru non sia preferibile, ma l’obbligo dell’ospedalizzazione mantiene lo stigma dell’aborto e lascia una donna in balia di ospedali completamente infiltrati da obiettori ed ecclesiastici. Come in Veneto coi preti stipendiati dalla sanita’…
il vero problema dell’aborto non sta tanto nel metodo attraverso il quale lo si induce, sicuramente la pillola da un punto di vista fisico è meno invasiva ma da un punto di vista psicologico si affronta comunque un aborto anzi, aggiungo che nel caso della pillola lo si vive in piena coscienza mentre con il metodo tradizionale il tutto viene fatto in anestesia totale…la cosa agghiacciante di tutto questo gran parlare che focalizza l’attenzione sul metodo è che lascia ancora in sospeso e non affrontato il problema del supporto che occorre ad una donna affinchè possa superare nel miglior modo possibile una situazione del genere…la vera innovazione dovrebbe stare nel creare dei servizi di assistenza che accolgano la scelta della donna nella sua globale complessità…l’atto in se dell’abortire è minimo rispetto a tutto quello che questo può determinare a livello di vissuto, di sensi di colpa di frustrazione, di veri e propri stati depressivi…purtroppo finchè continueremo a parlare di aborto prendendo in considerazione le sole tecniche abortive senza pensare ad un contesto di reale supporto entro il quale inserirle continueremo, a mio dire, a restare lontani dal benessere delle donne.
ottimo intervento
Non credo.
L’aspirazione eseguita nelle fasi più precoci non dovrebbe richiedere l’anestesia totale.
scoraggiare, ops…
secondo me non è finita qui anzi troveranno altri cavilli per rendere l’uso di questa pillola un vero calvario 😉 per non parlare di certe regioni italiane del sud e del nord dove cielle è massicciamente presente in tutti gli ospedali e la maggioranza dei ginecologi è antiabortista, ovviamente in pubblico, in privato per 2000 euro a botta ti regalano anche un santino.
I preti devono rovinare il mondo,
se vogliono continuare a fare il
loro mestiere.
Se non è una “valle di lacrime”,
come detto nel Salve Regina,
non c’è bisogno di questa vergine
per salvarci.
Se stefano f dice che la maggioranza dei ginecologi è antiabortista, forse qualche domanda voi atei, laicisti o come bip volete chiamarvi dovreste farvela
Perchè nei decenni passati hanno fatto carriera i bravi ciellini ufficialmente antiabortisti ma che in clinica privato o ambulatorio per 3.000 euro fanno abortire anche ben oltre il quarto mese. Gente che non ha il minimo interesse nella salute delle donne e scoraggia quei medici che vogliono fornire tale servizio secondo i termini di legge.
Testimonianze di amici studenti di medicina nella Lombardia del 2009.
Chissa’ che non sono contrari alla RU486, proprio per avantaggiare alcuni medici loro amici nella pratica dell’aborto in ambulatorio a pagamento…
Comunque tutto il monodo e’ paese…Sapevo di storiacce simili anche dalle mie parti… 🙁
@salvo
“Se stefano f dice che la maggioranza dei ginecologi è antiabortista, forse qualche domanda voi atei, laicisti o come bip volete chiamarvi dovreste farvela”
leggere anche la seconda parte di stefano f.: è la risposta (e posso dare testimonianza diretta )
In Toscana la maggioranza dei ginecologi non è antiabortista. Qualche domanda a tal proposito me la sono fatta e mi sono risposto che la responsabilità è di quelle ASL in cui, per tutelare le cliniche private, i medici statali che praticano l’aborto sono penalizzati professionalmente ed i consultori boicottati o addirittura inesistenti.
In certi casi è sufficiente un esposto al tribunale, perchè tali posizioni non sono lecite.
Solo domenica ho letto su un giornale che su indicazione del “Movimento per la Vita” e sostenuta da Maurizio Gasparri, Laura Bianconi e Gaetano Quagliarello è stato presentata in Senato la proposta di modificare l’art. 1 del Codice Civile “Per il riconoscimento della soggettività giuridica di ogni essere umano fin dal concepimento”. La proposta aprirà sicuramente contenziosi giuridici con la legge 194 e le pillole di qualsiasi tipo saranno bandite e bruciate sul rogo. Per una scopata dovrete chiedere l’autorizzazione in carta bollata e chi usa il profilattico o si masturba uccidendo spermatozoi, il carcere duro.
Dunque attenti !
Sapete cosa si meritano questi (ufficialmente) antiabortisti?
Che abbiano bisogno di una trasfusione d’urgenza, e si
trovino un testimone di Geova, che si rifiuti per obiezione
di coscienza.
ciao Alice,
quello che tu auspichi sarebbe stato la funzione dei consultori famigliari, ma purtroppo non è stato così. I consultori hanno dovuto far fronte all’emergenza di tantissime donne che chiedevano di abortire in sicurezza e non avevano la preparazione e il personale bastante a portare avanti un discorso diverso, di sostegno ed accompagnamento anche psicologico. Tuttavia all’inizio questo era stato in parte portato avanti da tante donne “impegnate”che avevano voluto e frequentato i consultori, poi l’emergenza è stata troppo grande e le buone intenzioni hanno fallito, i consultori sono rimasti come ambulatori. Ma grazie alle donne che in quegli anni si sono battute nelle assemblee, nelle fabbriche, nelle piazze è passata la legge sull’aborto, e nessuno riuscirà a farci retrocedere perchè l’aborto è sulla nostra pelle e noi ci teniamo alla nostra pelle! Un abbraccio