RU486: Sacconi minaccia le regioni

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della delibera dell’Agenzia del Farmaco che autorizza la diffusione della pillola abortiva RU486 in Italia ha provocato un’immediata reazione da parte del ministro del lavoro Maurizio Sacconi, che ha minacciato di prendere iniziative contro quelle regioni che consentiranno il day hospital: “il ricovero – ha detto – dovrà essere effettivo”. Poiché nessuno, per legge, è obbligato a restare in ospedale contro la propria volontà, il timore del ministro è che diverse donne chiedano il giorno stesso di firmare per tornare a casa, per poi ripresentarsi dopo l’espulsione del feto. Le affermazioni rilasciate dagli assessori alla salute delle regioni Toscana ed Emilia-Romagna andrebbero proprio in questa direzione.

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37 commenti

Sal

Ma Sacconi non dovrebbe tirare a far risparmiare ? Com’è che tutti vogliono tagliare le spese inutili e i posti letto e per una pillola abortiva si dovrebbe stare inutilmente in ospedale ? Vegogna Sacconi pauroso nascosto sotto le sottane. Schiavo di una banda di pedofili anche idolatri e pagani. Che onorevoli senza onore…..

lacrime e sangue

Vedi, se resti in ospedale 3 giorni devi:

1) avvisare i famigliari – genitori o marito o convivente, proprio colore che magari non volvei sapessero della tua gravidanza

2) prendere giorni di ferie dal lavoro, spesso dovendo anche motivare il perchè dell’assenza, quindi facendo sapere a tutti cosa ci vai a fare in ospedale

3) difenderti dalla rabbia o dal pettegolezzo dei vicini-parenti-colleghi di lavoro

Insomma: devi avere doppio coraggio per decidere di chiedere la pillola.
Molto meglio fare un salto in Francia. Mezza giornata e tutto è fatto, pulito, silenzioso ma a PAGAMENTO nelle cliniche private.

ser joe

Altrimenti come farebbero a guadagnare le cliniche private di preti, suore e amichetti vari di Sacconi.

DanielaG

mica possono constringere le donne a rimanere nell’ospedale contro la propria volontà? Ma che sono pazzi

peppe

In effetti, l’optimum per Sacconi e la sua banda, sarebbe quello di costringere ogni donna in odore di gravidanza in una stanza imbottita, camicia di forza e alimentazione forzata… perchè l’embrione ha comunque la priorità! Nell’attesa che una legge del genere venga approntata, si limita a confinare le donne negli ospedali…

… mi sembra coerente tutto sommato.

fresc ateo

MINISTRO DI UNA REPUBBLICA LAICA! HO MEMBRO DELLA SANTA INQUISIZIONE????
HA EX SOCIAL CRAXI -…….IL RITORNO DELLE MAMMANE GRAZIE A QUESTI SERVITORI DEL VATICANO.
EX SOCIALISTI ,,,??ROBA DA PAZZI.

Paul

Forse Sacconi sognava di fare la guardia carceraria da bambino…non gli auguro mai di passare quel che ha passato un mio congiunto prima di morire, però se fosse rimasto un paio di notti in ospedale con noi gli avrebbe schiarito un poco le idee….
Ovviamente mi riferisco a come si comportò durante il “caso Englaro”.

TalebAteo

Che pensi a fare il suo lavoro, che consiste nell’occuparsi dei problemi concreti di chi non arriva a fine mese.

Paul Manoni

Lasciate blaterare il ministro baciapile quanto vuole… 😉
Tanto il diritto ad uscire quando si vuole dall’ospedale e’ garantito dalla costituzione!
Ministro del lavoro Sacconi…Ma lavorare mai, vero!?!?

TalebAteo

tanto gli puzzava la parola che l’hanno cambiata in welfare, che fa molto piu’ fico!

libero

Ma il centrodestra non teme la reazione del voto femminile, anche se è vero che il voto dei giovani non conta come 30 anni fa, quando era tanti, mentre ora conta più il voto degli anziani ammaestrati dalla tv.

Ecosve

Ricordati che sono molti gli anziani che si sottopongono al lavaggio del cervello da parte dei media. Diciamo invece che i giovani dovrebbero essere più presenti e con continuità nella politica

Michele

Vogliono avere in mano lo scettro della morale. L’unica, quella vera. E il problema è che ce la faranno. La religione in Italia è qualcosa di più che un semplice percorso spirituale. Purtroppo.

peppe

Io vedo lo strepitìo di Sacconi come gli ultimi sussulti di un polpo morente… l’AIFA lo ha sbeffeggiato grandemente e ora lui sta accusando e facendo la voce grossa: “attenti a voi perchè altrimenti…” ma quando le prime donne cominceranno a firmare si odranno sonanti pernacchie e Sacconi, a parte starnazzare, non potrà far nulla. Questo è il dato saliente.

FloraSol Accursio

spero tanto che tu abbia ragione (e mi pare proprio che non possa che essere come dici).

dinuzzo 56

….e il nulla si fece carne e qella carne era un sacconi, e quel sacconi era pieno di m……..eravigliose idee…….idee da calpestare……..come porta fortuna……..
Scusate ,ma come si fa a parlare seriamente di di questo copro-stato!?

Riccardo

io sapevo che che sacconi era ministro della salute, oggi ho letto che è ministro al welfare, ora uaar dice ministro del lavoro. Confuso mi sono informato(come avrei dovuto fare già da tempo) scopro che è ministro di tutte e tre o meglio che è a capo di niente pòpò di meno che del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, accorpato nel 2008. Informandomi ancora un po’ scopro che da domani diventa ministro del nuovo ministero del lavoro e delle politiche sociali, in scissione da quello della salute. Stavo per esultare ma un minuto dopo scopro che gli è data delega…alla bioetica. Che piaga quest’uomo, che piattola. Ma come capperi si fà a concepire una simile delega? neanche dovrebbe esistere la parola bioetica.
Comunque io mi chiedo chi gestiva il resto del ministero visto e considerato che non faceva altro che dedicarsi alla bioetica.

Paul Manoni

Ministero del lavoro, salute, bioetica, politiche sociali…
Adesso capisci perche’ questi 3 o 4 importanti rami ministeriali producono solo fuffa e risultati pari a 0!
Se e’ un uomo solo ad occuparsi di tutto, e’ abbastanza normale che qualcosa venga trascurato, no!!?!?!
Infatti,
LAVORO… 🙁
SALUTE… 🙁
BIOETICA… 🙁
POLITCHE SOCIALI… 🙁

capitano666

Beh non me la sento di essere contrario a questo, mi sono letto il resoconto dell’AIFA, dove se ne assicurava la completa sicurezza solo in regime ospedaliero visto che delle complicazioni possono effettivamente presentarsi, poi non so negli altri stati dove la RU486 è usata da tempo come si comportano.

Fatto sta che si presenta una contraddizione legale, se si permette il day hospital si trasgredisce alla 194, se invece si costringe alla permanenza in ospedale tecnicamente è sequestro di persona.

Red Passion

scusa ma non capisco, cosa c’entra il day hospital con la 194

Ecosve

Ma il Sacconi la smetta di porsi come guida morale agli italiani. Impari prima cos’ è la mortale!

Ecosve

A libero: Intendevo …….gli anziani che non si sottopongono…..

Lino

Per la cronaca gli aborti “normali” che si fanno ora senza la pillola sono in day hospital. Così come molti tipi di interventi chirurgici relativamente minori.

Don Perignon

Ma se l’assunzione della pillola non permette l’espulsione del feto in day ospital, perché una paziente dovrebbe correre il rischio di espellere il feto al di fuori di una struttura adeguata, come casa propria, o un autobus? Non mi pare che la profilassi da seguire sia analoga a quella dell’assunzione di un Moment!

indipendente

Ma perchè non lasciar decidere ogni donna secondo le sue idee e necessità? Ci si accapiglia se obbligare a rimanere o obbligare a uscire: ma il rispetto per la volontà della singola paziente??
Ci sarà che preferisce restare e chi tornare a casa, si vedrà con il tempo quale sarà la scelta maggioritaria…

Near

L’espulsione avviene dopo l’assunzione della prostaglandina a due giorni di distanza dall’assunzione della pillola in questione. Se si vuole essere sicuri che l’espulsione avvenga in ospedale e in day hospital, non bisogna fare altro che estendere il periodo di osservazione dopo l’assunzione del misoprostolo, il ricovero di 4 giorni non è affatto necessario.

Comunque sia, la prassi seguita in Svizzera che prevede solo due ore di osservazione dopo l’assunzione del misoprostolo non garantisce sempre che l’espulsione avvenga in ospedale ma non mi risulta siano comunque sorti problemi di sorta. In qualsiasi caso, la procedura medica abortiva viene eseguita in ospedale e l’espulsione avviene in maniera autonoma ed è la conseguenza dell’applicazione di tale pratica. Se non avviene autonomamente, si ricorre all’aspirazione ed in ogni caso la pratica medica viene portata a termine in ospedale.

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